Cosa è la PERSONA?

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2, 3
(Upuaut)
00mercoledì 4 luglio 2007 20:01
Il concetto di "Persona" è fittizio e convenzionale, sempre e comunque; anche quando viene accettato come dogma è in realtà una convenzione.
Il concetto di "Persona" esiste in quanto serve unicamente a distinguere le forme di vita che hanno il "diritto alla vita" dalle tutte le altre forme di vita.
Chi decide cosa debba avere il "diritto alla vita" e cosa no, lo stabilisce l'uomo stesso, naturalmente, con l'uso della Ragione, o, a volte, di un dogma da accettare per fede.

L'uomo, in quanto dotato di Ragione, istituisce un "diritto alla vita" e lo conferisce prima di tutto a sè stesso e poi anche ai propri simili sulla base di determinati criteri (religiosi, filosofici, scientifici, etc.) stabiliti dall'uomo stesso, e quindi convenzionali per definizione.
Le forme di vita a cui viene riconosciuto questo diritto vengono chiamate "Persone". Questo è tutto e solo quanto ha detto Musy in questo articolo: www.uaar.it/uaar/documenti/139.html


Per quanto mi riguarda (ed ora introduco un concetto filosofico), non è sufficiente appartenere alla specie umana per essere considerati una "Persona", e quindi per essere dotati del "diritto alla vita". Per me il criterio necessario che un ente deve possedere per essere considerata "Persona" è la presenza dell'Uso della Ragione, o della "Coscienza", se preferite.
(Se non sbaglio, è stato un cattolico a dire "cogito ergo sum"... forse adesso non va più di moda, vabbè amen).

Per soddisfare questo criterio filosofico, però, è necessario fare uso della Scienza, perchè SOLO la Scienza può dirci QUANDO una forma vivente è dotata di Coscienza o meno.

"Embrione" è il nome di quello stadio della forma vivente con DNA umano che è PRECEDENTE a quello stadio che viene chiamato "feto".

Ora, anche supponendo di non conoscere quando esattamente la Coscienza inizia a comparire in un feto della specie umana, sappiamo per certo che la Coscienza, ovvero la Mente, non può esistere senza la presenza di un CERVELLO.
Questo significa che, anche senza essere in grado di stabilire quando realmente compare la Coscienza in un cervello, siamo comunque in grado di dire che un embrione NON PUO' essere considerato una Persona per il semplice motivo che un'embrione NON possiede un cervello.

L'inizio temporale di una Persona (da considerare valida in senso GIURIDICO), quindi, è a mio parere da porre in un punto imprecisato fra la comparsa di un cervello nel feto e il parto del feto stesso.
Sicuramente NON al momento del concepimento, che è decisamente troppo presto.
benimussoo
00venerdì 13 luglio 2007 00:12
Re:

Il concetto di "Persona" è fittizio e convenzionale, sempre e comunque; anche quando viene accettato come dogma è in realtà una convenzione.
Il concetto di "Persona" esiste in quanto serve unicamente a distinguere le forme di vita che hanno il "diritto alla vita" dalle tutte le altre forme di vita.



ETIMOLOGIA: dal lat. persona, propr. ‘maschera’, di orig. etrusca.

e infatti tutto sto ragionamento non serve a nulla , definizione tua ed oltretutto improria , se vuoi approfondire la persona è un insieme biologico di cellule , di sensazioni , di coscienza ecc..ec..c



Chi decide cosa debba avere il "diritto alla vita" e cosa no, lo stabilisce l'uomo stesso, naturalmente, con l'uso della Ragione, o, a volte, di un dogma da accettare per fede.



tu non hai ben presente cosa sia un dogma ,se ti riferisci ai dogmi della chiesa , io sulla persona di dogmi non ne ho


L'uomo, in quanto dotato di Ragione, istituisce un "diritto alla vita" e lo conferisce prima di tutto a sè stesso e poi anche ai propri simili sulla base di determinati criteri (religiosi, filosofici, scientifici, etc.) stabiliti dall'uomo stesso, e quindi convenzionali per definizione.



io avendo la ragione do per scontato che ogni essere ha diritto di vivere alla mia pari , ne più ne meno senza scomodare filosofia , religione , o scienza


Le forme di vita a cui viene riconosciuto questo diritto vengono chiamate "Persone". Questo è tutto e solo quanto ha detto Musy in questo articolo: www.uaar.it/uaar/documenti/139.html



ahh .. ecco mi era venuto un dubbio



Per soddisfare questo criterio filosofico, però, è necessario fare uso della Scienza, perchè SOLO la Scienza può dirci QUANDO una forma vivente è dotata di Coscienza o meno.



e questa da dove viene , la scienza può capire la coscienza , e dove dall'elettroncefalogramma


"Embrione" è il nome di quello stadio della forma vivente con DNA umano che è PRECEDENTE a quello stadio che viene chiamato "feto".



e alla base abbiamo la cellula , allora ti chiedo secondo te la cellula è inteligente ? si , no solo una domanda


Ora, anche supponendo di non conoscere quando esattamente la Coscienza inizia a comparire in un feto della specie umana, sappiamo per certo che la Coscienza, ovvero la Mente, non può esistere senza la presenza di un CERVELLO.
Questo significa che, anche senza essere in grado di stabilire quando realmente compare la Coscienza in un cervello, siamo comunque in grado di dire che un embrione NON PUO' essere considerato una Persona per il semplice motivo che un'embrione NON possiede un cervello.



