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Intervista di ex tdg a "Chi l'ha visto" di Rai3.

Ultimo Aggiornamento: 14/06/2008 17:28
06/10/2006 23:41
 
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Caro Libero78,
Non abito in sicilia ma sono siciliano come te.
Ho abitato per qualche tempo in un posto che si chiama Scoglitti, vicino a Vittoria, dove ho dei parenti, ho parenti anche a Pozzallo e alcuni amici a Ragusa che mi hanno ospitato e onorato.
I miei genitori parlano il dialetto di Riesi (CL).
Con questo voglio dire che ho compreso lo spirito del tuo scritto e alcuni termini a me familiari, che conosco profondamente.
Possiedo I libri di Sciascia, Verga, Pirandello, Tomasi Di Lampedusa, Mari Puzo, Buttitta, Bufalino (che ho conosciuto anni fa a Scoglitti, prima dell'incidente di macchina), Camilleri, Rita Elia.
La cultura semantica siciliana mi ha sempre affascinato, il vero siciliano ha una mente nobile, fiera e libera!
Purtroppo, caro Libero, anche se prendo atto di quello che dicono Husband e Gengiskan sulla tua persona, che sei un ragazzo di cuore, forte e deciso.... e la cosa non mi sorprende, credo tu debba delle scuse a Marco Piccioni.
E' un periodo che mi sforzo di rispettare tutte le opinioni perchè non siamo tutti uguali e tutti siamo liberi di esprimere I nostri pensieri.
La libertà di pensiero è una cosa seria, è giusto che tutti diano spiegazione delle loro convinzioni, ma esistono dei confini che vanno rispettati e tu sai cosa intendo quando parlo di rispetto.
Tu hai "sparato" su una persona ferita, una persona distrutta dal dispiacere, annientata da una vicenda terribile che gli torce le carni.

E' inutile che vai a salvare uno che sta affogando e poi con lo stesso impeto ti scagli contro un'altra persona in difficoltà per ferirlo ulteriormente fino a metterne in discussione onore e dignità.

Ho conosciuto personalmente Marco Piccioni, è un uomo di rara sensibilità e di grandi sentimenti, non ha certo bisogno della tua solidarietà e neanche di un parere personale che viola quella dignità e quell'onore che tanto decanti.
Ma cosa ti ha preso?
Quello che hai detto non rende "seria la religione", ma la rende una cosa fetente e tinta (termine dialettale per chi non è siciliano).
Libero, sei uscito fuori dal seminato, hai esagerato e quando si esagera o si varca la soglia della mancanza di sensibilità verso persone che vivono il dramma, si torna indietro e si riflette, poi si chiede scusa.
Mi auguro tu prenda molto seriamente quello che ho scritto.
Ti saluto cordialmente
Pino
06/10/2006 23:45
 
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il.Gabbiano
l'onore non è una creazione del linguaggio dell'uomo, è solo una cosa che anche il linguaggio dell'uomo deve scoprire.
L'onore esiste anche tra gli animali, come i leoni più forti sono onorati dalle leonesse gli uomini di grandi valori o santi sono onorati dagli altri, questo avviene in ogni fascia di evoluzione linguistica.

La carta dei diritti umani è artificiosa, non è per niente naturale ed è insostenibile; dato che dev'essere imposta in modo illegale e forzato spesso non viene imposta affatto.
La carta dei diritti umani per come è scritta adesso non cancella i problemi ed è quindi falsa come la banconota da sette euro.


LA PAROLA, sottoprodotto del libero pensiero, non può chiedere l'asservimento di vite umane o il loro sacrificio.


i diritti umani sono scritti a parole. tutto le leggi giuste sono scritte a parole esattamente come quelle sbagliate. Sacrificare una vita per slavarne due è una conquista e non un infamia.
07/10/2006 00:09
 
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Io vi sto leggendo, non me ne sono andato in ferie, non sono il tipo che butta la pietra e nasconde la mano.

