la "semplicità" della Bibbia

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alenis
00giovedì 10 marzo 2005 11:54
scusate, volevo aprire questa discussione, ma per sbaglio ho risposto ad un altra scrivendo la stessa cosa.


continuo la discussione riguardo il sangue dal thread il cui link è:

www.freeforumzone.it/viewmessaggi.aspx?f=43257&idd=956


io non sono d'accordo sul fatto che la Bibbia sia semplice e sul fatto che "si commenti da sola"; e questo x questi motivi


1) se fosse semplice e comprensibile TUTTI la penserebbero e comprenderebbero allo stesso modo

2) se fosse semplice NESSUNO avrebbe bisogno di uno studio biblico a domicilio che duri anche qualche anno (dipende dai singoli casi; a volte bastano pochi mesi, altre volte ci vogliono anni) prima di diventare un Testimone di Geova; basterebbe che CHIUNQUE se la aprisse e leggesse da solo; e da solo capirebbe che dal 1914 si è instaurato il regno di Cristo nei cieli, che Gesù è l'arcangelo Michele, che ci saranno 144.000 regnanti nei cieli ed il resto sulla terra, ecc.

che strano; ci sono libri di Fisica e Matematica che per capirli ci vogliono delle conoscenze a livello universitario (e quindi sono libri molto difficili) eppure là gli studiosi sono TUTTI daccordo; con la Bibbia invece non è così.

ora voi potreste dirmi che chi la interpreta male e non la capisce è perchè non ha uno spirito buono; ed io dico : "e meno male che doveva essere un messaggio chiaro".

un'altra cosa ancora: dimostrare la Bibbia usando solo la Bibbia: è un errore metodologico molto grave.

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riguardo l'interpretazione (e/o intendimento) rifaccio un esempio fatto tempo fa;

immaginiamo che io sia uno scrittore ispirato (evviva la modestia) e che scriva questo versetto:

"un giorno Dio si è alzato ed ha creato il mondo"
intendendo dire che c'è stato un momento in cui Dio ha deciso di crearlo (ovviamente è cmq un'espressione imperfetta perchè Dio è FUORI dalla dimensione del tempo (Lui ha creato anche il tempo come ha creato lo spazio) e quindi non c'è un momento in cui decide; ma questo è un altro discorso)

immaginiamo che dopo 1000 anni arriva uno (Teo x esempio [SM=g27994]m6[SM=g27985] e legge il versetto; egli dice "Dio si è alzato! c'è scritto che Dio si è alzato! quindi ha delle gambe! ma se si è alzato vuol dire che era disteso; e quindi vuol dire che si stanca; ma era di giorno quando ha creato il mondo, quindi c'era prima il giorno e poi è stato creato il mondo".

magari un altro (Justee magari [SM=g27994]m6[SM=g27985]gli dice :"guarda che era un modo di dire del tempo; l'autore voleva dire un altra cosa."

e Teo risponde : "ammesso che sia vero, l'autore in quel momento era sotto ispirazione e non si rendeva conto neanche lui di quello che scriveva; era Dio che gli stava dettando"

ora Justee, potrebbe dirgli : "e chi mi dice che proprio tu sai quello che voleva dire Dio?"

a parte che io mo rivolterei nella tomba ma qua si capisce queste cose:

-che ogni confessione religiosa, in fondo in fondo, si mette AL DI SOPRA della Bibbia; questo perchè quando uno dice :"la Bibbia è un libro ispirato da Dio, ma SO IO quello che voleva dire" significa far dire alla Bibbia ciò CHE EGLI crede.

-che si può dire tutto e il contrario di tutto; ecco perchè è importante entrare nella mentalità, nelle categorie mentali e nel contesto storico di chi l'ha scritto; e queste sono cose che fanno anche gli stessi TdG.

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ecco perchè per S.Paolo la frase "astenersi dal sangue" va interpretata nel modo opportuno; come anche la parola "odiare" che usa Gesù a proposito di "odiare la propria vita o il padre e la madre"; se uno non sa ke nella lingua del tempo la parola "odiare" ha un altro senso e la intende in modo letterale (secondo il linguaggio contemporaneo), capisce fischi per fiaschi.

