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Pedofilia

Ultimo Aggiornamento: 19/07/2014 18:16
29/01/2005 14:38
 
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(credo sia questa la cartella giusta
altrimenti.. beh spostatela voi)[SM=g27994]m22:





Pedofilia




sottomessi ad un bieco sorriso
camminano scalzi, perduti nel dedalo
delle fantasie perverse dei loro padroni
e i vetri rotti che infettano le ferite già aperte
da anni, oramai

nei loro sguardi ritrovi
scene raccapriccianti di vite
spezzate presto, troppo presto

noi proviamo schifo
"poverini" esclamiamo..
e non lo sappiamo che anche il vicino,
il fratello,
il cugino,
sono pedofili

perchè queste cose accadono anche
nella realtà

sono i figli di un Dio
che ha chiuso gli occhi
e si è tappato le orecchie



ora pro nobis







M. 27 gennaio 2005








29/01/2005 17:48
 
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Re:
molto bella la tua poesia ... con poche parole hai espresso molto ... brava [SM=g27994]m1:
31/01/2005 17:02
 
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re
NOn era mia intenzione inseguirti
ma ti ho ritovata per caso.
Condivido lo sfogo
ma il solo favore che puoi fare
a questi disgraziati è la denuncia.

gian

13/11/2005 11:12
 
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Un'ennesimo processo per pedofilia.




Gli Avvocati LUCIANO SANTOIANNI e GIUSEPPE AULINO del foro di Napoli comunicano che il giorno 15 novembre 2005 inizierà il primo processo civile in Italia, e presumibilmente in Europa, avente ad oggetto un'azione di responsabilità oggettiva a carico della Curia Arcivescovile di Napoli per la condotta posta in essere da un Ministro del Culto nell'esercizio delle sue funzioni,concretizzatesi in atti di libidine su di un minore a lui affidato durante il corso di catechizzazione.

L'azione promossa chiede il coinvolgimento indiretto anche della Chiesa cattolica per la condotta dei propri rappresentanti che compiono atti di pedofilia e si avvicina a quelle già poste in essere negli Stati Uniti d'America in situazioni analoghe.

Sull'argomento e sui temi che hanno dato origine alla promossa azione legale i detti difensori saranno presenti unitamente alla parte, Sig. Russo Gaetano,alla conferenza stampa che avrà luogo in Napoli alla via Roma n° 205 presso lo studio dell'Avv. Luciano Santoianni 4° piano il giorno 14 novembre 2005 alle ore 11,30.
13/11/2005 11:28
 
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Un'ennesimo processo per pedofilia.



giorno 15 novembre 2005 inizierà il primo processo civile in Italia, e presumibilmente in Europa, avente ad oggetto un'azione di responsabilità oggettiva... in atti di libidine su di un minore a lui affidato durante il corso di catechizzazione.

L'azione promossa chiede il coinvolgimento indiretto anche della Chiesa cattolica per la condotta dei propri rappresentanti che compiono atti di pedofilia e si avvicina a quelle già poste in essere negli Stati Uniti d'America in situazioni analoghe.

----------------


A dimostrazione che impegni, quantunque volontari e liberi, ma che non sono in linea con la natura dell'uomo, come il celibato, comportano nel lungo periodo una continua erosione della fibra morale del credente che, suo malgrado, sfocia in comportamenti anomali della personalità.

Con ciò volendo dire che anche l'accettazione iniziale degli impegni di un credo possono, nel lungo periodo, dar luogo ad un rifiuto psicologico, anche sostanziale, che, in assenza della libertà di pensiero e di parola, perciò di scelta di credere o non più credere, può comportare un fattore di forte disagio e di destabilizzazione della personalità e della coscienza del credente.
Quelli che sostengono che una comunità relgiosa debba sentirsi libera di espellere e punire il credente non sanno quanto grave è un tale tipo di concezione.
Per cui è giusto che i fondamentali diritti umani, come quello della scelta o del rifiuto del credo, nel caso specifico del celibato, siano lasciati alla libera coscienza dell'individuo, senza che ciò comporti un qualunque provvedimento atto ad evidenziarne la discriminazione e l'emarginazione.

