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Flagellanti e Religione

Ultimo Aggiornamento: 06/02/2007 19:02
30/01/2007 15:09
 
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Oggi leggevo su un rivista di questa deviazione in alcune religioni tra cui Islam , Cattolica , Ebrea sui flagellanti chiaramente presente nella Bibbia e nel Corano come anche viene inserito il rito nel cosdice da Vinci

Islam
Muharram dal 10° al 20° giorno del mese di Muharram si commemora il martirio dell'Imam Hussain, nipote di Maometto. Gli Sciiti formano processioni con flagellanti e penitenti.


Cattolici
Flagellanti (dal XIII secolo)



L'usanza di frustare per motivi di disciplina o frustarsi per penitenza fece
già parte, fin dal IX secolo, della disciplina monastica del medioevo e
venne impiegata in diversi ordini religiosi come i Camaldolesi, i
Cluniacensi o i Domenicani.
Tuttavia, ciò che iniziò a preoccupare la Chiesa Cattolica dei secoli XIII e
XIV fu una nuova forma di flagellanti, cioè gruppi incontrollabili di
persone, i quali, in grandiose processioni pubbliche, si frustavano in
remissione dei peccati del mondo.
Si possono riconoscere diversi movimenti che hanno fatto uso di questa forma
di auto punizione.


Flagellanti del 1260
Il 1260 fu una data cruciale per il Cattolicesimo: coincideva infatti,
secondo il mistico calabrese Gioacchino da Fiore, con l'inizio dell'era
dello Spirito Santo e con la lotta finale contro l'Anticristo, ed
effettivamente gli episodi nefasti del 1259, come l'epidemia di pestilenza,
la carestia diffusa e l'invasione dei tartari in Europa Centrale, facevano
proprio pensare che fosse giunto il momento predetto.
Così sorse il movimento dei f. a Perugia su iniziativa di un eremita
francescano umbro, Fra Raniero Fasani (m. 1281), fondatore di una
fratellanza dei Disciplinati di Gesù Cristo (altri gruppi si chiamarono
Battuti, Frustati ecc.). Queste compagnie si diffusero rapidamente per tutta
l'Italia centrale e settentrionale, coinvolgendo donne, uomini, bambini,
laici e religiosi, in gigantesche processioni (fino a 10.000 persone), che
passavano attraverso le città, mentre i f., spesso denudati fino alla
cintola, ma col viso coperto da un cappuccio, si frustavano fino a far
sgorgare copioso il sangue.
Il movimento si diffuse anche in altri paesi Europei, come Germania, Boemia
e Polonia, finché nel Gennaio 1261, il Papa Alessandro IV (1254-1261) proibì
questa usanza pubblica.
Ci furono alcune frange isolate, come il movimento di Venturino da Bergamo
in Italia, attive fino al 1296.


