Che cos'è un papa? e la loro Storia

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Polymetis
00giovedì 11 gennaio 2007 20:25
De potentia papae absoluta

Mi chiedevo se foste interessati, appena avrò tempo, ad una spiegazione “a puntate” di cosa intende la teologia cattolica per “papa”. Chi è, cosa fa, quali solo le radici di certa mentalità ultramonanista. In particolare, sperando che la gente abbia presente cosa si intende con “riforma gregoriana”, vorrei, per iniziare, dei pareri spassionati sul Dictatus Papae di Gregorio VII (1075).
Per chi non lo conoscesse:




1.La Chiesa romana è stata fondata soltanto da Dio.
2.Solo il pontefice romano si dica di diritto universale.
3.Egli solo abbia il potere di deporre e reintegrare i vescovi.
4.Durante un concilio il suo legato, anche se di grado inferiore, presieda a tutti i vescovi e possa pronunciare sentenza di deposizione contro di loro.
5.Il papa abbia il potere di deporre anche gli assenti.
6.Con chi è stato scomunicato da lui tra l'altro non dobbiamo nemmeno rimanere nella stessa casa.
7.Solo a lui sia lecito, secondo le necessità del momento, istituire nuove leggi, fondare nuove pievi, trasformare in abbazia una chiesa canonicale e viceversa, smembrare un episcopato ricco ed aggregare quelli poveri.
8.Solo il papa possa far uso delle insegne imperiali.
9.Al papa e solo a lui spetta che tutti i principi bacino i piedi.
10.Solo il suo nome venga proferito nelle Chiese.
11.Il suo nome è unico in tutto il mondo.
12.Gli sia lecito deporre gli imperatori.
13.Gli sia lecito, qualora la necessità lo imponga, trasferire i vescovi da una sede all'altra.
14.Egli abbia il potere di ordinare chierici in ogni Chiesa in qualsiasi momento lo voglia.
15.Chi è stato ordinato dal papa può essere preposto ad altra Chiesa, ma non prestarvi servizio; costui non deve ricevere da un altro vescovo un grado superiore.
16.Nessun sinodo senza indicazione del papa deve essere chiamato generale.
17.Nessun canone e nessun libro siano da considerarsi canonici senza la sua autorità.
18.A nessuno sia lecito ritrattare le sue sentenze; lui solo possa ritrattare quelle di tutti.
19.Nessuno lo possa sottoporre a giudizio.
20.Nessuno osi condannare chi si appella alla sede apostolica.
21.Le cause di maggior importanza, di qualsiasi Chiesa, siano rimesse alla sede apostolica.
22.La Chiesa romana non ha mai errato né potrà mai errare, come testimonia la Sacra Scrittura.
23.Il pontefice romano, se è stato ordinato secondo i canoni, è indubitabilmente reso santo per i meriti del beato Pietro, come testimonia il vescovo di Pavia Ennodio, seguito in ciò dal parere di molti santi Padri e come è scritto nei decreti del beato papa Simmaco.
24.Per suo ordine o con il suo consenso sia lecito ai gradi inferiori presentare accuse (contro i superiori).
25.Egli abbia il potere di deporre e reintegrare i vescovi anche senza riunire il sinodo.
26.Non sia considerato cattolico chi non è d'accordo con la Chiesa romana.
27.Il pontefice può sciogliere i sudditi dal vincolo di lealtà verso gli iniqui

(Da Il papa e il sovrano. Gregorio VII ed Enrico IV nella lotta per le investiture, Europia, Novara, 1985) .



Inutile dire che nell’attuale dialogo ecumenico queste cose non esistono neppure, ma è utile capire da dove venga certa mentalità del “prima sedes a nemine iudicatur”, qualora si voglia rimuovere le incrostazioni e concepire quale sia la vera essenza del ministero papale al servizio dell’unità dei cristiani.

Justee
00sabato 13 gennaio 2007 10:53
Re: re

Scritto da: =omegabible= 12/01/2007 17.36
Per me se non "spieghi" è meglio. Il silenzio è la migliore spiegazione a certe castronerie. Saluti omega [SM=x511467]



Caro omega ma perchè invece di scrivere due parole non ci riempi il forum di cose è la tua chiesa ,cosi ne possiamo discutere ... so che ne sei capace e forse ti avevo chiesto già di farlo almeno ci conosciamo meglio e approfondiamo meglio che dici .. ci proviamo ...
Stombola
00domenica 14 gennaio 2007 11:27
Salve,

Il papa e' un signore anziano vestito di bianco bordato oro (oro vero non colorato) con un cappello da matto che parla di umilta' da una finestra di una mega "palazzina" a turisti romani.

definizione piu accurata di cosi' non ne ho mai sentita .....

C'e' da dire che qualcuno crede che sia un leader e lo ascolta quando parla... Stanamente nessuno di questi nota la contraddizione...

Si potrebbe dire che e' uno dei tanti leader/santoni che popolano questa terra, la gente ha bisogno di credere che qualcuno le sta guidando da qualche parte, quindi concluderei che il papa come il corpo direttivo come il dalai lama (spelling?) come gli imam (rispelling?) sono guide di cui la gente ha bisogno, e per questo hanno un valore sociale.

Sfortunatamente tendono ad abusare della fiducia accordata....

Fortunatamente la gente ha sempre meno bisogno di loro. Chissa' forse un giorno .....


Saluti
Stombola
[SM=g28002]
=omegabible=
00lunedì 15 gennaio 2007 08:18
re Risposta all'invito di Justee
Faccio un copia/incolla di quanto mi fu chiesto un anno fa in un altro forum.


Prima di postare desidero fare una premessa. Chi scrive è un evangelico da più di 35 anni che
prima era cattolico, come tutti in Italia del resto.Fu un avvenimento sconvolgente a portarmi alla
ricerca della verità in campo religioso. La mia non è una confessione bigotta ma il razionalismo
religioso ha fatto sempre da padrone nella scelta di ogni sentire e di ogni dottrina. Innanzi tutto
feci "erase o reset" di tutto quello che sapevo per consuetudine e tradizione...dei padri e dissi fra
me e me : se Dio esiste e GC è il suo figliolo che ha salvato l'umanità e ha lasciato il NT come
testamento delle sue volontà,fammi vedere un pò come stanno le cose. Fu così che da un attento
studio delle Scritture pervenni alla conoscenza dell'esistenza di persone che seguendo le direttive
di quel famoso testamento,conducevano la loro esistenza spirituale. Ricordo che non fu semplice
nè indolore. Le catene dell'abitudine sono troppo sottili ad essere immaginate,ma diventano troppo
robuste per essere rotte.Fu quando riuscii a rompere queste catene che le parole di Gesù
:"conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi" ebbero un senso e uno scopo e da quel senso e
da quello scopo non mi sono più allontanato; mi ritengo sempre un umile peccatore, però oggi
posso dire che non sono ciò che devo essere,non sono ciò che spero di essere,ma giorno dopo
giorno ringrazio Dio di non essere ciò che ero; e questo in un continuo divenire di quella fede che
una volta per sempre è stata tramandata (Giuda 3).

Il Cristianesimo è una religione interiore,vissuta intensamente nel silenzio del proprio cuore e
della propria coscienza correttamente forgiata da quella Parola che dà il senso stesso della vita e
del futuro. Come in ogni cosa,per avere la purezza bisogna risalire alle origini e così è anche nella
religione ed è per questo che vi racconto ......la mia chiesa,che non è un edificio ma solo un
piccolo numero di persone che credono nel vangelo delle origini e in questo sperano.
Per i riferimenti biblici è stata usata la Riveduta del Luzzi. E' consigliabile procedere alla lettura
con una Bibbia accanto in modo da poter verificare quanto viene detto e leggere ovviamente i
versetti dove sono solo citati. Buona lettura.