Adesso vado a dormire perchè io lavoro duro, non sono come qualcheduno che sta con sedere sulla sedia dalla mattina alla sera.

Ho anche la risposta per Pino Lupo. ma adesso vado a dormire.

Voglio fare solo una domanda al gabbiano.

Cosa significa la tua ultima frase? Che se uno ha un principio
sacro deve barattare la pelle e calpestarlo?

Io preferisco perdere la pelle e non calpestarlo e non faccio questo solo perchè dopo camperei male con me stesso, ma per principio sacro.

Mi sono spiegato gabbiano? Se ho capito bene, ma te lo chiedo,
tu ti idealizzi un mondo di vigliacci e di opportunisti senza ideali?

Ma spero di avere capito male le tue parole.

Solo un'ultima cosa a gengis e a husband: non credete di avermi fatto un piacere a fare sapere i fatti miei e i miei salvataggi, io non faccio sfoggio dei miei doveri, non mi avete fatto nessun piacere, mi avete fatto incazzare come una bestia.

Però ci avete il merito che mi avete capito, ma che dico, ma quale merito avete, il merito del cavolo ci avete: e grazie che mi avete capito, mi conoscete di dentro e di fuori.

E se dico i fatti vostri e come mai vi conoscete nella vita reale, anche se non è niente di male, voi poi che dite? Che sono un traditore bastardo?

Un ringraziamento particolare lo faccio a Siria, senza conoscermi come i due citrulli che sono quei due, mi ha capito meglio di voi senza conoscermi.

Anche se non può avermi capito del tutto ma è perfettamente comprensibile perchè non mi conosce da vicino. E posso asicurare a Siria che non conoscermi da vicino non è un guaio, anzi è una vera fortuna.

Agli altri il fatto loro lo dico domani, sempre con educazione e senza parole "tinte".

Alla prossima

[Modificato da libero1978 07/10/2006 0.18]

07/10/2006 00:21
 
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Caro Barnabino, mi spezzerei in due anche per Marco Piccioni, solo che qui molti, Marco compreso, non hanno capito niente.

Solo Siria, che ha un cervello coi fiocchi, e quei due scemi, che però messi insieme non apparano nemmeno un cervello, hanno capito qualcosa.

Ti rigrazio per la stima, a te che lo dico a fare che hai un cervello coi fiocchi , se lo dico faccio la scoperta dell'acqua calda.

Non lo dico perchè mi stimi, anzi è meglio che non lo dici, se no ci perdi in reputazione.

Ti abbraccio.

[Modificato da libero1978 07/10/2006 0.32]

07/10/2006 00:30
 
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Re:
Scritto da: Thommi 06/10/2006 23.45
---------------------------
> il.Gabbiano
> l'onore non è una creazione del linguaggio dell'uomo,
> è solo una cosa che anche il linguaggio dell'uomo
> deve scoprire.

L'onore sarebbe, a parer tuo, un concetto (qualcosa tu dici) da scoprire, da cercare al di fuori del linguaggio umano, ovvero che esiste indipendentemente dal linguaggio.

Mi devi dimostrare come può essere l'onore al di fuori del linguaggio se, per concepirlo e parlarne, tu hai bisogno del linguaggio?
Senza linguaggio non ne sapresti nulla e non ne potresti parlare.
Poichè la struttura pensante appartiene all'uomo tu, dell'onore, puoi anche affermare che è al di fuori del linguaggio, lo puoi dire perchè questa struttura te lo consente, ma prova ad affermarlo o a negarlo senza l'uso del linguaggio e poi mi dici se rientra o meno fra i prodotti del pensiero umano.


> L'onore esiste anche tra gli animali, come i leo
> ni più forti sono onorati dalle leonesse gli uomini
> di grandi valori o santi sono onorati dagli altri,
> questo avviene in ogni fascia di evoluzione linguistica.

Sei tu, (o altri come te), in quanto produttore di parole e concetti, che li crei e l'attribuisci ad animali o persone. Difatti senza la facoltà di pensare e del linguaggio tu non potresti nemmeno replicare, perchè per farlo, devi per forza di cose utilizzare l'unico mezzo che hai a disposizione: la struttura del linguaggio (compreso segni ed espressioni facciali).

