Cristiano o Cattolico?

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induraz87
00mercoledì 16 luglio 2008 12:08
Cristiano o Cattolico?

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Siamo salvati per grazia, non per opere (Efesini 2:8-9). Le buone opere seguono la salvezza (Efesini 2:10).

La religione cattolica insegna che:
Siamo salvati per la fede più le opere (Concilio di Trento, sessione VI, canone 9).

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Gesù purifica dal peccato (1 Giovanni 1:7-9, 2:12, Ebrei 9:14-15).

La religione cattolica insegna che:
Il purgatorio purifica dal peccato (Concilio di Trento, sess. VI, can. 30).

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
La salvezza si riceve nel momento stesso in cui ci si ravvede e si accetta il Vangelo (Efesini 1:13).

La religione cattolica insegna che:
La salvezza è un processo che comincia col battesimo e continua attraverso il purgatorio.

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Il sacrificio di Gesù è stato compiuto una volta per sempre (Giovanni 19:30, Ebrei 7:27).

La religione cattolica insegna che:
Il sacrificio di Gesù si ripete nella messa che viene celebrata tutti i giorni.

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Gesù Cristo è l'unico mediatore tra Dio e gli uomini (1 Timoteo 2:5, Ebrei 7:25).

La religione cattolica insegna che:
La Madonna e i santi defunti sono mediatori tra gli uomini e il Signore.

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Credendo in Cristo, confessando-Gli le nostre colpe e avendo fede solo nel Suo sacrificio siamo perdonati e salvati in vita eterna (Apocalisse 1:5, 1 Pietro 1:18-21). Possiamo avere la certezza di essere perdonati (Atti 10:43, 1 Giovanni 1:9) e salvati (1 Giovanni 5:13).

La religione cattolica insegna che:
"..a nessuno che ostenti fiducia e certezza della remissione dei propri peccati e che si abbandoni in essa soltanto, vengono rimessi o sono stati rimessi i peccati, mentre fra gli eretici.. viene predicata.. questa fiducia vana e lontana da ogni vera pietà" (Concilio di Trento, sess. VI, cap. IX).

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Nessuno può in alcun modo redimere il fratello, né dare a Dio il prezzo del suo riscatto (Salmo 49:7).

La religione cattolica insegna che:
Le Messe di suffragio, le indulgenze, ecc. liberano i defunti dalle sofferenze del purgatorio.

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
I santi sono tutti i veri cristiani.

La religione cattolica insegna che:
I santi sono solo quei defunti che la Chiesa Cattolica decide di dichiarare santi dopo un particolare processo.

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Solo in Gesù c'è la salvezza (Atti 4:12). Egli è l'unico capo della Chiesa Cristiana (Efesini 1:22-23, 4:15, 5:23; Colossesi 1:17-18).

La religione cattolica insegna che:
Solo nella Chiesa Cattolica Romana c'è la salvezza (papi Bonifacio VIII, Innocenzo III, Gregorio XVI, Pio IX, Paolo VI, Eugenio IV e altri).

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Solo attraverso Cristo si va a Dio (Giovanni 14:6), si ottiene ogni cosa, si è salvati, si è preservati dal maligno, e Lui solo ha il dominio su tutto ciò che esiste nei cieli, sulla terra e sotto la terra (Efesini 1:10, 1:22-23, Filippesi 2:10, Apocalisse 5:13, ecc).

La religione cattolica insegna che:
Solo attraverso la Madonna si va al Signore, si ottiene ogni cosa, si è salvati, si è preservati dal maligno, e lei ha il dominio su tutto ciò che esiste nei cieli, sulla terra e sotto la terra (papi Pio IX, Pio X, Pio XI, Leone XIII, Benedetto XV, ecc.).

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Parlare con i defunti, siano essi santi credenti o meno, è un'abominazione che Dio condanna severamente (Isaia 8:19, Deuteronomio 18:10-12).

La religione cattolica insegna che:
I defunti possono aiutarci, intercedono per noi e possono essere pregati e venerati.

Alla luce di ciò che Gesù Cristo ha detto nel Vangelo, puoi dire di essere un Cristiano, cioè, un discepolo di Cristo?


Gesù disse:

Perché mi chiamate: "Signore, Signore!" e non fate quello che dico?
(Luca 6:46).

Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
(Matteo 7:21).
(Mario70)
00mercoledì 16 luglio 2008 17:28
Re:
induraz87, 16/07/2008 12.08:

Cristiano o Cattolico?

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Siamo salvati per grazia, non per opere (Efesini 2:8-9). Le buone opere seguono la salvezza (Efesini 2:10).

La religione cattolica insegna che:
Siamo salvati per la fede più le opere (Concilio di Trento, sessione VI, canone 9).

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Gesù purifica dal peccato (1 Giovanni 1:7-9, 2:12, Ebrei 9:14-15).

La religione cattolica insegna che:
Il purgatorio purifica dal peccato (Concilio di Trento, sess. VI, can. 30).

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
La salvezza si riceve nel momento stesso in cui ci si ravvede e si accetta il Vangelo (Efesini 1:13).

La religione cattolica insegna che:
La salvezza è un processo che comincia col battesimo e continua attraverso il purgatorio.

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Il sacrificio di Gesù è stato compiuto una volta per sempre (Giovanni 19:30, Ebrei 7:27).

La religione cattolica insegna che:
Il sacrificio di Gesù si ripete nella messa che viene celebrata tutti i giorni.

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Gesù Cristo è l'unico mediatore tra Dio e gli uomini (1 Timoteo 2:5, Ebrei 7:25).

La religione cattolica insegna che:
La Madonna e i santi defunti sono mediatori tra gli uomini e il Signore.

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Credendo in Cristo, confessando-Gli le nostre colpe e avendo fede solo nel Suo sacrificio siamo perdonati e salvati in vita eterna (Apocalisse 1:5, 1 Pietro 1:18-21). Possiamo avere la certezza di essere perdonati (Atti 10:43, 1 Giovanni 1:9) e salvati (1 Giovanni 5:13).

La religione cattolica insegna che:
"..a nessuno che ostenti fiducia e certezza della remissione dei propri peccati e che si abbandoni in essa soltanto, vengono rimessi o sono stati rimessi i peccati, mentre fra gli eretici.. viene predicata.. questa fiducia vana e lontana da ogni vera pietà" (Concilio di Trento, sess. VI, cap. IX).

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Nessuno può in alcun modo redimere il fratello, né dare a Dio il prezzo del suo riscatto (Salmo 49:7).

La religione cattolica insegna che:
Le Messe di suffragio, le indulgenze, ecc. liberano i defunti dalle sofferenze del purgatorio.

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
I santi sono tutti i veri cristiani.

La religione cattolica insegna che:
I santi sono solo quei defunti che la Chiesa Cattolica decide di dichiarare santi dopo un particolare processo.

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Solo in Gesù c'è la salvezza (Atti 4:12). Egli è l'unico capo della Chiesa Cristiana (Efesini 1:22-23, 4:15, 5:23; Colossesi 1:17-18).

