La Chiesa anglicana apre agli aborigeni
Per la prima volta due rappresentanti aborigeni faranno parte della leadership della chiesa anglicana in Australia. La decisone è stata annunciata durante il sinodo della chiesa anglicana della diocesi di Sidney. Lo stesso arcivescovo, Peter Jensen, ha appoggiato
l’iniziativa e ha invitato i membri a dare un “grande benvenuto” ai due rappresentanti
quando verranno eletti. I leader aborigeni hanno dichiarato che la decisione è un avvenimento storico. Ray Minniescon, direttore della “Redfern Crossroads Aboriginal
Community” di Sidney, ha detto: “Dio stesso ci ha aperto le porte”. E a ragione. “Per 218 anni gli aborigeni australiani non sono stati ammessi nelle istituzioni cristiane. Il voto di questi giorni invece dà alla chiesa anglicana e ai popoli di questo Paese una grande
dignità ”, ha spiegato Minniescon. E’ un grande passo avanti per la chiesa anglicana
presente in Australia con ben 23 diocesi. Tra i problemi affrontati, anche la delicata questione della pedofilia. L’arcivescovo anglicano di Adelaide, Jeffrey Denver, ha detto che
non tollererà più l’indifferenza dei leader religiosi in una materia così grave. Ed è pronta
una nuova normativa: “I sacerdoti dovranno informare le autorità giudiziarie sui casi di
pedofilia anche quelli ascoltati durante la confessione”. Finito il segreto della confessione