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se il marito obbliga la moglie ad avere rapporti sessuali è violenza ; ma se è invece lei a farlo ?

Ultimo Aggiornamento: 10/04/2022 20:22
20/04/2008 23:46
 
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si sente parlare spesso del fatto che, giustamente, un marito non può obbligare la moglie ad avere un rapporto sessuale se lei non lo vuole; mi ricordo di una puntata della trasmissione televisiva AnnoZero in cui ad un musulmano venne chiesto cosa avrebbe fatto se la propria moglie avesse deciso di rifiutarsi di concedersi a lui; egli rispose che se ne sarebbe sposato un'altra senza però divorziare dalla prima; infatti lui era poligamo; mi ricordo la sua dichiarazione "se mia moglie non si concede a me, come faccio? me ne sposo un'altra." A quella dichiarazione molte donne si indignarono dandogli del maschilista e schiavo di istinti. Ultimamente però sembra che ci sia una specie di controtendenza; sempre più spesso avviene che la moglie chiede ( e ottiene ) il divorzio ( spesso ottenendo casa, figli e alimenti ) perchè "lui" la rifiuta ( a letto ) non adempiendo ai suoi "doveri" ( o obblighi ) coniugali .

In rete nei vari giornali on line cominciano a venire fuori queste situazioni. mi è rimasta impressa una puntata di Forum ( oltre ad altri articoli e sentenze di altre fonti ) nella quale lei, dopo aver tradito il marito perchè quest'ultimo la trascurava a letto ( e questo essere trascurata la faceva sentire "umiliata come donna" ) , chiedeva il divorzio con figli, alimenti e casa. ( da notare che lui era un 50 enne che tutte le mattine si alzava alle 5 di mattina per andare al lavoro e tornava verso le 21 in quanto era un pendolare; praticamente tornava sfinito sia fisicamente che psicologicamente da lavoro ) . Il giudice ha dato ragione a lei.

mi sorgono spontanee delle domande a questo punto:

1) all'interno di un matrimonio, il concedersi all'altro/a è un obbligo o no? è lecito chiedere il divorzio solo per questo? immagino una donna che chiede il divorzio e immagino un avvocato che le chiede il perchè magari con queste domande:

"ma suo marito è violento ?" e lei :"no"
"suo marito è fedele ?" e lei : "si"
"suo marito si occupa dei vostri figli ?" e lei : "si"
"suo marito la aiuta nelle sue iniziative ?" e lei "si"
"suo marito le offre un tenore di vita dignitoso?" e lei "si"
"suo marito ha problemi con la legge ?" e lei "no"
"suo marito la obbliga a fare delle cose che lei non vuole fare?" e lei "no"

"ma allora perchè vuole divorziare ?" e lei: "mi rifiuta a letto"è ovvio che le domande valgono anche per lui. Cioè immagino anche la stessa cosa per lui.

( nota: sembra ma non è un dettaglio; se l'uomo è particolarmente stanco, o depresso o nervoso, gli è fisiologicamente impossibile avere un rapporto in quanto, a differenza della donna, deve per forza raggiungere un certo "stato" per farlo )

2) alla luce di tutto ciò, se il musulmano di cui sopra è da considerarsi ancora un maschilista schiavo dei propri istinti , le donne che divorziano, perchè trascurate a letto, non sono da considerarsi anche loro tali ?

3) una donna che ricatta il marito con la minaccia di divorzio ( con conseguente affidamento casa, figli e alimenti ) nel caso in cui egli non la "soddisfi" a dovere, non gli sta facendo una violenza ? non è anche questa una violenza e quindi come tale, condannabile ?

lo spirito del mio discorso è che non ci debbano essere due pesi e due misure; cioè, mi sembra di vedere in questa società, che, se è lui a volere il rapporto e lei no, allora lui è un violento e sporco e lei invece è quella che ha bisogno di comprensione e rispetto. Se invece è lei a volere il rapporto ed è lui a rifiutarsi, allora lui è un insensibile che umilia e non rispetta la propria donna.

a voi sembra così ?
21/04/2008 00:44
 
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Re:
alenis, 20/04/2008 23.46:



a voi sembra così ?



[SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]

In genere le leggi pendono per il più debole, che, in questo caso, dovrebbe essere la donna.
Il fatto è che non si può nè si dovrebbe generalizzare.
Ogni caso è a sè.

Ritengo che una coppia in cui la moglie giunga alle conclusioni di cui tu fai cenno è una coppia oramai cotta.
C'è sicuramente qualcosa che non funziona.
La stanchezza non mi pare sempre una buona giustificazione.
D'altra parte per una donna avere un compagno che non si dona a lei può rappresentare una sfida difficile da superare.
Credo che a quel punto si debbano parlare con chiarezza e fare il punto della situazione.
E' possibile ricucire il rapporto o no?
Non credo che per la donna il sesso sia così determinante ed imprescindibile se il lui le manifesta le dovute attenzioni e la fa sentire amata, benvoluta ed in genere al centro delle sue cure.
Il sesso mi pare più una scusa che la reale motivazione che possa indurre una donna a rompere.
La donna, in genere, se amata, apprezzata, coccolata, al centro dell'attenzione, se sente d'essere nei pensieri del suo uomo, se si vede arrivare di tanto in tanto qualche mazzo di rose etc., è capace, sicuramente molto più dell'uomo, a privarsi del sesso anche abbastanza a lungo, se ce ne sono le motivazioni.
Ovvio che se alle motivazioni che mancano ci fosse anche indifferenza nei suoi riguardi, apatia, un vivere all'insegna di casa, chiesa e lavoro e nient'altro, un pò di ripensamento potrebbe averlo e, lasciatelo dire, il disamoramento, nella donna, non prelude a nulla di buono e costruttivo.

Pyccolo







21/04/2008 23:51
 
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Re: Re:
pyccolo, 21/04/2008 0.44:



[SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]




perchè quelle emoticons ?




In genere le leggi pendono per il più debole, che, in questo caso, dovrebbe essere la donna.
Il fatto è che non si può nè si dovrebbe generalizzare.
Ogni caso è a sè.





questo è vero





Ritengo che una coppia in cui la moglie giunga alle conclusioni di cui tu fai cenno è una coppia oramai cotta.




anche se i ruoli si invertono ?




C'è sicuramente qualcosa che non funziona.
La stanchezza non mi pare sempre una buona giustificazione.
D'altra parte per una donna avere un compagno che non si dona a lei può rappresentare una sfida difficile da superare.




nel caso di ruoli invertiti, anche per l'uomo è una sfida difficile; ma chissà perchè, in quel caso, lui "deve comprenderla";



Credo che a quel punto si debbano parlare con chiarezza e fare il punto della situazione.
E' possibile ricucire il rapporto o no?
Non credo che per la donna il sesso sia così determinante ed imprescindibile se il lui le manifesta le dovute attenzioni e la fa sentire amata, benvoluta ed in genere al centro delle sue cure.
Il sesso mi pare più una scusa che la reale motivazione che possa indurre una donna a rompere.



ti posso assicurare che per molte donne, il sesso è molto più importante di quanto non lo sia per gli uomini stessi; sono solo più attente a non farlo sapere in giro; ed è sempre stato così.
Ricordo una coppia di fidanzati in cui lui, per motivi religiosi, non voleva avere rapporti prematrimoniali; lei invece si; e insistette al punto da farlo cedere; poi lui le disse che non voleva più farlo e lei si infuriò con lui perchè questo suo rifiuto la umiliava e la faceva sentire "sporca". Allora lui, per accontentarla, a volte cedeva ma cercava di farlo il meno possibile; e lei lo incalzava dicendo frasi del tipo "è una settimana che non lo facciamo, insomma!" e altre frasi che lascio immaginare.

che strano pensare che stavolta sia l'uomo a fare la parte del "casto". vero? se invece fosse stata lei, l'uomo sarebbe stato tacciato di violenza psicologica. Invece in questo caso, con la scusa che lei è quella debole, la si comprende...