Gli esseri umani non possono essere costretti, anche solo moralmente, a mantenere nel tempo la fedeltà ad impegni ideologici, ancorchè di fede.

Tanti saluti

Chidoqua


13/11/2005 12:49
 
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Tra l'altro la Bibbia, non dice mai di non avere una compagna (compagno per le donne), ma , anzi, parlando di false dottrine cita anche quelli che "vieteranno il matrimonio".

Anche io credo che non ci debbano essere "imposizioni" di cose che vanno "contro natura" perchè poi, alla fine, come si vede, fanno più danni che altro.

Non me la sentirei mai di condannare gente , tipo l'Abbè Pierre che ha confessato di esser andato con donne. se lo faceva Pietro, perchè non dovrebbe essere concesso oggi?

Credo che ogni persona dovrebbe poter scegliere.

[Modificato da claudio.42 13/11/2005 12.52]

16/11/2005 11:23
 
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Per non essere tacciato come al solito di anticlericalismo, cosa che mi succede particolarmente anche in pvt, ho tralasciato di intervenire in questa discussione che meriterebbe bel più numerosi interventi anzichè essere stata ignorata dai più e relegata in un cantuccio dopo ben tre giorni dal suo inserimento.

Solo quattro interventi ( compreso il mio e quelli di Chidovequando) e 50 letture contro i ben 84 interventi e le 1336 letture sul caso Pucci nello stesso lasso di tempo. ( e condivido la chiusura della discussione da parte dell'Admin: oramai se ne era detto di tutto e di più ).

Certo nessuno può obbligare chi non ne ha interesse di leggere nè tantomeno di intervenire in un thread in merito ad un fatto di cui non gliene frega niente, ma a mio parere questo è proprio
l'aspetto più inquitante della faccenda.

Capisco che i TdG non intervengano perchè evidentemente non desiderano essere intesi come strumentalizzatori per fini religiosi di tali vicende, ma dove stanno gli altri postatori così sensibili ( a senso unico) alle umane sventure?

Dove stanno i commenti su questo caso dell'avv. Pucci e il suo assistente WorldInEyes? E già, sono troppo impegnati nella difesa dei diritti umani calpestati da una minoranza che rappresenta meno di un duecentesimo della popolazione nazionale e di cui devono evidenziare i "se" i "ma" e cavilli vari.

Sono troppo impegnati nel voler dimostrare che una religione minoritaria è un sistema politico religioso da normalizzare
e non risparmiano i colpi striscianti sul tipo dell'invito ( demonizzante) rivoltomi dall'avvocato Pucci: "per favore, smetti di vilipendere i sensi di colpa, il dolore, lo strazio dei familiari innocenti, gli squilibri psico-fisici e, spesso, i suicidi di tanti fratelli e sorelle 'disperati'".

Perchè evidentemente all'egregio avvocato sfugge una grande verità: che la difesa dei diritti umani non può passare attraverso il linciaggio morale di un gruppo minoritario come d'altra parte nessuna moralità si ottiene attraverso alcuna forma di immoralità.

Ma l'avvocato Pucci è troppo impegnato a normalizzare la religione dei Tdg per vedere che il fenomeno religioso in generale è tutto da normalizzare a ben più elevati livelli tanto che l'assenza di un suo minimo accenno a questo grave problema della pedofilia ecclesiastica richiamato in questo thread da Chidovequando mi fa venire in mente i versi del Giusti in S.Ambrogio:

" che fa il nesci Eccellenza o non lo ha letto,
capisco il suo cervel, Dio lo riposi,
in tutt'altre faccende affaccendato
a queste cose è morto e sotterrato."

E che dire poi dei vari Sonny, Romya o Romina e Romualdo sempre in lacrime per le pecore stanche abbandonate dai loro mandriani, e ai quali invece non interessano niente le altre mandrie e gli altri mandriani?

