Di chi è la responsabilità di chi non agisce o di chi non rappresenta l'esigenza?

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
u211155
00lunedì 17 ottobre 2005 16:21

Tra il 14 e il 16 settembre, a cinque anni dalla proclamazione della Dichiarazione del Millennio, 189 leader di stato e di governo si sono riuniti a New York per fare il punto sullo stato di attuazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs).

La voce di coloro che in prima persona patiscono il flagello della povertà era però assente.

Secondo il segretario di ActionAid ben poco è stato fatto per passare dalle promesse ai risultati. Le sue parole:

«La distanza tra quanto dichiarato e quanto messo in pratica è abissale, come dimostra anche il comportamento del governo italiano: nel gennaio del 2002 il presidente del Consiglio manifestò l'intenzione di portare l'aiuto allo sviluppo del nostro paese all'1% del Prodotto Interno Lordo; la realtà è che da allora questa percentuale è scesa dallo 0,20% allo 0,15%».

Non è questione di colorazione del governo, lo schieramento oggi all'opposizione non aveva disposto stanziamenti significamente diversi.

E' questione di priorità da parte di tutte le componenti della società civile: cittadini, informazione (stampa,tv,internet, ecc.), istituzioni ed enti e sopratutto governi .

Occorre che tutti indistintamente si impegnino, direttamente o esercitando pressioni, affinchè la lotta alla povertà divenga l'obiettivo primario dei governi, il primo problema da affrontare, non quello a cui destinare risorse marginali.

Together, we can be the voice that makes the difference.


[Modificato da Justee 30/03/2007 10.28]

Chi.dove.quando
00martedì 18 ottobre 2005 08:11
Re:

Scritto da: u211155 17/10/2005 16.21

E' questione di priorità da parte di tutte le componenti della società civile: cittadini, informazione (stampa,tv,internet, ecc.), istituzioni ed enti e sopratutto governi .

Occorre che tutti indistintamente si impegnino, direttamente o esercitando pressioni, affinchè la lotta alla povertà divenga l'obiettivo primario dei governi, il primo problema da affrontare, non quello a cui destinare risorse marginali.

Together, we can be the voice that makes the difference.






Condivido la tua preoccupazione... certamene non bisogna dimenticare, doprattutto non lo deve ignorare chi detiene le fila del potere!

E' vero che molte persone nel mondo stanno molto peggio di noi, però come dimenticare che anche in questo nostro paese cosiddetto industrializzato la povertà c'è e s'aggrava ogni giorno di più.
Di questo passo i poveri da soccorrere l'avremo in abbondanza vicino casa.
Non dico vivere, ma sopravvivere sta diventando per moltissimi una realtà quotidiana.


Tanti saluti
Seabiscuit
00martedì 18 ottobre 2005 14:56
Re:
Scritto da: u211155 17/10/2005 16.21


Occorre che tutti indistintamente si impegnino, direttamente o esercitando pressioni, affinchè la lotta alla povertà divenga l'obiettivo primario dei governi, il primo problema da affrontare, non quello a cui destinare risorse marginali.




Condivido il tuo pensiero come anche quello di Chidoqua. Una domanda sorge spontanea: Potremmo ogniuno di noi individualmente, chi nel suo piccolo, fare qualcosa? Se si, cosa?

P.S. u211155 non ho letto una tua breve presentazione che , sicuramente sarebbe gradita da tutti affinchè possiamo sapere qualcosina di te e così darti anche il nostro benvenuto nel forum.

Regolamento:
2. Chi desidera postare nel Forum deve scrivere qualche riga di presentazione e il motivo per cui chiede di postare in modo da dare un segno di responsabilit e di libert di espressione nonch di garanzia e rispetto verso tutti i partecipanti. Tali valori sono proprio quelli che il forum intende difendere e di cui vuole farsi portavoce.

Per visualizare l'intero Regolamento clicca qui



u211155
00mercoledì 19 ottobre 2005 13:34
In Italia (nonostante il dettato costituzionale ripudi la guerra come
mezzo di soluzione di conflitti, nonostante l'abolizione del servizio di leva
abbia consentito il risparmio di ingenti risorse) le spese militari sono
10 volte maggiori delle spese per la cooperazione e lo sviluppo dei paesi arretrati (1,5% del PIL contro 0,15% del PIL).

Nelle altre nazioni con talune eccezioni (ad esempio i paesi scandinavi) la situzione non è sostanzialmente diversa.

Intanto ogni 3 secondi soffre e muore una persona (in particolare bambini) per malattie connesse agli stenti patiti (carenze di cibo, acqua, vaccini ecc.).

E' ammissibile?

