00 29/08/2006 19:09
Chi è credente è consapevole che la sua stessa vita la deve al suo Creatore. Avendo tutto ricevuto tutto gli deve.

Per cui non è sui suoi personali diritti ma sui doveri verso il Creatore ad essere incentrata l'umana esistenza.

L'uomo non si è autocreato e non ha alcuna prerogativa di autostabilirsi i limiti dove i diritti prevalgano sui doveri e in particolare sul dovere di osservare i precetti divini.

Chi non crede in questi principi e crede in principi diversi
non può imporli al credente.

Pertanto la società laica ed avulsa dai principi di fede non può imporre i suoi punti di vista ai credenti che osservano la superiore legge di Dio.

Questa sarebbe la più grave violazione della coscienza di ogni credente.

In ogni caso la Costituzione tutela il credo religioso sia del cattolicesimo, che da' le sue radici alla cultura europea, sia di tutte le altre fedi di origine cristiana e non cristiana.

Ogni laica interferenza nel trascendente è anche costituzionalmente illeggittima.

owsr