E dove sta il superesperto psicologo Parliamonepino che tanti post e tanta attenzione ha speso al caso Pucci. E dove stanno tutti gli altri così sensibili alle umane sventure.

E dove sta Bicchieremezzopieno così attento e puntuale nel nel puntare il ditino sulle pecche religiose (ovviamente solo quelle relative alle sua stessa religione di appartenenza)?

Come mai a tutti questi non gliene frega niente di (quelli che oramai sono) migliaia di bambini struprati, cioè migliaia di esistenze segnate per tutta la vita, violentati fisicamente, mentalmente e psicologicamente?

Non si interessano di mobilitarsi per una normalizzazione o meglio per una umanizzazione della confessione religiosa maggioritaria che impone un innaturale celibato ai "mandriani" del suo gregge? Imposizione che finisce con lo spingere tanti "mandriani" alla perversione sessuale e a rivoltanti pratiche pedofile?

Dove stanno i legali come l'avvocato Pucci? Dove stanno gli "ipersensibili" Romya, Romualdo,Romina e Sonny.
Dove sta il parere dell'esperto psicologo Parliamonepino e del supercritico religioso Bicchieremezzopieno?


In questo thread immesso dall'amico Chidovequando, che tocca una grossa nota dolente di grandissima importanza sociale e morale, tutti questi non ci sono e sono assenti assolutamente ingiustificati. O meglio assenti perchè evidentemente hanno altri interessi che una effettiva normalizzazione dei diritti civili che coinvolge TUTTE LE RELIGIONI.

Ma che gliene frega a questi della violenza sull'infanzia, della pedofilia, cose che evidentemente dal loro punto di vista sono cose di poco conto rispetto alla "necessità" di fare campagna di sistematica demonizzazione di una minoranza; campagna che in maniera diretta o indiretta rafforza quella di maggioranza che ha ben più grosse e pesanti responsabilità ed incidenza civile e sociale.

Per concludere vorrei precisare che il mio non è un attacco diretto alle persone citate, ma ad un metodo discriminatorio usato da alcuni su questo forum, metodo che a mio parere andrebbe "autonormalizzato" innanzitutto dai singoli postatori più che da Admin e Moderatori.

Saluti.

[Modificato da husband70 16/11/2005 13.54]

16/11/2005 12:30
 
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Hai ragione, H70. Punto. Ma aggiungo ...

... hai ragione soprattutto su due aspetti:
1) perché si spreca tempo per questionare su aspetti futili (minoranza o maggioranza che sia)
2) perché spesso è più facile accusare i modelli negativi che proporne di positivi e sani.

Ciò detto, ancorché i posts siano solo una manciata, mi piacerebbe che il tema della "pedofilia" (come altri temi) venisse parcellizzato. Perlomeno su temi o sfumature (perdonami) che provo solo ad accennare:

a) benvenga la pulizia in casa cattolica (non tollero i comportamenti omertosi). Ove esistono, si paghi, anche in popolarità. Che ognuno guardi in casa propria, per primi.

b) tuttavia, essendo cresciuto in ambienti "clericali" devo essere stato particolarmente fortunato a non essere mai stato molestato da preti o suore o sagrestani

c) la pedofilia è una malattia, un reato, una deviazione ... forse tutto questo insieme ... ma legarlo a scelte celibatarie significa dargli la giusta collocazione? Credo che la maggior parte degli abusi sessuali avvenga ancora tra le mura domestiche, da parte di genitori (e coniugi) che hanno forse anche una vita sessuale "normale" (sic!)

d) proprio oggi sul corriere.it c'è una notizia di bambini di quarta elementare (Quarta!) che hanno molestato un bambino di sette anni ... mi chiedo dove stiamo andando e quali modelli influenzano i bambini. Davvero scelte celibatarie? Non credo.

