«COSA INSEGNA realmente LA BIBBIA?»,«Il Ministero del Regno 01/07»,«INTOLLERANZA RELIGIOSA alle...»

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WorldInMyEyes1979
00sabato 6 gennaio 2007 16:33
da «COSA INSEGNA realmente LA BIBBIA?», cap. 18: IL BATTESIMO E LA VOSTRA RELAZIONE CON DIO, pagg. 182,183 - edito da Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylania (2005):

"Chi si battezza riconosce l'autorità di Geova Dio e di Gesù Cristo. ( SALMO 83:18; MATTEO 28:18 ) Riconosce pure l'operato dello Spirito Santo, o forza attiva, di Dio - GALATI 5:22,23; 2 PIETRO 1:21.
Il battesimo non è una semplice immersione in acqua. Simboleggia qualcosa di molto importante. Essere immersi nell'acqua significa morire alla vita di un tempo. Essere tratti fuori dall'acqua significa iniziare a vivere per fare la volontà di Dio. Ricordate inoltre che vi siete dedicati a Geova Dio stesso e non a un'opera, a una causa, ad altri esseri umani o a un'organizzazione".


*****


da «Il Ministero del Regno di Gennaio 2007», Annuncio speciale, pag. 2 - edito da Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova (2006):

"Cosa significa dimettersi da socio aderente della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova (Congregazione Centrale)?
La parte visibile dell'organizzazione di Geova opera come comunità cristiana o associazione di fratelli. (1 Piet. 2:17)
Per facilitare il compito di provvedere alla cura dei bisogni spirituali delle congregazioni, sono stati costituiti degli enti giuridici che rappresentano la parte visibile dell'organizzazione di Geova.
Nel nostro paese questo ente è la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, con sede a Roma, che in Italia costituisce "l'organo direttivo della Confessione" dei Testimoni di Geova (Articolo 6 dello Statuto).
Essa fa parte degli averi sui quali Gesù ha costituito lo schiavo fedele e discreto. (Matt. 24:47)
In Italia, tutti i proclamatori che si battezzano diventano soci "aderenti" di questo ente in virtù del loro battesimo; il numero dei soci con diritto di voto è invece limitato a pochi.
Tutti i soci aderenti della Congregazione Centrale sono membri battezzati di una congregazione locale (o di una circoscrizione) e, viceversa, tutti i membri battezzati delle congregazioni sono soci aderenti della Congregazione Centrale.
Pertanto, chi si dimette da socio della Congregazione Centrale cessa automaticamente di essere membro della congregazione locale e della parte visibile dell'organizzazione di Geova, e noi rispetteremo la sua decisione di non essere più testimone di Geova".


*****


da «INTOLLERANZA RELIGIOSA alle soglie del Duemila - Associazione europea dei Testimoni di Geova per la tutela della libertà religiosa», cap. 1: I SOGGETTI DISCRIMINATI - verbale del 30/07/1986 dell'Adunanza della Sezione prima del Consiglio di Stato, pag. 39. - edito da Fusa Editrice s.r.l (1990):

"L'Ente, dunque, non esaurisce in sè tutta l'organizzazione confessionale, comprende però tutti i testimoni di Geova concretamente praticanti, sia pure distinguendoli tra soci effettivi e soci aderenti, solo i primi, che godono della qualifica di "anziani", partecipano all'Assemblea con diritto di voto attivo e passivo.
Per quanto qui interessa, va evidenziato che la partecipazione alla Congregazione, sia dei soci effettivi, sia di quelli aderenti, ha carattere volontario, essendo prevista la facoltà di recesso, ancorchè soggetta a successiva ratifica.
Sono altresì previste (art. 5) la decadenza e l'espulsione per gravi mancanze agli obblighi statutari e per comportamento contrario alle Scritture o, comunque, pregiudizievole all'ente, con un'individuazione sufficientemente specifica delle ipotesi di esercizio dei poteri sanzionatori, così da renderne possibile, la verifica successiva, anche in sede giurisdizionale, stante la mancanza di disposizioni statutarie in proposito e visto il generale richiamo alle norme del codice civile, per quanto non espressamente disciplinato dallo Statuto".


*****


Lascio a tutti i foristi, ed in particolare alle note Redazioni di Testimoni di Geova con la mentalità chiusa, ogni commento.

Io mi astengo... per adesso


LUIGI FALLACARA, un cristiano testimone di Geova NON rispettato per la sua decisione di... dimettersi, semplicemente, da socio di un ente giuridico




[Modificato da WorldInMyEyes1979 06/01/2007 17.32]

MPA
00venerdì 19 gennaio 2007 16:08
Ciao, aggiungo in questo silenzioso thread un commento che mi è stato dato da un fratello della congregazione dopo la trattazione dell'annuncio del ministero di gennaio circa i dimessi dall'ente legale.

"Discorso sull'annuncio del ministero riguardo alle dimissioni dall'ente legale.
E' stata letta la scrittura di I pietro 2:17, è stata applicata erroneamente!
La parola associazione dei fratelli è stata riferita all'associazione intesa come ente legale ed è stato aggiunto che lo scopo di tale ente è avere timore di Dio.
fermo restando che ogni cristiano deve avere timore di Dio, qui l'apostolo Pietro stava elencando una serie di cose che i cristiani devono fare , infatti aggiunge "mostrate onore al re".
Se fosse vero che lo scopo dell' "associazione" è quello elencato nella scrittura allora sarebbe incluso nello scopo anche il "mostrare onore al re" ( cosa parecchio strana).
Inoltre lo stesso versetto nella CEI è reso: "....amate i vostri fratelli, temete Dio, onorate il re."
Non si parla di associazione ma di fratelli, come del resto dice la nota in calce della Bibbia con i riferimenti
letteralmente: Fratellanza!"

Questo commento mi è stato dato da un fratello che non si è dimesso dall'ente ma è abbastanza chiaro che coloro che hanno una facoltà di ragionare almeno un pò allenata si rendono conto che il tentativo dell'CCTG di giustificare l'esistenza di un ente legale con la Bibbia, oltre a essere maldestro, è un autentica presa in giro.

Ciao Marco Piccioni



sandraN
00sabato 20 gennaio 2007 00:39
la redazione ( delle fiere amazzoni ) risponde.
L'articolo del ministero del Regno di Gennaio a mio parere mette
fine ad un dilemma che era venuto il momento fosse chiarito.

Se un TdG non desidera più essere tale o riconosciuto tale dovrebbe essere considerato disassociato e necessariamente essere sottoposto a restrizioni?

