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lettere agli anziani..

Ultimo Aggiornamento: 29/11/2006 09:07
24/11/2006 10:29
 
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lettere degli anziani alla betel, con relativa risposta.
leggete un pò qui:

SE C'È DUBBIO SUL PENTIMENTO:
Non è opportuno che un c.g. non pervenga a una decisione unanime. Quando di forma un c.g. vuol dire che vi sono le prove inconfutabili circa la violazione di un componente della congregazione Tale individuo pertanto merita la disassociazione. È poi responsabilità del c.g. valutare l'esistenza o l'entità del pentimento per vedere se esiste la base per mostrare misericordia. Le evidenze dovrebbero convincere il c.g. al di là di ogni dubbio dell'esistenza del giusto pentimento. Se tale convinzione non è completa ma rimane anche solo un dubbio, allora la decisione dovrà essere quella di disassociare (SCD[SM=g27994]SE 30.7.87)



DISASSOCIATI DISSOCIATI

USARE IL PULLMAN DELLA congregazione:
In base a quanto è detto in 1Co. 5:11 e 2 Gio. 10 i cristiani devono cessare di mischiarsi in compagnia dei disassociati e neanche devono salutarli. W 1.1.82 p 24; 15.7.85 p 30, 31 Rispondendo alla vs. specifica domanda, sarebbe sicuramente errato permettere a disassociati di usare la corriera affittata per fare il viaggio per recarsi sul luogo dell'assemblea. Il problema deve essere risolto dai genitori dei minorenni disassociati. Il fatto di permettere a questi disassociati di usare la corriera non si può paragonare ad un atto umanitario, infatti non si trovano nell'estrema necessità e inoltre non è l'unica soluzione. I genitori con figli disassociati possono benissimo andare all'assemblea con il proprio mezzo o servendosi di mezzi pubblici. Pertanto come A. dovreste essere esemplari nell'aderire alla direttiva teocratica succitata (SCC[SM=g27994]SC 30.8.86)

PRENDONO LETTERATURA IN SALA:
È disposizione della società non permettere a un disassociato di avere pubblicazioni bibliche se non per una sua consultazione personale mediante un unico esemplare di ogni pezzo. Non potrà avere la possibilità di offrire pezzi della ns. letteratura ad altri. Per ottenere tali esemplari per uso personale, dovrà recarsi all'apposito reparto che si trova nella locale Sala del Regno. Se non vuole fare questo non saremo certo noi a fargli pervenire la ns. letteratura. È sbagliato che un A. si assuma l'incarico di consegnare letteratura ad un disassociato a domicilio (SCD[SM=g27994]SE 28.1.86)

Se un disassociato o dissociato fa richiesta di abbonamento o di altra letteratura, viene indirizzato alla congregazione locale. Non è necessario fare un abbonamento perché riceva le riviste per uso personale. Potrebbe ritirarle personalmente nella Sala. (C 12.1.91) Casi particolari possono comunque essere valutati dal corpo degli A. Se la persona è sincera e ci sono validi motivi per credere che abbia serie difficoltà ad ottenere letteratura teocratica, si potrebbe disporre localmente di inoltrare un abbonamento tramite la congregazione Questo sarà comunque un'eccezione e non la regola che seguiamo in genere con le persone espulse (SCD[SM=g27994]SD 24.11.92)

ALLE ADUNANZE, CANTARE, DIRE “AMEN” ARRIVARE QUANDO L’ADUNANZA È COMINCIATA:
Il Km 12/74 spiega: "All'individuo disassociato non è proibito assistere alle ad. nella S.d.R. aperta al pubblico in genere finché si comporta correttamente". Il punto importante e il comportamento del disassociato alle ad. Egli dovrebbe starsene tranquillamente seduto, senza intrattenere conversazioni con i fratelli, partecipare o arrecare disturbo. Non è il caso di stabilire una regola precisa indicante quanti minuti prima o dopo l'adunanza. il disassociato dovrebbe entrare o uscire dalla Sala. Inoltre non c’è motivo per cui si dovrebbe impedire al disassociato di cantare i cantici e pronunciare la parola "amen" dopo le preghiere. Ciò rientra nelle iniziative dell'individuo. Le preghiere e i cantici sono parte integrante delle adunanze, a cui al disassociato è permesso assistere. (23.12.92)

ASSOCIAZIONE CON PARENTI DISASSOCIATI:
La W 1.1.82 p 31 mostra che il disassociato deve comprendere che con la disassociazione ha perso molte cose: "La piacevole compagnia dei fratelli, inclusa gran parte dell'associazione che aveva con i parenti cristiani". Cosa si intende con ciò? Innanzi tutto l'associazione spirituale? In altre parole non si intratterranno piacevolmente col disassociato nel consultare pubblicazioni, anche se usate in modo correttivo. Che dire dell'associazione a scopo di svago? La stessa rivista a p 30 dice: "I cristiani imparentati con un disassociato che non vive in casa con loro dovrebbero sforzarsi di evitare l'associazione non necessaria." Per ciò che riguarda l'intervento degli A. verso il fratello dedicato che ha un parente disassociato che non vive in casa, W 15.1.75 p 55 afferma: "In quanto ai disassociati che vivono fuori casa, ciascuna famiglia deve decidere fino a che punto li frequenterà. Questa non è una decisione che gli A. possono prendere per loro. Se un genitore va a visitare un figlio o a trovare i nipoti e gli è permesso entrare nella casa cristiana, questo non interessa gli A. Egli ha il diritto naturale di visitare i suoi parenti". Perciò lo stabilire quanto un cristiano potrà frequentare un parente disassociato è una cosa che egli stesso dovrà determinare. Ovviamente se dovesse mantenere un contatto evidentemente non necessario e la congregazione trovasse da ridire sul suo comportamento, verrebbe considerato non esemplare e gli verrebbero negati speciali privilegi di servizio (SCD[SM=g27994]SE 10.4.87)

Sappiamo che la disassociazione non spezza i legami familiari. Nel caso della sorella disassociata ricoverata in ospedale per aver partorito, lasciamo alla personale coscienza dell'individuo, essendo suo parente, se andarla a trovare o no. Comunque non ci dovrebbe essere ragione per cui i fratelli non parenti vadano all'ospedale a trovarla (SCB SC 5.8.83)

Se un fratello carnale insiste di passare le vacanze col proprio fratello dovrebbe essere ammonito facendogli notare il pericolo che incorre nell'avere associazione con questa persona. Se insiste nel volersi associare con tale persona allora valgono le informazioni della W 1.1.82 dove sono indicati i possibili motivi per cui un parente potrebbe anche associarsi ad un disassociato, solo comunque per stretta necessità. Ma passarci le vacanze insieme non è una di quelle cose strettamente necessarie. Quindi la persona potrebbe essere soggetta alla disassociazione se persiste in questo (SCB SC 5.8.83)

Vi invitiamo a considerare la questione del fratello A. riguardo all’ospitare in casa propria il figlio disassociato, mantenere con lui rapporti di lavoro, accudirlo lavandogli la biancheria, ecc., di carattere strettamente personale. Non spetta alla congregazione valutare le circostanze e le necessità familiari dei propri componenti o determinare se un figlio debba o non debba essere ospitato da suo padre, anche se si tratta di un disassociato. Non crediamo neppure sia opportuno definire il padre complice della condotta errata del figlio perché lo ospita in casa sua. La cosa sarebbe diversa se il padre permettesse a suo figlio di avere una condotta riprovevole in casa, per es. se il figlio convivesse con un’altra persona, ospitare i due conviventi come se fossero marito e moglie. Quando si dovrebbe prendere in considerazione il comportamento del fratello e la sua esemplarità di nominato? Nel caso egli avesse associazione spir. con suo figlio, o tentasse di giustificare o scusare la sua condotta errata. Ks 103, 104 Crediamo che quanto abbiamo detto sia sufficiente per aiutarvi a ridimensionare il problema e aiutare la congregazione a non sindacare su questioni di carattere personale e familiare. Non è quindi il caso di concedere al fratello limiti di tempo perché cerchi sistemazioni familiari e di alloggio diverse o modifichi i suoi eventuali programmi di lavoro (SSD 20.12.94)

Il libro Ks alle p. 1034 spiega che nessuno può porre delle regole sull’associazione che fratelli hanno con parenti disassociato, ameno che non vi sia associazione spirituale. O un tentativo di giustificare o scusare la condotta errata. La situazione attuale è che il figlio disassociato ora vive per conto proprio e in una condizione contraria ai princìpi delle Sacre Scritture. Il fratello dovrebbe tener conto di quanto indicato nella W 1.1.82 p. 30, dove è spiegato che un cristiano imparentato con un disassociato che non vive in casa con lui dovrebbe sforzarsi di evitare l’associazione non necessaria, riducendo al minimo anche i contatti d’affari. Quello che poi aggrava la situazione è che regolarmente accoglie il figlio con la convivente sia pranzando insieme che con altri parenti. Non dimostra così di approvare tacitamente la condotta del figlio disassociato? Non è questo un tentativo di scusare tacitamente una condotta errata come una convivenza? (Ks 11 Ci sembra di capire che c’è un’ulteriore aggravante, in quanto i contatti col figlio disassociato avvengono anche in presenza di altri fratelli battezzati. Essendo un A. nominato, dovrebbe essere esemplare nella sua condotta e dimostrarsi leale alle norme esposte nella Parola di Dio mantenendo così una buona coscienza. (1Tm 1:19, 3:7, 13; Tito 1:9) Per cui desideriamo che sia esaminata la sua situazione ed essere aggiornati sulla questione e sulle decisioni prese. (SCA SB 17.3.00)