"Io parlo come a persone intelligenti,giudicate voi di quello che dico" 1°Cor. 10:15-


QUELLO CHE E' VERAMENTE LA "CHIESA DI CRISTO"

La chiesa di Cristo è ciò che il suo nome stesso dice!. Ancora una nuova setta!. Di quale diritto
questo movimento si orna del titolo di "chiesa" e prende il nome di "Cristo"?.
Qual'è la sua ragione di esistere?. Non c'è già abbastanza confusione nel mondo così detto
religioso?. Ecco i pensieri legittimi di tutte le persone desiderose sinceramente l'unità religiosa e
si sollevano contro tutte le nuove sette.
In questa esposizione noi ci avviciniamo particolarmente a coloro i quali cercano semplicità e
l'umiltà nel culto cristiano,la verità nella dottrina,e,in una parola,la volontà di Dio.
A questa esposizione altresì invitiamo anche quelli che sono già profondamente radicati in una
convinzione e "che non cambieranno mai",a fare un esame critico e obbiettivo del nome che la
chiesa per esempio deve portare,della sua dottrina di salvezza,della sua organizzazione,del suo
culto e tutto questo alla luce della Bibbia ,la Parola di Dio, perchè la chiesa di Cristo non è una
setta nuova o vecchia. CRISTO ne è il fondatore,il NT è la sua Legge.

IL SUO CREDO

La chiesa che Cristo ha edificato,riconosce l'autorità suprema delle Scritture. Il NT è la sua regola
di fede e di pratica. Per rispetto alla volontà divina e per salvaguardare l'integrità assoluta delle
Scritture,ogni regola di fede umana è rigettata. Una stessa fede riunisce i membri della chiesa:
Gesù è il Cristo,il Salvatore,il figlio dell'Iddio vivente.
Gli uomini rispettano oggi numerosi riti e pratiche che sono inutili e condannabili (Ap.22 vv18,19)
perchè essi non sono specificatamente autorizzati dalla Bibbia.
Noi possiamo dire francamente che le credenze estranee alla Bibbia sono inutili,perchè esse
sembrano in qualche modo voler "perfezionare" o "completare" una dottrina divina che ha il
potere in se stessa intrinseco di insegnare,riprendere,correggere,educare nella giustizia,affinchè
l'uomo di Dio sia compiuto,appieno fornito di ogni opera buona (2° Tim. 3:16). E' per questo che
la "Chiesa di Cristo" non ammette che la Bibbia come autorità religiosa e questo non è una vana
pretesa.
Allorchè qualcuno desidera diventare membro di chiesa egli non riceve alcun catechismo o credo
per il quale sarà legato. Colui che richiede una copia delle regole o della disciplina della
chiesa,riceve una copia del NT che deve costituire la sola regola di fede e di pratica,non solo di
chiesa,ma anche di tutto l'individuo.


IL SUO NOME


Cristo ha pregato perchè i suoi discepoli siano uno (Gio. 17:21) e l'esortazione dello Spirito Santo
per bocca di Paolo non è meno ardente (1°Cor. 1:10).
Ora gli uomini sono divisi,non solamente in materia di dottrina,ma persino nel nome che essi
portano e che designa la comunità,la chiesa alla quale essi appartengono.
"Ma io sono di Calvino" "ma io sono di Lutero" "ma io sono cattolico romano" ecc.ecc..
Non c'è la stessa confusione che regnava nella chiesa di Corinto e che l'apostolo Paolo condannò
così severamente? (1° Cor. 1 v.11-13).
Noi oggi siamo divisi persino nei nomi che portiamo,noi tutti che pretendiamo di appartenere a
Cristo. Perchè? Per orgoglio oppure per fare banda a parte? . Poco importa,il male c'è e bisogna
estirparlo.
Constatiamo che tutti questi nomi,tutti questi titoli religiosi,tutti questi appellativi sono un
prodotto della immaginazione umana perchè il nome che noi TUTTI dobbiamo portare ci è stato
detto dalla volontà divina. (atti 11:26 1° Pt. 4:16).
Alcuni diranno che è ridicolo arrestarsi a dettagli di questo genere. Sarebbe piuttosto dannoso
trascurare questi sedicenti dettagli. La storia non ci insegna forse che per queste alterazioni "ai
dettagli" è cominciata l'apostasia della chiesa?.
Lo stesso, l'oceano non porta mai via tutta la scogliera nei primi assalti; nel suo lavoro scalzante
,egli si accontenta dapprima di qualche ciottolo.
Poichè le decisioni della Scrittura sono sacre ed irrevocabili essi comprendono bene che i nomi
umani non devono soppiantare o affiancare il nome di "cristiano" che Dio ha dato al suo popolo.
Essi sono coscienti altresì del fatto che l'accettazione universale di questo nome (senza aggiunta
settaria) è un passo necessario verso questa unità che Cristo ha tanto desiderato per la sua chiesa.
Allorchè la Bibbia dice "Tutte le chiese di Cristo vi salutano" (Rom. 16:16) nessuno ha dei dubbi
riguardo al nome che portano i membri di questa chiesa di Cristo.


LA SUA DOTTRINA DI SALVEZZA


La chiesa ha un messaggio da proclamare per il quale ella fa conoscere le condizioni di salvezza
che Dio offre agli uomini. Questa dottrina di salvezza è dunque capitale. Se la chiesa di Cristo
non insegnasse che vaghe frasi fatte come "noi siamo contro il peccato" o "accettate Gesù Cristo
come vostro Salvatore personale" senza altre istruzioni scritturali,essa non avrebbe alcun diritto di
esistere in quanto questa pretesa dottrina di salvezza è incompleta per distinti gruppi religiosi; essa
non è dunque biblica.
La questione che noi dobbiamo porci è questa:" Cosa dice la Bibbia su questo argomento?".
Leggendola obbiettivamente,vale a dire senza idee preconcette,senza pregiudizi,noi constatiamo
che la predicazione della morte,il seppellimento e la resurrezione di Cristo è stata ,ai tempi degli
apostoli,la prima tappa nella conversione di uomini e donne a Cristo.
"E'piaciuto a Dio salvare i credenti per la pazzia della predicazione (1°Cor. 1:21).
Questa predicazione genera la fede nei cuori sinceri e nello stesso tempo è il solo mezzo,dopo la
Bibbia,d'ottenere la fede che salva. (Rom.10 :14-15-17).
Coloro che credono devono anche ravvedersi (Atti 2:3 e ricevere il battesimo nel nome di Gesù
Cristo per la remissione dei loro peccati. Ecco il messaggio e la dottrina che Cristo mette nella
bocca dei suoi discepoli prima dell'ascensione al Padre.(Mc.16:16 Mt.28: 19-20),ed ecco qui il
messaggio e la dottrina della chiesa di Cristo oggi.
Prima di ricevere il battesimo nel nome di Gesù Cristo,colui che si è convertito,fa una confessione
di fede purissima e semplicissima. Questa confessione è identica a quella menzionata in Atti 8:37
"io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio". Senza la fede in Cristo è evidente che il battesimo
nel nome di Gesù non ha alcun valore.
D'altra parte,colui che si è persuaso che i suoi peccati gli siano stati rimessi prima di aver ricevuto
il battesimo,si sottomette ad un atto vuoto di senso ricevendo il battesimo,poichè secondo la
Bibbia,lo scopo,il fine del battesimo è la remissione dei peccati. Numerosi sono coloro i quali si
sono fatti di questo atto una concezione erronea.
Per loro bisognerà tornare indietro,fare una veritiera confessione e essere battezzati di nuovo ad
esempio del gruppo dei discepoli menzionato in Atti 19:v.3-5.
Nel piano di salvezza ,la chiesa di Cristo dà al grande rito del battesimo,la SOLENNITA' e il
SIGNIFICATO che esso ha nel NT. - E' un simbolo,certo,ma un simbolo di Dio,non degli uomini.
In Rom.6:4 l'apostolo Paolo dice che questo atto è l'immagine della morte,del seppellimento e
della resurrezione di Cristo. "Noi siam dunque stati con lui seppelliti mediante il battesimo nella
sua morte,affinchè come Cristo è resuscitato dai morti mediante la gloria del Padre,così anche noi
camminassimo in novità di vita".
Un battesimo non dovrebbe essere altro che una immersione conforme alla descrizione che noi
abbiamo letto. L'aspersione,per esempio,che gli uomini hanno sostituito all'immersione,è lontana
da rappresentare la morte e la resurrezione del Signore.
In Efesini 4:5 lo Spirito Santo spinge l'apostolo Paolo a dire che vi è un solo battesimo.
Tutti gli esegeti seri riconoscono che la parola "battesimo" è una trascrizione e non una traduzione
della parola greca "baptizo" che significa letteralmente "immersione".
D'altra parte,tutta la storia obiettiva ammette che l'immersione fu praticata nella chiesa primitiva
nel corso di più di 200 anni. Questa pratica fu cambiata in seguito "per maggior comodità". Si
dirà ancora che si tratta di un dettaglio trascurabile?.
Ecco i termini della suprema e ultima missione che Gesù dette ai suoi discepoli. "Andate ,fate dei
discepoli in tutte le nazioni,battenzandoli nel nome del Padre,del Figliolo e dello Spirito
Santo,insegnando loro tutte quante le cose che vi ho comandate".
Come compresero gli apostoli il comandamento di battezzare?. Possiamo supporre che alcuni
credenti siano stati immersi,mentre altri siano stati aspersi,o si sia versato loro l'acqua sulla testa?.
Se così è stato,Cristo stesso è l'origine della confusione. Ma questo è impossibile. Cristo non è
diviso,nè è divisa la chiesa primitiva per quanto riguarda il battesimo. Ogni apostolo aveva
compreso che per obbedire alla prescrizione divina concernente il battesimo,si doveva immergere
il credente in acqua. E' ciò che significa la parola "baptizo" che noi abbiamo visto poco fa,ed è ciò
che gli apostoli hanno compreso e praticato. La chiesa oggi non può permettersi di agire
altrimenti se essa desidera rispettare il comandamento di Cristo e dimorare nella tradizione
apostolica.
La Chiesa di Cristo costituisce essa il solo gruppo gruppo religioso per il quale l'immersione è il
solo vero battesimo? si chiederà. No,vi sono alcuni che hanno conservato questa pratica ma che
deformano o indeboliscono il senso dichiarando che il battesimo non è essenziale alla salvezza.
Notiamo qualche volta che il solo fatto di essere immerso non costituisce di per se stesso un
battesimo.
Bisogna conservare al battesimo lo scopo che le Scritture gli hanno dato.
Questo scopo la Bibbia lo definisce in Atti 2:38 "Ravvedetevi e ciascun di voi sia battezzato per la
remissione dei suoi peccati". Gesù fa del battesimo un atto di fede,una condizione di salvezza.
Egli dice specificatamente in Marco 16:16 "Colui che avrà creduto e sarà stato battezzato sarà
salvato". La chiesa di Cristo insiste per la pratica originale del battesimo a causa della bellezza e
della grandezza del suo simbolismo,ma sopratutto perchè è una delle condizioni di salvezza.
Parimente ,dopo aver creduto e essersi pentito,Saulo di Tarso si sentì ordinare "Levati,sii
battezzato e lavato dei tuoi peccati " Atti 22:16"...che ci dimostra chiaramente che egli non è
ancora salvato prima del suo battesimo; tutte le condizioni non erano state ancora compiute. E'
evidente che l'acqua del battesimo in se stessa non ha alcuna proprietà salvatrice. E' il sangue di
Cristo che ci salva,ma il battesimo è l'atto finale per il quale noi manifestiamo la nostra fede,atto
che ci introduce in Cristo,nel suo sangue che ci lava. (Gal.3:27).
Per questo la dottrina di salvezza proclamata dalla chiesa oggi, deve essere identica a quella
insegnata dalla chiesa di Cristo da 20 secoli,sapere che un peccatore deve sentire
l'Evangelo,credere,pentirsi dei propri peccati,confessare la sua fede in Cristo ed essere immerso
per la remissione dei suoi peccati.


