"Modi di contribuire per l'opera del Regno"

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stefanobarbapapa
00venerdì 8 giugno 2007 09:22
cari amici tdg, vi sieta mai chiesti il perchè delle contribuzioni volontarie?

la domanda può sembrare semplice, ma voglio dimostrarvi che anche questa cosa legittima, diventa un modo per battere o sfruttare i propri fratelli.

parliamo delle riviste che date in predicazione.

ogni tdg ha una quota mensile di riviste da ritirare, oltre alla quota personale, anche quelle da dare in servizio.

diciamo che ogni mese un tdg di media prende 5 torre di guardia e 5 svegliatevi, una è la propria e le altre 4/8 le dà in servizio.

ovviamente prima di darle in servizio, siete invitati a contribuire, perchè nel caso in cui non le diate, almeno i costi di produzioni sono coperti, giusto.

GIUSTO......

ora finalmente andate in servizio, e invitate il padrone di casa a contribuire per l'opera di predicazione, e il padrone di casa vi dà una contribuzione volontaria.

ditemi quella contribuzione che il padrone di casa vi ha dato, che fine fà? serve forse a rimborsarvi per la vostra contribuzione? niente affatto.

quelli sono soldi dati da un incredulo per l'opera di predicazione, quindi vanno messi nella cassetta di raccolta chiamata 24:14.

cosi, una singola rivista viene pagata 2 volte.

ma non finisce qui, a fine anno viene stampato un volume con tutte le riviste dell'anno, e anche questo deve essere posseduto da ogni buon tdg, quindi nuova contribuzione, e siamo a tre.

se calcoliamo il prezzo di € 0.50 per ogni rivista, facciamo due conticini.


quota personale
0.50 per 4, riviste al mese +4 del volume annuo, totale € 4,00 + quelle per la predicazione 8 svegliatevi e 8 torre di guardia = 16 per 0.50 = € 8,00 + 4,00 = € 12,00.

€ 12,00 per 12 mesi = € 144,00

a questi € 144,00 dobbiamo aggiungere il regolare libricino annuo e vari opuscoli, anchèssi soggetti a contribuzione volontaria.

diciamo circa € 10,00 annui.

per un totale di € 154,00.
questo è il minimo sindacale .....
se poi valutiamo che la media mensile di riviste a proclamatore è di circa 10, per circa 250.000 tra proclamatori e pionieri in italia, i numeri crescono.

250.000, per 10 riviste al mese, per 12 mesi, per € 0.50 =

€ 15.000.000 annui

per le sole riviste torre di guardia e svegliatevi.

per i libricini e opuscoli vari:

€ 10,00 a proclamatore annui, per 250.000 tra proclamatori e pionieri....

tot. 2.500.000 + 15.000.000 = 17.000.000 €.

per una semplice stamperia mi sembra un bel guadagno.

se poi valutiamo che le riviste e i vari libricini, opuscoli etc... sono stampati senza costo di manodopera, senza contributi fiscali e senza tasse, ci rendiamo conto che anche il prezzo di 0.50 e rivista è eccessivo.

stefanobarbapapa
00venerdì 8 giugno 2007 09:48
a questo punto si potrebbe obbiettare.....
ma i costi della betel non sono solo quelli della carta e del inchiostro... è vero, ma per coprire gli altri costi basta ricordare che in ogni sala, ci sono 4 cassette delle contribuzioni, una per questa spesa, una per quella, una per quell'altra, e una per quell'altra ancora.... e poi ci sono le spese extra, chiamate in gergo tdg, risoluzioni, dove vengono chieste altre somme.

in realtà, ogni tdg non spende "solo € 150,00 annui" ma ben di più.

come minimo nelle altre tre cassette delle contribuzioni, ci lascia altri € 150,00 e per gli extra altri € 300,00.

€ 150,00 + 150,00 + 300,00 = 600,00 €.

se poi volessimo parlare della costruzione di nuove sale, "che poi andranno vendute......" oltre a dover sostenerne il costo, si deve dedicare anche del tempo proprio, tempo spesso e volentieri tolto al proprio lavoro, e se parlassimo della predicazione, e i costi di benzina usura del proprio veicolo, spostamenti per assistere alle adunanze e alle assemblee.

credo che essere soci senza dividendi non sia molto conveniente.

comunque, invito chi volesse a fare una contribuzione anche a me, se volete vi dò il mio n° di conto corrente, [SM=g27987]
stefanobarbapapa
00venerdì 8 giugno 2007 13:56
dal caro amico 53 juventino
2 ottobre 1990