La religione cattolica insegna che:
Solo nella Chiesa Cattolica Romana c'è la salvezza (papi Bonifacio VIII, Innocenzo III, Gregorio XVI, Pio IX, Paolo VI, Eugenio IV e altri).

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Solo attraverso Cristo si va a Dio (Giovanni 14:6), si ottiene ogni cosa, si è salvati, si è preservati dal maligno, e Lui solo ha il dominio su tutto ciò che esiste nei cieli, sulla terra e sotto la terra (Efesini 1:10, 1:22-23, Filippesi 2:10, Apocalisse 5:13, ecc).

La religione cattolica insegna che:
Solo attraverso la Madonna si va al Signore, si ottiene ogni cosa, si è salvati, si è preservati dal maligno, e lei ha il dominio su tutto ciò che esiste nei cieli, sulla terra e sotto la terra (papi Pio IX, Pio X, Pio XI, Leone XIII, Benedetto XV, ecc.).

Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Parlare con i defunti, siano essi santi credenti o meno, è un'abominazione che Dio condanna severamente (Isaia 8:19, Deuteronomio 18:10-12).

La religione cattolica insegna che:
I defunti possono aiutarci, intercedono per noi e possono essere pregati e venerati.

Alla luce di ciò che Gesù Cristo ha detto nel Vangelo, puoi dire di essere un Cristiano, cioè, un discepolo di Cristo?


Gesù disse:

Perché mi chiamate: "Signore, Signore!" e non fate quello che dico?
(Luca 6:46).

Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
(Matteo 7:21).




Non sono cattolico ma ti rispondo come se lo fossi.
In diverse cose che hai scritto vi sono delle inesattezze e pregherei un cattolico "istruito" di fartele notare...
comunque:

Per il cattolico il magistero della chiesa è importante quanto se non più della scrittura perchè è lui che ha dato autorità alla scrittura in base alle parole di Cristo "qualsiasi cosa legherete..."
Il canone fu infatti scelto dalla chiesa e lo spirito santo promesso da Cristo ha continuato a spirare nella chiesa anche dopo che l'ultimo libro della bibbia è stato scritto.
Quindi le "innovazioni" che tu hai mnenzionato vanno accettate al pari di ciò che è scritto in quanto dettato in concili sotto la guida dello spirito santo.

Personalmente non sono totalmente d'accordo con quanto scritto sopra ma se ci rifletti tutto ha una sua logica.
Ciao Mario
Bicchiere mezzo pieno
00mercoledì 16 luglio 2008 19:47
Non sono un cattolico 'informato' e non ho molto tempo da dedicare ai forum come facevo una volta, ma non posso non segnalare diverse inesattezze che ho riscontrato nel post immesso da endirez.


Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Siamo salvati per grazia, non per opere (Efesini 2:8-9). Le buone opere seguono la salvezza (Efesini 2:10).

La religione cattolica insegna che:
Siamo salvati per la fede più le opere (Concilio di Trento, sessione VI, canone 9).



Beh qui ti devi mettere d’accordo con l’apostolo Giacomo, la cui lettera infatti a Martin Lutero, che appunto considerava la giustificazione davanti a Dio solo per fede e non per opere, dava alquanto fastidio al punto da ventilare l’ipotesi di toglierla dal canone del NT.


18 Tuttavia qualcuno dirà: “Tu hai fede, e io ho opere. Mostrami la tua fede senza le opere, e io ti mostrerò la mia fede mediante le mie opere”. 19 Tu credi che c’è un solo Dio, vero? Fai molto bene. Anche i demoni credono e rabbrividiscono. 20 Ma ti curi di sapere, o uomo vuoto, che la fede senza le opere è inattiva? 21 Non fu il nostro padre Abraamo dichiarato giusto per le opere dopo che ebbe offerto suo figlio Isacco sull’altare? 22 Vedi che la [sua] fede operava insieme alle sue opere e che mediante le [sue] opere la [sua] fede fu perfezionata, 23 e si adempì la scrittura che dice: “Abraamo ripose fede in Geova e gli fu attribuito a giustizia”, e fu chiamato “amico di Geova”.
24 Voi vedete che l’uomo dev’essere dichiarato giusto per le opere e non per la fede soltanto. 25 Nella stessa maniera anche Raab la meretrice non fu forse dichiarata giusta per le opere, dopo che ebbe ricevuto i messaggeri con ospitalità e li ebbe mandati fuori per un’altra via? 26 In realtà, come il corpo senza spirito è morto, così anche la fede senza opere è morta.



Infatti la fede salva ma sono poi le opere a dimostrare qual è la qualità della nostra fede. Non che le opere siano di nostro merito, visto che non possiamo vantarci di nulla, in quanto la fede fa sgorgare le opere autonomamente, ma senza le quali la nostra fede non c’è. Ed è in tal senso che la Chiesa dice che sia la fede che le opere servono per la salvezza.


Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Gesù purifica dal peccato (1 Giovanni 1:7-9, 2:12, Ebrei 9:14-15).

La religione cattolica insegna che:
Il purgatorio purifica dal peccato (Concilio di Trento, sess. VI, can. 30).



Qui se si legge il contesto scritturale di 1 Giovanni si capisce che il discorso verte sul perdono dei peccati commessi, di cui Cristo ci purifica mediante il suo sacrificio. Ma se non ci si è pentiti del tutto oppure non ci siamo completamenti avvalsi di tale sacrificio avendo ancora delle resistenze nella nostra coscienza, allora siamo incompleti di fronte a Dio. In tal caso o si finisce all’inferno oppure ci potrebbe anche essere un processo di purificazione post-mortem. Come dice l’amico Mario70 infatti la rivelazione progressiva della verità non si ferma al primo secolo ma continua lungo tutto il cammino della Chiesa. Verità che non sono nel NT ma che comunque fanno parte degli scritti degli antichi padri da cui il NT in seguito venne selezionato, furono riconosciute successivamente in concili ecumenici della Chiesa, fra cui il dogma del Purgatorio. Ma esso non contrasta affatto con la salvezza tramite la purificazione di Gesù Cristo.


Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
La salvezza si riceve nel momento stesso in cui ci si ravvede e si accetta il Vangelo (Efesini 1:13).

La religione cattolica insegna che:
La salvezza è un processo che comincia col battesimo e continua attraverso il purgatorio.



Stando al discorso fatto dall’apostolo Giacomo credo che abbia più indovinato la Chiesa Cattolica. Credere che Dio esiste e che Gesù sia il Salvatore è una cosa che fanno anche i demoni, ma questo non vuol dire essere salvati. Inoltre, sulla purificazione del Purgatorio vale tutto il discorso che è stato già fatto pocanzi: non è affatto in sostituzione col sacrificio espiatorio di Gesù.


Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Il sacrificio di Gesù è stato compiuto una volta per sempre (Giovanni 19:30, Ebrei 7:27).

La religione cattolica insegna che:
Il sacrificio di Gesù si ripete nella messa che viene celebrata tutti i giorni.