ma siccome alla base abbiamo un dna che sa cosa deve fare , significa che è preimpostato , e dunque qualcuno deve avergli detto cosa fare oppure è solo una questione di sopravvivenza della specie umana


L'inizio temporale di una Persona (da considerare valida in senso GIURIDICO), quindi, è a mio parere da porre in un punto imprecisato fra la comparsa di un cervello nel feto e il parto del feto stesso.
Sicuramente NON al momento del concepimento, che è decisamente troppo presto.



ascolta ma gli spermatozoi chi gli ha detto che devono andare proprio in quella zona e devono cercare l'ovetto , oppure è sempre questione di sopravvivenza della specie ??
ClintEastwood82
00sabato 14 luglio 2007 14:50
Con te è difficile avere dialoghi seri, evita di aprire post se poi ti diverti a fare barzellette perchè la gente non ha tempo da perdere con i monelli.
Rainboy
00domenica 15 luglio 2007 04:46
Visto che altrimenti anche questo topic si concluderà con la massima sterilità nel dibattito, dò io qualche risposta a Benimussoo:


ma siccome alla base abbiamo un dna che sa cosa deve fare , significa che è preimpostato , e dunque qualcuno deve avergli detto cosa fare oppure è solo una questione di sopravvivenza della specie umana


"è solo una questione di sopravvivenza della specie umana"? Certo che è solo quello, del resto il DNA è latore della sopravvivenza di ogni specie, su scala generazionale.
Anche se vorrei capire che cosa intendi tu con questa frase...


ascolta ma gli spermatozoi chi gli ha detto che devono andare proprio in quella zona e devono cercare l'ovetto , oppure è sempre questione di sopravvivenza della specie ??


Anzitutto gli spermatozoi non "cercano l'ovetto", azione che presumerebbe un'intelligenza che essi non possiedono: semplicemente hanno una direzione guida, data dalle stereociglia dell'utero femminile, e sono dotati delle chiavi molecolari di riconoscimento necessarie a identificare l'ambiente, i propri compagni, e a trovare l'ovulo per contatto.
In secondo luogo: sì, è questione di sopravvivenza e quindi è geneticamente programmata.
In ultimis, il tuo "ovetto" è una fortezza pluricorazzata e armata con più dispositivi letali di quanti potrebbero trasportarne dieci globuli bianchi.
La fecondazione è un processo molto, molto violento... una vera lotta per la sopravvivenza, di quelle che neanche Darwin avrebbe saputo immaginare così bene.

[Modificato da Rainboy 15/07/2007 5.00]

Viviana.30
00lunedì 16 luglio 2007 15:30
Re:

Visto che altrimenti anche questo topic si concluderà con la massima sterilità nel dibattito, dò io qualche risposta a Benimussoo:



non credo proprio , anzi in questo forum le discussioni sono animate proprio per questo


"è solo una questione di sopravvivenza della specie umana"? Certo che è solo quello, del resto il DNA è latore della sopravvivenza di ogni specie, su scala generazionale.



lascio a dana la risposta , ma non sono d'accordo ma proprio per niente , infatti , l'evoluzione ha spiegato allo spermatozoo che cosa deve fare , la guerra che deve fare e quant'altro .. e poi ai maschietti gli è stato detto di fare tanti spermatozoi perchè alla fine solo il prescelto riesce ..ma dai
Rainboy
00martedì 17 luglio 2007 03:56


lascio a dana la risposta , ma non sono d'accordo ma proprio per niente , infatti , l'evoluzione ha spiegato allo spermatozoo che cosa deve fare , la guerra che deve fare e quant'altro .. e poi ai maschietti gli è stato detto di fare tanti spermatozoi perchè alla fine solo il prescelto riesce ..ma dai


"...ma dai" dovresti andarlo a dire alla comunità scientifica mondiale.
Comunque, perché lasciare a Dana il piacere della replica? Spiegami le tue argomentazioni, che sicuramente saranno solidissime, visto che contesti con tanta leggerezza le acquisizioni scientifiche in materia. O devo presumere che tu non abbia la benché minima conoscenza dell'argomento?


[Modificato da Rainboy 17/07/2007 3.58]

benimussoo
00giovedì 26 luglio 2007 22:00
Re:

"...ma dai" dovresti andarlo a dire alla comunità scientifica mondiale.
Comunque, perché lasciare a Dana il piacere della replica? Spiegami le tue argomentazioni, che sicuramente saranno solidissime, visto che contesti con tanta leggerezza le acquisizioni scientifiche in materia. O devo presumere che tu non abbia la benché minima conoscenza dell'argomento?



caro , evitiamo di entrare nel personale , ognuno ha le sue conoscenze , ora

"Anzitutto gli spermatozoi non "cercano l'ovetto", azione che presumerebbe un'intelligenza che essi non possiedono: semplicemente hanno una direzione guida, data dalle stereociglia dell'utero femminile, e sono dotati delle chiavi molecolari di riconoscimento necessarie a identificare l'ambiente, i propri compagni, e a trovare l'ovulo per contatto.
In secondo luogo: sì, è questione di sopravvivenza e quindi è geneticamente programmata.
In ultimis, il tuo "ovetto" è una fortezza pluricorazzata e armata con più dispositivi letali di quanti potrebbero trasportarne dieci globuli bianchi.
La fecondazione è un processo molto, molto violento... una vera lotta per la sopravvivenza, di quelle che neanche Darwin avrebbe saputo immaginare così bene."