LA SUA ORGANIZZAZIONE



Nella sua organizzazione,ogni comunità della chiesa di Cristo è un organismo
autonomo,indipendente da qualsivoglia controllo esterno. Le chiese di Cristo non sono
rappresentate da uno stato o organismo nazionale diretto da un capo terrestre,perchè la chiesa del
NT non aveva niente di tutto ciò. Per tutti quelli che sono stati elevati nei congegni complicati di
una vasta organizzazione nella quale la chiesa locale è privata della sua autorità e dipende
dall'organizzazione centrale in tutte le cose,questa indipendenza della chiesa di Cristo sembra non
soltanto strana,ma ancora irrealizzabile.
Essa non stupisce tuttavia colui che studia da vicino il libro degli ATTI,perchè ciascuna delle
congregazioni di cui fa riferimento questo libro era indipendente dalle altre.
Notiamo inoltre che il più grande sforzo missionario nella storia del cristianesimo,fu realizzato sul
medesimo tipo di organizzazione che caratterizza la chiesa di Cristo oggi.
Vale a dire l'autonomia dell'assemblea locale. Al Cap 13 di ATTI,noi apprendiamo che la chiesa
di Antiochia inviò a predicare due dei più grandi missionari di tutti i tempi,Paolo e Barnaba,per
annunziare la buona novella dell'Evangelo. Questo non è un "comitato missionario" che li aveva
inviati,o ai quali essi dovevano render conto,ma l'assemblea cristiana di Antiochia.
La maggior parte delle assemblee della chiesa partecipano a questa grande opera,ma in maniera
puramente volontaria. Ma perchè insistere tanto sulla autonomia delle assemblee locali? La prima
differenza della fede,nella chiesa primitiva,si manifestò attraverso un cambiamento sensibile e
pericoloso nell'organizzazione.
In effetti, alcuni vescovi o anziani di una comunità,cercheranno e perverranno a esercitare la loro
autorità sulle altre comunità. Ecco dimostrato l'inizio di una corsa al potere che mette
inevitabilmente allo stabilimento della gerarchia di Roma. La chiesa del NT non conosce che un
solo capo ,che è Cristo (Efes.1 v.22-23). Pietro non fu mai considerato come capo della chiesa o
come gaudente di più autorità di Paolo o degli altri apostoli.
Le Scritture non danno a nessun uomo o gruppo di uomini il diritto di dirigere la chiesa di Dio.
Gli apostoli non hanno avuto dei successori. La Parola di Dio li rimpiazza in quanto ad autorità in
materia di fede. Parimente oggi,gli anziani ed i vescovi nella chiesa,che hanno infatti la più alta
carica che la Bibbia conosca,non hanno alcuna autorità sulle altre comunità al di fuori della loro
assemblea locale.
Così uno dei compiti principali della chiesa di Cristo è quello di lavorare per mantenere la purezza
della sua organizzazione e l'autonomia delle assemblee locali secondo il modello della chiesa
primitiva descritta nel NT.


