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Ortodossi e Immigrazione

Ultimo Aggiornamento: 04/11/2007 10:20
01/11/2007 22:44
 
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Scripta Manent...
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sapete ragionavo stasera con alcuni amici e ci ponevamo il problema della relazione tra i problemi che stanno nascendo con le altre etnie sicuramente di fede ortodosso e la delinquenza e violenza sulle donne
ora la domanda che nasce è .. ci può essere relazione tra il modo di comportarsi di alcuni dei paesi dell'est verso le donne e la loro fede religiosa ?
Grazie di un vostro pensiero
02/11/2007 14:52
 
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Dopo la morte di Giovanna Reggiani, la donna seviziata e uccisa martedì sera a Roma dal romeno Nicolae Romulus Mailat, scattano le prime espulsioni per gli “indesiderabili”, in particolare proprio gli originari della Romania.




Gli elenchi sono stati compilati nelle questure dei Roma, Milano, Napoli, Torino e Firenze e ora verranno firmati dai rispettivi Prefetti dopo che ieri il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto (oggi pubblicato in Gazzetta Ufficiale) per dare appunto ai Prefetti il potere di espellere, per motivi di sicurezza, i cittadini comunitari che “hanno compromesso la tutela della dignità umana o dei diritti fondamentali della persona o l'incolumità pubblica”. Il Viminale, che ieri ha vissuto una giornata dai contatti tra il ministro degli Interni Giuliano Amato e il capo della Polizia Giovanni Manganelli, assicura che nel giro di pochi mesi saranno allontanate alcune migliaia di comunitari. Solo a Roma le espulsioni potrebbero essere 5mila, considerando gli arresti (4700) di rumeni fatti da polizia e carabinieri dall’inizio dell’anno.



Le misure colpiscono non solo chi ha precedenti penali e chi è già sotto inchiesta per aver commesso reati in Italia, ma anche chi, pur incensurato, viene valutato dalle forze di polizia come “pericoloso per la sicurezza pubblica”. La procedura di espulsione avviene in questo modo: se il cittadino comunitario è già sotto indagine sarà necessario chiedere l’autorizzazione del magistrato; se ha commesso reati gravi o molto gravi, come nel caso dell’omicidio della Reggiani, il processo andrà avanti in Italia e qui il condannato sconterà la pena. Per reati minori il giudice può dare il via libera all’espulsione. Per i “pericolosi” e per chi non è incensurato occorre la convalida del giudice di pace. Valgono, in sintesi, le regole usate per gli extracomunitari. Si è anche studiato su come mandarli via dall’Italia: con voli di linea se si tratta di piccoli numeri, con i charter, come avviene per gli egiziani, per gruppi più consistenti.

Gli avvocati penalisti considerano la procedura troppo ridiga: “Una pesante spirale autoritaria”, dice il presidente delle Camere Penali Oreste Dominoni. Ma c’è chi va per la sua strada, come il prefetto di Roma, Carlo Mosca, che ha riferito di firmare subito i provvedimenti di espulsione. “La linea dura – afferma Mosca – è necessaria perché di fronte a delle bestie non si può che rispondere con la massima severità. Se l'equazione ‘rumeni uguale delinquenti’ è inaccettabile, tuttavia è altrettanto vero che gli individui pericolosi vanno sbattuti fuori. L’acqua deve essere ripulita dai pesci infetti anche a tutela dei tanti connazionali che arrivano in Italia per lavorare onestamente”.

Ieri sera, alle 19.34, il macchinario che teneva in vita Giovanna Reggiani è stato spento, dopo che la lieve attività cerebrale della 47enne si è interrotta per un arresto cardiaco. All’ospedale Sant’Andrea c’erano il marito Giovanni Gumiero, capitano di vascello della Marina, e i familiari più stretti. Domani l’autopsia e poi i funerali, che saranno celebrati con una cerimonia ecumenica, ossia una liturgia mista evangelico-cattolica. La donna era di fede valdese, mentre il marito è cattolico. Intanto, il presunto omicida, il rumeno 24enne Nicolae Romulus Mailat, dal carcere di Regina Coeli nega di aver ucciso la donna e di avergli “solo rubato la borsetta”. Ma le prove non gli lasciano scampo. Decisiva, poi, la testimonianza della rom che ha portato gli investigatori dal rumeno, indicandolo come il responsabile dell’omicidio.