A me sembra, e chiederò lumi definitivi al sorvegliante che presiede, che la società risponda di no. Dare le dimissioni dall'ente legale dei TdG non significa essere un praticante il peccato e pertanto essere privato della compagnia e del saluto.

Significa essere tornato un non Tdg come prima che si fosse battezzato. La sua decisione, come precisa il Ministero, va rispettata.

Ma questo, a mio parere, non significa che questo consenta ad un TdG dimissionario, di poter cominciare a propagandare le
dottrine della falsa religione, oppure fare propaganda lesiva della dignità della religione che ha professato e della quale è stato minstro attivo, o peggio, intentare azioni legali contro l'Ente rappresentante i TdG davanti ai tribunali secolari in aperto contrasto con il principio di 1 Corinti 6:1-5.

Questa sarebbe comunque a mio parere APOSTASIA, e il dimissionario non potrebbe che meritarsi i provvedimenti scritturalmente previsti per gli apostati.

Per quanto riguarda quale sia corretta, la TNM o la CEI, riguardo al passo di 1 Pietro consiglierei, prima di fare affermazioni avventate, di accertarsi quale traduzione è più corretta.

Documentare in maniera qualificata, per favore, tutte le proprie affermazioni.

Sandra.

[Modificato da sandraN 20/01/2007 0.45]

MPA
00sabato 20 gennaio 2007 08:57
SandraN scrive




L'articolo del ministero del Regno di Gennaio a mio parere mette
fine ad un dilemma che era venuto il momento fosse chiarito.

Se un TdG non desidera più essere tale o riconosciuto tale dovrebbe essere considerato disassociato e necessariamente essere sottoposto a restrizioni?

A me sembra, e chiederò lumi definitivi al sorvegliante che presiede, che la società risponda di no. Dare le dimissioni dall'ente legale dei TdG non significa essere un praticante il peccato e pertanto essere privato della compagnia e del saluto.

Significa essere tornato un non Tdg come prima che si fosse battezzato. La sua decisione, come precisa il Ministero, va rispettata.



Non capisco se eri presente alla trattazione dell'annuncio o se l'anziano che ha trattato la parte non si è spiegato bene.
In realtà nella mia congregazione, presenti sorvegliante di circoscrizione e di distretto in visita "speciale", è stato spiegato che un dimesso altro non è che un "dissociato".
La tesi veniva suffragata dalla scrittura di I Pietro 2:17. Da qui il commento del fratello che io ho riportato.
In realtà nessuno sta mettendo in dubbio le due traduzioni del versetto in questione, perfettamente lecite.
E' il significato che la CCTG sta cercando di dare alla parola associazione che è completamente errato. La stessa TNM con riferimenti riporta nella nota in calce alla parola associazione:"fratellanza".
Nulla a che vedere quindi con l'esistenza o meno di un ente legale.
Io non metto neppure in dubbio l'utilità di un ente legale, ma non vedo come si possa scritturalmente giustificare l'essere o meno considerati TDG solo perchè ci si dimette da tale ente.
Che per altro è una realtà esclusivamente italiana. Infatti l'annuncio è riportato solo nel ministero del regno italiano.

Ti faccio una domanda:
Se si scoprisse che i vertici dell'ente legale hanno accettato ( è solo un esempio) delle bustarelle e sono stati arrestati, questo inficierebbe la tua fede nella religione dei TDG?
Io penso di no, ma sono convinto che non ti andrebbe di far parte di un ente legale che sta violando la legge.
Dimettersi non solo sarebbe un atto legalmente ineccepibile ma cristianamente e biblicamente corretto.
E rimarresti comunque una TDG.

Questo in risposta anche alla tua tesi che portare un ente legale in tribunale sia un atto di apostasia.
Anche perchè l'apostasia ha un significato completamente diverso.
L'apostasia in effetti si avvicina pericolosamente quando si cerca di dare alle scritture un significato che non hanno, dimostrando malafede in modo evidente.
La scrittura trattata nell' annuncio di I Pietro 2:17 direi che è un buon esempio.
Chiediti: che necessità ha un gruppo dirigente di un ente legale creato con lo scopo di stampare e distribuire riviste, di giustificare la sua esistenza manipolando il significato di un versetto biblico?
Rileggiti anche il post iniziale di Luigi Fallacara. Come fai a far combaciare le chiare istruzioni spirituali del Corpo Direttivo riportate nel libro "cosa insegna realmente la Bibbia?" con l'annuncio del ministero del regno?
Sono in chiara antitesi!
Meditate attentamente su questi fatti.
E ricordate che un dimesso non ha mai smesso di essere un testimone di Geova ma non intende partecipare alle azioni anti-TDG di alcuni componenti corrotti di enti legali instaurati grazie a compromettenti "intese" tra lo stato, eletto democraticamente grazie al sistema politico e vertici TDG che dovrebbero essere eletti in modo "teocratico".
Cordialità Marco Piccioni

Bicchiere mezzo pieno
00sabato 20 gennaio 2007 09:17
Cara Sandran,


L'articolo del ministero del Regno di Gennaio a mio parere mette
fine ad un dilemma che era venuto il momento fosse chiarito.



L’inserto del ministero del Regno ha il solo scopo di far comprendere che chi si dimette come socio aderente dall’ente Legale dei Tdg, non è più un Tdg. Sappiamo tutti cosa significa quest’espressione nella mente dei Tdg partecipanti come uditorio. Significa essere considerato un ex-Tdg.


Se un TdG non desidera più essere tale o riconosciuto tale dovrebbe essere considerato disassociato e necessariamente essere sottoposto a restrizioni?



Ma hai mai letto per davvero gli interventi miei e degli altri dimissionari? Dimmi quando mai un dimissionario abbia mai scritto nella lettera di dimissioni che non vuole più essere un Tdg. Io non ho mai scritto una cosa del genere! Né tantomeno lo hanno fatto gli altri! Perciò la tua domanda è già in errore in partenza. Il dimissionario non ha mai chiesto di non essere più un Tdg, altrimenti avrebbe consegnato una classica lettera di dissociazione, non ti pare? Il dimissionario ha solo richiesto il suo diritto garantito costituzionalmente di non essere più riconosciuto come socio dell’Ente Giuridico. Non mi sembra una cosa così difficile da capire.
Per lo Stato, un Ente Giuridico è una Persona Giuridica, mentre una confessione religiosa è una confessione religiosa. Staccarsi da un Ente Giuridico non vuol dire staccarsi dalla confessione.