A TUTTE LE CONGREGAZIONI IN ITALIA

Cari fratelli,
Il nostro Re regnante, Gesù, portò a termine uno straordinario ministero durante gli ultimi tre anni e mezzo della sua vita terrena. Come scrisse l’apostolo Giovanni, “il mondo stesso non potrebbe contenere i rotoli scritti” se tutto ciò che Gesù compì fosse messo per iscritto. (Giov. 21:25) Egli fu in grado di compiere così tanto lavoro perché attribuiva un’importanza primaria agli interessi teocratici, come meritavano. Ai suoi seguaci disse: “Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e finire la sua opera”. - Giov. 4:34.
Per mettere al primo posto gli interessi teocratici Gesù dovette stabilire delle priorità. Trovandosi in visita a casa di Maria e Marta, diede consigli a quest’ultima perché prestava troppa attenzione a cose diverse dal cibo spirituale che Gesù stava dispensando. Le disse: “Marta, Marta, tu sei ansiosa e ti preoccupi di molte cose. Ma solo alcune cose sono necessarie, o una sola”. - Luca 10:41,42.
I cristiani del I secolo seguirono l’esempio di Gesù al riguardo. L’apostolo Paolo scrisse: “E questo è ciò che continuo a pregare, che il vostro amore abbondi sempre più in accurata conoscenza e pieno discernimento; perché vi accertiate delle cose più importanti,... e siate pieni del giusto frutto, che è per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio”. - Filip. 1:9-11.
Oggi lo “schiavo fedele” è altrettanto impegnato a mettere al primo posto gli interessi teocratici. Per poter far questo, la classe dello “schiavo” ha messo a punto vari programmi per semplificare le cose. Per esempio nel 1978 la Società unificò e semplificò le disposizioni inerenti alle assemblee di distretto. Questa semplificazione permise di eliminare molti compiti e di ridurre sensibilmente la mole di lavoro di altri. Grazie a ciò ora tutti sono in grado di concentrare la loro attenzione sul ricco cibo spirituale provveduto ogni anno.
Nel Ministero del Regno dell’agosto 1986 fu annunciata una semplificazione in merito al rapporto di servizio di campo dei pionieri regolari. Nel settembre 1987, con un’ulteriore semplificazione, furono modificati i programmi dell’assemblea di circoscrizione e vennero istituite le assemblee speciali di un giorno.
Geova ha riccamente benedetto questi sforzi intesi a semplificare le cose. L’opera continua a crescere con grande rapidità in tutto il mondo. (Isaia 60:22) La Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova è pertanto lieta di annunciare che a partire dal 1° novembre 1990 la procedura per la distribuzione di letteratura in Italia sarà modificata. A partire da quella data tutta la letteratura sarà disponibile ai proclamatori e a chi è interessato fra il pubblico con il criterio delle contribuzioni volontarie. Questo renderà evidente che facciamo affidamento sullo spirito di Geova e nello stesso tempo semplificherà varie operazioni sia per la Congregazione Centrale che per le congregazioni.
Tutto questo non comporta alcun cambiamento nei nostri obiettivi fondamentali. Quali ministri della Parola di Dio dobbiamo predicare la buona notizia del Regno in tutto il mondo in testimonianza a tutte le nazioni, per aiutare le persone di cuore retto a intraprendere la via della vita e per avvertire i malvagi degli imminenti giudizi di Dio.--Matt. 24:14; 28:19, 20; Rom. 10:15; Ezec. 3:17.
Dal punto di vista finanziario, questa attività è sempre stata sostenuta dalle contribuzioni volontarie di testimoni di Geova e altri il cui cuore li ha spinti a offrire aiuto.
Le pubblicazioni bibliche vengono offerte come sussidi necessari per il ministero. Non distribuiamo letteratura per procurarci il sostegno finanziario per il ministero. Né la letteratura viene distribuita per provvedere un sostegno finanziario personale ad alcun testimone di Geova.
Mentre svolgiamo la nostra attività religiosa non lucrativa, vogliamo continuare a valerci appieno della pagina stampata. Non vogliamo che la nostra opera di predicazione o il modo in cui usiamo la letteratura vengano in alcun modo classificati come un’attività commerciale. Tutta la letteratura è inviata alle congregazioni, provveduta ai proclamatori e offerta alle persone interessate senza alcun addebito. Le spese incontrate nella produzione e spedizione della letteratura alle Congregazioni sono coperte da contribuzioni volontarie in favore della Congregazione Centrale. Chiunque lo desideri può fare un’offerta volontaria per sostenere l’attività.
Questo non ha cambiato il carattere fondamentale della nostra opera. Siamo ministri che predicano la buona notizia del Regno e insegnano le verità bibliche. Non andiamo di casa in casa allo scopo di invitare la gente a fare contribuzioni, anche se siamo lieti di informare chi mostra interesse che, se lo desidera, può contribuire a sostenere l’opera con una piccola offerta. Il principale sostegno per finanziare questa testimonianza rimane lo stesso: lo spirito di Geova che spinge cuori generosi e desiderosi.
Esaminiamo ora alcune domande che potrebbero sorgere circa le contribuzioni e la distribuzione di letteratura.
In che consiste il sistema delle contribuzioni volontarie? Le riviste e la letteratura saranno fornite ai proclamatori e a chi è interessato fra il pubblico senza chiedere una specifica contribuzione come requisito preliminare per ottenerle. Dai proclamatori e da tali interessati si accetteranno contribuzioni volontarie o contribuzioni per promuovere la mondiale opera di proclamazione della buona notizia. È importante che tutti voi e il pubblico comprendiate che l’offerta di una contribuzione o donazione non è un requisito preliminare per ottenere la pubblicazione. Naturalmente questo non significa che si debba dare letteratura a chi non la apprezza e non la leggerà. - Confronta Matteo 7:6.
Come influisce la disposizione delle contribuzioni volontarie sulla distribuzione di letteratura nella Sala del Regno? Quando un proclamatore o una persona interessata desidera prendere della letteratura o delle riviste nella Sala del Regno, può farlo senza dover ‘pagare’ le pubblicazioni richieste. La Congregazione Centrale semplicemente darà alla persona la letteratura richiesta. I reparti letteratura e riviste non richiederanno denaro, né lo raccoglieranno. Coloro che si sentono spinti a contribuire per la stampa e la distribuzione della letteratura dovrebbero mettere le loro contribuzioni nelle cassette recanti la dicitura “Contribuzioni per l’opera di predicazione. - Matteo 24:14”. Potranno provvedere a ciò subito dopo aver ritirato le pubblicazioni oppure in seguito.
Come si offrirà la letteratura nel campo? Nell’offrire la letteratura nel ministero pubblico, daremo la nostra consueta testimonianza e offriremo le pubblicazioni agli interessati per fornire loro ulteriori informazioni sull’argomento. Chi accetta la letteratura dovrebbe essere interessato a leggerla, ma noi non richiederemo una specifica contribuzione per essa. Nel presentare la pubblicazione, possiamo spiegare che l’opera viene compiuta volontariamente in tutto il mondo per aiutare le persone ad apprendere la via che conduce alla vita eterna. E un’opera sostenuta interamente da contribuzioni volontarie. Dopo di che potreste dire alla persona che, se lo desidera, può aiutare a compiere quest’opera offrendo una piccola contribuzione. Se desidera farlo, la contribuzione sarà apprezzata.
Chiunque desideri fare una contribuzione per aiutare a coprire le spese della nostra opera di istruzione può farlo, ma potrà ricevere la letteratura sia che offra una contribuzione o no. Ad una prossima adunanza di servizio verranno presentate opportune informazioni per dimostrare questo sistema di distribuzione della letteratura. Se dei proclamatori non sono presenti, vogliate contattarli e informarli di questa speciale adunanza di servizio. Questa nuova disposizione per il servizio di campo entrerà in vigore immediatamente dopo quell’adunanza.
Che dire degli abbonamenti alla Torre di Guardia e Svegliatevi!, anche su cassette? Quando si dovranno rinnovare gli abbonamenti in corso, l’abbonato non dovrà fare altro che compilare il foglietto di rinnovo e consegnarlo al fratello incaricato degli abbonamenti perché lo invii alla Congregazione Centrale. L’abbonato potrà mettere una contribuzione per questo servizio nella cassetta delle contribuzioni recante la scritta “Contribuzioni per l’opera di predicazione. - Matteo 24:14”. Comunque, tutti i proclamatori sono incoraggiati a lasciare scadere il proprio abbonamento personale e a non rinnovarlo una volta scaduto. Questo permetterà di ridurre notevolmente il lavoro relativo alla registrazione e all’invio degli abbonamenti. Il proclamatore, una volta scaduto l’abbonamento personale, potrà ottenere le riviste di cui avrà bisogno direttamente dalla congregazione alla quale è associato. Naturalmente, la Congregazione Centrale provvederà all’invio delle riviste relativo all’abbonamento fatto sino a quando esso non scadrà.
