  18/11/2005 14:57 |
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Alle tue 3 domande non oso dare risposta, perchè questa è la strada che ogniuno deve scegliere per conto proprio senza che qualcuno ti dice "cosa" devi fare o credere. Al massimo, se ci sono i stessi presupposti, si può indicarne la via.
Quello che però posso dire su questa scrittura è che qui Paolo per "amore" usa proprio la parola greca "agàpe".
L'amore "agàpe" va distinto dal amore "philèo".
"Philèo" rappresenta più strettamente "tenero affetto", mentre "agàpe" ha il senso di amore guidato e governato da un principio. Può includere o non includere affetto e simpatia.
Attenzione, anche se si distingue per il rispetto dei princìpi, non vuol dire che agàpe è un amore privo di sentimento, altrimenti non sarebbe diverso dalla fredda giustizia. Però non si lascia dominare da simpatia o sentimento, non ignora mai i princìpi.
Ho trovato interessante la seguente citazione
“L’amore si può riconoscere solo dalle azioni che determina. L’amore di Dio si vede nel dono di Suo Figlio, I Giov. 4:9, 10. Ma ovviamente questo non è l’amore dovuto a compiacimento, o affetto, vale a dire, non era derivato dal merito di chi ne era oggetto, Rom. 5:8. Era esercizio della volontà divina nella scelta deliberata, fatta senza motivo apparente salvo quello insito nella natura di Dio stesso, cfr. Deut. 7:7, 8”. — Vine’s Expository Dictionary of Old and New Testament Words, 1981, vol. 3, p. 21.
Claudio, scusa se non ho risposto alle tue domande e ho fatto solo una piccola trattazione di cosa sia AGAPE [Modificato da Seabiscuit 18/11/2005 15.00] |
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