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Solidarietà - Europa

Ultimo Aggiornamento: 24/06/2008 17:27
12/06/2007 21:54
 
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Società
EUROPA/ITALIA - Un software per prevedere la diffusione di malattie infettive in più paesi
Roma (Agenzia Fides) - Si chiama Spatiotemporal Epidemiological Modeler (Stem) il software in grado di prevedere la diffusione di malattie infettive in più paesi.
Realizzato dall’Ibm, il programma è stato donato dalla compagnia ad alcuni scienziati e funzionari sanitari che potranno così risolvere tempestivamente le crisi sanitarie e in particolare le epidemie che si diffondono velocemente e su larga scala.
Stem può essere programmato in base alla malattie e alle popolazioni di una determinata zona geografica del pianeta.
Il lancio del software Spatiotemporal Epidemiological Modeler è solo uno dei progetti facenti parte delle iniziative globali sulle pandemie lanciate dall’Ibm e da più di 20 istituzioni sanitarie nel mondo.
Il nuovo prodotto della compagnia potrebbe essere utile per provvedere tempestivamente a isolare i virus, salvando così numerose vite
16/06/2007 16:59
 
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Amnesty
VATICANO - La Chiesa Cattolica sospende gli aiuti ad Amnesty International dopo che l’organizzazione umanitaria ha cambiato la propria posizione sull’aborto
Città del Vaticano (Agenzia Fides) - La Chiesa Cattolica non finanzierà più Amnesty International a causa delle posizioni prese dall’organizzazione per la difesa dei diritti umani riguardo all’aborto. La decisione è stata presa dopo che Amnesty ha ammesso l’accesso all’aborto per le donne vittime di violenze o il cui stato di salute possa mettere in pericolo la gravidanza. Il Vaticano ha accusato l’organizzazione di appoggiare l’aborto, di conseguenza ha annunciato di voler ritirare tutti gli aiuti economici che offriva.
“Era inevitabile” ha detto il Cardinale Renato Martino, Presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che ha denunciato “le lobbies internazionali che lavorano a favore dell’aborto e la propaganda che promuovono nell’ambito di quella che Giovanni Paolo II chiamava 'la cultura della morte'. Grazie a Dio il diritto all’aborto non è stato riconosciuto a livello mondiale” ha aggiunto. Il Cardinale ha lamentato che “è molto grave il fatto che una organizzazione così valida come Amnesty International ceda alle pressioni delle lobbies”. Widney Brown, uno dei dirigenti di Amnesty International, ha ricordato che muoiono ogni anno 68 mila donne come conseguenza di un aborto clandestino. Brown ha detto che la decisione è stata presa dopo la campagna internazionale contro la violenza sulle donne.
La Chiesa Cattolica considera l’aborto come un “omicidio” anche in caso si realizzi in seguito ad una violenza fisica. “E’ come definire un bambino nel ventre di sua madre un nemico, qualcosa che può essere distrutto” ha commentato il Cardinale Martino. Già nel 1996, il Vaticano aveva preso una misura simile nei confronti dell’Unicef, il fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, accusato di promuovere l’aborto.
Anche la Chiesa australiana (vedi Fides 31/5/2007) ha recentemente annunciato una risposta completa e un documento dopo la decisione di Amnesty di sostenere la depenalizzazione dell’aborto, mentre gli studenti delle scuole cattoliche australiane parlano di dimissioni in massa. L’Opera di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ha affermato di apprendere con grande dispiacere che Amnesty “ha proposto di favorire i diritti all’aborto in tutto il mondo come sua nuova missione”.
23/06/2007 19:29
 
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Ospedale
TORINO - L'ospedale è il luogo dove si cura il corpo malato, ma è anche il luogo dove la persona, resa più fragile dalle precarie condizioni di salute, ha più bisogno di supporto umano e, in molti casi religioso. È questo il pensiero che sottende il «Progetto culture e religione» dell' ospedale Molinette di Torino, che vuole aprire le porte a tutte le fedi.
Il direttore generale delle Molinette, Giuseppe Galanzino, presentando oggi alla stampa il progetto, unico del genere in Italia e che vedrà il via operativo a settembre, ha parlato di un «bisogno di pluralismo e multirazzialità e non certo di proselitismo». «In un ospedale grande come le Molinette - ha aggiunto - arrivano ogni giorno tantissimi stranieri, anzi il loro numero è in costante aumento e crediamo importante andare incontro alle loro esigenze non solo sanitarie, ma anche umane».

