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DIO ESISTE?

Ultimo Aggiornamento: 25/09/2015 19:10
15/06/2007 22:51
 
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Sono disposizioni inerenti al ruolo della donna nella Chiesa, in relazione al disegno di Dio. L'apostolo lo spiega molto bene. Segni di sottomissione, certo, ma non per questo di inferiorità di natura, o etica, o morale della donna rispetto all'uomo.


Questa affermazione, perdonami, è ridicola. La donna è inferiore nel RUOLO ma non nella sua natura e dignità? A parte che per secoli non ha neanche avuto l'anima (cosa che smentisce quello che dici), in secondo luogo la distinzione è assolutamente artificiosa: sulla base di una inferiorità di RUOLO, del tutto inesistente (proprio perché inesistente una inferiorità "di natura") io potrei benissimo calpestarne qualsiasi diritto. Come per secoli è stato fatto! Se una donna non può parlare nelle assemblee, come Paolo ha stabilito, allora NON HA IL DIRITTO DI VOTO, e delle presunte distinzioni fra "ruolo" e "natura" non gliene può fregare di meno.
Quindi evitiamo per favore tali scenette, che non fanno onore alla tua intelligenza...


Uno stato emotivo passeggero non sono sicuro che dia la forza d'animo così duratura e necessaria per compiere tali opere, queste persone ci hanno dedicato tutta la vita, non solo qualche giorno, inoltre, finora

non ho citato ne presunti miracoli ne altri avvenimenti che potrebbero avere del meraviglioso, ma se si tira fuori l'archivio su tali fatti e bisogna iniziare a discuterli iniziano le difficoltà.


Sul primo punto, commetti il superficiale errore di pensare che solo perché qualcosa è uno stato emotivo, allora sia anche labile e poco duraturo. Non è così, e se hai una moglie o una ragazza o una fidanziata, penso te ne accorga da solo. Ci sono stati emotivi che durano per gran parte della vita di una persona, e se c'è uno psicologo in questo forum lo invito a sentirsi libero di sostituire la parola da me usata con qualcosa di più tecnico, ma il concetto direi che è esplicito.
Sul secondo passaggio invece, rilevo un altro errore, ma questa volta metodologico. Certo sappiamo entrambi la straordinaria rarità di tali "miracoli", ce ne è uno a fronte di migliaia di bufale; ma ammessa e non concessa la loro esistenza, ti chiedo: soltanto perché effettivamente una donna malata di cancro guarisce in modo spontaneo, o un paralitico ricomincia a camminare, due cose che diciamo per ipotesi la scienza non sappia spiegare (e non è neanche del tutto vero...), ALLORA è stato Dio a farle? Guarda che il mondo è pieno di fenomeni che ancora non sappiamo spiegare, in cielo, in terra e in molti altri posti. Naturalmente se non verranno meno i nostri metodi di ricerca empirica, è probabile che un giorno si arrivi a comprenderli; ma in ogni caso, se non sai cos'è il fenomeno x, allora semplicemente non sai cos'è il fenomeno x. E' del tutto arbitraria l'affermazione secondo cui se non lo sai, ALLORA è opera di Dio.


||Per questo una domanda su cui molti mi saprebbero dare un miliardo di spiegazioni teologiche ma probabilmente neanche
una pratica, è: ma perché nel ventunesimo secolo, la Chiesa Cattolica tiene ancora la Bibbia? ||


Non la tiene solo la Chiesa cattolica, ma anche le chiese protestanti e tutte le denominazioni cristiane, e qualunque credente che voglia approfondire la sua fede; il problema è che per te tale testo non rappresenta nulla, ma per altri ha valore
eccome, senza offesa ma non puoi infilarti nelle librerie degli altri e pretendere cosa leggano e cosa non leggano, perchè
ognuno ha il diritto di documentarsi su ciò che vuole.



Ma tu non ti documenti semplicemente: tu ci credi per fede. Se tu ti documentassi e basta, leggere la Bibbia per te sarebbe un modo per acquisire informazioni, né più né meno che da un libro di chimica organica o dalla critica della ragion pura di Kant.
Invece tu a quello che c'è scritto, ci credi come "parola di Dio". E se un prete ti dice che il versetto X va interpretato così, tu lo interpreti così, anche se a te magari sembra differente. E se Dio ha detto che le donne sono "di natura uguale ma di ruolo inferiore", allora per te le donne sono così, anche se è una palla abissale dettata da un misogino che, a leggerlo, ha tutta l'aria di essere sessualmente frustrato.
Io non ho il diritto di ficcanasare in quel che leggi, ma tu non hai il diritto di prendere quello che leggi e farci sopra decreti legislativi che non abbiano una minima base logica, come è stato fatto e si continua a tentare di fare ancor oggi.
Chiedi a un biologo se esiste alcun motivo per dire che la donna "ha un ruolo inferiore all'uomo", e vediamo cosa ti risponde...



primo: Dio è immateriale e questo determina l'impossibilità di percepirne l'esistenza tramite i cinque sensi comuni. Dio cioè non si rivela logicamente, ma analogicamente. Per questo è inutile cercarlo nella logica cartesiana, nella ragione lineare, o nella sensibilità dei sensi fisici, non lo si trova! Se ne può al massimo supporre intellettualmente l'esistenza teorica, ma mai se ne avrà prova oggettiva e inconfutabile, come del resto mai se ne avrà della sua inesistenza, a meno che non vogliamo limitare il campo dell'esistente appositamente a quello dello sperimentabile con i cinque sensi, cosa palesemente illogica per i motivi di cui sopra.



Questo è un classico esempio di ragionamento circolare. Hai postulato che Dio esiste, quindi il tuo assunto di base legittima le tue conclusioni. Tale ragionamento, come qualsiasi altro analogo, è del tutto inaccettabile da un punto di vista logico...