Quando la congregazione riceverà foglietti di abbonamenti che stanno per scadere, i proclamatori faranno visita all’abbonato e si accerteranno che sia interessato alla prosecuzione dell’abbonamento. Se l’abbonato desidera rinnovarlo, il proclamatore compilerà il foglietto di abbonamento e informerà la persona che esso sarà rinnovato. Nel rinnovare l’abbonamento compilando il foglietto di rinnovo, il proclamatore potrà informare l’abbonato che l’abbonamento viene provveduto nell’ambito di una mondiale opera di istruzione biblica svolta dai testimoni di Geova. Quest’opera è sostenuta interamente da contribuzioni volontarie e chi si abbona, se lo desidera, può offrire una contribuzione per quest’opera. Se l’abbonato chiede quanto ci si aspetta che offra il proclamatore dovrebbe spiegargli che l’offrire una contribuzione o l’ammontare della stessa è lasciato interamente a chi si abbona. Il proclamatore può informarlo che alcuni offrono L. 7.000 e chi di più, ma tutto dipende da chi si abbona. Se la persona lo desidera realmente, l’abbonamento verrà rinnovato sia che sia stata offerta una contribuzione o no. Dopo di che il proclamatore dovrebbe mettere l’offerta nella cassetta delle contribuzioni contrassegnata per l’opera di predicazione.
Una procedura simile dovrà essere seguita nell’ottenere nuovi abbonamenti di casa in casa, alle visite ulteriori e nelle future campagne di abbonamenti. Come sapete, i mesi di aprile e maggio sono riservati alla campagna degli abbonamenti. Nell’offrire l’abbonamento, il proclamatore può informare il nuovo abbonato in che modo viene provveduto questo servizio. Comunque, ribadiamo che, sia che venga offerta una contribuzione o no, la persona, se lo desidera e pare veramente interessata, riceverà l’abbonamento. Se l’abbonato non offre nessuna contribuzione, come collaboratori di Geova Dio abbiamo l’opportunità di sostenere l’opera secondo le nostre possibilità. (l Cor. 3:9) Se la persona vive nel territorio assegnato a una congregazione e non è particolarmente difficile visitarla, il proclamatore, invece di offrirle l’abbonamento, potrebbe inserirla nel proprio itinerario delle riviste. Siamo convinti che questo metodo riguardante gli abbonamenti aiuterà tutti noi a confidare in Geova. - Gal. 6:5.
Gli abbonamenti hanno dato agli interessati maggiori opportunità di avviarsi lungo il sentiero che porta alla vita eterna. (Prov. 1:20,21; 9:10,11; Giov. 17:3) Ad ogni numero viene rammentata l’importanza di nutrirsi del cibo spirituale provveduto. Per molti, come per le persone anziane o invalide, gli abbonamenti sono stati la principale fonte di sostentamento spirituale, un collegamento vitale con l’organizzazione teocratica. Comunque anche in questi casi si potrebbe considerare la possibilità di inserire queste persone nell’itinerario delle riviste onde il proclamatore possa dare, se possibile, una migliore assistenza spirituale.
Come sarà finanziata l’opera, inclusa la stampa e la distribuzione di letteratura? In prossimità dei reparti letteratura e riviste saranno collocate delle cassette con la scritta “Contribuzioni per l’opera di predicazione. - Matteo 24:14”. Il denaro prelevato da queste cassette sarà inviato mensilmente alla Congregazione Centrale. Questi fondi verranno impiegati per coprire i costi di tutte le attività svolte e per promuovere la necessaria espansione della predicazione della buona notizia del Regno.
Con che spirito ciascuno dovrebbe considerare questa nuova disposizione? Geova guida progressivamente i suoi servitori in questi tempi critici, dando loro la necessaria sapienza dall’alto per promuovere attivamente l’opera di predicazione nonostante i molti lacci tesi da Satana. (Sal. 32:8; Isa. 30:21) Sotto la guida del nostro Signore e Salvatore Cristo Gesù siamo stati introdotti in un paradiso spirituale nel quale ora svolgiamo la santa opera della buona notizia. Abbiamo gustato la gioia di far parte dell’organizzazione che gode dello spirito di Geova. - Sal. 34:8.
Lo spirito di Geova guida la sua organizzazione teocratica permettendole di far fronte al mutare delle circostanze. Anche le contribuzioni sono sempre state volontarie, la disposizione delle contribuzioni volontarie anche nella distribuzione di letteratura lascia alla persona l’iniziativa e può sensibilizzarla nel voler aiutare l’organizzazione teocratica a coprire le spese. Ora ciascuno di noi ha un’accresciuta responsabilità morale e il privilegio di onorare Geova con le proprie cose di valore. (Prov. 3:9) Il modo in cui risponderemo all’invito dell’organizzazione di Geova con le nostre contribuzioni rispecchierà la nostra accresciuta consapevolezza che Geova ci considera degni di fiducia. - 1 Cor. 4:1,2.
I proclamatori dovrebbero mettere nelle cassette delle contribuzioni l’intero ammontare delle contribuzioni che ricevono nel campo? Si, valutando tutti gli aspetti della questione, questa sarà la cosa appropriata da fare. Potrebbe quindi essere utile separare queste contribuzioni ricevute nel servizio di campo dal proprio denaro. Successivamente queste somme possono essere messe nell’apposita cassetta nella Sala del Regno. I proclamatori possono anche fare le loro proprie contribuzioni per sostenere l’opera secondo le loro possibilità e il loro desiderio, ogni qual volta intendano farlo. - 2 Cor. 8:10-15; 9:6-14.
Per quanto riguarda la letteratura e le riviste, come influisce questa disposizione su coloro che sono nel servizio a tempo pieno? Come detto sopra, la conseguenza logica di questa nuova disposizione richiede che tutte le contribuzioni ricevute nel servizio di campo siano inviate dalle congregazioni alla Congregazione Centrale per sostenere l’opera. La maggioranza di quelli che sono nel servizio a tempo pieno si sostengono autonomamente svolgendo un lavoro secolare part-time. Come tutti gli altri proclamatori, i pionieri ottengono la letteratura senza nessun addebito. La Congregazione Centrale mette a disposizione letteratura per aiutarci nell’opera di predicazione. Tutti continueremo a usare il più possibile la letteratura provveduta, anche se lo faremo in modo attento e responsabile.
Come presentare la letteratura o gli abbonamenti Nel presentare la letteratura alle porte, assicuratevi di seguire il metodo delineato nel Ministero del Regno di novembre del 1990, nell’articolo “Usiamo saggiamente la letteratura”, parr. 3-7. Se offrite l’abbonamento, spiegate alla persona che se desidera ricevere la rivista regolarmente sarete lieti di compilare un modulo di abbonamento così che potrà riceverla per posta. Nel presentare l’abbonamento stesso, il proclamatore potrebbe spiegare qualcosa di più circa l’opera e come viene sostenuta mediante contribuzioni volontarie. Se la persona non desidera offrire una contribuzione, potrete dire che è nostro desiderio che tragga beneficio dalla lettura della letteratura e offrirvi di tornare per trattare altri punti di suo gradimento. Un abbonamento semestrale potrebbe aiutare la persona ad apprezzare il messaggio del Regno contenuto nelle riviste.
Dovremmo dire alle persone che offriamo la letteratura col criterio delle contribuzioni volontarie? Questo non sarebbe appropriato. Nel presentare la letteratura alle persone useremo le espressioni indicate nel Ministero del Regno di novembre del 1990, nell’articolo indicato sopra.
Che dire se una persona vuole offrire una contribuzione tramite assegno? Si dovrebbe dire alla persona che è libera di farlo, intestando l’assegno a “Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova”. Il proclamatore metterà questo assegno nella cassetta contrassegnata “Contribuzioni per l’opera di predicazione. - Matteo 24:14”.
La Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova apprezza il sostegno finanziario e la collaborazione che ha ricevuto finora dalla fratellanza mondiale. Tutte le contribuzioni continueranno a essere impiegate saggiamente per sostenere gli interessi del Regno. Siamo fiduciosi che il cuore di coloro che apprezzano le inestimabili verità della Parola di Dio e il valore di tutti i provvedimenti della Congregazione Centrale, inclusa la produzione di pubblicazioni basate sulla Bibbia, continuerà a spingerli a contribuire generosamente per quest’opera sino alla fine di questo vecchio sistema. (2 Cor. 9:6-14) Possiamo riporre piena fiducia in Geova sapendo che “può fare più che sovrabbondantemente oltre tutte le cose che chiediamo o concepiamo”. - Efesini 3:20.
Speriamo che queste informazioni siano utili a tutti nel continuare a promuovere la predicazione della buona notizia del Regno. Il modo in cui mettete a disposizione il vostro tempo, le vostre energie e i vostri fondi per sostenere quest’opera è veramente apprezzato. (Col. 3:23) Preghiamo fervidamente che Geova continui a benedire tutti voi e ogni aspetto dell’opera. (Mal. 3:10) Vi inviamo i nostri affettuosi saluti fraterni