Per consentire una «copertura» delle varie fedi a 360 gradi, l'ospedale ha contattato nei mesi scorsi responsabili nazionali delle 8 principali religioni presenti sul territorio italiano (quelle che contano un numeri di appartenenti superiore a 30.000): ortodossi, protestanti, ebrei, testimoni di Geova, musulmani, induisti, buddisti e Chiesa di scientology.Stamani è così stato siglato un protocollo d'intesa che permetterà di reperire in ogni momento un religioso da affiancare al malato che ne fa richiesta. Galanzino ha sottolineato come sia stata centrale nella preparazione del progetto la collaborazione della Chiesa cattolica e del cappellano dell'ospedale Giampaolo Pauletto. «Vengo chiamato quotidianamente a portare una parola di conforto, un aiuto anche a persone non cattoliche - ha detto il religioso - per cui mi è naturale salutare questo progetto in modo molto positivo». Sedici i rappresentanti delle varie chiese ascoltati in questi giorni dai vertici dell'ospedale. Fra questi il pastore valdese, Giuseppe Platone, che ha ricordato come il progetto vada
nel solco della delibera della giunta comunale di Torino del dicembre scorso che ha istituito il Tavolo Interfede.
«Promuovere il dialogo tra le religioni è qualcosa di molto complesso - ha detto il pastore - ma che vale la pena. D'altronde viviamo in un'epoca che presta molta attenzione alle esigenze dello spirito basti vedere il successo di un'iniziativa come 'Torino e spiritualità. Le religioni, almeno nel nostro mondo, stanno imparando a parlarsi piuttosto che sgomitarsi e farsi la guerra, atteggiamenti che portano ad integralismo e proselitismo».

Il progetto mira a due cose, il supporto degli utenti dell'ospedale e dei malati, ma anche ad individuare i comportamenti da assumere in caso di morte di persone non cattoliche. «Ci giungono sempre più richieste particolari - ha detto Lia Di Marco, responsabile dell' Urp delle Molinette - come il lavaggio del corpo del defunto, poter dormire accanto al cadavere la notte e così via. Con questo progetto si vuole anche dare una legittimazione ad abitudini non contemplate dalle nostre leggi». «Un modo per dare certezze sui diritti, per formalizzare dei riti conosciuti ma non nostri», ha concluso Galanzino.

