Re: non ne sono sicuro ma
Scritto da: Venetus 05/03/2005 20.29
Penso sia per il motivo che, non esistendo le vocali come lettere singole nell'alfabeto Ebraico, allora vanno messe "attaccate" alle consonanti per riuscire a fare il suono.
Allora quelle due lettere delle Rune, sono i simboli fonetici che mancano in modo singolo nell'alfabeto Ebraico, e che in quest'ultimo vengono fatti attraverso la somma di consonante+vocale, e non come simbolo unico del suono.[Modificato da Venetus 05/03/2005 20.30]
quello che Venetus dice e´abbastanza corretto, o meglio si puo´affermare che non cé´nessuna contrarieta´in cio´che dice, solo che la consonante in ebraico e´intesa come "fondamento" del carattere linguistico.
si sappia che lébraico nasce, o meglio viene definito con l´avvento di Mose´.....infatti si conosce con certezza che nelle époche remote, in medio oriente, la scrittura esistente era quella egizia (geroglifico) e la scrittura cuneiforme di Babilonia. per questo l´ebraico e´una rielaborazione matematica e simbolica delle preesistenti lingue, solamente inquadrate secondo un carattere divino che era proprio dell´antico ebraismo.
il simbolismo di ciascuna lettera implica la consapevolezza di infiniti significati, ed altrettanti verosimiglianze. si dice che ogni consonante rappresenti un universo con 600000 faccie e sfaciettature......
per quanto riguarda la cosmogonia linguistica della nascita delle lettere, ne parleremo nella discussione "ebraismo", cmq e´giusto iniziare questo discorso qui, perche´grazie all´esempio dell´alfabeto germanico "rune" possiamo introdurre il quesito: "se il mondo e´formato da 24 pilastri, come e´ scritto anche nella Santa scrittura, per quale motivo, la sua rappresentazione linguistica sarebbe di 22????
la vocalizzazione introduce un altro quesito, che specula intorno all´importanza del Verbo, nei confronti del Soggetto-Complemento.
in italiano perche´una frase abbia senso compiuto ci devono essere : "SOGGETTO-VERBO-COMPLEMETO"...............il soggetto e´colui che compie l´azione, il complemento rappresenta l´esecuzione dell´azione, mentre il verbo e´l´azione in se´.
in altre parole si puo´dire: " verbo e´presente, il complemeto e´participio passato, il soggetto ne questo ne quello, perche´ in qualche modo partecipa sia nel primo che nel secondo.
l´ebraismo come struttura linguistica usa il solo presente e il futuro prossimo, ma di questo parleremo nell´altra discussione.
QUELLO CHE MI STA A CUORE E´RAPPRESENTARE QUELLE " MANCANTI; COME LA CHIAVE/CHIAVI PER LA COMPRENSIONE DEL TETRAGRAMMA DIVINO; E PER LA CORRETTA DISPOSIZIONE DELLA TORAH::::::INFATTI SI DICE; CHE COLUI CHE E´IN GRADO DI LEGGERE LA TORAH NEL CORRETTA DISPOSIZIONE; E´IN GRADI DI COMPIERE MIRACOLI DI ENORME GRANDEZZA::::......
.......ma anche di questo parleremo nella discussione ebraica..
per ora ciaoooooo, anche perche´sono ancora a Stoccarda, e non sono molto concentrato, quindi mi scuserete se i miei interventi non sono completi, non ho neanche la possibilita´di rileggere.....
a presto......
ely