vedi... certo sono sono tutte funzioni dettate dalla scienza la quale deve giustificare tutta questa messa in scena per dimostrare che il divino non centri nulla , però anche se abbiamo lo sterociglia che guida , chisa come mai tutto l'insieme della procreazione è cosi ben congeniato , diffcilmente sbaglia ..che ne pensi
Rainboy
00venerdì 27 luglio 2007 03:48

caro , evitiamo di entrare nel personale , ognuno ha le sue conoscenze


Cara, perdonami ma non sono d'accordo: qui c'è chi parla per dar aria alla bocca, e non si preoccupa minimamente di trovare riscontro nei fatti per quello che dice. Sono contentissimo se qualcuno mi contraddice e instaura un dibattito, ma quando si contestano dei dati di fatto bisogna portare altri dati di fatto.

vedi... certo sono sono tutte funzioni dettate dalla scienza la quale deve giustificare tutta questa messa in scena per dimostrare che il divino non centri nulla


Semmai è il contrario: sono i teologi a dover dimostrare che un processo intimamente meccanico e studiatissimo come questo, riceva chissà quale mai osservato "influsso" divino. La fecondazione si fa anche in vitro, e ti assicuro che aureole splendenti non se ne vedono; se le regole della logica scientifica sottostessero al tuo ragionamento, allora dovremmo setacciare tutti i cieli per dimostrare che gli asini volanti non esistono: nessuno li ha mai visti, ma non è mai stata dimostrata la loro inesistenza, quindi...

chisa come mai tutto l'insieme della procreazione è cosi ben congeniato , diffcilmente sbaglia ..che ne pensi


Cosa ne penso? Penso che libri interi sono stati scritti sull'argomento dai biologi; penso che esistono migliaia di tipologie di fecondazione differenti e altrettanto "ben congegnate", tutte estremamente ricche di adattamenti evolutivi molto ben evidenti. E penso quello che qualsiasi appassionato della materia penserebbe in questo frangente: c'è poco da meravigliarsi che ci sia tanta specializzazione e tanta lotta per la sopravvivenza, perché questo è un processo critico nella propagazione della vita; qualsiasi mutante che in passato sia stato capace di aggiungere un anello alla catena, rendendo più sofisticato il processo e dotando i propri gameti di un gadget riproduttivo extra, avrà certamente avuto un forte vantaggio suoi propri simili, prosperando con grande facilità e diffondendo la mutazione!

Immagino che per te ciò non sia sufficente. Ma questo è ciò che si osserva.

[Modificato da Rainboy 27/07/2007 3.53]

benimussoo
00domenica 29 luglio 2007 20:06
Re:

Semmai è il contrario: sono i teologi a dover dimostrare che un processo intimamente meccanico e studiatissimo come questo, riceva chissà quale mai osservato "influsso" divino. La fecondazione si fa anche in vitro, e ti assicuro che aureole splendenti non se ne vedono; se le regole della logica scientifica sottostessero al tuo ragionamento, allora dovremmo setacciare tutti i cieli per dimostrare che gli asini volanti non esistono: nessuno li ha mai visti, ma non è mai stata dimostrata la loro inesistenza, quindi...



Perdonami non hai capito , evita di usare certi appellativi .. rispetto 1° secondo non hai capito , io intendo tutto il meccanismo essenso collaudato e nato per procreare tutto il sistema funziona ora siccome molti scienziati cominciano a scoprire i meccanismi diventa tutto scientifico , adesso
Rainboy
00domenica 29 luglio 2007 22:05
Quali appellativi? E soprattutto, il rispetto si guadagna e si perde a seconda di cosa si dice. Parlare senza pensare a quel che si dice è un ottimo modo per perdere in fretta il rispetto altrui...

Comunque se hai una domanda, esplicitala precisamente e ti prometto che altrettanto precisamente cercherò di risponderti.


io intendo tutto il meccanismo essenso collaudato e nato per procreare tutto il sistema funziona ora siccome molti scienziati cominciano a scoprire i meccanismi diventa tutto scientifico , adesso