Ho già scritto troppo. Cosa fare? Molto. Anche col denunciare siti web con contenuto pedofilo. E rispettare l'infanzia. Sempre. E non solo dal punto di vista sessuale.

[Modificato da M.Tamburino 16/11/2005 12.57]

16/11/2005 13:18
 
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Re:

Scritto da: M.Tamburino 16/11/2005 12.30
Hai ragione, H70. Punto. Ma aggiungo ...

... hai ragione soprattutto su due aspetti:
1) perché si spreca tempo per questionare su aspetti futili (minoranza o maggioranza che sia)
2) perché spesso è più facile accusare i modelli negativi che proporne di positivi e sani.

Ciò detto, ancorché i posts siano solo una manciata, mi piacerebbe che il tema della "pedofilia" (come altri temi) venisse parcellizzato. Perlomeno su temi o sfumature (perdonami) che provo solo ad accennare:

a) benvenga la pulizia in casa cattolica (non tollero i comportamenti omertosi). Ove esistono, si paghi, anche in popolarità. Che ognuno guardi in casa propria, per primi.

b) tuttavia, essendo cresciuto in ambienti "clericali" devo essere stato particolarmente fortunato a non essere mai stato molestato da preti o suore o sagrestani

c) la pedofilia è una malattia, un reato, una deviazione ... forse tutto questo insieme ... ma legarlo a scelte celibatarie significa dargli la giusta collocazione? Credo che la maggior parte degli abusi sessuali avvenga ancora tra le mura domestiche, da parte di genitori (e coniugi) che hanno forse anche una vita sessuale "normale" (sic!)

d) proprio oggi sul corriere.it c'è una notizia di bambini di quarta elementare (Quarta!) che hanno molestato un bambino di sette anni ... mi chiedo dove stiamo andando e quali modelli influenzano i bambini. Davvero scelte celibatarie? Non credo.

Ho già scritto troppo. Cosa fare? Molto. Anche col denunciare siti web con contenuto pedofilo. E rispettare l'infanzia. Sempre. E non solo dal punto di vista sessuale.

[Modificato da M.Tamburino 16/11/2005 12.57]




Caro Tamburino, intanto prendo atto che concordi con me per l'inquietante silenzio che proviene da tanti che invece diventano ipersensibili quando i problemi, magari di minimo peso, riguardano confessioni religiose a loro invise.

Concordo che la pedofilia e altre deviazioni sessuali non sono tutte interamente collegabili al celibato.

Ma non concordo sul fatto che l'imposizione del celibato non sia un fattore incentivante e in molti casi scatenante perversioni sessuali e pedofilia.

E questo non sono io certo il primo a dirlo ma studiosi specializzati nella materia.

Ti riporto il seguente testo:

Centro Studi Teologici
Vaticano, pedofilia: teologi occorrono cambiamenti radicali

di Prof. Giovanni Felice Mapelli

I teologi di Milano non condividono le misure della Santa Sede: non risolvono quasi nulla,occorre cambiare la legge canonica sul celibato e rivedere l’impianto generale di una dottrina morale sessuofoba e criminogena