Ricorda inoltre che stai indebitamente semplificando le capacità percettive umane, legate alla nostra capacità logica mentale e non ai nostri soli sensi: molte cose di cui noi oggi siamo a conoscenza, non derivano soltanto da percezioni sensoriali, ma da esperimenti indiretti che ci hanno mostrato aspetti del reale che altrimenti non avremmo mai percepito. L'uso del metodo scientifico nell'ideazione ed esecuzione di tali esperimenti ne ha garantito la validità empirica.
Sfortunatamente, sembra che Dio sia irraggiungibile anche attraverso l'uso di tali sofisticati metodi...



|ma come detto, è un discorso diverso da quello della concezione di una divinità antropomorfa (problema 2), contro la quale esiste una mole di osservazioni logiche sulla realtà del mondo, tale da impegnare qualsiasi credente a giustificare paradossi per il resto della sua vita terrena. ||


In realtà Gesù si è rivelato come figlio di D_o ma non era certo la sua rivelazione diretta; Cristo stesso dice che il Padre nessuno l'ha mai visto, quindi l'antropomorfismo che tu citi è una rappresentazione degli uomini, ma non centra nulla con ciò che è realmente D_o. Ecco cosa apprezzo del Tao nel taoismo, che non è raffigurabile ma che regge ed equilibra ogni cosa, ma è impersonale, unica differenza con D_o Padre che è personale, ma da questa parola ad antropomorfo ce ne passa.



O non hai letto quanto io ho scritto in precedenza nel topic, oppure questa affermazione proprio non me la so spiegare. Della faccia fisica di Dio proprio non mi interessa discutere; il problema 2, ti ripeto, è il semplice fatto che il credente presume, del tutto arbitrariamente, che una divinità creatrice, ammessa la sua esistenza (l'ammissione avviene rispondendo con la fede al problema 1), sia in qualche modo interessata al nostro pianeta, che addirittura AMI la nostra razza fra tutte quelle esistenti, e che abbia, neanche a dirlo, un "piano solo per noi"; rientra nel problema della manifestazione antropomorfa il fatto che si presume arbitrariamente un paradiso e un inferno, oltretutto concepiti apposta per noi; così come angeli dalla forma umana e occhi onniscenti che ci guardano e contano i nostri peccati, per non parlare di presunti miracoli e discese sulla Terra, scritture dettate da Dio e angioletti custodi; vi rientra quindi qualsiasi cosa che pretenda di dare ad un dio un volto "umanamente compresibile". E naturalmente, rientra nel problema 2 il fatto che non solo non c'è la minima prova a favore di nessuna di queste assunzioni (e di molte altre ad esse correlate), ma soprattutto, ci sono prove CONTRO di essa! Qui non siamo più al livello base, non è che per la ragione è "ugualmente probabile" credere che ci sia un creatore o che non ci sia... qui stiamo presupponendo che la divinità abbia determinati (incredibili!) attributi, e la ragione si ribella. Qui sono evidenti catastrofi e orrori che solo Dio (se esiste e se ha fatto il creato a nostro uso e consumo) può aver voluto. Le più atroci malattie genetiche che ci perseguitano da che abbiamo memoria, le grandi epidemie che ci hanno falciato in tutte le epoche civili, i cataclismi naturali di ogni genere che hanno raso al suolo città e sterminato popoli!
Se davvero esistesse un dio antropomorfo, un dio AGENTE e RIVELATO a noi secondo dettami religiosi... la logica ci suggerirebbe che le sue mani siano sporche del sangue, del dolore, della sofferenza e dei patimenti di miliardi di individui, dall'antichità ad oggi!
Ma tu, su questi attributi divini non hai dubbi, mi par di capire. Dunque aspetto che tu giustifichi secondo criteri divini l'invio dell'influenza spagnola nel '18 (che fece più morti lei della Prima Guerra Mondiale, e tutti giovanissimi!), che racconti a due gemelli siamesi perché il buon Dio ha permesso che nascessero così, e che mi spieghi che cosa avevano fatto di male i minoici per meritarsi quel maremoto devastante, nel pieno del loro splendore culturale.
E ricordati che se mi risponderai "le vie del signore sono imperscrutabili" o cose simili, io ti dirò: "questo non ha nulla a che vedere con il concetto di "bene" che ha la nostra razza, quindi su quale base si può dire che quel presunto dio è amorevole?"

[Modificato da Rainboy 15/06/2007 23.21]

15/06/2007 23:37
 
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Scritto da: Rainboy 15/06/2007 22.51
Questa affermazione, perdonami, è ridicola. La donna è inferiore nel RUOLO ma non nella sua natura e dignità?



Non ho parlato di INFERIORITA' del ruolo della donna. Molto semplicemente i ruoli di uomo e donna sono DIVERSI e COMPLEMENTARI, ragion per cui non ha alcun senso presupporne la superiorità o l'inferiorità dell'uno rispetto all'altro.


A parte che per secoli non ha neanche avuto l'anima (cosa che smentisce quello che dici)



Non capisco.. da dove viene l'idea che la donna non avesse l'anima?


in secondo luogo la distinzione è assolutamente artificiosa: sulla base di una inferiorità di RUOLO, del tutto inesistente (proprio perché inesistente una inferiorità "di natura") io potrei benissimo calpestarne qualsiasi diritto. Come per secoli è stato fatto!



Quel che è stato fatto nel corso dei secoli eventualmente non ha necessariamente a che vedere con quel che voleva dire Paolo. E' chiaro che le sue parole si prestano facilmente ad interprezioni maschilistiche e possono essere usate per legittimare idee e comportamenti di cui l'apostolo senz'altro non si voleva far promotore. La società del suo tempo, del resto, era di stampo maschilistico già ben prima che egli si pronunciasse in merito e non è che potesse cambiare da un giorno all'altro solo perchè l'apostolo aveva aperto bocca. Inoltre, si potrebbe argomentare a lungo su come l'influsso del cristianesimo abbia in realtà AIUTATO la donna ad emanciparsi dalla condizione in cui si trovava prima del suo avvento, ma lo lascio semmai ad un'altra discussione..


