Convivium..

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Justee
00sabato 31 marzo 2007 17:48
INTRODUZIONE.

La realtà più significativa e promettente che consegue alla discesa del Logos sulla Terra è che la verità viene partecipata all’uomo.
Partecipando Dio in Cristo alla vita delle sue creature, e partecipando alla loro natura di materia e di intelletto, egli, tutto verità, fa entrare la verità assoluta nel mondo dell’incertezza e della morte, costringendo incertezza e morte a confrontare le loro misere forze con la potenza irrefragabile e insostenibile della deità. Logos sgomina Thanatos: il confronto annienta incertezza e morte, poi come oro indistruttibile fa trionfare verità e vita.
La religione è nell’uomo questo confronto, è questa ingenita relazione tra la propria natura di creatura intelligente e la legge del Logos creatore e remuneratore, che amorevolmente la fronteggia. La religione, corrispondenza e connessione donata per grazia all’uomo tra l’intelletto suo e l’intelletto di Dio, risponde allo stato sillogistico puro dell’uomo (o, dopo il peccato, purificato), conferma la forma del suo intelletto, permettendogli di compiere il ragionamento teoretico, o di non compierlo, pena la deviazione pratica del peccato. L’uomo è infatti essere morale in quanto è prima essere intellettuale.
Deposito della verità deiforme è la Chiesa. Si può anche dire che essa è deposito vivente della verità perché essa trasporta nella storia – storia di valutazioni sui fatti, e non solo storia di fatti – un insieme di verità eterne cui la storia deve confrontarsi di continuo, e questo trasporto, questa continua dislocazione delle eterne verità da un’intelletto a un altro del mondo, da un uomo all’altro, viene compiuto attraverso la vita, e le vite, degli uomini. È deposito vivente anche per un motivo più forte: perché essa stessa non è da sé stessa vivente, ma per Cristo, per la vita del Cristo, per la vita eterna e increata racchiusa nel Cristo, vero uomo in cui è entrato il vero Dio Logos per virtù dello Spirito Santo e regale (magnifico) decreto del Padre.
La Chiesa è quindi vivente perché in essa è presente eucaristicamente la vita estrinseca all’uomo che dà la vita a ciascun uomo che si cibi di essa. In quell’uomo l’eucaristia comunica l’essenza della deità alla natura umana assumendo la natura umana nella deità e, la deità fattasi cibo dell’uomo, si fa a lui partecipata in partecipazione di essere (di vita divina), di verità (di ragione divina), di amore (di legame partecipativo divino). Nella Chiesa il Depositum fidei è deposito di verità poiché la vita si ottiene per fede, ovvero per previa operazione intellettiva di rispondenza della ragione alla verità proposta. Non stando la fede, cade ogni possibilità di ricevere la vita. Infatti non si riceve la vita perché si prende del cibo, ma perché si ha fede in quel cibo che si prende. Dunque la parola, racchiusa nel concetto di fede, precede e determina la vita, così come la Parola divina precede e determina il cibo che dà la vita.
Tutte le parole dell’uomo, tutti i libri del mondo si confrontano in qualche modo con la Parola, e ne sono o non ne sono conseguenza. Il raffronto è diretto, ma anche lontano, per varia partecipazione.
Nel grande festino preparato dal gran Re per gli uomini anelanti la vita e a lui obbedienti, le vivande sono la sua prelibata verità, la sua succosa carità, il suo inebriante essere. Il numero delle portate è sterminato, la loro delizia assicurata, inimmaginabile il loro godimento. A questo festino, a questo Convivio, bisogna però giungervi, perché esso non è lì dove stanno gli uomini, ma è lontano da loro, è oltre le strette della morte loro, nel luogo che è Dio, e la strada per giungervi è erta, difficile, faticosa. Ma specialmente è unica.
La strada è il deposito della fede della Chiesa, non si prescinde da esso. Però chi con la indefettibile fede non prescinde, già assapora sulla strada le vivande medicinali e risorgive del Convivium che lo attende nella Aurea Domus sperata e lontana.
Convivium è la partecipazione alla Trinità oltre la vita, Convivium è la partecipazione di fede alla Trinità nella vita, Convivium è la partecipazione alla Trinità nell’ineffabile Eucaristia, Convivium è la speranza riposta nella verità, che fruttifica in tutti i campi del mondo, anche nei vigneti più lontani, anche nei più diacci.
Ma Convivium, oltre che mistico banchetto di grazie discendente dall’Alto, è pure lauto pranzo di conoscenza e di scienza tra uomini amici, scambio di vivande e assaggio di vini antichi, come si conviene agli invitati che non devono mancare di partecipare l’uno all’altro le grandi cose, gli Evangelia, che vengono a sapere dalla sacra Tradizione, dall’alto Magistero, la festosa notizia dei figli ritrovati.
Per questi due motivi sarà chiamato Convivium il luogo che offre le notizie utili e alcune pagine scelte dei libri editi e inediti di Enrico Maria Radaelli.

www.enricomariaradaelli.it/




Viviana.30
00sabato 2 giugno 2007 22:40
Re:

La Chiesa è quindi vivente perché in essa è presente eucaristicamente la vita estrinseca all’uomo che dà la vita a ciascun uomo che si cibi di essa. In quell’uomo l’eucaristia comunica l’essenza della deità alla natura umana assumendo la natura umana nella deità e, la deità fattasi cibo dell’uomo, si fa a lui partecipata in partecipazione di essere (di vita divina), di verità (di ragione divina), di amore (di legame partecipativo divino). Nella Chiesa il Depositum fidei è deposito di verità poiché la vita si ottiene per fede, ovvero per previa operazione intellettiva di rispondenza della ragione alla verità proposta.



Ho letto l'articolo e ho voluto riflettere su queste parole perchè le ritengo belle e piene di Significato , per chi come me crede nell'eucarestia come unione nel corpo di Cristo
mioooo
00mercoledì 20 giugno 2007 09:05
ed ancora ieri sera guardavo sempre lo stesso programma e tutte le confessioni portavano pace , tranne probabilmente l'islam , ora mi chiedevo molte delle religioni menzionate hanno dovuto mandar giu tanti bocconi amari , per i loro morti
Justeee
00domenica 29 luglio 2007 10:01
Re:

Scritto da: mioooo 20/06/2007 9.05
ed ancora ieri sera guardavo sempre lo stesso programma e tutte le confessioni portavano pace , tranne probabilmente l'islam , ora mi chiedevo molte delle religioni menzionate hanno dovuto mandar giu tanti bocconi amari , per i loro morti



si , ma la concezione del rispetto religioso deve avere altre basi , tu non puoi dialogare con un altra confessione che deve mandare giù bocconi amari ,il rapporto deve essere nell'amore dell'altro , probabilmente tralasciando la religione ... questo è il mio pensiero
@tiskio@
00martedì 16 ottobre 2007 19:38
Re: Re:
Justeee, 29/07/2007 10.01:



si , ma la concezione del rispetto religioso deve avere altre basi , tu non puoi dialogare con un altra confessione che deve mandare giù bocconi amari ,il rapporto deve essere nell'amore dell'altro , probabilmente tralasciando la religione ... questo è il mio pensiero



sono stato alla finestra in questi giorni sul forum però devo dire che l'impressione che si ha è che mettere insieme delle teste è dura , probabilmente non impossibile , è quando rientra il fondamentalismo che allora si scatena la baruffa


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