I Teologi aderenti al CENTRO STUDI TEOLOGICI -Centro Ecumenico di Milano- intervengono nel dibattito sulla questione della pedofilia nel clero che vede riuniti in Vaticano i cardinali statunitensi con il Papa. Le misure messe in atto dalla Santa Sede sono misure palliative, poichè ostinatamente non vanno alla radice dei mali generati da una dottrina sessuofoba e repressiva.
E’ da vari decenni- fin dal pontificato di Paolo VI durante il Concilio e dall’inizio dell’attuale- che gli episcopati nazionali e molte assemblee internazionali di teologi sollecitavano il Vaticano ad una revisione di un impianto dottrinale antiquato e repressivo inficiato da misoginia, ginofobia, sessuofobia e omofobia, ma la sordità totale delle alte gerarchie vaticane ha proseguito per la sua strada, senza un minimo di intelligenza critica e di oggettività che vagliasse i pro e i contro dell’attuale dottrina cattolica della castità assoluta e del celibato obbligatorio.
Prima Paolo VI con la "Sacerdotalis Coelibatus", sul celibato ecclesiastico, e successivamente con l’enciclica Humanae Vitae,sulla sessualità più in generale, poi l’attuale pontefice con interventi e documenti, nonchè l’enciclica Veritatis Splendor (seguita al Catechismo della Chiesa Cattolica, documento fortemente "restauratore")e una miriade di documenti della Congregazione per la Dottrina della Fede del cardinale Ratzinger hanno chiuso ogni spiraglio di cambiamento. Adesso si raccolgono i frutti di questa visione dottrinale imposta: preti confusi sessualmente, incapaci di gestire emozioni e sentimenti,senza capacità di sublimare affetti e pulsioni, immaturi affettivamente,oppressi e oppressori a loro volta.] Ecco a cosa conduce un’idolatria- tutt’altro che evangelica- della castità ed il mito del celibato:dalla Chiesa della carità come agape, amore di condivisione, si è passati alla Chiesa della castità come "orgoglio della purezza", (la santità fittizia) una purezza che è l’ossessione stessa e la problematicità irrisolta di un sesso mai serenamente affrontato,accettato come dimensione umana, e positivamente vissuto.
Non va dimenticato poi che la maggioranza dei preti (oggi più anziana) è cresciuta in seminari o conventi costituiti da comunità esclusivamente maschili,fin dalla tenera età, con una assoluta negazione di relazioni affettive e sessuali, in cui la figura materna e femminile era del tutto assente.
Chi entra in seminario già adulto oggi riceve comunque una formazione repressiva e invadente. Questa impostazione educativa del clero non è stata mai rivista nè smentita, ma dal Papa attuale e da molti suoi collaboratori che dirigono i dicasteri vaticani che si occupano di seminari ed istituti di formazione religiosa è stata addirittura incentivata. L’omertà su fatti gravissimi e devastanti come l’abuso sessuale sui minori e la pedofilia però è finita poichè le condizioni sociali per il silenzio e la paura dell’onnipotenza ecclesiale è venuta meno nella moderna società, e questa cruda realtà venuta alla luce-non più soffocabile- ha tolto il velo di tante ipocrisie e discorsi moralistici e devozionali su castità e celibato.
Ciò nonostante l’anziano Papa persegue la via del giudizio selettivo verso i "colpevoli" senza metter sotto accusa in primis- agendo contro ogni aggiornamento scientifico sulla sessualità umana- una dottrina criminogena che è la responsabile primaria di queste devianze.
In altre parole si preferisce dare addosso ai presunti "carnefici" -i preti e i vescovi pedofili- che sono in realtà "vittime" stesse di un’assurda dottrina morale, disumana.
Della dottrina sessuale cattolica l’attuale pontefice e i suoi curiali non han fatto che tessere lodi enfatiche, senza un minimo di coscienza critica. Il Vaticano non vuol sedere adesso tra i banchi degli imputati, ma su quello dei giudici....!
Basterebbe a far crollare la presunzione vaticana la famosa statistica sulla sessualità dei preti che fu resa nota pochi anni fa’da una università cattolica, per rendersi conto del disastro operato da Ratzinger, il Papa e la Curia romana.
La ricerca rivelava che almeno un 60 per cento d[ei preti aveva problemi sessuali seri, di questi un 40 per cento non poteva definire il suo orientamento sessuale a causa di blocchi psichici e inesperienza, ed un restante 30 per cento aveva una vita che oscillava tra relazioni sporadiche con donne o uomini e la doppia vita tout court da decenni.
Il 10 per cento invece parlava di "castità totale"... Quanti di questi aveva problemi con la pedofilia o pedarastia?... Per capire meglio la situazione la Chiesa Cattolica dovrebbe confrontare i dati di abusi sui minori operati dal clero e dai religiosi cattolici con quelli delle altre Chiese cristiane che non contemplano obblighi di castità e celibato, ma che hanno anche pastori sposati come gli anglicani, i luterani, i valdesi e gli ortodossi. Oggi si parla di Stati Uniti, ma neppure l’Europa è esente (vedi ultimamente i casi di Francia e Polonia): in Italia ad esempio questi fatti vengono denunciati in varie diocesi e realtà ecclesiali, ma non sempre vengono alla luce, e molti bambini e ragazzi tacciono ancora per paura. L’ottusità testarda dei vecchi gerarchi vaticani non risolve i problemi alla radice.
Ma "errare Humanum est... sed perseverare diabolicum!..." "SBAGLIARE E’ UMANO, MA PERSEVERARE E’ DIABOLICO!...."