La tua frase è perlomeno criptica. Non è che "tutto diventa scientifico", semplicemente adesso (si fa per dire, la fecondazione viene studiata con metodi scientifici dalla medicina da oltre un secolo) si è riusciti finalmente a sviluppare una descrizione oggettiva e in larga parte sperimentale, dei processi in esame. Quello che si trova si trova, a prescindere da cosa uno possa credere.
La fecondazione è un processo riassumibile nell'incontro di un gamete maschile e uno femminile, e nel loro tentativo di unirsi per formare una cellula con un'identità genetica propria indipendente da quella delle cellule germinali che l'hanno creata. La catena di eventi che conducono a tale risultato è variabilissima a seconda della specie di cui prendiamo esame. Il grado di complessità anche, naturalmente. Nei mammiferi, la fecondazione impiega modalità e strutture estremamente specializzate e anche molto "standard" (tanto che a medicina si usano oociti e ovaie di gatto, di ratto e di topo per studiare l'istologia di quei tessuti nella specie umana). Figurati che tutti i gameti sono dotati perfino di un sistema di riconoscimento molecolare inter-specie, tale per cui la fecondazione fra specie diverse risulta impossibile; la necessità pratica di sviluppare questo meccanismo la capisci da sola: i mammiferi, uomo compreso, usano cellule e tecnologie riproduttive talmente simili (riciclate dagli stessi geni derivanti dagli antenati comuni) che in assenza di questo sistema di sicurezza, l'incontro casuale com spermatozoi di un'altra specie potrebbe causare la nascita di ibridi sterili.
I quali da un punto di vista evolutivo, sono pur sempre figli da allevare. La filiazione di individui sterili sarebbe un'enorme spreco di energia per la madre e la porrebbe in condizioni di grande svantaggio: nulla da meravigliarsi quindi che, a suon di selezione naturale, ci siamo dotati di tali protezioni.

Ma che cos'altro posso dirti in merito? E soprattutto, c'è qualcosa che vuoi sapere davvero o semplicemente cerchi qualche cosa che non ti convinca?

[Modificato da Rainboy 29/07/2007 23.59]

Viviana.30
00lunedì 30 luglio 2007 21:33
Re:

Quali appellativi? E soprattutto, il rispetto si guadagna e si perde a seconda di cosa si dice. Parlare senza pensare a quel che si dice è un ottimo modo per perdere in fretta il rispetto altrui...



e perchè mai , il rispetto è alla base dei rapporti tra persone


La catena di eventi che conducono a tale risultato è variabilissima a seconda della specie di cui prendiamo esame. Il grado di complessità anche, naturalmente. Nei mammiferi, la fecondazione impiega modalità e strutture estremamente specializzate e anche molto "standard" (tanto che a medicina si usano oociti e ovaie di gatto, di ratto e di topo per studiare l'istologia di quei tessuti nella specie umana).



ne più ne meno di quando si affrontano medicinali , per la somministrazione all'uomo


Figurati che tutti i gameti sono dotati perfino di un sistema di riconoscimento molecolare inter-specie, tale per cui la fecondazione fra specie diverse risulta impossibile;



ma pensa , che strano non ti sembra ?


l'incontro casuale com spermatozoi di un'altra specie potrebbe causare la nascita di ibridi sterili.



ma questo non ti fa pensare?


I quali da un punto di vista evolutivo, sono pur sempre figli da allevare. La filiazione di individui sterili sarebbe un'enorme spreco di energia per la madre e la porrebbe in condizioni di grande svantaggio: nulla da meravigliarsi quindi che, a suon di selezione naturale, ci siamo dotati di tali protezioni.



va be , non siamo per nulla d'accordo


Ma che cos'altro posso dirti in merito? E soprattutto, c'è qualcosa che vuoi sapere davvero o semplicemente cerchi qualche cosa che non ti convinca?



non stiamo cercando nulla stiamo dibattendo su credenti e non credenti .. ascolta ma alla fine quale sarebbe l'inizio dell'evoluzione nella riproduzione degli esseri umani , perchè non ho ancora capito perchè come alcuni di noi credono nelle piccole modifiche del tempo , ma la base è sempre la stessa , l'inizio , la partenza è sempre un progetto ben articolato e funzionale
Rainboy
00martedì 31 luglio 2007 07:46

e perchè mai , il rispetto è alla base dei rapporti tra persone


Allora assumendo acriticamente i toni di pochi post fa, hai offeso parecchie decine di migliaia di persone che hanno duramente lavorato nell'ultimo secolo per svelare i misteri della fecondazione. Scusati con loro, invece di giocare sul significato dei tuoi principi.

ne più ne meno di quando si affrontano medicinali , per la somministrazione all'uomo


Esattamente. Se vogliamo ridurre tutto all'osso, il motivo è lo stesso: una genetica in gran parte simile.

Figurati che tutti i gameti sono dotati perfino di un sistema di riconoscimento molecolare inter-specie, tale per cui la fecondazione fra specie diverse risulta impossibile;

ma pensa , che strano non ti sembra ?


Più che strano, direi affascinante. Molto affascinante!


l'incontro casuale com spermatozoi di un'altra specie potrebbe causare la nascita di ibridi sterili.

ma questo non ti fa pensare?


A cosa, al fatto che quasi tutti i mammiferi hanno un patrimonio genetico uguale fra loro per oltre il 95%, tale da renderli capaci perfino di alcune fecondazioni inter-specie? Certo che mi fa pensare. E' un ottimo esempio di prova della loro origine comune, e della loro successiva diversificazione per speciazione.


va be , non siamo per nulla d'accordo


Ma non c'è mica molto da essere d'accordo: tutto ciò che ho detto fin'ora sono dati comprovati e ipotesi suffragate: se hai un'idea migliore che spieghi l'insorgenza di un adattamento come la corrispondenza fertilizina-antifertilizina, che si accordi con i dati, sono tutt'orecchi. Per inciso probabilmente il discorso non si esaurisce qui... mica sono un biologo molecolare specializzato in processi di fecondazione, e non posso pretendere di conoscere tutti i dettagli tecnici relativi. Per esempio, asino e cavallo sono almeno in parte compatibili, visto che possono procreare il mulo e il barzotto (ibridi comunque sterili). Avendo gli equini un progenitore comune, si deduce che anche per specie già differenziatesi, questo meccanismo impiega tempo per adattarsi. Ma quanto tempo esattamente, e in base a quali spinte contingenti sul piano della genetica, non saprei proprio.

