00 19/10/2006 18:25
Cara Majo,
quando scrivi



La mia più grande tristezza non è stato passare un comitato giudiziario che ripeto e ribadisco non era segreto e non è stato per nulla inquisitorio, anzi, ma quello che c'è stato dopo.



mi sorge un dubbio: cosa intendi per segreto e inquisitorio?
Vuoi dire che il dibattimento si è svolto in pubblico?
Quando scrivi:


il punto non sta sempre in queste benedette (o maledette) regole ma nel fatto che ad applicarle siano uomini. Uomini che spesso non si accorgono che stanno giudicando un loro simile e che quello che lui/lei ha fatto potrebbero un giorno farlo anche loro e chissà magari capirebbero.



Condivido abbastanza il tuo pensiero, anche se aggiungo che il motivo di una disassociazione secon il libro "organizzati" dev'essere solo nel caso si ha a che fare con un peccatore "impenitente" e che è " un pericolo per la congregazione".
Nel comitato che mi hanno fatto, a fronte di una mia precisa domanda, mi è stato detto che sapevano che ero pentito e che non ero un pericolo per nessuno. Ma ritenevano necessaria questa condanna in quanto disciplina di Dio.
Quando ho obbiettato che questa non era una disciplina ma una condanna a morte spirituale, aggiungendo anche, che, se il giorno dopo la mia disassociazione fossi morto, non avrei nemmeno potuto celebrare un funerale in sala, loro mi hanno citato la legge dell'antico israele dove in alcuni casi era prevista la pena di morte per lapidazione, dicendo che Dio a volte disciplina anche con la morte.
Allora ho citato almento 5 articoli torre di Guardia dove veniva ribadito che lo scopo dei comitati giudiziari dev'essere quello di aiutare il peccatore e mi è stato detto che questi articoli non avevano nulla a che fare con me.
Tutto questo è stato registrato per cui chiunque mi voglia smentire sappia che ho ampie prove.
Ma penso che basti questo per comprendere perchè un comitato ha davvero fra le mani un grande potere e se io non avessi registrato nessuno mi avrebbe creduto.
A questo punto cosa ne pensi?
Ciao Marco Piccioni