Flagellanti del 1348
Nel 1347 la Peste, chiamata Morte Nera, iniziò la sua devastazione in
Europa, decimandone la popolazione di oltre un terzo nei due anni
successivi. Inoltre tremendi terremoti si susseguirono in Italia, Francia e
Europa Orientale e molti pensarono che era imminente la parusìa, il secondo
ritorno di Cristo sulla terra, e quindi per purificarsi apparvero
nuovamente, nel 1348, le compagnie di f., che sfilavano vestiti con un saio
e cappuccio (nero o bianco) con una croce rossa sul petto e sulla schiena
(da cui il nome di Fratellanza della Croce) e frustandosi, mentre cantavano
laudi, componimenti popolari sulla passione di Cristo, di cui Jacopone da
Todi fu un valente compositore.
Chiunque avesse voluto aderire al movimento, doveva poi rimanerci per
trentatré giorni e mezzo (per ricordare gli anni di Cristo), periodo che
Gesù Cristo stesso, in una "lettera" fatta recapitare a Roma da un angelo
(sic!), aveva stabilito come minimo per salvarsi l'anima.
Il movimento, forte di ben 50.000 persone, si diffuse in Italia, Ungheria,
Svizzera e nel 1349 in Olanda, Boemia, Polonia e Danimarca, ma non in
Inghilterra, dove non ebbero seguito.
Ovviamente una massa così poco controllabile diede luogo allo sviluppo di
dottrine eterodosse, come il dubitare del valore dei sacramenti ufficiali a
causa della corruzione della Chiesa, il confessarsi o il battezzarsi tra
loro; o allo sfogo di atteggiamenti intolleranti nei confronti degli ebrei
con vere e proprie persecuzioni: si calcola, per esempio, che nella sola
Strasburgo furono trucidati circa 8.000 ebrei.
Papa Clemente VI (1342-1352) dapprima permise alcune processioni, ma poi
reagì alle spinte eretiche condannando il movimento in una lettera inviata
nel 1349 ai vescovi di Francia, Germania, Polonia, Svezia e Inghilterra.
Soprattutto in Germania, nella Turingia, il fenomeno aveva preso rilievi
preoccupanti nel 1360 con la comparsa di un certo Konrad Schmid, il quale si
spacciò come la reincarnazione dell'imperatore Federico II o quella del
profeta Enoch e pretese di abrogare l'autorità ecclesiastica. Schmid e sei
altri capi del movimento, probabilmente associati ai Fratelli del Libero
Spirito, furono bruciati sul rogo nel 1369.
Un altro movimento di f., condannato e poi soppresso, fu quello della
confraternita degli albati (dal colore bianco dei loro cappucci), che
manifestarono a Roma nel 1399 alla vigilia del giubileo del 1400.
La repressione dei f. continuò per tutto il XIV e XV secolo con processi
seguiti dagli immancabili roghi per decine, e a volte centinaia, di f.
condannati a morte.


Flagellanti dal XVI secolo in poi
Più recentemente, in particolare dal XVI secolo (quando venne incoraggiato
in Francia da Caterina dei Medici e dal re Enrico III) in avanti, il
fenomeno si è ripetuto, ma più nei binari dell'ortodossia e controllato
dalle autorità ecclesiastiche e certe volte stimolato dall'azione di
confraternite penitenziali accettate e ispirate dalle prediche del
domenicano San Vincenzo Ferrer (1350-1419).
Manifestazioni simili si ebbero con i Penitenti neri del 1574 o Los Hermanos
Penitentes in Messico e in New Mexico, oppure in Spagna (censurati da re
Carlo III nel 1777) e, portati dai Gesuiti, nelle colonie spagnole del Sud
America e soprattutto delle Filippine, l'unica nazione che attualmente vede
un vero e proprio revival dell'auto flagellazione.
Infine in Italia sopravvivono tuttora tradizioni di f. in processioni sacre,
per esempio quelli dei Vattienti a Nocera Terinese (in provincia di
Catanzaro), dei Battenti a Verbicaro (in provincia di Cosenza) e dei
Battenti (ogni sette anni) a Guardia Sanframondi (in provincia di
Benevento), mentre le cruenti processioni di f., che si svolgevano a Ispica
e Ibla (ambedue in provincia di Ragusa), ormai non hanno più questi
connotati estremi.
Flaminio, Marcantonio (1498-1550)
www.mitopositano.it/cola_di_rienzo.htm


Gli ebrei praticavano l'autoflagellazione durante le grandi cerimonie nel tempio di Gerusalemme. Nel medioevo, la flagellazione era una forma di penitenza impiegata da numerosi ordini religiosi, quali camaldolesi, cluniacensi, domenicani.
06/02/2007 19:02
 
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Oggi leggevo su un rivista di questa deviazione in alcune religioni tra cui Islam , Cattolica , Ebrea sui flagellanti chiaramente presente nella Bibbia e nel Corano come anche viene inserito il rito nel cosdice da Vinci



anche nel meridione d'italia si eseguono questi riti nelle feste locali dei paesi

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