Nondimeno, è un esempio davvero affascinante di adattamento, non trovi?


non stiamo cercando nulla stiamo dibattendo su credenti e non credenti ..


Sei stata tu, assieme a Benimussoo, a trascinare qui l'argomento. Raccogli soltanto i frutti delle tue parole. Ma non sia mai che questo venga preso come un OT: fate quel che volete, riportate la discussione sui giusti cardini. Questa digressione è iniziata male.

ascolta ma alla fine quale sarebbe l'inizio dell'evoluzione nella riproduzione degli esseri umani


"negli esseri umani"?
Perché, noi abbiamo un metodo particolare evolutosi in modo speciale?
Le scimmie non si riproducono mica tanto diversamente da noi, sai. Né molto diversamente lo fanno i topi, i gatti, i cavalli, i maiali, etc etc.
Le cose non erano molto diverse quando ci siamo separati dai nostri antenati, oltre tre milioni di anni fa. Abbiamo ereditato i metodi dei nostri antenati, e abbiamo evoluto lievi differenze, come ogni specie nata da un progenitore. Ma non c'è nessuna violenta discontinuità; il flagello dello spermatozoo o la zona pellucida dell'ovulo non li abbiamo inventati noi...

non ho ancora capito perchè come alcuni di noi credono nelle piccole modifiche del tempo


E io non ho capito il significato esatto di "piccole modifiche nel tempo"; se ti stai riferendo alla teoria dell'evoluzione neo-darwiniana, allora non sono alcuni di noi, ma tutta la comunità scientifica mondiale, inclusi tutti i premi nobel. Se invece genericamente ti riferisci a dei lenti adattamenti incausati e misteriosi... questa è una cosa che al massimo può pensare un creazionista.

ma la base è sempre la stessa , l'inizio , la partenza è sempre un progetto ben articolato e funzionale


A quale progetto ben articolato e funzionale ti riferisci? Citami cortesemente la specie, così che possa andare a controllare quale progenitore aveva, e quale progetto "un po' meno articolato e funzionale" l'ha preceduta.
(Upuaut)
00martedì 31 luglio 2007 20:30
Ma è mai possibile che, a parte le cose stra-risapute che il povero Rainboy deve ribadire a Benimusso, nessuno abbia nulla di più sensato da dire a proposito di un argomento così serio?

1x2x
00venerdì 3 agosto 2007 13:46
Re:

A cosa, al fatto che quasi tutti i mammiferi hanno un patrimonio genetico uguale fra loro per oltre il 95%, tale da renderli capaci perfino di alcune fecondazioni inter-specie? Certo che mi fa pensare. E' un ottimo esempio di prova della loro origine comune, e della loro successiva diversificazione per speciazione.



Questa affermazione è molto strana , cosa significa questo , che io provengo oppure ho in comune molte cose con un Leone ?
(Upuaut)
00sabato 4 agosto 2007 10:05
Re: Re:
1x2x, 03/08/2007 13.46:


A cosa, al fatto che quasi tutti i mammiferi hanno un patrimonio genetico uguale fra loro per oltre il 95%, tale da renderli capaci perfino di alcune fecondazioni inter-specie? Certo che mi fa pensare. E' un ottimo esempio di prova della loro origine comune, e della loro successiva diversificazione per speciazione.



Questa affermazione è molto strana , cosa significa questo , che io provengo oppure ho in comune molte cose con un Leone ?


Significa che tu (noi) e un leone avete (abbiamo) un antenato in comune. Certamente un antenato molto più lontano che non l'antenato che hai (abbiamo) in comune con un gorilla.
Justee
00sabato 11 agosto 2007 22:31
Re: Re: Re:
(Upuaut), 04/08/2007 10.05:


Significa che tu (noi) e un leone avete (abbiamo) un antenato in comune. Certamente un antenato molto più lontano che non l'antenato che hai (abbiamo) in comune con un gorilla.




Ascolta , vorrei sapere precisamente quale sarebbe questo antenato perchè capisci bene che tra noi e un leone o un altro mammifero dobbiamo avere qualcosa ci assomigli se no stiamo parlando del nulla

(Upuaut)
00martedì 14 agosto 2007 12:16
Re: Re: Re: Re:
Justee, 11/08/2007 22.31:




Ascolta , vorrei sapere precisamente quale sarebbe questo antenato perchè capisci bene che tra noi e un leone o un altro mammifero dobbiamo avere qualcosa ci assomigli se no stiamo parlando del nulla




Possibile che a scuola nelle ore di Scienze non ti abbiano mai fatto vedere un "diagramma dell'evoluzione"?
Justee
00giovedì 16 agosto 2007 15:59
Re: Re: Re: Re: Re:
(Upuaut), 14/08/2007 12.16:



Possibile che a scuola nelle ore di Scienze non ti abbiano mai fatto vedere un "diagramma dell'evoluzione"?