COMITATO DIRETTIVO DEI TEOLOGI
Prof. Giovanni Felice Mapelli
Coordinatore

Martedì, 07 maggio 2002


Ulteriori dettagli sul legame che determina il nesso di causalità fra il celibato ecclesiastico e il fenomeno della pedofilia li puoi trovare su questo sito:

www.ildialogo.org/Ratzinger/pedofiliachiese.htm#

Chissà se i foristi prima citati: Sonny, Romya, Romualdo e Romina, ednaservice e WolldInEyes, Parliamonepino e Bicchieremezzopieno e quant'altri vorranno dare finalmente un loro contributo fattivo a questa discussione che riguarda diritti e dignità umana gravemente violate o continueranno nel mostrarsi del tutto insensibili a questo problema jyhu

Intanto caro Tamburino ti ringrazio per il tuo intervento.

Saluti

[Modificato da husband70 16/11/2005 14.08]

16/11/2005 14:06
 
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All'amico Husband.


Il probelma è uno per tutti:

La violazione di alcuni fondamentali diritti umani.
Per quanto riguarda il caso della pedofilia ci sono già forum di discussione e, penso, che in molti parteciperanno alla manifestazione.
Anche per il processo del giudice Tosti venerdì avremo qualche presenza da questo forum.

Ho parlato personalmente con il giudice Tosti e mi ha riferito quanto scarso sia l'interesse per la sua causa da parte di tantissimi. Non è certo il mondo religioso che si muove per queste lotte, amico Husband, anche se vi sono moltissimi religiosi che guardono con interesse ad eventuali positivi risvolti di questa vicenda; aver preso coscienza del problema è già un vantaggio per una maggiore libertà di tutti. Magari vi fossero cattolici (alcuni indubbiamente sì ed in questo senso hanno maggiore libertà)a far sentire la propria voce.

Vi sono stati TdG di questo forum che hanno compreso ed approvato la presa di posizione di questo giudice, ma difficilmente parteciperanno ad alcuna manifestazione.
Posso affermare, giusto per fare un esempio, che nel lontano 1969, 1970, 1971, 1972 a sostenere l'obiezione di coscienza con manifestazioni concrete furono solo i radicali ed i benpensanti del mondo laico; all'epoca molti TdG versavano nelle prigioni, oltre ad alcuni del mondo cattolico e protestante e diversi di Lotta Continua.
All'epoca era in carcere anche l'ex deputato parlamentare sig.r Cicciomessere Roberto, che molti di voi conosceranno. Per la sua libertà si mobilitò tutto il mondo radicale e, qualche mese dopo, fu riconosciuta l'obiezione di coscienza, della quale però usufruirono tutti; all'epoca tutti i TdG fuoriuscirono dalle carceri. Molti radicali, pur se disprezzati e contestati, di certo avevano fatto sentire la loro voce ed avevano lottato anche per loro. Certo essi possono attribuire tutto ciò ad un intervento divino che, se anche fosse, si realizzò attraverso una presenza umana, attraverso il dissenso.

