00 06/10/2006 08:32
Per i nuovi o coloro che se lo fossero perso.
IL FIGLIO DI EMO PICCIONI, LO SCOMPARSO: VOLEVANO CHE DISTRUGGESSI LE INFORMAZIONI SU MIO PADRE
«Mi hanno espulso dai Testimoni di Geova»


BORGOMANERO

Marco Piccioni, figlio di Emo, il Testimone di Geova scomparso il 31 ottobre 2005 e di cui non è stata più trovata traccia, è stato espulso dall’associazione religiosa dopo il suo rifiuto di distruggere le informazioni ricevute via Internet e che farebbero riferimento a una possibile pista religiosa nella scomparsa del padre. «Sono sconcertato - dice Marco Piccioni - perchè ho fatto parte per 21 anni dei Testimoni di Geova ed in questo periodo mi sono sempre impegnato in modo attivo per loro, ma da quando ho iniziato a chiedere che rivelassero delle informazioni che potevano in qualche modo aiutare nelle indagini sulla scomparsa di mio padre, non soolo non ho più ricevuto collaborazione, ma mi è stato chiesto esplicitamente di non parlare più dei Testimoni di Geova in questa vicenda». Marco Piccioni è stato convocato dal «Comitato di giustizia», che ha ribadito la richiesta: «Mi hanno chiesto anche di cancellare tutte le e-mail passate e future che riguardassero in qualche modo mio padre: ovviamente ho risposto di no. Così ieri ho ricevuto la raccomandata che mi annuncia che non faccio più parte dei Testimoni di Geova. Sono davvero sconcertato da questo comportamento, soprattutto perchè sono dell’avviso che la collaborazione dei Testimoni di Geova sarebbe preziosa per trovare qualche utile pista. Resto sempre dell’idea che qualcuno abbia voluto vendicarsi di un membro dell’associazione per qualche decisione che non è stata accettata e che ha causato questa reazione, ma non capisco davvero questo comportamento: chiedere la collaborazione è forse una colpa? Voglio invece che si vada proprio a fondo per capire chi possa avere avuto motivi di rancore o di altro e questo aiuto potevamo averlo proprio dai Testimoni di Geova. Invece è arrivato il provvedimento di espulsione, una decisione sconcertante, che mi dà molto da riflettere».

m. g.


Fonte: www.lastampa.it/search/albicerca/ng_articolo.asp?IDarticolo=1348107&sezi...