Se una donna non può parlare nelle assemblee, come Paolo ha stabilito, allora NON HA IL DIRITTO DI VOTO, e delle presunte distinzioni fra "ruolo" e "natura" non gliene può fregare di meno.



Nel caso in cui ci fosse stato da votare per decidere qualcosa, l'uomo era tenuto a considerare anche le istanze della moglie o delle altre donne a lui vicine, tenendo il loro parere in stretta considerazione. Quindi se il voto alla fine era concordato di comune accordo, che differenza poteva fare se ad esprimerlo ufficialmente in pubblico era soltanto l'uomo? La distinzione tra ruolo e natura è importante proprio perchè non si pensi che la sottomissione della donna predicata da Paolo abbia origine da uno status di superiorità dell'uomo nei suoi confronti (che renderebbe legittimo l'abuso e lo sfruttamento a suo danno) anzichè dalla MISSIONE che le è stata affidata e per la quale invece va onorata e rispettata, in quanto con il suo agire contribuisce a realizzare il proposito di Dio.


Quindi evitiamo per favore tali scenette, che non fanno onore alla tua intelligenza...



Bah..
"Sappiate questo, fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira, perchè l'ira dell'uomo non compie la giustizia di Dio."
15/06/2007 23:47
 
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Nel caso in cui ci fosse stato da votare per decidere qualcosa, l'uomo era tenuto a considerare anche le istanze della moglie o delle altre donne a lui vicine, tenendo il loro parere in stretta considerazione. Quindi se il voto alla fine era concordato di comune accordo, che differenza poteva fare se ad esprimerlo ufficialmente in pubblico era soltanto l'uomo? La distinzione tra ruolo e natura è importante proprio perchè non si pensi che la sottomissione della donna predicata da Paolo abbia origine da uno status di superiorità dell'uomo nei suoi confronti (che renderebbe legittimo l'abuso e lo sfruttamento a suo danno) anzichè dalla MISSIONE che le è stata affidata e per la quale invece va onorata e rispettata, in quanto con il suo agire contribuisce a realizzare il proposito di Dio.



AH AH AH AH!!!

Questa è proprio comica, quindi se Paolo di Tarso ha detto che la donna è SOTTOMESSA all'uomo ma che non è INFERIORE, allora tutto va bene, perché il diritto viene esercitato "dall'uomo per conto della donna..."

Fa ridere già solo a dirla! In ogni caso le tue parole non c'entrano nulla, Aryon. Sono in discussione quelle di Paolo di Tarso, e chiunque legga quelle lettere, se ne accorge. A te al massimo posso dire che mistificare i fatti, sia in ambito di versetti biblici che di eventi storici, con fantasiose interpretazioni di comodo su "cosa voleva dirci in realtà Paolo", è una tattica che ha scarso successo.
E i fatti sono, che se tu accetti la parità dei sessi oggi vigente negli stati occidentali, sei in dichiarato contrasto con il pensiero di uno dei santi cardine della teologia cattolica.
Questa è una realtà che né tu, né il Papa in persona, potete cambiare.


[Modificato da Rainboy 15/06/2007 23.56]

17/06/2007 21:40
 
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Odio ripetermi, ma purtroppo, vista l'insistenza, mi sento obbligato a farlo:

[...] evidentemente, stiamo parlando di due cose diverse: io per "credere" intendo la constatazione oggettiva dell'esistenza di un particolare ente. Che i miei genitori esistano non c'è alcun dubbio, al contrario del fatto che Dio esista.



Bravo, adesso ripeto anchio:

"Ho parlato di fede. Parlare di fede è parlare di esseri umani o di sentimenti e idee?"


In altre parole, se ancora non si fosse capito, io non sto affatto parlando di fede come "fiducia" in qualcosa, e nemmeno mi interessa quasto discorso; io sto semplicemente parlando di fede nel senso di "assumere per vere determinate affermazioni indimostrabili"



"Eh.. io parlo di fede come fatto dimostrabile, non di fede come fatto indimostrabile!" [SM=g27994] Se vado sul dizionario troverò due definizioni opposte?


Un ente indimostrabile per definizione non è diverso da un ente del tutto inesistente.



Proverò a ripetermi:
"[..]la fede non ha come sola definizione il credere in qualcosa senza l'adempimento del fatto, ma può anche essere una serie di constatazioni che porta ad avere fede[..]"

Per cui non perchè sei bendato che non puoi riconoscere il rumore di una cascata davanti a te. Hai studiato religione? Leggi la Bibbia? Sai di cosa stai parlando? Vieni sul forum a dire che Dio non esiste? Sai qual'è la base del credere per la maggior parte dei credenti in questo forum? Allora prendi queste basi, prendi questi insegnamenti, e dimmi perchè sono falsi.


Tutto e solo ciò che volevo dire è che l'esistenza di Dio è tanto indimostrabile quanto quella di Babbo Natale. E nient'altro. Se questa non ti sembra un'affermazione oggettiva, il minimo che devi fare per smentirmi è dimostrare, in modo oggettivo, l'esistenza di Dio.
O ci riesci, o la mia è una constatzione oggettiva, c'è poco da fare.



Replay:
"Oggettivi come la storia del drago nel garage? Dov'è l'analogia tra questa storia e quella narrata nelle scritture? Le scritture contengono la storia di persone che hanno conosciuto Dio, profeti che venivano da Dio, che fecero conoscere Dio, che con segni, piaghe, giudizi, benedizioni e profezie, avverate poi 2-30 o anche 200 anni dopo (affermate storicamente) fecero credere in Dio (e non si inventavano scuse per far credere che Dio "esiste e basta"). Insegnamenti e disposizioni sagge per gli uomini del 2007, figurati per gli uomini di quell'epoca, e da chi venivano queste perle di saggezza a quei tempi?"

Ripeto: Sull'esistenza di Babbo Natale hai profezie avverate, avvenimenti storici documentati, una storia millenaria con miriadi di testimonianze?

