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Perché Flemings non sarà mai in una bibliografia seria.

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2007 22:13
15/04/2007 13:26
 
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“Ma...Teodoro! Ho intravisto il tuo libro ieri in libreria e ho letto in quarta di copertina che sei moderatore del sito Agape, tu critichi tanto questo signore che cita internet ma pure tu non scherzi!”

Questa è un’indicazione biografica e non bibliografica, non ha citato alcun sito come fonte di documentazione per qualcosa.

“Ohh bene e questa "ferratezza" da che è dovuta, inizialmente per lo meno, da "dibattiti su internet vero?”

Come ha spiegato altrove Teodoro: “Il lavoro su stauros è una cosa piuttosto seria, o almeno stiamo lavorando duramente in tal senso. Il prof. Beat Brenk, ordinario di archeologia cristiana alla Sapienza, mi ha fornito la bibliografia più recente, in più abbiamo trovato un'archeologa che ha fatto la tesi proprio su questo. Come ciliegina sulla torta, ho un caso inedito di una sepoltura di un martire crocifisso. Tutto ciò, oltre ai lavori di Testa, più l'infinita mole di ciò che abbiamo visto sul forum, è la base su cui sto lavorano.
Preciso che il saggio non ha nessuna relazione con i tdg, per me l'esperienza editoriale sulla TNM è e sarà un unicum. Si tratterà viceversa di un lavoro di archeologia cristiana”
E poi che cosa si può imparare da chi discute in internet basandosi sulle pubblicazioni “antichistiche” della WTS se non l’arte del perfetto sofisma e del tagli&cuci delle citazioni? La visione sullo stauros che hanno è talmente parziale e disorientante nel modo che hanno di usare le fonti che fa venire i brividi. E’ questo è solo uno dei tanti casi su come si posso spacciare una tesi inesistente nel mondo accademico per qualcosa di serio.

“E questo cosa vuol dire? Per me è che sono onesti e non se ne approfittano come invece fa la maggior parte delle case editrici.”

Semplicemente la tiratura dei libri, il tipo di caratteri usato che spesso va ben oltre il greco, l’impegno e i mesi impiegati per scriverli, fanno levitare i prezzi.

“alutavo te e Polimetis persone alquanto colte e intelligenti ma con questi inteventi mi sorgono dei dubbi”

Forse perché non essendo questo il tuo campo non hai idea della frustrazione che si prova leggendo cose simili. Il pensiero che si possa gabbare così la gente facendogli credere che hanno per le mani un lavoro serio e scientifico è un’illusione che si può far naufragare solo mostrando cosa stia nei dipartimenti di antichistica, e questi libri ovviamente non ci stanno, né chi è fuori da questo mondo ha un metro di paragone per giudicare se i libri che idolatra ne facciano parte.

“Sbaglio o siete andati contro il vostro stesso regolamento?”

Contro quali articoli? Citi il 2: “non sono consentite citazioni, argomentazioni, o discussioni in generale, tratte o ispirate a pubblicazioni finanziate da Chiese o movimenti religiosi, tranne laddove il consensus accademico sulla pubblicazione in questione, sia comprovato”. Qui non s’è parlato di alcuna pubblicazione finanziata da Chiese.
Citi il 3: “non sono consentiti offtopic di alcun genere, attacchi personali o atteggiamenti contrari alla Netiquette”. Non è off-topic perché in questo forum si tratta principalmente di scienze storiche o bibliche, non è un attacco ad personam perché non si scredita l’autore sulla base dell’autore stesso (ad esempio: “è un divorziato!”) ma del suo libro, ergo è un argumentum ad rem.
Citi il 4: “non è consentito aprire thread che non riguardino in maniera diretta testi greci e latini di I e II secolo.” Come si nota in questa cartella ci sono varie discussioni, dal libro di Pesce su Gesù, sull’articolo di Ravasi circa i Vangeli, sull’edizione critica del NT di Barbaglio,ecc. è ovvio che par parlare dei testi greci dei primi due secoli si deve parlare anche della bibliografia che parla di questi testi: la cosa è del tutto ovvia.

[Modificato da Polymetis 15/04/2007 13.28]

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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
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