A me sembra, e chiederò lumi definitivi al sorvegliante che presiede, che la società risponda di no. Dare le dimissioni dall'ente legale dei TdG non significa essere un praticante il peccato e pertanto essere privato della compagnia e del saluto.



E su questo invece ti sbagli! La Betel di Roma ha mandato direttive agli anziani di tutte le congregazioni locali italiane in cui sono presenti dei dimissionari, nelle quali si diceva agli anziani di pronunciare il classico annuncio ‘Tizio non è più un Tdg’, annuncio che è stato puntualmente fatto a tutti i dimissionari. Ora, come possono i dimissionari avere la gioia di godere della compagnia e del saluto dei fratelli Tdg visto che nell’annuncio non è stato spiegato in che senso uno non è più un Tdg? Hanno per caso detto che sei un dimissionario? Assolutamente no! Hanno fatto capire ai fratelli che ti possono salutare? Assolutamente no! Da quel preciso momento in poi, e io posso testimoniarlo per esperienza diretta, nessun fratello mi ha più rivolto il saluto!


Significa essere tornato un non Tdg come prima che si fosse battezzato. La sua decisione, come precisa il Ministero, va rispettata.



1)La sua decisione non era quella, ma di non essere semplicemente più un socio aderente dell’Ente Giuridico.
2)Non si diventa come prima di battezzarsi, perché il saluto è stato tolto.


Ma questo, a mio parere, non significa che questo consenta ad un TdG dimissionario, di poter cominciare a propagandare le
dottrine della falsa religione, oppure fare propaganda lesiva della dignità della religione che ha professato e della quale è stato minstro attivo, o peggio, intentare azioni legali contro l'Ente rappresentante i TdG davanti ai tribunali secolari in aperto contrasto con il principio di 1 Corinti 6:1-5.



Non ti preoccupare, sta tranquilla che nessuno farà campagna contro la religione dei Tdg. Non c’è nemmeno la base per poterlo fare, visto che nessuno ci può salutare. Figuriamoci se si possono affrontare discorsi religiosi! E il bello è che non serve fare propaganda sulla falsa religione o sulla nuova fede raggiunta per essere messi in quarantena. Infatti io non ho mai, e dico mai, nella mia vita privata, al di fuori dei forum, fatto campagna per destabilizzare la fede di altri Tdg, mai, nemmeno una volta! Sebbene, nell’arco degli ultimi anni, avessi maturato le mie convinzioni non ho mai aperto dibattiti né confronti con nessun fratello. Sul forum è diverso perché qui ci si viene a confrontarsi di propria spontanea volontà, perciò che viene sa già che ci sarà un confronto. Ma nella vita privata non ho fatto nulla di pericoloso per la fede di altri. Eppure sono qui in quarantena come un peccatore.

Tu dici che non bisogni intentare causa contro la CCTG. Ma se lei non provvede a riparare ai danni che ha cagionato a tutti i dimissionari d’Italia, facendo rattificare l’annuncio ignominioso sul nostro conto, magari che so, dicendo che noi non siamo più soci aderenti e possiamo essere tranquillamente salutati, mi dici perché io dovrei starmene buono buono a vedere come la mia reputazione di brava persona costruita con fatica nell’arco di ben 20 anni di esistenza è stata fatta spazzata via da uno spietato annuncio di un’adunanza di servizio?

Guarda che se la betel non la smette di giocare con gli altri, falsificando la loro volontà (come ha fatto col Ministero del Regno dicendo che rispetta la volontà dei dimissionari quando invece la loro volontà non era di non essere più considerati dei Tdg ma di non essere più soci aderenti) e non provvedendo subito a reintegrare la reputazione delle persone colpite dalla sua ‘caccia alle streghe’ partita dal mese di Luglio 2006, eccome se si procederà davanti ai tribunali per ottenere giustizia. Ma dico, stiamo scherzando? E’ la Betel che se la va a cercare! Chi ha fatto l’annuncio sul mio conto contro la mia volontà? Sono stato io? No, sono stati gli anziani sotto direttiva della Betel! Ergo devono darne conto di fronte alla Legge.


Questa sarebbe comunque a mio parere APOSTASIA, e il dimissionario non potrebbe che meritarsi i provvedimenti scritturalmente previsti per gli apostati.



Guarda che è proprio l’esatto contrario! Il dimissionario viene già trattato come un apostata! E quindi non gli resta altro che rivolgersi alla Legge per ottenere giustizia! Pensi che se io e gli altri dimissionari non fossimo stati ostracizzati, ricorreremmo ai tribunali italiani? Eh sì eh? Ci piace spendere tempo e soldi così! Siccome non sappiamo cosa fare durante il giorno intentiamo delle cause. Mah! Lasciamo perdere va…

Con grande indignazione,
Bicchiere mezzo pieno
barnabino
00sabato 20 gennaio 2007 20:21

la redazione ( delle fiere amazzoni ) risponde.



[SM=g27987]
Ancientofdays
00domenica 21 gennaio 2007 12:08
Re: la redazione ( delle fiere amazzoni ) risponde.

Scritto da: sandraN 20/01/2007 0.39

A me sembra, e chiederò lumi definitivi al sorvegliante che presiede, che la società risponda di no. Dare le dimissioni dall'ente legale dei TdG non significa essere un praticante il peccato e pertanto essere privato della compagnia e del saluto.

Significa essere tornato un non Tdg come prima che si fosse battezzato. La sua decisione, come precisa il Ministero, va rispettata.

Sandra.

[Modificato da sandraN 20/01/2007 0.45]




Sandra, la tua interpretazione è curiosa.
Io non ci avevo pensato a questa chiave di lettura.

Hai avuto delle conferme ?




giainuso
00lunedì 22 gennaio 2007 09:57
per favore non scherziamo... :-(

la tesi della betel,come confermato dalle lettere inviate ai dimissionari e dagli annunci del tipo "XXX non è più testimone di Geova" è che le dimissioni equivalgono a dissociazioni.

magari fosse come dice sandran,vorrebbe dire che avevamo ragione noi,i quali sostenevamo che le dimissioni ex art.5 non essendo dissociazioni dalla religione dei TdG non devono dare seguito all'ostracismo.

sandra,sandra....come puoi affermare candidamente oggi che il dimissionario può tornare ad essere un non battezzato quando per decine e decine di post quest'estate hai detto l'esatto contrario ?
quale è la tua posizione ?
cosa tu ritieni giusto fare dei dimissionari ?

ciao
bruno [SM=x511465]
jwfelix
00lunedì 22 gennaio 2007 10:04
Re: la redazione ( delle fiere amazzoni ) risponde.