SUO CULTO


Il grande poeta inglese John Milton,autore del "Paradiso perduto" scriveva nel 1673:" La vera
religione è quella adorazione sincera e quel servizio a Dio che si esprimono in una maniera ben
definita soltanto per gli insegnamenti della Parola di Dio."
Nessun uomo o angelo avrà saputo quale culto rendere a Dio se Dio non l'avesse rivelato.
Egli in effetti ha rivelato e insegnato nelle sue Sacre Scritture,per mezzo dei suoi ministri ispirati e
nell'Evangelo per i suoi propri figli e i suoi apostoli con il più solenne comandamento di rigettare
tutte le altre tradizioni o innovazioni checchè esse siano. E' questo principio che le chiese di
Cristo difendono,perchè in ciò si trova la chiave dell'unità cristiana. Il vero culto cristiano non è
una cupa abitudine domenicale,nè una distrazione. Questa non è una schiavitù fastidiosa,bensì un
servizio gioioso.
"Dio è Spirito,ha detto Gesù,e bisogna che quelli che lo adorano lo adorino in spirito e verità" Gio.
4:24. Il culto della comunità ha per meta l'edificazione e la mutua esortazione nella comunione
fraterna,la santificazione nei canti,la preghiera,la Santa Cena e infine l'istruzione per la
predicazione della Parola di Dio. Noi sappiamo che Dio non permette agli uomini di adorarlo
secondo i capricci della loro immaginazione.
La Bibbia ci fornisce gli elementi di vero culto:lo spirito e la verità.
Adorare Dio in spirito significa avere l'attitudine che conviene al culto,la sincerità,l'elevazione
dell'anima,la purezza del cuore. La sincerità non è tuttavia sufficiente in religione. Dio è esigente.
Gli uomini devono anche adorarlo in verità.
Cosa significa questa espressione?
Nel Cap.17 dell'evangelo secondo Giovanni,Gesù,avvicinandosi al Padre disse:"la tua Parola è
verità". Molti oggi pensano che bisogna essere molto larghi di spirito nel cristianesimo ,e
giustificano per sincerità,l'apporto di nuovi elementi nel culto cristiano.
Queste innovazioni sono totalmente estranee alla Bibbia : ma bisogna pure che il cristianesimo si
evolva!!! Tutto è utile,dicono,purchè ciò sia sincero.
Noi non seguiamo una regola così insensata per nutrire i nostri corpi fisici ;perchè allora non
nutrire i nostri corpi spirituali secondo questo principio?. Non si potrà ben dire:"Ciò che voi
mangiate importa poco,purchè voi mangiate." - Se qualcuno ingoia sbadatamente o per ignoranza
dell'arsenico,pensando sinceramente che questi agisca come una medicina qualunque,la sua
sincerità non ha niente a vedere con gli effetti che questo potrà produrre sul suo organismo.Se Dio
non avesse prescritto niente di preciso inerente al culto che gli uomini avrebbero dovuto
rendere,tutto si sarebbe potuto accettare;ma poichè la chiesa primitiva perseverò
nell'insegnamento degli apostoli,tutto ciò che non concorda col loro insegnamento è un veleno per
l'anima.
La sincerità è necessaria,ma la sincerità sola non salva. Bisogna essere vero e essere nel vero.
Caino fu senza alcun dubbio tanto sincero quanto suo fratello Abele,ma non gli offrì un culto
accettevole; è per questo che Dio lo ha rigettato. Saulo di Tarso,prima di divenire apostolo,era
anche molto coscienzioso e sincero nel perseguitare i cristiani,perchè egli pensava di servire Dio
distruggendo "la nuova setta". Anche questi culti moderni sono vani perchè essi sono modellati
secondo le dottrine e i comandamenti d'uomini. Gesù non aveva già detto ai suoi tempi:"Ma
invano mi rendono il loro culto,insegnando dottrine che sono precetti d'uomini." (Mt.15:9)-


IL PASTO DEL SIGNORE O SANTA CENA



Il culto della chiesa di Cristo è semplice e ben definito,identico a quello che caratterizza la chiesa
del NT. Lo spirito e lo scopo del culto cristiano non tollerano alcuno spettacolo o pompa. Esso è
sublimamente semplice e semplicemente sublime.
Il giorno della resurrezione di Cristo si celebrò,nei primi tempi,con la riunione della chiesa che
partecipava la Santa Cena,il primo giorno della settimana,correntemente chiamato il giorno del
Signore. Quanto alle chiese di oggi,celebrano esse,come in origine,la cena del Signore ogni
domenica?. Questa era la pratica dei cristiani ai tempi apostolici.
Al cap 20 di ATTI v.7,noi possiamo leggere:"E nel primo giorno della settimana,mentre erano
radunati per rompere il pane,Paolo,dovendo partire il giorno seguente,si mise a ragionar con loro,e
prolungò il suo discorso fino a mezzanotte".
Qualcuno domanderà:" Potete provare che ciò avveniva ogni domenica...?"
Quando la banca vi dice che voi dovete effettuare i vostri pagamenti il primo giorno del
mese,domandate voi di quale mese si parli?. Voi comprenderete evidentemente che si tratta del
primo giorno di ciascun mese fino a che la somma dovuta sia pagata. Quando Mosè disse al suo
popolo "Ricordati del giorno del riposo per santificarlo" aveva egli bisogno di precisare che
bisognava rispettare ogni sabato?. Pensate forse che i Giudei l'abbiano osservato una volta al
mese o una volta al trimestre?. Pensate d'altra parte che gli uomini abbiano il diritto di modificare
il comandamento divino?.
E pertanto,che pensare di coloro i quali oggi prendono la Santa Cena solo con una sola forma
allorquando il Signore prescrisse il pane e il vino,dicendo:"Prendetene tutti" "Bevetene tutti" "Fate
questo in memoria di me"?. E' questo adorarlo in verità?.
Le modifiche che gli uomini hanno fatto subire a questa istituzione sacra che è la Cena del
Signore,sono numerose. Si discute sul numero di volte che si deve prendere,il luogo dove essa si
debba celebrare. Si rimpiazza un elemento con un altro,o meglio ancora,per maggior comodità,si
fa la "concentrazione" dei due elementi in uno solo.
In numerosi casi ,la Santa Cena si trova relegata ad una posizione secondaria nel culto. Piuttosto
che dare più solennità agli ordini di Dio,tutti questi processi umani sono la negazione della Sua
saggezza e travisano in errore i suoi comandamenti.
Ogni comunità della Chiesa tiene a rispettare strettamente e solennemente le prescrizioni del NT
prendendo la Santa Cena ogni giorno del Signore,sotto la forma del pane e del vino,in memoria di
Gesù.


LA PREDICAZIONE , LA PREGHIERA , LA COLLETTA



Con la comunione,la predicazione o l'insegnamento della Parola di Dio, fanno parte integrante del
culto della chiesa di Cristo. L'Evangelo di Cristo,tal quale è stato predicato in origine dagli
apostoli è ancora "potenza di Dio per la salvezza di ogni credente".
L'insegnamento della Parola,figura nella lista delle attività culturali dei primi cristiani.
"Ed erano perseveranti nell'attendere all'insegnamento degli apostoli,nella comunione fraterna,nel
rompere il pane e nelle preghiere" (ATTI 2:42). La preghiera è il mezzo per il quale il cristiano
afferma la sua comunione con Dio; è un atto importante del culto per il quale l'assemblea parla e
comunica col suo Dio.
La colletta o il dono di una parte dei propri beni alla chiesa è una prescrizione biblica (1° Cor.
16:2). Questa contribuzione veniva fatta il primo giorno della settimana. Ognuno dona quello
che può "secondo la sua prosperità". Le sagre,i giochi o altri mezzi commerciali per ottenere del
danaro per la chiesa che Cristo ha riscattato col Suo sangue,sono rigettate in quanto incompatibili
e contrari ai principi biblici.



LA MUSICA NEL CULTO



La musica che si intende nelle comunità delle chiese,è il canto dei fedeli. Per rispetto alla parola
divina,la musica strumentale non è accettata nel culto (Efes.5:19 - Col.3:16) ove la musica vocale
è ben specificata.
Noi sappiamo che la musica strumentale fu introdotta nel culto cristiano circa 600 anni dopo i
tempi apostolici. Qualcuno dirà:"David non si serviva degli strumenti?". Certo,ma egli non
prendeva la Cena del Signore,egli non era battezzato nel nome di Gesù Cristo,egli non predicava
l'Evangelo di Cristo. Egli visse e morì sotto la legge di Mosè.
Dio tollerò numerose cose sotto la vecchia alleanza ,come la lettera di divorzio fra gli sposi per
esempio. Al presente noi siamo sotto la nuova alleanza ed è per il NT che noi saremo giudicati.
Se noi pretendiamo di prendere a modello Davide per quanto concerne la musica strumentale
perchè non seguirlo in tutte le altre cose?
Bisogna essere fermi e logici. Se la chiesa primitiva,la chiesa del NT,lodava Dio senza musica
strumentale,perchè noi non ci sforziamo di rassomigliare a quella?.
E'possibile restaurare la purezza della chiesa primitiva senza rispettarne tutte le caratteristiche?.
Se la chiesa del NT è stata restaurata,si, se è stata modificata,in questo ultimo caso non è più la
chiesa.
I melomani per i quali non esiste nessuna musica più sublime della "musica sacra" di S.S.
Bach,può darsi che si ribellino. Ci sia permesso di dire che si agisce in un aspetto affatto differente
del problema. Noi ci occupiamo essenzialmente dell'assemblea cristiana nella quale l'adorazione è
sopratutto individuale prima di essere collettiva ogni volta che la comunità si riunisce,ciò è forma
visibile della Chiesa. Le circostanze del culto possono differire,ma gli elementi del culto
cristiano:la predicazione dell'Evangelo,la preghiera,la Santa Cena,la colletta e il canto,devono
restare ciò che erano nella chiesa del NT.