No, la Chiesa insegna che l’ostia è la presenza viva della carne di Cristo e che essa si manifesta tutte le volte che viene presa la comunione. Questo è diverso dal pensare che Cristo si offra ogni volta che si mangia l’ostia. Non si ripete il sacrificio di Gesù ma si ripete l’azione salvifica dello stesso ogni volta che viene celebrata la messa.


Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Gesù Cristo è l'unico mediatore tra Dio e gli uomini (1 Timoteo 2:5, Ebrei 7:25).

La religione cattolica insegna che:
La Madonna e i santi defunti sono mediatori tra gli uomini e il Signore.



Anche qui è del tutto inesatto. Per la Chiesa Cattolica esiste in solo mediatore che è Cristo Gesù. I santi e la madre di Gesù sono solo degli intercessori di preghiera. E ‘ come quando uno invita un amico a pregare per te. Questi intercede per te in preghiera di fronte al Signore. La Chiesa prevede che anche i santi morti possano intercedere per te in preghiera. Ma questo non è l’usurpazione dell’unica mediazione e redenzione di Cristo, così come non la usurperebbe l’amico che prega per noi.


La religione cattolica insegna che:
"..a nessuno che ostenti fiducia e certezza della remissione dei propri peccati e che si abbandoni in essa soltanto, vengono rimessi o sono stati rimessi i peccati, mentre fra gli eretici.. viene predicata.. questa fiducia vana e lontana da ogni vera pietà" (Concilio di Trento, sess. VI, cap. IX).



Questo perché la Bibbia stessa insegna che gli apostoli avevano potere di rimettere i peccati e di non rimetterli. Questo potere che a Lui spetta di diritto, Gesù lo ha dato anche agli apostoli e ai continuatori della predicazione del suo vangelo. Il fatto poi che i peccati degli eretici non vengano rimessi, ciò si collega al fatto che essi non si rivolgono a coloro che hanno questo potere (ossia i continuatori della Chiesa, i vescovi) e quindi non possono avere la certezza di essere stati perdonati. Mi spiego meglio: non è che non possano essere perdonati anche senza confessarsi di fronte a un vescovo. Certo che possono! Solo che con la confessione a un vescovo che ha il potere di rimettere i peccati, si ha la sicura certezza di essere stati perdonati! Questa è la sola differenza: su questa sottigliezza.


Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
I santi sono tutti i veri cristiani.

La religione cattolica insegna che:
I santi sono solo quei defunti che la Chiesa Cattolica decide di dichiarare santi dopo un particolare processo.



Questa è un’autentica scempiaggine. Non so chi ti abbia informato ma non è assolutamente vero! Per la Chiesa i cristiani sono tutti santi se (importante quel se) rimangono nella fede, compiendo le opere, come insegna Giacomo. Di quelli che ricevono la dichiarazione ufficiale, la Chiesa dice con certezza che costoro sono santi e che hanno ereditato il Regno dei Cieli. Non dice che solo loro sono santi. Ovviamente può essere benissimo santo anche chi non viene riconosciuto dalla Chiesa.


La religione cattolica insegna che:
Solo nella Chiesa Cattolica Romana c'è la salvezza (papi Bonifacio VIII, Innocenzo III, Gregorio XVI, Pio IX, Paolo VI, Eugenio IV e altri).



Vero, però molto spesso quando si cita questi testi, si dimenticano sempre altri testi che spiegano meglio ciò che vuol significare il ‘fuori dalla Chiesa non c’è salvezza’. La Chiesa insegna che anche chi non fa parte della Chiesa, vuoi perché non è cristiano, vuoi perché è cristiano ma non è cattolico, se in coscienza ha seguito almeno le leggi naturali della morale, sarà innestato nelle tralci della Chiesa stessa e quindi ne diventerà un membro effettivo, seppure non si fosse mai battezzato cattolico.
In pratica tutti coloro che sono giusti, sia che siano cattolici o no, sono innestati nella Chiesa e quindi potranno godere della salvezza di Gesù.


La religione cattolica insegna che:
Solo attraverso la Madonna si va al Signore, si ottiene ogni cosa, si è salvati, si è preservati dal maligno, e lei ha il dominio su tutto ciò che esiste nei cieli, sulla terra e sotto la terra (papi Pio IX, Pio X, Pio XI, Leone XIII, Benedetto XV, ecc.).



Anche questa è una travisazione totale dell’insegnamento cattolico. Ci vorrebbe un intero thread a parte per sviluppare l’argomento. Sta di fatto che è falso che solo attraverso la Madonna si va al Signore.


Gesù Cristo e la Bibbia insegnano che:
Parlare con i defunti, siano essi santi credenti o meno, è un'abominazione che Dio condanna severamente (Isaia 8:19, Deuteronomio 18:10-12).

La religione cattolica insegna che:
I defunti possono aiutarci, intercedono per noi e possono essere pregati e venerati.



L’interrogazione dei defunti è condannata da Dio perché non fatta secondo il suo volere e la sua volontà, avvalendosi quindi di medium spiritici. Le preghiere di intercessione invece sono richieste di preghiera previste per i santi dai passi scritturali contenuti nei libri deuterocanonici che per la Chiesa sono ispirati al pari di tutti gli altri libri della Bibbia, mentre per i protestanti invece no. Ma anche questo è tutto un altro discorso lungo che meriterebbe di essere affrontato a parte, da chi ovviamente ha certamente molto più tempo di me.
induraz87
00mercoledì 16 luglio 2008 21:13
Il Concilio di Trento dichiarò che la tradizione deve essere ritenuta di eguale autorità della Bibbia, nell’anno 1545. Per tradizione si intendono gli insegnamenti umani, provenienti da epoche, circostanze, culture e fonti svariate nell’ambito della storia della Chiesa Cattolica.

I farisei credevano la stessa cosa della tradizione e Gesù li rimproverò severamente perché con essa spesso si annulla la Parola di Dio: Marco 7:7-13; Colossesi 2:8; Galati 1:6-9.

Al punto 82 del Catechismo della Chiesa Cattolica si legge: “Accade così che la Chiesa, alla quale è affidata la trasmissione e l’interpretazione della rivelazione <attinga la sua certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola Sacra Scrittura. Perciò l’una e l’altra (la Tradizione e la Sacra Scrittura) devono essere accettate e venerate con pari sentimento di pietà e di rispetto>”.

Al punto 97 si legge: “<La sacra Tradizione e la Sacra Scrittura costituiscono un solo sacro deposito della Parola di Dio>, nel quale, come in uno specchio, la Chiesa Pellegrina contempla Dio, fonte di tutte le sue ricchezze”.

Al punto 100 si legge: “L’ufficio di interpretare autenticamente la Parola di Dio è stato affidato al solo Magistero della Chiesa, al Romano Pontefice e ai Vescovi in comunione con lui”.

La fonte di verità riguardo a Dio e alla sua creazione è rivelata solo nelle Sacre Scritture; un buon credente dovrebbe attenersi solo ad esse e non considerare le tradizioni secolari umane, tanto più quando queste sono in contrasto con le dottrine bibliche rivelate da Dio.