P.S.: Per il sorvegliante che presiede: Questa lettera dovrebbe essere letta all’adunanza di servizio e allo studio Torre di Guardia della settimana che inizia il 22 ottobre 1990.

[Modificato da stefanobarbapapa 08/06/2007 14.00]

stefanobarbapapa
00sabato 9 giugno 2007 12:54
tratto da un sito apostata......
[SM=g27992]

apostata???? apostata chi? [SM=g27993]

La Watchtower Society, nelle sue tipografie sparse in tutto il mondo, stampa mensilmente circa 85.000.000 di riviste (nell'anno 2001) e moltissima altra letteratura. Quanto denaro viene ricavato da tutta questa enorme produzione?
Supponendo che annualmente si "vendano" 1000.000.000 di riviste per una contribuzione di 25 c. di euro, si ottiene un ricavo di 250.000.000 (duecento cinquanta milioni); supponendo anche che il costo di produzione di ogni rivista sia di 5 c. – secondo i tipografi a queste tirature i costi si abbattono enormemente e 5 c. è una cifra esagerata –, rimangono comunque 200.000.000 di euro. Bisogna aggiungere inoltre che le riviste ed i libri che i TdG "distribuiscono" vengono pagati in anticipo dai "proclamatori": i Testimoni contribuiscono (in base al prezzo suggerito dall'Organizzazione) quando ritirano nella congregazione la letteratura che poi distribuiscono nell'opera di casa in casa, chiedendo una contribuzione volontaria "per l'opera". Alcuni Testimoni possono dare di meno, altri di più (anche 50 c. per ogni singola rivista), ma la stragrande maggioranza avverte il dovere morale di contribuire personalmente in anticipo per libri, riviste, opuscoli e volantini. I TdG spesso non ricevono nessuna contribuzione dalle persone che contattano, ma capita di frequente che alcuni offrano dei soldi "per l'opera" e anche tutto questo denaro va a finire nelle casse della Società, senza che il TdG, che ha pagato in anticipo la "merce", recuperi una lira dei soldi che ha sborsato.

Anche se si dimezzassero tali cifre – considerando che la Watchtower sembra regali almeno una parte della propria letteratura ai TdG che vivono in Paesi economicamente depressi e considerando che non tutta la letteratura viene "acquistata" dai Testimoni – si ha pur sempre un introito di molti milioni di euro, e questo solo grazie alle "contribuzioni volontarie" interne, escludendo quindi le eventuali "donazioni per l'opera" fatte dalle persone in generale.

Per quanto riguarda i libri, oggi in qualsiasi supermercato si trovano libri a 3, 4 euro, in tirature molto inferiori e dove la mano d'opera viene pagata ad alti costi, le tasse vengono pagate, i diritti d'autore vengono corrisposti e naturalmente ci deve guadagnare sia il supermercato, sia la casa editrice, ecc. Facendo i conti anche dei libri stampati dalla Società, che hanno anch'essi tirature altissime, si arriva a cifre esorbitanti, e tutto questo al netto dalle tasse. (A questo proposito, è opportuno osservare che nel mese di giugno 2000, in Francia, la Società Torre di Guardia è stata condannata da una Corte di Appello a pagare 300 milioni di franchi di multa per tasse inevase. Questa condanna è stata poi confermata dalla Corte di Appello di Versailles nel marzo 2002).

Come vengono utilizzati tutti questi soldi? Soprattutto il denaro viene usato per incrementare l’opera di stampa e diffusione delle pubblicazioni della Società. I TdG non si impegnano socialmente nel promuovere opere di assistenza nei confronti delle persone bisognose, come fanno molte chiese e religioni. Solo una parte dei ricavi vengono utilizzati per inviare aiuti ai "fratelli" che possono trovarsi in difficoltà a causa di calamità naturali o sconvolgimenti politici, ed in genere in questi casi vengono richiesti contributi extra dai proclamatori. Si noti inoltre che tali aiuti vengono rivolti prevalentemente ai Testimoni e alle persone che si associano con loro. Se in certe zone della terra, colpite da calamità e disastri, non ci sono congregazioni di TdG la Congregazione, infatti, non invia alcun aiuto o soccorso.

Quasi tutti i TdG non sono al corrente che la Prima Sezione della Corte di Cassazione, con sentenza n. 1763 del 27 febbraio 1997, ha stabilito che le cessioni a terzi, operate da un'associazione religiosa, di pubblicazioni non destinate alla vendita prevalente agli associati identificano attività commerciale. Tale sentenza riguarda esplicitamente la «Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova», che si era rivolta alla Suprema Corte per vedersi riconosciuta, tra l'altro, la circostanza che la letteratura dei Testimoni non era prodotta per la vendita, al fine di escludere il carattere commerciale della Congregazione stessa. In estrema sintesi, la legge prevede che le pubblicazioni di un'associazione religiosa, se prodotte per la vendita, costituiscono attività commerciale con la sola eccezione: che la loro cessione avvenga prevalentemente nei confronti degli associati. Orbene, la Corte di Cassazione ha confermato che la cessione delle pubblicazioni della Congregazione dei Testimoni di Geova costituisce attività commerciale, dal momento che gli organi competenti hanno accertato che queste pubblicazioni sono state prodotte per la vendita e cedute prevalentemente a soggetti diversi dagli associati (cliccare qui per visualizzare il testo completo della sentenza). I TdG avevano da tempo adottato contromisure, in previsione di quello che sarebbe successo. Il libro Proclamatori, a p. 349, parla del cambiamento che avvenne nel 1990: «Nel 1990, a motivo degli scandali finanziari in cui erano coinvolte alcune organizzazioni religiose della cristianità e della tendenza ad equiparare ogni attività religiosa ad un'impresa commerciale, i testimoni di Geova hanno apportato alcune modifiche alla loro attività per evitare qualsiasi equivoco». Da quell'anno i proclamatori pagano ("contribuiscono") in anticipo, di tasca propria, le pubblicazioni e poi si limitano a dire al padrone di casa che "l'opera è volontaria, sostenuta da contribuzioni volontarie, se anche lei desidera contribuire saremo ben lieti", ecc., ecc. Il motivo di questo cambiamento è che il governo degli Stati Uniti aveva deciso di far pagare le tasse anche alla Società. Quest'ultima, per evitare di farlo, ha cambiato le carte in tavola non dando così "a Cesare quel che è di Cesare". L'"equivoco" a cui allude il libro Proclamatori era evidentemente la tassa da pagare!

Prima di tale cambiamento la Società non approvava il fatto che i TdG regalassero le pubblicazioni alle persone contattate nell'opera di proselitismo. Nel Ministero del Regno (Km) del maggio 1982, pagine 1 e 3, si leggeva a questo proposito
stefanobarbapapa
00sabato 9 giugno 2007 12:57
Dovremmo dare la letteratura gratis?