LA VITA CRISTIANA DOPO L'EVANGELO



Il nuovo convertito che si lega ad una comunità ha il diritto di sapere qual genere di vita ormai
bisognerà che egli viva. E' evidente che la santità spirituale di una comunità dipende
essenzialmente dalla condotta di ognuno dei suoi membri. E' inutile insistere sul fatto che la
sottomissione alle pratiche esteriori o cerimoniali della dottrina di Cristo non è sufficiente. Il
cristiano deve vivere la sua nuova vita nella quale egli rinuncia agli artifici del mondo per
attaccarsi a Cristo. Per coloro i quali la vita è offuscata dall'amore del mondo,e che pensano di
essere salvati perchè sono stati battezzati,perchè prendono la Santa Cena,perchè danno dei soldi
alla chiesa,avranno un triste risveglio il giorno del giudizio. Essi saranno come le "cinque vergini
sbadate" e i "servitori imprevidenti" delle parabole di Gesù e che furono gettati al di fuori nelle
tenebre.
Il cammino al quale il cristiano deve improntare la sua nuova vita è disagevole.
La Bibbia ne pone gli schemi principali.
Nel libro di Giacomo è scritto Cap.1:27 "la religione pura ed immacolata dinanzi a Dio e Padre è
questa: visitare gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri dal mondo".
L'apostolo Giovanni ha anche detto (1°Gio.2 15-17) :"Non amate il mondo nè le cose che sono nel
mondo.Se uno ama il mondo,l'amore del Padre non è in lui. Poichè tutto quello che è nel mondo:la
concupiscenza della carne,la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita non è dal Padre,ma
è dal mondo. E il mondo passa via con la sua concupiscenza;ma chi fa la volontà di Dio dimora in
eterno."
D'altra parte ,nella sua epistola ai Galati,l'apostolo Paolo elencò la lista delle opere della carne che
sono: (Gal.5 v.19-21) "Or le opere della carne sono manifeste,e
sono:fornicazione,impurità,dissolutezza,idolatria,stregoneria,inimicizia,discordie,gelosie,ire,contes
e,divisioni,sette,invidie,ubriachezze,gozzoviglie,e altre simili cose;circa le quali io vi
prevengo,come anche v'ho già prevenuti,che quelli che fanno tali cose non erederanno il regno di
Dio.
Nello stesso capitolo, la Bibbia ci insegna invece quali sono i frutti dello Spirito (vv.22-23) "Il
frutto dello Spirito,invece è amore,allegrezza, pace,longanimità,benignità,bontà,fedelta,dolcezza
,temperanza;contro tali cose non c'è legge." Noi vediamo dunque che la religione di Cristo,tal
quale la chiesa insegna a viverla,è una religione "positiva". Non è sufficiente astenersi dal
male;bisogna anche agire,fare del bene.
E' questo principio che Giacomo mette in evidenza allochè dice [SM=g27992]Gia.4:17) "Colui che sa fare del
bene e non lo fa commette peccato."
Quanto alle distrazioni,alle abitudini,alle attività sociali alle quali il cristiano qualche volta si
dà,che sembrano avere una parvenza di inoffensività,bisogna esaminarle attentamente perchè
possono nascondere un carattere malsano. Una qualsiasi abitudine ci può sembrare inoffensiva,ma
essa può divenire una pietra d'inciampo,una occasione di caduta per un fratello più debole. La
Bibbia in poche parole ci dice qual'è la partogenesi del peccato.
(Giac.1 v.13-15) "Nessuno,quand'è tentato,dica: Io son tentato da Dio;perchè Dio non può essere
tentato dal male,nè Egli stesso tenta alcuno; ma ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che
lo attrae e lo adesca.Poi la concupiscenza avendo concepito partorisce il peccato;e il
peccato,quand'è compiuto produce la morte."
E' perciò ,per l'Evangelo,la chiesa insegna che ogni cristiano deve usare del buon senso in tutte le
cose,del discernimento,della prudenza e sopra tutto della previdenza.


CONCLUSIONI


E' giunto il gran tempo di guardare alle nostre responsabilità spirituali.
Tutti quelli che amano Dio devono ritornare agli insegnamenti della chiesa del NT,ritrovare il suo
credo,il suo nome,la sua dottrina,la sua organizzazione,il suo culto,la sua vita.
Sono là,lo ripeto,le basi dell'unità cristiana. Gesù ha pregato affinchè i suoi discepoli siano uno
(Gio. 17:21)
Per questa unità originale,secondo la quale tutti questi che si dicono cristiani abbiano una sola
fede,una comunione,tutto come nel primo secolo della chiesa,ecco quello che dovrebbe essere la
nostra meta sacra e la nostra preghiera. Cosa facciamo personalmente per pervenire a questa
unità?. Possiamo gettare altre basi a quelle di cui siamo venuti a conoscenza?. Ecco lo scopo
della Chiesa di Cristo. Ecco cosa è veramente.
E' anche un grido di raccolta che voi avete letto,un appello pressante per il nome di Cristo,per
l'autorità di Cristo,per la purezza di Cristo e della sua chiesa.
Sic et simpliciter.


Un caro saluto a chi ha avuto la pazienza e la bontà di leggermi fino quì.
vostro omegabible
_________________

Colgo l'opportunità per dire che sono d'accordo con il post di Stombola. Ancora un saluto a tutti omega [SM=x511473]


mioooo
00lunedì 15 gennaio 2007 19:49
Re: re Risposta all'invito di Justee

Un caro saluto a chi ha avuto la pazienza e la bontà di leggermi fino quì.
vostro omegabible



omega io credo che justee non voleva che tu facessi tutta questa sicumera , voleva un tuo parere da evangelista , in modo che si sappia cosa ne pensano gli evangelisiti del Papa



=omegabible=
00lunedì 15 gennaio 2007 22:32
re x miooooooooooooooo
Veramente aveva chiesto di parlare della mia chiesa e l'ho fatto. Trovatevi prima d'accordo fra voi moderatori.
Nel frattempo potete godervi il post di Stombola che mi pare molto obbiettivo e centrato Saluti omega [SM=x511455]
mioooo
00martedì 16 gennaio 2007 14:36
Re: re x miooooooooooooooo

Scritto da: =omegabible= 15/01/2007 22.32
Veramente aveva chiesto di parlare della mia chiesa e l'ho fatto. Trovatevi prima d'accordo fra voi moderatori.
Nel frattempo potete godervi il post di Stombola che mi pare molto obbiettivo e centrato Saluti omega [SM=x511455]



si hai ragione , ma siccome il post parla del Papa , mi dici cosa centra co sta discussione ??? al limite potevi inserirla in un post che tratta di evangelici , pentecostali ecc.. ecc...
e poi cosa centra strombola ..
Allora omega cosa pemsa del papa ?
Stombola
00martedì 16 gennaio 2007 14:58
Miooo,

Omega ha risposto ad una domanda fattagli. Puoi non essere d'accordo con quel che dice o come lo dice ma la domanda gli e' stata fatta ed e' stata fatta qui.

Inoltre ha fatto presente che era d'accordo con la definizione data da detto strombola, dunque ha gia risposto alla tua domanda fatta a posteriori.

Non credi che la definizione si avvicini molto alla reala?

Tu cosa pensi del papa? Dato che non lo hai ancora detto.... perlomeno qui...

Un Saluto
Stombola

=omegabible=
00martedì 16 gennaio 2007 17:43
siccome......
Visto che vi struggete nel sapere cosa penso io del papa,in stretta confidenza ehhh,vi dico che oltre a confermare le definizioni di Stombola vorrei aggiungere che è il potente capo di una Azienda spiritualcommerciale alla quale manca soltanto la iscrizione alla Consob (Borsa) per essere perfettamente moderna e in linea con le esigenze proprie e dei suoi seguaci.
Cari saluti a tutti omega [SM=x511440] [SM=x511453]
spirito!libero
00martedì 16 gennaio 2007 20:25
"alla quale manca soltanto la iscrizione alla Consob (Borsa) per essere perfettamente moderna e in linea con le esigenze proprie e dei suoi seguaci"

Però Norberto questo da te non me lo aspettavo ! [SM=g27991]

Ma come !!!! non sai che la banca veticana è altro che iscritta alla consob ?? [SM=g27987]

fatti una ricerca con la sigla IOR e vediti il film "Banchieri di Dio" che è moooolto interessante. [SM=g27988]

Ciaoooo
Andrea
=omegabible=
00martedì 16 gennaio 2007 22:23
re x Andrea
Scusa Andrea,nessuno è perfetto!!! [SM=x511456]
Però a parziale discolpa di questa mia ignoranza posso dire che la mia attenzione era attirata più dai vuoti di una religione che si dice spirituale.In realtà come tu dici e io ho ora appurato,è che, mentre io cercavo i vuoti, loro si dedicavano ai pieni. Si,quelle delle loro casse.
Un'altra cosa che non sapevo era che il "presidente" dello IOR è proprio il papa. Decisamente il periodo avignonese della CCR forse è stato il più santo.
Salvo controllo e accertamento di ulteriori altre santità, vi saluta cordialmente il vostro omega [SM=x511467]
luigi2
00martedì 16 gennaio 2007 22:52
Una curiosità per omega:

Se uno crede, si ravvede, ma non si battezza o non si riesce a battezzare,
avrà sempre la remissione dei peccati?, sarà salvato?