F.ebe
00giovedì 10 marzo 2005 12:32

Io penso che chiunque crede che la Bibbia sia ispirata da un unica mente divina e non sia opera della mente di circa 40 scrittori diversi possa pervenire ad un unica verità e ad un unico e armonico proposito divino.

Un unico Dio onnipotente e onnisapiente non cade in contraddizione.

Per capire il corretto significato di un versetto l'interpretazione dello stesso non può andare in contrasto con il significato di analoghi passi delle sacre scritture.

Di tutti i passi che trattano un determinato argomento bisogna trovare il denominatore comune.

Personalmente io trovo che questo è il metodo dei Testimoni di Geova e che l'esposizione dei vari argomenti di studio sia accompagnata da una esatta ed armonica citazione delle scritture poste a sostegno.

Oltretutto in tutto l'insieme delle dottrine dei Testimoni di Geova trovo un'armonia globale e una continuità di proposito dall'inizio di Genesi fino alla conclusione di Apocalisse.

Ovviamente dico questo nel massimo rispetto delle idee di chi la pensa diversamente da me.


Cordialmente. Ebe
alenis
00venerdì 11 marzo 2005 00:32
daccordo ma...
sono d'accordo che Dio è onnipotente e non può cadere in contraddizione; il discorso invece è un altro:

Tutto questo però si scontra con un fatto concreto:

l'esistenza di confessioni religiose che hanno spesso idee diametralmente opposte tra di loro pur avendo come testo comune di base la Bibbia.

come mai? a me vengono in mente questi possibili motivi

1) la Bibbia non è semplice (secondo me è l'ipotesi più attendibile); Dio ha avuto i suoi motivi per renderla così.

2) il 95% della popolazione mondiale non ha le facoltà mentali per comeprenderla (cioè è stupida); simile alla precedente come ipotesi.


3) boh

cioè come è possibile che esistano confessioni religiose con orientamenti così diversi l'uno dall'altra?

questo è un fatto troppo evidente. aspetta! e stiamo parlando di solo quelle che hanno come testo base la Bibbia.
Teodoro Studita
00venerdì 11 marzo 2005 22:02
Un vecchio motto dei filologi classici che incontrano differenze nelle redazioni dei codici recita

Lectio difficilior lectio potior

Cioè è la versione più difficile quella più probabile.

Questo metodo è applicabile, in un certo senso, anche alla Bibbia. Condivido tutte le tue affermazioni, alenis, tranne l'ultima:

"ecco perchè è importante entrare nella mentalità, nelle categorie mentali e nel contesto storico di chi l'ha scritto; e queste sono cose che fanno anche gli stessi TdG."

Ma solo perchè i TdG non lo fanno per nulla, perché se lo facessero si renderebbero conto che la Bibbia è tutto tranne che omogenea, che gli autori sono profondamente differenti tra loro, nella cultura, nelle idee, nello stile. La Bibbia non è una "lettera dettata" da Dio ai vari autori, basta fare una banalissima analisi filologica per individuare passi estrannei e contraddittori, che pure nelle varie redazioni poi sono finiti nel canone (vedi, ad es. i molti inni cosiddetti pseudognostici nel NT, ora ben identificati e conosciuti).
Una caratteristica invece del geovismo è proprio quella di considerare la Bibbia come la "testuale" parola di Dio.

Tutto questo naturalmente è possibile perché la Bibbia NON è facile. O meglio è facilissimo intuire la Verità della Bibbia (Gesù è il Signore) e difficilissimo estrapolarne una vera e propria semantica teologica.

Ciao, apprezzo sempre i tuoi post,



T.
alenis
00sabato 12 marzo 2005 02:46
Teodoro, infatti, quello che volevo dire riguardo ai TdG, era questo:

che spesso anche loro fanno delle ricerche a livello storico per vedere o provare quello che essi credono riguardo le loro dottrine; che poi lo facciano secondo un metodo più o meno rigoroso questo è un altro paio di maniche (vedi caduta di Gerusalemme nel 607 A.C.).
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