La Società riceve numerosi rapporti da cui risulta che molta della letteratura distribuita nel campo è data via gratis. Sembra che alcuni proclamatori abbiano l'abitudine di non chiedere la contribuzione per la letteratura distribuita. Anche se è certamente lodevole il desiderio dei proclamatori di dare alle persone le nostre ottime pubblicazioni, dandole sempre gratuitamente possono sorgere problemi. Per esempio, alcuni proclamatori meno abbienti sono rimasti turbati vedendo altri dar via la letteratura gratis, mentre essi non possono permetterselo. Alcuni proclamatori hanno addirittura l'abitudine di dare regolarmente i libri gratis nel servizio di campo. A volte i padroni di casa si meravigliano sentendo chiedere la contribuzione e dicono che il Testimone precedente aveva dato loro la pubblicazione gratis.

È vero che può esserci qualcuno che effettivamente non ha la possibilità di contribuire per la letteratura. Ma nel nostro paese sono pochi. Avete notato che molti che dicono di non poter contribuire spendono poi i soldi per cose inutili? Perciò, è realmente saggio distribuire la letteratura gratis nell'opera di casa in casa? Aiuterà i padroni di casa ad apprezzare le nostre pubblicazioni? Se effettivamente incontriamo qualcuno che dice di non poter contribuire per la letteratura, potremmo offrirgli un opuscolo, una rivista arretrata o un volantino, purché prometta di leggerlo. Oppure potremmo dire che ripasseremo in un altro momento, in cui forse sarà in condizione di contribuire per la letteratura che offriamo.

Ai padroni di casa che dicono di non avere soldi per contribuire per le pubblicazioni si potrebbe dare una copia del volantino. ...

Di tanto in tanto alcuni proclamatori lasciano numeri arretrati delle riviste agli assenti, dopo essersi accertati che le riviste non siano visibili ai passanti. Non c'è nulla di male in questo. Comunque, nel caso di congregazioni il cui territorio è lavorato spesso, se si lasciano indiscriminatamente le riviste agli assenti o tutte le volte che si lavora il territorio, le persone potrebbero credere che le riviste vengano distribuite gratis. ...

È comprensibile che quando si dà testimonianza informale a parenti o a conoscenti si preferisca forse dare loro una pubblicazione in omaggio, senza chiedere la contribuzione. Ma se si parla a estranei, come avviene nell'opera di casa in casa, è meglio offrire la letteratura in corso per la normale contribuzione. In questo modo aiuteremo le persone ad apprezzare il valore delle pubblicazioni, e questo potrebbe costituire un motivo in più per leggerle. ...

Non dobbiamo affatto pensare, però, di essere in dovere di accollarci noi tutte le spese della letteratura che distribuiamo alle persone nel campo. In paragone con le costose riviste e con i libri del mondo, la nostra letteratura è ancora disponibile per una ragionevole contribuzione. Di solito essa è alla portata di quasi tutti quelli che abitano in questo paese. La minima contribuzione che viene chiesta dà risalto al valore della letteratura agli occhi del padrone di casa. Non c'è alcun motivo di pensare che si stia vendendo la letteratura solo perché si chiede una piccola contribuzione a copertura delle spese di stampa e di distribuzione.


È chiarissimo, ed era compreso da tutti i TdG, che le "contribuzioni" servivano per pagare le pubblicazioni. I proclamatori in questo modo recuperavano, almeno in parte, il denaro sborsato in anticipo quando prelevavano la letteratura nella locale Sala del Regno. Si chiedeva una "contribuzione per la letteratura distribuita" e non "per l'opera" in generale. Le riviste avevano il loro prezzo e anche per l'altra letteratura vi erano costi e tariffe ben precise. Per esempio, nel Km 4/90, pag. 8, si leggeva: «Alcuni tendono ad essere negativi in quanto all'offrire l'abbonamento. Forse iniziano a parlare con una persona, magari considerano anche l'argomento di conversazione, e poi offrono due riviste per una contribuzione di L. 700 anziché offrire l'abbonamento. Perché? È forse per il prezzo? Se è così, questo modo di ragionare non è pratico. L'abbonamento ha un costo irrisorio in paragone alle pubblicazioni del mondo, ma allo stesso tempo ha per il lettore un valore inestimabile. Perciò siate positivi e offrite l'abbonamento alla Torre di Guardia per sole L. 7.000, oppure presentate anche la rivista abbinata, Svegliatevi!, per sole L. 14.000». Dopo la modifica introdotta nel 1991, per evitare di pagare le tasse la Società ha emanato direttive completamente opposte. Ecco, infatti, cosa si leggeva in un articolo del Km 3/91, pag. 3 (il grassetto è mio):


La distribuzione semplificata della nostra letteratura

Già da alcuni mesi è in vigore la disposizione semplificata per la distribuzione della letteratura. ...

Il fatto che la Congregazione Centrale metta a disposizione la letteratura ai proclamatori senza nessun addebito non significa certo che alla Congregazione Centrale non costi nulla produrla e distribuirla. ...

Come può la Congregazione Centrale provvedere la letteratura a tutti? Gli inevitabili costi di produzione e distribuzione vengono ripianati mediante le contribuzioni. I dedicati servitori di Geova sono la principale fonte di questo sostegno. I testimoni di Geova non si aspettano che sia il pubblico a sostenere l'urgentissima opera di proclamare il Regno. Né prima né ora ci siamo impegnati in raccolte pubbliche di fondi. Nondimeno, piccole contribuzioni da parte di persone sinceramente interessate e riconoscenti che incontriamo nel campo sono apprezzate. ...

La distribuzione semplificata di letteratura aiuta tutti a capire che la nostra opera di istruzione biblica non ha nessuno scopo commerciale. ... i testimoni di Geova sono lieti di poter mettere la loro letteratura a disposizione di tutti senza farla pagare. Tutte le contribuzioni, offerte principalmente dai dedicati servitori di Geova, sono interamente usate per sostenere quest'opera di istruzione biblica, dato che nell'organizzazione tutti i lavoratori sono volontari e nessuno percepisce salari o percentuali. L'argomento delle contribuzioni per coprire le spese di stampa viene trattato solo con quelli che fanno domande in merito o che mostrano altrimenti interesse per la nostra opera. ...


Prima del 1990 le contribuzioni ricevute nel "servizio di campo" servivano "a copertura delle spese di stampa e di distribuzione"; dal 1990 tali contribuzioni non servono più solo a questo scopo. Ecco cosa avviene ora: le locali congregazioni ordinano il materiale alla sede centrale (in Italia alla sede di Roma). La sede spedisce tutto quello che viene ordinato senza rilasciare alcuna fatturazione. I singoli Testimoni prelevano un certo quantitativo di libri e riviste alla locale Sala del Regno, ma non fanno più un versamento in base al prezzo, come avveniva prima del 1990. Ora versano una "contribuzione per l'opera" in una cassetta apposita (con la scritta "Contribuzioni per l'opera di predicazione - Matteo 24:14"). Ufficialmente quindi non pagano la "merce", ma sostengono "l'opera".

