Chiese Ortodosse

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benimussoo
00venerdì 3 settembre 2004 16:38
Chiese ortodosse Chiese cristiane orientali che nel 1054 rifiutarono l'autorità del papa e si resero indipendenti da Roma proclamandosi ortodosse, cioè "di retta fede". Unite da una comune tradizione teologica e liturgica, le singole Chiese ortodosse sono autocefale, ovvero indipendenti; ciascuna di esse è rappresentata da un vescovo che si fregia del titolo di patriarca, metropolita o arcivescovo e presiede il sinodo dei vescovi, la suprema istanza amministrativa della Chiesa.



berescitte
00giovedì 30 settembre 2004 10:25
Fino a prima del Concilio Vaticano II, queste Chiese erano classificate come "fratelli separati".

Ora, a partire dal Concilio, il dialogo ecumenico e della carità (che ha spinto a molte iniziative comuni) ci dà la gioia di definirle "Chiese sorelle in comunione imperfetta con noi".

Ci dividono ancora molte remore storiche e poche teologiche. Ma la Chiesa Cattolica ha dichiarato il dialogo ecumenico come una strada irreversibile. Lei lo terrà aperto nonostante tutti gli incidenti di percorso futuri. Quindi, se la cosa (come sembra) è coltivata reciprocamente si può ben sperare nella riunificazione, anche se non in tempi brevi. E se noi (popolo compreso) faremo la nostra parte la soluzione definitiva, che in mano allo Spirito santo da entrambe le Chiese creduto presente e operante, non potrà mancare.
Mefisto3
00martedì 25 gennaio 2005 12:39
Ho letto da qualche parte, eh la memoria non è più quella di una volta, che farVi il segno della croce si differenza fra ortodossi e cattolici, qualcuno non è che sarebbe così gentile ed educato, da spiegarmelo in termini semplici la differenza? Grazie a quanti vorrano rispondermi.

Mefisto3
fr44
00martedì 25 gennaio 2005 13:55
Re:

Scritto da: Mefisto3 25/01/2005 12.39
Ho letto da qualche parte, eh la memoria non è più quella di una volta, che farVi il segno della croce si differenza fra ortodossi e cattolici, qualcuno non è che sarebbe così gentile ed educato, da spiegarmelo in termini semplici la differenza? Grazie a quanti vorrano rispondermi.

Mefisto3




Veramente a me non risulta affatto che le Sacre Scritture diano disposizioni in merito. E le Sacre Scritture sono l'unica autorità certa per quanto riguarda le forme di adorazione.




Francesco



Justee
00martedì 25 gennaio 2005 15:45
Admin

Scritto da: Mefisto3 25/01/200512.39
Ho letto da qualche parte, eh la memoria non è più quella di una volta, che farVi il segno della croce si differenza fra ortodossi e cattolici, qualcuno non è che sarebbe così gentile ed educato, da spiegarmelo in termini semplici la differenza? Grazie a quanti vorrano rispondermi.

Mefisto3



Il terzo movimento offerto allonore dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo si muove nello spazio e nella storia, nel finito e nellinfinito, presente ovunque e tutto riempie. Lo Spirito Santo procede da Dio Padre e abbraccia luomo e tutto il mondo e noi testimoniamo questo portando la mano dalla spalla destra alla spalla sinistra. Nella nostra tradizione, che nasce e si fonda su quello che dicono le Scritture sacre, la destra rappresenta limportanza (ad esempio c scritto che il Figlio siede alla destra del Padre e tante altre cose che riguardano la destra sia nel nuovo che nel vecchio Testamento, - cio sia nelle scritture che parlano del prima della nascita di Ges Cristo, sia in quelle che parlano del dopo la sua venuta -). Ecco perch questo terzo movimento si deve fare da destra verso sinistra.

fr44
00martedì 25 gennaio 2005 20:00
Re: Admin

Scritto da: Justee 25/01/2005 15.45


Il terzo movimento offerto allonore dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo si muove nello spazio e nella storia, nel finito e nellinfinito, presente ovunque e tutto riempie. Lo Spirito Santo procede da Dio Padre e abbraccia luomo e tutto il mondo e noi testimoniamo questo portando la mano dalla spalla destra alla spalla sinistra. Nella nostra tradizione, che nasce e si fonda su quello che dicono le Scritture sacre, la destra rappresenta limportanza (ad esempio c scritto che il Figlio siede alla destra del Padre e tante altre cose che riguardano la destra sia nel nuovo che nel vecchio Testamento, - cio sia nelle scritture che parlano del prima della nascita di Ges Cristo, sia in quelle che parlano del dopo la sua venuta -). Ecco perch questo terzo movimento si deve fare da destra verso sinistra.





Personalmente prendo atto della tua esposizione ma riconfermo che il rituale del segno della croce è del tutto assente nelle Sacre Scritture ed era sconosciuto a Gesù, agli apostoli e alla prima chiesa cristiana.

Salvo ovviamente prova contraria che a me non risulta.



Francesco

Justee
00giovedì 27 gennaio 2005 10:00
Re: Admin

Scritto da: Justee 25/01/2005 15.45

Ortodossi
Il terzo movimento offerto allonore dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo si muove nello spazio e nella storia, nel finito e nellinfinito, presente ovunque e tutto riempie. Lo Spirito Santo procede da Dio Padre e abbraccia luomo e tutto il mondo e noi testimoniamo questo portando la mano dalla spalla destra alla spalla sinistra. Nella nostra tradizione, che nasce e si fonda su quello che dicono le Scritture sacre, la destra rappresenta limportanza (ad esempio c scritto che il Figlio siede alla destra del Padre e tante altre cose che riguardano la destra sia nel nuovo che nel vecchio Testamento, - cio sia nelle scritture che parlano del prima della nascita di Ges Cristo, sia in quelle che parlano del dopo la sua venuta -). Ecco perch questo terzo movimento si deve fare da destra verso sinistra.