Paragonare questo è da insolenti. Perchè? La prima motivazione te l'ho già data, la seconda è che ridicolizzando Dio con Babbo Natale per il credente è una notevole offesa, capisci, si?

Vuoi fatti oggettivi? Perchè la Bibbia sapeva della conquista di Babilonia da parte di Ciro 200 anni prima? Perchè il profeta Daniele conosceva usi e costumi di Babilonia che aveva trascritto quando ancora il mondo moderno doveva trovare documenti storici per la scienza "fattibili", perchè fù profetizzato l'intero regno mondiale raffigurato da una statua, dai primi regni mondiali a quelli sparsi di oggi, da dove proveniva la saggezza delle leggi Bibbiche per gli uomini primitivi dell'epoca?

E te li ho ripetuti. Mi dovrò aspettare altre richieste di fatti oggettivi o rispondi in tema?


Tu puoi credere che l'esistenza di Dio sia oggettiva quanto quella di un uomo, puoi proporla come opinione opinabile,... ma decisamente non puoi affermarla. Chi afferma una cosa ha l'obbligo della dimostrazione, scientificamente parlando. Vedi sopra.



Ma a me comunque cosa importa? Tale affermazione non l'ho fatta, e io ho appunto detto: "ANCHE se avessi fatto un paragone dicendo che Dio è tanto vero quanto lo è l'uomo, io come credente posso tranquillamente fare una tale affermazione" io come credente..

E mi vieni pure a dire cosa devo dire e cosa no? Adesso ci stava bene che mi davi anche dell'intellettualmente scorretto. Ma tu neanche capisci cos'è la libertà di espressione, dopo tutto pensi di dire solo cose oggettive e di avere evidentemente ragione, ma io ripeto:
"Chi dice di avere la ragione indiscussa nei suoi discorsi offendendo gli altri di incapacità mentale per quanto riguarda il porsi delle questioni oggettive se ciò in cui crede sia vero o meno è essere mentalmente chiusi, oltre che irrispettosi, ed è essattamente il contrario dell'essere intellettualmente corretti."


Come cosa c'entra?
Se uno crede (nel senso che ti ho già spiegato) a ciò che viene affermato nella bibbia, crede anche (tra le altre cose) nell'esistenza di un dio.



Ti ripeto: Dei fanatici e dei bigotti a me non frega niente. E credere in Dio non vuol dire essere bigotti. Per cui ti ripeto, cosa c'entra?


Beh, ripeto: forse tu ne sei immune, ma non mi sembra ci voglia un granchè per capire che in questo forum il fanatismo religioso, il bigottismo, e l'estremismo, abbondano che è un piacere....
E non mi sembra che qualcuno, a parte me e pochissimi altri, facciano qualcosa per preoccuparsene.



Ma a parte il fatto che a me non me ne frega niente e non vado certo a dare a una comunità dei bigotti, ma questo continua a non c'entrare niente, e se vuoi fare il giustiziere dell'oggettività contro i bigotti, apri un altro thread e discuti con i diretti interessati.
________________________________
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Un click al giorno, per dare un pasto al giorno ai poveri bimbi
Viene contato un click ogni 24 ore, o ad ogni cambio di IP.
http://www.porloschicos.com/PorLosChicos.NET
18/06/2007 11:35
 
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X Spirito

||Evidentemente non hai mai letto Paolo:

Taci Donna !!

"Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece

sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è

sconveniente per una donna parlare in assemblea."
(1Co 14,34-35) ||



Le lettere di Paolo le conosco a memoria, e proprio questo pezzo mi era venuto in mente quando rispondevo a Rainboy, ma si
tratta di un divieto nell'insegnamento e al massimo può far riflettere un certo maschilismo, tipico della cultura farisaica da dove Paolo proveniva, non basta per essere chiamata misoginia, visto che in altri passi Paolo benedice il matrimonio, ringrazia donne per l'aiuto che gli hanno dato e che hanno dato alla comunità , etc.



||Donna schiava dell'uomo

"il capo della donna è l'uomo"
(1Co 11,3)

"e l'uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo."
(1Co 11,9) ||



Mi sembra esagerata l'interpretazione "donna schiava del'uomo" con i passi su citati, e a quel tempo non era certo Paolo il solo a pensare che il capo della donna fosse l'uomo, anzi, era idea radicata comune sopratutto nel giudaismo.



||Io non so come si possa credere a costui...davvero...e come non si possa definire misogino, che altro avrebbe dovuto scrivere per meritare tale aggettivo ?||


Maschilista posso essere d'accordo, misogino è troppo, ecco la definizione di misogino: " si dice di chi o di ciò che esprime avversione per le donne, per il genere femminile", ed ecco quella di maschilista: "atteggiamento, comportamento sociale che presuppone la superiorità dell'uomo sulla donna".

Se fosse stato misogino, lungi dall'aver salutato e ringraziato delle donne, esempi: "Salutate Maria, che ha faticato molto per voi." Romani 16:6; "Io mi rallegro della visita di Stefana, di Fortunato e di Acàico, i quali hanno supplito alla vostra assenza;" 1 Corinzi 16:17; e ancora "Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama sé stesso." Efesini 5:28 etc.



