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Il Cattolico deve.....

Ultimo Aggiornamento: 06/07/2014 15:02
17/10/2006 12:32
 
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Scripta Manent...
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Sempre dal mio viaggiare in macchina alcuni utenti di Radio Maria , hanno espresso delle loro opinioni sulla Catechesi del Sacerdote , ma la domanda più frequente era , ma dove sono i Cattolici , ed infatti volevo anche in questo forum buttare questa provocazione ,,, non è che i Cattolici si dileguano proprio perchè hanno vergogna di dimostrarsi o perchè in questo forum dimostriamo quello che un vero fedele Cattolico dovrebbe esprimere nella propria vita quotidiana ?
Grazie delle risposte
17/10/2006 13:16
 
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Questa è una domanda che mi sono posto anch'io di frequente, ma com'è che i cattolici non esistono, fino a che non metti in dubbio la loro fede? E' come quando sei in macchina e ti servono i vigili urbani, mai che se ne trovi uno anche per sbaglio, ma se invece cerchi di scansarli, li vedi appollaiati da tutte le parti.

Ho reso l'idea?

[SM=x511472] ftrytry ftrytry


)Mefisto(
15/11/2006 08:01
 
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"Pane Quotidiano"
Le letture di ogni giorno commentate da
don Oreste Benzi
Novembre-Dicembre 2006

"Questo piccolo lezionario"
Parola ed evento, nella relazione cristiana che consente l'accesso maggiore alla realtà di Dio e, con esso, il potenziamento massimo dell'intelligenza, si intrecciano, cosicché "le opere, compiute da Dio nella storia della salvezza, manifestano e rafforzano la dottrina e le realtà significate dalle parole, e le parole dichiarano le opere e chiariscono il mistero in esse contenuto" (DV).
L'evento è sempre meraviglia di Dio; non tutte le sue trasparenze sono però uguali, sia in riferimento alla realtà che appare, sia in riferimento a quella che potremmo chiamare l'irradiazione dello splendore e della gloria. La celebrazione "solitaria" del certosino, l'Eucaristia di un popolo proveniente da ogni "tribù e nazione" insieme con il successore di Pietro nei luoghi accarezzati dal genio dell'uomo, il servizio umile e la stessa eucaristia vissuta tra zolle di fango hanno una loro peculiarità. C'è tuttavia qualcosa che li unisce: il riferimento a Dio ed il riferimento all'uomo che sono indissolubili, cosicché dalla "questione" di Dio sei rinviato alla "questione" dell'uomo e viceversa: non puoi amare Dio che non si vede se non ami il prossimo che si vede.
Questa è un'esperienza comune per il cristiano che abbia avuto il dono di una adeguata introduzione alla vita nello Spirito di Gesù Cristo. Esige di essere fondata ed il suo fondamento è la Parola.
Ti capita così di veder ricondotte alla fedeltà alla Parola di Dio, con incantevole semplicità ed essenzialità, esperienze inimmaginabili anche per gli stessi protagonisti, d'altra parte proprio a partire dalla fedeltà all'uomo nella sua concreta, a volte pesantissima realtà, ti ritrovi capace, per una gratuita con-naturalità che diventa anche "istinto interiore", di cogliere sensi profondi e di adempiere ad impegni elevati.
Parola ed Evento nella condivisione del Pane: questa sia l'esperienza per i lettori di questo piccolo lezionario offerto dall'amore di don Benzi alla sua famiglia e a quanti, a contatto con i suoi figli spirituali, hanno potuto sperimentare i segni dell'amore misericordioso e liberante di Dio Padre.
Domenico Graziarli
Vescovo

[Modificato da Justee 15/11/2006 8.10]


«Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
(P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



09/01/2007 14:42
 
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Nella Bibbia nel primo libro si Samuele , troviamo scritto ..
"17Allora Eli le rispose: "Va' in pace e il Dio d'Israele ascolti la domanda che gli hai fatto". 18Essa replicò: "Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi occhi". Poi la donna se ne andò per la sua via e il suo volto non fu più come prima."
sembra una forma di perdono eseguita da un sacerdote di Dio all'interno del tempio seduto su una sedia davanti ad uno stipide dicendo di andare in pace...
24/02/2007 12:52
 
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Vorrei riprendere questa discussione inerente ai sacramnti perchè ero in inghilterra alcuni giorni fa e parlavo con dei protestanti e si parlava di religione , abbiamo affrontato la questione gay e donne sacerdote e anche loro sembravano non daccordo ma la cosa che mi premeva era che loro continuavano a rimarcare la questione che i sacramenti dei Cattolici nonn sono biblici
ora la prima risposta che mi è venuta da dirgli è che probabilmente non erasno molto informati sulle loro religioni , ma che la Chiesa Cattolica nei suoi sacramenti ripercorre la Vita degli apostoli e di Cristo , oltretutto vengono dimenticati L'imposizione delle mani e le indicazioni di cristo o degli apostoli in alcuni riferimenti , perchè se no dovremmo evitare tutto ciò che non è detto espressamente tipo "fate cosi"
10/03/2007 19:59
 
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Non è possibile! Io non ci posso credere! Se non l'avessi visto con i miei occhi non ci avrei mai creduto!
Ancora adesso stento a crederci, ma se mi do un pizzicotto mi faccio male perciò, purtroppo (e sottolineo il purtroppo) non sto dormendo.