Atti 17:11: “Or questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così”.

2 Timoteo 3:14-17: “Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate, e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate, e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona”.

Galati 1:6-10: “Mi meraviglio che così presto voi passiate da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo a un altro vangelo. Che poi non c’è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema. Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso; se qualcuno vi annunzia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema...”.

Tito 1:13-14: “...Perciò riprendili severamente, perché siano nella fede, e non diano retta a favole giudaiche né a comandamenti di uomini che voltano le spalle alla verità”.

1 Giov. 2:26-27 “Vi ho scritto queste cose riguardo a quelli che cercano di sedurvi. Ma quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi, e non avete bisogno dell’insegnamento di nessuno; ma siccome la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera, e non è menzogna, rimanete in lui come essa vi ha insegnato”.

2 Giov. v.9-10: “Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo”.

Romani 15:4: “Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza”.

1 Tessalonicesi 2:13: “Per questa ragione anche noi ringraziamo sempre Dio: perché quando riceveste da noi la parola della predicazione di Dio, voi la accettaste non come parola di uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete”.

Efesini 5: 6-10: “Nessuno vi seduca con vani ragionamenti; infatti è per queste cose che l’ira di Dio viene sugli uomini ribelli... Comportatevi come figli di luce... esaminando cosa sia gradito al Signore”.

Efesini 5:15-17: “Guardate dunque con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da saggi;...Perciò non agite con leggerezza, ma cercate di ben capire quale sia la volontà del Signore”.

Colossesi 2:4-10: “...Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in lui, radicati, edificati in lui e rafforzati dalla fede, come vi è stata insegnata, abbondate nel ringraziamento. Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo...”.

Colossesi 2:18-23: “Nessuno vi derubi a suo piacere del vostro premio, con un pretesto di umiltà e di culto degli angeli, affidandosi alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale...”.

Matteo 5:18-19: “Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra neppure uno iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto. Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato...”.

Matteo 24:35: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”.



(Mario70)
00mercoledì 16 luglio 2008 21:40
Re:
induraz87, 16/07/2008 21.13:

Il Concilio di Trento dichiarò che la tradizione deve essere ritenuta di eguale autorità della Bibbia, nell’anno 1545. Per tradizione si intendono gli insegnamenti umani, provenienti da epoche, circostanze, culture e fonti svariate nell’ambito della storia della Chiesa Cattolica.

I farisei credevano la stessa cosa della tradizione e Gesù li rimproverò severamente perché con essa spesso si annulla la Parola di Dio: Marco 7:7-13; Colossesi 2:8; Galati 1:6-9.

Al punto 82 del Catechismo della Chiesa Cattolica si legge: “Accade così che la Chiesa, alla quale è affidata la trasmissione e l’interpretazione della rivelazione ”.

Al punto 97 si legge: “, nel quale, come in uno specchio, la Chiesa Pellegrina contempla Dio, fonte di tutte le sue ricchezze”.

Al punto 100 si legge: “L’ufficio di interpretare autenticamente la Parola di Dio è stato affidato al solo Magistero della Chiesa, al Romano Pontefice e ai Vescovi in comunione con lui”.

La fonte di verità riguardo a Dio e alla sua creazione è rivelata solo nelle Sacre Scritture; un buon credente dovrebbe attenersi solo ad esse e non considerare le tradizioni secolari umane, tanto più quando queste sono in contrasto con le dottrine bibliche rivelate da Dio.

Atti 17:11: “Or questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così”.

2 Timoteo 3:14-17: “Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate, e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate, e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona”.

Galati 1:6-10: “Mi meraviglio che così presto voi passiate da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo a un altro vangelo. Che poi non c’è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema. Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso; se qualcuno vi annunzia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema...”.

Tito 1:13-14: “...Perciò riprendili severamente, perché siano nella fede, e non diano retta a favole giudaiche né a comandamenti di uomini che voltano le spalle alla verità”.

1 Giov. 2:26-27 “Vi ho scritto queste cose riguardo a quelli che cercano di sedurvi. Ma quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi, e non avete bisogno dell’insegnamento di nessuno; ma siccome la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera, e non è menzogna, rimanete in lui come essa vi ha insegnato”.

2 Giov. v.9-10: “Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo”.

Romani 15:4: “Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza”.

1 Tessalonicesi 2:13: “Per questa ragione anche noi ringraziamo sempre Dio: perché quando riceveste da noi la parola della predicazione di Dio, voi la accettaste non come parola di uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete”.

Efesini 5: 6-10: “Nessuno vi seduca con vani ragionamenti; infatti è per queste cose che l’ira di Dio viene sugli uomini ribelli... Comportatevi come figli di luce... esaminando cosa sia gradito al Signore”.

Efesini 5:15-17: “Guardate dunque con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da saggi;...Perciò non agite con leggerezza, ma cercate di ben capire quale sia la volontà del Signore”.

Colossesi 2:4-10: “...Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in lui, radicati, edificati in lui e rafforzati dalla fede, come vi è stata insegnata, abbondate nel ringraziamento. Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo...”.

Colossesi 2:18-23: “Nessuno vi derubi a suo piacere del vostro premio, con un pretesto di umiltà e di culto degli angeli, affidandosi alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale...”.

Matteo 5:18-19: “Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra neppure uno iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto. Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato...”.

Matteo 24:35: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”.







Caro induraz la cosa che dovresti approfondire è se veramente le cose aggiunte dalla CC sono in contrasto con quanto insegnato dalla scrittura, di solito sono un approfondimento o un armonizzazione di questa, altre volte come ti ha fatto notare bic, sono solo delle false convinzioni (come le inesattezze che hai scritto tu ad esempio) inesattezze pericolose instillate da altri ad hoc.
Con questo non sto sostenendo che tutto quanto insegna la CC sia verità altrimenti anche io sarei cattolico, anche io credo che diverse cose insegnate siano un andare oltre la scrittura, ma ho imparato a mie spese che per affermare una cosa bisogna studiarla bene ed accertarsi direttamente dalla fonte, con questo metodo ho accettato la trinità e il fatto che l'uomo possieda un'anima, per il resto sto studiando anche io ma seriamente.
Il mio consiglio è quindi di studiare personalmente come stanno le cose alla fonte e non fidarsi di quello che altri pensano che sia giusto.
Ciao Mario
Bicchiere mezzo pieno
00mercoledì 16 luglio 2008 22:28

Il Concilio di Trento dichiarò che la tradizione deve essere ritenuta di eguale autorità della Bibbia, nell’anno 1545.