> La carta dei diritti umani è artificiosa, non è per n
> iente naturale ed è insostenibile; dato che dev'essere
> imposta in modo illegale e forzato spesso non viene
> imposta affatto.
> La carta dei diritti umani per come è scritta ad
> esso non cancella i problemi ed è quindi falsa
> come la banconota da sette euro.

Quella carta rappresenta un accordo fra gli uomini comune alla stragrande maggioranza delle nazioni. E', sì, il prodotto, come ogni altra cosa, della struttura del pensiero, ma rappresenta le regole del gioco che gli uomini, in maggioranza, si sono dati per una pacifica reciproca convivenza. Tu non puoi violarle impunemente, nemmeno nel nome di una religione, anche se non sei d'accordo con quelle regole, regole che fra l'altro tutelano anche i tuoi diritti.


> i diritti umani sono scritti a parole. tutto le
> leggi giuste sono scritte a parole esattamente
> come quelle sbagliate. Sacrificare una vita per
> slavarne due è una conquista e non un infamia.

Questo modo di pensare è il modo di pensare religioso, che antepone al singolo la collettività. Da sempre si sono issati altari per sacrificare vittime, umane o animali, a favore, o per riscattare o giustificare la collettività. E' un modo di pensare che va sconfitto, perchè rappresenta un altruismo di comodo, interessato a far pensare alla gente che due valgono meglio di uno e che è meglio sacrificarne uno per due.

NOn ti nascondo che questo modo di pensare mi ingenera un senso di profonda inquietudine. [SM=g27995]

Tanti saluti

Il Gabbiano
07/10/2006 00:48
 
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Benvenuto
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Lo sapevo che dovevo scusarmi con Libero, ma non è bastato!

E adesso che faccio, volo in Sicilia per scusarmi di persona?

E se prima di scusarmi quel gorillone mi tratta come i martellisti lanciano il martello negli stadi di atletica
in quale ospedale vado a ricoverarmi se da lì l'ospedale efficiente più vicino sta a cento chilometri?

Forse Libero, che in fondo ha un buon cuore, i cento chilometri me li fa fare in volo e mi fà atterrare direttamente al pronto soccorso. [SM=g27988]

Libero, ti chiedo scusa, ho sbagliato, ma non mi chiamare citrullo, chiama citrullo solo Maurizio! [SM=g27987]

(Chissà se con questo mio post non l'ho fatta più grossa e l'ho fatto incavolare di più.) jyhu

[SM=x511460]

[Modificato da -gengiskhan- 07/10/2006 0.51]

L'amore può condurre alla morte, ma la morte non può condurre all'amore.-
Autore: IO
07/10/2006 00:56
 
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Caro Libero,
Vedo che hai preso sul serio le cose che ho scritto, se non mi avresti risposto subito!
Notte [SM=x511460]
07/10/2006 01:22
 
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Re:

Scritto da: libero1978 07/10/2006 0.09

Voglio fare solo una domanda al gabbiano.

Cosa significa la tua ultima frase? Che se uno ha un principio
sacro deve barattare la pelle e calpestarlo?

Io preferisco perdere la pelle e non calpestarlo e non faccio questo solo perchè dopo camperei male con me stesso, ma per principio sacro.

Mi sono spiegato gabbiano? Se ho capito bene, ma te lo chiedo,
tu ti idealizzi un mondo di vigliacci e di opportunisti senza ideali?

Ma spero di avere capito male le tue parole.

[Modificato da libero1978 07/10/2006 0.18]





Pensavo d'essere stato abbastanza chiaro, Libero.
La frase imputata dovrebbe essere questa:

"LA PAROLA, sottoprodotto del libero pensiero, non può chiedere l'asservimento di vite umane o il loro sacrificio."