Cattolici
Che cosa significa il segno della santa Croce
Come vi fate voi il segno della Croce? Voi portate la mano destra dalla fronte al petto, e poi dalla spalla sinistra alla spalla destra e formate cosi un disegno di due aste che equivalgono ad una Croce. Gesù Cristo morì proprio sopra di una dura Croce di legno, e morì per nostro amore.
Quando volete dire a qualcuno che stia zitto voi che cosa fate? Mettete il dito sulla bocca o sulla punta del naso e così, senza parlare, con un semplice segno, voi dite agli altri: state zitti. Mettete il dito sulla bocca o sulla punta del naso e così, senza parlare, con un semplice segno, voi dite agli altri: state zitti.
Similmente in tante circostanze si esprime il proprio pensiero con un semplice cenno della mano, che può equivalere ad un disegno e ad una parola. Per esempio volete dire senza parlare che un oggetto è rotondo: voi congiungete in circolo il pollice e l'indice delle due mani; volete dire ad uno che se ne vada: fate cenno con la palma della mano distesa; volete dirgli che se non va via sarà percosso: voi agitate la medesima mano verticalmente.
La Croce che vi fate con la mano destra, esprime un disegno ed un'idea: Il disegno è un’immagine della Croce che si fa sul proprio corpo, portando la mano destra dalla fronte al petto, ed è la prima asta, e dalla spalla sinistra alla destra, ed è la seconda asta. L’idea è data dal significato stesso della Croce, e ci indica che il Figliolo di Dio discese dal cielo in terra, il che si esprime portando la mano dalla fronte al petto; ci indica che soffrì e morì per noi in Croce, il che si esprime completando il segno della Croce.
Quando fate la Croce voi dite delle parole: Nel Nome del Padre del Figliolo e dello Spirito Santo. Ora con queste parole si esprime anche un'altra verità della nostra santa Fede:
Dicendo: NEL NOME, in singolare, noi diciamo che vi è sì un solo Dio;
nel dire: DEL PADRE, DEL FIGLIOLO E DELLO SPIRITO SANTO noi diciamo che in Dio vi sono tre persone.

Le differenze sono la direzione quando si Parla dello SS i Cattolici da Sinistra verso destra gli ortodossi da destra verso sinistra , e quando si parla del figlio la posizione è sul petto mentre gli ortodossi la sull'ombelico , se vuoi sapere perchè lo fanno credo che non ci sia un motivo plausibile è una forma di tradizione

[Modificato da Justee 27/01/2005 10.04]

benimussoo
00giovedì 27 gennaio 2005 16:35
Si, vero, giusto, io aggiungo anche...quando incontri per strada una persona che conosci, la saluti con il gesto della mano, se poi è molto cara l'abbracci, il Segno della Croce è anche un saluto di rispetto che hai verso di Lui.


con simpatia opljyy
barnabino
00giovedì 27 gennaio 2005 19:22
> Le differenze sono la direzione quando si Parla dello SS i Cattolici da Sinistra verso destra gli ortodossi da destra verso sinistra

Non sarà per la questione del filioque? Per gli Ortodossi lo spirito procede solo dal Padre, quindi se la destra è il Padre procede da destra verso sinistra.

Ciao fdetr




[Modificato da barnabino 27/01/2005 19.26]

Teodoro Studita
00lunedì 21 marzo 2005 16:36
In risposta a molti inviti in tal senso, sintetizzo qui le maggiori differenze tra ortodossia e cattolicesimo romano.

TEOLOGICHE
-Filioque: nella teologia ortodossa, lo Spirito "procede dal Padre", mentre in quella latina "procede dal Padre e dal Figlio". Al di là di una possibile lettura ortodossa anche del filioque, la questione è che i latini intendono lo Spirito come "l'amore che c'è tra Padre e Figlio", quindi un'energia, anche se personale. Gli ortodossi invece ritengono che non si possa mettere sullo stesso piano una "sostanza" come lo Spirito, con un'"energia" [mi scuso per l'estrema sintesi ma ci vorrebbero 20 pagine solo per questo]
-Immacolata concezione di Maria: per la CCR è un dogma, per l'Ortodossia è una opinione teologica, vi si può credere o non credere senza problemi per la salvezza


PRAGMATICHE
-Data della Pasqua: la Chiesa Ortodossa si attiene ancora scrupolosamente a quanto scritto nel concilio di Nicea, mentre la CCR ha modificato il calcolo della Pasqua
-Decanonizzazioni: la Chiesa Ortodossa ammette che la Chiesa possa commettere un errore nella canonizzazione di un santo, la CCR no, anche se vi sono stati esempi di santi poi tolti dagli altari

ECCLESIASTICHE
- Primato Petrino: la Chiesa Ortodossa riconosce il primato del Patriarca di Roma come "primus inter pares", quindi un primato d'onore con gli altri 4 patriarchi, come da rescritto conciliare, non ne accetta invece la supremazia assoluta.
- Infallibilità papale: La Chiesa Ortodossa la rifiuta catgoricamente, mentre attribuisce l'infallibilità al Concilio Ecumenico.
- Clero sposato: I parroci ortodossi si DEVONO sposare, anche per capire meglio cosa vuol dire avere una famiglia. I monaci, invece non si possono sposare, per una migliore vita contemplativa.
- Comunione sotto le 2 specie: la Chiesa ortodossa amministra l'Eucaristia con il pane e con il vino, come nell'antica prassi, la CCR solo con il pane, tranne rare eccezioni
- La liturgia ortodossa è molto più lunga (2 ore, 2 ore e 1/2 e ne viene celebrata solo una al giorno ed una per chiesa, a sottoliearne l'importanza) Nelle Chiese ortodosse non ci sono altari minori o cappelle dove si possono celebrare contemporaneamente due o più funzioni


