00 03/03/2007 19:10
Marco Piccioni scrive:

La verità sul caso Piccioni non è ancora svelata, ma questa volta ci sono delle tracce precise, che forse condurranno non molto lontano dal luogo del sequestro.
I congiunti di Emo Piccioni ed i loro difensori sono convinti che il delitto sia stato commesso da una persona del luogo, che versa in situazioni di disagio familiare e psicologico, animato da rancore nei confronti della comunità dei Testimoni di Geova. Sulla base delle investigazioni privatamente svolte, sono stati anche indicati i nominativi di persone sospette, sui quali ovviamente vige il più stretto riserbo.



Caro Marco,
Non ho mai smesso di seguire questa vicenda e di partecipare al tuo dramma.
Ogni volta che ci sentiamo telefonicamente, mi accorgo del tuo dolore che cerchi dignitosamente di mascherare usando un tono deciso.
Le informazioni di cui mi hai fatto partecipe, mi fanno sperare ad una rapida conclusione della tragedia cui tu e la tua famiglia siete precipitati.
Le persone come questo Mario, che commenta in modo sciagurato il caso Di Emo, tuo padre, ha certamente il cervello offuscato da forti condizionamenti, che gli impediscono di ragionare in modo oggettivo, il buon senso è lontano da questa persona.
Spero che il tuo appello sia accolto da persone che possano veramente essere di aiuto e di conforto.
Non mi resta che esprimerti tutto il mio affetto!
Pino