Oggi tu trovi da ridire sulla presa di posizione di Pucci e, mi sembra, ma potrei sbagliarmi, che la tua opposizione sia stata particolarmente marcata e dura, tanto da non sembrami tua.
Io continuo a dire che non vedo nel Pucci tutta questa demonizzazione e questi attacchi pesantemente condotti. Sono termini che non gli appartengono.
Ovvio che abbia fatto i nomi di chi gli ha dato calci negli stinghi, ma avresti fatto anche tu la stessa cosa.
Nonostante ciò egli sta conducendo, checchè se ne dica, una nobile lotta a favore del riconoscimento del diritto di scelta e della libertà di coscienza nel determinare la propria scelta del credo o il proprio rifiuto di esso.
Perchè questa lotta dovrebbe produrre tutta questa vivace, dura ed assurda opposizione?
Se in futuro, faccio un esempio, per qualunque ragione tuo figlio dovesse dissentire (non sarebbe il primo caso) ed abbracciare una qualunque altra idea religiosa, per quale motivo dovrebbe iniziare un amaro calvario per lui e per voi genitori. E' vero che oggi non sentite e non apprezzate che si dica nulla sulla pratica della scomunica, ma essa per moltissimi è diventata reale e drammaticamente sconvolgente, oltre che distruttiva della propria integrità fisica e psicologica; dico per molti, non per tutti, perchè è gia stato detto che molti l'accettano e vi si adeguano (Ebe).
Ma è umano che chi non vi si adegui debba subire tanto?

Per il religioso, nel nome di Dio, è così punto e basta.

Se tu fai la lotta per la libertà dei "cristi in croce" sei uno destabilizzatore, un demonizzatore, un vigliacco, un farabutto e sporco dissidente, un sostenitore della maggioranza religiosa contraria. Ecco, tutto questo Husband.

Trovo giusto quel che dice Tamburino, che non disconosce l'importanza di far pulizia in casa cattolica. Un commento così non si è sentito da nessun TdG...non c'è da fare pulizia nella loro casa, no no, ma in quella degli altri sì...in casa loro è tutto pulito e, se si parla di irregolarità, di menzogne allora, quelle, diventano invenzioni degli sporchi dissidenti.
Sono inattaccabili...perlomeno Tamburino dà atto dell'esistenza del fenomeno pedofilia fra i preti, anche se ritiene che non appartenga solo a quella sfera; verissimo Tamburino, ma ora qui si parla di quella sfera che, negli Stati Uniti ha fatto scandalo.
E' vero che non è solo il celibato ad indirizzare in quella scelta degradata, ma il celibato come norma di vita cristiana sicuramente, più di altre scelte, lo è.
Poi ci sono fattori sociali e d'altro tipo, spesso e volentieri di matrice religiosa, che fanno la propria parte.
Il quesito è: E' giusto porre il celibato come requisito per il sacerdozio?
Perchè chi vuol servire Dio pienamente da cattolico, e magari servire messa, debba per forza di cose realizzare quel desiderio passando attraverso le "caudine" del celibato?
Perchè il TdG che desidera ricredersi ed abbandonare il proprio credo, deve essere costretto a passare attraverso le "caudine" della scomunica? E superfluo dire che vale la stessa cosa per credenti di altre comunità, magari per settori di interesse più ristretti, ma pur sempre attuali.
Credo Che Pucci nulla potrà ottenere di sostanzialmente diverso, non perchè non sia possibile, ma perchè, immagino, che i veri alleati dei TdG, a difesa del concetto di scomunica, saranno proprio, sì...così...carissimo Husband, le religioni maggioritarie, preoccupate per se stesse e per il pericolo che subisce il loro potere religioso, quindi di scomunicare.
Introvigne non si è solo mosso a favore dei TdG, ma anche e soprattutto a favore delle religioni maggioritarie. Idem per la legge sul plagio. Ricordate la preoccupazione dei TdG? Ed invece a loro sostegno sono accorse tutte le altre comunità cristiane.

Io mi auguro che nel tempo il buon senso ed il benpensare sia il vero alleato di tutti.
Appropriamoci delle nostre coscienze e delle nostre libertà!

Tanti saluti
Chidoqua
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