[Modificato da luigi2 16/01/2007 22.54]

=omegabible=
00martedì 16 gennaio 2007 23:28
Re:

Scritto da: luigi2 16/01/2007 22.52
Una curiosità per omega:

Se uno crede, si ravvede, ma non si battezza o non si riesce a battezzare,
avrà sempre la remissione dei peccati?, sarà salvato?

[Modificato da luigi2 16/01/2007 22.54]



Se uno non si battezza no,se uno non riesce a battezzarsi per motivi estranei alla sua volontà,io penso di si,ma il giudizio è di Cristo. Vedi caro,bisogna saper tacere quando la Bibbia tace! Ciao omega [SM=g27985]
Polymetis
00martedì 16 gennaio 2007 23:47
Miei cari amici, vi scrivo dalla casa di un amico quindi sarò breve. Come sapete sono in ferie fino al 10 febbraio in quanto reduce da uno studio matto e disperatissimo condotto presso i nostri cugini d’oltralpe. Nelle poche volte che riesco miracolosamente a connettermi alla rete, o da qualche internet point o dai sistemi informativi di qualche ente pubblico, gradirei trovare qualcosa di interessante da leggere, non l’ennesima ingenua tirata del tutto a digiuno di storia antica. Sono cioè stanco di gente convinta che la Chiesa di Cristo si basi sulla magica “sola Bibbia”, giacché questa gente ignora che la Bibbia che ha in mano risale al IV secolo quando la Chiesa c’era già da un pezzo (circa 4 secoli). Ma a parte questo ci troviamo in una discussione teologica su chi sia il papa, non è cioè oggetto di questo topic il “tutto il protestantesimo contro tutto il cattolicesimo”. Volevo solo dirvi che, dopo i primi tre post, la discussione è finita su tutt’altri argomenti rispetto a quelli per cui è nata, quindi invito Omega ad aprire un nuovo topic in cui incollare quel suo foglio di fondamentalismo protestante perché l’unico motivo per cui sta ancora in questa discussione è che inizierò ad occuparmi seriamente di questo topic da me aperto solo quando sarò tornato.
=omegabible=
00mercoledì 17 gennaio 2007 00:07
Ulla la!!!!
Il fondamendalista cattolico si fà vivo d'oltralpe!!!!!!
Che tempo fa costi? Ciao omega

[Modificato da =omegabible= 17/01/2007 0.09]

luigi2
00mercoledì 17 gennaio 2007 21:12
Re: Re:

Scritto da: =omegabible= 16/01/2007 23.28

Se uno non si battezza no,se uno non riesce a battezzarsi per motivi estranei alla sua volontà,io penso di si,ma il giudizio è di Cristo. Vedi caro,bisogna saper tacere quando la Bibbia tace! Ciao omega [SM=g27985]



E il ladrone sulla croce?
=omegabible=
00mercoledì 17 gennaio 2007 23:29
re
Il testamento và in vigore alla morte del testatore. Quando Gesù disse quella frase era ancora vivo. Ciao omega [SM=x511453]

Quì siamo OT però!!!!

[Modificato da =omegabible= 17/01/2007 23.31]

luigi2
00giovedì 18 gennaio 2007 09:53
Re: re

Scritto da: =omegabible= 17/01/2007 23.29
Il testamento và in vigore alla morte del testatore. Quando Gesù disse quella frase era ancora vivo. Ciao omega [SM=x511453]

Quì siamo OT però!!!!

[Modificato da =omegabible= 17/01/2007 23.31]




Questa non l'ho capita.

Se Gesù gli dice che lo porta in Paradiso, senza battezzarlo?

Il ladrone non fu il primo salvato del N.T.?

[Modificato da luigi2 18/01/2007 9.55]

=omegabible=
00giovedì 18 gennaio 2007 13:16
re x luigi
Ti ho risposto in privato perchè quì siamo OT. Ciao omega [SM=x511453]
MauriF
00sabato 20 gennaio 2007 10:45
Re:

Scritto da: Polymetis 11/01/2007 20.25
De potentia papae absoluta

Mi chiedevo se foste interessati, appena avrò tempo, ad una spiegazione “a puntate” di cosa intende la teologia cattolica per “papa”. Chi è, cosa fa, quali solo le radici di certa mentalità ultramonanista. In particolare, sperando che la gente abbia presente cosa si intende con “riforma gregoriana”, vorrei, per iniziare, dei pareri spassionati sul Dictatus Papae di Gregorio VII (1075).

Inutile dire che nell’attuale dialogo ecumenico queste cose non esistono neppure, ma è utile capire da dove venga certa mentalità del “prima sedes a nemine iudicatur”, qualora si voglia rimuovere le incrostazioni e concepire quale sia la vera essenza del ministero papale al servizio dell’unità dei cristiani.




Ciao Polymetis!
Io, ignorante di quello che hai citato, sono andato a rivedermi qualcosina...tanto per aver un po' le idee chiare su che cos'è la riforma alla quale ti riferisci.

Alla luce di questo ti do il mio parere spassionato:

Credo che in quel determinato contesto storico-culturale, sia stata un'azione necessaria il dare un'autorità simile al pontefice.
Sia per quanto riguarda i problemi interni, che quelli esterni alla Chiesa.

Ciao
Mauri
Justee
00lunedì 22 gennaio 2007 11:28
Era un rimando al "Ad Heinricum IV" di Benzone vescovo di Alba, della fine dell'XI secolo [MGH Script.XI, p.670, Benzonius Albensis Ad Heinricum IV, lib. VII 2 per l'esattezza]. Chi conosce le correnti letterarie polemiche all'opera di Gregorio VII avrebbe capito il senso del post.

