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La madonna Nera/Bianca

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2007 01:29
22/11/2007 23:34
 
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Mi sono sempre chiesto, ma se Maria (la madre di Gesù) è solo una, perchè esistono La madonna di lourd, la madonna di fatima, la madonna della neve, madonna delle grazie, e tante tante tante altre ? Grazie.
23/11/2007 13:22
 
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emanuele135, 22/11/2007 23.34:

Mi sono sempre chiesto, ma se Maria (la madre di Gesù) è solo una, perchè esistono La madonna di lourd, la madonna di fatima, la madonna della neve, madonna delle grazie, e tante tante tante altre ? Grazie.



una prima risposta visto che anche io mi sono chiesta è che non ci sono tante Marie , ma è una Maria che vale per il posto dove appare , percui esempio la Maria di Lourdes è la stessa di Fatima ,. è il posto che da la tipologia di Maria


23/11/2007 20:12
 
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Secondo il mio parere è tutto un business sulle spalle della povera gente.
24/11/2007 19:59
 
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jwfelix, 23/11/2007 20.12:




Una Madonna Nera è una rappresentazione (statua o quadro) della Vergine Maria, eventualmente accompagnata dal Bambino, il cui volto ha un colorito scuro, se non proprio nero. Le “madonne nere” sono molto diffuse. Ci sono diverse centinaia di madonne nere in luoghi pubblici di culto in Francia, Spagna, Italia e molte altre nazioni europee[1][2]. Molte di queste madonne sono estremamente famose, come quella di Czestochowa in Polonia o la Virgen de Candelaria di Tenerife, patrona delle Canarie.

In alcuni casi il colore del volto è dovuto solo al fumo (delle candele o di un incendio) o all'alterazione dei pigmenti a base di piombo della pittura (è questo, ad esempio, il caso della Madonna di Montserrat in Spagna). In altri casi la caratteristiche fisiognomiche del volto aiutano a comprendere che il colore è motivato da un adattamento alle caratteristiche di una popolazione non europea (è il caso di molte madonne africane e della Madonna di Guadalupe in Messico). Negli altri numerosi casi il valore simbolico dei loro volti neri resta sconosciuto per i più e misterioso anche per gli esperti, lasciando spazio a diverse ipotesi.

Legami con l'Oriente
Qualunque ne sia stata la valenza simbolica, la finalità evangelica o la giustificazione teologica, la diffusione in occidente di immagini di madonne nere è molto antica ed è spesso associata a legami con l’Oriente. Secondo la leggenda Sant'Eusebio di Vercelli, primo vescovo del Piemonte, esiliato in Cappadocia per le persecuzioni ariane, avrebbe portato tre madonne nere (statue), tuttora venerate rispettivamente nei santuari di Oropa e di Crea, in Piemonte e nella cattedrale di Cagliari (quella di Crea, come altre madonne nere, è però stata sbiancata nei restauri). In realtà la diffusione delle madonne nere sembra essersi fatta particolarmente intensa all’epoca delle crociate, sia perché diversi crociati portarono in patria icone orientali, sia perché il culto di madonne scure venne diffuso in occidente dagli ordini cavallereschi, soprattutto da quello dei templari, che disponevano di proprie chiese nelle principali città europee. I templari e gli altri ordini cavallereschi erano legati alla figura di San Bernardo di Chiaravalle, che predicò la seconda crociata. San Bernardo scrisse un commento al Cantico dei Cantici, in cui la sposa nigra sed formosa, principale personaggio del libro, è considerata una delle figure femminili dell’Antico Testamento che possono essere interpretate come profezie della Vergine. Il colore scuro di alcune statue potrebbe essere stato scelto per identificare la Madonna con la donna del Cantico dei Cantici (vv. 5 e 6: “bruciata dal sole”, “scura come le tende dei beduini”), . La predicazione di San Bernardo, quindi, potrebbe essere una delle cause della diffusione delle madonne nere.

Un altro importante indizio è il fatto che molte madonne nere, portate in Europa dall'Oriente, sono attribuite a S. Luca (ciò vale sia per quelle di Czestochowa, Oropa e Crea, sopracitate, sia per altre, che sono a Roma, Madrid, Malta, Freising (Baviera), Bologna, Bari, ecc.). Dato che sembra improbabile che l'evangelista, oltre che medico, sia stato pittore o scultore, questo sibillino riferimento a S. Luca, utilizzato consistentemente in molti paesi diversi è oggi interpretato come un riferimento ad alcune parole del vangelo di S.Luca, pronunciate da Simeone in occasione della presentazione al Tempio. Egli preannuncia la Passione, dicendo: “Quanto a te, Maria, il dolore ti colpirà come colpisce una spada” (Luca, 2, 35). Il volto nero delle "madonne di San Luca" indica simbolicamente che sono "madonne addolorate".