La donna, in genere, se amata, apprezzata, coccolata, al centro dell'attenzione, se sente d'essere nei pensieri del suo uomo, se si vede arrivare di tanto in tanto qualche mazzo di rose etc., è capace, sicuramente molto più dell'uomo, a privarsi del sesso anche abbastanza a lungo, se ce ne sono le motivazioni.




ti assicuro che ci sono quelle a cui pesa davvero molto privarsene ( e ricordandosi anche che l'uomo ha meno resistenza della donna per motivi anatomici )




Ovvio che se alle motivazioni che mancano ci fosse anche indifferenza nei suoi riguardi, apatia, un vivere all'insegna di casa, chiesa e lavoro e nient'altro, un pò di ripensamento potrebbe averlo e, lasciatelo dire, il disamoramento, nella donna, non prelude a nulla di buono e costruttivo.

Pyccolo




quando però invece è la donna a essere casa, chiesa e lavoro, spesso l'uomo si ritrova nel ruolo di essere quello che pensa solo al sesso; ed è questo che mi dà fastidio. Il due pesi e due misure


[Modificato da alenis 21/04/2008 23:52]
22/04/2008 10:35
 
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Re: Re: Re:

alenis, 21/04/2008 23.51

[SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]

perchè quelle emoticons ?



Per dire umoristicamente: Ehehehehe ... da noi lo vuoi sapere???



anche se i ruoli si invertono ?




Non è questione di inversione dei ruoli. La violenza non ha sesso.
Parli di obbligo ... nessuno può essere obbligato, maschio o femmina che sia, per cui, se ciò avvenisse, l'azione si chiama violenza.
Non credo che tu con "obbligo" intendessi "violenza", probabilmente facevi riferimento ad una sorte di obbligo morale, che è cosa diversa dall'obbligo ottenuto con la violenza.



nel caso di ruoli invertiti, anche per l'uomo è una sfida difficile; ma chissà perchè, in quel caso, lui "deve comprenderla";




Non è scritto da nessuna parte che "deve comprenderla". Sono suggerimenti che possono dare i genitori o le comare. Comprenderla o meno dipende dalla scelta del suo compagno. Se lo fa non è che faccia male, idem dicasi per ruoli invertiti.
Il buon senso dovrebbe appartenere ad entrambi.


ti posso assicurare che per molte donne, il sesso è molto più importante di quanto non lo sia per gli uomini stessi; sono solo più attente a non farlo sapere in giro; ed è sempre stato così.



Menomale! Sarebbe un dramma vivere con una donna per la quale il sesso non è importante. Io volevo semplicemente dire che, forse, lo gestiscono meglio e che non hanno l'impazienza che è propria del maschio.
Comunque questo che hai detto è un generalizzare, che non serve a nessuno.


Ricordo una coppia di fidanzati in cui lui, per motivi religiosi, non voleva avere rapporti prematrimoniali; lei invece si; e insistette al punto da farlo cedere; poi lui le disse che non voleva più farlo e lei si infuriò con lui perchè questo suo rifiuto la umiliava e la faceva sentire "sporca". Allora lui, per accontentarla, a volte cedeva ma cercava di farlo il meno possibile; e lei lo incalzava dicendo frasi del tipo "è una settimana che non lo facciamo, insomma!" e altre frasi che lascio immaginare.



Sono due concezioni diverse del modo di concepire il rapporto.
Lui non poteva aspettarsi, scegliendosi una donna libera da tabù, che comprendesse le sue inibizioni religiose. D'altra parte lui era consapevole della sua scelta e sapeva che lei avrebbe chiesto di vivere liberamente l'amore. Aveva solo da optare per una compagna religiosa come lui. E' come far sposare un mussulmano con una cattolica e poi pretendere che lui osservi la monogamia.


che strano pensare che stavolta sia l'uomo a fare la parte del "casto". vero? se invece fosse stata lei, l'uomo sarebbe stato tacciato di violenza psicologica. Invece in questo caso, con la scusa che lei è quella debole, la si comprende...