X Rainboy

Ti chiedo il favore, quando quoti metti anche a chi rispondi, altrimenti si può creare confusione, hai mischiato le mie risposte a quelle di Aryon.


||Sul primo punto, commetti il superficiale errore di pensare che solo perché qualcosa è uno stato emotivo, allora sia anche
labile e poco duraturo. Non è così, e se hai una moglie o una ragazza o una fidanziata, penso te ne accorga da solo. Ci sono
stati emotivi che durano per gran parte della vita di una persona, e se c'è uno psicologo in questo forum lo invito a sentirsi libero di sostituire la parola da me usata con qualcosa di più tecnico, ma il concetto direi che è esplicito. ||


Uno stato emotivo per continuarsi deve comunque essere alimentato, quindi tu quando ti arrabbi o provi rancore per una persona non lo fai per 24 ore al giorno di filato ma alimenti di volta in volta tale sentimento nel tempo, (se ovviamente vuoi), che via via tende ad estinguersi, così io possono dire benissimo che la forza d'animo e di carità presenti nelle persone citate gli veniva dalla fede, ma una fede alimentata di giorno in giorno da qualcosa di più grande di loro, visto il grande carico e la grande fatica del loro operato.



||Sul secondo passaggio invece, rilevo un altro errore, ma questa volta metodologico. Certo sappiamo entrambi la straordinaria rarità di tali "miracoli", ce ne è uno a fronte di migliaia di bufale; ma ammessa e non concessa la loro esistenza, ti chiedo:
soltanto perché effettivamente una donna malata di cancro guarisce in modo spontaneo, o un paralitico ricomincia a camminare, due cose che diciamo per ipotesi la scienza non sappia spiegare (e non è neanche del tutto vero...), ALLORA è stato Dio a farle? ||


Dico solo che la mole di testimonianze e racconti di miracoli debbono far pensare, non necessariamente che così è dimostrata
l'esistenza del Creatore, tutto qui, visto che te avevi relegato le persone citate come semplicemente operanti per un sentimento psichico autoalimentato, ci tenevo a precisare che tali persone spesso e volentieri erano accompagante da eventi che possono essere detti miracolosi; se ti intendi di parapsicologia mi avresti liquidato senza problemi relegandoli a fenomeni teleplastici o telecinetici, se invece no allora è un pò più ardua dal punto di vista scientifico.



||Invece tu a quello che c'è scritto, ci credi come "parola di Dio". E se un prete ti dice che il versetto X va interpretato così, tu lo interpreti così, anche se a te magari sembra differente. ||


Io sono abbastanza protestante per l'interpretazione di vari passi biblici, e comunque mi documento anche con gli scritti dei padri della chiesa e con la storia, non prendo senza fiatare ciò che mi danno a bere senza aver verificato.



||Invece tu a quello che c'è scritto, ci credi come "parola di Dio". E se un prete ti dice che il versetto X va interpretato così, tu lo interpreti così, anche se a te magari sembra differente. E se Dio ha detto che le donne sono "di natura uguale ma di ruolo inferiore", allora per te le donne sono così, anche se è una palla abissale dettata da un misogino che, a leggerlo, ha tutta l'aria di essere sessualmente frustrato. ||


Sul misogino ho già risposto sopra, sul sessualmente frustrato non lo direi con certezza, anzi, molti dicono che andava pazzo
per le donne, ma per la missione dell'apostolato aveva preferito contenersi e fare tale rinuncia per le sue colpe passate verso i cristiani.
Detto questo non sono ne Sola scriptura ne letteralista biblico, quindi di ciò che hai detto poco me ne cale.



||Chiedi a un biologo se esiste alcun motivo per dire che la donna "ha un ruolo inferiore all'uomo", e vediamo cosa ti risponde...||


Ti rispondo io e anche subito, dal punto di vista anatomico/funzionale, che la donna ha un ruolo semmai maggiore dell'uomo; la sua struttura sessuale è di gran lunga superiore di quella maschile, proprio perchè deve contenere ed alimentare una vita extra dentro di sè; la sua sessualità prevede orgasmi più profondi e duraturi di quelli dell'uomo, e potrei stare a parlare ancora molto dei lati superiori del sesso femminile; quindi io non sono maschilista come credi, tutt'altro.



||Qui sono evidenti catastrofi e orrori che solo Dio (se esiste e se ha fatto il creato a nostro uso e consumo) può aver voluto. Le più atroci malattie genetiche che ci perseguitano da che abbiamo memoria, le grandi epidemie che ci hanno falciato in tutte le epoche civili, i cataclismi naturali di ogni genere che hanno raso al suolo città e sterminato popoli! ||


Difatti il messaggio dei Vangeli verte sullo sperare in un'esistenza migliore dopo la morte, non in questa vita fisica, anzi, è sottolineato che in questa vita dilaga la sofferenza.


||Se davvero esistesse un dio antropomorfo, un dio AGENTE e RIVELATO a noi secondo dettami religiosi... la logica ci suggerirebbe che le sue mani siano sporche del sangue, del dolore, della sofferenza e dei patimenti di miliardi di individui, dall'antichità ad oggi! ||


Nella teologia cristiana non c'è solo il concetto di D_o, ma anche il concetto del diavolo, quindi tale teologia ti può rispondere benissimo che molto sangue e dolore è proceduto da lui.
Anche se non credi nel diavolo, un esempio calzante ne è proprio Hitler, satanista velato, e l'ordine di Thule che era il nucleo del nazismo era teatro di riti e celebrazioni pagano/sataniche. Aveva a che vedere con D_o questo? Credo proprio di no.



||Ma tu, su questi attributi divini non hai dubbi, mi par di capire. Dunque aspetto che tu giustifichi secondo criteri divini l'invio dell'influenza spagnola nel '18 (che fece più morti lei della Prima Guerra Mondiale, e tutti giovanissimi!), che racconti a due gemelli siamesi perché il buon Dio ha permesso che nascessero così, e che mi spieghi che cosa avevano fatto di male i minoici per meritarsi quel maremoto devastante, nel pieno del loro splendore culturale||


E mettiamoci anche la strage in Vandea, dove perirono migliaia di "credenti"; eh già, perchè D_o l'ha voluto, erano credenti! Ti rispondo con ciò che ho scritto sopra, che dal messaggio evangelico si evidenzia che questa vita altro non è che sofferenza e che bisogna ambire a traguardi più alti, tu hai messo degli esempi, io te ne aggiungo altri: perdita dei genitori per un bambino, tradimenti, lutti vari, incidenti, etc, ma di certo estromettendo D_o, non contribuisco a far diventare rose e fiori le cose menzionate, anzi forse diventano più nere. Da quello che ho appreso finora, la fede e la speranza in D_o ( e ti parlo di fede di persone sincere, non di fanatici) hanno sempre aiutato a superare i momenti più critici, basti sentire qualche testimonianza di comunità cristiane o simili per rendersene conto; la domanda fatidica " perchè D_o l'ha voluto" c'è sempre, e come potrebbe non esserci, ma anche questa domanda fa parte di quel sentimento che si chiama fede.