CURIOSITA'
- Segno della Croce eseguito in maniera diversa e con una maggiore equivalenza simbolica
- Non sono ammesse le immagini tridimensionali nelle chiese (ad es.statue) perché possono distrarre l'attenzione del fedele incentrandola sull'immagine invece che sul reale oggetto di preghiera
- Il Battesimo può essere amministrato solo da una persona che lo abbia a sua volta ricevuto, mentre nella CCR il cd."battesimo d'emergenza" può essere amministrato da chiunque
-Diaconesse: la CCR ha abolito il diaconato femminile, la Chiesa Ortodossa no
- Digiuno: La Chiesa Ortodossa digiuna per più di metà dell'anno, con criteri variabili di cibi ammessi e non. In genere il digiuno è molto più duro che non nella CCR
- Divorzio: è ammesso con delle riserve, fino a 4 matrimoni
- Specializzazione dei Carismi : non è assolutamente concepita una specializzazione (vari tipi di monachesimo, o vari tipi di "movimenti"). Non ci sono benedettini, francescani, cappuccini, etc.. ma solo monaci. Analogamente non esistono movimenti come CL, focolarini, carismatici etc.. perché l'unico carisma riconosciuto è quello apostolico che risiede nella Chiesa.
- La Chiesa Ortodossa non ha una "gerarchizzazione dei peccati" come nella CCR, che distingue peccati veniali, mortali, etc.. così come non ha "feste di precetto". In generale ha una visione altrettanto rigida ma non gerarchizzata

_____________

Bene, sono andato a memoria quindi potrei aver dimenticato cose anche importanti, in ogni modo è sicuramente un assaggio consistente delle differenze tra queste due Chiese.

Un saluto,



Teodoro Studita
00lunedì 21 marzo 2005 18:31
Le differenze maggiori stanno nell'AT, perché la Chiesa Ortodossa utilizza la LXX, che comprende tra i deuterocanonici dell'Antico Testamento anche il terzo libro di Esdra e il terzo dei Maccabei ; alcune edizioni comprendono tre frammenti in più: il Cantico dei tre fanciulli, la Storia di Susanna, la Storia del dragone, la Preghiera di Manasse. Anche le divisioni delle varie sezioni possono variare se confrontate con il canone della CCR.

Per il NT il canone coincide.

In ogni modo la CCR considera queste sezioni deuterocanoniche, mentre le Chiese della Riforma le considerano apocrife, dunque la differenza sostanziale è più che altro con le Chiese Riformate.

Un saluto,

mioooo
00domenica 18 dicembre 2005 10:21
Il termine ortodossia, di origine greca, significa letteralmente retta dottrina. A questo significato primario la tradizione ecclesiale orientale ne aggiunge un secondo, complementare al primo, quello di retta glorificazione. I due significati esprimono la medesima realt, cio la professione della retta fede cristiana, sia essa formulata sul piano concettuale (dottrina) o celebrata nella liturgia della Chiesa (glorificazione). A partire dai primi secoli del cristianesimo il termine ortodossia venuto a esprimere nel linguaggio della Chiesa ladesione piena al messaggio evangelico originario di Ges Cristo trasmesso dagli apostoli, senza aggiunte n amputazioni n mutazioni. In quanto fedeli a tale messaggio le Chiese definivano se stesse come ortodosse. Con il passare dei secoli e lemergere di dissensi dottrinali allinterno della Chiesa, laggettivo ortodossa diventata una sorta di qualifica ufficiale con cui alcune Chiese hanno definito se stesse rispetto ad altre, fino a divenire la qualifica identificante di una specifica confessione cristiana e della struttura ecclesiale corrispondente, che si autodefinisce come Chiesa ortodossa.

Essa rappresenta dunque storicamente una delle quattro grandi confessioni in cui il cristianesimo si suddiviso, accanto al cattolicesimo, allortodossia orientale antica (pre-calcedonese) e al protestantesimo. La Chiesa ortodossa costituita, in effetti, da un insieme di Chiese autonome che si riconoscono in comunione reciproca, condividendo la medesima fede e tradizione. Essa si autodefinisce come Chiesa specifica rivendicando la sua piena adesione alla tradizione cristiana delle origini, volendo con questo distinguersi sia dalle Chiese orientali ortodosse pre-calcedonesi, sia dal cristianesimo occidentale, rappresentato dalla Chiesa cattolica e dal protestantesimo. Dal punto di vista della comunione ecclesiale, le Chiese cristiane dOriente (escluse quelle cattoliche orientali, e qualche piccola realt affiliata al mondo anglicano e protestante) si possono suddividere in tre categorie:

1. Le Chiese ortodosse calcedoniane, che costituiscono la realt pi comunemente nota con il nome di Chiesa ortodossa, appaiono come una famiglia di Chiese indipendenti: gli antichi patriarcati di Gerusalemme, Antiochia, Alessandria e Costantinopoli, altre Chiese patriarcali di pi recente fondazione, e diverse altre Chiese dotate di autocefalia (diritto allelezione del proprio capo) o di autonomia (diritto allautogoverno). Il principio che ogni popolo o nazione indipendente possa sviluppare nel tempo la propria Chiesa locale. Pur nel rispetto di tali autonomie che talvolta crea problemi di sovrapposizione giurisdizionale nei casi della diaspora ortodossa in Occidente , queste Chiese sono riunite in una comunione molto omogenea di dottrina e tradizione.

2. Le Chiese ortodosse non calcedoniane, o antico-orientali. Questa una famiglia di Chiese piuttosto estesa geograficamente (dallArmenia allAfrica orientale allIndia del Sud), che forma una comunione abbastanza eterogenea quanto a usi cultuali e particolarit tradizionali. Storicamente, queste Chiese si pongono al di fuori dei confini dellantico Impero Romano dOriente, di cui rifiutarono le formulazioni di fede cristologica in seguito al Concilio di Calcedonia, del 451.

3. La Chiesa Assira dellEst, comunemente detta nestoriana, un tempo la Chiesa pi diffusa nel mondo, con presenze estese fino in Cina. Separata da tutte le altre Chiese cristiane (a differenza delle altre Chiese non calcedoniane, non accetta neppure il Concilio di Efeso del 431), ridotta a circa 250.000 persone, vive oggi una precaria esistenza in Iran e Irak, una esigua minoranza dellIndia meridionale cristiana, e numerosi luoghi della diaspora in Occidente, soprattutto negli Stati Uniti (unesigua presenza di tale Chiesa era registrata in Piemonte fino al 2005, ma i responsabili sono rientrati in comunione con la Chiesa cattolica).