La questione viene spiegata con molta chiarezza anche nel libro Movimenti Religiosi Alternativi. Effetti dell'adesione e motivi dell'abbandono (S. Pollina - A. Aveta, Libreria Editrice Vaticana, 1998, pagine 162-165):


Da uno dei paesi dove i Testimoni si sono battuti più aspramente che mai per consolidare la loro presenza e la loro caratteristica di ... società non lucrativa, il Canada, ci arriva la seguente notizia, contenuta in un numero del periodico News & Views in the World of the Cults [1], che riferisce:

Informiamo i nostri lettori che vivono fuori del Canada, che nel nostro paese di recente è stata istituita una nuova tassa un'imposta dei 7% per Beni e Servizi su quasi ogni cosa. Tutto ciò che si vende è soggetto a questa tassa. Ogni articolo che distribuiamo per via dei nostro ministero, sebbene noi siamo iscritti come società caritativa in Canada, è soggetto a questa tassa che, in ossequio alla legge, noi paghiamo.

La Società Torre di Guardia dei Testimoni di Geova, invece, non appena questa tassa è divenuta legge, ha ricevuto una «nuova luce» e, pur continuando a vendere la sua letteratura nelle Sale dei Regno e col sistema di porta a porta, adesso invece di chiedere una precisa comma in denaro come in precedenza, lo fa chiedendo in cambio una «contribuzione» proprio come già avviene negli Stati Uniti (e in Italia). Questa «nuova luce» le consente così di evitare di pagare la nuova tassa sulla vendita di letteratura. In sostanza ecco quel che accade: siamo venuti in possesso di una copia della dichiarazione dei redditi della Società per l'anno 1990 (anno precedente l'entrata in vigore della nuova tassa, chiamata GST [Goods and Services Tax]) e per l'anno 1991 (anno successivo alla sua entrata in vigore).

Nel 1990 la Società indicò sotto la voce «altri redditi», che includeva il ricavo della vendita di letteratura, un ammontare di 7.705.066,40 dollari, e non abbiamo motivo di dubitare dell'accuratezza di queste cifre, in quanto non sottoposte ad alcuna tassazione. Nella stessa dichiarazione alla voce «doni», anch'essi non sottoposti ad alcuna tassazione, la cifra indicata era di 3,312.424,21 dollari.

Veniamo adesso al 1991, primo anno di applicazione della GST. Improvvisamente, la voce «altri redditi» scende drasticamente a 2.105.585,56 dollari e manca del tutto la voce «letteratura»! Al suo posto si trovano termini molto vaghi, come «assemblee», «varie», ecc. Abbiamo buone ragioni per credere che queste cifre derivino della vendita di pasti alle assemblee (chiediamo scusa per il lapsus, dalle «contribuzioni» ricevute per i pasti).[2] Chiaramente, hanno evitato di pagare 147.390,98 dollari di tasse sul cibo distribuito (o qualsiasi altra cosa sia stata) che per loro ha rappresentato una fonte di reddito.

Di maggiore interesse e la voce «Totale doni ricevuti per i quali non è stata rilasciata ricevuta». La cifra indicata mostra un notevolissimo salto in avanti rispetto all'anno precedente: ben 5.782.007,54 dollari! Si potrebbe attribuire questo aumento principalmente al mancato introito per la vendita di letteratura? In tal caso il risparmio della Società per tasse evase e stato di 404.740,52 dollari in GST solo per il 1991. Poiché il loro rapporto di distribuzione di letteratura non mostra alcuna significativa flessione, ci chiediamo: da dove provengono queste entrate se non principalmente dalla vendita di letteratura (gabellata per distribuzione in cambio di contribuzioni volontarie)?

Una cosa è certa: nonostante la circolare del 1° ottobre 1990, indirizzata «A tutti i corpi degli anziani» e relativa al cambiamento in merito alla distribuzione di letteratura, dicesse, al paragrafo n. 3, che questa nuova disposizione non è attuata per motivi fiscali», la realtà che emerge chiaramente da tutti i fatti e gli elementi disponibili dimostra proprio il contrario.

Per comprendere bene il meccanismo che è stato instaurato, bisogna fare necessariamente riferimento al sistema fiscale americano, poiché è dagli Stati Uniti che la Società Torre di Guardia trae i suoi massimi profitti, ed è quindi a quella nazione, nella quale risiede stabilmente il Corpo Direttivo, che bisogna guardare come modello per il resto del mondo. Ebbene, in quel paese, fino ad oggi, il Ministero delle Finanze (IRS, cioè United States Internal Revenue Services) richiede che i ministri religiosi dividano in due precise categorie le donazioni (o contribuzioni) sulle ricevute che essi rilasciano per quietanza ai donatori: 1) le contribuzioni ricevute per ciò che essi offrono e 2 ) le donazioni che eccedono notevolmente il valore del materiale offerto al donatore. Si considera deducibile delle tasse solo la seconda parte, cioè quella parte dell'offerta che eccede il valore della merce distribuita. Un esempio pratico è il seguente: se i Testimoni di Geova vendono un libro del valore di mille lire e ricevono una «contribuzione» di duemila lire, dovrebbero pagare le tasse solo sulle prime mille lire, poiché soltanto la somma eccedente il costo del libro è esente da tassazione.

Un altro problema esistente negli Stati Uniti, che stava per tramutarsi in una fonte di problemi non indifferenti per i Testimoni di Geova, riguarda il denaro che essi raccolgono mediante l'offerta di letteratura di casa in casa. E’ opinione di alcuni che essi dovrebbero farne regolare denuncia alle autorità in quanto il Testimone in servizio agisce come un rappresentante della Società Torre di Guardia e perciò obbligato a farne regolare comunicazione al fisco. Per evitare un problema del genere, di recente la Società ha cambiato le carte in tavola a gioco iniziato. Infatti, nell'edizione americana del febbraio 1989 del Ministero del Regno, a pag. 3, essa ha dichiarato che i singoli Testimoni che vanno di porta in porta non sono «agenti o rappresentanti della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati». In tal modo essa pone i propri adepti in una posizione veramente ambigua, in quarto costoro sollecitano contribuzioni a favore di un'Organizzazione che non rappresentano.[3] È ovvio che l’unica cosa che è cambiata in quanto alla gestione del denaro è soltanto l'aspetto esteriore che adesso viene presentato al solo scopo di evitare problemi di tassazione che, come abbiamo visto, sono scattati a tappeto sin dal 1991 con l'introduzione della nuova tassa GST sull'intero territorio degli Stati Uniti.

Ecco come, infatti, si esprime un «servitore di ministero» che deve conservare l'anonimato perché ha tutti i suoi familiari all'interno dell'Organizzazione: «Le locali congregazioni ordinano il materiale alla sede centrale (in Italia alla sede di Roma). Quest'ultima spedisce ciò che le viene ordinato, senza rilasciare alcuna fatturazione. I singoli Testimoni prelevano un certo quantitativo di merce alla locale Sala del Regno, ma non fanno nessun preciso versamento in denaro come avveniva fino al 1990; al suo posto versano una "contribuzione" in una cassette appositamente predisposta. E così il gioco è fatto».