Mi pare d'aver detto con chiarezza che anche il senso dell'onore è una parola, o se vuoi, un ideale.
Anche gli ideali sono prodotti della struttura del pensiero umano, per cui, non possono essere i padroni dell'uomo, così come non può esserlo l'onore.
Non è possibile sacrificare una vita umano nel nome di una parola, ovvero di un ideale escogitato dagli uomini.
Un tempo era concepito il delitto d'onore, oggi non più. E' così crollata una divinità, che, senza alcuna pietà, nel passato ha fatto vittime. Così la parola, invece d'essere al servizio dell'uomo, è stata costituita padrona dell'uomo.Quando uno dice "non vengo meno alla parola data, costi quel che costi" sta anteponendo a se stesso un ideale. Con ciò non dico che non bisogna rispettare la parola, ma alcuni fanno di questa ideologia il proprio Dio e, anche a costo della vita, uccidono per onorare, non certo se stessi, ma il loro ideale, ovvero il loro dio.
Gli unici grandi ideali dovrebbero essere rappresentati dal reciproco rispetto umano e dal riconoscersi reciprocamente gli stessi diritti. Cosa centra tutto ciò con la vigliaccheria?
Nei delitti d'onore chi era il vero vigliacco?
L'arguto ed altezzoso marito che andava a battone a suo piacimento, senza che nessuno potesse opporgli nulla, ma era pronto a difendere il proprio onore ammazzando la moglie,magari giocando su un'ignobile disparità di forza?
L'idealismo è: il padre islamico che ha ammazzato la figlia per onore perchè lei reclamava le sue libertà, memtre la figlia ha avuto il coraggio delle proprie idee. L'idealismo è stato l'iddio che ha richiesto la vittima sacrificale.
Se poi vogliamo sottoporre gli uomini agli ideali è un altro discorso, ma è il discorso dell'oppressione, del totalitarismo e dell'intolleranza, delle teocrazie, non quello del rispetto delle libertà reciproche in un mondo di uguali.

Tanti cari saluti

Il Gabbiano
07/10/2006 01:26
 
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Non avevo idea che il figlio di Emo fosse qui fra i foristi del
forum Agape e ripensando ai fatti mi sento presa da forte emozione e da un tuffo al cuore.

Qui mi considerano una sorella "dura" e forse lo sono.

Ma io sono stata in ansia e lo sono ancora per Emo e per la sua famiglia. Malgrado la mia "durezza" ho pregato, ho pianto a dirotto, ho sperato e spero ancora per Emo e per i suoi affetti familiari.

Se avessi potuto, ma le distanze e le circostanze me lo hanno impedito, sarei corsa da loro per unirmi a loro in un solo abbraccio per pregare Geova insieme per loro e per Emo.

Questi cari fratelli e sorelle li ho amati e li amo ancora con tutto il mio cuore. Certo, mi spiace apprendere che Marco è un disassociato, ma non biasimatemi e non mi considerate, come qualcuno ha fatto, una sorella poco esemplare se questa improvvisa notizia non può spegnere di colpo tutto l'affetto che nutro per lui.

Voglio solo chiedere a Geova un'ultima cosa, che Emo ritorni a casa in buona salute e ai suoi affetti familiari e a quelli fraterni della sua congregazione.

E non mi importa neppure che si faccia giustizia nè tantomeno vendetta o che si appuri la verità, per quanto indubbiamente importante possa essere.

Mi importa per Emo, per la sua vita, per il suo focolare, e per la sua associazione fraterna, che lui amava tanto.

Ma adesso l'ultima cosa che voglio chiedere a Geova è questa: che quando Emo riabbraccerà Marco non lo riabbracci solo come padre col figlio, ma anche come un ritrovato fratello. Sono certa che Emo ne sarà doppiamente felice.

Con tutto il mio affetto.

Sandra


[Modificato da sandraN 07/10/2006 1.33]

07/10/2006 02:42
 
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Re:

Scritto da: sandraN 07/10/2006 1.26
Non avevo idea che il figlio di Emo fosse qui fra i foristi del
forum Agape e ripensando ai fatti mi sento presa da forte emozione e da un tuffo al cuore.