La separazione fra Oriente e Occidente cristiano, segnata da secoli di progressivo estraniamento al termine del primo millennio, si venuta consumando definitivamente nel 1054. Da quella data, molti sono stati i tentativi operati dal cristianesimo occidentale di riunificarsi a una sua controparte che non ha conosciuto processi di umanesimo e di riforma, di razionalismo e di illuminismo, e neppure almeno nellintimo della propria vita ecclesiale di secolarizzazione.

Non sempre i tentativi di riunificazione sono stati condotti in modo felice o corretto da ambo le parti, e le difficolt di arrivare a un accordo su punti dottrinali controversi sono aggravate dai problemi legati al cosiddetto uniatismo. Anche se non mancano gesti di buona volont da entrambe le parti, il cammino di riavvicinamento fra Oriente e Occidente cristiano molto pi delicato e complesso di quanto si pensi. Il massimalismo con cui le Chiese cristiane dOriente trattano la propria fede e tradizione non permette approcci a mezza strada, e ogni tentativo di compromesso aumenta le fratture e i dolori allinterno di un mondo gi provato da secoli di persecuzioni e tormenti.

Una stima realistica valuta gli ortodossi nel mondo intorno ai 230.000.000, dei quali circa un quinto proverrebbe dalle Chiese non calcedoniane. Una grande incognita costituita dalla percentuale di fedeli ortodossi dellex-Unione Sovietica, in cui oltre un decennio di ricostruzione delle attivit ecclesiali non ha ancora portato a un quadro sociografico definitivo.

Molti sono i punti dottrinali su cui si consumato un distacco fra lOriente e lOccidente cristiano: tra questi si menzionano spesso la disputa sul Filioque (laggiunta della clausola e dal Figlio, dopo avere affermato che lo Spirito Santo procede dal Padre, nel Credo niceno-costantinopolitano), la natura della grazia increata e la dottrina cattolico-romana del Purgatorio; dal punto di vista della prassi sacramentale e cultuale, le differenze sono poi una grande quantit, e spesso molto appariscenti fin da una prima esperienza. Alla base di tali punti di conflitto occorre notare un approccio diverso alla natura stessa della tradizione, allinterpretazione dellesercizio dellautorit, al ruolo e allimportanza tradizionale dei Padri della Chiesa e ai criteri di ottenimento di un consenso sulle verit della fede.

Le Chiese ortodosse locali sono governate con unamministrazione sinodale, nel rispetto del principio della non ingerenza di un vescovo (sia pure un patriarca o il capo di un Sinodo locale) nella gestione interna di unaltra diocesi. Il problema di un Concilio ecumenico fa sorgere altri interrogativi: diversamente dal cattolicesimo romano, lortodossia non ha mai qualificato i propri Sinodi (anche quelli pan-ortodossi) come ecumenici, e anche se si ritiene autorizzata a indire un Concilio ecumenico, riluttante a farlo perch ritiene che, una volta accettati, i risultati di questo Concilio dovrebbero essere secondo linterpretazione ortodossa vincolanti anche per tutto lOccidente cristiano.

Lortodossia si ritiene (a dispetto dellesistenza di altre comunioni cristiane separate) la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica, in virt dellintegrit del deposito della fede. Il desiderio di riunione dei cristiani non visto in prospettiva di assorbimento degli altri cristiani, ma del loro riconoscimento di questa integrit di fede. Finch un completo consenso sulla fede non raggiunto, lortodossia non si sente autorizzata ad alcuna forma di concelebrazione o di comunicazione nelle cose sacre con un corpo cristiano non ortodosso.

Il moderno coinvolgimento con il movimento ecumenico ha visto sorgere nel XX secolo diverse frange di dissenso tradizionalista: molte forme di accomodamento al dialogo con il cristianesimo cattolico e protestante, e alcuni tentativi di minimizzare le differenze di fondo con il mondo ortodosso, hanno provocato dure reazioni, specialmente allinterno dellortodossia calcedoniana. Sono sorte in diversi paesi dellOriente cristano (e sono giunte anche in Occidente) numerose obbedienze ecclesiali che non sono in comunione con le Chiese storiche dei propri paesi dorigine. Alcune di esse sono oltranziste, altre pi moderate. La terminologia corrente d loro lappellativo di Chiese non canoniche. Unalternativa sociologicamente proponibile sarebbe quella di definirle Chiese non in comunione con la Chiesa ortodossa, sia che si tratti di corpi del tutto isolati, sia che questi costituiscano una rete alternativa di gruppi minoritari in comunione tra loro, o che magari vantino qualche tipo di legame con una Chiesa ortodossa particolare, pur rifiutando la comunione con le altre.

1x2x
00lunedì 19 dicembre 2005 14:49
Re:

Scritto da: Teodoro Studita 18/12/2005 14.59
Meraviglioso. Dov'è la domanda? O in altri termini, che senso ha questo thread?



Mi ripeto , Polymetis e Teodoro come Mod della sezione ritengo che mioooo voleva portare un contributo alla sezione che recita religioni dal mondo e dunque non essendoci un bel riferimento all'ebraismo ha voluto inserire quel post preso dal cesnur proprio per dare alcuni concetti base , ora l'utilità è quella di dare a chi entra nel nostro forum una base per iniziare a capire o approfondire , se avete da aggiugere sarebbe interessante visto che Teodoro è un ortodosso [SM=g28004]
sandraN
00giovedì 29 dicembre 2005 20:37
Un'aspetto a mio parere la capire e da approfondire sono i rapporti attuali fra cattolicesimo e chiesa ortodossa.

Dall'intervista riportata dal sito www..chiesa.lespressonline al all'arcivescovo cattolico di Atene Nikolaus Fòscolos non sembrerebbe che ci siano rapporti idilliaci fra cattolici e ortodossi e che non ci siano prospettive vicine di riunificazione. Ne riporto un brano:

Sul quotidiano della conferenza episcopale italiana “Avvenire”, il 29 ottobre, l’inviato Mimmo Muolo ha affiancato ad alcune affermazioni dell’arcivescovo Christodoulos sui rapporti con i cattolici di Grecia altre affermazioni – di diverso tenore – dell’arcivescovo cattolico di Atene, Nikolaus Fóscolos.