Veramente questa è una cosa che è sempre stata creduta in casa cattolica. Diciamo solo che nel concilio venne ufficializzata la cosa rendendola più chiara. Ma è da sempre, fin dagli scritti dei Padri Apostolici del secondo secolo, dove la Bibbia ancora non esisteva, che viene sempre ribadito che la Tradizione, che fondamentalmente altro non è che la catechesi orale apostolica trasmessa da vescovo in vescovo, da successore a successore, è importantissima tanto quanto la scrittura. Anzi si arriva a dire che anche se non ci fosse la scrittura (e infatti allora le opinioni sul canone della Bibbia fra i vari padri era diversa a seconda della zona) tutto quello che viene creduto nella chiesa di Roma, sarebbe proprio quello che sarebbe creduto nella chiesa di Atene e in tutte le chiese presenti nell’Impero Romano, grazie alla Tradizione trasmessa dagli apostoli e a cui i vescovi davano fedeltà. Questo ad indicare quanto fosse importante la Tradizione nella Chiesa ben prima dell’avvento del canone del NT.


Per tradizione si intendono gli insegnamenti umani, provenienti da epoche, circostanze, culture e fonti svariate nell’ambito della storia della Chiesa Cattolica.



Ah ah ah ah! Ma va! Ma chi ti ha detto una cosa del genere? Forse tu confondi la tradizione con gli usi e i costumi dei posti? Guarda che non c’entra nulla! La Tradizione era un mezzo per diffondere oralmente degli insegnamenti, ed era molto usato nell’ambito della Palestina del periodo del Secondo Tempio. I Farisei avevano la propria Tradizione e gli apostoli avevano la loro! Ci si basava è vero sugli scritti presenti nella versione della LXX, ma ognuno li intendeva a modo proprio. Ovviamente la tradizione dei farisei era sbagliata tant’è che Cristo disse di guardarsene bene dalla loro Tradizione. Ma non era certamente sbagliata quella degli apostoli.


farisei credevano la stessa cosa della tradizione e Gesù li rimproverò severamente perché con essa spesso si annulla la Parola di Dio: Marco 7:7-13; Colossesi 2:8; Galati 1:6-9.



Guarda ho letto le scritture che hai riportato e non ho fatto altro che trovarvi una denuncia di Cristo e di Paolo contro le ‘tradizioni di uomini’. Io sono d’accordissimo con questo! Infatti le tradizioni umane che non derivano dall’insegnamento di Dio, ovviamente sono solo cose da allontanare se non vogliamo che ci influenzino e ci distorcano dalla Verità. Però non sicuramente la Tradizione degli Apostoli, che è stata tramandata da Gesù agli Apostoli, e poi dagli Apostoli ai vescovi. La Tradizione di cui il concilio parla è questa tradizione. Ed è così importante che in 2 Tessalonicesi Paolo raccomanda i cristiani di Tessalonica di restare nella Tradizione che avevano imparato dagli apostoli. La Tradizione intesa banalmente è l’insegnamento orale che gli apostoli avevano trasmesso ai Tessalonicesi. Giacchè l’apostolo mise in guardia dalle tradizioni ma qui dice di seguire le tradizioni allora c’è qualcosa che non quadra se le tradizioni debbano essere debellate tutte. Invece l’avvertimenti di stare in guardia è per le tradizioni degli uomini, mentre la raccomandazione è quella di restare nella Tradizione Apostolica.

Una precisazione sulla lettera di Galati 1:6-9. Lì v’è scritto di anatemizzare coloro che portano un insegnamento diverso da quello che gli apostoli avevano ‘annunciato’, non ‘scritto’. Quindi questa scrittura da maggiore adito alla presenza di una trasmissione orale, detta anche Tradizione, dalla quale non bisognava distaccarsi.


La fonte di verità riguardo a Dio e alla sua creazione è rivelata solo nelle Sacre Scritture;



Non direi visto che in 2 Tessalonicesi si parla di Tradizione e in Galati di vangelo ‘annunciato’. Inoltre fino al quarto secolo una Bibbia scritta non esisteva, giacchè il canone del Nuovo Testamento è stato selezionato solo nel quarto secolo da parte della Chiesa, dagli stessi signori che davano importanza alla Tradizione Orale, il che la dice lunga. Nella Bibbia non si legge mai che cos’è la Bibbia né tanto meno si legge l’elenco dei libri del Nuovo Testamento. Mi sembra un po’ strano che quindi in essa vi sia racchiuso tutto l’insegnamento così come resta d’altronde inspiegabile come abbiano potuto i cristiani dei primi 3 secoli basarsi sul cristianesimo visto che un canone del NT ancora non c’era.


Atti 17:11: “Or questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così”.



Qui parla della Scritture dell’Antico Testamento e non del Nuovo che ancora non era stato scritto.


Timoteo 3:14-17: “Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate, e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate, e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona”.



Idem


Galati 1:6-10: “Mi meraviglio che così presto voi passiate da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo a un altro vangelo. Che poi non c’è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema. Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso; se qualcuno vi annunzia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema...”.



Qui non parla di Scritture ma parla di Tradizione Orale come altra fonte rivelante del messaggio cristiano, esattamente quello che sostiene il concilio da te postato. Infatti il Vangelo su Cristo era orale ma le scritture che portano ad esso, scritture dell’AT, erano scritte e interpretate dagli apostoli conducevano a Cristo. Però ci voleva l’AT e la predicazione orale degli Apostoli visto che il NT ancora non c’era.

Tutte le altre Scritture da te citate parlano dell’importanza di restare nell’insegnamento imparato e di non lasciarsi adescare da vuoti ragionamenti e tradizioni di uomini, il che è cattolicamente condivisibile al 1000 per cento! Ma non è questa la Tradizione di cui parla il Concilio della Chiesa. Essa parla della Tradizione degli apostoli, di cui Paolo in Galati, la definisce ‘vangelo annuziato’ e in Tessalonicesi la chiama proprio Tradizione, che ha fatto da punto di riferimento per i cristiani dei primi tre secoli, prima della formazione del Canone del nuovo Testamento. Questa Tradizione Orale affianca il Nt nella Rivelazione ed anzi lo antecede, giacchè i vescovi che hanno formulato il NT lo hanno fatto in base a ciò che essi credevano in base alla Tradizione ed hanno quindi selezionato il Canone per mezzo di essa.

Non credi a tutto quello che ti ho detto? Come dettoti da altre parti io non ti scrivo per convincerti che la Chiesa sia nel giusto ma affinchè ti siano ben chiari i termini di ragionamento su cui si basa la fede cattolica. Si tratta quindi più che altro di spiegare cose magari non molto chiare o un po’ travisate, non certo di fare predicazione o proselitismo, ci mancherebbe!

Mi basta solo che sia un po’ più chiaro il discorso e che si capisca che la cosa è molto più complessa di quello che sembra in apparenza. Tutto qui!

Adesso devo proprio andare. Non credo che parteciperò al forum come una volta, visto che ho molto poco tempo. Vi saluto e auguro a tutti una buona continuazione.
induraz87
00giovedì 17 luglio 2008 00:34
2 Corinzi 2:17: “Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo”.

2 Corinzi 4:2: “al contrario, abbiamo rifiutato gli intrighi vergognosi e non ci comportiamo con astuzia né falsifichiamo la parola di Dio, ma rendendo pubblica la verità...”.

