00 10/10/2005 16:36
Etimologia di Epiousion
Analizzando la cosa dal punto di vista etimologico, postuliamo che "Epiousion" possa provenire da:

1) Epienai, avvicinarsi, seguire
2) Epeinai, stare sopra

Nel primo caso, sono attestate le locuzioni “h epiousa” (Critone, 44a; Anabasi I,7,1) ed “epi thn ousan (sott. hmeran)” nel significato generico di “il giorno seguente”.
Quest’etimo potrebbe essere da ricollegare al corripettivo mahar, letto da Girolamo nel cd.Vangelo degli Ebrei:

…in auangelio quod appellatur secumndum Hebraeos pro “supersubstantiali pane” maar repperi, quod dicitur “crastinum” ut sit sensus “panem nostrum crastinum”, id est futurum, “da nobis hodie”… (Commento al Vangelo di Matteo I [a 6,II])

Dunque questo maar, che per quanto ne sappiamo potrebbe anche essere ipsissimum verbum domini, indica letteralmente un pane “di domani”.

Circa la seconda etimologia possibile, epiousion deriverebbe da locuzioni come “epi thn ousian”, in cui quest’ultima parola, ancora ben lontana dalle accezioni ontologiche di Nicea, si qualifica come “cosa necessaria”. E’ questa l’interpretazione di Origene e, più in generale, dei Padri preconciliari. In questo caso “epiousion” sembra indicare anche una misura quantitativa, più che qualitativa o temporale, in riferimento, ad esempio alla manna di Es:16,18

Si misurò con l'omer: colui che ne aveva preso di più, non ne aveva di troppo, colui che ne aveva preso di meno non ne mancava: avevano raccolto secondo quanto ciascuno poteva mangiarne.

O ancora a pr:30,8

tieni lontano da me falsità e menzogna,?
non darmi né povertà né ricchezza;?
ma fammi avere il cibo necessario


In ogni caso, non credo che sia logico limitare gli orizzonti semantici di "epiousion" a "quotidiano", nel senso di
ephemeros o kathemerinos. Viceversa, il "necessario" potrebbe avere connotazioni spirituali, ma anche "quantitative", come si è visto dai brani citati.

E' possibile ricostruire un percorso etimologico probabile per "epiousion" ?