Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

10 comandamenti tra modifiche e realtà

Ultimo Aggiornamento: 17/12/2007 10:21
17/12/2007 10:21
 
Modifica
 
Quota
Post: 482
Post: 475
Registrato il: 03/09/2004
Sesso: Maschile
Scripta Manent...
Senior
OFFLINE
Re:
fr44, 11/02/2005 22.57:

Da adolescente ho fatto catechismo con i padri salesiani.
Mi sono successivamente reso conto che adulteravano i dieci comandamenti, abolivano il secondo che condannava la venerazione delle immagini e l'ultimo comandamento " non desiderare " lo sdoppiavano in due un relativo alle cose degli altri e un'altro relativo alla donna degli altri e così togliendone uno e duplicandone un'altro quadravano il cerchio
ottenendo 10 comandamenti.
Questo artificio arbitrario, un vero inganno clericale, ha avallato il moltiplicarsi di immagini, immaginette, statue
e altre oggetti di adorazione. Tutte quelle cose di cui parla il Salmo 115: " hanno occhi ma non vedono, hanno bocca ma non parlano, hanno piedi ma non camminano ". Tutte cose il cui culto, che trova nelle processioni cattoliche la sua massima espressione idolatrica, è detestabile agli occhi di Dio.
Francesco



Altra accusa che i protestanti muovono contro la Chiesa cattolica è la presunta alterazione dei dieci comandamenti, dai quali secondo loro avrebbe tolto un comandamento e cioè quello che proibisce l’uso delle immagini.
Dimostreremo qui di seguito come in realtà non è stato tolto nessun comandamento, ma sia stata presa la versione deuteronomica del decalogo e sia stata usata la divisione e distinzione fatta da
S. Agostino e da altri padri.
La parola decalogo fu usata per la prima volta da S. Ireneo e corrisponde all’espressione biblica
le dieci parole (Es 34,28; Deut 4,10; 10,4), che indica il testo dell’alleanza promulgato al Sinai e scritto su due tavole di pietra. Il decalogo è conservato in due redazioni: Es 20,2-17 e Deut 5,6-21.
Le differenze principali tra le due redazioni riguardano la motivazione del comandamento sul sabato (Es 20,8-11; Deut 5,12-15) e il modo di dividere i comandamenti che proibiscono i desideri illeciti (Es 20,17; Dt 5,21).
Quest’ultima differenza causò una famosa polemica tra cattolici e i riformati.

Seguendo infatti la redazione del Deuteronomio, che distingue il desiderio della donna altrui da quello della casa e delle proprietà, e seguendo la logica interna, che fa corrispondere alle due proibizioni dell’adulterio e del furto la proibizione dei due desideri relativi, di natura ben diversa, i cattolici latini e i luterani, al seguito di S. Agostino, riuniscono in un solo primo comandamento la proibizione di avere altri dèi e la proibizione di fare delle immagini (Es 20,3; Dt 5,7 s.).
Invece i riformati, riprendendo la numerazione dei Padri greci e della Chiesa orientale, distinguono le prime due proibizioni in due comandamenti (di qui l’accusa mossa dai controversisti alla Chiesa cattolica, quasi avesse abolito un comandamento di Dio per favorire il culto delle immagini!)
e uniscono in una sola le proibizioni dei desideri illeciti. Questa numerazione è seguita anche da qualche recente esegeta cattolico, come conforme ad una concezione più antica e tale da dividere i comandamenti in due gruppi di cinque, i primi riguardanti i doveri verso Dio e i genitori, gli altri riguardanti i doveri verso il prossimo.
I due gruppi di cinque comandamenti si distribuivano in modo analogo sulle due tavole, se si suppone che in origine vi fosse solo l’essenziale delle formule imperative o negative, senza le motivazioni.
Il testo biblico che parla dei comandamenti in ambedue le redazioni si mostra nettamente distinto in due parti, a causa delle sanzioni, espresse in Es 20,5b-6; Dt 5,9b-10, e a causa del fatto che solo in questa prima parte Dio si esprime in prima persona. Questa divisione fa sì che la parte antecedente le sanzioni sia un solo e medesimo comandamento, il primo comandamento, che, nel confronto con la formula dei trattati di alleanza, corrisponde all’obbligo fondamentale di fedeltà che il vassallo giura al suo sovrano. Quindi Dio comincia col presentarsi, poi enuncia il comandamento e subito dopo da l'avvertenza, (la spiegazione) per quei comandamenti che sono gli obblighi verso li Lui, e verso i nostri genitori, poi dà pure la punizione per chi non li osserva, ma anche le ricompense per coloro che li osserveranno. Teniamo presente che i comandamenti sulle Tavole della Legge non avevano motivazioni, ne avvertenze, ne punizioni, ma era scritti in maniera semplice e incisiva, le motivazioni e le spiegazioni le diedi Mosè sotto ispirazione, scrivendole nella Bibbia, non certo nelle Tavole Sacre.
Es 20,1-17: Dio allora pronunciò tutte queste parole dicendo: “Io sono Jahve, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto, da una casa di schiavitù:
Qui vediamo che Dio si presenta all'uomo

1) Non avrai altri dèi di fronte a me. (ecco il primo comandamento)
Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che vi è nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. (ecco la l'avvertenza,ndr)
Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, (ecco la spiegazione)
(ecco i favori, ndr) ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.

2) Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio (ecco il secondo)
perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.
(ecco l'avvertenza)
3) Ricordati del giorno di sabato per santificarlo:
(ecco l'avvertenza) sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. (ecco la spiegazione) Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.
4) Onora tuo padre e tua madre,
(ecco l'avvertenza) perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dá il Signore, tuo Dio.

5) Non uccidere.
6) Non commettere adulterio.
7) Non rubare.
8) Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
9) Non desiderare la casa del tuo prossimo.
10) Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo»
La prima parte del decalogo come abbiamo visto è composta di tre elementi: comincia con la presentazione del sovrano, ossia di Dio, e con un abbozzo di prologo storico (v.2); segue il comandamento fondamentale sviluppato in tre membri (vv.3 s. 5a); quindi la sanzione: punizione per i trasgressori e favori per chi osserva i comandamenti (vv.5b 6).

Quindi "non ti farai alcuna immagine....." è l'avvertenza, la spiegazione, non il comandamento. Il comandamento fondamentale è "Non avrai altri dei di fronte a me"
e la Chiesa cattolica non ha tolto questo comandamento, e nemmeno le sue motivazioni visto che nelle nostre Bibbie cattoliche le spiegazioni e le motivazioni sono inalterate o fedeli all'originale.

Ho trovato queste spiegazioni che ritengo possano essere utili

groups.msn.com/DIFENDERELAVERAFEDE/bacheca.msnw?action=get_message&mview=0&ID_Message=11529&LastModified=46756517733...
Saluti


Pagina precedente | 1 2 3 4 5 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:58. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com