Scritto da: sandraN 20/01/2007 0.39
L'articolo del ministero del Regno di Gennaio a mio parere mette
fine ad un dilemma che era venuto il momento fosse chiarito.

Se un TdG non desidera più essere tale o riconosciuto tale dovrebbe essere considerato disassociato e necessariamente essere sottoposto a restrizioni?

A me sembra, e chiederò lumi definitivi al sorvegliante che presiede, che la società risponda di no. Dare le dimissioni dall'ente legale dei TdG non significa essere un praticante il peccato e pertanto essere privato della compagnia e del saluto.

Significa essere tornato un non Tdg come prima che si fosse battezzato. La sua decisione, come precisa il Ministero, va rispettata.

Ma questo, a mio parere, non significa che questo consenta ad un TdG dimissionario, di poter cominciare a propagandare le
dottrine della falsa religione, oppure fare propaganda lesiva della dignità della religione che ha professato e della quale è stato minstro attivo, o peggio, intentare azioni legali contro l'Ente rappresentante i TdG davanti ai tribunali secolari in aperto contrasto con il principio di 1 Corinti 6:1-5.

Questa sarebbe comunque a mio parere APOSTASIA, e il dimissionario non potrebbe che meritarsi i provvedimenti scritturalmente previsti per gli apostati.

Per quanto riguarda quale sia corretta, la TNM o la CEI, riguardo al passo di 1 Pietro consiglierei, prima di fare affermazioni avventate, di accertarsi quale traduzione è più corretta.

Documentare in maniera qualificata, per favore, tutte le proprie affermazioni.

Sandra.

[Modificato da sandraN 20/01/2007 0.45]




Se così fosse la Società dovrebbe essere più chiara e specifica.
IO credo che tutti i TdG hanno interpretato il km come se chi si dimette come socio si dissocia e quindi niente bye bye.
Poi potrei anche sbagliarmi.

Felix
Bicchiere mezzo pieno
00lunedì 22 gennaio 2007 14:41
Dear Felice Buono Spirito,
non ti sbagli proprio invece. Hai centrato il senso del ministero del Regno. E poi è ovvio che sia così, anche perchè l'annuncio che è stato fatto sul mio conto, così come su altri dimissionari che ho sentito per telefono, era del tipo: 'Bikky non è più un Tdg!".
Se le cose stessero come dice Sandran l'annuncio non ci sarebbe stato, o comunque sarebbe stato diverso. Invece è proprio come dici, la Betel equipara le dimissioni alla dissociazione.

Ovviamente questo è sbagliato in quanto il dimissionario non ha mai dichiarato di non essere più un Tdg ma ha detto che non vuole essere socio dell'Ente Giuridico. Inutile dire che essendo che già siamo stati disconosciuti e considerati 'apostati' e noi non si applicano più la Scrittura di 1 Corinti (dato che non siamo più visti come dei 'fratelli') perciò possiamo portare la Betel in Tribunale, senza violare nessun principio biblico. [SM=g27987]

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 22/01/2007 15.19]

genesis2000
00martedì 23 gennaio 2007 17:59
Innanzitutto grazie a chiunque abbia cancellato il mio post sintetico.
Non pensavo di aver scritto nulla di offensivo, ok?

Secondo, faccio una domanda:
Alla luce di quanto affermato dal ministero del regno e cioè che chi si dimette dall'organo giuridico regolato dallo statuto in discussione NON è più Testimone di Geova la domanda è; se domani lo Stato Italiano sciogliesse di fatto l'organo giuridico utilizzato dai Testimoni di Geova Italiani per espandere la loro opera, saremmo noi ancora Testimoni di Geova? Visto che verremmo dimessi forzatamente dalla "visibile organizzazione di Dio" non potremmo essere più Testimoni di Geova, o sbaglio?
Seabiscuit
00martedì 23 gennaio 2007 18:55
Re:

Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 22/01/2007 14.41
Ovviamente questo è sbagliato in quanto il dimissionario non ha mai dichiarato di non essere più un Tdg ma ha detto che non vuole essere socio dell'Ente Giuridico.

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 22/01/2007 15.19]




Non capisco bene una cosa e chiedo gentilmente a Bicchi di spiegarmi. Per quale scopo volersi dimettere dal ente giuridico ma voler restare ancora TdG? Qual'è la differenza? Quale svantaggio ha un TdG che è socio dell'ente giuridico?

thanx
Bicchiere mezzo pieno
00martedì 23 gennaio 2007 19:32
Caro Sea,

lo scopo delle dimissioni è quello di riottenere la libertà di credere in Dio senza essere discriminato per via delle proprie scelte. In materia di discriminazione religiosa, la Legge Speciale prevede che nessuno debba essere discriminato per le scelte fatte. Sfortunatamente non esiste una possibilità per un Tdg non ortodosso di poter mantenere le proprie convinzioni senza essere discriminato. Ti faccio un esempio: metti caso che un Tdg dovesse decidere di frequentare un’altra Chiesa perché la ritiene più idonea alle proprie convinzioni di fede. Quando gli anziani lo vengono a sapere, subito indicono un comitato che stabilisce che il Tdg è un dissociato perché ha ripudiato la sua religione. Dunque bisogna togliergli il saluto. E questo accade sia che il Tdg abbia propagandato le sue attuali convinzioni religiose, sia che non l’abbia fatto. Di fatto frequentare un’altra Chiesa è un gesto che porta all’emarginazione per ‘dissociazione’.
Per questo motivo un individuo può dimettersi dall’Ente Giuridico onde non rientrare più come soggetto alle regole interne dei comitati giudiziari, poiché essere disassociato da un comitato giudiziario quando uno non è più socio di fatto è un’azione illegale e perseguibile davanti ai tribunali.

Questo è un motivo quindi. Poter avere le proprie credenze senza essere discriminato o emarginato.