Inserisco questo post di Teodoro , nulla di Mio tutto di suo
Scusate
Polymetis
00domenica 4 febbraio 2007 23:55
Ora che sono tornato rimetto mano a questo post, al quale tempo fa diedi avvio. Prima di iniziare vorrei chiarire quali sono gli obiettivi di questa mia ricognizione. Lo scopo non è dimostrare con argomenti teologici la struttura episcopale della Chiesa né mettermi a discutere se il Papa sia o meno il successore di Pietro (sono appena uscito da una discussione sull’argomento se ben rammentate). Questo post serve unicamente a spiegare che cosa in base alla teologia cattolica il Papa dice di se stesso, e lo faccio in prospettiva ecumenica; quando dico ecumenica intendo che serve per il dialogo con l'unica Chiesa che non sia eretica: gli ortodossi. L’altro cosiddetto ecumenismo non è altro che un insieme di baci e abbracci, che non ha alcuna possibilità di trovare una mediazione tra le due posizioni, in quanto l'unico di avvicinamento possibile è la conversione. Al contrario, come è noto, non è corretto parlare di conversione dal cattolicesimo all'ortodossia e viceversa, giacché essendo entrambe le successioni apostoliche valide ciascun battezzato del cristianesimo d'Oriente o d'Occidente si trova già nella Chiesa di Cristo. Si può scegliere di passare da una o dall'altra parte per delle sottigliezze, ma suppongo che la gente illuminata in entrambi gli schieramenti non pensi di trovarsi davanti a degli eretici. Questo messaggio serve dunque a tentare di ridiscutere la posizione del vescovo di Roma in modo che possa essere compatibile e accettabile con il resto della Chiesa di Cristo, si danno cioè per scontate le basi della teologia ortodossa. Non entrerò dunque in questioni quali l'attestazione che i vescovi siano i successori degli apostoli o che i concili siano infallibili: poiché questa discussione serve unicamente a mettere in luce ciò che a mio avviso può essere il ruolo del ministero petrino nella Chiesa di Cristo, si dà per scontata la teologia che ortodossi e cattolici condividono in quanto membri della suddetta Chiesa. Questa non è cioè una discussione contro i protestanti o per dialogare con i protestanti, gradirei dai protestanti che mi dicessero se gli ortodossi a loro avviso potrebbero accettare un'impostazione simile, infatti che loro in quanto protestanti non l'accetterebbero lo so già perfettamente.
Per delineare quale dev'essere il ruolo del vescovo di Roma in prospettiva ecumenica mi baserò su quello che ritengo lo studio più “avanzato”(leggi a-dogmatico) in materia, esponendo le tesi assunte da Tillard nella sua opera "Il vescovo di Roma" edizioni Queriniana, che a suo tempo fece parecchio scalpore. È ovvio che questa posizione pur venendo da un domenicano non corrisponde ad alcuna indicazione precisa del magistero cattolico, infatti su questi argomenti sta lavorando il dialogo ecumenico proprio in questi anni. Ne consegue che non troverete queste cose sul sito dei legionari di Cristo, bensì nelle opere dei pochi illuminati che da entrambe le parti cercano la conciliazione. Si discuterà inoltre la proposizione, secondo molti insensata quanto alla sua formulazione, in base alla quale si deve ritornare all'esercizio del primato “com'era nel primo millennio”, e ciò è problematico in quanto non è esistito un unico modello di esercizio. Se la ricerca storica volesse trovare il primato petrino facendo una ricerca in cui venisse evidenziato il minimo comune denominatore di questo esercizio in tutte le epoche non si arriverebbe a nulla, perché non è mai esistito un modo uniforme di esercitarlo. Mi pare magistrale su questo punto un documento della Congregazione per la dottrina della fede che fu redatto a seguito di un simposio internazionale di studi sul primato petrino tenutosi in Vaticano. In tale documento si dice quanto segue:
“Anche per questo, l'immutabile natura del Primato del Successore di Pietro si è espressa storicamente attraverso modalità di esercizio adeguate alle circostanze di una Chiesa pellegrinante in questo mondo mutevole. I contenuti concreti del suo esercizio caratterizzano il ministero petrino nella misura in cui esprimono fedelmente l'applicazione alle circostanze di luogo e di tempo delle esigenze della finalità ultima che gli è propria (l'unità della Chiesa). La maggiore o minore estensione di tali contenuti concreti dipenderà in ogni epoca storica dalla necessitas Ecclesiae. Lo Spirito Santo aiuta la Chiesa a conoscere questa necessitas ed il Romano Pontefice, ascoltando la voce dello Spirito nelle Chiese, cerca la risposta e la offre quando e come lo ritiene opportuno.
Di conseguenza, non è cercando il minimo di attribuzioni esercitate nella storia che si può determinare il nucleo della dottrina di fede sulle competenze del Primato. Perciò, il fatto che un determinato compito sia stato svolto dal Primato in una certa epoca non significa da solo che tale compito debba necessariamente essere sempre riservato al Romano Pontefice; e, viceversa, il solo fatto che una determinata funzione non sia stata esercitata in precedenza dal Papa non autorizza a concludere che tale funzione non possa in alcun modo esercitarsi in futuro come competenza del Primato.
In ogni caso, è fondamentale affermare che il discernimento circa la congruenza tra la natura del ministero petrino e le eventuali modalità del suo esercizio è un discernimento da compiersi in Ecclesia, ossia sotto l'assistenza dello Spirito Santo e in dialogo fraterno del Romano Pontefice con gli altri Vescovi, secondo le esigenze concrete della Chiesa" (Il primato del successore di Pietro nel ministero della Chiesa 12-13)
Se la funzione del vescovo di Roma così com'è concepita dai cattolici è l'unità della Chiesa allora come può avvenire questo ufficio? Ha senso ancora cercare un’essenza minima di tale primato visto quanto detto sopra, ossia che a seconda delle situazioni cambiano le necessità e dunque la canonistica non deve diventare una catena per il modo imperscrutabile di agire dello Spirito? Bisogna non cercare un essenza ma limitarsi a delle linee guida? L’unico elemento su cui mi sento d’essere sicuro è che della necessità di un punto di riferimento per l'unità dei cristiani è maestra la storia. Come i più aggiornati sanno la Chiesa anglicana, che si basa su una struttura episcopale, e a un passo dallo scisma a causa dell'ordinazione di un vescovo donna e anche di vescovi gay(il plurale è del tutto voluto). La maggior parte della Chiesa, nei due rami anglicano ed episcopaliano, è contro queste ordinazioni, e giacché paradossalmente la maggior parte dei fedeli anglicani non sta né in Inghilterra né negli Stati Uniti bensì in Africa, dove i cristiani sono spesso discendenti dai coloni o comunque neri cristianizzati, si sta profilando l'idea di uno scisma all'interno della comunione anglicana tra Nord del mondo progressista e Sud conservatore, ma anche all'interno dello stesso Nord specie negli Usa. Di recente l'arcivescovo di Canterbury ha affermato che per mettere fine alle divisioni gli piacerebbe per una volta avere un po' di potere papale, e io sospetto che una cosa simile la pensi il patriarca di Costantinopoli di fronte all'arroganza di quello di Mosca e all'impotenza del Santo sinodo nel risolvere questo problema. Si può dunque trovare una forma di primato che non cancelli la forma dell'episcopato ma anzi derivi da essa,una forma di primato al servizio dell'unità che possa andar bene anche alla teologia ortodossa? Questo allo scopo della discussione. Mi si rimprovera la lunghezza, e dunque sarà a puntate, anche perché devo cucinarvi due capitoli di Tillard e leggerli di fila è impossibile.
Teodoro Studita
00lunedì 5 febbraio 2007 01:16
Credo che nel mondo ortodosso sia difficile trovare degli interlocutori "illuminati" che abbiano anche una qualche voce in capitolo.
La discussione è interessante, ma credo che sia impossibile intavolare una qualsiasi discussione se prima non si riconosce la pari autorità degli interlocutori. È la differenza che passa tra dialogo e soliluquio, che è il caso in cui un personaggio autodefinentesi infallibile non può parlare con altri personaggi "fallibili" traendone qualcosa che non possa trarre da se stesso in beata solitudine. Questo per avere un minimo di coerenza.
Se invece si volesse avere coraggio e autocritica, cosa impossibile se si vuole salvare la faccia, bisognerebbe fare tabula rasa e ripartire dall'VIII secolo, con il beneficio di conoscere già in partenza il seguito del film, e rimediare agli errori che da entrambe le parti sono stati commessi.
È possibile questo? Non credo proprio.
Non so se rientro tra gli "illuminati", ma credo che la base del dialogo sia stabilire la pari dignità degli interlocutori, e questo non si può fare ma non certo per le autocefalie ortodosse, ma per i folli dogmi ottocenteschi che oggi sono solo un impiccio dal quale non ci si riesce (o non ci si vuole) liberare.
Leggo comunque volentieri.
Cordialità,


=omegabible=
00lunedì 5 febbraio 2007 08:39
re
Ti leggerò senza disturbarti. Promesso!!! [SM=x511470] omega
Polymetis
00lunedì 5 febbraio 2007 13:05
Per Teo