DISASSOCIATO PRESENTE AL PRANZO MATRIMONIALE:
Ci informate che diversi fratelli hanno assistito ad un matrimonio nel quale era presente una persona disassociata e si sono anche intrattenuti al pranzo di nozze fino a perdere le adunanze della domenica. Pensiamo sia bene parlare con questi fratelli per metterli in guardia contro i pericoli che corrono mettendo al primo posto le cose materiali anziché le cose spirituali, come hanno fatto. Ci chiedete se sia sufficiente la correzione impartita o se si debba fare qualcos'altro. Questo dipende dall'effetto che l'azione ha avuto sulla congregazione Ha turbato diversi nella loro coscienza, suscitando forse critica verso tali fratelli? O forse sono inciampati dei fratelli o persone nuove? Se vi è stato qualche turbamento o inciampo nella congregazione, allora i fratelli che lo hanno creato potrebbero perdere i loro privilegi. Quindi, è compito degli A. determinare se esiste il turbamento e se è sì, determinare se sia necessario togliere dei privilegi ai fratelli che lo hanno creato. Quando le sorelle non sono esemplari, potrebbero perdere il privilegio di fare discorsi nella SMT, partecipare a dimostrazioni o interviste dal podio. Per quanto riguarda i SM si deve determinare se l'effetto prodotto sulla congregazione li abbia resi non più liberi da accusa o irreprensibilità. Dopo aver determinato questo il corpo degli A. dovrà prendere una decisione in merito (SCB SA 27.12.83)

In occasione del matrimonio, se fosse presente il parente disassociato, i cristiani che sono stati invitati, "parenti o no, potrebbero decidere di non andarvi per non mangiare con lui e non stare in sua compagnia". W 1.1.82 p 31. Tali invitati dovranno decidere il da farsi. Ovviamente i fratelli dovranno essere informati in anticipo se sarà presente al pranzo nuziale il parente disassociato, affinché possano assumersi le loro responsabilità di decidere senza essere oggetto di pressioni. Se venissero a conoscere della presenza del disassociato solo una volta presenti al ricevimento, sarebbero messi in notevole imbarazzo e difficoltà. Ognuno si assumerà la responsabilità delle proprie azioni (SSE 15.9.84)

La W 1.1.82 p 31 mostra che se una persona disassociata partecipasse ad un pranzo matrimoniale, molti cristiani, parenti o no, potrebbero decidere di non andarvi. Pertanto chi organizza tale pranzo, inoltrando gli inviti agli ospiti, vorrà tener conto di questo fatto. Se decidesse di invitare il proprio parente disassociato, si dovrebbe assumere la responsabilità della decisione che può avere in ciò la congregazione Inoltre per lealtà verso i suoi conservi, dovrebbe informare gli altri invitati Testimoni che sarà presente una persona disassociata. Dopo averli informati, sarà loro responsabilità decidere se accettare o no l'invito. Nel caso accettassero, dovrebbero tener conto che se la congregazione trovasse da ridire, essi verrebbero squalificati dal rivestire incarichi di responsabilità (SCD SD 5.6.87)

La spiritualità di alcuni è stata messa alla prova in relazione ai parenti disassociati. La W 1.1.82, p 31, § 23, dice: “Prendiamo il caso di un matrimonio di una coppia cristiana che dev’essere celebrato in una S.d.R. Che dire se c’è un ricevimento? Si permetterà al parente disassociato di essere presente? Lo si inviterà? Se egli vi partecipasse, molti cristiani, parenti o no, potrebbero decidere di non andarvi, per non mangiare con lui e non stare in sua compagnia, tenendo conto delle parole di Paolo riportate in 1Co 5:11”. Alcuni hanno cercato di giustificare la loro presenza a un ricevimento nuziale in cui erano presenti anche dei disassociati ragionando cosi: “Non sono seduto al suo stesso tavolo, per cui non sto mangiando con il disassociato”. La scrittura dice: ‘di cessar di mischiarci in compagnia di’ tali persone. Se chi organizza un ricevimento viola questa chiara istruzione invitando persone disassociate, ha l’obbligo di informarne tutti gli invitati in modo che questi possano decidere se essere presenti o meno. Se un A. o un SM manifestasse scarso giudizio sotto questi aspetti al punto da far sorgere in altri seri dubbi, potrebbe perdere l’idoneità scritturale a prestare servizio nell’incarico (1Tm 3:13). Non sostenendo la Parola di Dio, ha mancato di conservare la spiritualità della congregazione (Tito 1:9). Coloro che hanno privilegi extra nella congregazione, saranno spinti dall’amore a stabilire un buon es. che tutti possono seguire, prendendo la direttiva nel salvaguardare la congregazione dallo spirito del mondo (2Co 6:3). (Schema ad. A. col CO Mar. 99 –Ago. 99)

FIGLIO PUÒ PREGARE QUANDO È PRESENTE IL PADRE DISASSOCIATO?:
Alla domanda se un figlio dedicato può pregare all'ora dei pasti a tavola quando è presente il padre disassociato, la risposta è no. Questo per il fatto che quando uno prega alla presenza di un disassociato la preghiera è una relazione spirituale col disassociato. Pertanto i familiari possono fare la preghiera per proprio conto e poi prendere il pasto (SPA SF 11.2.85)

AVERE CONTATTI INGIUSTIFICATI CON UN DISASSOCIATO:
Chi non tenesse in nessun conto l'ammonizione di non avere un'ingiustificata associazione con un disassociato, non sarebbe un esempio e potrebbe perdere gli speciali privilegi nella congregazione Oltre a ciò, se malgrado l'aiuto a vedere le cose dal punto di vista di Dio e forse ripetute ammonizioni, non smettesse di associarsi con la persona espulsa, potrebbe essere oggetto lui stesso alla disassociazione W 1.1.82 p 26 (SSE 15.9.84)

Ci presenti una situazione che riguarda una persona interessata che ha contatti con un disassociato. Il principio esposto in 1Co 5:11 risponde alla domanda. Se questa persona interessata vuole divenire un componente della congregazione deve sostenere il punto di vista di Geova espresso in questo versetto e troncare ogni rapporto con i disassociati. Certamente il proclamatore che tiene lo studio dovrebbe aiutare questa persona a capire e rispettare questo principio (SCD SD 27.3.91)

DISASSOCIATI PER ADULTERIO CHE CONVIVONO:
Ci portate all'attenzione il caso di 2 persone disassociate per adulterio che convivono. Come potete ben comprendere essi devono separarsi e smettere di convivere se desiderano essere riassociati. Le opere degne di pentimento passano ovviamente da questa strada. Per quanto riguarda la possibilità che lei viva insieme alla figlia nell'appartamento il cui affitto è pagato da lui, non crediamo che in questo sia nostra. responsabilità entrare. È una decisione che spetta a loro prendere. Naturalmente ella non sarebbe libera di frequentare lui o di agire come se fossero dei fidanzati. Se quando vi saranno le condizioni legali per farlo, essi decideranno di sposarsi, la congregazione potrebbe non avere nulla da obiettare, se si accerterà che l'ex marito, decidendo di separarsi legalmente dalla moglie, abbia inteso indicare il suo mancato perdono per l'adulterio. In tal caso si configurerebbero le condizioni indicate in W 1.4.75 p 223, 224. Spetterà comunque a voi determinare l’aspetto della questione (SCD 6.8.91)

LAVORARE ASSIEME A UN DISASSOCIATO:
Riteniamo che la decisione presa dal fratello di avvalersi dell'opera di un disassociato non sia saggia. Quindi sarà opportuno incoraggiarlo ad interrompere il rapporto di lavoro col disassociato appena sarà possibile. Se dovesse esistere un contratto molto probabilmente non si potrà sciogliere immediatamente, comunque farebbe bene per la sua salute spirituale e per il bene di tutti, ad interrompere il contratto di lavoro appena sarà possibile. Che dire della sua posizione in seno alla congregazione? Se dovesse venire criticato per aver assunto un disassociato non sarebbe più libero da accusa e dovrebbero essere rivisti i suoi requisiti. Quindi il corpo degli A. deve esaminare se il problema del fratello è divenuto causa di disturbo in seno alla congregazione Se vi è turbamento allora dovrebbe essere rimosso dall'incarico di SM. Ma qualora non fossero sorti dubbi in seno alla congregazione allora sarà sufficiente assistere il fratello perché prenda la decisione di non avvalersi più dell'opera di un disassociato onde eviti di essere possibilmente rimosso dall'incarico nel futuro (SCA SC 12.11.83)

La W 1.1.82 p 24 tratta i problemi che possono sorgere in relazione agli affari e al lavoro quando una persona viene disassociata. Perciò si potrebbe indicare ai fratelli che continuando a lavorare alle dipendenze di un disassociato, che vi può essere il pericolo di poter rimanere influenzati da lui a danno della spiritualità e della relazione con Geova e con la sua organizzazione. Devono comprendere che la relazione esistente tra loro è cambiata e dovranno evitare in modo assoluto qualsiasi associazione sociale o spirituale con lui. Ma oltre a ciò devono anche riflettere sulla possibilità che rimanendo alle dipendenze del disassociato essi possono far inciampare qualcuno nella congregazione (1Co 10:32) Se ciò dovesse succedere, renderebbe necessario escluderli da privilegi speciali, non solo per quanto riguarda gli incarichi di A. o SM, ma anche dal fare la preghiera, fare parti dal podio e qualsiasi privilegio che li porrebbe davanti alla congregazione come esemplari. Per questo si dovranno invitare questi fratelli a considerare la cosa in preghiera per essere illuminati nella decisione da prendere. (Pro 2:1013) Facendo ciò potrebbero pensare che sia saggio lasciare il posto di lavoro valutando che sia più importante la salvaguardia della loro spiritualità che i vantaggi e la sicurezza economica che hanno rimanendovi. (Sl 37:5, 25; 55:22) Comunque lasceremo loro la decisione, e se decidessero di rimanere, dovranno assumersi la propria responsabilità dinanzi a Geova. (Gal 6:5) Però se rimanessero con un atteggiamento di sfida verso la decisione della congregazione per la disassociazione, forse criticandola presso altri o giustificando il disassociato o cercando di diminuire la gravità del suo peccato, allora sarà necessario parlargli in modo fermo, indicando il pericolo che corrono insistendo in tale atteggiamento. (Gal 6:1) Ma se decidono di rimanere solo perché non hanno sufficiente fede per lasciare la sicurezza economica del lavoro, lasceremo loro la responsabilità (SCB SA 26.3.84)