Questa sera a 'Chi vuol essere milionario' il quiz a montepremi che viene presentato da Jerry Scotti su Canale 5 è stata posta questa domanda:

In che occasione, nei vangeli, lo Spirito Santo si manifetò in forma di colomba nella vita di Gesù?
A)Alla nascita;
B)Nell'ultima cena;
C)Al battesimo;
D)Alla resurrezione.

Anche i bambini di due anni sanno che la risposta è inequivocabilmente C! Eppure il concorrente partecipante al gioco non conosceva la risposta. [SM=g27993]
Ma fin qui, niente da dire, perchè volendo poteva trattarsi di un agnostico o un ateo. Il bello è che il concorrente ha deciso di avvalersi dell'aiuto del pubblico, e sapete qual è stato l'esito? Il pubblico a maggioranza ha decretato la risposta D! [SM=g27993]

[SM=g27993] [SM=g27993] [SM=g27993]

Sono ancora sotto schock!

Ora, è ovvio che essendo la religione cattolica quella più diffusa in Italia, la maggior parte del pubblico era certamente cattolico, non vi pare? E sarebbe questa la profonda conoscenza che i cattolici hanno nel Vangelo della Parola di Dio? Un Tdg, un Evangelico e finanche un Mormone non avrebbero mai fatto un errore clamoroso del genere! I cattolici, a maggioranza nel pubblico invece sì!

Ma vergognatevi! Cattolici miei, vergognatevi! Non è possibile che la maggior parte di voi non sappia una cosa così elementare del Vangelo come questa!
Ma stiamo scherzando? E poi vi lamentate che tanti cattolici vengono strappati dalla CC e condotti a fedi alternative come i Tdg, gli Evangelici e altri. Per forza, visto l'elevato tasso di conoscenza che hanno, persino dei bambini col lecca lecca riuscirebbero a metterli tranquillamente nel sacco.

Ma io dico, ma com'è possibile? Sono sconcertato da tutto questo!

Sono senza parole!

Cattolici presenti nel forum, ma non vi sentite in imbarazzo di fronte al manifestarsi di queste cose da parte dei vostri correlligionari?

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 10/03/2007 20.03]

La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
10/03/2007 20:52
 
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Non è questione di essere cattolici o meno, è questione di vivere in un paese dove questa è la maggioranza. Se le altre confessioni sul territorio conoscono meglio la Bibbia è perché gli aderenti per arrivare ad esse devono passare attraverso un esperienza di “impegno biblico”, devono cioè studiare i fondamenti della religione di turno per aderirvi. Avverrebbe la stessa situazione, alla rovescia, in un paese del norde Europa protestante, altrettanto secolarizzato, dove i giovani di Bibbia non sanno un tubo, ma chi in quel paese diventasse ccattolico lo farebbe perché è dovuto passare attraverso lo studio della Bibbia, che magari gli è stato proposto, per rendersi conto che voleva cambiare religione, e il suo fervore, il suo zelo, la sua conoscenza delle scritture ai suoi connazionali protestanti dovrebbe apparire folle.
Solo per i secoli passati si potrebbe dire che era vera una percentuale maggiore di conoscenza della Bibbia nei protestanti, a causa del forte peso della scrittura dato dalla riforma, anche il quel caso quando si era minoranza, e in perenne guerra col resto del mondo (a maggioranza cattolica) che ti circondava, dovevi conoscere meglio la Bibbia per poter dare ragione a te stesso e agli altri della scelta compiuta, motivo per cui gli eretici conoscono sempre meglio la Bibbia della media degli “ortodossi”, nati in una società loro e che considerano l’essere cattolici un accessorio normale dell’italianità al pari del mangiare la pizza, un qualcosa di scontato da indagare neppure. Non è dunque questione del fatto che i protestanti conoscano meglio la Bibbia, è questione che i protestanti in un paese cattolico conoscono meglio la Bibbia, perché diventa il fattore della loro differenza, del loro distinguersi, e non ciò che li rende uguali a tutti gli altri come è invece accade per la religione nei cattolici italiani. La colpa non è di nessuna Chiesa in particolare ma della società secolarizzata, infatti dopo la cresima non si ha più voglia di seguire il proprio cammino di formazione cristiana e dunque la catechesi degli adulti viene salutata con un “preferirei di no”.
C’è poi un altro fattore, questa volta colpa della Chiesa, un catechismo che fino a poco tempo fa era fatto su degli squallidi libricini, con pennarelli e figure da colorare, una predica prima della messa infarcita di tante buone intenzioni ma senza enunciare i fondamenti teologici di queste ultime. La CEI s’è accorta che così non poteva funzionare e da un paio d’anni a questa parte il catechismo è stato riformato, mettendo esponenzialmente di più la Bibbia al centro (e qui devo ringraziare il dialogo ecumenico con gli amici protestanti per averci insegnato a mettere la Parola al centro della vita). Speriamo che i frutti non tardino.
Io non sono imbarazzato per i miei correligionari, sono imbarazzato per la società secolarizzata che li ha cresciuti e che ha fatto sviluppare un simile disinteresse per la religione, cosa che non avviene in altri gruppi per le ragioni sovraesposte.
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
10/03/2007 21:29
 