La Reggiani era scesa dal treno alla stazione di Tor di Quinto e stava tornando a casa da un pomeriggio di shopping in centro, quando è stata aggredita, trascinata in una baracca, forse violentata e gettata in una scarpata vicino a via Camposampiero. La nomade ha visto Mailat, che abita in quelle vicinanze all’interno di un accampamento, mentre trascinava lungo la strada la vittima ed ha avvisato le forze dell'ordine. Quando è stato arrestato, sulla pelle aveva segni della collutazione che aveva ingaggiato con la donna e gli abiti ancora sporchi di sangue. Per finire la donna, il rumeno, secondo gli inquirenti, potrebbe aver usato o un sasso o un ombrello che portava la stessa vittima. Mailat l’avrebbe prima aggredita a scopo di rapina e poi di violenza.

Il rumeno contava già dei precedenti nel suo paese d’origine. Nel 1997, a 14 anni, era stato ricoverato in un centro di rieducazione per minori, a seguito di diversi reati. Nel 2006 era stato condannato a tre anni di reclusione per furto, ma fu “graziato”, e poco dopo partì per l’Italia.
04/11/2007 10:20
 
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Le religioni d’Italia
Dora Bognandi
Il Dossier immigrazione della Caritas, presentato questa settimana a Roma, è stato citato da tutti i media. Hanno fatto scalpore le cifre: circa 4 milioni gli stranieri regolari in Italia. Nell’ultimo anno vi è stato un incremento del 20%. Ma qual è la religione di questi nuovi residenti? Secondo la stessa fonte, che si basa su dati del Ministero dell’Interno, ecco quanto emerge: Appartenenza religiosa degli stranieri con regolare permesso di soggiorno
Su 3.690.053 stranieri regolarmente soggiornanti, le principali confessioni professate sono:


Cristiani 1.791.758
Ortodossi 918.375 (24,9% - in grande aumento)
Cattolici 685.127 (18,6% - in notevole diminuzione)
Protestanti 129.867 (3,5% - in leggera diminuzione)
Altri cristiani 58.386
Musulmani 1.202.396 (32,6% - in leggera diminuzione rispetto l’anno precedente)
Induisti 99.194 (2,7% - in leggero aumento)
Buddisti 67.978 (1,8% - stazionari)
Rel. tradizionali 41.366
Ebrei 8.942 (0,2 % – stazionari)
Altri /non credenti 478.479 (13% - in aumento)

La presenza degli stranieri, quindi, incrementa il numero delle cosiddette confessioni di minoranza già attive nel Paese e ne porta delle nuove. Secondo il Cesnur (Centro Studi sulle Nuove Religioni), sul territorio nazionale sono professate oltre 600 fedi diverse dalla cattolica.
Tra i cittadini italiani, oltre l’80% dichiara di condividere la fede cattolica (anche se meno del 40% frequenta la messa almeno una volta al mese).
Quali sono le altre confessioni scelte dagli italiani? Secondo una stima dello stesso Cesnur, relativa al 2006, ecco quanto emerge.
Cittadini italiani appartenenti a minoranze religiose
Su 1.124.300 cittadini che professano religioni diverse dalla cattolica, rileviamo:


Ortodossi 20.000 (in grande aumento)
Protestanti 363.000 (in grande aumento i pentecostali)
Ebrei 29.000
Testimoni di Geova 400.000
Musulmani 10.000 (in grande aumento)
Induisti 15.000
Buddisti 93.000
Movimenti del potenziale umano 100.000