Veniamo informati che un fratello ha assunto un disassociato alle sue dipendenze per lavoro. La W 1.1.82 p 24 e 26 parla solo di casi di chi è dipendente di un disassociato o di un datore di lavoro T.d.G. alle cui dipendenza lavora un disassociato. Ma non ci porta alla conclusione che una persona sia soggetta alla disassociazione. Egli potrebbe avere ragioni personali per l'assunzione di un disassociato, ragioni o motivi che noi non siamo autorizzati a esaminare o giudicare. Al §27 si parla di disassociare quelli che si associano ai disassociati, ma vi sono condizioni che devono esistere perché la persona sia soggetta alla disassociazione. Ad es. venivano indicati questi 3 punti: (1) una persona che si è schierata dalla parte del trasgressore; (2) deve essere ammonita e se necessario ripresa con severità; (3) se dopo l'ammonizione non smettesse di accompagnarsi con la persona espulsa, potrebbe essere chiamata davanti ad un c.g. Ora, tornando al caso che stiamo considerando, sembra che non vi siano indicazioni che facciano pensare che il rapporto sia più che un rapporto di lavoro. Non ci sono evidenze che il fratello tenga compagnia al disassociato anche dopo l'orario di lavoro o che abbia rapporti sociali o spir. con lui. Quindi egli non potrebbe essere definito come quelli menzionati al §27. Perciò non dovrebbe essere chiamato davanti ad un c.g. Comunque, pensiamo che sarebbe opportuno che parliate con questo fratello per fargli vedere il pericolo che può correre stando tanto tempo con un disassociato anche se per lavoro. Se poi vi fossero molti fratelli che sono rimasti turbati da ciò che il fratello ha fatto, tanto che egli ha perduto la stima della congregazione, non sarebbe esemplare e non gli si dovrebbero dare privilegi. Se è un A. o un SM ciò si potrebbe riflettere anche sui suoi requisiti e voi A. potreste pensare che sia necessario esaminarli (SCB SA 20.4.84)

ESSERE CLIENTI O FARSI CURARE DA UN DISASSOCIATO:
Ci chiedete se è giusto farsi curare da un disassociato. Come voi sapete bene, coloro che sono leali a Geova non rivolgono ai disassociati né il saluto né la parola, questo perché seguono il consiglio di 2Gv 911. Ora nel caso in cui un cristiano fosse obbligato sotto il profilo contrattuale o finanziario a continuare un determinato rapporto con un disassociato, allora potrà discutere con lui su questioni di lavoro, ma le conversazioni spirituali e i rapporti d'amicizia sarebbero cose del passato. Coloro che sono implicati nel problema farebbero bene a chiedersi: È indispensabile che mi rivolga a questo disassociato per ricevere i suoi trattamenti? Potrei rivolgermi altrove? Che cosa penseranno i miei fratelli del fatto che mi faccio curare da un disassociato? Potrei col mio comportamento influenzarli in maniera negativa? Potrei io essere in qualche modo influenzato dal comportamento di questo disassociato? (SSC 24.2.84)

Ci chiedi se i fratelli possono continuare ad essere clienti di un disassociato. Con questi fratelli possiamo ragionare se sia indispensable servirsi del negozio del disassociato e se non sarebbe meglio troncare ogni rapporto per evitare il pericolo di essere influenzati da lui in qualche modo. Poi lasceremo la decisione a loro. Naturalmente sempre che non abbiamo associazione spirituale o sociale col disassociato (SCB SA 26.2.84)

QUANDO IL PROPRIO FIDANZATO VIENE DISASSOCIATO:
Quanto esposto nella W 15.1.64 p 43 non è più da ritenere corretto. Rimane una responsabilità della persona credente decidere se sciogliere il proprio fidanzamento con una persona che è stata disassociata, anche se sotto certi aspetti potrebbe essere suggeribile. Dal momento che il credente decide di mantenere il fidanzamento, quali princìpi dovrebbero guidare coloro che si vengono a trovare ad avere un certo tipo di relazione col disassociato? La W 1.1.82 tratta tali princìpi che valgono sia per i genitori del disassociato, quanto per i genitori della sorella che desidera mantenere il suo fidanzamento. La rivista dice che potrebbe essere necessario discutere col disassociato questioni, per es. che riguardano il matrimonio o altre cose legate al fatto che verranno acquisiti dei legami di parentela, ma "le conversazioni spir. e i rapporti di amicizia sarebbero cose del passato". Parlando di coloro che rientrano nell'immediata cerchia familiare del disassociato, viene detto che "pur continuando a riconoscere i vincoli familiari, non avranno più alcuna relazione spir. con lui". Infine, riferendosi ai parenti che non vivono in casa col disassociato, aggiunge che "dovrebbero sforzarsi di evitare l'associazione non necessaria". (p 24, 28, 30) Questa dovrebbe essere la linea di condotta da rispettare. E responsabilità degli A. aiutare singolarmente coloro che sono interessati al problema a tener conto dei princìpi scritturali. È responsabilità degli A. determinare quando un'associazione con un disassociato va oltre il limite consentito dalla norma di Dio e intervenire, dopo ripetuti ammonimenti, con qualche misura disciplinare (SCD SD 14.1.92)

Essendosi lui volontariamente dissociato, sarebbe bene consigliare la fidanzata di interrompere il fidanzamento. Comunque spetta a lei decidere visto che aveva già dato la sua parola al fidanzato prima che si dissociasse. Se ritiene di tener fede alla parola data è libera di farlo, è la sua decisione. La congregazione non interverrà. La situazione sarebbe diversa se uno si fidanzasse con una persona già disassociata. Naturalmente nel mantenere fede alla parola data la sorella non farebbe la scelta migliore spiritualmente parlando (SCA SF 10.2.83)

Ci dite che una persona che studia la Bibbia al momento dell'inizio dello st. era fidanzata con un disassociato. Sembra che sia stato detto che se ella si battezzasse in questa condizione verrebbe disassociata, perciò è stato interrotto lo st. Crediamo che le circostanze richiedano una diversa soluzione del problema. Dato che questa persona non era a conoscenza della verità quando si è fidanzata col disassociato, la cosa rimane una sua decisione di coscienza. Sarà lei a decidere se continuare a rimanere fidanzata col disassociato e poi sposarlo. Quindi sarebbe appropriato continuare lo st., spiegandogli quali rischi spir. corre sposando un disassociato e lasciando la decisione finale a lei.

VISITE DEGLI A. AI DISASSOCIATI:

NON SI SEGNA IL TEMPO COME SERVIZIO:
Riguardo alla domanda sulle visite annuali ai disassociati, la W che spiega la disposizione delle visite ai disassociati non specifica che si debba contare il tempo come servizio di campo. Quindi, è bene attenersi alla regola indicata da Paolo in 1Co. 4:6 di ‘non andare altre ciò che è scritto’. La W 15.4.91 p 223, spiega che gli A. fanno queste visite con lo scopo di mostrare quanto sia misericordioso Dio e come si preoccupa di coloro che si sono allontanati da Lui. Gli A. considerano quindi queste visite come una parte della loro opera pastorale. Con questa ottica, crediamo non si debba segnare il tempo dedicato a tali visite come se fosse attività di evangelizzazione. (SCB SB 19.12.96)


fonte:
www.infotdgeova.it/question.htm

[Modificato da stefanobarbapapa 24/11/2006 10.34]

se cerchi una mano disposta ad aiutarti, la trovi alla fine del tuo braccio."
24/11/2006 13:06
 
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Tutto vero
Chi è da tanti anni tra i TdG , non può fare che confermare che è tutto vero.

Tante situazioni descritte sono state vissute nella realtà.

Si spiegano anche molti atteggiamenti degli anziani particolarmente "duri" su questioni non specificate nelle pubblicazioni (Torre di Guardia o Ministeri).

Il linguaggio delle circolari è perentorio e non ammette troppe interpretazioni. Gli anziani devono semplicemente leggerle e applicarle.


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Il MALE sono quelli che impongono la propria autorità come verità assoluta e non si dispongono alla verità come autorità assoluta.



24/11/2006 18:20
 
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scusate , ma nel forum della fonte cosa vi hanno detto , avrete una idea , una risposta , una discussione oppure non vi dicono nulla i tdg presnti ? ... perchè qui oramai non ci sono piu tdg sono post che potrebbero non avere piu risposte o valore
25/11/2006 08:36
 
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Re:

Written by: benimussoo 24/11/2006 18.20
scusate , ma nel forum della fonte cosa vi hanno detto , avrete una idea , una risposta , una discussione oppure non vi dicono nulla i tdg presnti ? ... perchè qui oramai non ci sono piu tdg sono post che potrebbero non avere piu risposte o valore


Forse non hanno niente da dire perchè sanno che sono vere... gli anziani ricevono queste lettere personalmente e i tdg in generale sanno che sono vere perchè sono stati consigliati ad agire cosi in quelle occasioni.
Ciao cara

[Modificato da (Mario70) 25/11/2006 8.38]

25/11/2006 19:11
 
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Non sono TdG e non posso pronunciarmi sul fatto se queste disposizioni siano vere o meno.

Non trovo niente di trascendentale in queste disposizioni che oltretutto sicuramente sono ben note a chi si associa ai TdG.

Trovo ragionavole che un gruppo religioso tenga a debita distanza elementi del tipo simile a quelli presenti su questo forum che non fanno che schizzare veleno da tutti i pori.

Elementi che sarebbero indesiderabili in un parito politico, in una associazione sindacale, perfino in una associazione per caccia e pesca.

Figuriamoci in un gruppo che crede in dottrine religiose.

Personalemte evirterei accuratamente anche il benchè minimo contattpo con chi ha come unico obbiettivo quello di rompermi le scatole in maniera ossessica come i foristi di questo forum.

Non vedo altra soluzione ragionevole che le disposizioni di cui sopra.

E poi son d'accordo con la forista Benimussoo. Qui i Testimoni di Geova non postano più, a chi fanno queste domande? Al vento?

Adesso sarebbe il momento, se hanno qualcosa di nuovo da proporre, di essere finalmente propositivi invece che continuare nella polemica infinita senza alcun interlocutore che risponda.

A meno che questi signori dai grandi proclami polemici non abbiano null'altro da proporre che un nulla fatto solo di critiche e polemiche inutili.

Mario.
25/11/2006 20:44
 
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Non sono TdG e non posso pronunciarmi sul fatto se queste disposizioni siano vere o meno.