da: La Stampa
data: 19/6/2007
30/06/2007 13:29
 
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EUROPA - Nel 2006 “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ha finanziato 5.100 progetti in parrocchie e diocesi di 137 paesi e ha aiutato 16.724 seminaristi di tutto il mondo
Madrid (Agenzia Fides) - L'Opera di Diritto Pontificio "Aiuto alla Chiesa Che Soffre" ha ricevuto durante l’anno 2006 più di 81 milioni di euro in donazione, con un incremento vicino al 10 per cento rispetto all'anno precedente, come afferma la Relazione dell'Anno 2006 che l'Associazione ha appena pubblicato. In una lettera indirizzata ai collaboratori e benefattori, il Presidente internazionale, Hans-Peter Röthlin, ed il direttore della Spagna, Javier Menéndez Ros, segnalano che "il 2006 è stato un anno buono. Certamente i numeri dicono qualcosa, ma non possono misurare l'amore, il vostro amore" che si è tradotto nel finanziamento di quasi 5.100 progetti in parrocchie e diocesi di 137 paesi.
In Africa, l'azione di ACS si è incentrato in modo speciale in Sudan, Repubblica del Congo ed Angola. I primi due paesi continuano a soffrire le conseguenze di lunghe guerre civili ed i cristiani sono vittime dell'oppressione e della discriminazione di buona parte della popolazione; mentre l’Angola, una volta terminata la guerra, ha bisogno dell'aiuto per ricostruire le infrastrutture ecclesiali distrutte durante il conflitto.
In Europa, i progetti sviluppati in Ucraina hanno raggiunto i 3,8 milioni di euro, mentre in Russia la quantità è vicina a 2,4 milioni di euro destinati alla Chiesa Cattolica, alla Chiesa Ortodossa e all'impulso del dialogo ecumenico tra le due Confessioni. Nel continente europeo sono stati anche significativi durante il 2006 gli aiuti destinati a Bosnia-Erzegovina e Croazia. Altri paesi prioritari nell'azione di ACS durante il 2006: Cuba, Haiti, Cina, Myanmar e Vietnam. Pakistan ed il Nord della Nigeria hanno riscosso grande importanza nel lavoro di ACS. Inoltre l’Opera ha continuato ad appoggiare la ricostruzione delle chiese e delle parrocchie dopo le grandi catastrofi degli scorsi anni, per esempio lo tsunami.
La maggior parte delle donazioni - il 29,8 per cento - è stato destinato a progetti di costruzione. Le offerte per le Messe rappresentano il 17,6 per cento degli aiuti; le iniziative di evangelizzazione il 16 per cento, e l'appoggio alla formazione basilare e continua di sacerdoti, religiosi e laici, il 14,2 per cento. Sempre durante il 2006, il 4 per cento delle entrate è stato destinato alla diffusione della Bibbia del Bambino, del Piccolo Catechismo 'Io Credo', ed altro materiale catechistico.
Tra i dati più significativi l'appoggio a 16.724 seminaristi di tutto il mondo per diventare sacerdoti e l’aiuto alla costruzione di 537 cappelle e chiese, per disporre di spazi adeguati alla celebrazione della Santa Eucaristia.
Nella lettera indirizzata ai collaboratori, si indica anche la grande speranza che è nata in Polonia dove, "dopo molti decenni nei quali loro stessi hanno sperimentato la solidarietà, i cattolici polacchi vogliono, a loro volta, essere solidali con la Chiesa che soffre in tutto il mondo". Perciò si è creato un nuovo Segretariato Nazionale (il diciassettesimo) che dopo un breve periodo di sperimentazione, si trova già in piena attività. La lettera si conclude con il desiderio che il 2007 sia ancora migliore del 2006 non "per noi, bensì per la Chiesa che soffre".
18/07/2007 21:34
 