Tutto ciò offre la possibilità di godere di una maggiore varietà di espressioni religiose sul territorio, ma pone anche una serie di interrogativi e il bisogno di affrontare questa nuova realtà dal punto di vista legislativo, sociale, culturale.
La presenza di nuove etnie, culture e culti non riguarda solo l’Italia ma tutto il continente. L’Unione europea ha deliberato quindi di dedicare il 2008 al dialogo interculturale. È interessante considerare la terminologia usata. Oggi si parla sempre meno di multiculturalità (che potrebbe far pensare a una coesistenza tra culture diverse, ma non necessariamente a una relazione fra di esse), e sempre più di interculturalità, proprio per mettere l’accento sull’interazione e il dialogo.
Sapranno le religioni cogliere l’occasione per dialogare costruttivamente fra di loro? Saprà il Governo adottare misure per favorire una migliore conoscenza, anche nelle scuole, di queste nuove realtà? Le religioni possono contribuire molto all’integrazione e fornire una mediazione culturale indispensabile per l’inserimento, nel tessuto sociale, di ragazzi e adulti approdati nel nostro Paese per motivi di lavoro o in cerca di libertà.

Battisti, metodisti e valdesi in assemblea a Roma dal 2 al 4 novembre p.v. per la quarta sessione congiunta
Comunicato stampa NEV
l'Assemblea-Sinodo con il titolo "Insieme perché - insieme per chi" si apre venerdì sera con un culto inaugurale nella chiesa valdese di piazza Cavour. Tra i temi in primo piano le relazioni ecumeniche, la formazione pastorale, la bioetica, l’omosessualità, l'ambiente e la salvaguardia del creato, la laicità.
Circa 300 persone - fra deputati e delegati delle chiese locali, pastori e rappresentanti di altre chiese - parteciperanno a quella che sarà la quarta sessione congiunta dal 1990 delle massime assemblee deliberative delle tre denominazioni, battiste, metodiste e valdesi, la cui collaborazione è nota con la sigla "BMV".
Mentre valdesi e metodisti italiani sono uniti da un "Patto di integrazione" sin dal 1979, la collaborazione BMV costituisce un caso quasi unico di "piena comunione" fra chiese evangeliche che hanno una diversa prassi battesimale: i battisti infatti, come è noto, battezzano soltanto i credenti adulti, mentre nelle chiese valdesi e metodiste sono ammessi sia il battesimo dei bambini che quello degli adulti. Con la prima Assemblea BMV del 1990, le chiese battiste, metodiste e valdesi, pur mantenendo una distinta organizzazione, hanno sancito il reciproco riconoscimento delle chiese, dei membri e dei ministri di culto, e hanno dato avvio ad una intensa collaborazione a vari livelli, che include fra l'altro un unico settimanale, "Riforma".
Prima del culto inaugurale, che si terrà alle 18.30 del 2 novembre nella chiesa valdese di piazza Cavour a Roma, le due assemblee - battista da una parte e valdese-metodista dall'altra - si costituiranno formalmente. I lavori proseguiranno presso l’istituto “Il Carmelo” a Sassone-Ciampino (via Doganale, 1), e avranno come filo conduttore il documento stilato dai pastori Massimo Aprile (battista), Luca Anziani (metodista) e Letizia Tomassone (valdese), intitolato con il motto dell'Assemblea BMV: "Insieme perché - insieme per chi". Tra le tematiche all’ordine del giorno figurano le relazioni ecumeniche, la formazione pastorale, la bioetica, l’omosessualità, l'ambiente e la salvaguardia del creato, la laicità, il settimanale "Riforma" e la casa editrice "Claudiana", realtà editoriale quest'ultima, gestita dalle chiese BMV insieme alla Chiesa evangelica luterana in ! Italia (CELI).
Per maggiori informazioni in allegato a questo comunicato la scheda "l'assemblea-sinodo delle chiese battiste, metodiste e valdesi".


Ho ricevuto via e.mail questo breve trattato che parla degli immigrati e credo serva ad appofondire

«Il Mondo non sarà mai abbastanza vasto, né l’Umanità abbastanza forte per essere degni di Colui che li ha creati e vi si è incarnato»
(P. Teilhard de Chardin, La vision du passé, in “Inno dell’universo”, Queriniana, Brescia 1995, p. 76)>>



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