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QUANDO E COME SI FESTEGGIA LA VERA PASQUA?

Ultimo Aggiornamento: 27/03/2022 17:20
27/03/2022 17:19
 
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QUANDO E COME SI FESTEGGIA LA VERA PASQUA? - Link: https://www.ha-qahal.info/come-e-quando-si-festeggia-la-vera-pasqua/

 


DISCEPOLI YAHUSHUA PERSONE MESSIA




La Pasqua Ebraica è una festività che ricorda l’esodo di liberazione dall’Egitto da parte degli israeliti.


Ha acquisito con il Messyah un significato ancora più grande e profondo, essendo la Commemorazione del versamento del suo sangue innocente (simbolo della sua vita umana incolpevole di qualsiasi trasgressione delle leggi umane e divine), per permettere a chi ripone fede in Lui di avere risurrezione ed essere liberato dalla morte per sempre.


LA PASQUA PAGANA





ishtar


Easter, Astarte, Ishtar, Venere: dèa pagana che veniva festeggiata negli stessi giorni in cui ancora oggi cade la ricorrenza della “Pasqua Druida” (Easter) che festeggia anche la Cristianità religiosa tradizionale sotto il nome di pasqua.

 

La Pasqua è una festività riconosciuta dal “Calendario Liturgico Cristiano”, ma, facendo brevi ricerche storiche ed analizzando le scritture, possiamo scoprire come la Pasqua che viene decisa dagli organi ecclesiastici non corrisponda con la data dell’ultima cena del Messyah.
 
La Pasqua pagana venne istituita nel Concilio di Nicea indetto da Costantino nel 325 d.C.. Da quell’anno, egli legò indissolubilmente l’Impero Romano alla Religione Cattolica di stato, dove impose in tutti i luoghi del suo dominio l’osservanza della “Pasqua Cristiana“. Essa doveva celebrarsi in coincidenza della prima domenica dopo l’equinozio di primavera (21 marzo). Come molti sanno, le festività istituite dalla Chiesa Cattolica (che tradotto significa appunto ‘Chiesa Universale’) cadevano in concomitanza con  giorni dedicati alle divinità pagane per l’unificazione pacifica dei culti (corrispondente all’odierno ‘ECUMENISMO’). Incredibilmente, l’equinozio di primavera in questo caso era dedicato alla Dea Astarte, anche conosciuta come Ishtar Easter (da qui la parola inglese per pasqua che è esattamente ‘EASTER’!). I veri credenti possono davvero festeggiare una simile vergogna?

LE TRADIZIONI PAGANE SPIRITICHE ASSOCIATE ALLA PASQUA CHE I CRISTIANI FESTEGGIANO

 
Pasqua dolci uova
Dolce pagano di pasqua

L’uovo (così come i pulcini, le colombe ed i conigli) sono “TALISMANI” ESOTERICI che richiamano ed EVOCANO GLI SPIRITI della fertilità. Essi sono figli di antichi culti misterici dati all’uomo dagli spiriti, che non fanno altro che contaminare il semplice messaggio del Messyah: La salvezza allargata a tutta l’umanità, grazie al sacrificio di Yahushua.

Cosa hanno a che fare questi rituali spiritici degli stregoni Druidi e pagani con il Messyah? Perchè sporcare il grande valore e la serietà dell’unica grande festa che viene praticata dai discepoli del Messyah? Perchè insegnare ai bambini fin da piccoli, con carini e seducenti immagini colorate, a festeggiare un rituale stregonesco di origine pagana? E soprattutto commerorare la dea ‘EASTER’ della fertilità, della seduzione sessuale e della guerra?

Credete davvero che praticare queste cose non faccia niente di male e non porti alcun danno all’umanità? Beh, allora spiegatevi per quale motivo nonostante da secoli si pratichino queste feste evocatorie di spiriti della fertilità, abbondanza, pace e amore, vi siano al contrario infertilità crescente, aborti volontari a dismisura, povertà in crescita spaventosa, guerre e genocidi in aumento, odio e violenza dappertutto intorno a noi.