Se l'ONU deliberasse e imponesse che il rapporto tra spese militari e spese di sostegno al flagello della povertà fosse 1 a 1:

sicuramente gran parte dei problemi dei paesi sottosviluppati si risolverebbero;
probabilmente i 'millenium development goals (MDGs)' si raggiungerebbero;
forse vi sarebbero meno conflitti armati o quanto meno la potenzialità devastatrice degli stessi diminuirebbe.

Seabiscuit
00mercoledì 19 ottobre 2005 13:45
Caro u211155
forse ti è sfuggito di vista il mio messaggio che trovi qui
http://www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=43257&idd=1753
dove ti invitavo a scrivere una breve presentazione di te. Prima che continui a postare ti pregherei gentilmente di rimediare.
La sezione dove fare la presentazione è questa dove hai appena postato.

grazie
1x2x
00lunedì 28 novembre 2005 15:23
Re:

Tra il 14 e il 16 settembre, a cinque anni dalla proclamazione della Dichiarazione del Millennio, 189 leader di stato e di governo si sono riuniti a New York per fare il punto sullo stato di attuazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs).



è gia un passo avanti , speriamo in bene


La voce di coloro che in prima persona patiscono il flagello della povertà era però assente.



e questo non si capisce come mai ,mancando la loro voce ????



«La distanza tra quanto dichiarato e quanto messo in pratica è abissale, come dimostra anche il comportamento del governo italiano: nel gennaio del 2002 il presidente del Consiglio manifestò l'intenzione di portare l'aiuto allo sviluppo del nostro paese all'1% del Prodotto Interno Lordo; la realtà è che da allora questa percentuale è scesa dallo 0,20% allo 0,15%».



addirttura no è aumentata ma addirittura diminuita non è troppo ???


E' questione di priorità da parte di tutte le componenti della società civile: cittadini, informazione (stampa,tv,internet, ecc.), istituzioni ed enti e sopratutto governi .



questo sicuramente tutti dovrebbero agire nessuno si deve sentire escluso




u211155b
00venerdì 2 dicembre 2005 15:25

Ci si scandalizza per l'ignobile offesa ad un calciatore di colore in uno stadio di calcio e si è pronti a combattere 'crociate' affinchè non si ripetano fatti analoghi.
Non ci si scandalizza a fronte delle innumerevoli vittime di colore in Africa subsahariana dell'indifferenza del mondo industrializzato.
libero1978
00venerdì 2 dicembre 2005 22:22
Re:

Scritto da: u211155b 02/12/2005 15.25

Ci si scandalizza per l'ignobile offesa ad un calciatore di colore in uno stadio di calcio e si è pronti a combattere 'crociate' affinchè non si ripetano fatti analoghi.
Non ci si scandalizza a fronte delle innumerevoli vittime di colore in Africa subsahariana dell'indifferenza del mondo industrializzato.



Sono scandalose tutte e due le cose. Anche se la seconda cosa è molto più grave.
u211155b
00giovedì 9 febbraio 2006 14:46



Nella Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato (GU 27 gennaio 2006, n. 22) il testo del DPCM che regola l'erogazione del 5 per mille al non profit e alla ricerca scientifica.

I contribuenti potranno scegliere nella prossima dichiarazione dei redditi se destinare facoltativamente il 5 per mille del gettito Irpef a uno dei soggetti rientranti nelle quattro categorie:

- onlus e tutte le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionali, regionali e provinciali;
- ricerca scientifica e università;
- ricerca sanitaria;
- comune di residenza nel merito delle attività sociali.

Occorre all'uopo indicare sulla dichiarazione dei redditi la categoria ovvero, per scelte specifiche, il codice fiscale della persona giuridica destinataria del gettito.

Il legislatore si è tuttavia dimenticato dell'impegno che l'Italia ha preso insieme agli altri paesi dell'ONU di destinare il 7 per mille del PIL affinchè, come da proiezioni effettuate da insigni economisti, la lotta al flagello della miseria nel mondo produca apprezzabili frutti entro l'anno 2015 definiti come 'Obiettivi di sviluppo del millenio' (es. dimezzamento della povertà, vaccinazioni e riduzione drastica della mortalità, erogazione di acqua potabile, scolarizzazione ecc.).

Allo specifico scopo infatti sono oggi destinate solo l' 1,5 per mille delle risorse disponibili (quota irrisoria, assolutamente insufficiente).

Questioni di priorità.

L'altro schieramento politico - se e quando governerà - saprà fare meglio?

Riporto al riguardo le dichiarazioni del Direttore Generale di Volontari nel mondo-FOCSIV "Vogliamo tornare sui grandi temi dei vertici internazionali dello scorso anno per ricordare a chi sarà al Governo dopo le elezioni di aprile che avrà di fronte una società civile vigile, attenta, partecipe e decisa a non lasciare che i destini dei poveri si compiano nel silenzio e nel disinteresse della politica e dell'opinione pubblica”.