Allora faresti meglio a tacere sulle cose che non conosci! nessuno ti costringe con una pistola a rispondere per forza a tutto quello che leggi.


Non trovo niente di trascendentale in queste disposizioni che oltretutto sicuramente sono ben note a chi si associa ai TdG.



Se dici ciò capisco che è vero ciò che dici, e cioè che non conosci affatto la realtà dei Tdg. Permettimi che io che mi sono associato con loro per gran parte della mia vita (la bellezza di 22 anni – e adesso ne ho 28!) ne so qualcosina più di te.
Queste sono risposte private che vengono date agli anziani su domande che essi pongono privatamente alla sede centrale. Non si capisce in che modo i proclamatori possano essere a conoscenza di tutte queste procedure particolari visto che i destinatari di queste informazioni sono soltanto gli anziani.
Certo che tutte queste particolarità facenti parte integrante della vita comunitaria dei Tdg dovrebbero essere ben note a tutti coloro che sono interessati a battezzarsi. Ma se il battesimo, secondo le tempistiche previste dalla WTS, dovrebbe avvenire già quando un candidato conosce le dottrine fondamentali dei Tdg, non fa certo in tempo a sapere tutte queste cose. Però, dal momento che è battezzato, le deve comunque accettare ed esservi sottomesso, pena la disciplina che porta anche all’espulsione dalla Congregazione.
Questi sono i fatti. Altro che storie!


Trovo ragionavole che un gruppo religioso tenga a debita distanza elementi del tipo simile a quelli presenti su questo forum che non fanno che schizzare veleno da tutti i pori.



Qui l’unico che schizza in continuazione sprizzando dissapore sugli altri sei solo tu. Sinceramente sono davvero stufo che la realtà delle cose debba essere sminuita, svalorita e alterata. Il veleno, che poi non è nemmeno un veleno ma è una critica ‘bereana’ di chi non riconosce tutte le regole e le regolette che scandiscono minuziosamente la vita di ogni Testimone, scaturisce dall’emarginazione totale e perenne di chi non la pensa come il CD. Non capisco poi come una persona ‘ragionevole’ come te possa confondere così facilmente la causa con l’effetto.
Analizziamo bene la situazione: CAUSA = il dissenziente Tdg viene scomunicato, EFFETTO = il dissenziente Tdg lamenta l’ingiustizia subita.
Invece tu inverti le due cose e crei uno schema come questo: CAUSA = il dissenziente Tdg si lamenta dell’organizzazione, EFFETTO= il dissenziente Tdg viene scomunicato.
Ora dimmi, avviene prima la lamentela degli ex o la scomunica della WTS? Considerando che l’ex è ex appunto perché è già stato scomunicato allora ciò vuol dire che la lamentela avviene dopo la scomunica. Ergo vale lo schema causa effetto scritto da me che lo schema fantasioso da te proposto.
Mi dici infatti come puoi trovare ragionevole che la WTS scomunichi per cose non ancora fatte, giacchè le lamentele partono DOPO la scomunica?


Elementi che sarebbero indesiderabili in un parito politico, in una associazione sindacale, perfino in una associazione per caccia e pesca.



Sì perché il partito politico ti disassocia, l’associazione sindacale ti priva degli affetti più cari e i membri dell’associazione di per la caccia e la pesca quando ti incontrano non ti guardano più in faccia, nevvero? Che paragoni, complimenti!


Personalemte evirterei accuratamente anche il benchè minimo contattpo con chi ha come unico obbiettivo quello di rompermi le scatole in maniera ossessica come i foristi di questo forum.



Ogni qualvolta incontro qualcuno in giro che conoscevo bene e frequentavo assiduamente e che adesso non mi guarda più in faccia perché un gruppetto di persone site a Brooklynn legge nella Bibbia queste cose, ogni volta che faccio la fila al supermercato e incontro fratelli che fino a qualche mese prima mi salutavano e adesso abbassano lo sguardo creando un grande senso di imbarazzo in me per la sola colpa di non essere più in linea con la WTS e per essere stato coerente con la mia religiosità, le mie scatole si rompono e mi verrebbe voglia di spaccare tutto. Questa è un’infamia, un’ingiustizia nei mie confronti. E ho ragione a lamentarmi, così come lo ha chiunque si lamenti del modo bestiale in cui la scomunica Tdg tratta chi non è d’accordo più col CD.
Mi auguro che tu un giorno possa diventare un Tdg e renderti poi conto che secondo te quella non è la verità. Poi vedremo cosa dirai. E’ troppo facile parlare quando non si è nel problema. E’ solo quando ci si passa che si capisce.


Non vedo altra soluzione ragionevole che le disposizioni di cui sopra.



Che sono a conoscenza dei soli anziani e che vengono applicate prima ancora che l’ex si lamenti. Infatti viene espulso prima di diventare ex ‘lamentoso’.


E poi son d'accordo con la forista Benimussoo. Qui i Testimoni di Geova non postano più, a chi fanno queste domande? Al vento?



A me non sembra che non postino più. Ho visto delle risposte di Ebe, Damaride e SandraN fino all’altro giorno (e anche fr44). Perciò non vedo perché contraddire Dana.


Adesso sarebbe il momento, se hanno qualcosa di nuovo da proporre, di essere finalmente propositivi invece che continuare nella polemica infinita senza alcun interlocutore che risponda.



La tua richiesta che gli ex-Tdg descrivano la loro attuale fede così che non demoliscano soltanto ma edifichino pure è davvero infantile. Te ne spiego velocemente le ragioni:
1)chiedersi cosa sono gli ex-Tdg ora che non sono più Tdg sarebbe come chiedersi cosa sono gli ex-cattolici ora che non sono più cattolici. Ma ti pare che tutti gli ex-cattolici vadano a finire tutti nella stessa religione? C’è chi diventa Evangelico, chi diventa ateo, chi diventa agnostico, chi diventa Tdg, chi diventa musulmano, chi diventa buddista, ecc ecc. La stessa cosa accade con gli ex-Tdg: non esiste un gruppo che diventa un’unica cosa ma esistono diversi ex che hanno lasciato la WTS per diversi motivi: fra questi c’è chi diventa ateo, chi diventa agnostico, chi diventa cattolico, chi diventa Evangelico, chi diventa Pentecostale, e via dicendo. Perciò la tua domanda che gli ex propongano la loro alternativa è priva di senso, perché ogni ex ha il proprio tracciato e il proprio percorso che segue in base alla propria maturazione religiosa.
2)non è necessario indicare qual è la via giusta da seguire quando si addita quella sbagliata. Io posso non sapere quel è la strada che conduce a Catania, ma se so che quella che tu stai prendendo invece di portarti a Catania ti porta a Palermo, posso indicarti tranquillamente che percorrendola a Catania tu non ci arrivi. E questo pur non sapendo qual è la strada giusta che invece ti porta a Catania.
Capito l’analogia stradale?


A meno che questi signori dai grandi proclami polemici non abbiano null'altro da proporre che un nulla fatto solo di critiche e polemiche inutili.




Scusami, hai fatto degli elogi a Pino Lupo per alcuni suoi post che rivelano credenze alternative. Pino Lupo è un ex-Tdg, eppure non distrugge soltanto. Si può sapere quindi di che ti vai lamentando? Invece di preoccuparti per gli altri, perché non proponi tu i tuoi punti di vista corretti sulla religione e il senso della vita? Magari insegneresti qualcosa ai ‘polemici’ che vengono sul forum.
25/11/2006 23:21
 
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Re:

Written by: Bicchiere mezzo pieno 25/11/2006 20.44


Ogni qualvolta incontro qualcuno in giro che conoscevo bene e frequentavo assiduamente e che adesso non mi guarda più in faccia perché un gruppetto di persone site a Brooklynn legge nella Bibbia queste cose, ogni volta che faccio la fila al supermercato e incontro fratelli che fino a qualche mese prima mi salutavano e adesso abbassano lo sguardo creando un grande senso di imbarazzo in me per la sola colpa di non essere più in linea con la WTS e per essere stato coerente con la mia religiosità, le mie scatole si rompono e mi verrebbe voglia di spaccare tutto. Questa è un’infamia, un’ingiustizia nei mie confronti. E ho ragione a lamentarmi, così come lo ha chiunque si lamenti del modo bestiale in cui la scomunica Tdg tratta chi non è d’accordo più col CD.
Mi auguro che tu un giorno possa diventare un Tdg e renderti poi conto che secondo te quella non è la verità. Poi vedremo cosa dirai. E’ troppo facile parlare quando non si è nel problema. E’ solo quando ci si passa che si capisce.



Carissimo fratello mio, avrei preferito che tu evitassi tutto questo, ma da quel che scrivi vedo che la mia profezia si è avverata, ricordi?
Quindi ora anche i dimessi sono trattati come tutti gli altri disassociati?
Ancora una volta la paura è cio che primeggia, chissà se nell'arco della mia vita vedrò per una sola volta le cose cambiare, che invece di far primeggiare il farisaismo legalistico, si desse importanza all'amore e si veda oltre e si mettano al primo posto i comandamenti di nostro Signore Gesu Cristo invece che i comandamenti di uomini.
Ancora una volta si avvera la scrittura "la lettera uccide ma lo spirito vivifica".
Ti dedico una scrittura che fa al caso nostro:
1 Giovanni 4:18-21
"18 Nell' amore non c' è paura, anzi l' amore perfetto caccia via la paura, perché la paura ha a che fare con la punizione, e chi ha paura non è perfetto nell' amore.
19 Noi lo amiamo, perché egli ci ha amati per primo. 20 Se uno dice: "Io amo Dio", e odia il proprio fratello, è bugiardo; chi non ama infatti il proprio fratello che vede, come può amare Dio che non vede? 21 E questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: chi ama Dio, ami anche il proprio fratello."

Spero che leggendo queste cose i tdg onesti possano riflettere e comportarsi diversamente anzi cristianamente.
Con affetto Mario.