2 Corinzi 11:4: “Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un vangelo diverso da quello che avete accettato, voi lo sopportate volentieri”.

1 Timoteo 1:3-7: “Ti ripeto l’esortazione che ti feci mentre andavo in Macedonia, di rimanere a Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse e di non occuparsi di favole e di genealogie senza fine...Alcuni hanno deviato da queste cose e si sono abbandonati a discorsi senza senso. Vogliono essere dottori della legge ma in realtà non sanno né quello che dicono né quello che affermano con certezza”; 1 Timoteo 6:3-10.

1 Timoteo 4:6-8: “Esponendo queste cose ai fratelli, tu sarai un buon servitore di Cristo Gesù, nutrito con le parole della fede e della buona dottrina che hai imparata. Ma rifiuta le favole profane e da vecchie; esercitati invece alla pietà...”.

2 Pietro 1:16-21: “..Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un’interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo”.

Giacomo 1:22: “Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo, voi stessi”.

Ebrei 13:8-9: “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno. Non vi lasciate trasportare qua e là da diversi e strani insegnamenti; perché è bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia, non da pratiche relative a vivande, dalle quali non trassero alcun beneficio quelli che le osservavano”; Ebrei 9:9-10.

Marco 7:1-13: “...(..Vi sono molte altre cose che osservano per tradizione: abluzioni di calici, di boccali e di vasi di rame). I farisei e gli scribi gli domandarono: <Perchè i tuoi discepoli non seguono la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?> E Gesù disse loro:<Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, com’è scritto:<<Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini>>. Avendo tralasciato il comandamento di Dio vi attenete alla tradizione degli uomini>. Diceva loro ancora: <Come sapete bene annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra! Mosè infatti ha detto:<<Onora tuo padre e tua madre>> e <<Chi maledice padre o madre sia condannato a morte>>. Voi, invece, se uno dice a suo padre o a sua madre: <<Quello con cui potrei assisterti è Corban>> (vale a dire un’offerta a Dio) non gli lasciate più far niente per suo padre o sua madre, annullando così la parola di Dio con la tradizione che voi vi siete tramandata. Di cose simili ne fate molte>”.

Bicchiere mezzo pieno
00giovedì 17 luglio 2008 07:40
Re:
induraz87, 17/07/2008 0.34:

2 Corinzi 2:17: “Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo”.

2 Corinzi 4:2: “al contrario, abbiamo rifiutato gli intrighi vergognosi e non ci comportiamo con astuzia né falsifichiamo la parola di Dio, ma rendendo pubblica la verità...”.

2 Corinzi 11:4: “Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un vangelo diverso da quello che avete accettato, voi lo sopportate volentieri”.

1 Timoteo 1:3-7: “Ti ripeto l’esortazione che ti feci mentre andavo in Macedonia, di rimanere a Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse e di non occuparsi di favole e di genealogie senza fine...Alcuni hanno deviato da queste cose e si sono abbandonati a discorsi senza senso. Vogliono essere dottori della legge ma in realtà non sanno né quello che dicono né quello che affermano con certezza”; 1 Timoteo 6:3-10.

1 Timoteo 4:6-8: “Esponendo queste cose ai fratelli, tu sarai un buon servitore di Cristo Gesù, nutrito con le parole della fede e della buona dottrina che hai imparata. Ma rifiuta le favole profane e da vecchie; esercitati invece alla pietà...”.

2 Pietro 1:16-21: “..Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un’interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo”.

Giacomo 1:22: “Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo, voi stessi”.

Ebrei 13:8-9: “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno. Non vi lasciate trasportare qua e là da diversi e strani insegnamenti; perché è bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia, non da pratiche relative a vivande, dalle quali non trassero alcun beneficio quelli che le osservavano”; Ebrei 9:9-10.

Marco 7:1-13: “...(..Vi sono molte altre cose che osservano per tradizione: abluzioni di calici, di boccali e di vasi di rame). I farisei e gli scribi gli domandarono: <Perchè i tuoi discepoli non seguono la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?> E Gesù disse loro:<Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, com’è scritto:<<Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini>>. Avendo tralasciato il comandamento di Dio vi attenete alla tradizione degli uomini>. Diceva loro ancora: <Come sapete bene annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra! Mosè infatti ha detto:<<Onora tuo padre e tua madre>> e <<Chi maledice padre o madre sia condannato a morte>>. Voi, invece, se uno dice a suo padre o a sua madre: <<Quello con cui potrei assisterti è Corban>> (vale a dire un’offerta a Dio) non gli lasciate più far niente per suo padre o sua madre, annullando così la parola di Dio con la tradizione che voi vi siete tramandata. Di cose simili ne fate molte>”.




Quando una persona non è animata da spirito di ricerca ma solo dalla voglia di andare contro una specifica ideologia o in questo caso, religione, di fronte a argomentazioni degli altri non risponde e va lungo la sua tangenziale. Questo è indicativo del fatto che il signor induraz non ha interesse a capire ma solo ad accusare. Fra l'altro è ben evidente anche dal suo stesso ingresso nel forum. Ha messo solo interventi di accusa contro la Chiesa senza nemmeno presentarsi e dirci chi è.
Io di fronte a soggetti simili preferisco prendere le distanze perchè non c'è dialogo ma solo conversazione a senso unico.

Fai tutto il collage che vuoi. Tanto questo non cambierà il fatto che è stata la Tradizione Cattolica a mettere insieme il canone del Nuovo Testamento, che le Scritture di cui si parla nei Vangeli di restare fedeli sono le Scritture dell'AT e che si parla anche di insegnamento orale, 'vangelo annunciato'.

Buoni slogan!


(Mario70)
00giovedì 17 luglio 2008 10:54
Re: Re:
Bicchiere mezzo pieno, 17/07/2008 7.40:



Quando una persona non è animata da spirito di ricerca ma solo dalla voglia di andare contro una specifica ideologia o in questo caso, religione, di fronte a argomentazioni degli altri non risponde e va lungo la sua tangenziale. Questo è indicativo del fatto che il signor induraz non ha interesse a capire ma solo ad accusare. Fra l'altro è ben evidente anche dal suo stesso ingresso nel forum. Ha messo solo interventi di accusa contro la Chiesa senza nemmeno presentarsi e dirci chi è.
Io di fronte a soggetti simili preferisco prendere le distanze perchè non c'è dialogo ma solo conversazione a senso unico.

Fai tutto il collage che vuoi. Tanto questo non cambierà il fatto che è stata la Tradizione Cattolica a mettere insieme il canone del Nuovo Testamento, che le Scritture di cui si parla nei Vangeli di restare fedeli sono le Scritture dell'AT e che si parla anche di insegnamento orale, 'vangelo annunciato'.

Buoni slogan!






Non posso che dare ragione a bicchiere, egli ha usato il suo tempo per cercare di spiegare e difendere la sua ideologia sviscerando punto per punto le accuse mosse contro la sua fede, induraz invece si è limitato a sviolinare decine di scritture senza il minimo commento e senza aver risposto, il tempo è prezioso ed è mancanza di rispetto comportarsi come ha fatto induraz.

