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www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=36632&idsezione=1
MAESTRO ALLA SCUOLA RODARI DI MONTERONI D'ARBIA RISCHIA UN
LICENZIAMENTO POLITICO

(28/09/2008) - Il battagliero e deciso maestro elementare, Adriano
Fontani, docente di ruolo alla "Rodari" di Monteroni d'Arbia (Siena),
diretta dalla Preside CGIL Donata Tardio, è il fondatore del Comitato
nazionale anti mobbing scolastico. Nel corso della sua carriera ha
subito 4 ispezioni scolastiche, sanzioni disciplinari banali e
sciocche, un' umiliazione di una visita psichiatrica per l'idoneità
all'insegnamento, e una richiesta inaudita, intimidatoria e fuori
luogo di 250 mila euro per danni dal potentissimo governatore
scolastico della Toscana, Cesare Angotti, che, secondo gli addetti ai
lavori, sarebbe in quota Alleanza Nazionale. Chi, come me, conosce il
Fontani, sa che è una persona per bene, sposato, padre di 2 figli,
maestro d'inglese e uomo che ama il suo lavoro e che si spende con
dedizione per le famiglie più povere del senese. Ma da qualche anno a
Siena e in Toscana lo vogliono licenziare, e si sono messi d'accordo
tutti: destra e sinistra, burocrati e ispettori, presidi e docenti. Ma
che cosa avrà fatto mai il maestro Fontani da essere nella lista nera
del Consiglio di Disciplina, del provveditore di Siena Sebastiani e
del Direttore regionale scolastico Cesare Angotti e della Preside CGIL
Donata Tardio? Come dicevo all'inizio Fontani non accetta privilegi e
discriminazioni. E allora contesta e segnala ritardi, assenze di
colleghi, abusi, e illegalità permanenti nella scuola. Informa come
sindacalista i colleghi sulle retribuzioni economiche scandalose di
colleghi impegnati in otto incarichi diversi come una certa maestra
Pascale della Rodari dino al 1 settembre 2008. Per lui la scuola di
stato è di tutti, non è proprietà privata di qualcuno. Non è insomma
un uomo disponibile al compromesso, a coprire, e ad avere
atteggiamenti omertosi. E questo basta per definirlo "rompicoglioni"
insultandolo solo perchè richiama tutti al proprio dovere. Ha un senso
civico innato, ma è una colpa? E se ciò non bastasse querela. E Dio
solo lo sa quante querele ha presentato alla Procura della Repubblica
di Siena. Per ora al suo attivo ci sono 4 rinvii a giudizio, ma anche
alcune archiviazioni. L'ex deputato Veltri, amico di Di Pietro,
residente a Pavia ha dichiarato su La provincia Pavese che la Procura
di Pavia è diventata un archivificio, perchè, a suo dire, tutto viene
archiviato. Il Procuratore di Pavia ora al CSM dovrà spiegare le
ragioni di tante archiviazioni. Solo una domanda: e la procura di
Siena com'è rispetto quella di Pavia? Ritorniamo al maestro Fontani.
Egli non vuole intasare la Procura di Siena con le sue querele e con i
suoi esposti, come un giudice arrogante gli ha detto: vuole
semplicemente ottenere giustizia. Vuole che nella scuola ritorni la
cultura della legalità a partire dalla sua scuola elementare Rodari di
Monteroni d'Arbia in provincia di Siena dove lavora. Nell'ultimo
Consiglio di Disciplina che si è svolto nei locali dell Provveditorato
di Siena la Presidente Timitilli è stata ricusata dal Fontani ( anorma
di legge) perchè avrebbe espresso valutazioni negative in pubblico sul
maestro prima del procedimento disciplinare. Un altro membro del
Consiglio di Disciplina Andrea Falciani è uno stretto collaboratore di
un suo ex Preside tale Guerrini che lo fece allontanare dalla scuola
per incompatibilità ambientale e attualmente rinviato a giudizio.