Vale lo stesso discorso di prima. Una donna che vuole attenersi a regole religiose di astinenza in certi periodi dovrebbe accompagnarsi con chi la pensa come lei ... non può pensare di amoreggiare con Rocco Siffredi impedendo a costui d'esprimere l'amore a modo suo.
I patti si fanno prima.


ti assicuro che ci sono quelle a cui pesa davvero molto privarsene ( e ricordandosi anche che l'uomo ha meno resistenza della donna per motivi anatomici )



L'ho detto prima che questo non è un difetto, ma, secondo me, un pregio. Son molto carine le donne disinibite e disinvolte in amore con il proprio uomo ... spesso son anche più sensibili.
Inoltre non bisogna fare di tutt'erbe un fascio.
Ogni donna è un capitolo a sè tanto da differire da tutte le altre, in un modo o nell'altro, per cui tutti i discorsi che possiamo fare valgono per alcune e non per altre e viceversa.


quando però invece è la donna a essere casa, chiesa e lavoro, spesso l'uomo si ritrova nel ruolo di essere quello che pensa solo al sesso; ed è questo che mi dà fastidio. Il due pesi e due misure



Cosa importa del giudizio altrui. Anche i giudizi variano a seconda di chi li esprime. Se parli con un religioso ne avrai uno o più di uno, se parli con un ateo ne avrai altri.
Non è che in genere si pensi che, se una donna si nega con il proprio uomo alle gioie del sesso, il marito a cui manca sia da processare perchè pensa solo al sesso. Ovvio che se la donna si nega inizia per il compagno il calvario.
Il sesso è importantissimo e fondamentale e va vissuto da entrambi con gioia e pienezza, senza privarsene. Nell'agenda di una coppia, a parer mio, dovrebbe occupare il primo posto.
Disse la vecchietta alla giovane sposina che si lamentava del marito che pensava sempre al sesso: "Mia cara, se vuoi andare d'amore d'accordo con il tuo maritino, prima d'ogni altra cosa, prima della pulizia, della casa, dei figli, del lavoro, del cibo etc., non fargli mancare quella "cosina"".
Vedi tu cosa, la nonnina, avrebbe potuto suggerire, a ruoli invertiti, allo sposino.


Pyccolo








[Modificato da pyccolo 22/04/2008 10:44]
25/04/2008 23:41
 
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Re: Re: Re: Re:
pyccolo, 22/04/2008 10.35:



ti posso assicurare che per molte donne, il sesso è molto più importante di quanto non lo sia per gli uomini stessi; sono solo più attente a non farlo sapere in giro; ed è sempre stato così.



Menomale! Sarebbe un dramma vivere con una donna per la quale il sesso non è importante. Io volevo semplicemente dire che, forse, lo gestiscono meglio e che non hanno l'impazienza che è propria del maschio.
Comunque questo che hai detto è un generalizzare, che non serve a nessuno.




importante allo stesso modo di come lo è per un uomo; perchè purtroppo i luoghi comuni dicono che l'uomo pensa sempre e solo al sesso ( e quindi spesso lo si identifica come un animale ) e la donna no; allora , io dico che se l'uomo che pretende sesso è simile ad un animale, allora anche la donna che si comporta allo stesso modo è tale.





Ricordo una coppia di fidanzati in cui lui, per motivi religiosi, non voleva avere rapporti prematrimoniali; lei invece si; e insistette al punto da farlo cedere; poi lui le disse che non voleva più farlo e lei si infuriò con lui perchè questo suo rifiuto la umiliava e la faceva sentire "sporca". Allora lui, per accontentarla, a volte cedeva ma cercava di farlo il meno possibile; e lei lo incalzava dicendo frasi del tipo "è una settimana che non lo facciamo, insomma!" e altre frasi che lascio immaginare.