Si che mi hanno spiegato , ma tu sai di cosa stiamo parlando ??

questa è l'ordine cronologico dell'evoluzione dei mammiferi
Serie Amniota
Classe Synapsida *
OrdinePelycosauria *
Sottordine Caseasauria
SottordineEupelycosauria *
Famiglia Varanopseidae
Famiglia Ophiacodontidae
Famiglia Edaphosauridae
Famiglia Sphenacodontidae *
Ordine Therapsida *
Sottordine Biarmosuchia *
Sottordine Dinocephalia
Sottordine Anomodontia
Sottordine Gorgonopsia
Sottordine Therocephalia
Sottordine Cynodontia *
Famiglia Probainognathidae
Superfamiglia Chiniquodontoidea *
Classe Mammalia

mi spieghi perpiacere dove ci sarebbe un possibile collegamento con l'essere umano , quello che vuoi , dammi dell'ignorante ma probabilmente non ho capito
La classe mammalia è quella che poi ha dato vita hai mammiferi



(Upuaut)
00sabato 18 agosto 2007 22:05



Hai presente un albero genealogico? Il bisnonno, i nonni, i genitori, i figli,... Immagina che ciascun figlio sia una specie animale: ebbene, ogni specie ha in comune un'altra specie animale (che può essere estinta o no) e ciascuna di queste hanno in comune altre specie animali, etc. etc. etc..
Ad esempio, l'uomo, lo scimpanzè e il gorilla sono specie molto vicine tra di loro come grado di parentela, perchè discendono tutte da una specie animale comune. Questa, a sua volta, discende da un'altra specie, in comune con altri tipi di animali, e così via.
A seconda dei geni, e delle somiglianze fisiche, le specie animali sono raggruppate in classi apposite e catalogate secondo il proprio progenitore comune. I mammiferi, ad esempio discendono tutti da un unica specie animale, un mammifero, e questo a sua volta può essere parente degli uccelli, dei pesci, dei rettili, etc. etc. etc., i quali a loro volta avranno un antenato in comune. Andando a ritroso nel tempo epr migliaia di anni si può effettivamente constatare che tutte le specie animali sono parenti tra loro, e che hanno un unica specie animale in comune. La prima specie animale vivente comparsa sulla terra, era, ovviamente, la più semplice possibile, e quindi era monocellulare. Da questa specie vivente si è diversificato tutto l'albero delle specie che hai studiato a scuola, ovvero tute le specie animali presenti su questo pianeta, uomo compreso.



Viviana.30
00venerdì 24 agosto 2007 14:32
Re:
(Upuaut), 18/08/2007 22.05:




Hai presente un albero genealogico? Il bisnonno, i nonni, i genitori, i figli,... Immagina che ciascun figlio sia una specie animale: ebbene, ogni specie ha in comune un'altra specie animale (che può essere estinta o no) e ciascuna di queste hanno in comune altre specie animali, etc. etc. etc..
Ad esempio, l'uomo, lo scimpanzè e il gorilla sono specie molto vicine tra di loro come grado di parentela, perchè discendono tutte da una specie animale comune. Questa, a sua volta, discende da un'altra specie, in comune con altri tipi di animali, e così via.
A seconda dei geni, e delle somiglianze fisiche, le specie animali sono raggruppate in classi apposite e catalogate secondo il proprio progenitore comune. I mammiferi, ad esempio discendono tutti da un unica specie animale, un mammifero, e questo a sua volta può essere parente degli uccelli, dei pesci, dei rettili, etc. etc. etc., i quali a loro volta avranno un antenato in comune. Andando a ritroso nel tempo epr migliaia di anni si può effettivamente constatare che tutte le specie animali sono parenti tra loro, e che hanno un unica specie animale in comune. La prima specie animale vivente comparsa sulla terra, era, ovviamente, la più semplice possibile, e quindi era monocellulare. Da questa specie vivente si è diversificato tutto l'albero delle specie che hai studiato a scuola, ovvero tute le specie animali presenti su questo pianeta, uomo compreso.








Chapter Seven

The believer in Biblical creation—instead of violating scientific sense—abides by the scientific method which is based on observation and experimentation. The fossil record says “Yes” to the Biblical account of creation. No valid evidence of transitional forms of life exists at any level. Rather, data indicating well defined and stable categories of the Genesis kind abound.

Carefully orchestrated manipulations of genetics by intelligent scientists only demonstrate designed selection and not the “natural selection” proposed by evolutionists. In any case, the fruitfly is still a fruitfly. The moth is still a moth. The abundantly numerous “irreducibly complex systems” in nature make an irrefutable case for our Intelligent Creator. In the twentieth century, the logic flowing out of belief in the evolution theory justified the horrific consequences of unprecedented human degradation and beastly cruelty.

If the hundred and forty years of Darwinian research has proven anything, it is that evolution is unprovable. As evolutionists desperately compete with each other to prove the unprovable, they destroy each others’ hypotheses of the mechanism that each believes makes evolution work.

Cosmologists and astrophysicists have begun to come over to the side of reason in their awesome investigations of the harmony of the universe. Creation is the triumph of reason. Creation has triumphed over evolution. It is only a matter of time when all—including all the combined wisdom of man—will acknowledge this victory because, “All thy works shall praise Thee. . .” (Psalm 145:10).