da wikipedia




24/11/2007 20:03
 
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emanuele135, 23/11/2007 21.18:

Secondo il mio parere è tutto un business sulle spalle della povera gente.



dai un occhio anche qui

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=4370069


25/11/2007 00:39
 
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Non riesco a capire il perchè ci siano madonne diverse anche se poi è sempre la stessa! che motivo c'è? Rimango dell'idea che è solo business vedi ad esempio "padre pio", se uno si reca a pietralcina ci sono bancarelle dappertutto e vendono di tutto e di più con la sua "immagine"!
Queste sono considerazioni che fanno anche persone che vanno in chiesa!
Comunque e bene riportare tutto l'articolo sulle madonne nere di WIKIPEDIA:

Legami con le religioni precristiane [modifica]
Già nell’antichità alcune dee, come Cerere/Demetra (dal greco “ghe-mater”, cioè madre-terra) e Iside, potevano essere rappresentate con il volto scuro. L'immagine di Iside, addolorata per la tragica morte di Osiride e spesso ritratta con il grembo il figlio Horus, ha più di un motivo di sovrapposizione con il culto mariano. Anche Cerere era addolorata per la perdita di Proserpina. Il colore nero, inoltre, è quello della terra fertile, simboleggiata dalle dee. L'iconografia, quindi, della madonna nera avrebbe le sue lontane radici secondo Stephen Benko nell'antichissimo culto della Grande Madre. In alcuni santuari l'inizio del culto è attribuito al ritrovamento di una statua della madonna nera: potrebbe trattarsi (se il racconto è credibile) del ritrovamento di una statua di Iside, il cui culto si diffuse in tutto l'impero romano.

Il culto delle madonne nere, se queste ipotesi sono vere, sarebbe un esempio della politica di inculturazione, seguita dalla Chiesa Cattolica e teorizzata esplicitamente in una lettera di papa Gregorio Magno nel 601, ma già applicata in precedenza.


La diffusione in America Latina [modifica]
Il culto della madonna nera ha avuto una grande diffusione a seguito di due eventi fortuiti, due naufragi che fecero approdare rispettivamente a Cagliari e a Tenerife una statua della madonna nera. Nacque così a Cagliari il culto di Santa Maria di Bonaria, che divenne patrona di tutte le navi spagnole. Da lei prese nome anche la città di Buenos Aires, capitale dell'Argentina. A Tenerife invece la statua sarebbe stata adorata dai pagani Guanci e favorì la loro conversione al Cristianesimo. La Virgen de Candelaria divenne patrona delle Canarie, oltre che di Tenerife, ultimo porto prima della traversata atlantica, e ciò favorì la nascita di santuari analoghi (ad esempio quello di Copacabana) in tutta l'America Latina.


Il ruolo della Controriforma [modifica]
Monique Scheer ha posto l'attenzione sull'importanza e sul significato attribuito al colore nero della Madonna in diverse epoche con particolare riferimento alla Germania. Prima della controriforma il colore delle immagini sembra non essere neppure percepito come rilevante nè dai fedeli nè dai teologi. Ciò ridurrebbe la significatività delle diverse teorie, che mettono in risalto un eventuale significato esoterico collegando la pratica religiosa con riti templari/catari (cfr. Ean Begg) o con una forma di sopravvivenza del culto della Grande Madre(cfr. Stephen Benko). La controriforma, invece, ha valorizzato il colore nero come segno dell'antichità del culto mariano, in opposizione alle obiezioni protestanti. Solo verso la fine dell'Ottocento il nero è stato percepito come un attributo razziale e perciò fonte di disturbo (nasce allora il negazionismo, anche da parte di teologi, cioè l'attribuzione del colore solo a fattori fisici, che avrebbero alterato il colore originario delle immagini). In precedenza non costituiva problema il fatto che la Madonna potesse avere un colorito scuro (così come scuro è il volto di Gesù sulla Veronica) o se ne ricordava il significato simbolico. In una importante predica del 1729 si ricorda: «Chi non sa che il colore nero è sempre stato considerato una metafora, segno di tristezza, dolore e orrore?». L'atteggiamento dei fedeli, invece era forse quello esemplificato da una simpatica lettera di Carl Marx alla moglie nel 1856: «Per quanto brutto sia il tuo ritratto,mi serve per il migliore degli scopi ed ora capisco perfino come mai le madonne nere, i più offensivi ritratti della divina madre, possano trovare una venerazione indistruttibile e perfino più veneratori di quanti ne hanno i bei ritratti».


it.wikipedia.org/wiki/Madonna_Nera

vorrei aggiugere un'altro sito interessante

www.templaricavalieri.it/grande_madre_madonne_nere.htm

[Modificato da emanuele135 25/11/2007 01:29]
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