Sono due concezioni diverse del modo di concepire il rapporto.
Lui non poteva aspettarsi, scegliendosi una donna libera da tabù, che comprendesse le sue inibizioni religiose. D'altra parte lui era consapevole della sua scelta e sapeva che lei avrebbe chiesto di vivere liberamente l'amore. Aveva solo da optare per una compagna religiosa come lui. E' come far sposare un mussulmano con una cattolica e poi pretendere che lui osservi la monogamia.




il fatto è che lei, all'inizio, aveva detto a lui che avrebbe accettato e che non ci sarebbero stati problemi. Tra l'altro anche lei proveniva da un ambiente religioso; però, dopo ( qualche mese che stava cominciando a soffrire l'astinenza ), si giustificava dicendo che, tanto, anche all'interno di qualsiasi ambiente ( cattolici evangelisti testimoni di geova, ecc )religioso fanno tutti sesso ( anche se di nascosto ) prima del matrimonio.





quando però invece è la donna a essere casa, chiesa e lavoro, spesso l'uomo si ritrova nel ruolo di essere quello che pensa solo al sesso; ed è questo che mi dà fastidio. Il due pesi e due misure



Cosa importa del giudizio altrui. .



importa il giudizio di un giudice che toglie figli,casa e assegni ad un marito che non si concede alla moglie. Però se invece è lui a essere "insistente" lo mette in galera.





Non è che in genere si pensi che, se una donna si nega con il proprio uomo alle gioie del sesso, il marito a cui manca sia da processare perchè pensa solo al sesso. Ovvio che se la donna si nega inizia per il compagno il calvario.
Il sesso è importantissimo e fondamentale e va vissuto da entrambi con gioia e pienezza, senza privarsene. Nell'agenda di una coppia, a parer mio, dovrebbe occupare il primo posto.
Disse la vecchietta alla giovane sposina che si lamentava del marito che pensava sempre al sesso: "Mia cara, se vuoi andare d'amore d'accordo con il tuo maritino, prima d'ogni altra cosa, prima della pulizia, della casa, dei figli, del lavoro, del cibo etc., non fargli mancare quella "cosina""Vedi tu cosa, la nonnina, avrebbe potuto suggerire, a ruoli invertiti, allo sposino. [SM=g27987]
[SM=x511482]



attenzione che se dici questa cosa qua a delle femministe ti tiri addosso una marea di accuse di maschilismo. Ti usciranno cortei di donne che ti diranno che non hai il diritto di far schiacciare così i "diritti" di una sposina che mai deve essere obbligata a "dare la cosina" allo sposino.

cmq al posto della vecchietta direi alla sposina di accontentarlo se non le pesa troppo; tanto deve fare tutto lui;

la stessa cosa direi allo sposino; c'è un problema per lo sposino però; mentre la donna fisiologicamente può sempre portare avanti un rapporto, l'uomo no; l'uomo se non raggiunge l'erezione e se non riesce a mantenerla per un tempo sufficentemente lungo, non riesce a soddisfare la donna. E se lei è particolarmente esigente e lui ormai non è più giovanissimo, le cose cominciano a complicarsi ( cioè divorzio in arrivo come è successo nel fatto del primo post ) e l'uomo fisiologicamente non ce la fa.

mi vengono in mente quelle donne che mettevano il viagra di nascosto nel cibo che davano al marito e di come poi quest'ultimo si ritrovava al pronto soccorso senza neanche capire il perchè; se l'avesse fatto un uomo ad una donna sarebbe stato arrestato per tentato omicidio colposo; invece, poichè è stata la donna, la si perdona.

26/04/2008 09:38
 
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Ora davvero mi incuriosisci, Alenis.

Non so se ti sei laureato e poi coniugato (n oi ci conosciamo da anni), ma dimmi, è del problema altrui che vuoi parlare o del probabile tuo problema?
Se fosse così facciamo prima, evitando di occuparci degli altri.
Non sono argomenti standard, ognuno deve prestare attenzione innanzitutto al proprio.

Tanti auguri.

Pyccolo
21/05/2008 05:20
 
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scusa se rispondo solo ora;

non mi sono mai sposato; ho avuto delle storie in passato e attualmente sono single.

fortunatamente è di un problema altrui [SM=g27989]

io, in genere, non parlo solo di questo argomento; se noti, ne posto anche altri e ne posto anche in altri forum.

questo argomento in particolare mi colpisce perchè un giorno, nel caso dovessi sposarmi, potrei ritrovarmi al posto di quel disgraziato che semplicemente perchè, arrivato a 50 anni ( ora ne ho molti di meno ) , non riesce più a soddisfare un essere paragonabile ad un maiale ninfomane ( care donne, troppo comodo dare dei maiali solo a noi... ) , gli vengono tolti casa, figli e alimenti.