P.S. ti do un consiglio: a forza di comportarsi cosi verso di te è normale che provi sempre piu astio verso di loro, ti domandi in continuazione come sia possibile, tutto questo è capitato anche a me, ma cerca di non metterti al loro livello, sono solamente accecati, solo quando cominceranno a riusare la loro coscienza vedrai che le cose cambieranno, sta a noi risvegliargliela, intanto è nostro dovere amarli comunque continuando a dire la verità.
26/11/2006 04:37
 
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Re:
Tralascio del tutto il post precedente che è ilclassicoparlare senza dire più di tanto e rispondo al presente post che apparentemente, per via della presentazione, sembra scritto da qualcuno che abbia competenza ma che invece se non è incompetente di religione, cosa di cui non ho motivo di eccepire, è chiaramente incompetente della virtù del saper vivere e del saper gestire i propri valori umani.

Troppa poca esperienza amico mio, tu parli manifestando uno sconcertante infantilismo.

Credo che più che frequenrare corsi di religione, ti farebbe bene frequentare un asilo d'infanzia. Ti assicuro che ne usciresti sucuramente migliorato. Tu dici:

Written by: Bicchiere mezzo pieno 25/11/2006 20.44



Non sono TdG e non posso pronunciarmi sul fatto se queste disposizioni siano vere o meno.



Allora faresti meglio a tacere sulle cose che non conosci! nessuno ti costringe con una pistola a rispondere per forza a tutto quello che leggi.



Cominciamo col dire che iinnanzitutto sei un gran maleducato nel tentare di mettere a tacere qualcuno che ha quasi il doppio della tua età.

Secondo: io non sto entrando affatto in merito a brani biblici o a quant'altro ma a comportamentei etici o meno. Di conseguenza iltuo tentativo di zittirmi è un chiaro sintomo di intolleranza a parole che sono simili ad un cacciavite che tocca un punto dolente.

Seiomio intervento è indolore per chè da incompetente mi sai spiegare perchè non l'hai ignorato?



Non trovo niente di trascendentale in queste disposizioni che oltretutto sicuramente sono ben note a chi si associa ai TdG.



Se dici ciò capisco che è vero ciò che dici, e cioè che non conosci affatto la realtà dei Tdg. Permettimi che io che mi sono associato con loro per gran parte della mia vita (la bellezza di 22 anni – e adesso ne ho 28!) ne so qualcosina più di te.
Queste sono risposte private che vengono date agli anziani su domande che essi pongono privatamente alla sede centrale. Non si capisce in che modo i proclamatori possano essere a conoscenza di tutte queste procedure particolari visto che i destinatari di queste informazioni sono soltanto gli anziani.
Certo che tutte queste particolarità facenti parte integrante della vita comunitaria dei Tdg dovrebbero essere ben note a tutti coloro che sono interessati a battezzarsi.



E allora mi dovresti spiegare come mai sono così disponibili da essere messe pubblicamente su un forum.

Il post iniziale di questo thread in cui un ex associato fa un così disinvolto copia/incolla di informazioni che a tuo dire sono qualcosa di coperto da segreto confessionale è in contraddizione con quanto dici.

E a persone che contraddicono l'evidenza comincio a non dare più tanto peso in merito alle loro successive affermazioni.


Ma se il battesimo, secondo le tempistiche previste dalla WTS, dovrebbe avvenire già quando un candidato conosce le dottrine fondamentali dei Tdg, non fa certo in tempo a sapere tutte queste cose. Però, dal momento che è battezzato, le deve comunque accettare ed esservi sottomesso, pena la disciplina che porta anche all’espulsione dalla Congregazione.
Questi sono i fatti. Altro che storie!



Credi che non conosca per nulla i TdG? Li conosco invece dal momento che ho una cognata e dei nipoti TdG.

Mia cognata, che è una laureata e non è una stupidella, ha frequentato per alcuni ANNI i TdG prima di aderire al loro credo in maniera definitiva e ha avuto TUTTO IL TEMPO per conoscere tutto ciò che c're da conoscere.

Se poi c'erano cose che ignorava doveva prendersela solo con se stessa se non conosceva cose che sono a portata di conoscenza di chiunque abbia un minimo di buon senso per informarsi di quel che è necessario per una adesione consapevole e informata.

Evidentemente se ha te mancavano tali cognizioni devi anche tu prendertela solo con te stesso per una adesione disinformata e carente.



Trovo ragionavole che un gruppo religioso tenga a debita distanza elementi del tipo simile a quelli presenti su questo forum che non fanno che schizzare veleno da tutti i pori.



Qui l’unico che schizza in continuazione sprizzando dissapore sugli altri sei solo tu. Sinceramente sono davvero stufo che la realtà delle cose debba essere sminuita, svalorita e alterata.



E qui toppi di brutto.Io non sprizzo alcun veleno, ma sto solo rispondendo a tono ad un gruppuscolo di persone che non hanno niente altro da emanare se non i loro schizzi di veleno cagionati dal loro rancore verso il gruppo che li ha messi alla porta sicuramente a buona ragione visti i "buoni" sentimenti che sono capaci di mettere in bella mostra.


Il veleno, che poi non è nemmeno un veleno ma è una critica ‘bereana’ di chi non riconosce tutte le regole e le regolette che scandiscono minuziosamente la vita di ogni Testimone, scaturisce dall’emarginazione totale e perenne di chi non la pensa come il CD.



Se la vita del Testimone è scandita da regole e regolette tutto questo fa parte delle regole del gioco che chi ha aderito al gioco deve aver accettato.

Se tu sei un giocatore di calcio non puoi lamentarti se dopo essere stato ammonito per un brutto fallo e segni un bellissimo e sofferto goal e per la gioia ti togli la maglietta, ti buschi la seconda ammonizione e vieni espulso con cartellino rosso.

Car mio, se prima hai accettato leregole adesso non pui strillare e battere i piedi se quella stesse regole ti si ritorcono contro: questo è da parte tua infantilismo puro.


Non capisco poi come una persona ‘ragionevole’ come te possa confondere così facilmente la causa con l’effetto.
Analizziamo bene la situazione: CAUSA = il dissenziente Tdg viene scomunicato, EFFETTO = il dissenziente Tdg lamenta l’ingiustizia subita.
Invece tu inverti le due cose e crei uno schema come questo: CAUSA = il dissenziente Tdg si lamenta dell’organizzazione, EFFETTO= il dissenziente Tdg viene scomunicato.



E cosa mi vorresti far capire? Che mia cognata laureata e i miei nipoti universitari che stanno avendo ilmassimo dei voti sono così imbecilli da aderire ad una confessione religiosa composta e diretta da paranoici e da pazzi?

Conosco troppo bene questi miei congiunti per credere in una idiozia come quella che tu vuoi propinarmi e cioè che un associato che segue le regole sia prima disassociato malgrado si attenga alle regole associative e venga comunque dissociato
gratuitamente e poi si lamenti delle misure prese nei suoi confronti.ù

Invece le cose, per un ordine naturale delle cose, avvengono sicuramente in base allo schema da me enunciato.

Il dissenziente si lamenta delle regole associative e le contesta e poi viene espulso per la sua manifesta dissenzienza, incompatibile con le regole di gruppo.

Rgoleprima accettate e poi disattese dall'espulso con la sua dissenzienza. Non vedo poi perchè un dissenziente debba necessariamente desiderare o addirittura pretendere di continuare a far parte di un gruppo del quale contesta le regole e i principi associativi.


Ora dimmi, avviene prima la lamentela degli ex o la scomunica della WTS? Considerando che l’ex è ex appunto perché è già stato scomunicato allora ciò vuol dire che la lamentela avviene dopo la scomunica. Ergo vale lo schema causa effetto scritto da me che lo schema fantasioso da te proposto.



Rileggiti bene quel che ho scritto e ti accorgerai, se la tua mente te lo consente per manifesta infantilità cerebrale, che di fantasiosi ci sono solo i tuoi assurdi teoremi.


Mi dici infatti come puoi trovare ragionevole che la WTS scomunichi per cose non ancora fatte, giacchè le lamentele partono DOPO la scomunica?



E tu mi dici, spiegandoti con qualche esempio, in che modo questa WRS scomunichi per cose ancora non fatte? Forse usa qualche sfera di cristallo?

Ma mi sa spiegare quale logica di persona adulta stia assistendo i tuoi sballati ragionamenti?



Elementi che sarebbero indesiderabili in un parito politico, in una associazione sindacale, perfino in una associazione per caccia e pesca.



Sì perché il partito politico ti disassocia, l’associazione sindacale ti priva degli affetti più cari e i membri dell’associazione di per la caccia e la pesca quando ti incontrano non ti guardano più in faccia, nevvero? Che paragoni, complimenti!



Prima cosa lascia perdere i toni melodrammatici perchè,sebbene non sia stato un assiduo frequentatore del forum, lo sono però stato abbastanza per sapere che la WRS non ti priva degli affetti più cari.

Questo lo ha spiegato più volte la forista Ebe che è vissuta, per quel che ricordo ( ma mi sembra di ricordare bene
diversamente dimmi quando la forista avrebbe dichiarato il contrario )come espulsa in una famiglia che ha continuato a trattarla con affetto anche dopo l'espulsione.

Perciò non dire le bugie, a di novelli Pinocchi come te cresce subito il naso e mi preoccupo che il tuo naso non arrivi a sfondare lo screen del mio computer.


Personalemte evirterei accuratamente anche il benchè minimo contattpo con chi ha come unico obbiettivo quello di rompermi le scatole in maniera ossessica come i foristi di questo forum.



Ogni

qualvolta incontro qualcuno in giro che conoscevo bene e frequentavo assiduamente e che adesso non mi guarda più in faccia perché un gruppetto di persone site a Brooklynn legge nella Bibbia queste cose, ogni volta che faccio la fila al supermercato e incontro fratelli che fino a qualche mese prima mi salutavano e adesso abbassano lo sguardo creando un grande senso di imbarazzo in me per la sola colpa di non essere più in linea con la WTS e per essere stato coerente con la mia religiosità, le mie scatole si rompono e mi verrebbe voglia di spaccare tutto.



Ricordati dell'esempio del cartellino rosso. Se queste sono le regole vanno accettate anche quando si ritorcono contro chi le ha accettate senza alcuna eccezione.

Ed è da uomini maturi e non da bambini pignucoloni seguire una norma di coerenza e serità.