18/06/2007 14:14
 
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Mi spiace aver mischiato determinate repliche Clint, la prossima volta metterò dediche più appropriate.
In questo post però, intendo manifestare il mio disaccordo con alcune cose che hai detto, e quindi quanto segue è dedicato in particolar modo a te.


Dico solo che la mole di testimonianze e racconti di miracoli debbono far pensare, non necessariamente che così è dimostrata
l'esistenza del Creatore, tutto qui, visto che te avevi relegato le persone citate come semplicemente operanti per un sentimento psichico autoalimentato, ci tenevo a precisare che tali persone spesso e volentieri erano accompagante da eventi che possono essere detti miracolosi; se ti intendi di parapsicologia mi avresti liquidato senza problemi relegandoli a fenomeni teleplastici o telecinetici, se invece no allora è un pò più ardua dal punto di vista scientifico.


La parapsicologia non è inerente a questo topic, e i miracoli di cui parlavo io, come le guarigioni, hanno poco a che vedervi. Gli altri... beh, sai come si dice: "curiosamente, la Madonna appare sempre a bambinelli analfabeti e mai durante un convegno di scienziati".
Quello che hai detto all'inizio però, è proprio vero: la fede è un sentimento psichico autoalimentato, e il fatto di attribuire arbitrariamente dei fenomeni attualmente inspiegati all'opera di Dio, è uno dei metodi con cui si autoalimenta. Questo ci svela uno dei suoi meccanismi, ma non ci fornisce alcuna prova sulla fondatezza dei suoi presupposti.


Sul misogino ho già risposto sopra, sul sessualmente frustrato non lo direi con certezza, anzi, molti dicono che andava pazzo
per le donne, ma per la missione dell'apostolato aveva preferito contenersi e fare tale rinuncia
per le sue colpe passate verso i cristiani.


Appunto. Sessualmente frustrato. Solo perché scegli di rinunciare alla carnalità, la tua mente e il tuo corpo non smetteranno di soffrire per questo. Siamo fatti per riprodurci, e il celibato è una delle scelte più "contro-natura" che esistano. Non mi stupirebbe affatto se quell'uomo avesse trasformato la sua libido repressa in odio verso ciò che non poteva avere...

Nella parte del tuo post dedicata a Spirito, i versetti che hai citato, in che modo attenuerebbero o sostituiriebbero quelli citati da lui? Non hanno nulla a che vedere con le sue affermazioni in merito a cosa sia la donna. Anche i cani vengono salutati e coccolati da molti padroni, quandi si torna a casa da una giornata lavorativa.

Ti rispondo io e anche subito, dal punto di vista anatomico/funzionale, che la donna ha un ruolo semmai maggiore dell'uomo; la sua struttura sessuale è di gran lunga superiore di quella maschile, proprio perchè deve contenere ed alimentare una vita extra dentro di sè; la sua sessualità prevede orgasmi più profondi e duraturi di quelli dell'uomo, e potrei stare a parlare ancora molto dei lati superiori del sesso femminile; quindi io non sono maschilista come credi, tutt'altro.


Ma infatti non ho detto che tu fossi maschilista. Il dato di fatto è che Paolo di Tarso lo era, e questo sfortunatamente non è discutibile, a meno che quei versetti non siano dei falsi. Il fatto di essere "moderni" e a favore della parità sui sessi, significa essere in forte disaccordo con lui. Quindi ti domando: tu sei un credente, ma sei disposto a dire che Paolo di Tarso, santo divinamente ispirato, avesse TORTO dicendo quello che ha detto in quei versetti?
Bada che la Chiesa questo non lo ha mai detto, per quanto ne so. Anzi, Ratzinger mi sembra che abbia una certa predilezione per quell'individuo. Contestare quelle parole significa entrare in contenzioso con la tua chiesa... accettarle, significa dichiarare di credere nel valore di principi che direi si commentano da soli.
Tu che cosa rispondi?


Detto questo non sono ne Sola scriptura ne letteralista biblico, quindi di ciò che hai detto poco me ne cale.


Dovrebbe "calertene" invece, perché tu non sei raeliano o membro di scientology; il Papa a cui giuri fedeltà ad ogni funzione (io credo nella CCR, che è una, santa e apostolica...) ha l'assoluto monopolio dell'interpretazione biblica. Io ti ripeto per la seconda volta: il problema non è che tu leggi la Bibbia e ne trai degli importanti insegnamenti morali, ci mancherebbe! Il problema è che quella non è un libro sull'etica di Platone o un testo filosofico di Cartesio, è PAROLA DI DIO.
Se il Papa dice che il purgatorio esiste, allora esiste (anche se un'intera religione scismatica la pensa diversamente). Se dice che il Limbo esiste o ipotizza la sua esistenza, allora esiste o si presume che esista, mentre se dopo mille anni ci ripensa e lo toglie, saluti all'80% dell'umanità (le "anime" dei famosi pre-embrioni) che riceve il condono e va in Paradiso.
Ti faccio una domanda, tu credi all'esistenza del purgatorio?
Se ci credi, allora ti stai fidando soltanto della Chiesa Cattolica, e questa non è altri che la dimostrazione del problema 3: credere ciecamente ai dettagli interpretativi che la tua Chiesa dà alle scritture, in quanto parola di Dio interpretata da ministri di Dio. Tu non leggi e giudichi da solo, in questo caso: tu credi a qualsiasi costo; e non puoi nemmeno dirmi che non è così, perché c'è un'intera religione che non la pensa come te! Quei versetti "prova" tra l'altro li ho letti anche io e sono ridicoli, così come molte persone di altre confessioni e di esperienza maggiore della mia ritengono. Quindi qui, tu fai una scelta irrazionale: un intero regno divino esiste solo perché i teologi della tua religione pensano (o trovano conveniente pensare) che sia così, da meno di un millennio a questa parte.
Tu sei libero di credere a quello che vuoi ovviamente, ma se questo non è monopolio ideologico, allora che cos'è?
I fatti vanno riconosciuti per quello che sono. Qui, si denota il fatto che le religioni rivelate non consentono interpretazioni ai singoli fedeli; le Chiese conservano il più assoluto e rigoroso controllo su cosa la Bibbia dica, ne hanno cambiato più volte l'interpretazione a seconda dei propri desideri e non c'è motivo per pensare che non continueranno a farlo in futuro.