07/03/2022 12:55
 
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GRAZIE Dr.Igbinovia PER PORTARE ANCORA FELICITÀ ALLA MIA FAMIGLIA
Ciao, sono Siena Maraboli e vengo da Milano. Dopo tre anni di matrimonio con mio marito ha chiesto il divorzio, ha distrutto l'amore che condividevamo e non mi ha lasciato niente. Ho fatto di tutto per riaverlo, ma è stato tutto inutile, volevo che tornasse perché lo amavo. così ho spiegato il mio problema alla mia amica e lei ha suggerito di rivolgermi a un maestro che l'ha aiutata a lanciare un incantesimo di gravidanza e ha riportato suo marito. Non ho avuto altra scelta che provare, quindi ho contattato il Dr.Igbinovia su WhatsApp +12162022709 e mi ha assicurato che sarebbe andato tutto bene. Mi ha detto tutto quello di cui avevo bisogno per iniziare il mio lavoro, cosa che ho fatto e ho immaginato dopo tre giorni, mio ​​marito che non mi chiama da tanti anni mi ha chiamato scusandosi per tutto quello che è successo. Sono stato così sorpreso che ho risposto alla chiamata e tutto ciò che ha detto è stato che era molto dispiaciuto per tutto ciò che è successo. Voleva che tornassi da lui. Ha anche detto che mi amava così tanto. Ero così felice e sono andato da lui e abbiamo ricominciato a vivere felici insieme. quindi chiunque abbia bisogno di aiuto per qualsiasi problema può contattare questo vero mago all'indirizzo doctorigbinovia93@gmail.com o viber +12066713285 Dio ti benedica Dr Igbinovia per aver salvato il mio matrimonio
10/04/2022 20:22
 
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Ciao Alenis, un credente prima di tutto deve guardare alle leggi perfette del Padre e rispettarle. Nel vecchio Patto c'è tutto l'aspetto giuridico che regolamenta ogni cosa nella vita dell'essere umano, compresi i rapporti coniugali. Per arrivare al dunque, chi dice di credere e di voler camminare nella sola ed unica Verità rivelataci dal Messyah, allora deve rendersi conto che la SUA Parola è Via, Verità e Vita, non quella dell'uomo o delle sue leggi lontane da quelle dell'Onnipotente.

Ti allego due scritture del Nuovo Patto che sono quanto va fatto in Verità e stabiliscono le condizioni sine qua non, senza intromissioni dottrinali o legali da parte dell'uomo. Sappiamo infatti che il Figlio di Dio è venuto non per abolire la Legge ma per completarla, come sta scritto in Matteo 5:17 "Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento." Perciò, quello che marito e moglie sono tenuti ad osservare è quanto segue:

Matteo 19:9 - "Ma io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per motivo di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio"

1 Corinzi 7:10-11 - Ai coniugi poi ordino, non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito (e se si fosse separata, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito); e che il marito non mandi via la moglie.

Il divorzio è una condizione 'automatica' che accade solo ed esclusivamente in presenza di adulterio dell'uno o dell'altra. Non può esserci solo per una scelta di comodo o un qualche tipo di necessità ritenuta tale. È sottinteso che il rapporto tra i due coniugi debba basarsi sul rispetto reciproco e prima di tutto nei confronti del Creatore, perchè insieme i due divengono una cosa sola, così come stabilito ed operato dal Padre stesso al momento della creazione dell'uomo e della donna, da lui derivata. Il divorzio motivato da scelte 'carnali' e quindi al di fuori delle leggi di Dio è peccato, ed in presenza di adulterio sancisce come detto dal Messyah la condizione per cui i due non sono più uno ed automaticamente si esporranno ed esporranno a loro volta altre persone a questo medesimo grave peccato. L'unione carnale tra due persone al di fuori de matrimonio equivale in sostanza ad un omicidio, perchè ciò che Dio ha unito l'uomo non deve dividere, ed il Messyah nel passaggio di Matteo ne sancisce la sostanza.
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