In Grecia i cattolici ellenici sono 50.000, lo 0,5 per cento della popolazione, ma ad essi si sono aggiunti negli ultimi anni 2-300.000 immigrati di diverse nazionalità.

Fóscolos lamenta che sono trattati come cittadini di seconda classe: “Qui chi non è ortodosso non è considerato vero greco”.

E sostiene che la menzione della religione di appartenenza sulle carte di identità “era un fattore di discriminazione: i nostri giovani, a causa di quella menzione, spesso non trovavano lavoro”. Per questo motivo la comunità cattolica ha visto con favore l’abolizione di questa menzione, contro cui la Chiesa ortodossa ha invece reagito con veemenza.

Anche il mancato riconoscimento della personalità giuridica pubblica della Chiesa cattolica è motivo di insoddisfazione, per Fóscolos:

“Dal 1946 la legge greca impedisce ai nostri enti, creati dopo quella data, di essere riconosciuti dallo stato. È ora di mettere fine a questa ingiustizia. È evidente, infatti, che il governo non vuole scontentare la Chiesa ortodossa, per una minoranza religiosa come la nostra. Speriamo che le cose cambino grazie all'Unione Europea”.

Un altro caso d’attrito tra la Chiesa ortodossa greca e i cattolici è recentissimo. Dice Fóscolos:

“Il 15 ottobre ho ascoltato personalmente l'arcivescovo Christodoulos affermare, nel corso di un telegiornale, che ‘i cristiani di Occidente hanno falsificato il cristianesimo’. Così, il giorno dopo, la nostra conferenza episcopale ha risposto con un comunicato: ‘Come possiamo creare un riavvicinamento tra le nostre due Chiese, quando ascoltiamo l'arcivescovo Christodoulos usare parole offensive verso la Chiesa cattolica?’. So che l'ufficio stampa della Chiesa ortodossa ha poi rettificato, ma dichiarazioni come queste rischiano di rinfocolare il fondamentalismo degli ortodossi più intransigenti”.

La frase contestata era stata pronunciata da Christodoulos nella città di Kastoria, nell’omelia di una celebrazione della guerra greca contro turchi e bulgari all’inizio del Novecento. I vescovi cattolici greci, riuniti quel giorno in conferenza episcopale, la interpretarono come un attacco alla Chiesa cattolica: come del resto aveva fatto il telegiornale della TV di stato, nel riferirla.

Nella rettifica, l’arcivescovado ortodosso di Atene ha negato d’aver voluto attaccare la Chiesa cattolica e ha spiegato che la frase nella sua interezza andava interpretata come un richiamo all’umiltà indirizzato a tutte le Chiese cristiane, a cominciare dalla stessa Chiesa ortodossa greca.

Analoga rettifica ha fatto il ‘protosincello’ Tommaso, vicario generale dell’arcivescovo Christodoulos, in un colloquio con il nunzio vaticano in Grecia, Paul Fouad Tabet.

L’ostilità contro la Chiesa di Roma e contro il dialogo ecumenico è una costante nella Chiesa greca, molto più che in altre Chiese dell’ortodossia. Nel 1963 il predecessore di Christodoulos, Crisostomos II, scongiurò il patriarca di Costantinopoli Atenagora di non incontrare a Gerusalemme papa Paolo VI – come poi avvenne – perché sarebbe stato come “piantare un coltello omicida nel cuore della Chiesa ortodossa”.

I monasteri del Monte Athos sono anch’essi roccaforte storica della resistenza all’ecumenismo, fatte salve poche e recenti eccezioni.

Dice l’arcivescovo cattolico Fóscolos: “La visita del papa nel 2001 ha abbattuto il muro, ma qualche barricata resiste ancora”.

La bocciatura ad opera del santo sinodo del progettato viaggio a Roma di Christodoulos ne è una prova.

Per l’arcivescovo ortodosso di Atene era pronta, a Roma, anche una laurea ‘honoris causa’ in diritto canonico alla Pontificia Università del Laterano. È rimasta nel cassetto.

__________


Il link al servizio di “Avvenire”:

> L'arcivescovo Fóscolos: il passato pesa ancora

Sulle Chiese ortodosse vedi in questo sito:

> Focus su CHIESE ORIENTALI

__________


Vai alla home page di > www.chiesa.espressonline.it, con i lanci degli ultimi articoli e i link alle pagine di servizio.



Sandra.
sandraN
00venerdì 30 dicembre 2005 12:15
Re:

Scritto da: Teodoro Studita 30/12/2005 0.51
Eh il tdg che racconta le beghe delle altre Chiese mi mancava.
Perché Sandruccia non ti occupi delle sette e settucole nate dai TdG scismatici nel 1975 o lo scisma irlandese, o i dissidenti dell'epoca Franz invece di guardare alla proverbiale pagliuzza nell'occhio altrui? [SM=g27989]





Beghe, ma quali beghe, sono situazioni reali che dividono il mondo cattolico e quello ortodosso e ai quali sia dall'una che dall'altra parte si cerca di trovare, finora inutilmente, una base comune che porti alla riunificazione fra cattolici e ortodossi.

E poi quali sono queste sette e settucole di cui tu parli? Seppure ci furono alcuni che uscirono dai TdG in seguito alla fuoiriuscita di Franz non mi risulta che dettero luogo ad alcuno scisma.

Chi esce dai TdG non ha mai determinato uno scisma come quello cattolico - ortodosso, ma se ne va individualmente per la sua strada.

Di altra natura invece sono le divisioni dottrinali fra cattolici e ortodossi, su alcuni siti ne ho trovati a centinaia.
Ne citerò solo qualcuno fra i più rilevanti.

La chiesa ortodossa conserva senza alterazioni il testo del simbolo promulgato dal concilio di Costantinopoli , e solennemente ratificato dal Concilio di Efeso , che vietò di modificarne il testo.

Nella chiesa cattolica, in contraddizione a questo divieto, fu introdotta una clausola che resta tuttora uno dei punti fondamentali di differenza tra ortodossi e cattolici.

La chiesa cattolica decise di introdurre, laddove il credo parla dello spirito santo "... che procede dal Padre", la clausola "e dal Figlio" (filioque).