Forse questi festeggiamenti evocatori di spiriti benedicenti non saranno per caso rituali religiosi supertiziosi che al contrario maledicono l’umanità?

LA PRIMA VERA PASQUA EBRAICA

La Pesach Pesah (פסח), che significa “passaggio”, è una festività ebraica che ricorda l’esodo e la liberazione del popolo israelita dall’Egitto.

Essa si celebra al tramonto del quattordicesimo giorno del mese di Nisan del calendario Ebraico:
 
“Nel primo mese, il giorno quattordici del mese, alla sera, voi mangerete azzimi…” (Esodo 12,18).



LA COMMEMORAZIONE DELLA CENA DEL MESSYAH 

Approfondendo la lettura dei vangeli, possiamo comprendere come Yahushua ed i suoi discepoli si riunirono al tramonto del tredicesimo giorno del mese di Nisan, cioè la sera prima della sera di pasqua ebraica!
pasqua_14-15-nisan-2012

IL ‘GIORNO’ DA TRAMONTO A TRAMONTO

La giornata secondo gli israeliti intercorreva da tramonto a tramonto. Invece di considerare la giornata da mezzanotte a mezzanotte, alle 18 circa di ogni sera inizia il giorno successivo, e termina prima delle 18 del giorno dopo.

Ad esempio nel 2012, il 14 di nisan corrispondeva al 5 aprile. Incominciando il giorno ebraico circa 7 ore prima della mezzanotte, al tramonto del giorno 4 si commemora la cena del Messiah. Ed al tramonto del giorno 5 si commemora invece la Pasqua ebraica.

Nel 2013, al tramonto del 24 marzo si commemora la Cena di Yahushua e il nuovo patto, mentre al tramonto del 25 marzo invece, la Pasqua ebraica.

A causa di questo, molti fanno confusione perchè dimenticano che le Scritture si basano sul calendario lunare differente dal nostro solare.

PERCHE’ SI COMMEMORA LA MORTE DI YAHUSHUA IL GIORNO PRIMA DELLA PASQUA EBRAICA?

La “Cena di Yahushua” cade la sera prima del 14 di Nisan. Cronologicamente, il Messyah viene catturato all’alba del giorno della preparazione pasquale, portato a processo e successivamente condannato. Yahushua muore nel momento in cui gli israeliti preparavano la cena pasquale e ne uccidevano l’agnello. Questa corrispondenza voleva far comprendere come il sangue del Messyah fosse simbolo di cancellazione dei peccati per il suo popolo! E’ l”agnello che toglie il peccato dal mondo’ (Giovanni 1:29). Se Yahushua fosse stato ucciso in un altro giorno, non avrebbe potuto riprendere l’immagine dell’agnello pasquale.

pasqua-vera_vangelo-esodo
Per i Discepoli israeliti, abituati ai sacrifici animali per la cancellazione dei loro peccati, questo segno fu chiarissimo e molto potente.

Da quel momento, le congregazioni iniziarono a festeggiare oltre alla Pasqua ebraica, la commemorazione della cena in cui gli apostoli si passarono il calice ed il pane azzimo, in ricordo di ciò che Yahushua fece e adempiendo al suo comando (1Corinzi 11:23-24).

IL TERMINE PESACH

Eloah annuncia al popolo di Israele, schiavo in Egitto, che verrà liberato:

“In questa notte io passerò attraverso l’Egitto e colpirò a morte ogni primogenito egiziano, sia fra le genti che tra il bestiame”… “ordina al popolo di Israele di marcare gli stipiti delle loro porte con del sangue di agnello cosicché Io vedrò il sangue e passerò oltre  [pessach – ebraico: פסח], colpirò invece con il mio castigo l’intero Egitto, e a voi non succederà niente”. (Esodo 12:12-13)

La frase “passerò oltre” viene resa con la parola Pesach; da questa trae origine il termine italiano Pasqua, che non ha niente in comune con la “pasqua festeggiata dalla tradizione”.