Questa è un’infamia, un’ingiustizia nei mie confronti. E ho ragione a lamentarmi, così come lo ha chiunque si lamenti del modo bestiale in cui la scomunica Tdg tratta chi non è d’accordo più col CD.



Per mia cognizione nella categoria degli irragionevoli ci sono gli animali inferiori. Tu a quale categoria appartieni?
Tu aderendo ad una associazione hai aderito a delle regole che adesso chiami infami.

Se questa associazione ti ha aperto gli occhi e ti ha fatto rinsavire dallo stato di infamia cui tu dichiari di essere stato al tempo della tua adesione evidentemente questa associazione è molto migliore di te.


Mi auguro che tu un giorno possa diventare un Tdg e renderti poi conto che secondo te quella non è la verità. Poi vedremo cosa dirai. E’ troppo facile parlare quando non si è nel problema. E’ solo quando ci si passa che si capisce.



Non pensare ai miei problemi ipotetici, pensa piuttosto a te e ai tuoi problemi reali che a quanto è evidente ne hai proprio bisogno.



Non vedo altra soluzione ragionevole che le disposizioni di cui sopra.



Che sono a conoscenza dei soli anziani e che vengono applicate prima ancora che l’ex si lamenti. Infatti viene espulso prima di diventare ex ‘lamentoso’.



Ilfatto che ripeti pedantemente questa bufala rivela il tuo attuale stato di completa confusione mentale.



E poi son d'accordo con la forista Benimussoo. Qui i Testimoni di Geova non postano più, a chi fanno queste domande? Al vento?



A me non sembra che non postino più. Ho visto delle risposte di Ebe, Damaride e SandraN fino all’altro giorno (e anche fr44). Perciò non vedo perché contraddire Dana.



Adesso stai al delirio, non sono io a contraddire Dana, ma tu.

A te non sembra che non postino più? Mi sai dire dove stanno le loro ultime risposte? A me sembra di averle effettivamente viste,vma non su questo forum dove l'Admin si è volto divertire un pò alle loro spalle.

E non solo di foristi TdG, ma anche, come nel mio vso di non Tdg che li affiancavano nelle discussioni. E anche di foristi come me che non li affiancavano affatto ma aveva l'unico torto di avere uno stretto legame con uno di questi " fiancheggiatori".



Adesso sarebbe il momento, se hanno qualcosa di nuovo da proporre, di essere finalmente propositivi invece che continuare nella polemica infinita senza alcun interlocutore che risponda.




La tua richiesta che gli ex-Tdg descrivano la loro attuale fede così che non demoliscano soltanto ma edifichino pure è davvero infantile. Te ne spiego velocemente le ragioni:
1)chiedersi cosa sono gli ex-Tdg ora che non sono più Tdg sarebbe come chiedersi cosa sono gli ex-cattolici ora che non sono più cattolici. Ma ti pare che tutti gli ex-cattolici vadano a finire tutti nella stessa religione? C’è chi diventa Evangelico, chi diventa ateo, chi diventa agnostico, chi diventa Tdg, chi diventa musulmano, chi diventa buddista, ecc ecc.



Vedo che di infantili c'è solo la tua mente. Perchè gli ex tdg che sono diventati musulmani o quant'altro invece di parlare in senso ossessivamente ripetitivo della loro passata esperienza
in chiave negativa, non si sforzano di esoirci le loro nuovs esaltanti esperienze della loro nuova fede?



La stessa cosa accade con gli ex-Tdg: non esiste un gruppo che diventa un’unica cosa ma esistono diversi ex che hanno lasciato la WTS per diversi motivi: fra questi c’è chi diventa ateo, chi diventa agnostico, chi diventa cattolico, chi diventa Evangelico, chi diventa Pentecostale, e via dicendo. Perciò la tua domanda che gli ex propongano la loro alternativa è priva di senso, perché ogni ex ha il proprio tracciato e il proprio percorso che segue in base alla propria maturazione religiosa.
2)non è necessario indicare qual è la via giusta da seguire quando si addita quella sbagliata. Io posso non sapere quel è la strada che conduce a Catania, ma se so che quella che tu stai prendendo invece di portarti a Catania ti porta a Palermo, posso indicarti tranquillamente che percorrendola a Catania tu non ci arrivi. E questo pur non sapendo qual è la strada giusta che invece ti porta a Catania.
Capito l’analogia stradale?



Capisco solo quanto questa analogia sia stupida e priva di alcuna logica.

Preferisco non confutarla neppure perchè mi sembrerebbe di sparare sulla Croce Rossa.

Enon mi soffermo neppure sulla conclusione sconclusionata del tuo post.

Io non mi lamento di nulla, sto bene con le mie convinzioni e non vedo quali modelli alternativi dovrei proporre.

Tu invece a questo punto faresti piùbella figura se ti astenessi dall'itervenire anzichè farlo per mettere insieme un puzzle di parole senza alcun senso che abbia un benchè minimo di logica.

Mario.
26/11/2006 07:30
 
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Tralascio del tutto il post precedente che è ilclassicoparlare senza dire più di tanto e rispondo al presente post che apparentemente, per via della presentazione, sembra scritto da qualcuno che abbia competenza ma che invece se non è incompetente di religione, cosa di cui non ho motivo di eccepire, è chiaramente incompetente della virtù del saper vivere e del saper gestire i propri valori umani.



Questo ovviamente viene detto da un signore che difende a spada tratta comportamenti che vanno dichiaratamente contro i principi fondamentali degli esseri umani e come è stato diverse volte dimostrato dalla partecipazione di diversissimi continua ad essere un forte deterrente psicologico nelle fila dei Tdg impedendo a chi voglia andarsene di farlo senza ripercussioni. Io direi che difendere una dottrina (pur non avendo alcuna intenzione di prendere parte sulla questione in oggetto) che ti impedisce di agire liberamente e di prendere decisioni senza temere l’ostracismo perenne e assoluto che ti emargina a vita, non è da persone agnostiche o atee. Chiunque abbia un minimo di logica capirebbe che è una violazione della tua libertà da credente essere costretto a rispettare un forma di credo a cui non si crede più. Tu invece evidentemente no.
Forse ti sfugge il fatto che lo Stato e la Corte Europea hanno emanato principi per la tutela contro la ‘discriminazione religiosa’ nonché la difesa per il cambiamento di religione. Eppure è stato tutto messo da Pucci, Fallacara, Traggiai, da me e da tutti gli altri partecipanti che sono coinvolti nella ‘caccia alle streghe’ sui dimessi dell’articolo 5. Mi domando: li hai letti? Sei informato su queste cose? E se sì, come te ne salti fuori dicendo delle sciocchezze come quelle che hai messo sopra?

Sciocchezze che adesso analizzeremo una per volta:


Troppa poca esperienza amico mio, tu parli manifestando uno sconcertante infantilismo.



Innanzitutto cominciamo a chiarire le cose: Io non sono amico di un signore che da del cretino agli altri e sbatte i piedi dicendo agli altri che provano odio e rancore. Questo è assolutamente falso. Io non provo rancore verso nessuno se non verso chi dice che provo rancore, perché questo è offensivo della mia reputazione come essere umano e come persona. Il caro Gengiskhan cosa vuole continuare a insinuare da diverse settimane a questa parte dicendo che gli ex non hanno argomenti? Personalmente è questo modo di fare, mettendo tutti nello steso calderone senza un minimo di distinguo che è davvero irritante. Accusa, non propone niente, e poi se ne va. Ma quale contributo porta al forum facendo così?
Adesso sarei io che non ho esperienza della realtà dei Tdg. Io che lo sono stato per 22 anni! Lui che invece non lo è mai stato, oh sì, lui sì che li conosce! Ma cerchiamo di finirla con queste mastodontiche castronerie!
Meglio essere infantile come dici che io sono, piuttosto che essere arrogante e calunniatore sulla gente come tu sei.


Credo che più che frequenrare corsi di religione, ti farebbe bene frequentare un asilo d'infanzia.



A te farebbe bene rinascere completamente invece! Questo ti meriti come risposta se questo è il tuo modo di porti di fronte al tuo interlocutore. Credo che a te manchi parecchio il senso civico delle relazioni interpersonali.
Forse non l’hai ancora capito. Quello che irrita parecchio è il tuo FALSO anzi FALSISSIMO dire che gli ex non abbiano argomenti se non demolitivi, quando invece io ho frequentato e frequento ancora forum di ex-Tdg dove oltre a demolire con competenza le dottrine dei Tdg si fanno delle ottime esegesi delle Sacre Scritture. Ma questo ovviamente tu non lo sai, visto che ti preoccupi solo di proclamare degli ipse-dixit indimostrati e triti e banali cliché solo per etichettare gli individui. Bel modo di fare complimenti!


Cominciamo col dire che iinnanzitutto sei un gran maleducato nel tentare di mettere a tacere qualcuno che ha quasi il doppio della tua età.



1)Dove è scritto che hai il doppio dei mie anni? Nei tuoi dati non c’è!
2)Il motivo per cui sono stato insolente (anche se secondo me non lo sono stato abbastanza) è che è da un pezzo che continui a dire falsità sugli ex infischiandotene delle loro esperienze personali. Come se fosse tutto quanto inventato e non ci sia stata reale sofferenza. Questo è davvero irritante e, mi perdonerai, se ti dico che meritavi molto peggio del mio trattamento.


Secondo: io non sto entrando affatto in merito a brani biblici o a quant'altro ma a comportamentei etici o meno.



Anch’io sto facendo la stessa cosa. E riguardo a questo appunto ti dico, come fai a etichettare tutto un gruppo di persone (gli ex) dicendo che non hanno argomenti costruttivi ma solo demolitivi? Sbaglio o è questa la musica che continui a suonare da un po’ di tempo a questa parte?


Di conseguenza iltuo tentativo di zittirmi è un chiaro sintomo di intolleranza a parole che sono simili ad un cacciavite che tocca un punto dolente.



Quindi ammetti che lo fai apposta a provocare? E dovrei anche avere rispetto di uno come te dopo questa ammissione? Uno che provoca, che poi da dell’infantile all’interlocutore che giustamente si arrabbia e che poi gli da persino del bugiardo, come arriveremo a leggere fino in fondo alla tua reply.


