Domanda dei lettori:
Parlando del "segno della [sua] presenza e del termine del sistema di cose", Gesù disse ai suoi discepoli: "Veramente vi dico che questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute". (Matt. 24:3, 34) Come si devono intendere queste parole? (tg15/4/1981).
L'articolo, risponde, alla maniera geovista che TUTTI ben conoscono, ma, ad un certo punto, NOTATE BENE cosa viene PUNTUALIZZATO:
"E se il malvagio sistema di questo mondo dovesse sopravvivere fino al volgere del secolo, cosa altamente improbabile se si tiene conto delle tendenze mondiali e dell'adempimento delle profezie bibliche, ci sarebbero ancora superstiti della generazione della prima guerra mondiale. Tuttavia il fatto che il loro numero vada diminuendo è un'ulteriore indicazione che "il termine del sistema di cose" si avvicina rapidamente alla sua fine."
Ed ora.... la ciliegina sulla torta:
Possiamo quindi essere felici che Gesù abbia garantito che vi saranno superstiti della "generazione" del 1914 - cioè che questa generazione non sarà del tutto scomparsa - quando la "grande tribolazione" farà calare il sipario su questo malvagio sistema mondiale.
Riassumiamo: Gesù, secondo gli stessi tdg, GARANTISCE, e ne siamo sicuri, poichè, in Mt24:35, dice:
"Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno affatto."
NESSUNO oserebbe mettere in dubbio le parole di Gesù Cristo, non è vero?
Visto che il Cristo, ha sempre ribadito di parlare in nome del Padre, vediamo se ha la credibilità di tale Padre:
IS55:11 - "11 così sarà la mia parola che esce dalla mia bocca. Non tornerà a me senza risultati, ma certamente farà ciò di cui mi son dilettato, e avrà sicuro successo in ciò per cui l'ho mandata."
Ora, poichè la generazione del 14 non sarebbe PASSATA, e siamo nel 21° secolo, e la COSA ALTAMENTE IMPROBABILE s'è rivelata, probabilissima, vediamo cosa ci dice la Bibbia di coloro che profetizzano in nome di Colui del quale non si può NON avverare, SE parlassero e fossero mandati da chi asseriscono di essere mandati:
"Comunque, il profeta che ha la presunzione di pronunciare in mio nome una parola che io non gli ho comandato di pronunciare o che parla nel nome di altri dèi, quel profeta deve morire. 21 E nel caso che tu dica nel tuo cuore: "Come conosceremo la parola che Geova non ha pronunciato?" 22 quando il profeta parla nel nome di Geova e la parola non avviene o non si avvera, quella è la parola che Geova non ha pronunciato. Il profeta la pronunciò con presunzione. Non ti devi spaventare di lui'".
Certo.... i geovisti, tentano di minimizzare il loro palese errore, parlando di nuovo intendimento, usando, a sproposito il passo di Pr4:18 che NON sostiene ASSOLUTAMENTE, se letto nell'intero suo contesto, la loro spiegazione di bordeggiamento, ma al di là di quello, quello che Dio HA fatto o HA detto, è sempre stato valido! Non ha avuto bisogno di "aggiustamenti d'intendimento" o di bordeggiamenti di rotta! Quindi, al di là di tutto quello che possono essere i vari tentativi di apparire il profeta di Dio, o il canale di Dio, questo rio capriccioso e TORTUOSO, non ha il sostegno biblico, ne tanto meno quello DIVINO! A meno che... Gesù non si contraddica, GARANTENDO PER LORO! Saluti, Adriano Baston.
Dio è per tutti!