LA PASQUA EBRAICA

La Pasqua inizia dopo il tramonto del sole. La scrittura ci invita a preparare un agnello, e a cibarsene condito con erbe selvatiche e pane azzimo:

Esodo 12:1-28 – “Ognuno prenda un agnello per famiglia, un agnello per casa; se la casa è troppo poco numerosa per un agnello, se ne prenda uno in comune con il vicino di casa più prossimo, tenendo conto del numero delle persone. Voi conterete ogni persona secondo quello che può mangiare dell’agnello. Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, dell’anno; potrete prendere un agnello o un capretto. Lo serberete fino al quattordicesimo giorno di questo mese, e tutta la comunità d’Israele, riunita, lo sacrificherà al tramonto. […]

Se ne mangi la carne in quella notte; la si mangi arrostita al fuoco, con pane azzimo e con erbe amare. Non mangiatelo poco cotto o lessato nell’acqua, ma sia arrostito al fuoco con la testa, le gambe e le interiora. Non lasciatene avanzo alcuno fino alla mattina. Quello che sarà rimasto fino alla mattina, bruciatelo con il fuoco. […]

Quel giorno sarà per voi un giorno di commemorazione, e lo celebrerete come una festa in onore di Yahuveh; lo celebrerete di età in età come una legge perenne. […]

Poi i figli d’Israele andarono e fecero così; fecero come Yahuveh aveva ordinato a Mosè e ad Aaronne.”

IL PATTO DELL’ALLEANZA CON ELOAH DEL  MESSYAH

Quando il Messyah istituì la commemorazione del suo sacrificio, lo fece durante la cena della pasqua ebraica tradizionale, con la differenza che lo fece la sera prima. Questo perchè, tecnicamente parlando, essendo Lui a rappresentare l’agnello sacrificale non avrebbe potuto essere “fisicamente” PRESENTE la sera dopo, quella della Pasqua Ebraica, dato che doveva essere arrestato e ucciso quella notte stessa, che corrisponde esattamante al “giorno” in cui viene sacrificato l’agnello per festeggiare la pasqua ebraica.

Come preparare la pasqua e la commemorazione, seguendo tutto ciò che lo stesso Messyah ha fatto e ORDINATO ai suoi discepoli di FARE?


IL PANE AZZIMO



Durante la pasqua, non bisogna nutrirsi di cibo contenente lievito (impurità). Il pane senza lievito è come una piadina; essendo non fermentato (senza eccessiva proliferazione batterica), è chiamato azzimo ed è definito il “pane della fretta” perchè durante la loro fuga dall’Egitto, gli israeliti non ebbero il tempo di far lievitare il pane. E’ acquistabile al supermercato, ma si può fare in casa semplicemente impastando farina e acqua, con un pizzico di sale e olio extra vergine di oliva; e facendone delle piccole pizzette piatte e tonde da cuocere in una padella calda. Appena vedrete she si rigonfia leggermente e comincia a fare delle macchie più scure sulla superficie la girerete su stessa per due-tre minuti, e poi la metterete all’interno di un panno (canovaccio) per manterla calda insieme alle altre che cuocerete di volta in volta.

LE ERBE AMARE


 

Nella Pasqua, le erbe amare (in ebraico: מָרוֹר mārôr) con cui è condito l’agnello, ricordano l’amarezza della schiavitù in Egitto. Alcuni esempi sono: la cicorietta di campo (quella che si trova dappertutto nei prati) o quella che vendono al mercato,  l’indivia belga, il radicchio, etc. Basta saltarla in padella con aglio, olio extra vergine e un pizzico di sale se lo desiderate.