Qui mi considerano una sorella "dura" e forse lo sono.

Ma io sono stata in ansia e lo sono ancora per Emo e per la sua famiglia. Malgrado la mia "durezza" ho pregato, ho pianto a dirotto, ho sperato e spero ancora per Emo e per i suoi affetti familiari.

Se avessi potuto, ma le distanze e le circostanze me lo hanno impedito, sarei corsa da loro per unirmi a loro in un solo abbraccio per pregare Geova insieme per loro e per Emo.

Questi cari fratelli e sorelle li ho amati e li amo ancora con tutto il mio cuore. Certo, mi spiace apprendere che Marco è un disassociato, ma non biasimatemi e non mi considerate, come qualcuno ha fatto, una sorella poco esemplare se questa improvvisa notizia non può spegnere di colpo tutto l'affetto che nutro per lui.

Voglio solo chiedere a Geova un'ultima cosa, che Emo ritorni a casa in buona salute e ai suoi affetti familiari e a quelli fraterni della sua congregazione.

E non mi importa neppure che si faccia giustizia nè tantomeno vendetta o che si appuri la verità, per quanto indubbiamente importante possa essere.

Mi importa per Emo, per la sua vita, per il suo focolare, e per la sua associazione fraterna, che lui amava tanto.

Ma adesso l'ultima cosa che voglio chiedere a Geova è questa: che quando Emo riabbraccerà Marco non lo riabbracci solo come padre col figlio, ma anche come un ritrovato fratello. Sono certa che Emo ne sarà doppiamente felice.

Con tutto il mio affetto.

Sandra




Quoto totalmente le parole di Sandra, ho provato gli stessi sentimenti, ho fatto le stesse preghiere e mi sono sentito anch'io idealmente abbracciato ai familiari del caro fratello Piccioni.

E mi unisco alla preghiera che Sandra rivolge a Geova affinchè il fratello Piccioni possa riabbracciare il figlio non solo come padre ma anche come fratello in fede.

Vorrei dire altre cose, ma Sandra ha espresso già bene e con bellissime e sentitissime frasi i comuni sentimenti che noi TdG
proviamo verso Emo Piccioni e per la sua famiglia, nessuno escluso.

Ma vorrei fare di più, vorrei che Marco riflettesse su un punto che forse è la causa del suo attuale dissenso con gli anziani della sua congregazione.

E questo lo faccio per affetto verso Marco, non per biasimarlo o fare pressoni su di lui nel tentativo di condizionarne le decisioni.

Non deve parlare di omertà degli anziani verso casi scabrosi che forse si sono verificati in congregazioni circonvicine e forse nella sua stessa congregazione.

E non deve pensare che il segreto della confessione sia un principio solo cattolico, ma è un principio che investe tutti coloro che sono pastori spirituali cristiani sotto la guida di Cristo, pastore eccellente.

Se una pecora del gregge confessa ai pastori della loro confessione religiosa, qualunque essa sia, in virtù dell'incarico che essi hanno ricevuto da Dio, o se i pastori vengono a sapere un caso di trasgressione in virtù della loro responsabilità verso il gregge che appartiene a Dio ( non a loro ) ed è affidato alle loro cura cosa faranno i pastori?
( Giacomo 5:13-16 )

Quello che è a loro rivelato è come se fosse rivelato a Dio e non a loro stessi, che sono solo suoi umili strumenti. Solo Dio, se vuole e se ritiene opportuno, può far conoscere ad altri, con le sue insondabili vie ciò che può essere utile, l'uomo che riceve un segreto non può sostituirsi a Dio e rivelare alcunchè.