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Operatori Sanitari
VATICANO
VATICANO - La cura del paziente anziano sarà il tema della XXII Conferenza Internazionale del Pontificio Consiglio degli operatori sanitari
Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Esperti di tutto il mondo si incontreranno per affrontare la situazione degli anziani ammalati e in particolare la cura pastorale degli stessi in occasione della XXII Conferenza Internazionale del Pontificio Consiglio degli operatori sanitari che si terrà in Vaticano dal 15 al 17 novembre.
La maggior parte delle istituzioni sanitarie gestite dalla Chiesa cattolica in tutto il mondo prestano particolare attenzione alla cura e all’assistenza degli anziani.
Aprirà i lavori il presidente del Dicastero Pontificio, il cardinale Javier Lozano Barragán, con un intervento su “La cura pastorale dei malati anziani alla luce della Parola di Dio”.
In tutto il mondo, sottolineano dal Pontificio Consiglio, l’attenzione per gli anziani è particolarmente sentita. Ovunque ci sono organizzazioni di volontariato che fanno assistenza a domicilio. La media della vita si è allungata rispetto agli anni passati e occorre maggiore impegno e nuove iniziative per garantire a tutti questa fase della vita serena e confortevole. Oltre alle infermità, la Chiesa cattolica è impegnata a curare altre patologie vissute dagli anziani, in particolare la solitudine alla quale vanno spesso incontro, i disagi quotidiani.
Nel corso dell’incontro mondiale verranno esaminate le principali malattie che colpiscono gli anziani; il rapporto tra le malattie degli anziani e la mondializzazione, l’origine delle malattie dalle quali sono colpiti oggi giorno alla luce degli aspetti personali, tecnologici e scientifici, politici e sociali, oltre che ecologici.
Si discuterà sulle innovazioni tecnologiche ed industriali, sui nuovi farmaci e sulle scienze gerontologiche, sull’aspetto socio-politico, le legislazioni, il sistema sanitario, le pensioni, il ruolo della famiglia e del tempo libero. Tra gli altri argomenti in programma la cura del malato anziano secondo le scritture dei Padri della Chiesa e la storia della Chiesa, si alternerà alle testimonianze di santi che hanno dedicato la loro vita a questa categoria di sofferenti, e alla responsabilità cristiana. Ci saranno anche un dialogo interreligioso sui malati anziani con l’intervento di ebrei, islamici, indù, buddisti.
06/11/2007 22:07
 
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SCIENZA E MEDICINA
EUROPA/BELGIO - Rendere i farmaci accessibili a tutti i poveri del mondo ed impedire che i brevetti ne blocchino la distribuzione
Bruxelles (Agenzia Fides) - L’impegno per rendere i farmaci accessibili ai poveri di tutto il mondo, specialmente in Africa, è il tema centrale di una riunione intergovernativa in corso a Ginevra, dal 5 al 10 novembre. L’obiettivo è impedire che i brevetti blocchino l’accesso ai farmaci.
In un recente accordo, gli Stati dell’Unione Europea (UE) hanno sancito l’opportunità di distribuire versioni generiche di farmaci brevettati per l’esportazione verso i paesi poveri che non hanno impianti propri per produrli. La prossima settimana, il Gruppo di Lavoro Intergovernativo (IGWG) sulla salute pubblica, l’innovazione e i diritti di proprietà intellettuale si riunirà, sempre a Ginevra, per elaborare un piano di azione. Questo si è reso necessario dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel suo rapporto 2006, aveva lanciato il monito che se non fossero stati messi in chiaro alcuni punti, i brevetti avrebbero continuato ad essere richiesti dai laboratori, privando i poveri dei farmaci salva vita.
La Commissione Europea, organo esecutivo dell’UE, si è recentemente impegnata a non porre ostacoli a nessuno dei suoi 27 stati membri nel caso in cui questi decidessero di produrre farmaci generici come alternative più economiche alle medicine brevettate, generalmente troppo care per la maggior parte degli abitanti dei paesi poveri.
L’accordo è stato raggiunto tra i membri del Parlamento Europeo e i rappresentanti dei governi dell’UE e della Commissione. La decisione esonererà in modo permanente dagli accordi del 2003 sui Diritti di Proprietà Intellettuale Relazionati con il Commercio (Trips). Questa esenzione è stata elaborata per permettere ai paesi poveri, incapaci di far fronte alle emergenze sanitarie, di importare le versioni generiche economiche di farmaci brevettati prodotti sotto una licenza obbligatoria.
La decisione dell’UE era stata già presa a dicembre 2005, ma allora i parlamentari negarono l’approvazione fino a quando non avessero ottenuto le concessioni degli altri organi principali dell’UE. Come parte dell’accordo, la Commissione si è anche impegnata a non inserire nessuna disposizione sulla proprietà intellettuale in relazione, in particolare, con le ditte farmaceutiche previste negli Accordi di Associazione Economica (EPA), attualmente negoziati con casi 80 paesi di Africa, Caraibi e Pacifico (ACP).
L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) stima che nel 2005, 25,8 milioni di persone erano sieropositive nell’Africa subsahariana. In Etiopia, Ghana, Lesotho, Mozambico, Nigeria, Tanzania e Zimbabwe, il 90% di quelli che hanno bisogno di farmaci antiretrovirali per curare l’Aids potrebbero non ottenerli. Rimane quindi urgente trovare altre misure per tutelare la distribuzione dei farmaci essenziali in Africa. Attualmente il sistema di brevetti dell’UE è insufficiente.
24/06/2008 17:27
 