Note:

[1] Vol. 4/1993, edito da MacGregors Ministries, pag. 11 (parentesi nostre)

[2] "La vendita di cibo alle assemblee ha sempre rappresentato una delle maggiori fonti di introiti per l'Organizzazione. Infatti come stabiliva la pubblicazione della Società intitolata «l’Organizzazione per il congresso» (sigla in codice COl-I 4/71), a pag. 61. «Come abbiamo già detto, la contribuzione per il cibo e le bevande messe a disposizione dei congressisti dovrebbe essere maggiorata del 20-25 per cento rispetto ai costi di acquisto, trasporto, conservazione ecc. Ma che non sempre, o meglio quasi mai i vari comitati organizzatori si attenessero a questa percentuale ma la maggiorassero notevolmente per poter così disporre di una più cospicua quantità di denaro da mandare alla Società, lo mostra lo scambio di corrispondenza fra un «anziano» e la sede filiale di Roma. Nella sua lettera del 19 agosto 1976 egli scriveva: «L'organizzazione dell'intera assemblea è stata senz'altro lodevole, però molti si lamentavano che i prezzi praticati ai bar erano troppo alti... Mi sono turbato leggendo su un giornale una frase che offende il buon none the in tanti anni ci siamo fatti. Sul quotidiano Roma era scritto: "All'assemblea un'organizzazione perfetta... Un'organizzazione che contribuisce a far entrare molti quattrini nelle casse dell'Organizzazione."... L'Organizzazione ci ha mostrato attraverso la Bibbia che sia l'opera di predicazione che le assemblee devono essere sostenute da contribuzioni volontarie, allora perché dobbiamo ricorrere a certi mezzi per raccogliere denaro? .. Dopo qualche tempo giunse la risposta dell'Organizzazione che, nella lettera SCC del 3 settembre 1976, ammetteva: «Riconosciamo che le contribuzioni richieste per le consumazioni al bar e alla mensa dell'assemblea di distretto di Napoli, erano un poco alte».

[3] Per essere precisi l'edizione di febbraio 1989 del Ministero del Regno diceva testualmente a pag. 3: «È bene evitare di presentarsi come agenti o rappresentanti della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di New York, Inc., o di qualsiasi altra corporazione utilizzata dallo "schiavo fedele e discreto", per meglio promuovere gli interessi del regno». Evidentemente, secondo il Ministero del Regno, la Società desidera evitare ogni responsabilità d'ordine fiscale «nel caso di un incidente o di un' emergenza o se si incontrano problemi mentre si lavora nei campi di roulotte, negli appartamenti, o in certi altri territori...».




«Con questo nuovo sistema anche i Testimoni di Geova più sempliciotti si resero facilmente conto che la "nuova disposizione" consisteva nel fatto che non solo, come prima, non guadagnavano una lira dalla vendita delle riviste, ma adesso ci rimettevano addirittura mentre la Società guadagnava il doppio» (Movimenti Religiosi Alternativi..., pag.166). La Società ha cercato di mettere a tacere eventuali mugugni e lamentele nella sua "Risposta a domande" nel Km 11/91, pag. 3 (il grassetto e i commenti tra parentesi quadre sono miei):


Risposta a domande

Se nelle cassette di contribuzioni contrassegnate "Contribuzioni per l'opera di predicazione - Matteo 24:14" mettiamo una contribuzione quando prendiamo la letteratura e poi le contribuzioni ricevute nel campo, non stiamo contribuendo due volte per la stessa letteratura?

[Chiunque conosca bene il dispositivo messo in atto dalla Torre di Guardia non può che rispondere affermativamente a tale domanda. Ecco invece come rispose la Società (il grassetto è mio):]

No. Le contribuzioni messe nelle cassette di contribuzioni con la scritta "Contribuzioni per l'opera di predicazione - Matteo 24:14" non sono solo per la letteratura. Sia i proclamatori che le persone sinceramente interessate nel campo ricevono la letteratura senza dover pagare nulla. Quando i proclamatori fanno le loro contribuzioni, è per aiutare a mantenere la casa Betel e le scuole missionarie e di ministero, per aiutare missionari e sorveglianti viaggianti, nonché per sostenere i centri per la distribuzione di letteratura e numerosi altri servizi ausiliari necessari per compiere l'incarico globale che Gesù diede ai suoi discepoli. La pubblicazione di letteratura è solo una piccola parte di quest'opera.

[Si noti che le contribuzioni per la "Betel" (la sede nazionale), i missionari, ecc., venivano fatte anche prima di questa "semplificazione". Vi sono sempre state, infatti, cassette apposite per tale scopo]

Pertanto, quando riceviamo contribuzioni dagli interessati nel campo non dovremmo dire che la contribuzione è "per la letteratura".

[si confronti questa affermazione con il Km del 1982 riportato sopra]

Come spieghiamo loro, quelli che desiderano sinceramente leggere la nostra letteratura la ricevono senza pagare nulla. Qualsiasi contribuzione essi desiderino fare sarà usata per coprire le spese inerenti all'opera di predicazione. Lo stesso vale per le contribuzioni fatte dai proclamatori.



È chiaro quindi l'escamotage adottato dalla Watchtower: le pubblicazioni non vengono più vendute, come prima del 1990, ma si "contribuisce volontariamente per l'opera". Le persone contattate durante il proselitismo possono ricevere gratis le pubblicazioni, anche se si sollecita un'offerta da parte loro, sempre e solo "per l'opera". In questo modo, come si diceva sopra, la Società incassa due volte il denaro, riesce a non pagare le tasse sulla letteratura che fino a ieri veniva venduta apertamente, e non consente più ai singoli Testimoni di recuperare almeno le spese!



Daniela47
00sabato 9 giugno 2007 19:01
Sai Stefano

pensavo tutte quelle contribuzioni,
tutto l'acquisto di riviste che ci
straboccano dagli armadi.
Tutti quei libri comprati poi ricomprati
perchè riveduti e corretti
Tutte quelle audio cassette,.
perfino calendari geovisti e cartoline
di tutte le Betel del mondo
comprate con spirito del donatore allegro
Tutte quelle cassette di contribuzioni
che mio marito da buon e generoso TDG
ha riempito.
Tutto questo per 20 LUNGHI ANNI !
Senza mai preoccuparsi delle necessità di casa,
tanto io da buona formichina sempre attenta al centesimo riuscivo a sopperire a tutto.
Quanti sacrifici inutili da striminziti stipendi.
Tutto quel lavoro perso, mai
straordinari, giornate non lavorate prendendo
permessi e aspettative perchè le ferie non bastavano alla cupidigia di chi lo addestrava.
Quando, presto presto, si è messo in pensione perchè
doveva essere utile e voleva lavorare a tempo
pieno per la setta, la sua era diventata una
pensione da fame.
Quanto ha tolto a nostro figlio !
Grazie Torre di Guardia, te ne sarò sempre grata !

Daniela47
stefanobarbapapa
00martedì 12 giugno 2007 09:57
questa delle contribuzioni volontarie è davvero una cosa scandalosa, e ringrazio daniela per averci dato la sua interessante testimonianza.