Un altro motivo potrebbe essere lo scoraggiamento derivante dall’aver saputo di aver fatto parte di un ente giuridico con precisi accordi con la Legge Italiana senza averne saputo nulla per ben 20 anni e passa. L’ente dei Tdg qui in Italia, di fatto è nato nel 1986 ma fino ad oggi nessuno ha mai avuto il bisogno di informare i fratelli della possibilità di dimettersi dall’Ente Giuridico ai sensi dell’articolo 5 dello Statuto controfirmato dalla Betel di Roma con lo Stato. Questo Statuto è foriero di diritti e doveri sia dell’ente nei confronti dello Stato che dell’ente nei confronti dei soci (ossia i fratelli). Credi che lo Stato avrebbe lontanamente immaginato di concedere l’Intesa ai Tdg se i Tdg non avessero garantito a mezzo della formazione di questo Ente Giuridico di essere in linea con i principi legali dello Stato? Ovviamente no!
Però è assolutamente sbagliato garantire allo Stato qualcosa che invece non si fa. Perché ai sensi della Legge Italiana, descritta negli articoli e nei comma di legge previsti dal Codice Civile, un Tdg potrebbe dimettersi senza essere discriminato, invece di fatto, stante al libro Organizzati, un Tdg può essere o disassociato o dissociato, con le uguali conseguenze dell’emarginazione. E la libertà garantita dalla Legge di poter cambiare religione senza essere discriminati dov’è? Dove la CCTG sta mantenendo i suoi impegni nei confronti dello Stato Italiano?

Qui ci troviamo di fronte a un dilemma. O i Tdg rispettano la legge di Cesare cosa che hanno garantito di fare istituendo l’Ente Giuridico che li rappresenta, oppure mantengono la loro realtà di assoluta non concessione a un Tdg di poter cambiare religione liberamente senza perdere la propria dignità, rinunciando quindi all’Ente Giuridico e ai diritti dello Stato, come l’Intesa.


Quale svantaggio ha un TdG che è socio dell'ente giuridico?



Quello di non essere più libero di cambiare idea mantenendo la propria dignità.

Spero di essere stato esauriente alle tue domande.
giainuso
00martedì 23 gennaio 2007 20:35
Re: Re:

Scritto da: Seabiscuit 23/01/2007 18.55


Non capisco bene una cosa e chiedo gentilmente a Bicchi di spiegarmi. Per quale scopo volersi dimettere dal ente giuridico ma voler restare ancora TdG? Qual'è la differenza? Quale svantaggio ha un TdG che è socio dell'ente giuridico?

thanx



se io sono un TdG,credo alle fondamentali dottrine dei TdG,mi associo ai TdG ma per esempio credo che non occorra ostracizzare un ex-TdG ?
voglio rimanere fedele ai miei costumi e alla religione professata da una vita non permettendo a nessuno di fare un annuncio discriminatorio nei miei riguardi.

oppure ho "scoperto" che ci sono dei casi di pedofilia avvenuti in alcune congragazioni che per opportunità e per non recare biasimo al nome di Geova sono stati "gestiti" tra le quattro mura domestiche su indicazioni della CCTdG,senza essere denunciati alle autorità.In coscienza sento di non poter condividere il modus operandi dei vertici dell'ente legale e mi voglio dimettere senza per questo rinunciare alla mia fede di TdG.

oppure sono aperto al pluralismo religioso,al dialogo ecumenico e voglio credere in Geova Dio e non permettere a nessuno di venirmi a dire se io sono o non sono un Testimone di Geova.
La propria religiosità è un fatto intimo,lo sappiamo io e Dio se sono o no un suo Testimone.

ciao sea...
bruno
ritz70
00giovedì 25 gennaio 2007 01:17
Non comprendo perchè si dovrebbe coercizzare la libera scelta di essere o non essere più membro di una determinata confessione religiosa.

Sembra che alcuni interpretino in senso negativo tale intangibile e insopprimibile libertà.


Ritz.
giainuso
00giovedì 25 gennaio 2007 10:14
Re:

Scritto da: ritz70 25/01/2007 1.17
Non comprendo perchè si dovrebbe coercizzare la libera scelta di essere o non essere più membro di una determinata confessione religiosa.

Sembra che alcuni interpretino in senso negativo tale intangibile e insopprimibile libertà.


Ritz.



caro ritz,
sembra che tu non conosca qual'è la prassi dei Testimoni di Geova in merito alla libera entrata e alla "non libera" uscita dalla confessione.

Questa posizione che i TdG giustificano dottrinalmente,e se vorranno i TdG ortodossi ti spiegheranno i loro perchè e percome,è di fatto in netto contrasto con il diritto inalienabile di cambiare idea,anche i materia religiosa,senza subire qualsivoglia costrizione.

Nello specifico,ti puntualizzo che un TdG battezzato che dovesse 1)cambiare le sue idee religiose o 2)praticare il peccato infrangendo quella che viene definita morale cristiana o 3)disubbidire alle regole di condotta in vigore nelle comunità dei TdG,non verrà più salutato dai suoi ex confratelli nè si potranno intrattenere con lui rapporti sociali non indispensabili.
Questo al fine dichiarato di "recuperalo" e mantenere pura la congregazione.

ciao
bruno
1x2x
00giovedì 21 giugno 2007 12:12
Re:

Innanzitutto grazie a chiunque abbia cancellato il mio post sintetico.
Non pensavo di aver scritto nulla di offensivo, ok?



probabilmente era un post ot ??? può essere ???


Secondo, faccio una domanda:
Alla luce di quanto affermato dal ministero del regno e cioè che chi si dimette dall'organo giuridico regolato dallo statuto in discussione NON è più Testimone di Geova la domanda è; se domani lo Stato Italiano sciogliesse di fatto l'organo giuridico utilizzato dai Testimoni di Geova Italiani per espandere la loro opera, saremmo noi ancora Testimoni di Geova? Visto che verremmo dimessi forzatamente dalla "visibile organizzazione di Dio" non potremmo essere più Testimoni di Geova, o sbaglio?




Perdonami io non sono tdg , vorrei capire , ma secondo voi un tdg si sente tale attraverso l'organizzazione o perchè la dottrina attraverso la bibbia è quella
ballodasola
00venerdì 22 giugno 2007 01:46
Io vorrei invece sapere come si fa a considerarsi tdg,rinnegando l'organizzazione che ti ha insegnato tutto quello in cui credi?

ciao
bds [SM=x511461]
WorldInMyEyes1979
00venerdì 22 giugno 2007 08:35
Re:

Scritto da: ballodasola 22/06/2007 1.46
Io vorrei invece sapere come si fa a considerarsi tdg,rinnegando l'organizzazione che ti ha insegnato tutto quello in cui credi?

ciao
bds [SM=x511461]



A mia volta vorrei che BalloDaSola ci illuminasse:

QUALI foristi esattamente, tra quelli che si considerano TdG, hanno rinnegato l'organizzazione ovvero dichiarato di voler rinnegare "l'organizzazione che... ha insegnato tutto quello in cui si crede"?