Seiomio intervento è indolore per chè da incompetente mi sai spiegare perchè non l'hai ignorato?



Forse perché dici cose che non stanno in cielo né in terra toccando parti di vita vissuta umana di reale dolore senza un briciolo di sensibilità dando dei falsi a tutti? Vedi un po’ tu. Fra l’altro non mi sembra che tu sia tanto candido quando ti attaccano. Quante volte hai detto, da persona che ha senso civico ed è invece competentissima rispetto a me ‘nel saper vivere e gestire i valori umani’, un sacco di parolacce sbattendo i piedi come un bambino a cui gli si è sbucciato il ginocchio? Ma pensa te da che persona mi arriva la predica!


E allora mi dovresti spiegare come mai sono così disponibili da essere messe pubblicamente su un forum.



Il libro degli anziani non è pubblicato da nessuna parte. Se qualche ex-Tdg che è stato anziano ha la compiacenza di farci partecipi del suo contenuto mettendolo on-line ciò non toglie che il libro è segreto, per i soli anziani, e non viene dato ai singoli proclamatori. Oppure pensi che su infotdgeova la pubblicazione sia stata fatta dalla stessa WTS? Certo che hai una logica incredibile.


Il post iniziale di questo thread in cui un ex associato fa un così disinvolto copia/incolla di informazioni che a tuo dire sono qualcosa di coperto da segreto confessionale è in contraddizione con quanto dici.



Chi ti autorizza a mettermi in bocca parole come ‘segreto confessionale’? Io parlavo di risposte private. Ma almeno lo sai che cos’è il segreto confessionale oppure rispondi a casaccio? Innanzitutto io mi domando come ti permetti di mettermi in bocca parole che non ho detto, in secondo luogo non capisco che ci azzecca qui il segreto confessionale e in terzo luogo non hai capito nulla delle mie argomentazioni.
Ripeto ciò che ho già detto! Il libro è per i soli anziani. Se poi qualche ex-Tdg che è stato anziano, o qualche anziano dissidente ancora Tdg attivo vuole inserirne il contenuto, allora è un merito suo, non certo della WTS. Hai capito come è possibile che adesso si trovi on-line?


E a persone che contraddicono l'evidenza comincio a non dare più tanto peso in merito alle loro successive affermazioni.




Questa è la solita tattica di screditare il proprio interlocutore adducendo a presunte incoerenze per svilire il contenuto pertinente del resto del suo intervento. Ma non ci faccio più caso, oramai sono abituato a questo tipo di attacchi. Perciò fai pure. Tu vai avanti che io ti seguo.


Credi che non conosca per nulla i TdG?



Sei mai stato Tdg? No? Allora non puoi dire di conoscerli.


Li conosco invece dal momento che ho una cognata e dei nipoti TdG.



Non è la stessa cosa. Un conto è viverla un’esperienza, un conto è conoscerla tramite gente che la vive. La percezione è diversa. So che la cognata di cui parli dovrebbe essere la moglie di Husband70 e i nipoti i suoi figli, così come so che dell’esperienza di Husband perché ho partecipato al forum di Agape da prima che tu cominciassi a leggerlo.


Mia cognata, che è una laureata e non è una stupidella, ha frequentato per alcuni ANNI i TdG prima di aderire al loro credo in maniera definitiva e ha avuto TUTTO IL TEMPO per conoscere tutto ciò che c're da conoscere.



Sì ma queste esperienze solo le eccezioni e non la regola. Se per questo io conosco anche delle persone interessate ai Tdg che hanno le figlie battezzate e loro invece sono ancora semplici proclamatori. Ed è da vent’anni che vengono in sala del regno. Perciò non stento a credere all’esperienza della famiglia di Husband. Ci credo! Perché non dovrei? Ma rimane comunque il fatto che già quando uno conosce le cose basilari sulle dottrine, per la WTS è già possibile battezzarlo. Solo che una volta battezzato ovviamente deve sottostare anche a quelle cose che ancora non conosce.
Mi chiedo: perché la WTS incoraggia a battezzare uno che ha ancora una conoscenza superficiale di tutta la sua impalcatura organizzativa? Soprattutto sapendo poi che cosa comporta l’atto del battesimo fra le sue fila, e cioè, l’impossibilità di poter cambiare idea senza rischiare di perdere la propria dignità.


Se poi c'erano cose che ignorava doveva prendersela solo con se stessa se non conosceva cose che sono a portata di conoscenza di chiunque abbia un minimo di buon senso per informarsi di quel che è necessario per una adesione consapevole e informata.

Evidentemente se ha te mancavano tali cognizioni devi anche tu prendertela solo con te stesso per una adesione disinformata e carente.




Non posso prendermela con me stesso, visto che mi sono battezzato quando ero ancora minorenne. Certo se avessi fatto i confronti che ho fatto fino ad oggi non avrei compiuto il passo del battesimo, ma non si può tornare indietro nel tempo e cambiare le cose. Però visto che ero ancora piccolo e non potevo fare una scelta consapevole, per quale motivo dovrei prendermela con me stesso se poi crescendo e maturando la mia religiosità mi porta altrove dai Tdg? E perché non devo avere nessuna speranza di poterlo fare senza essere etichettato come un anticristo, applicando a me le scritture della seconda lettera di Giovanni? Io sarei un anticristo? Ma siamo ammattiti? Io non ho rinnegato affatto Cristo, ma bensì non credo più nel CD come sua rappresentanza terrena. Posso essere libero di cambiare idea senza essere demonizzato? E’ questa la libertà che manca fra i Tdg!


E qui toppi di brutto.Io non sprizzo alcun veleno, ma sto solo rispondendo a tono ad un gruppuscolo di persone che non hanno niente altro da emanare se non i loro schizzi di veleno cagionati dal loro rancore verso il gruppo che li ha messi alla porta sicuramente a buona ragione visti i "buoni" sentimenti che sono capaci di mettere in bella mostra.



Veramente tu hai parlato di ex in generale e non di un piccolo groppuscolo qui nel forum. Poi non mi pare che tu sia molto gentile ed educato quando perdi la calma. Parolacce sono venute digitando gli immacolati tasti della tastiera del tuo computer. Io parolacce nei forum e in privato non ne ho mai dette. Né mi pare che vengano usate dal gruppetto cui alludi. Meglio la rabbia per un trattamento contro la tua dignità di persona che le parolacce.


Se la vita del Testimone è scandita da regole e regolette tutto questo fa parte delle regole del gioco che chi ha aderito al gioco deve aver accettato.



1)Come detto sopra, uno non le conosce tutte quando si battezza.
2)Dove metti i minorenni?
3)Ma a un gioco posso anche smettere di giocare o ci devo giocare per forza in eterno?


Se tu sei un giocatore di calcio non puoi lamentarti se dopo essere stato ammonito per un brutto fallo e segni un bellissimo e sofferto goal e per la gioia ti togli la maglietta, ti buschi la seconda ammonizione e vieni espulso con cartellino rosso.




Ma se la mia squadra di calcio mi ha fatto firmare un contratto quand’ero piccolo, in cui come clausola è riportato che io non posso andare a giocare con nessun’altra squadra, allora mi lamento eccome! Questo il modus operandi della dissociazione. Te ne vai ma non vieni più salutato, togliendoti anche quell’unica opportunità di mantenere la tua dignità dopo aver cambiato idea.
Io non parlo di quelli che vengono disassociati per immoralità, furto o peccati gravi vari. Io parlo di quelli che vengono disassociati per apostasia o che si dissociano (venendo però trattati allo stesso modo dei peccatori disassociati).
E’ ovvio che in questo caso il tuo paragone non regge ma regge il mio dove parlo di contratto del quale non ti puoi più liberare.


Car mio, se prima hai accettato leregole adesso non pui strillare e battere i piedi se quella stesse regole ti si ritorcono contro: questo è da parte tua infantilismo puro.



Posso invece, perché io non ho commesso nessun peccato grave ma vengo trattato alla stessa stregua di un fornicatore. Le regole che ho accettato non le conoscevo tutte e le ho accettate quando ero ancora minorenne. Sbaglio o a quell’età la legge prevede che uno non sia capace di intendere e volere?
Ma poi la legge stessa prevede che uno possa cambiare religione senza essere discriminato. Tu credi che se io da Tdg decidessi di andare nella CC, non verrei considerato come un dissociato a cui togliere il saluto? E questa non è discriminazione religiosa? Mi meraviglio che un laico come te accetti tutto questo e lo appoggi pure!


E cosa mi vorresti far capire? Che mia cognata laureata e i miei nipoti universitari che stanno avendo ilmassimo dei voti sono così imbecilli da aderire ad una confessione religiosa composta e diretta da paranoici e da pazzi?



Non si tratta di imbecillità, perché altrimenti allora anch’io dovrei dire di essere stato imbecille. La loro scelta è la loro scelta, evidentemente frutto di una loro personale ricerca scritturale. Ma ciò no toglie che è solo col confronto di tutte le facce della medaglia che si può realmente sapere quel è la realtà interna a una comunità. Ma se gli ex vengono emarginati, come si può mettere sul piattino della bilancia i pro e i contro della realtà dei Tdg?


Conosco troppo bene questi miei congiunti per credere in una idiozia come quella che tu vuoi propinarmi e cioè che un associato che segue le regole sia prima disassociato malgrado si attenga alle regole associative e venga comunque dissociato
gratuitamente e poi si lamenti delle misure prese nei suoi confronti.ù



Innanzitutto te l’ho già detto! Si viene disassociati non solo per peccati fornicazione e peccati gravi, ma anche per apostasia, dove uno semplicemente manifesta il proprio pensiero religioso raggiunto. Io qui non ci vedo colpe! Però la disassociazione scatta lo stesso se non se ne sta zitto. In tal caso una persona che dopo aver cambiato idea sul suo sentire religioso, viene disassociata perché parla delle proprie idee con parenti Tdg o amici Tdg, mi dispiace ma ha tutto il diritto di lamentarsi di aver subito un’ingiustizia.
Perciò non è vero che gli ex sono motivati da odio e livore. Molti sono motivati da senso da senso e desiderio di giustizia.