Secondo la chiesa cattolica lo scopo di questa inserzione era di contrastare l'eresia che negava la divinità di Cristo.

Asserendo che la processione dello Spirito avveniva sia dal Padre che dal Figlio, si voleva insistere sull'uguaglianza del Figlio e del Padre.

A dire degli ortodossi si veniva così a creare una confusione tra la processione eterna dello spirito (sulla quale la Bibbia dal punto di vista ortodosso è categorica: "... lo spirito di verità, che procede dal Padre": Gv 25,26).

Noi TdG neghiamo la natura personale dello spirito santo e perciò non ci associamo nè alla visione cattolica nè a quella ortodossa, a loro volta ben differenti fra loro.

Comunque la definitiva introduzione del filioque da parte della Chiesa romana, su pressione dei carolingi , fu uno dei punti sui quali si consumò lo scisma del 1054.

Da allora, gli ortodossi hanno continuato a contestare i cattolici su questo punto, perché gli ortodossi ritengono il filioque teologicamente errato.

Bisogna notare come il filioque sia per gli ortodossi un punto di differenza essenziale, mentre non lo è per i cattolici (la clausola compare nel Credo delle chiese cattoliche di rito latino, ma non in quelle cattoliche di rito orientale).

Gli ortodossi ancor oggi considerano aberrante un simile atteggiamento: come può una chiesa, che si considera portatrice di una fede unica, permettere al suo interno due formulazioni diverse della più solenne proclamazione di questa fede?

Ma forse il punto di fondamentale divergenza dottrinale tra cattolici romani e ortodossi è costituito dal dogma dell'infallibilità papale che è assente nel primo millennio: sorse nel XIII secolo, per opera di una scuola francescana (la ragione che questa scuola aveva per difendere l'infallibilità e l’irrevocabilità delle decisioni papali era, molto prosaicamente, una serie di decreti favorevoli all'ordine francescano.

Diversamente gli ortodossi limitano l’infallibilità alle Sacre Scritture e al contenuto dogmatico dei Concili Ecumenici, in quanto espressione della voce della Chiesa: anche questi ultimi, perché la loro infallibilità venga riconosciuta, hanno bisogno di una ratifica reale da parte dei fedeli.

Mai, nel corso della storia della chiesa ortodossa, si è investito dell'infallibilità un singolo individuo, tanto meno come situazione stabile, di diritto.

Dal rifiuto delle definizioni del Concilio Vaticano I sul primato papale, si comprende come l'Ortodossia non si senta di accettare alcun tipo di definizione che voglia indicare nel papa di Roma un capo supremo della Chiesa.

Gli ortodossi perciò contestano un punto cardine su cui si fonda il cattolicesimo e che è costituito dal primato petrino.

Un'ultima annotazione: se si dà tanta enfasi al libro di Russel
e alle tesi dei dissidenti TdG, perchè similmente non si dovrebbero evidenziare le divergenze fra la chiesa cattolica e quella ortodossa?

Mi sembra che io lo stia facendo senza quei toni offensivi che normalmente vengono rivolti a noi TdG quando si posta in merito
alla nostra confessione religiosa ma limitandomi ad una esposizione di fatti acclarati.

E infine vorrei ricordare che non ho introdotto io l'argomento.

Sandra.

[Modificato da sandraN 30/12/2005 12.19]

Teodoro Studita
00venerdì 30 dicembre 2005 15:02
Temo che non capirò mai la smania che tanti hanno di parlare di cose che non conoscono.



Secondo la chiesa cattolica lo scopo di questa inserzione era di contrastare l'eresia che negava la divinità di Cristo



Ah si? Chi è la tua illuminata fonte, paperino?


non ci associamo nè alla visione cattolica nè a quella ortodossa, a loro volta ben differenti fra loro.



La "visione" cattolica e ortodossa sono praticamente identiche, checché ne dica paperino.


Gli ortodossi perciò contestano un punto cardine su cui si fonda il cattolicesimo e che è costituito dal primato petrino.



Gli ortodossi non contestano il primato petrino, ma la gestione del primato. Leggiti gli atti del VII Concilio Ecumenico prima di scrivere cose di cui non sai nulla.


Chi esce dai TdG non ha mai determinato uno scisma come quello cattolico - ortodosso, ma se ne va individualmente per la sua strada.



Sugli scismi dei TdG, ti consiglio vivamente il libro di R.Franz "Crisi di Coscienza", edito EDB, dove troverai tutte le precisazioni storiche raccontate dalla viva voce di un membro del Corpo Direttivo. Il motivo per cui i TdG non hanno originato "scismi" degni di alcuna attenzione, è semplice. I TdG sono 6 milioni, i cristiani (cattolici e ortodossi) sono 1 miliardo e duecento milioni, è ovvio che le due grandezze non sono minimamente commensurabili.

Documentarsi prima di cimentarsi in improbabili conferenze.






husband70
00venerdì 30 dicembre 2005 18:40
La risposta di Teodoro, o meglio, la non risposta di Teodoro alle questioni sollevate in questo 3D mostrano il suo profondo imbarazzo a trattare la questione delle differenze dottrinali
fra cattolici e ortodossi.

In effetti il solo fatto di avere accennato che nei concili di Nicea e Costantinopoli si raggiunse la formulazione di simboli di fede originati da astrusi ragionamenti filosofici che avrebbero dato luogo a divergenze e ulteriori correzioni, che alcuni avrebbero approvati e altri no ( come in effetti è accaduto con lo scisma d'oriente fra cattolici e ortodossi ) è stato un tema così indigesto a Teodoro da indurlo alla cancellazione del mio post evitandogli l'imbarazzo della replica.

Ma come volevasi dimostrare, se le dottrine sono frutto di complicati ragionamenti filosofici, dato che difficilmente due filosofi si troveranno d'accordo su un punto ( figuriamoci una molteplicità di filosofi), ci troviamo di fronte a due chiese che hanno comuni radici, na divergenze dottrinali che in alcuni casi le rendono incompatibili.

E non è solo la questione trinitaria del filoque, ma ci sono altre questioni, alcune più importanti dello stesso filoque, che sono scogli sui quali si vanno regolarmente infrangendo i tentativi di unificazione fra le due chiese scismatiche.