Invocasi precisione negli interventi, altrimenti invitasi l'astensione onde favorire una corretta informazione.

Grazie.



LUIGI FALLACARA, cristiano testimone di Geova - vicepresidente Centro Studi Emo Piccioni

[Modificato da WorldInMyEyes1979 22/06/2007 8.37]

ballodasola
00venerdì 22 giugno 2007 10:38
...ma tu per esempio!Non dici di sentirti testimone di Geova,ma che
non vuoi essere associato alla cctg?Se ho capito male...spiegami.
Mi sembra di averti già fatto anche in privato questa domanda,ma non ho ricevuto risposta,o la risposta non è stata sufficientemente chiara!

ciao
bds

giainuso
00venerdì 22 giugno 2007 14:44
Ancoraaaa ???????? [SM=x511437]

Cara BDS,

non posso credere che ad oggi dopo le migliaia di parole scritte sul tema in questione tu faccia questa domanda.

Dimmelo che stavi scherzando....dimmelo [SM=g28000]

Dobbiamo forse ritirare fuori la lettera di dimissioni di Luigi in cui afferma chiaramente di non aver apostatato dalla religione dei TdG e dalla comunione con l'organizzazione a carattere spirituale che associa tutti i TdG del mondo ?

Dobbiamo forse specificare ancora una volta che l'ente Congregazione Cristiana dei TdG è un ente giuridico non indispensabile per i TdG come affermano le stesse pubblicazioni ?

O dobbiamo forse credere che l'organizzazione mondiale dei TdG può tutta essere ricondotta ai suoi enti legali e che dimettendosi da questi si finisca per non essere più TdG ?
Sarebbe come dire,e questo intendeva Luigi,che nel caso venissero sciolti questi enti legali le persone TdG non potrebbero più dichirarsi TdG !

Nella teologia dei TdG non può avere nessuno spazio questa prospettiva poichè come da sempre insegnato gli organi legali non sono le religione stessa ma semplici strumenti.

Più chiaro di così si muore.

Un abbraccio
Bruno [SM=g27988]

[Modificato da giainuso 22/06/2007 15.27]

ballodasola
00sabato 23 giugno 2007 16:38
...ho capito!!!! [SM=x511455] [SM=x511456] la mia domanda è leggermente diversa ora!!ed è assimilabile a quella che precede la mia.
Senza l'organizzazione della cctg (con tutti gli annessi e connessi)e senza un CD,come si dovrebbe comportare un tdg?
Ricordo a chi mi vorrà rispondere che i tdg con mentalità aperta credono tutt'ora a quello che questo famigerato cd gli ha insegnato,e che questo insegnamento,nel bene e nel male è diverso da quello di tutte le altre confessioni.

ciao
bds
barnabino
00sabato 23 giugno 2007 18:05
Io rispondo da parte mia, premettendo che trovo queste questioni su dettagli "formali" piuttosto intili.


Senza l'organizzazione della cctg (con tutti gli annessi e connessi)e senza un CD, come si dovrebbe comportare un tdg?



Se non esistesse un CD e una Organizzazione non esisterebbero i TdG. Gesù infatti ha lasciato i suoi averi ad uno "schiavo" trovato "fedele e discreto" e non alla chiesa in generale, esso è incaricato di distribuire cibo a suo tempo nei tempi e modi che Dio gli ha concesso di usare. Se vi sono degli errori sarà Dio a decidere, ma l'uso di Associazioni si è rivelato una benedizione permettendoci di vivere in pace in molti paesi e di proclamare liberamente la parola di Dio, unica cosa che ci interessa.

A livello di dottrone cmq non cambia nulla, io non saluto un disassociato perchè è scritto nelle scritture, e non perchè nel mio paese i TdG sono una ente legale o non lo sono. Nel farlo non ritengo di ledere i suoi diritti umani, infatti sono disposto a provvedere ad i suoi bisogni, se necessario, semplicemente vorrei che capisse che io considero il peccato uan cosa molto grave, che potrebbe farlo andare verso il giudizio divino avverso, cosa che potrebbe costargli la vita, per fare in modo che si pena e converta.

Per il resto mi pare che si faccia questioni di lana caprina che stento a capire e che mi lasciano perplesso, se si condividono le dottrine principali intestardirsi su queste cose mi pare assurdo... si riconosce che il CD ha ragione su cose come Trinità, Immortalità dell'anima, Giudizio Finale, Ultimi Giorni e poi ci si ferma sul chiedere un riconoscimento legale????

Mah

@bigpuffo@
00lunedì 25 giugno 2007 02:23
rispondo da dimissionario,anche se ammetto e l'ho fatto da sempre,che la mia decisione e quella di mia moglie di dimetterci dall'ente giuridico dei tdg in Italia,è stata solo un escamotage per non subire l'umiliante e abominevole ostracismo comune a tutti gli ex tdg.
E' questa mia risposta ,va purtroppo contro i miei amici "dimissionari",che portano ormai avanti questa battaglia che fino ad ora ci da per sconfitti.
In particolare riguardo alla possibilità che anelavano e continuano a desiderare,di essere considerati tdg,nonostante chi più e chi meno,hanno delle idee,credenze, e discordanze con quello che è il credo ufficiale dei tdg.
Mi pare che tutti noi sappiamo che la religione dei tdg,non concede queste possibilità.
Non si tratta di scoraggiarvi,ma di ammettere che questa confessione religiosa soffre di chiusura "totale" ad altre interpretazioni di natura biblica,dottrinale e istituzionale per quando riguarda chi deve prendere la direttiva .
Non esiste possibilità di avere neanche un piccolo dubbio,tranne che tenertelo per te e non c'è neanche la minima concessione di sana critica a tutto quello che viene deciso e messo davanti ai milioni di "fratelli" e "sorelle" come decisione di Dio.
In parole povere,chi vuole essere un tdg,deve esserlo totalmente,oppure "non puoi esserlo" e basta.
Non si può contraddire il cd,non si può non ignorare la direttiva dei suoi enti,stabiliti dai loro vertici e accettati da tutti i tdg e continuare a far parte del loro mondo.
Non lo possiamo stabilire noi,quelle sono le "loro" regole,quindi o tutto dentro o se no fuori!
basta battersi per assurdità,se si vuole essere considerati tdg,bisogna abbassare la cresta e fare quello che "la religione dei tdg impone",altimenti è giusto che non si faccia più parte di una comunità che ha delle regole rigidissime ,che non rispecchiano completamente qullo che vogliamo essere.
Se poi mi venite a dire che la cctdg ha firmato un contratto con lo stato ,ma che non lo rispetta,sono daccordissimo,per questo li chiamo ipocriti e avidi di guadagno disonesto.
Se dunque vi volete "servire" di queste violazioni ,per ottenere giustizia per la vostra lesa dignità,allora vi appoggio,ma non venite a dire che desiderate essere tdg liberi o aperti al pluralismo,sapendo che chi ha stabilito "come deve essere un tdg",è il cd stesso dei tdg (intesi come religione e non come cristiani o testimoni e servitori di Dio)e che ci piaccia o meno,se fanno errori o no,sono "loro" a decidere se hai o mantieni i requisiti necessari per essere uno di loro .
A noi non resta altro che o umiliarci e ottenere il loro "perdono" ,oppure coraggiosamente voltare pagina,con la consapevolezza che abbiamo riacquistato quella libertà che ci è stata tolta per tanto tempo.
Bicchiere mezzo pieno
00lunedì 25 giugno 2007 08:42
Re:

