00 09/12/2004 19:42
Radicale per i cristiani, è qualcosa che riguarda Gesù Cristo.
Sono cristiani anche loro ed i punti che si stanno analizzando riguardano Gesù Cristo.

E' ovvio che ci siano punti di discordanza, altrimenti sarebbero cattolici anche loro o noi saremmo evangelici.

Il fatto che seguano la Via,la Verità e la Vita...Gesù Cristo e che credano in Lui come ci crediamo noi ci accomuna al 99%, benchè non irrilevanti.

Sono conscio di tutti i punti di discordanza ed ovviamente, da cattolico, condivido il punto di vista della Chiesa Cattolica (nel Catechismo sono affrontati tutti i punti e c'è una spiegazione per ogni punto di discordanza).

Ma riguardo a Gesù Cristo non c'è discordanza...ci sono dei punti formali nei quali ci possono essere discussioni, ma se dal loro punto di vista possono anche essere elementi rilevanti, dal punto di vista cattolico l'unico fatto rilevante è l'amore e la fede nei confronti di Gesù Cristo...cosa che ci accomuna non poco.

Riguardo a Daniele e la sua profezia la Chiesa non ha bisogno di trovare profezie per amare Gesù Cristo.
Per questo non le troverai tutte nel Catechismo della Chiesa Cattolica.

Se vai su un sito cattolico, trovi le medesime considerazioni fatte dal libro citato nel link evangelico (che tra l'altro non ho ancora identificato se l'autore di tale libro è evangelico):
www.paginecattoliche.it/Devivier.htm

C'è anche la citazione riguardo alle settimane d'anni.
Quando un calcolo così complesso arriva ad avere un risultato così preciso, ci sono poche probabilità che si tratti di un caso...
Soprattutto se le coincidenze parimenti precise sono più di 330.
Non si può chiudere gli occhi di fronte a queste cose, ecco quello che intendo.
Ok cercare in ogni modo di "manipolare un calcolo", ma l'aritmetica è una cosa abbastanza oggettiva.

Ed i calcoli sono giustificati da tutte le altre profezie, già il fatto che se ne riconoscano un numero così elevato funge da prova incontrovertibile.
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)