Puoi dirci cosa ne pensi , è la conclusione presa dal sito dell'immagine
Grazie



(Upuaut)
00venerdì 24 agosto 2007 16:04
Re: Re:
Viviana.30, 24/08/2007 14.32:





Chapter Seven

The believer in Biblical creation—instead of violating scientific sense—abides by the scientific method which is based on observation and experimentation. The fossil record says “Yes” to the Biblical account of creation. No valid evidence of transitional forms of life exists at any level. Rather, data indicating well defined and stable categories of the Genesis kind abound.

Carefully orchestrated manipulations of genetics by intelligent scientists only demonstrate designed selection and not the “natural selection” proposed by evolutionists. In any case, the fruitfly is still a fruitfly. The moth is still a moth. The abundantly numerous “irreducibly complex systems” in nature make an irrefutable case for our Intelligent Creator. In the twentieth century, the logic flowing out of belief in the evolution theory justified the horrific consequences of unprecedented human degradation and beastly cruelty.

If the hundred and forty years of Darwinian research has proven anything, it is that evolution is unprovable. As evolutionists desperately compete with each other to prove the unprovable, they destroy each others’ hypotheses of the mechanism that each believes makes evolution work.

Cosmologists and astrophysicists have begun to come over to the side of reason in their awesome investigations of the harmony of the universe. Creation is the triumph of reason. Creation has triumphed over evolution. It is only a matter of time when all—including all the combined wisdom of man—will acknowledge this victory because, “All thy works shall praise Thee. . .” (Psalm 145:10).

Puoi dirci cosa ne pensi , è la conclusione presa dal sito dell'immagine
Grazie






Penso che, nonostante le palesi assurdità anti-scientifiche dette in quel sito, le immagini da me utilizzate per questo discorso sono veritiere, e utili alla comprensione dell'argomento in questione.




benimussoo
00venerdì 31 agosto 2007 12:10
Re: Re: Re:

Penso che, nonostante le palesi assurdità anti-scientifiche dette in quel sito, le immagini da me utilizzate per questo discorso sono veritiere, e utili alla comprensione dell'argomento in questione.



ecco classico esempio di come si prenda a spot una cosa , un testo si cavalca la parte che è controtendenza , ma poi davanti alla completezza del sito o del testo si dice ma no dice un sacco di stupidate
Vorrei sapere allora quello che ti piace e quello che non ti piace di quel sito [SM=x511485]

(Upuaut)
00venerdì 31 agosto 2007 12:39
Re: Re: Re: Re:
benimussoo, 31/08/2007 12.10:


Vorrei sapere allora quello che ti piace e quello che non ti piace di quel sito [SM=x511485]



Mi piaciono i grafici, visto che saranno certamente tratti da un sito scientifico. Per comodità li ho presi da quel sito (che non è un sito scientifico) semplicemente perchè è il primo che ho trovato.

PS: siamo off topic.

Desu
00lunedì 3 settembre 2007 17:06
La mente umana è una cosa molto difficile da comprendere io dico addirittura divina, un unica identità che si manifesta nei vari individui in modi apparentemente diversi ma molto simili, l'intelligenza è un fluido.
Un fluido soprannaturale disperso nello spazio formato da un numero infinito di piccoli corpuscoli, essi sono come piccole menti, separate da tutto ciò che li circonda e da sole non possono formulare pensieri complessi ma solo provare una misteriosa sensazione. Il nostro mondo riesce in vari modi a toccare il fluido soprannaturale, a collegarsi con esso e collegare fra loro i piccoli corpuscoli.
Il cervello umano sembra essere una cosa che ben riesce a fare questo, i corpuscoli collegati fra loro pur rimanendo se stessi generano un unico nuovo essere dato dall'unione dei sentimenti di tutti i corpuscoli con la capacità di provare sentimenti molto complessi che chiamiamo pensieri, parole, immagini o ricordi.
Altri esempi sono i computers, ma molto meno potenti.

Dio è qui è quella mente formata da tutti i piccoli corpuscoli esistenti, anche se non è detto che siano proprio tutti. Non so cosa unisca i corpuscoli per formare Dio, potrebbe anche essere una potenzialità dei corpuscoli stessi, fatto sta che essendo enormemente grande è, a causa della propria complessità, anche enormemente lento. è per questo che ci sono voluti 155 miliardi (un numero a caso) di anni per creare un essere come l'uomo e trovargli un buon luogo dove vivere, anche se non perfetto.

pertanto la mia opinione è che l'embrione possa possedere qualche agglomerato di copusculi, un certo numero di menti che evidentemente non hanno nemmeno la capacità di sentire se esistono o meno.

Desu
(Upuaut)
00martedì 4 settembre 2007 15:11
Ritengo che non si debba attribuire lo status di "Persona" ad un embrione, per il semplice motivo che non se ne farebbe niente. Un ente senza cervello infatti non può pensare, non sa nemmeno di esistere, nè può saperlo. Questo significa che non ha nessun bisogno di nessuna tutela giuridica,… dato che non c’è niente da tutelare.
Dare dei diritti ad un embrione non è diverso dal dare dei diritti ad uno spermatozoo.

