00 01/09/2008 10:44
Heba Kotb è una musulmana conservatrice
Una sessuologa conduce da due mesi un programma nel quale
affronta liberamente tutte le tematiche legate ai rapporti tra uomo e donna
"Racconto il sesso in versione islamica"
Lo show di Heba conquista il Medio Oriente
La studiosa non ha alcun tabù nella discussione, ma segue rigidamente
i dettami religiosi. La dura contestazione delle femministe


Heba Kotb
IL CAIRO - Heba Kotb è una musulmana conservatrice, si mostra sempre a capo coperto e, una volta alla settimana, va in televisione a parlare di sesso. Proprio così: nel suo programma, che s'intitola Big Talk, Kotb risponde alle domande che le vengono poste dai musulmani da tutto il Medio Oriente sulle questioni di carattere più intimo, mostrando un'apertura mentale scioccante e decisamente rivoluzionaria in una società nella quale discutere di questi argomenti è ancora un tabù.

"In che modo affronto questi argomenti? Molto seriamenti - dice la sessuologa egiziana - Mantengo un'espressione impenetrabile e uso il giusto tono di voce". Heba parla del sesso come lo intende la religione musulmana, e cioè nell'ambito del matrimonio. Ma la fede non esclude il piacere, anzi, prevede che entrambi i coniugi debbano trarne dai rapporti sessuali.

"Sono molto orgogliosa della mia religione - ha spiegato la Kotb, che insegna alla facoltà di Medicina dell'Università del Cairo, in un'intervista all'agenzia Associated Press - I miei studi mi hanno rivelato quanto l'Islam sia addentro alle questioni legate al sesso...Ho scoperto come l'Islam abbia compreso il sesso molto prima del resto del mondo".

Per esempio, l'Islam "mette in rilievo l'importanza dei preliminari", spiega la sessuologa, che di conseguenza spesso nel suo programma televisivo ne sottolinea l'importanza con i propri ascoltatori, sottolineando che anche le donne devono godere nel rapporto sessuale.

La franchezza della Kotb è decisamente inusuale in una regione dove l'educazione sessuale è minima, i contatti uomo-donna sono scoraggiati e di questi argomenti si parla in segreto, il che favorisce la circolazione di 'miti' piuttosto che di informazioni corrette. Di recente la sessualoga ha tenuto delle conferenze in Arabia Saudita e nello Yemen, e gli uomini presenti sono rimasti sconvolti dalla mole di domande con le quali le spettatrici (tutte rigorosamente velate) l'hanno bombardata.

Heba Kotb ha 39 anni, è sposata e ha tre figlie. Ha studiato sessuologia alla Maimonides University, in Florida, e si è laureata con una tesi dal titolo "La sessualità nell'Islam". Ha aperto una clinica della sessuologia al Cairo nel 2002, risponde a quesiti sul tema su alcuni giornali, nei talk show e anche in un sito arabo.

Ha cominciato a tenere la trasmissione "Big Talk" sul canale indipendente satellitare egiziano El-Mehwar oltre due mesi fa. Molte delle sue risposte sono di argomento scientifico. Nulla viene giudicato materia eccessivamente 'sensibile'. Heba discute di posizioni sessuali, orgasmo femminile, sesso orale (permesso, "fino a questo un testo religioso non lo vieta"), persino di masturbazione (disapprovata ma comunque valutata come preferibile rispetto al sesso tra persone non sposate o tra adulteri, che è "haram", proibito dalla religione).

Sull'omosessualità la Kotb sposa la linea islamica più rigorosa, secondo la quale si tratta di una malattia. In trasmissione ospita sia medici che esponenti del clero islamico, che rispondono a loro volta su questioni sessuali e di tipo religioso. Tuttavia poichè tutto ruota intorno alla visione islamica del sesso, il programma è stato contestato dalle femministe. "Dopo le banche islamiche, la moda islamica, le Tv islamiche, le pettinature islamiche, i costumi da bagno islamici, gli scrittori islamici...adesso il sesso islamico? E' davvero troppo", ha protestato la scrittrice feminista Mona Helmi, che ha una rubrica nel settimanale egiziano Rose el-Youssef, che segue la linea politica del governo."Il sesso è una condizione emozionale e umana, non una questione religiosa o dell'identità", ha contestato.

Ma c'è anche chi protesta per ragioni opposte, perchè la trasmissione, accessibile ai giovanissimi, parla troppo liberamente di sesso. "Così adesso ragazze e ragazzi hanno seguito tutte le trasmissioni di Heba sul sesso...il che significa che ne sanno più di quanto dovrebbero e questo li renderà eccitati", sostiene Somia, una casalinga.

Kotb sostiene tuttavia che la franchezza in una trasmissione come la sua è necessaria e che l'80 per cento dei divorzi nel mondo arabo sono dovuti a problemi sessuali causati dall'ignoranza e dalla pressione sociale, a cominciare da quella che riguarda per le donne l'obbligo di arrivare vergini al matrimonio.

"Molte donne non sanno niente dei loro corpi, per non parlare del sesso, e sono portate a credere che il sesso è qualcosa che riguarda gli uomini, e comunque una cosa sporca", osserva la sessuologa, che tiene anche corsi per giovani non sposati, con il consenso dei loro genitori, naturalmente. La consulenza è invece riservata alle coppie sposate: Heba sostiene di avere prenotazioni già per i prossimi due mesi.