Riflettendo ancora questo aspetto si può aggiungere pacificamente che, le vere vittime sono i testimoni e i loro parenti increduli.

sono sinceramente dispiaciuto.

pensate, un tdg và in servizio, regala le riviste ad un interessato, (ovviamente lui, il tdg, le ha gia pagate), non gli chiede di contribuire, e dopo circa 6 mesi tra studio e riviste, gli si riempie una piccola biblioteca personale, in media ha ricevuto;

una bibbia
un libro per lo studio
un opuscolo
e i sei mesi almeno 24 riviste tra torre di guardia e svegliatevi.

tutto gratis. ma ovviamente a spese del conduttore di studio.

dopo di chè, inizia a partecipare alle adunanze, dove viene stimolato a contribuire all'opera di matteo 24:14, partecipare, sia in senso economico, che in senso fisico.
si iscrive alla scuola di ministero teocratico, e viene messo al centro dell'attenzione, dove per orgoglio e per egocentrismo viene dichiarato ministro ordinato.....

a quel punto, anche se non avesse mai contribuito per un anno intero, deve andare in servizio, e quando và in servizio, distribuisce anche lui le varie pubblicazioni, che ormai paga e regala..... ma se non le regalasse, ma facesse come lo schiavo SUGGERISCE, chiede la contribuzione agli interessati.....

se per un anno non ha mai pagato nulla, come ben vediamo dopo un anno inizia a pagare almeno 2 volte anche lui.

in circa sei mesi l'investimento sopportato per farlo aderire è stato abbondantemente coperto, inoltre come ben si evvince, chi non investe proprio nulla è la sede centrale, ma i singoli tdg.

quindi anche qui si capisce chiaramente che i tdg lavorano gratuitamente per una casa editrice.

oltre a questo, c'è anche la manodopera gratuita, sia di professionisti che di artigiani, che non sono propietari proprio di nulla.

e nella rivendita delle opere di costruzioni, c'è un altra enorme fonte di guadagno, oltre ai soldi semplicemente fermi sui conti correnti che fruttano il 7% annuo.
ecco un altro motivo per cui la soc. wt cerca il riconoscimento legale, oltre al 8%1000......

io credo che sia ora di aprire gli okki cari fratellini, chi state arricchendo?

Dio?
oppure vi state pagando le indulgenze?
vi volete comprare il paradiso?

dove finiscono tutti questi soldoni?

e perchè non vengono usati per opere di vero bene?

perchè non ci sono istituti o fondi a sostegno dei poveri e bisognosi?

perchè ? ? ?? ????????????????

Daniela47
00lunedì 18 giugno 2007 23:39
Dove sono i donatori allegri
A proposito di contribuzioni !
Sembra stia arrivando il tempo delle visite del sorvegliante
di circoscrizione !
Signori T.D.G. mettete le mani al portafoglio per onorare al meglio chi controlerà sul vostro operato e sull'operato dei vostri sorveglianti.
Ho l'impressione che questa volta mio marito faccia più fatica
di una volta a elargire il suo contributo economico.
Ciononostante so che farà sempre diligentemente la sua parte ma l'entusiasmo di qualche tempo fa si sta un pò smorzando.
Mah! Vedremo.
presso
00martedì 19 giugno 2007 20:50
Re: Dove sono i donatori allegri

Scritto da: Daniela47 18/06/2007 23.39
A proposito di contribuzioni !
Sembra stia arrivando il tempo delle visite del sorvegliante
di circoscrizione !
Signori T.D.G. mettete le mani al portafoglio per onorare al meglio chi controlerà sul vostro operato e sull'operato dei vostri sorveglianti.
Ho l'impressione che questa volta mio marito faccia più fatica
di una volta a elargire il suo contributo economico.
Ciononostante so che farà sempre diligentemente la sua parte ma l'entusiasmo di qualche tempo fa si sta un pò smorzando.
Mah! Vedremo.



Ma io credo che questa non sia una questione fondamentale , ognuno da quello ch epuò è chiaro non deve togliere nulla alla famiglia o ai suoi cari
Daniela47
00giovedì 7 febbraio 2008 15:57
Suggerimenti geovisti per contribuire = Leggi da osservare

Dicembre mese di gratifica natalizia


Quando ci avviciniamo al mese di dicembre la Torre di Guardia si preoccupa molto di esortare i propri adepti a contribuire con maggior zelo.
Sarà che anche l’organizzazione si vuole fare la famosa tredicesima mensilità alla barba
dei creduloni ?

Ho tra le mani documenti estrapolati dalla letteratura geovista

La Torre di Guardia – 1 Dicembre 1986

MODI IN CUI ALCUNI CONTRIBUISCONO PER L’OPERA DEL REGNO

- DONI:. Si possono inviare offerte in denaro direttamente alla Watch Tower Bible and
- Tract Society of Pennsylvania 25 Columbia Heights, Brooklyn New York 11201, o alla filiale locale della Società (Watch Tower ) Si possono donare anche delle proprietà. Queste contribuzioni andrebbero accompagnate da una breve lettera che spieghi che si tratta di un’offerta volontaria.

- DONAZIONI SOGGETTE A CONDIZIONI: Denaro, titoli, obbligazioni e beni si possono donare alla Società (Watch Tower) con la clausola che, in caso di necessità, sia possibile restituirli al donatore. Questo metodo elimina le spese e le incertezze derivanti dal dover dimostrare l’autenticità di un testamento e garantisce al tempo stesso che la Società riceverà i beni in caso di morte.

- ASSICURAZIONI: La Società (Watch Tower) può essere designata quale beneficiaria di una polizza d’assicurazione sulla vita. In alcuni paesi è anche possibile affidare libretti di risparmio in amministrazione fiduciaria alla Società. In entrambi i casi, la Società andrebbe informata.

- TESTAMENTI: Beni o denaro possono essere lasciati alla Società (Watch Tower Bible and

- Tract Society of Pennsylvania, 25 Columbia Heights, brooklyn, New York 11201, o alla filiale locale della Società

L’anno dopo 1 Dicembre 1987 -
Stesse esortazioni e CONSIGLI senza variare di una virgola
(testo uguale come sopra)

ATTRAVERSO UN BOMBARDAMENTO DI CONSIGLI DEL GENERE QUESTI MODI DI CONTRIBUIRE DIVENTANO OBBLIGHI !!!!!

®@ffstef@n
00giovedì 7 febbraio 2008 17:44
Che dire della CCR, ha finanche venduto a pezzetti, le mutande di
Paolo II
Daniela47
00giovedì 7 febbraio 2008 18:10
Per i cattolici ci sono altri spazi
Io mi preoccupo di quello che riesce a carpire dalle tasche degli adepti la Torre di Guardia, con i modi più subdoli e gli inganni più stusiati.
Tu preoccupati delle mutande della CC. !!!
Dubbi-no
00giovedì 7 febbraio 2008 18:11
Re:
®@ffstef@n, 07/02/2008 17.44:

Che dire della CCR, ha finanche venduto a pezzetti, le mutande di Paolo II

BRAVO! Hai capito che la religione è l'oppio dei popoli, metti in pratica ciò che hai capito: se non dai soldi alla CCR non ne dare neanche alla WTS, sono soltanto venditori di falsi sogni!
ballodasola
00venerdì 8 febbraio 2008 00:55
Con niente non si fa niente.
ciao
bds
Vitale
00venerdì 8 febbraio 2008 14:22
Re:
ballodasola, 08/02/2008 0.55:

Con niente non si fa niente.
ciao
bds


Datemi un punto d'appoggio e vi solleverò il mondo (Archimede).
Le religioni ivi compresi testimoni di Geova, fanno leva nell'io delle persone con le sue varie sfacettature.
Con niente non si fa niente? Nulla di più errato.
É qui che entra in gioco il lavaggio della mente.
L'evengelizzatore di volta in volta afferma che é per spirito di .... che mette in campo la sue disponibilità e non vuole nulla in cambio, ma, se dall'altra parte vi vuole fare/donare/ecc... qualcosa, siamo grati (ho tagliato corto il discorso).
Già quì siamo oltre off-limits.
Giè l'essersi messi in gioco da la risposta.

Eppure dal nulla (almeno) è uscito il capolavoro del genere umano.

Vitale


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