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Scritto da Polymetis:
Non è questione di essere cattolici o meno, è questione di vivere in un paese dove questa è la maggioranza. Se le altre confessioni sul territorio conoscono meglio la Bibbia è perché gli aderenti per arrivare ad esse devono passare attraverso un esperienza di “impegno biblico”, devono cioè studiare i fondamenti della religione di turno per aderirvi. Avverrebbe la stessa situazione, alla rovescia, in un paese del norde Europa protestante, altrettanto secolarizzato, dove i giovani di Bibbia non sanno un tubo, ma chi in quel paese diventasse ccattolico lo farebbe perché è dovuto passare attraverso lo studio della Bibbia, che magari gli è stato proposto, per rendersi conto che voleva cambiare religione, e il suo fervore, il suo zelo, la sua conoscenza delle scritture ai suoi connazionali protestanti dovrebbe apparire folle.



Quindi mi stai dicendo che, in generale, il danno deriva dal dare per scontata la propria fede senza ricercarne i fondamenti teologici perché è già connaturata nella stessa identità sociale in cui si vive. Non è dunque un discorso attribuibile a una specifica chiesa ma al fatto o meno che tale chiesa faccia già parte del patrimonio culturale del posto. In altre parole mi stai dicendo che se qui in Italia, invece di esserci stata la Chiesa Cattolica come religione di maggioranza la cui storia è strettamente intersecata con la stessa cultura italiana, ci fosse stata, che so, la religione dei Testimoni di Geova, a quest’ora i ruoli sarebbero ribaltati. I cattolici sarebbero quelli decisamente molto più informati dei contenuti scritturali mentre i Tdg sarebbero coloro che dormono beatamente nella loro ignoranza dei Testi Sacri. Ho capito bene?

Su questo posso anche essere d’accordo con te, però credo che lasciarsi andare all’ozio dello studio perché è scontato ormai che chi è italiano sia anche cattolico sia il più grande pericolo che un fedele possa correre nel confrontarsi con le ‘eresie’. Quando si dà per scontata la propria fede allora lì si mostra il fianco per essere vittima di attacchi ‘eretici’ il che spesso e volentieri porta all’allontanamento della pecora dalla Chiesa di maggioranza.


La colpa non è di nessuna Chiesa in particolare ma della società secolarizzata, infatti dopo la cresima non si ha più voglia di seguire il proprio cammino di formazione cristiana e dunque la catechesi degli adulti viene salutata con un “preferirei di no”.



Beh su questo devo dire che così com’è impostata la religione dei Testimoni di Geova non avrebbe proprio pericolo che accada qualcosa di analogo nemmeno se fosse la religione di maggioranza. Grazie a una capillare evangelizzazione e alle visite pastorali dispensate dai responsabili del gregge (gli anziani!) non è possibile che l’interesse del fedele scemi fino a scomparire. Il fuoco della passione cristiana viene costantemente alimentata da un’ottima struttura organizzata e pericoli di indifferenza verso il Vangelo non se ne corrono. Non pensi che la capillarizzazione dell’evangelizzazione sia un metodo preventivo efficace contro gli attacchi delle altre fedi?


C’è poi un altro fattore, questa volta colpa della Chiesa, un catechismo che fino a poco tempo fa era fatto su degli squallidi libricini, con pennarelli e figure da colorare, una predica prima della messa infarcita di tante buone intenzioni ma senza enunciare i fondamenti teologici di queste ultime. La CEI s’è accorta che così non poteva funzionare e da un paio d’anni a questa parte il catechismo è stato riformato, mettendo esponenzialmente di più la Bibbia al centro (e qui devo ringraziare il dialogo ecumenico con gli amici protestanti per averci insegnato a mettere la Parola al centro della vita). Speriamo che i frutti non tardino.