Essendo un momento solenne, non si deve “GOZZOVIGLIARE”ma commemorare un evento salvifico molto importante. Se qualcuno pensa di avere molto appetito, piuttosto mangi prima, affinchè partecipi alla cena in maniera dignitosa e santa come si conviene. Questo perchè non accada quanto è narrato dall’Apostolo Paolo che insegnando la verità tra le popolazioni pagane, appena convertite ma ancora abituate alle loro tradizioni e festività dedicate agli spiriti degli dèi, dove esse mangiavano e bevevano fino all’inverosimile orgia finale in cui ravvisa un comportamento errato e degradato che condanna; denunciandone le conseguenti maledizioni così come è scritto:

1 Cor. 11:20-22 – “Quando poi vi riunite insieme, quello che fate, non è mangiare la cena del Adonay; poiché, al pasto comune, ciascuno prende prima la propria cena; e mentre uno ha fame, l’altro è ubriaco. Non avete forse le vostre case per mangiare e bere? O disprezzate voi la Qahal di Eloah e umiliate quelli che non hanno nulla? Che vi dirò? Devo lodarvi? In questo non vi lodo.”

1 Cor. 11:27-34 – Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Adonay indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Adonay. Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Adonay. Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono. Ora, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati; ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Adonay, per non essere condannati con il mondo. Dunque, fratelli miei, quando vi riunite per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri. Se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi riuniate per attirare su di voi un giudizio.”

Alcuni ancora avvezzi a quei comportamenti screditavano il VERO VALORE DELLA VERA PASQUA comportandosi come la maggioranza dell’odierna cristianità paganizzata, trasformando una commemorazione santa e importante; in “gozzoviglie” a casa e in ristoranti che non hanno niente a che fare con ciò che ha comandato di fare il Ha’Mashyah Yahushua.

LE LETTURE

LETTERA CARTA PENNA INCHIOSTRO SALVEZZA BIBBIA SCRITTURE DIO VERITà APOSTOLI DISCEPOLI ABRAMO


Per vivere ancora più profondamente lo Spirito della Pasqua, è utile leggere ad alta voce con tutta la famiglia alcune scritture:

Esodo 12:1-28
Levitico 23:4-14
Numeri 28:16-25
Deuteronomio 16:1-8
Matteo 26:17-29
Marco 14:12-26
Luca 22:7-20
1Corinzi 5:7-8

Sono presenti sia brani del Vecchio, che del Nuovo Patto, affinchè si comprendano i significati spirituali che intercorrono tra l’uscita del Popolo di Eloah dall’Egitto e la morte del Messiah. E’ giusto riflettere su come il sangue che gli ebrei dipinsero sugli architravi delle loro case  per non far entrare la morte, sia collegato al sangue di Yahushua che ci permette di ereditare la vita eterna.

Durante la cena, riuniti con coloro che condividono questo momento di commemorazione in pace con Dio, con rispetto, e in santità; si prenda il pane azzimo, il calice del vino e lo si passi tra i presenti. Chi sentendosi degno della chiamata a fianco dell’Adonay ne mangi e ne beva SAPENDO COSA STA FACENDO*. “Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stessose non discerne* il corpo del AdonayPer questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono.

Si rende grazie per il cibo con una preghiera e si cita la scrittura:

“Adonay Yahushua, prese del pane, e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». (1Corinzi 11:23-24)

La stessa cosa si ripete alla fine della cena.

“Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte dell’Adonay, finché egli venga».” (1Corinzi 11:25-26)

La commemorazione serve per ricordare la nuova alleanza stretta tra Yahushua e il Padre che include i suoi discepoli, rivivendo i momenti dell’ultima cena.

Non tutti i discepoli però “bevono di quel vino e mangiano di quel pane”, proprio perchè “NON TUTTI” ne sono degni. Non è infatti una loro scelta personale emotiva, ma una chiamata SPECIALE dallo stesso Spirito Santo che parla nei loro cuori
 
Solo chi è stato “Eletto” per regnare al fianco del Messyah può mangiare la rappresentazione del corpo e del sangue di Yahushua. Per tutti gli altri che hanno una speranza di vita eterna sulla terra, è consigliato dallo stesso Paolo di non cibarsi di “quel” calice e “quel” pane ma commemorarlo senza mangiarne o berne.
 