Il dissenziente si lamenta delle regole associative e le contesta e poi viene espulso per la sua manifesta dissenzienza, incompatibile con le regole di gruppo.



Non viene solo espulso solamente, viene ostracizzato, il che è diverso! Perde gli amici e gli affetti più cari. Ed è costretto a subire il peso dell’infamia su di sé essendo marchiando per sempre come rinnegato quando incontrando i suoi ex-fratelli viene ignorato come un fantasma. E vero che non è vero che l’ex è un rinnegato, ma il fatto di sapere che ci sono tuoi vecchi amici che la pensano così da un enorme fastidio.


Rgoleprima accettate e poi disattese dall'espulso con la sua dissenzienza. Non vedo poi perchè un dissenziente debba necessariamente desiderare o addirittura pretendere di continuare a far parte di un gruppo del quale contesta le regole e i principi associativi.



Ma qui non si tratta di far parte del gruppo. Si tratta di mantenere almeno i rituali standard di cortesia e quieto vivere, come un semplice e banale saluto. Come una chiacchierata in un bar o un invito a cena. Cose che con le persone ‘del mondo’ il Tdg può fare, mente con un ex invece no. Se invece un ex venisse trattato come una persona ‘del mondo’ allora credo che non ci sia proprio nulla di cui più lamentarsi.


Rileggiti bene quel che ho scritto e ti accorgerai, se la tua mente te lo consente per manifesta infantilità cerebrale, che di fantasiosi ci sono solo i tuoi assurdi teoremi.



Si vede che sei il fratello di Husband. Hai lo stesso modo carino suo di apostrofare i tuoi interlocutori. Comunque ho letto e ti ho anche risposto.


E tu mi dici, spiegandoti con qualche esempio, in che modo questa WRS scomunichi per cose ancora non fatte? Forse usa qualche sfera di cristallo?




Io parlavo di lamentele da ostracismo. E’ ovvio che queste partano dopo la scomunica! E la mia frase era posta in tono ironico per farti capire che la tua tesi di trovare legittimo che elementi come gli ex che vengono su questo forum vengano scomunicati non è ragionevole. Loro si stanno lamentando qui sì ma in conseguenza della loro scomunica. Non vengono scomunicati perché si lamentano qui. Perciò come puoi dire che la WTS abbia fatto bene visto a scomunicarli visto che loro hanno iniziato a lamentarsi dopo la scomunica? Mi pare che ci sia qualcosa nel tuo ragionamento che non va.


Prima cosa lascia perdere i toni melodrammatici perchè,sebbene non sia stato un assiduo frequentatore del forum, lo sono però stato abbastanza per sapere che la WRS non ti priva degli affetti più cari.



Se sei un ex-Tdg convinto che la WTS sia la religione sbagliata, vengono invitati a tenerti a distanza eccome! Poi dimentichi che da quelle istruzioni riportate agli anziani dalla sede centrale è scritto chiaramente che per i parenti che non vivono sotto lo stesso tetto, i rapporti devono essere tenuti al minimo. Se tu ad esempio vivi fuori casa, non puoi trattenere più relazioni di affetto con i tuoi genitori. E gli amici poi dove li mettiamo? Vuoi dire che nell’arco di un’intera vita spesa a servire con dedizione la causa dei Tdg uno non si abbia fatto delle care amicizie da voler continuare a nutrire per l’intero resto della sua vita? Sì, succede! Però le devi perdere per forza e far finta che non siano mai esistiti. E’ terribile alzarti un giorno e renderti conto che tutti i tuoi amici più cari tu non li hai più. E per la sola colpa di non credere più al CD dei Tdg.


Questo lo ha spiegato più volte la forista Ebe che è vissuta, per quel che ricordo ( ma mi sembra di ricordare bene
diversamente dimmi quando la forista avrebbe dichiarato il contrario )come espulsa in una famiglia che ha continuato a trattarla con affetto anche dopo l'espulsione.



1)Ebe viveva con i suoi.
2)Lei continuava a ritenere i Tdg nel giusto anche durante la sua disassociazione, perciò la considerava disciplina amorevole. Altri che invece non riconoscono più i Tdg e vengono disassociati per apostasia o si dissociano loro stessi, sono solo delle povere vittime di un sistema che non riconoscono più ma al quale devono sottostare per forza anche ora che non sono più Tdg.
3)Ebe ha commesso un peccato grave e, come lei stessa ammette, meritava di essere disassociata. Io e altri invece non meritavamo la ‘caccia alle steghe’ di cui siamo stati oggetto (parlo dei dimissionari tramite articolo 5 ovviamente)


Perciò non dire le bugie, a di novelli Pinocchi come te cresce subito il naso e mi preoccupo che il tuo naso non arrivi a sfondare lo screen del mio computer.



Invece di vedere la falsità negli altri, cerca tu piuttosto di avere rispetto del dolore e della sofferenza continue di vittime innocenti, capendo i discorsi che ti vengono fatti senza usare gratuito sarcasmo o ironia.


Ricordati dell'esempio del cartellino rosso. Se queste sono le regole vanno accettate anche quando si ritorcono contro chi le ha accettate senza alcuna eccezione.



Tu ricordati invece che il mio battesimo è avvenuto quando ero ancora minorenne, senza aver fatto confronti con altre religioni. E ricorda anche che l’esempio del cartellino rosso c’entra poco. Anche se uno decide semplicemente di andare a giocare in un’altra squadra di calcio viene trattato da espulso. Tant’è che in quel famoso documento ufficiale presentato dalla Betel nella causa di Vito Pucci i dissociati comparivano fra le fila degli espulsi. Oppure credi che qui la gente non l’abbia notata questa particolarità?


Per mia cognizione nella categoria degli irragionevoli ci sono gli animali inferiori. Tu a quale categoria appartieni?
Tu aderendo ad una associazione hai aderito a delle regole che adesso chiami infami.

Se questa associazione ti ha aperto gli occhi e ti ha fatto rinsavire dallo stato di infamia cui tu dichiari di essere stato al tempo della tua adesione evidentemente questa associazione è molto migliore di te.




Sì certo, mi ha fatto rinsavire lei come no! Oppure sono rinsavito da solo andando ad ascoltare non solo le belle campane accorate di magnifica luce trasmesse dalla riviste Torre di Guardia e Svegliatevi, ma anche il coro degli ex, così come studiando gli insegnamenti evangelico, cattolici e pentecostali? Ma perché non la smetti di parlare delle cose che non sai?
Poi io non demerito questa associazione come pensi. Dico solo che deve cambiare sull’istituto della dissociazione, nemmeno della disassociazione. I dissociati devono essere trattati come le persone ‘del mondo’ non come degli ex. In tal modo se uno non concorda con gli insegnamenti della WTS può tranquillamente andarsene dignitosamente, così come dignitosamente vi era entrato. E vedrai che le lamentele da parte degli ex caleranno notevolmente.


Vedo che di infantili c'è solo la tua mente. Perchè gli ex tdg che sono diventati musulmani o quant'altro invece di parlare in senso ossessivamente ripetitivo della loro passata esperienza
in chiave negativa, non si sforzano di esoirci le loro nuovs esaltanti esperienze della loro nuova fede?



Ma guarda che succede! Forse non lo sai ma alcuni postatori che hanno frequentato Agape parlavano delle proprie ragioni di fede. Diverse volte io parlato a favore del cattolicesimo. Mario70 ne è testimone. E anche tuo fratello Husband potrebbe esserlo. Il fatto è che non è che quando si parla delle ragioni di fede si dice a tutti ‘ehi lo sapete che io sono un ex-Tdg’? Ma è ovvio che quando si parla della propria ex-religione ci qualifichi come tali.
Ad ogni modo io non sono tra quelli che gettano solo fango sulla propria vecchia comunità. So che esistono diversi punti in loro favore. Ad esempio, grazie a lei, mio padre ha smesso di fumare. Questa è una cosa positiva! Però ciò non toglie che non venga lasciata una strada dignitosa per andartene. Ed è questo che, in qualità di cristiano, io continuo a denunciare sulla WTS.


Capisco solo quanto questa analogia sia stupida e priva di alcuna logica.

Preferisco non confutarla neppure perchè mi sembrerebbe di sparare sulla Croce Rossa.



Io invece capisco che ti mancano gli argomenti per confutarla, perciò è meglio apostrofarla e denigrarla. Se vuoi prendere questa strada fa pure, ma tornando all’analogia del mio esempio, sappi che non ti conduce alla via della ragione della discussione.


Io non mi lamento di nulla, sto bene con le mie convinzioni e non vedo quali modelli alternativi dovrei proporre.




E allora perché pretendi che altri debbano dare i loro? Sempre ammesso che non li diano, cosa di cui non sono assolutamente convinto visto che ci sono stati postatori ex-Tdg che hanno frequentato Agape dando prova delle loro convinzioni.


Tu invece a questo punto faresti piùbella figura se ti astenessi dall'itervenire anzichè farlo per mettere insieme un puzzle di parole senza alcun senso che abbia un benchè minimo di logica.



Tu invece faresti meglio ad essere un po’ meno presuntuoso pensando di sapere tutto di tutti senza capire a fondo gli argomenti propostiti dai tuoi interlocutori. E per quanto riguarda la tua nota sulla logica dei miei argomenti, la logica c’è. Bisogna vedere se dall’altra parte c’è qualcuno in grado di recepirla.

Saluti.

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 26/11/2006 8.52]

26/11/2006 11:35
 
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San Benedetto è ancora attuale

Confutare argomenti che sgorgano da una mente sincera, in buona fede, può servire a costruire il dialogo, la comprensione e la crescita reciproca.
Ribattere (perchè di questo e solo di questo si tratta) ad argomenti che sgorgano da una mente prevenuta ed antisociale, è, oltre che fatica e tempo perso, un elogio all'inciviltà ed al disprezzo dei deboli, caratteristiche che si vogliono far passare per perle di saggezza (sic!). E' il discorso religioso, in tutta la sua forza e cattiveria, in difesa di un gioco assurdo di schiavitù e plagio perpetuato nel nome del sacro, ad imitazione perfetta delle regole di San Benedetto, ancora terribilmente attuali.

Un pò di dignità non guasterebbe a nessuno.
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