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EUROPA/SPAGNA - Dal 26 al 30 giugno Incontro dei Segretari Generali delle Conferenze Episcopali dell’Europa per analizzare la situazione religiosa nel Continente
Oviedo (Agenzia Fides) - I Segretari Generali delle Conferenze Episcopali dell’Europa si riuniranno dal 26 al 30 giugno per celebrare il loro annuale incontro che quest’anno avrà luogo a Covadonga, (Oviedo, Spagna). Vi prenderanno parte i Segretari Generali delle seguenti Conferenze Episcopali: Albania, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Francia, Germania, Inghilterra e Galles, Italia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paese Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Scandinavia, San Cirillo e San Metodio, Scozia, Slovacchia, Slovenia, Svizzera, Turchia, Ungheria, Ucraina (bizantini e latini). Ci sarà anche l’Arcivescovo di Oviedo, Mons. Carlos Osoro Sierra. L’incontro è promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali dell’Europa (CCEE).
Il tema principale da affrontare è “La situazione religiosa in Europa: tra la secolarizzazione e le domande sul senso e la spiritualità”. Inizialmente si analizzerà la situazione religiosa in diversi Paesi europei, successivamente si dibatterà sul ruolo della Chiesa, sull’evangelizzazione, la pastorale e l’attività delle Conferenze Episcopali.
Inoltre, i partecipanti rifletteranno su altri temi di attualità particolarmente urgenti quali: Bioetica: legalizzazione dell’eutanasia e ricerca con cellule madri embrionali; La presenza dell’Islam in Europa (a tal proposito si presenterà la prossima Conferenza europea cristiano-musulmana, che avrà luogo a Malines/Bruselas, Belgio, dal 20 al 23 ottobre di 2008, organizzata dalla CCEE e dalla Conferenza delle Chiese Europee); Il diaconato permanente; Insegnamento della religione in Europa (si presenterà la ricerca europea del CCEE sull’insegnamento della religione); La prossima Giornata Mondiale della Gioventù (Sydney, 15-20 Luglio di 2008); L’Anno Paolino (2008-2009); La XII Assemblea Plenaria Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (5-26 ottobre 2008).
Una parte dei lavori sarà dedicata allo scambio di esperienze su questioni legate all’ecumenismo. In particolare, i partecipanti valuteranno il processo della Terza Assemblea Ecumenica Europea (EEA3), svoltasi lo scorso settembre nella località rumena di Sibiu, e dibatteranno sulle sue implicazioni nello scenario ecumenico in Europa. Nel corso dell’incontro verrà presentato il programma del primo Forum Cattolico-ortodosso, previsto a Trento (Italia) dall’11 al 14 dicembre 2008 con il titolo “La famiglia come bene per l'umanità”. Poiché l’incontro si celebra in Spagna, i partecipanti avranno l’opportunità di conoscere le informazioni sulla situazione della Chiesa cattolica in Spagna e sull’Anno Giubilare della Santa Croce ad Oviedo.
Ogni giorno ci saranno diversi momenti di preghiera e la Celebrazione Eucaristica. Domenica 29 giugno sarà dedicata a conoscere alcuni posti significativi di Oviedo (città antica, cattedrale, Camera Santa e monumenti pre-romanici) e alle 12 si celebrerà la Santa Messa del pellegrino nella Cattedrale di Oviedo insieme alla comunità locale, in occasione della celebrazione dell’Anno Giubilare della Santa Croce. (RG) (Agenzia Fides 24/6/2008)
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