Scritto da: @bigpuffo@ 25/06/2007 2.23
rispondo da dimissionario,anche se ammetto e l'ho fatto da sempre,che la mia decisione e quella di mia moglie di dimetterci dall'ente giuridico dei tdg in Italia,è stata solo un escamotage per non subire l'umiliante e abominevole ostracismo comune a tutti gli ex tdg.
E' questa mia risposta ,va purtroppo contro i miei amici "dimissionari",che portano ormai avanti questa battaglia che fino ad ora ci da per sconfitti.
In particolare riguardo alla possibilità che anelavano e continuano a desiderare,di essere considerati tdg,nonostante chi più e chi meno,hanno delle idee,credenze, e discordanze con quello che è il credo ufficiale dei tdg.
Mi pare che tutti noi sappiamo che la religione dei tdg,non concede queste possibilità.
Non si tratta di scoraggiarvi,ma di ammettere che questa confessione religiosa soffre di chiusura "totale" ad altre interpretazioni di natura biblica,dottrinale e istituzionale per quando riguarda chi deve prendere la direttiva .
Non esiste possibilità di avere neanche un piccolo dubbio,tranne che tenertelo per te e non c'è neanche la minima concessione di sana critica a tutto quello che viene deciso e messo davanti ai milioni di "fratelli" e "sorelle" come decisione di Dio.
In parole povere,chi vuole essere un tdg,deve esserlo totalmente,oppure "non puoi esserlo" e basta.
Non si può contraddire il cd,non si può non ignorare la direttiva dei suoi enti,stabiliti dai loro vertici e accettati da tutti i tdg e continuare a far parte del loro mondo.
Non lo possiamo stabilire noi,quelle sono le "loro" regole,quindi o tutto dentro o se no fuori!
basta battersi per assurdità,se si vuole essere considerati tdg,bisogna abbassare la cresta e fare quello che "la religione dei tdg impone",altimenti è giusto che non si faccia più parte di una comunità che ha delle regole rigidissime ,che non rispecchiano completamente qullo che vogliamo essere.
Se poi mi venite a dire che la cctdg ha firmato un contratto con lo stato ,ma che non lo rispetta,sono daccordissimo,per questo li chiamo ipocriti e avidi di guadagno disonesto.
Se dunque vi volete "servire" di queste violazioni ,per ottenere giustizia per la vostra lesa dignità,allora vi appoggio,ma non venite a dire che desiderate essere tdg liberi o aperti al pluralismo,sapendo che chi ha stabilito "come deve essere un tdg",è il cd stesso dei tdg (intesi come religione e non come cristiani o testimoni e servitori di Dio)e che ci piaccia o meno,se fanno errori o no,sono "loro" a decidere se hai o mantieni i requisiti necessari per essere uno di loro .
A noi non resta altro che o umiliarci e ottenere il loro "perdono" ,oppure coraggiosamente voltare pagina,con la consapevolezza che abbiamo riacquistato quella libertà che ci è stata tolta per tanto tempo.



Caro bigpuffo, purtroppo hìnon ho tempo per risponderti perchè ora devo scappare e correre al lavoro. Solo un appunto per adesso: non ti sembra, da come hai parlato, di esserti messo come rappresentante di tutta la categoria dei dimissionari? La tua scelta è la tua scelta, la mia scelta è la mia scelta, la scelta di Luigi è quella di Luigi, e così via. Ti assicuro che diversi dimissionari non pensano che le dimissioni sono un'escamotage ma credono fermamennte nel significato della loro istituzione.
Ora vado! Buona mattinata.
Sonnyp
00lunedì 25 giugno 2007 09:16
Ma la bibbia non lo sostiene! Te ne sei mai accorto Barnabino?

Scritto da: barnabino 23/06/2007 18.05
Io rispondo da parte mia, premettendo che trovo queste questioni su dettagli "formali" piuttosto intili.

Se non esistesse un CD e una Organizzazione non esisterebbero i TdG. Gesù infatti ha lasciato i suoi averi ad uno "schiavo" trovato "fedele e discreto" e non alla chiesa in generale, esso è incaricato di distribuire cibo a suo tempo nei tempi e modi che Dio gli ha concesso di usare. Se vi sono degli errori sarà Dio a decidere, ma l'uso di Associazioni si è rivelato una benedizione permettendoci di vivere in pace in molti paesi e di proclamare liberamente la parola di Dio, unica cosa che ci interessa.



Mi chiedo in tutta verità e sincerità, come fa, una persona intelligente e di cultura, come mi pare possa essere colei che ha scritto questa dischiarazione, credere ancora in una cosa che è cosi palese che non sia un fondamento biblico come invece la si vorrebbe far credere!

Se il sig. Barnabino avesse la compiacenza di leggersi TUTTO il capitolo 24 di Matteo, per intero, senza estrapolare i versetti per dimostrare l'indimostrabile, forse, anch'egli potrebbe capire che il capitolo 24 di Matteo, perla e spiega una certa urgenza da mostrare verso il regno di Dio, ma non dice assolutamente che Cristo ha ISTITUITO una classe privilegiata su cui primeggiare sugli altri discepoli, definendosi "lo schiavo fedele e discreto" allias, l'organizzazione di Dio!

Questo, se mai, l'ha fatto quando si è rivolto a Pietro, definendolo la Sua futura Chiesa!