A me sembra che ostacoli alla riunificazione vengano da entrambe le parti. Da parte cattolica l’ostacolo è l’ultramontanismo di certi ambienti, da parte ortodossa il voler ridurre il primato petrino a una formula che non si sa cosa voglia dire come “primus inter pares”, che svuota del tutto la funzione di servizio all’unita che una figura di unione può dare. E’ ovvio che il dialogo ecumenico non deve partire dall’idea che l’Oriente accetti la legislazione latina sul primato, né l’Occidente deve rinunciare alla propria. Come evidenziava quel brano della Congregazione per la dottrina della fede quello che serve a tenere unita la Chiesa varia a seconda dei tempi. Io che la forma di governo attualmente usata in Occidente non è quella del I secolo, come del resto non è del I secolo la pentarchia. Ma non è questo il problema, infatti chi crede che lo Spirito guidi la sua chiesa e le dica come adeguarsi ai tempi non può essere un seguace della riproposizione fissa di uno schema di secoli passati, che non è detto funzioni nell’oggi. A seconda delle esigenze, nello spirito della Tradizione che deve divenire ispirazione di nuovi modelli per non tradirne lo spirito, la Chiesa cambia per adeguarsi alle sfide. Io so come è nata la struttura di governo monarchico in occidente, e sono come sono nati i vescovi conti, non è detto che mi piaccia ma so che la Chiesa d’Occidente forse oggi non esisterebbe se non si fosse organizzata così. Mentre infatti in oriente i vescovi potevano pensare a fare i vescovi in quanto c’era un’imperatore cristiano che li proteggeva, in Occidente con l caduta dell’impero i vescovi hanno dovuto arrangiarsi a far fronte ai barbari e la Chiesa è rimasta l’unica istituzione sul territorio. Vale a dire che questa trasformazione in una struttura così come la conosciamo oggi, con un piccolo principato del vescovo di Roma, ha le sue radici in una difesa militare. Chi crede vede in questo cambiamento un modo che lo Spirito ha dato alla sua Chiesa di questa parte del mondo per sopravvivere, e non si vuole che la Chiesa d’Oriente diventi come quella d’Occidente visto che non ha avuto la medesima storia. Il papa sa benissimo che non può avere nell’Est ciò che ha ad Ovest, per questo bisogna trovare nuove forme di dialogo, che non è detto siano mai state attestate, proprio perché i tempi sono cambiati e lo spirito soffia dove vuole. Cosa c’era prima lo conosciamo, cosa ci sarà in futuro lo ignoriamo.
Teodoro Studita
00lunedì 5 febbraio 2007 13:51
Bene, non essendoci più i barbari (più o meno, va) cominciamo a far nominare i vescovi della siberia dai siberiani e non dal papa.
Ma poi come si potrebbero tener buoni i nepotismi nella curia?
Chi rinuncierebbe al privilegio di "spingere" i propri protetti alla dignità episcopale solo per un ragionamento del tutto astratto, per quanto correttissimo, come questo?
Alla fine ci si scontra sempre con la politica.
Cordialità,
MauriF
00domenica 11 febbraio 2007 11:53
x Santra

Ciao! Benvenuta sul nostro forum!

Non credo sia questo l'obbiettivo del 3d.
Prova a leggere quanto ha scritto Polymetis all'inizio del suo penultimo reply. Ci dovrebbe essere già un'altra discussione in merito a quanto hai citato..in questa si insisteva esclusivamente su un punto particolare.

Polymetis ha spostato la tua discussione qui, dove è IT:

freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=43257&idd=2...

Ciao [SM=x511466]
Mauri

PS: x Polymetis, scusa ma non trovavo la discussione altrimenti lo spostavo io.
Ciao e grazie

[Modificato da MauriF 11/02/2007 13.07]

Polymetis
00domenica 11 febbraio 2007 12:40
Hai ragione Maurif ma siccome non sono il moderatore di questa sezione mi serve il tuo aiuto. Io sposto il post di Santra nella discussione sull'autorità romana, tu intanto cancellalo da qui.
Scusate se finora non ho messo mano a questa discussione ma sono stato impegnato in altre parti del forum, e penso si sia visto.

Ad maiora
monterosa
00giovedì 15 febbraio 2007 04:01
Re:
Ciao Polymetis

-----6.Con chi è stato scomunicato da lui tra l'altro non dobbiamo nemmeno rimanere nella stessa casa.------


Questo mi ricorda qualche regola molto criticata ( anche da tanti cattolici ), dei TdG.


--------9.Al papa e solo a lui spetta che tutti i principi bacino i piedi.---------


Gli apostoli di Gesù Cristo non volevano neppure che le persone si inginocchiassero davanti a loro, perchè mai il Papa dovrebbe avere il diritto di farsi baciare i piedi da tutti i principi?
A meno che, quella frase non sia solo figurativa, un modo di dire che anche i Prinicpi dovrebbero obbedire alle sue parole.


------10.Solo il suo nome venga proferito nelle Chiese.-----

Quindi Dio, Gesù Cristo e lo Spirito Santo verrebbero dopo di Lui o forse non se ne parlerebbe proprio?

Mi ricorda molto una frase detta da un giornalista di, non ricordo quale rete televisiva, quando, in un periodo particolare in cui tutti ricordavano la vita di Padre Pio e ne parlavano in ogni dove egli ( il giornalista ) dopo il servizio andato in onda, commentò sconfortato " In questi giorni Dio non fa neppure da comparsa ".

Sembra anche, in questa lista, che Dio non appaia neppure come comparsa. Il papa deve praticamente essere riverito come se fosse Dio in persona.


------12.Gli sia lecito deporre gli imperatori.-------


Pensiamo forse che non sarebbe stato lecito per Gesù Cristo deporre gli imperatori? Eppure Egli non lo ha fatto, ma si è lasciato flagellare ed uccidere, senza deporre nessuno.


Come è possibile che il Papa abbia tale potere ?




---------18.A nessuno sia lecito ritrattare le sue sentenze; lui solo possa ritrattare quelle di tutti.------------

Questo, immagino, solo quando parla guidato dallo Spirito Santo, e cioè quando dichiara di non parlare di suo, ma di parlare per comandamento di Dio.

-------19.Nessuno lo possa sottoporre a giudizio.---------

Sappiamo tutti che il papa è una persona imperfetta e sappiamo anche quante cose veramente cattive hanno fatto vari Papi.
Come è possibile che non possa essere punito quando dovesse macchiarsi di sangue innocente o di altri crimini simili?
Ma soprattutto, in quei casi, come poteva Dio permettere che persone così malvage potessero rimanere a gudare la Sua Chiesa, come poteva una chiesa guidata da assassini essere una chiesa che non commette errori?
Come può, un criminale essere guidato dallo Spirito di Dio, quando sappiamo tutti che lo Spirito non rimane in un corpo immondo?


-------22.La Chiesa romana non ha mai errato né potrà mai errare, come testimonia la Sacra Scrittura.-------

Quando alcuni di coloro che oggi sono ritenuti Santi dalla Chiesa Cattolica, sono stati uccisi come eretici proprio per ordine della Chiesa Cattolica, come si può accettare il fatto che tale Chiesa non sia mai in errore?
Diciamo che forse non vuole ammettere i propri errori.

------23.Il pontefice romano, se è stato ordinato secondo i canoni, è indubitabilmente reso santo per i meriti del beato Pietro, come testimonia il vescovo di Pavia Ennodio, seguito in ciò dal parere di molti santi Padri e come è scritto nei decreti del beato papa Simmaco.---------

Qui si scopre in modo chiaro, come furono stabilite tali regole.
Non sono regole dettate da Dio al Suo servitore qui sulla terra, ma sono pareri personali di Vescovi e di Padri.

Quante delle cose suddette sono state stabilite da Dio e dette a colui che dice di guidare la Chiesa di Gesù Cristo e di Dio?


----26.Non sia considerato cattolico chi non è d'accordo con la Chiesa romana.-----

Questa è un'affermazione molto vaga, visto che, alla fine, vengono considerati cattolici anche coloro che appartengono a chiese diverse con 15 riti diversi.

Ora una domanda da chi non è troppo afferrata nei 15 riti diversi:
Tutti quanti credono nello stesso ed unico papa, o alcune chiese orientali o ortodosse fanno riferimento ad un altro papa?


Argomento assolutamente interessante.

Grazie
Ciao
Lorena



Polymetis
00giovedì 15 febbraio 2007 15:11
Grazie Monterosa per avermi richiamato alla mente che devo ancora riprendere in mano questo post, cosa che avevo intenzione di fare domenica perché è l'unico giorno veramente libero della mia settiamana. Se non si fosse capito uel post riporta il Dictatus Papae di Ildebrando di Soana, e l'ho citato proprio come esempio di ciò che un papa non dovrebbe dire. A parte qualche punto dunque, di natura ecclesiologica, è ovvio che a me non importa un tubo difendere il fatto che solo al vescovo di Roma si possano baciare i piedi. Spero che l'equivoco sia chiarito.
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