DIES IRAE

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
MauriF
00venerdì 25 febbraio 2005 22:46
DIES IRAE

Dies iræ dies illa,
Solvet sæclum in favilla,
Teste David cum Sybilla.

Quantus tremor est futurus
Quando iudex est venturus,
Cuncta stricte discussurus!

Tuba mirum spargens sonum
Per sepulchra regionum
Coget omnes ante thronum.

Mors stupebit, et natura,
Cum resurget creatura
Iudicanti responsura.

Liber scriptus proferetur
In quo totum continetur
Unde mundus iudicetur.

Iudex ergo cum sedebit,
Quidquid latet apparebit:
Nil inultum remanebit.

Quid sum miser tunc dicturus,
Quem patronum rogaturus,
Cum vix iustus sit securus?

Rex tremendæ maiestatis
Qui salvandos salvas gratis,
Salva me, fons pietatis.

Recordare, Iesu pie,
Quod sum causa tuæ viæ:
Ne me perdas illa die.

Quærens me sedisti lassus,
Redemisti crucem passus:
Tantus labor non sit cassus.

Iuste iudex ultionis,
Donum fac remissionis
Ante diem rationis.

Ingemisco tamquam reus,
Culpa rubet vultus meus:
Supplicanti parce Deus.

Qui Mariam absolvisti,
Et latronem exaudisti,
Mihi quoque spem dedisti.

Preces meæ non sunt dignæ,
Sed tu bonus fac benigne
Ne perenni cremer igne.

Inter oves locum præsta
Et ab hædis me sequestra,
Statuens in parte dextra.

Confutatis maledictis,
Flammis acribus addictis,
Voca me cum benedictis.

Oro supplex et acclinis,
Cor contritum quasi cinis:
Gere curam mei finis.

Lacrimosa dies illa,
Qua resurget ex favilla
Iudicandus homo reus.

Huic ergo parce Deus:
Pie Iesu domine,
Dona eis requiem.

Amen

---------------

Quel giorno sarà il giorno dell'ira,
in una scintilla il tempo finirà,
lo attestano Davide e la Sibilla.

Quanto grande sarà il terrore,
quando starà per giungere il Giudice
per vagliare severamente ogni cosa!

La tromba, diffondendo un suono prodigioso
per i sepolcri delle nazioni,
costringerà tutti davanti al trono.

Morte e natura resteranno attonite
quando la creatura risorgerà
per rispondere a Colui che giudica.

Sarà portato e aperto il libro
in cui è scritto tutto
ciò di cui il mondo dev'essere giudicato.

Quando dunque il Giudice si sarà assiso,
tutto quel che è nascosto verrà alla luce,
nessuna colpa resterà impunita.

Misero me, che cosa dirò allora,
quale difensore invocherò,
quando a stento il giusto stesso starà tranquillo?

O Re di tremenda maestà,
che salvi per grazia quelli che sono da salvare,
salva anche me, o fonte di pietà!

Ricordati, o Gesù pietoso,
che sono io la causa della tua via:
non perdermi in quel giorno.

Mentre mi cercavi ti sei seduto stanco,
per redimermi hai patito la croce:
tanta fatica non vada perduta.

O giusto giudice del castigo,
fammi la grazia del tuo perdono
prima del giorno del rendiconto.

Gemo come colui che è accusato:
il mio viso arrossisce per la colpa:
risparmia, Signore, colui che ti supplica.

Tu che hai assolto Maria
ed hai esaudito il ladrone,
hai dato anche a me motivo di sperare.

Le mie preghiere non sono degne,
ma Tu che sei buono, nella tua benevolenza,
fa' che io non sia arso dal fuoco eterno.

Fammi posto fra le pecore
e separami dai caproni,
collocandomi alla tua destra.

Dopo aver confutato i maledetti
e averli relegati nelle fiamme ardenti,
chiama me tra i benedetti.

Ti prego supplice e prostrato,
col cuore contrito come cenere,
prenditi cura del mio destino.

Lacrimoso quel giorno
in cui risorgerà tra le faville

per essere giudicato l'uomo reo.
A lui dunque perdona, o Dio.