Se il sig. Barnabino fosse coerente e obiettivo, questo ragionamento non potrebbe ignorarlo, ma... siccome molti psicologi, dottori, e addetti ai lavori, come Miriam Castiglione che hanno definito la setta dei tdg, come la più grande dimostrazione di coercizione di massa oggi esistente, ecco che i poveri Barnabino, Jwfelix, Cristofer, e company, avendo come me, ricevuto un fortissimo condizionamento mentale, ecco che credevamo che le mucche volassero nel paradiso spirituale, solo perchè l'aveva decretato il Corpo Direttivo!

Ora, nonostante in questo e molti altri forum, si è dimostrato abbondantemente le assurdità geoviste, come le vaccinazioni, i trapianti, derivati del sangue che ora sono permessi e magari fra qualche anno anche tutto intero, perchè colpiti da un bagliore divino, ecco che i signori sopra elencati, finchè non sbatteranno il muso facendosi molto male in qualche realtà che a loro era stata nascosta, non potranno mai tornare in se dallo stordimento del bombardamento che ricevono nelle loro sale del regno, e assemblee incluse che in questo periodo sostengono definendole una benedizione spirituale di altissimo livello!

Come dico sempre.... contenti loro di farsi rovinare la vita in una insulsa e ingiustificata schiavitù..... contenti tutti, ma... non venirmi a sostenere che tu, Barnabino, credi nel Corpo Direttivo perchè sostenuto dalle scritture, perchè questo non potrai mai sostenenerlo se non nella tua mente fortemente condizionata, come hai appena dimostrato con quella risposta che hai dato più sopra! Shalom fratello, e che Dio ti rinsavisca!
Esperidia
00lunedì 25 giugno 2007 10:08
Re: Re: Re:

rispondo da dimissionario,anche se ammetto e l'ho fatto da sempre,che la mia decisione e quella di mia moglie di dimetterci dall'ente giuridico dei tdg in Italia,è stata solo un escamotage per non subire l'umiliante e abominevole ostracismo comune a tutti gli ex tdg.
E' questa mia risposta ,va purtroppo contro i miei amici "dimissionari",che portano ormai avanti questa battaglia che fino ad ora ci da per sconfitti.
In particolare riguardo alla possibilità che anelavano e continuano a desiderare,di essere considerati tdg,nonostante chi più e chi meno,hanno delle idee,credenze, e discordanze con quello che è il credo ufficiale dei tdg.
Mi pare che tutti noi sappiamo che la religione dei tdg,non concede queste possibilità.


Ringrazio big puffo per la sua onestà.
So che alcuni TdG aperti al pluralismo in realtà continuano ad aderire in toto al corpo dottrinale della CcTdG, come Vito Pucci per esempio, altri invece se ne discostano completamente. Il mondo dei TdG aperti al pluralismo è quindi molto più variegato di quello che si voglia fare pensare.
Mentre posso comprendere, anche senza condividere, le "lotte" di chi si discosta solo per una questione dottrinale o organizzativa, non capisco le lotte di chi invece rifiuta più di una delle principali convinzioni dei TdG: tanto vale entrare a fare parte di una chiesa cristiana che più si avvicina al nuovo credo.


[Modificato da Esperidia 25/06/2007 10.20]

barnabino
00lunedì 25 giugno 2007 12:06
Caro Pietro,


siccome molti psicologi, dottori, e addetti ai lavori, come Miriam Castiglione che hanno definito la setta dei tdg, come la più grande dimostrazione di coercizione di massa oggi esistente



Un pò più di fantasia. La questione dei trapianti e delle vaccinazioni è stata già spiegata almeno un centinaio di volte, per cui tirare fuori il "condizionamento mentale" mi pare fuori luogo perchè nessuno di noi è "condizionato" ma tutti abbiamo valide prove per sostenere che le accuse rivolte ai TdG siano assurde.

Per di più molti di noi sono laureati o diplomati, ben lontano dalla chiusura intelettuale che tu ci vuoi attribuire.


Mentre posso comprendere, anche senza condividere, le "lotte" di chi si discosta solo per una questione dottrinale o organizzativa, non capisco le lotte di chi invece rifiuta più di una delle principali convinzioni dei TdG



La penso nella stessa maniera, anche se per me non ha senso fare lotte e creare divisioni e sette solo per questioni organizzative che nulla hanno a che vedere con la fede che ci accomuna. Mi sembrano cose troppo umane, su cui si debba aspettare Geova.

Shalom


ballodasola
00lunedì 25 giugno 2007 21:41
io invece che sono un po' più lenta di comprendonio vorrei capire come fa un tdg dimissionario a:
andare a una comune adunanza(a quale va,visto che non crede al cd)(Eb 10:25)o come e dove si istruisce spiritualmente.
a quali anziani dovrebbe chiedere aiuto,caso mai ne avesse bisogno?(1 pietro 5:1 tec)
anche supponendo di non predicare in modo così pianificato chi e/o come si dovrebbe diffondere la buona notizia?
insomma tutto il lato pratico come dovrebbe essere svolto?
sicuramente ci sono altre domande tecniche che al momento non mi vengono in mente

e soprattutto,da chi o come avrebbe potuto apprendere le cose nelle quali tutt'ora crede?

+++In particolare riguardo alla possibilità che anelavano e continuano a desiderare,di essere considerati tdg,nonostante chi più e chi meno,hanno delle idee,credenze, e discordanze con quello che è il credo ufficiale dei tdg.

ma a queste condizioni perchè ti interessa essere identificato come tdg?

io invece è proprio questo che contesto delle altre chiese

ciao
bds
giainuso
00martedì 26 giugno 2007 10:14

io invece che sono un po' più lenta di comprendonio vorrei capire come fa un tdg dimissionario a:
andare a una comune adunanza(a quale va,visto che non crede al cd)(Eb 10:25)o come e dove si istruisce spiritualmente.



Cara Bds,

e questo dove lo avresti letto ?

La dimissione dall'Ente legale CCTdG non porta con se nessun significato dottrinalmente rilevante.

Poi ognuno può nel suo privato avere più o meno dubbi ma questo riguarda anche i TdG non dimissionari.
Cosa pensano veramente le persone lo sanno solo i diretti interessati.

Ripeto quindi che dal punto di vista dottrinale non cambia proprio nulla.Non bisogna caricare questo gesto,quello delle dimissioni,di significati che non può portare con se.

Ciao carissima cocciutissima [SM=g27987]

Bruno
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