Ecco, una cosa che noto sempre fra i cattolici, e questa è una nota a loro favore, è la capacità di sottoporre a critica le decisioni adottate dalla loro dirigenza ecclesiale. Una tale libertà di opinione fra le fila dei Tdg non l’ho mai notata. Anzi ho sempre notato un certo desiderio ossessivo di voler difendere la propria dirigenza ecclesiale anche di fronte all’evidenza dei fatti. L’unica critica che muovono verso la dirigenza può essere semmai verso cose che la stessa dirigenza ha ammesso di aver sbagliato, perché non c’è nulla di pericoloso visto la sua ammissione, ma quando si tratta di errori che il CD può fare anche oggi, se il CD non li ammette, allora loro devono rifiutare categoricamente l’idea che sbagli. Chiudiamo comunque subito questa parentesi e torniamo IT. Da quel che dici, Polymetis, sembra quasi che l’esistenza del protestantesimo in fondo tanto male non faccia visto che permette ai cattolici di risvegliare in loro il senso cristiano assopito facendo mettere al centro la Paola di Dio. Non tutto il male viene per nuocere, dunque?


Io non sono imbarazzato per i miei correligionari, sono imbarazzato per la società secolarizzata che li ha cresciuti e che ha fatto sviluppare un simile disinteresse per la religione, cosa che non avviene in altri gruppi per le ragioni sovraesposte.



Ma se la CC adottasse un sistema di informazione strutturalmente organizzato simile a quello della WatchTower non sarebbe la religione a influenzare l’andamento della società invece di essere la società a influenzare l’andamento della religione?
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11/03/2007 02:00
 
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Io conosco gente che ha subito un evangelizzazione capillare sin da piccola, e questo avviene sia tra i tdG sia tra cattolici “duri e puri” come i neocatecumenali, ma in entrambi i casi la percentuale di rigetto nell’età adulta, di ribellione adolescenziale, è alto. Anzi, c’è il rischio che si produca l’effetto contrario a quello voluto. Inoltre ricordo che la Chiesa dei TdG ha un sistema di evangelizzazione capillare e di propaganda perché, com’è adesso, è una religione di minoranza, e proprio per questo fatto rientra nella casistica che ho già esposto, non solo i suoi adepti devono essere continuamente confermati nella loro fede perché la sentono come parte della loro identità, ma in più proprio perché sono la religione di minoranza ha senso che sviluppino un sistema di predicazione (così era per la Chiesa primitiva). Ma duemila anni sono passati, noi siamo gli stessi di allora, ma essendo il rapporto tra cristiani e miscredenti invertito rispetto ai tempi dell’impero romano, la struttura di predicazione è evoluta verso altre forme quando non collassata, ci si è cioè dedicati a coltivare la spiritualità di chi voleva, di un’élite che sceglieva liberamente di darsi allo spirito, in questo senso va inteso ancora oggi chi in parrocchia cerca corsi biblici et similia rispetto alla massa di credenti nominali di cui è circondato. Ma appunto, proprio perché i TdG sono una religione di minoranza, è normale che abbiano la spinta predicativa che la Chiesa aveva 2000 anni fa, hanno il mondo da convertire. Aspetta che passino 2000 anni e diventino la religione di maggioranza, poi vedremo cosa faranno, come saranno diventati (solo allora accetterò prediche, facile predicare quando non si ha il peso di duemila anni di storia). I missionari cattolici hanno un sistema di predicazione molto simile a quello dei TdG nelle zone ancora da evangelizzare, lì sì che un confronto sarebbe possibile, ma non ha senso aspettarsi che la Chiesa organizzi un servizio di predicazione porta a porta in Italia (sebbene devo dire che alcuni ordini lo facciano, ma solo per zone di loro competenza e per loro iniziativa privata)
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Re:

Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 10/03/2007 19.59
Cattolici presenti nel forum, ma non vi sentite in imbarazzo di fronte al manifestarsi di queste cose da parte dei vostri correlligionari? [SM=g27994]

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 10/03/2007 20.03]



Beh, alla trasmissione televisiva di cui parli ho visto spesso domande banali su cui i concorrenti stavano a ragionare per decine di minuti, magari sbagliando pure la risposta...credo che faccia parte del gioco...
Al di là di questo, hai ragione nel dire che il cattolico medio italiano è ignorante. Personalmente non ho imbarazzo a dire che la cosa mi imbarazza (scusa il voluto gioco di parole). E penso che la CC dovrebbe forse avere meno quantità e più qualità...

Ciao,
Roberto
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