00 16/11/2005 23:06
Capitolo 2
vi è come un sottile accordo nell'animo della grande maggioranza dei cristiani, perchè leggiamo e parliamo di alcuni uomini ed eventi, senza che riconosciamo noi stessi in quegli uomini, in quegli eventi.

Caino, l'invidioso, aveva anche lui una certa religione. Esaù, il profano, avido di cibo, e sprezzatore della primogenitura. L'astuto Labano. L'astuto Faraone; Saul, facile a commuoversi e ad indurarsi, vanitoso, caparbio. simon mago, Alessandro il fabbro di rame; Diotrefe, l'insolente che non rispettò nemmeno un san Giovanni. pilato, Caiafa, il sergente che battè Gesù, e altri e altri sono personaggi rappresentanti tanti altri. Ed, ohimè, se noi non siamo davvero convertiti (DAVVERO), quei personaggi si aggirano, sinistri, insidiosi, se non addirittura IN noi, almeno attorno a noi.
Alcune altra preliminari osservazioni.

Gesù andò attorno per non meno di tre anni, seguito da parecchi discepoli.
spesso anche delle donne , Lo seguivano.

Potrebbe Lui, oggi, anche nei paesi più liberali, andare attorno, seguito da più individui, senza essere, per lo meno fermato dalle autorità di pubblica sicurezza, ed essere obbligato a dare conto di Sè: "Come vivi? Chi ti mantiene? Dove lavori?, ecc.ecc."

E quanto a lungo potrebbe girare senza che le autorità Lo arrestassero?

Eppure in Palestina Egli andò attorno per lungo tempo, e nessuno Gli mise le mani addosso. Oh! Conosco anch'io la risposta: non era ancora venuto il Suo tempo. Ma quì non si discute il piano di Dio, bensì, l'agire degli uomini.

Dobbiamo riconoscere che , in fatto almeno di libertà di andare attorno con un seguito spesso numeroso, le Autorità di quel tempo non furono severe. Sia le Autorità civili che quelle religiose, se pur Lo osservarono e Lo spiarono, e sappiamo che i capi religiosi Lo spiavano del continuo, pure, avendo pensato di arrestarLo, e anche ucciderLo, non vennero che tardi, a regolare processo contro di Lui.

Dobbiamo ammettere ciò, e riconoscere che quegli uomini non erano peggiori di noi. anzi, anzi, i conflitti stessi e una certa perplessità a metterGli definitivamente le mani addosso per la fine della tragedia, rivelano che vi era per lo meno benchè superficiale, qualcosa di religioso.

Oggi nessun movimento religioso tollererebbe una cacciata con sferza dal tempio, nè i discorsi di Gesù.

E gli untuosi teologi ci dicono che fù il piano di Dio!

Lo conosciamo anche noi quel benedetto piano; ma non fermiamoci solo ad esso. Se noi ci fermiamo solo alla Predestinazione, mai comprenderemo quella grande Vita di cristo, il Figliolo dell'Uomo, e quanto noi, uomini caduti, abbiamo bisogno di conoscere quello che è nell'uomo, per essere portati a desiderare di entrare e poi far parte della natura divina.