Saluti Mario (stavolta in veste di moderatore)
Luteranamanier
00giovedì 24 luglio 2008 17:57
Re:
Bicchiere mezzo pieno, 16/07/2008 19.47:


La religione cattolica insegna che:
Siamo salvati per la fede più le opere (Concilio di Trento, sessione VI, canone 9).



Beh qui ti devi mettere d’accordo con l’apostolo Giacomo, la cui lettera infatti a Martin Lutero, che appunto considerava la giustificazione davanti a Dio solo per fede e non per opere, dava alquanto fastidio al punto da ventilare l’ipotesi di toglierla dal canone del NT.

.




Forse non tutti sanno che cattolici e luterani già da un po' sono arrivati alla seguente conclusione:

La comune comprensione della giustificazione

"Insieme crediamo che la giustificazione è opera del Dio uno e trino. Il Padre ha mandato nel mondo il suo Figlio per la salvezza dei peccatori. L’incarnazione, morte e risurrezione di Cristo sono fondamento e presupposto della giustificazione. Perciò, la giustificazione significa che Cristo stesso è la nostragiustizia, alla quale partecipiamo, secondo la volontà del Padre, attraverso lo Spirito santo. Insieme confessiamo: solo per grazia nella fede nell’azione salvifica di Cristo, e non in base ai nostri meriti, noi veniamo accettati da Dio e riceviamo lo Spirito santo, il quale rinnova i nostri cuori e ci abilita e chiama a compiere le opere buone"

(Dichiarazione Congiunta 15)




Ragazzi aggiornatevi!!! [SM=g27987]


Saluti
Veronika





induraz87
00giovedì 24 luglio 2008 20:40
scusate dunque se non veniamo salvati solo per grazia ma anche per le buone opere...e non si va direttamente in paradiso ma si passa dal purgatorio per purificarci dai peccati...allora la morte di Cristo sulla croce è stata quasi vana...non è servita così tanto... il sangue versato da Cristo sulla croce non doveva servire a graziare da tutti i peccati il mondo? non si può nemmeno parlare a sto punto di grazia.., solamente di opere buone xchè dal momento che secondo voi prima ci si deva purificare nelle fiamme del purgatorio(che hanno la stessa intensità di quelle dell'inferno e può durare per secoli) forse una volta giunti davanti al Signore potremmo pensare che forse non si è trattato proprio di grazia visto che i peccati ce li siamo gia scontati per decenni e secoli nelle atroci fiamme del purgatorio... non credete?
Luteranamanier
00venerdì 25 luglio 2008 09:49
Re:
induraz87, 24/07/2008 20.40:

scusate dunque se non veniamo salvati solo per grazia ma anche per le buone opere...e non si va direttamente in paradiso ma si passa dal purgatorio per purificarci dai peccati...allora la morte di Cristo sulla croce è stata quasi vana...non è servita così tanto... il sangue versato da Cristo sulla croce non doveva servire a graziare da tutti i peccati il mondo? non si può nemmeno parlare a sto punto di grazia.., solamente di opere buone xchè dal momento che secondo voi prima ci si deva purificare nelle fiamme del purgatorio(che hanno la stessa intensità di quelle dell'inferno e può durare per secoli) forse una volta giunti davanti al Signore potremmo pensare che forse non si è trattato proprio di grazia visto che i peccati ce li siamo gia scontati per decenni e secoli nelle atroci fiamme del purgatorio... non credete?




Senti ma tu hai letto il mio post precedente oppure no?


Saluti
Veronika

Bicchiere mezzo pieno
00venerdì 25 luglio 2008 15:48
Cara Veronika,
noto solo ora il tuo intervento in questo topic. A essere sinceri ho dato il mio messaggio di commiato dal forum a motivo dei miei impegni virtuali già molto elevati. Puoi trovare il mio messaggio di commiato qui:

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7695419

Siccome però mi hai chiamato in causa mi sembra giusto, per correttezza verso di te, risponderti. Conosco molto bene gli approfondimenti di fede che la Chiesa Cattolica e quella Luterano hanno raggiunto insieme in relazione all’istituto della salvezza. E’ la fede che giustifica e non le opere; le opere sono il frutto della fede, che è dono di Dio; conseguentemente non ci si salva per nostri meriti ma per grazia ricevuta.
Ciò non di meno, e su questo penso che converrai con me, come dice Giacomo “la fede senza opere è morta”. Per cui non basta dire “io credo” per essere salvati ma bisogna operare, sebbene le opere che si fanno non siano il risultato dei nostri sforzi ma del nostro abbandono a Cristo Gesù, alla nostra fede in lui. Senza opere saremmo come i demoni, i quali anch’essi credono ma non compiono le opere buone del Padre di Gesù, ma quelle del padre loro il Diavolo, escludendosi quindi dalla grazia salvifica di Cristo.
C’è da considerare però che non è che non vengano salvati perché non operano cose buone, ma perché non hanno fede. E questo è un concetto importante da sottolineare, in quanto essendo una sottigliezza a volte non viene ben recepita.
Voglio fare un esempio per spiegarmi meglio: la promozione di uno studente a scuola!
Noi sappiamo che alla fine dell’anno il collegio dei docenti dovrà stabilire se ognuno degli studenti che partecipano alle loro classi, sia da promuovere all’anno successivo o da bocciare. Qual è il fattore discriminante che stabilisce ciò? L’impegno che lo studente ci ha messo nello studio!
Ovvio che però, per poter valutare se questo impegno c’è stato, durante tutto l’anno scolastico, i docenti dovranno effettuare della valutazioni mediante compiti in classe scritti o interrogazioni orali. Da queste valutazioni, o voti, si potrà determinare se l’allievo sarà promosso o bocciato!
Ma sarebbe corretto dire che siano stati i voti a stabilire la promozione o bocciatura dell’allievo?
Ovviamente no! Perché il giudizio viene dato sull’impegno dello studente, che, come dicevo prima, è il fattore discriminante della decisione del collegio docenti.
I voti però servono da indicatori di tale impegno, in modo da poter valutare se l’allievo si è impegnato oppure è stato lazzarone.

Un discorso totalmente analogo si ha anche nel caso della giustificazione per fede! La salvezza viene attribuita alla fede e non alle opere compiute dal cristiano. Ciò non toglie però che ‘i voti’, o gli indicatori della fede, siano le opere compiute. Infatti, in assenza di opere buone semplicemente non c’è stata fede e quindi si ha creduto come credono i demoni che Cristo è Messia, Salvatore e Dio incarnato, ma senza aver fede in Lui! Ne consegue che il giudizio avverso che venisse emesso non sarebbe sulle opere ma sulla mancanza di fede, così come il giudizio favorevole non verrebbe emesso sulle opere compiute dal cristiano ma sulla fede che ha mostrato. Le opere comunque sono il riflesso della fede di ognuno!