Ricusato anch'egli. Ma nessuno si muove. Il segretario del Consiglio
di disciplina è il legale del Provveditore agli studi Sebastiani, tale
avvocato Nieri che dovrebbe limitarsi a fare il verbale tacendo
rigorosamente, invece fa rispettivamente da pubblico ministero,
relatore, presidente, ed avvocato stando alle registrazioni in
possesso del Fontani. Stranamente, nei giorni precedenti come
verbalizzatore, era stata nominata tale Rosini e solo all'ultimo
momento Sebastiani nomina l'avvocato Nieri. Guarda caso che strana
coincidenza. E tale Consiglio di Disciplina è l'organismo che irroga
le sanzioni disciplinari? Ma per favore non facciamo ridere i polli.
Qualcuno intervenga. Ma neanche nella Russia di Stalin o nella Cina di
Mao o nel regime di Pinochet succedevano queste cose. A Siena e in
Toscana caro ex sindaco di Firenze Morales (ora difensore civico) non
siamo in uno stato democratico e lei deve sollecitare, stimolare chi
di dovere. Qui siamo di fronte a una sequela di abusi, di violazioni
di norme di legge, di irregolarità formali e sostanziali. Non a caso,
anche in Parlamento è approdato il caso Fontani. Un parlamentare del
Pdl ex UDC, Emerenzio Barbieri, ha fatto un'interrogazione con
risposta scritta al ministro della Pubblica Istruzione denunciando
questa sfilza di reati, abusi, negligenze e omissioni. Parliamo ora
della scuola elementare Rodari. Durante i Collegi dei docenti,
nessuno, eccetto il Fontani, vota contro. Siamo a votazioni bulgare e
a inosservanze di legge come provate da documenti e registrazioni
effettuate da Fontani. In questo feudo della CGIL controllata dalla
Preside e consigliere comunale del PD Donata Tardio l'anno scorso ella
ha fatto l'anno di prova alla Rodari. Non ci è dato di sapere come sia
andato nonostante nella relazione dell'Ispettore Chiaramonte venuto
appositamente alla Rodari si esprimono giudizi pesanti, negativi e
inadatti (resi noti dallo stesso maestro) per una persona che dovrebbe
fungere da dirigente scolastico con equilibrio, super partes e
saggezza. Mi sembra di vedere nella Tardio una vecchia Dirigente di un
mio liceo milanese che non sa relazionarsi con gli altri, è illegale
ontologicamente, e ha una tessera in tasca che l'aiuta anche se è
un'incapace e un'intrigante di prim'ordine. Fontani ora rischia come
minimo una sospensione dal servizio da 1 a 6 mesi con la riduzione
dello stipendio del 50%, e, come massimo, il licenziamento tanto
agognato dai suoi avversari malvagi e corrotti. Ma Fontani non molla.
E' il tipo che si lega con catene di ferro davanti alla casa del
governatore Angotti, della Tardio, di Sebastiani, invitando giornali e
TV. No, non è giusto licenziare o sospendere un bravo insegnante solo
perchè non è allineato politicamente, non ha tessere, e chiede il
ripristino della legalità in una scuola - a detta della relazione resa
pubblica da Fontani - dove la Tardio decide su tutto e tutti con un
regime personalistico, in una scuola da grande fratello e simile al
caporalato scolastico. Io mi vergogno a questo punto di essere un
docente della scuola italiana con docenti della Rodari che assistono
impotenti a tutte queste illegalità senza reagire, senza un sussulto
di dignità e rischiando di mandare in mezzo alla strada un uomo, un
maestro di 58 anni a cui mancano ancora 10 anni per andare in
pensione. Noi giornalisti, anche se uno scrittore senese ha scritto un
bellissimo libro intitolato " La casta di Siena" (messo all'indice da
tutti, ovviamenete ma a Milano quando vuole può presentarlo gratis in
locali di associazioni) in cui si parla del Monte dei Paschi di Siena,
dei Ds, e della massoneria, non lasceremo cadere il caso Fontani. Ci
vuole ben altro per intimidirci o per metterci il bavaglio. Fontani,
coraggio, tieni duro e non mollare. Fallo per i tuoi principi, ma
anche per chi condivide le tue battaglie. Sei già passato nella storia
della scuola di Siena, ma come esempio positivo per le tue battaglie
in favore della legalità.


Alberto Giannino
alberto.giann...@gmail.com