||Qui sono evidenti catastrofi e orrori che solo Dio (se esiste e se ha fatto il creato a nostro uso e consumo) può aver voluto. Le più atroci malattie genetiche che ci perseguitano da che abbiamo memoria, le grandi epidemie che ci hanno falciato in tutte le epoche civili, i cataclismi naturali di ogni genere che hanno raso al suolo città e sterminato popoli! ||


Difatti il messaggio dei Vangeli verte sullo sperare in un'esistenza migliore dopo la morte, non in questa vita fisica, anzi, è sottolineato che in questa vita dilaga la sofferenza.


Ma allora ci ripetiamo. E va bene, mi ripeto anche io:

- SE la divinità di cui parliamo è tanto buona e amorevole,
- SE ci ha creato lei e ha creato tutto il mondo per noi,
- SE la sua divina provvidenza veglia sul nostro destino,

ALLORA PERCHE' per accedere al suo Paradiso dobbiamo soffrire?! Perché siamo in un mondo di dolore?! Se la misericordia di Dio è infinita, allora il concetto stesso di peccato originale non ha ragione d'essere. Dio dovrebbe volere la nostra felicità al di sopra di ogni altra cosa e noi dovremmo essere in Paradiso, perché lui dovrebbe averci perdonato nell'attimo stesso in cui si compiva questo fantomatico peccato, anzi: fin da prima, visto che è onniscente.
Senza contare che sulla base degli attributi che gli si danno, ovvero onniscenza, onnipresenza e onnipotenza, il Male lo ha creato lui; perché è stato lui che ha creato Lucifero, e che gli ha permesso di fare la parte del serpente nell'Eden; lui ci ha creati già vulnerabili al peccato e lui ci ha dato l'opportunità di soffrirne! Osserviamo quindi non soltanto che la divinità ha imposto il divieto, ma che è essa stessa che ha creato e inviato la tentazione, e che poi ci ha punito per avervi ceduto.
E' proprio un dio amorevole.
Poi, chiediamoci quando questa amorevole entità ci avrebbe perdonato: certamente non subito perché non era in vena; ha atteso, secondo il mito, varie migliaia di anni prima di mandare Cristo in terra, e nel frattempo non ha avuto niente di meglio da fare che scatenare un diluvio universale per sterminarci tutti.
E' pazzesco, tutto un controsenso. Gli attributi che le religioni rivelate danno a Dio sono incompatibili già con l'Antico Testamento, figuriamoci poi con il Nuovo, che si apre con la presunta redenzione del peccato da parte di Cristo ma finisce con l'Apocalisse in cui Dio giudicherà i peccatori! Alla faccia della coerenza e della misericordia...

Questo excursus è breve e semplice, perché di solito non ne faccio largo uso: questa è soltanto una concessione che mi sono fatto per discutere un attimo del problema 3; mentre c'è da tenere presente soprattutto che ogni cosa menzionata sopra è incompatibile con il mondo VERO, non con quello fittizio descritto dalle scritture.
Il problema 2 infatti ci ricorda fra le altre cose, che Adamo non è mai esistito, che non siamo nati da una coppia di persone, figuriamoci dal DNA di un solo maschio. E che di certo il mondo non ha seimila anni. La divinità quindi, a prescindere dal (non dimostrato) fatto che esista o meno, di sicuro non ha seguito il copione dettato dalle scritture che, a sentire le varie Chiese, essa stessa ci avrebbe dettato. Però siamo lo stesso sicuri che sia antropomorfa, che ci ami, che ci faccia soffire perché ci vuole bene, che abbia un paradiso apposta per noi lassù in cielo, etc etc etc.

