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Oltre al PTSD classico è stata anche proposta la classificazione del sottotipo DESNOS (Disorder of Extreme Stress - Not Otherwise Specified) ai fini di un eventuale inserimento nel futuro Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders-V. Il DESNOS sarebbe una sindrome caratterizzata da sintomi particolarmente gravi e persistenti, spesso correlati con un pre-esistente Disturbo di Personalità di tipo Borderline.

I pazienti con PTSD vengono abitualmente classificati in tre categorie, in base al loro tipo di coinvolgimento nell'evento critico che ha originato il disturbo:

primari, le vittime dirette che hanno subito personalmente l'evento traumatico
secondari, i testimoni diretti dell'evento, o i parenti delle vittime primarie (ad esempio, nel caso di un lutto)
terziari, il personale di soccorso (volontario o professionale) che si trova ad operare con le vittime primarie o secondarie.
I principali disturbi, accusati dalla maggior parte dei pazienti, sono riassunti dalla cosiddetta "triade sintomatologica", per come definita dalla classificazione del DSM-IV: intrusioni, evitamento, hyperarousal. In particolare, si possono riscontrare tra gli altri sintomi:

Flashback: un vissuto intrusivo dell'evento che si propone alla coscienza, "ripetendo" il ricordo dell'evento.
Numbing: uno stato di coscienza simile allo stordimento ed alla confusione.
Evitamento: la tendenza ad evitare tutto ciò che ricordi in qualche modo, o che sia riconducibile, all'esperienza traumatica (anche indirettamente o solo simbolicamente).
Incubi: che possono far rivivere l'esperienza traumatica durante il sonno, in maniera molto vivida.
Hyperarousal: caratterizzato da insonnia, irritabilità, ansia, aggressività e tensione generalizzate.
In alcuni casi, la persona colpita cerca "sollievo" (ma in realtà peggiorando molto la situazione) con abusi di alcool, droga, farmaci e/o psicofarmaci; spesso sono associati sensi di colpa per quello che è successo o come ci si è comportati (o per il non aver potuto evitare il fatto), sensi di colpa che sono spesso esagerati ed incongruenti con il reale svolgimento dei fatti e delle responsabilità oggettive (sono detti anche complessi di colpa del sopravvissuto); spesso, sono compresenti anche forme medio-gravi di depressione e/o ansia generalizzata. In alcuni casi si vengono a produrre delle significative tensioni familiari, che possono mettere in difficoltà i parenti della persona con PTSD.

È quindi importante riferirsi ad un professionista specializzato, psicoterapeuta e/o psichiatra, per affrontare il disturbo il prima possibile, perché con un adeguato trattamento è possibile risolverne la sintomatologia o mitigarla in maniera significativa (in molti casi, anche se si è già instaurata da anni).