Qui di seguito riporto la dichiarazione fatta da Evloghios, primate della Chiesa Metropolita Ortodossa in Italia di Aquileia-Arcidiocesi di Milano. Tel. e fax 02-2046996

xoomer.virgilio.it/elia1960/29.htm

Altro che quisquiglie, leggendo questa dichiarazione si vede che fra l'altro che c'è una lettura opposta di un famoso versetto biblico che secondo la chiesa cattolica attribuisce a Pietro essere la pietra su cui si fonda la chiesa mentre gli ortodossi negano questa interpretazione affermando che la pietra sia il Cristo.

Cioè mettono in discussione le stesse basi della legittimità della successione che da Pietro arriva all'attuale papa, rivendicando che la loro chiesa è la vera chiesa apostolica e negandone tali prerogative alla chiesa cattolica romana.

Altro che pinzillacchere, qua siamo ai fondamentali!!!!!

Come faranno a riunificarsi se lo stesso Ratzinger da cardinale ha affermato che le varie chiese, fra cui l'ortodossa, sono solo chiese sorelle, ma una sola è la madre: la chiesa cattolica romana con il papa suo capo indiscusso?

Altro che papa di Roma "primus inter pares"!!!

Se gli ortodossi accettano una sorta di riunificazione dovranno fare marcia indietro, sconfessare se stessi e fare omaggio al papa e alla sua infallibilità e dovranno riconoscerlo successore di Pietro come pietra di fondamento della chiesa.

Un passo veramente fattibile caro Teodoro?

Ma capisco quanto sia indigesto per te l'argomento da ricorrere a paperino per abbozzare le tue solite non risposte.

Saluti.
Teodoro Studita
00venerdì 30 dicembre 2005 19:25
Ma quale imbarazzo, in qualsiasi Chiesa ci saranno sempre i fanatici, ce ne sono tra gli ortodossi come ce ne sono tra i cattolici, quello che tu pensi delle dispute ecclesiologiche è del tutto irrilevante, ci sono i Concili che parlano benissimo.

Allo stato dell'arte (e ne ho parlato di persona con il cardinal Kasper) i problemi sul filioque sono solo formali, e la questione del primato sarà gestita a partire dai dati degli ultimi due concili ecumenici.

Qualsiasi cosa dica il metropolita di turno (che non rappresenta certo l'Ortodossia) nulla vale se contraddice un rescritto conciliare.

In ogni modo dalle nostre parti se ci sono divergenze dottrinali se ne parla e si indicono i concili, dalle vostre non ci sono problemi perché appena uno prova ad usare la propria testa viene processato e quindi disassociato (scomunicato) all'istante. Io mi preoccuperei del vostro trave piuttosto che delle nostre pagliuzze, ma mi rendo conto che di fronte alla totale disgregazione del mondo protestante, l'unità tra cristiani d'oriente e d'occidente vi brucia parecchio... [SM=g27988]
damaride
00venerdì 30 dicembre 2005 20:30
Re:

Scritto da: Teodoro Studita 30/12/2005 19.25

Qualsiasi cosa dica il metropolita di turno (che non rappresenta certo l'Ortodossia) nulla vale se contraddice un rescritto conciliare.

Io mi preoccuperei del vostro trave piuttosto che delle nostre pagliuzze, ma mi rendo conto che di fronte alla totale disgregazione del mondo protestante, l'unità tra cristiani d'oriente e d'occidente vi brucia parecchio... [SM=g27988]



Allora se perfino un metropolita " di turno" è incompetente a pronunciarsi mi chiedo secondo te chi sia competente? Sei tu Teodoro, sei forse al di sopra di un qualsiasi metropolita di "turno"?

Ma chi li nomina a questi "incompetenti" metropoliti? Si autonominano tali? Illuminaci Teodoro! Un metropolita è così incompetente da ignorare le decisioni dei concili o da non condividerli affatto? Ma è tanto grande l'anarchia nella chiesa ortodossa?

Ma se dai in pratica dell'incompetente a pronunciarsi perfino ad un metropolita della tua chiesa ortodossa dovremmo meravigliarci che dai dell'incompetenti a dei poveri mortali come noi o divino Teodoro! [SM=g27987]

L'unità fra cattolici e ortodossi? Mi sa tanto che è al di là da venire! Ci brucia? A me personalmente non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello.

MARIA

[Modificato da damaride 30/12/2005 20.32]

Thommi
00venerdì 30 dicembre 2005 20:45
Imho
le dottrine ortodosse e cattoliche non possono convergere in una sola perchè verrebe meno la loro stessa natura che è quella di gruppo, con la convergenza le dottrine verrebbero accettate e quindi sorpassate, stop alle dispute insomma.
Quando finalmente questi gruppi saranno maturi e solidi si spaccheranno come tutte le cose solide e ognuno avanti colla sua dottrina.

Sono solo riflessioni personali e pregiudizi in base ai dati di cui dispongo.
Teodoro Studita
00venerdì 30 dicembre 2005 21:42
La dottrina cattolica o ortodossa è praticamente la stessa da duemila anni.
Quella dei TdG in poco più di cento ha cambiato decine di elementi fondamentali, pensate al concetto di parousia, al numero chiuso degli unti, alla croce-palo, tra duemila anni con questa filosofia non rimarrebbe nulla di quanto c'è oggi.
Possibile che questo non vi suggerisca nulla?

bah
Thommi
00venerdì 30 dicembre 2005 22:08
Le dottrine dei TDG cambiano
perchè esistono i mezzi di contattare tutti in poco tempo: 2 riviste con cadenza bisettimanale; entrambe tradotte in centinaia di lingue; raduni frequenti e ben frequentati.
libri e volantini; raduni più grandi con migliaia e centinaia di tdg con cadenza annuale e semestrale.
Un solo organo da cui si emettono le posizioni ufficiali e tutta una rete di regole e controlli per limitare i pareri discostanti e quindi i conflitti e spaccature dottrinali.