L'uomo deve mettere le cose nelle mani di Dio e pregarlo affinchè si faccia gustizia. Se è veramente giustizia agli occhi di Dio, possiamo essere certi che l'Onnipotente ascolterà le giuste preghiere.

i pastori chiamati al giudizio tengono bene in mente le parole di 2o Cronache 19:5-7 che dicono:

--------------------------------------------------------------

E costituiva giudici nel paese in tutte le città fortificate di Giuda, città per città. 6 E diceva ai giudici: “Badate a ciò che fate, perché non per l’uomo giudicate ma per Geova; ed egli è con voi nella questione del giudizio. 7 E ora il terrore di Geova venga su di voi. State attenti e agite, poiché presso Geova nostro Dio non c’è ingiustizia né parzialità né accettazione di regalo”.( TNM )

----------------------------------------------------------------

Possono i pastori, di qualunque confessione religiosa e non solo cattolica trasgredire a quest'ordine che viene da Dio?

Anch'io ho alle spalle un arco di tempo di servizio di pastore nella CCTdG per un ventennio come Emo Piccioni, il padre di Marco, e sò bene che sono stato tenuto a mantenere il segreto riguardo a questioni di cui sono venuto a sapere in virtù dell'ufficio affidatomi dal Sommo Creatore.

Mai una parola mi è sfuggita nemmeno con mia moglie e con i miei più intimi e questa non è omerta ma lealtà verso un ufficio conferito da Dio e di cui Dio e mandatario e titolare supremo.

Ci sono casi scabrosi che erano penalmente rilevanti? Devono essere rivelati dall'uomo? E'competenza dell'uomo far ciò? Ma esiste una sola cosa coperta che Dio, se vuole, non può rivelare?

L'uomo di Dio deve lasciare a Dio le competenze di Dio, e non scavalcarlo. Come è valido e operante il segreto della confessione fatto al sacerdote cattolico come ministro delegato da Dio, secondo la religione cattolica, similmente è vincolante il segreto rivelato ai pastori come ministri delegati da Dio secondo qualunque confessione religiosa che si attiene lealmente alla Parola di Dio.

Comunque, ma solo per mia personale fortuna, pur avendo molti comitati giudiziari alle mie spalle come pastore e anche come presidente di comitato, non mi è mai capitato di avere notizia per il mio ufficio, di casi penalmente rilevanti.

Per di più, malgrado non riesca a contare tutti i comitati giudiziari cui ho presenziato e anche presieduto in venti anni ho dovuto optare, con mio sommo rammarico, per la disassiciazione in due sole occasioni.

Sono grato a Geova che in tutti i casi, salvo due, ho potuto volgere al pentimento, con parole accorate e con l'aiuto di Geova, pecorelle ferite che si erano smarrite ed averle aiutate a ritrovare la via del ritorno al calore del nostro ovile.

Ed è questo che spero, anche rileggendo le mie umilissime e forse insignificanti parole, che comunque non sono state dettate da atto doveroso, ma provenienti dritti dal mio cuore, che anche Marco, come Emo, torni fra noi, per rallegrare, come giustamente dice Sandra, il cuore del padre doppiamente, come padre e come fratello.

Sono certo ( non voglio adombrare alcun ricatto morale, Dio me ne guardi, ma deve partire dal cuore di Marco senza alcuna pressione )che Marco sarà felice di dare, se lo desidera, questa doppia gioia al padre che sono assolutamente certo, al di là di ogni piccolo dubbio, che ama e desidera rallegrare con tutto il suo cuore.

Anche perchè leggo che il cuore di Marco continua ad amare Geova e desidera rallegrare il suo cuore ( Prov.27:11 ).

E quale cosa poterebbe rallegrare Geova più che vedere ristabilito questo doppio vincolo, carnale e spirituale fra un padre e suo figlio?

Vorrei dire tante altre cose, ma devo lasciarvi.

Mi stringo a tutti i foristi, di qualunque fede ed ideologia essi siano, con un grande abbraccio.

Francesco.

[Modificato da fr44 07/10/2006 3.36]

E di sicuro combatteranno contro di te, ma non prevarranno contro di te, poiché ‘io sono con te’, è l’espressione di Geova, ‘per liberarti’”
(Geremia 1:19)
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