Non è in questo senso che viene intesa la salvezza per fede?

Riguardo il Purgatorio, e qui me ne vengo alle riflessioni di induraz, la purificazione post-mortem non è sui peccati ma sulle impurità di santità del cristiano al momento della sua morte. Innanzitutto per andare in paradiso non serve che un cristiano debba obbligatoriamente passare dallo stadio intermedio del Purgatorio. Se possiede già la santità necessaria, ossia è morto in assoluta comunione con Dio, allora egli giunge nel reame dei cieli direttamente. Ma se non è morto nella comunione con Dio, vuoi perché non si è pentito prima di morire di alcune colpe, oppure perché non ha manifestato abbastanza fede operando il bene, allora egli necessita di purificazione. Fatto salvo però il fatto che è già salvato, tant’è che è già destinato ad andare in Paradiso! Il sangue di Cristo infatti l’ha già salvato e quindi egli godrà delle benedizioni promesse, solo che dovrà essere purificato delle impurità che ancora erano presenti all’atto della sua morte. Ecco perché la dottrina del Purgatorio non è in antitesi con la salvezza tramite il sangue di Cristo e la giustificazione per fede. L’anima che va al Purgatorio è già salvata, ma deve essere purificata.
Inoltre l’idea che al Purgatorio ci siano fiamme come all’Inferno sono cose che appartengono al quindicesimo secolo, quando Dante era in vita! Questi concetti sono stati ampiamente superati già da un pezzo, in quanto le fiamme dell’Inferno non sono fiamme vere, ma metafora della sofferenza intensa e grande dell’anima del peccatore di non poter entrare nella beatitudine celestiale con Dio. Egli desidera far parte di quella pace e di quella gioia che solo la luce di Dio può dargli, ma non potrà farlo perché il giudizio decretato per la fede non mostrata, è avverso; quindi resterà per sempre senza la gloria di Dio!
Per il Purgatorio non è diverso. Sono fiamme metaforiche e non reali. Inoltre non sono mai state viste come fiamme di sofferenza ma solo come fiamme di purificazione al fine di poter essere santi ed entrare puri nel regno dei cieli in comunione con Dio.
Da cosa si comprende che il Purgatorio è solo uno stato dell’anima per la purificazione e non per avere la salvezza (che è già posseduta dall’anima di colui che è nel Purgatorio)?

Da ciò che recita il catechismo della Chiesa Cattolica:
Che cos’è il Purgatorio?
Il Catechismo della Chiesa Cattolica (1030-1032) dice

1030 Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo.

1031 La Chiesa chiama purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt'altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al purgatorio soprattutto nei Concili di Firenze (621) e di Trento. (622) La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, (623) parla di un fuoco purificatore:
« Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c'è, prima del giudizio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro (Mt 12,32). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo secolo, ma certe altre nel secolo futuro ». (624)

Nel 1031 ci sono anche delle motivazioni esegetiche sull’interpretazione che viene data a certi passi scritturali.

Detto questo, vi saluto, avendo fatto uno strappo alla regola al mio commiato. Ciò non di meno non penso che interverrò anche se mi chiamerete ancora in causa. Non abbiatene a male ma non posso occuparmi di tutti i forum su cui ho frequentato.

[SM=x511460]
Luteranamanier
00venerdì 25 luglio 2008 17:53
Caro Bicchi ti riporto di nuovo la dichiarazione congiunta.

La comune comprensione della giustificazione

"Insieme crediamo che la giustificazione è opera del Dio uno e trino. Il Padre ha mandato nel mondo il suo Figlio per la salvezza dei peccatori. L’incarnazione, morte e risurrezione di Cristo sono fondamento e presupposto della giustificazione. Perciò, la giustificazione significa che Cristo stesso è la nostragiustizia, alla quale partecipiamo, secondo la volontà del Padre, attraverso lo Spirito santo. Insieme confessiamo: solo per grazia nella fede nell’azione salvifica di Cristo, e non in base ai nostri meriti, noi veniamo accettati da Dio e riceviamo lo Spirito santo, il quale rinnova i nostri cuori e ci abilita e chiama a compiere le opere buone"


E tu scrivi:

Siccome però mi hai chiamato in causa mi sembra giusto, per correttezza verso di te, risponderti. Conosco molto bene gli approfondimenti di fede che la Chiesa Cattolica e quella Luterano hanno raggiunto insieme in relazione all’istituto della salvezza. E’ la fede che giustifica e non le opere; le opere sono il frutto della fede, che è dono di Dio; conseguentemente non ci si salva per nostri meriti ma per grazia ricevuta.


Appunto allora siamo d'accordo.

Ma poi scrivi:

Per cui non basta dire “io credo” per essere salvati ma bisogna operare,

E qui non ci siamo bello capisci che ti contraddici?



La storia del purgatorio è meglio che la lasciamo fuori soprattutto come dogma, non lo accettano nemmeno i vostri fratelli ortodossi.




Bye Veronika



Bicchiere mezzo pieno
00venerdì 25 luglio 2008 18:21

Per cui non basta dire “io credo” per essere salvati ma bisogna operare,

E qui non ci siamo bello capisci che ti contraddici?



Perché scusa? Non sto mica dicendo che le opere dipendano da noi ma che derivano dalla fede. Forse avrei dovuto dire:


per cui non basta dire “io credo” per essere salvati ma bisogna avere fede?



Ok, comunque a livello pratico, anche se le opere non dipendono da nostri meriti, in sostanza sono esse a indicare quanto e quale fede abbiamo verso Gesù.


La storia del purgatorio è meglio che la lasciamo fuori soprattutto come dogma, non lo accettano nemmeno i vostri fratelli ortodossi.



Veramente i fratelli ortodossi non hanno un’opinione univoca in tema e non si sono mai espressi in termini ecumenici al riguardo. Comunque non è questo è il discorso che mi premeva affrontare. Ho solo voluto sottolineare che le cosiddette ‘fiamme’ del purgatorio non sono come le ‘fiamme’ della dannazione eterna ma sono solo purificazioni da impurità nella fede (quindi la validità del sacrificio di Cristo non c’entra in questo discorso), oltre che anche chi va in purgatorio per la teologia cattolica è già stato salvato dal sangue di Cristo.

Ciao. Come detto, lascio questo forum. Mi fa comunque piacere che ci sia stato chiarimento fra noi.
Luteranamanier
00venerdì 25 luglio 2008 18:28
Ti ho scritto una ffz-mail?
Che ne pensi?

Mi sembra che pensiamo la stessa cosa solo che lo diciamo con parole diverse sulla giustificazione.
Purgatorio???
[SM=g27996] [SM=g27996] [SM=g27996]
[SM=g27987] [SM=g27987]


Bye
Veronika
Bicchiere mezzo pieno
00venerdì 25 luglio 2008 18:33
Ok! Ci siamo capiti per bene! Sia per CC che luterani è la sola dfede che salva!

Sono d'accordo con quanto mi hai precisato anche in ffz.

Saluti e buona continuazione col forum a te e induraz.
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