Io ho cominciato ad esistere da quando ho cominciato a rendermi conto della mia esistenza.
Se anche avessero ucciso l’embrione da cui è poi scaturita la mia persona, certamente non avrebbero ucciso me… dato che io in quanto Persona non esistevo proprio, e non potevo nemmeno pensare di esistere. Lo stesso dicasi se avessero ucciso lo spermatozoo dal quale sono nato io… uccidere uno spermatozoo è forse un omicidio? Direi proprio di no! Allo stesso modo, uccidere un embrione NON è un omicidio.

L’ideologia cattolica fa coincidere il concetto di “Persona” con qualsiasi ente biologico avente DNA umano (caratteristica che perfino le cellule della pelle che perdiamo hanno).
Io considero la Persona nella più alta delle sue caratteristiche distintive: la Razionalità.
A mio avviso, non è sufficiente avere DNA umano per essere considerati “Persone”.

Il modo cattolico di vedere le cose è molto svilente, e per nulla dignitoso della vera natura umana. Sono davvero contento di NON condividere questa ideologia, e spero che in futuro siano sempre meno quelli che la condividono.

Certi cattolici non hanno ancora capito che “non nascere” NON significa “morire”.

Master Mystery
00giovedì 6 settembre 2007 20:04
"Eh, ma se mi avessero ucciso prima ancora di diventare una persona non sarebbe stato poi un male ".

C'è molta differenza tra il decidere di non procreare, impedendo quindi un processo naturale, dall'averlo avviato, in quanto blocchi una cosa che si sarebbe SICURAMENTE evoluta.
pyccolo
00giovedì 6 settembre 2007 20:39
Re:
(Upuaut), 04/09/2007 15.11:

Ritengo che non si debba attribuire lo status di "Persona" ad un embrione, per il semplice motivo che non se ne farebbe niente. Un ente senza cervello infatti non può pensare, non sa nemmeno di esistere, nè può saperlo. Questo significa che non ha nessun bisogno di nessuna tutela giuridica,… dato che non c’è niente da tutelare.
Dare dei diritti ad un embrione non è diverso dal dare dei diritti ad uno spermatozoo.

Io ho cominciato ad esistere da quando ho cominciato a rendermi conto della mia esistenza.
Se anche avessero ucciso l’embrione da cui è poi scaturita la mia persona, certamente non avrebbero ucciso me… dato che io in quanto Persona non esistevo proprio, e non potevo nemmeno pensare di esistere. Lo stesso dicasi se avessero ucciso lo spermatozoo dal quale sono nato io… uccidere uno spermatozoo è forse un omicidio? Direi proprio di no! Allo stesso modo, uccidere un embrione NON è un omicidio.

L’ideologia cattolica fa coincidere il concetto di “Persona” con qualsiasi ente biologico avente DNA umano (caratteristica che perfino le cellule della pelle che perdiamo hanno).
Io considero la Persona nella più alta delle sue caratteristiche distintive: la Razionalità.
A mio avviso, non è sufficiente avere DNA umano per essere considerati “Persone”.

Il modo cattolico di vedere le cose è molto svilente, e per nulla dignitoso della vera natura umana. Sono davvero contento di NON condividere questa ideologia, e spero che in futuro siano sempre meno quelli che la condividono.

Certi cattolici non hanno ancora capito che “non nascere” NON significa “morire”.





Su questa questione ci sono opinioni divergenti.
Trovo logico il ragionamento di Upuaut, ma non necessariamente razionale.
Parlo per me, io non me la sentirei di sopprimere una vita in fase di evoluzione. Non sarà vita cosciente, così si diece, ma io non lo so, nè potrei saperlo, resta il fatto che è vita...la mia sensibilità non arriverebbe a sopprimerla.
Non mi pare una questione di semplice soluzione.
Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità sulla base delle proprie convinzioni.
Questi sono i confini dell'etica ed ai confini c'è chi si ferma, così come c'è chi li varca e procede.




Desu
00giovedì 6 settembre 2007 23:58
Re:
Master Mystery, 06/09/2007 20.04:

"Eh, ma se mi avessero ucciso prima ancora di diventare una persona non sarebbe stato poi un male ".

C'è molta differenza tra il decidere di non procreare, impedendo quindi un processo naturale, dall'averlo avviato, in quanto blocchi una cosa che si sarebbe SICURAMENTE evoluta.



è la medesima cosa in entrambi casi il risultato è: nessuna nuova nascita
(Upuaut)
00mercoledì 12 settembre 2007 15:04
Re:
Master Mystery, 06/09/2007 20.04:

"Eh, ma se mi avessero ucciso prima ancora di diventare una persona non sarebbe stato poi un male ".

C'è molta differenza tra il decidere di non procreare, impedendo quindi un processo naturale, dall'averlo avviato, in quanto blocchi una cosa che si sarebbe SICURAMENTE evoluta.




Ma niente affatto! Io posso creare tanti zigoti quanti ne voglio, senza che questi debbano per forza diventare dei feti.



(Upuaut)
00mercoledì 12 settembre 2007 15:06
Re: Re:
Desu, 06/09/2007 23.58:



è la medesima cosa in entrambi casi il risultato è: nessuna nuova nascita




Ottima osservazione.
E voglio ricordare che "non far nascere" non è "uccidere".
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:43.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com