Non posso fare a meno di chiedermi se un credente sincero, non si renda conto di quanto tali convinzioni siano pericolose. Praticamente sono, dall'inizio alla fine, una serie ininterrotta di attentati alla logica e al buon senso, che sono due dei tre mezzi principali (il terzo è la conoscenza) che dovremmo avere per distinguere che cosa è bene da cosa è male!
Personalmente, quando conto sulle dita i vari punti chiave di tali convinzioni religiose, non mi stupisce più il fatto che esistano fenomeni orribili e deprecabili compiuti in nome di un dio. Non dare valore prioritario alla qualità di vita su questo mondo ma darlo alla (presunta) vita nel prossimo... credere nelle più improbabili entità metafisiche, salvo poi accorgersi che non fanno nulla di quello che dovrebbero fare... non sono tutti ottimi fattori per essere indotti all'errore di giudizio su cosa va fatto e cosa no?
Nonostante tutto ciò, spesso sento dire che credere è un bisogno. Vero o no, c'è chi sente questo impulso, e chi grazie ad esso fa cose belle.
Vogliamo credere? Crediamo, la libertà di pensiero è sacra. Ma ci rendiamo conto di quanto tutto ciò debba, nella maniera più assoluta, restare un fatto personale? Di quanto non debba influenzare politica, partitica, etica... di come anzi sia necessario metterlo in DUBBIO ogni giorno, per ricordarsi che si è scelto sì di credere, ma senza la minima garanzia che si abbia necessariamente ragione?
Il credente troppo convinto manca di responsabilità, per come la vedo io. Pensa che Dio esista a priori, così si leva un'ansia di torno; pensa che la Chiesa sappia cosa fare, così si leva un'altra ansia dalle scatole; la sua vita spirituale è semplice, un link diretto con l'amore divino... il problema è che, a non pensare, il cervello si atrofizza.
E non è una provocazione, è proprio vero. Per questo, credere può essere un bisogno psicologico, una scelta fatta per il proprio benessere spirituale, un'illuminazione a volte... ma non per questo ci si può permettere di perdere il dubbio, che è il fondamento del buon senso. Non per questo si può permettere a un manipolo di teocrati (celibi ma che parlano di sesso, senili ma che parlano ai giovani, ricchi ma che parlano ai poveri...) di dettare, senza la minima cognizione di causa, i principi su cui legiferare.
Al contrario, come si può non riconoscere l'assoluta necessità di tagliare tutti i ponti da essi? Se credendo abbiamo fatto una rinuncia importante alla ragione, l'abbiamo messa da parte scegliendo ciò che è bello a discapito di ciò che è credibile, allora per senso di responsabilità dovremmo vigilare doppiamente sulla credibilità di ciò che scegliamo di sostenere, in qualsiasi campo e su qualsiasi argomento!
Ascoltando la Chiesa Cattolica Romana (qui sono precisissimo nel bersaglio della mia affermazione) noi parliamo di fare scelte sulla base di un sistema che postula convinzioni non soltanto non comprovate, ma quasi sempre irrazionali e spesso apertamente falsificate da scienza, progresso, realtà storiche e conquiste sociali. Dove sta la saggezza in questo?


Nella teologia cristiana non c'è solo il concetto di D_o, ma anche il concetto del diavolo, quindi tale teologia ti può rispondere benissimo che molto sangue e dolore è proceduto da lui.


E il Diavolo, perdona la mia mancanza di memoria, chi l'ha creato? E chi, in perfetta consapevolezza, gli permette di esistere e di tentare fin dall'inizio dei tempi? E chi lo autorizza a prendersi le anime dei peccatori dopo la morte?
Di certo non una creatura che ci ama in modo infinito.
E' veramente la massima delle contraddizioni. Hume l'aveva capito molto prima di me, e nessuna teologia riuscirà mai a giustificare un tale paradosso senza fare ricorso, come spesso è successo, ad una visione apertamente masochista e insana del valore della vita umana.

[Modificato da Rainboy 18/06/2007 15.29]

18/06/2007 15:23
 
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Re:

Scritto da: Rainboy 15/06/2007 22.51

Sono disposizioni inerenti al ruolo della donna nella Chiesa, in relazione al disegno di Dio. L'apostolo lo spiega molto bene. Segni di sottomissione, certo, ma non per questo di inferiorità di natura, o etica, o morale della donna rispetto all'uomo.


Questa affermazione, perdonami, è ridicola. La donna è inferiore nel RUOLO ma non nella sua natura e dignità?




Galati capitolo 3
[27] poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo.
[28] Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.




Se una donna non può parlare nelle assemblee, come Paolo ha stabilito, allora NON HA IL DIRITTO DI VOTO, e delle presunte distinzioni fra "ruolo" e "natura" non gliene può fregare di meno.
Quindi evitiamo per favore tali scenette, che non fanno onore alla tua intelligenza...

[Modificato da Rainboy 15/06/2007 23.21]


Chiaramente Paolo si riferisce alle assemblee riguardanti il culto...infatti ancora oggi durante la Messa le donne non fanno sermoni e prediche ma questo è compito dei sacerdoti che sono solo uomini. Il vangelo lo leggono esclusivamente i sacerdoti e non le donne.
18/06/2007 15:40
 
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Auto-citandomi:

i versetti che hai citato, in che modo attenuerebbero o sostituiriebbero quelli citati da lui? Non hanno nulla a che vedere con le sue affermazioni in merito a cosa sia la donna. Anche i cani vengono salutati e coccolati da molti padroni, quandi si torna a casa da una giornata lavorativa.

18/06/2007 16:53
 
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Per Clint

"Maschilista posso essere d'accordo, misogino è troppo, ecco la definizione di misogino: " si dice di chi o di ciò che esprime avversione per le donne, per il genere femminile", ed ecco quella di maschilista: "atteggiamento, comportamento sociale che presuppone la superiorità dell'uomo sulla donna"."

Hai ragione, l'aggettivo maschilista è più appropiato, ed è altrettanto corretto sostenere che Paolo era influenzato dalla cultura giudaica del tempo e che scrisse sulla donna niente altro che ciò che la sua cultura dettava. Vorrei quindi far riflettere tutti su questo punto: "ma l'ispirazione divina che fine ha fatto ? Dio è maschilista ?"

Per "il ragazzo della pioggia" [SM=g27988]

“Il credente troppo convinto manca di responsabilità, per come la vedo io”

Non per come la vedi tu, ma per come è. (dimostrato da fatti e dalla ragione)

Inoltre devo dirti che mi è piaciuto il tuo escursus, con semplicità e chiarezza hai esposto le ragioni della ragione.

Nessuno infatti ad oggi mi ha ancora spiegato PERCHE’ Dio non ci ha perdonati da subito e ci ha costretti a trascorrere una vita di sofferenza su questa terra invece di perdonarci da subito e accoglierci in paradiso.

Riporto un tuo passaggio davvero efficace (sei un filosofo ?):

“Non per questo si può permettere a un manipolo di teocrati (celibi ma che parlano di sesso, senili ma che parlano ai giovani, ricchi ma che parlano ai poveri...) di dettare, senza la minima cognizione di causa, i principi su cui legiferare. “


Saluti
Andrea

[Modificato da spirito!libero 18/06/2007 17.12]

18/06/2007 17:37
 
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(sei un filosofo ?)


Sono soltanto una persona che perde del tempo a pensare...

Grazie per i tuoi complimenti Spirito, detti da te hanno un grande valore.
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