00 06/04/2005 00:27
Caro Teo,

Prima di affermare con tanta sicurezza che la TNM non traduce dall'originale greco io mi prenderei il tempo di esaminare le fonte, cosa ne dici? Ti sembra un metodo abbastanza corretto?

I due testi di Atti da me citati non dicono, coem tu sostieni, "nelle case" o "a casa" m apiuttosto "di casa in casa" infatti in greco è scritto kat´òikon letteralmente "secondo la casa" dove kata usato in senso distributivo, di casa in casa, e non semplicemente in senso avverbiale, a casa. Questo secondo lo Zerwick ed altri, non conosco le tue fonti.

E' ovvio che l'insegnamento veniva nelle case dove erano accetti, questo mi pare ovvio, ma essi andavano di città in città senza dubbio visitando le singole abitazioni, specialemente dove l'opera pubblica nei mercati o piazze poteva essere oggetto delle attenzioni delle autorità.

Ma una cosa mi pare ovvia: il proselitismo nei primi secoli era una attività normale dei cristiani sia di casa in casa, che in piazze, luoghi di mercato o sinagoghe e ne determinè il rapido aumento.

Sul fatto che "spezzare il pane" indichi il memoriale dell'ultima cena non ci sono pareri concordi tra gli storici infatti questo non traspare chiaramente dalle fonti dei Padri e nel NT questa espressione è usata non sempre in relazione all'ultima cena ma anche come un normale gesto senza implicazioni mistiche.

Ciao