Questi vengono ELETTI (unti) da Dio stesso per regnare dai Cieli, accanto al Re dei Re e Signore dei Signori, su questo pianeta che sarà popolato delle persone giuste e da quelle ingiuste che verranno risorte nel giorno del giudizio.
 
Atti 24:15 – “avendo in Eloah la speranza, condivisa anche da costoro, che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti.”
 
 
Pesach_Yeshua_Passover YESHUA YAHUSHUA MESSIAH HA MASHIAH MASHYAH YAH YAHUVEH YAHWEH YESHUA


Perciò quel calice e quel pane SENZA LIEVITO vanno presi solo da chi è degno, puro, santo e chiamato a Regnare nei Cieli alla destra del Creatore e del Suo Re, Yahushua
, cioè:

Apocalisse 2:26 – “A chi vince e persevera nelle mie opere sino alla fine, darò potere sulle nazioni

1 Corinzi 4:8 – E fosse pure che voi foste giunti a regnare, affinché anche noi potessimo regnare con voi!”

LA NUOVA ALLEANZA 

La Pasqua ebraica diviene quindi la morte stessa di Yahushua, la commemorazione del “Nuovo Patto”, la creazione della “Nuova Alleanza” istituita dal Messiah per mezzo della sua morte, per riunire sotto una unica legge spirituale sia quelli di discendenza ebraica, sia tutti gli altri, e per liberare dai sacrifici fatti di precetti e sacrifici animali, in favore della ‘Legge dello Spirito’.

Essendo già adempiuto il sacrificio propiziatorio del Messiah, molti non usano più festeggiare la Pasqua ebraica con la cena completa e si limitano a ricordare solamente i simboli (pane azzimo e vino) della Cena, come ad esempio fanno i TdG. Comunque se scegliete di fare tutta la cena pasquale come quella fatta da Yahushua con gli Apostoli, è corretto ripetere il passaggio dei ‘simboli’ del calice di vino e del pane azzimo tra i commensali, sia durante che alla fine della cena.

Qualsiasi sia la nostra scelta, sia fatta con convinzione che il Messiah è già stato la nostra Pasqua. La cosa davvero IMPORTANTE è commemorare annualmente la Cena del Nuovo Patto che ci rammemora come ereditare davvero la vita eterna.

DISCEPOLI-FELICI-YAHUSHUA CAPELLI CORTI VERITà MESSIAH GESù



(E’ specificato “al tramonto del” perchè i giudei consideravano l’inizio del giorno successivo, IL TRAMONTO, e non la mezzanotte come noi oggi).

Il calendario ebraico è un calendario lunisolare, cioè calcolato su base sia solare che lunare. L’anno è composto di 12 o 13 mesi di 29 o 30 giorni ciascuno. Le festività ebraiche sono definite in relazione al calendario LUNARE: poiché alcune di queste sono legate strettamente alla stagione, esse devono cadere nella stagione giusta. Ecco perchè non è così semplice definire un giorno.

Il metodo più semplice rimane quello di individuare su internet il giorno esatto della commemorazione di Yahushua. Trovate moltissimi siti che riportano il calendario ebraico con la data della pasqua ebraica, perciò basterà preparare la cena il giorno prima, ricondandovi di considerare che il giorno inizia al tramonto e non al mattino come il calendario solare.

Se avete problemi scriveteci.

La cosa importante rimane comunque l’intenzione del cuore, e la volontà di vivere questo giorno, il giorno più importante dell’anno, con profondo rispetto nei confronti del Messyah Yahushua, sacrificatosi per ridarci la vera vita eterna perduta in ottemperanza alla volontà e alla grande misericordia del Padre Onnipotente YAHUVEH.

Yahushua-Jesus-Gesu-Cristo-Messia-Nome-Salva

Possa Egli darvi la vista e l’udito per entrare nel Suo Popolo e ricevere la vera vita nell’UNICO NOME CHE SALVA DAVVERO:


YAHUSHUA

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