Pietoso Signore Gesù,
dona loro la pace.
Amen.

(attribuito a Tommaso da Celano)

MauriF
00venerdì 25 febbraio 2005 22:51
Quanto è bello quest'inno!
Voi cosa ne pensate?

E' quello del film "Amadeus" il requiem finale...

Mi è venuto sotto gli occhi adesso che sto leggendo "DIES IRAE, i giorni dell'anticristo".

Mi sembrava di ricordare le parole "CONFUTATIS MALEDICTIS..." cantate in "Amadeus" allora mi sono informato meglio ed ho scoperto questa bellissima composizione.
benimussoo
00sabato 26 febbraio 2005 09:23
GRAZIE MAURIF !!! Tremendamente bella, grazie! anche perchè hai scritto il testo originario, complimenti!!![SM=x511460]
libero1978
00sabato 26 febbraio 2005 13:44
Bravo MauriF, in molte cose mi riconosco anche io.
Però meno male che l'hai scritta anche in italiano se non non ci capivo un'acca!

opljyy
MauriF
00domenica 27 febbraio 2005 15:02
Hehe grazie ragazzi!
Il testo l'ho copiato ed incollato da internet [SM=g27994]m6:
La traduzione invece l'ho trascritta dal libro che ho citato...
Secondo me è quella migliore, le altre non mi convincevano.

Non credo che ci sia essere umano che si possa astenere dal riconoscersi nell'uomo peccatore.
MauriF
00giovedì 14 aprile 2005 13:31
Ho trovato altre info, questa preghiera è stata attribuita a Beato Tommaso da Celano che era uno dei discepoli di S.Francesco d'Assisi.

cvdf
MauriF
00giovedì 19 maggio 2005 00:55
Adesso che ho tutto il Requiem volevo soffermarmi su un'altra parte spettacolare che è quella iniziale.

Requiem

Requiem aeternam dona eis, Domine,
et lux perpetua luceat eis.
Te decet hymnus, Deus, in Sion,
et tibi reddetur votum in Jerusalem;
exaudi orationem meam,
ad te omnis caro veniet.
Requiem aeternam dona eis, Domine,
et lux perpetua luceat eis.

Veramente "angelica"...stupenda...me la sto risentendo continuamente.

Spettacolare l'ultima parte, quando dice:

Requiem aeternam dona eis, Domine,

E soprattutto:

et lux perpetua luceat eis.


ASCOLTATE!! E' ASSOLUTAMENTE STUPENDO!!

Ho trovato questo per quanto riguarda il testo dell'intero Requiem:

xoomer.virgilio.it/alessandro_corti/Mozart.htm
Adelchi78
00mercoledì 22 marzo 2006 09:35
Salve a tutti, sono nuovo in questo forum.
Peccato che ai funerali non si canti o reciti piu il dies irae. Nella morte si ricordava il senso della vita. Adesso si fanno i funerali quasi a non spaventare i morti... e chi vive esce dala Chiesa e non pensa forse neppure al senso della vita e della morte...
Polymetis
00mercoledì 22 marzo 2006 11:15
Ricordo a tutti che anche Verdi musicò il Dies Irae, e la sua versione è altrettanto bella.

Ad maiora
Teodoro Studita
00mercoledì 22 marzo 2006 12:12
Poly, quando dice

Per sepulchra regionum

La metrica ti sembra un po' stiracchiata, oppure è normale sentire così tanto la "i" (accentando la "e" e la "o" di regionum) ?


Polymetis
00giovedì 23 marzo 2006 23:48
Quella "i" dovrebbe aver sopra una dieresi. Essendo ottonari l'accento cade sulle sillabe dispari, quindi l' "o" e la "e" vanno accentate.
Teodoro Studita
00venerdì 24 marzo 2006 00:17
Re:

Scritto da: Polymetis 23/03/2006 23.48
Quella "i" dovrebbe aver sopra una dieresi. Essendo ottonari l'accento cade sulle sillabe dispari, quindi l' "o" e la "e" vanno accentate.



Menomale, ciò vuol dire che non mi sono ancora rimbambito [SM=g27988]

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:43.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com