Insomma quando i Tdg cambiano idea lo fanno subito; quando i cattolici o gli ortodossi cambiano idea ce tutta una serie di memorie di gruppo da combattere; tutto il sistema è infunzionale e non permette cambiamenti dottrinali agili.

tanto che le dottrine passano in secondo luogo rispetto ai formalismi e ai discorsi inutili quanto irritanti del Papa.
Teodoro Studita
00venerdì 30 dicembre 2005 22:17
La verità è una e immutabile, è per questo che da DUEMILA anni il deposito apostolico è custodito immutato dalla Chiesa, pur con tutti i problemi derivati dal fatto che la Chiesa è fatta di uomini singolarmente fallibili.

Le "verità" non cambiano, se cambiano vuol dire che non sono verità.
Teodoro Studita
00venerdì 30 dicembre 2005 22:40
Certo.
Pensa a quelli che hanno creduto per anni ad una cosa, che poi si è rivelata essere falsa. Pensa a quelli che non hanno potuto ricevere un trapianto negli anni in cui il CD lo vietò perché "non consentito dalla Bibbia", salvo poi ripensarci qualche anno dopo.
E pensa soprattutto al fatto che le cose in cui i TdG credono oggi, domani potrebbero risultare anch'esse false. L'ultimo significativo cambio di rotta che ricordo è quello relativo alla interpetazione di "questa generazione", che per decenni è stato il metro con cui si contava il tempo mancante alla fine del mondo. Dopo varie cantonate, hanno capito che era il caso di rivedere questa "verità".

Io insomma ci andrei cauto a giudicare i cavilli di una Chiesa bimillenaria dall'alto di questo pulpito.
1x2x
00sabato 31 dicembre 2005 11:31
Re: Re:

E poi quali sono queste sette e settucole di cui tu parli? Seppure ci furono alcuni che uscirono dai TdG in seguito alla fuoiriuscita di Franz non mi risulta che dettero luogo ad alcuno scisma.
Chi esce dai TdG non ha mai determinato uno scisma come quello cattolico - ortodosso, ma se ne va individualmente per la sua strada.



Cara Sandra vorrei essere un p preciso :: i tdg hanno avuto scismi eccome e non serve ne Franz e ne altri , proprio su questo abbiamo avuto una discussione forte e fr44 pu essere testimone
" Nel corso degli Anni Venti le innovazioni introdotte da Rutherford provocano la separazione di alcuni gruppi, tra cui la Chiesa del Regno di Dio (conosciuta in alcuni paesi come Assemblea Filantropica degli Amici dell'Uomo), la Chiesa Cristiana Millenarista e la Dawn Bible Students Association. Alcune delle innovazioni sono legate alla predicazione di casa in casa, che con Rutheford diventa requisito fondamentale per gli appartenenti del gruppo."


benimussoo
00sabato 31 dicembre 2005 13:50
Re: Le dottrine dei TDG cambiano

Scritto da: Thommi 30/12/2005 22.08
perchè esistono i mezzi di contattare tutti in poco tempo: 2 riviste con cadenza bisettimanale; entrambe tradotte in centinaia di lingue; raduni frequenti e ben frequentati.
libri e volantini; raduni più grandi con migliaia e centinaia di tdg con cadenza annuale e semestrale.
Un solo organo da cui si emettono le posizioni ufficiali e tutta una rete di regole e controlli per limitare i pareri discostanti e quindi i conflitti e spaccature dottrinali.

Insomma quando i Tdg cambiano idea lo fanno subito; quando i cattolici o gli ortodossi cambiano idea ce tutta una serie di memorie di gruppo da combattere; tutto il sistema è infunzionale e non permette cambiamenti dottrinali agili.

tanto che le dottrine passano in secondo luogo rispetto ai formalismi e ai discorsi inutili quanto irritanti del Papa.




Trovo irritante e poco rispettoso la tua ultima affermazione. Sono Cattolica Cristiana, mi sembra di capire che per te il Papa si gira i pollici e rimane dietro alla finestra a guardare gli eventi! Ebbene forse non sai proprio un bel nulla, cosa intendo Sia con il Papa Ratzinger, che con il nuovo Papa, hanno lasciato aperto un dialogo sia con la Chiesa Ortodossa che con gli Ebrei, per non parlare con i Musulmani, il cammino in questo dialogo è lungo è faticoso, ma con questo non ci resta che pregare che vengano illuminati dalla stessa fonte cioè Dio.

Non mi sembrano affatto formalismi, direi che sono alla grande da ammirare!!! Mi irrita di più chi sputta sentenze senza capire il significato delle parole, non conosco il tuo Credo religioso, lo rispetto qualunque sia, spero che tu faccia lo stesso nel mio Credo, ci si può confrontare senza esprimere frassi poco rispettose. Ciao Dana [SM=x511460]
Teodoro Studita
00sabato 31 dicembre 2005 14:09
Su Dana non ti offendere se thommi, dall'alto della suo trono, reputa "inutili" i discorsi di uno dei più grandi teologi del XX secolo, noi non siamo alla sua altezza, che pretendi! [SM=g27989]


Teodoro Studita
00sabato 31 dicembre 2005 14:37

cosa? quel nazzista è diventato Papa, dove siamo finiti.



Ratzinger ai tempi era in seminario.Lui e gli altri seminaristi furono tutti prelevati quando le cose per la germania si mettevano male, e arruolati a forza. Per la troppo giovane età, Ratzinger fu messo ad una postazione contraerea a difendere una fabbrica di motori aeronautici della BMW. Pochi mesi dopo, appena gli fu possibile, tornò in seminario.

Se questo vuol dire essere nazista, io sono topolino.


se parlo evidentemente qualcosa so



Si, l'abbiamo visto quello che sai [SM=g27989]

libero1978
00sabato 31 dicembre 2005 18:13
Ma guarda un pò Teodoro che è ortodosso! secondo Teodoro l'arcivesco ortodosso d'Italia è un incompetente, invece il papa cattolico è il più grande teologo del XX secolo!

Allora Teodoro che fai? Ti converti alla religione cattolica? [SM=g27987]
Teodoro Studita
00domenica 1 gennaio 2006 14:31
Semplicemente non ho pregiudizi, non ho un padrone a Brooklyn che mi dice cosa devo pensare e di chi mi devo fidare.

Ciao caro
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