Chi scegliere dunque nella prossima dichiarazione dei redditi quale destinatario del 5x1000?

Questioni di priorità.
u211155b
00lunedì 6 marzo 2006 12:23



Nella Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato (GU 27 gennaio 2006, n. 22) il testo del DPCM che regola l'erogazione del 5 per mille al non profit e alla ricerca scientifica.

I contribuenti potranno scegliere nella prossima dichiarazione dei redditi se destinare facoltativamente il 5 per mille del gettito Irpef a uno dei soggetti rientranti nelle quattro categorie:

- onlus e tutte le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionali, regionali e provinciali;
- ricerca scientifica e università;
- ricerca sanitaria;
- comune di residenza nel merito delle attività sociali.

Occorre all'uopo indicare sulla dichiarazione dei redditi la categoria ovvero, per scelte specifiche, il codice fiscale della persona giuridica destinataria del gettito.

L'innovazione è lodevole, come lodevole, ad onor del vero, sono state la normativa sulla detassazione delle donazioni alle associazioni ONLUS e ONG e l'ipotesi di costituzione di un viceministro degli esteri che si occupi esclusivamente di cooperazione.

Tuttavia - e questo è importantissimo - il legislatore si è dimenticato dell'impegno che l'Italia ha preso insieme agli altri paesi dell'ONU di destinare il 7 per mille del PIL affinchè, come da proiezioni effettuate da insigni economisti, la lotta al flagello della miseria nel mondo produca apprezzabili frutti entro l'anno 2015 definiti come 'Obiettivi di sviluppo del millenio' (es. dimezzamento della povertà, vaccinazioni e riduzione drastica della mortalità,erogazione di acqua potabile, scolarizzazione ecc.).

Allo specifico scopo infatti sono oggi destinate solo l' 1,5 per mille delle risorse disponibili (quota irrisoria, assolutamente insufficiente).

La coperta è corta? Questioni di priorità.

Chi vincerà le prossime elezioni, sia l'uno o l'altro schieramento, saprà prendersi seriamente carico dell'emergenza umanitaria? O lascierà che questi problemi li risolvano Bill Gates e Bono?

Riporto al riguardo le dichiarazioni del Direttore Generale di Volontari nel mondo-FOCSIV "Vogliamo tornare sui grandi temi dei vertici internazionali dello scorso anno per ricordare a chi sarà al Governo dopo le elezioni di aprile che avrà di fronte una società civile vigile, attenta, partecipe e
decisa a non lasciare che i destini dei poveri si compiano nel silenzio e nel disinteresse della politica e dell'opinione pubblica".

Chi scegliere dunque nella prossima dichiarazione dei redditi quale destinatario del 5x1000?

La coperta è corta? Questioni di priorità.
u211155b
00lunedì 6 marzo 2006 12:24
Vi sarà correlazione?


Le priorità?

Forse queste:

- Indipendentemente dalla normativa che regola l'erogazione del 5 x mille dell'IRPEF, l'Italia deve:

1) Rispettare gli impegni e devolvere il 7 x mille del PIL per il raggiungimento degli 'Obiettivi di Sviluppo del Millenio'

2) Esigere che anche gli altri stati membri dell'ONU, devolvano in modo analogo il 7 x mille del PIL
(occorrono le risorse messe a disposizione da tutti, non solo quelle dell'Italia)

3) Esercitare azione di indirizzo, governo e controllo sul piano di cooperazione.

Un'osservazione:

. i paesi dell'Europa del nord: Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca rispettano il loro impegno sulla cooperazione;
. la classifica di Transparency International relativa all'assenza di corruzione nel 2005, come accade da lustri, vede i medesimi paesi ai primi posti.

Che vi sia una correlazione?




u211155b
00giovedì 16 marzo 2006 17:52

E' degli ultimi giorni la notizia che Zeman torna ad allenare una squadra professionistica.
Zeman ha denunciato la presenza di sostanze dopanti nel mondo dello sport.
Perchè?
Zeman era forse stanco di vedere perdere/competere le sue squadre contro altre formazioni che usufruivano di vantaggi in modo sleale?
O forse Zeman era invidioso delle vittorie di altri team che disponevano di medici compiacenti?
O, ancora, Zeman si proponeva di giungere a seguito delle denunce a competizioni più eque che gli avrebbero garantito maggiori possibilità di successo?
Solo sciocchi e sprovveduti possono pensare che Zeman sia stato mosso da invidia o interesse.
E' evidente che avrebbe patito solo gli svantaggi del suo gesto:
- isolamento, prese di distanza e forse esclusione definitiva dal mondo del calcio che conta.
Allora, cosa ha mosso Zeman?


u211155b
00giovedì 16 marzo 2006 17:54



Nella Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato (GU 27 gennaio 2006, n. 22) il testo del DPCM che regola l'erogazione del 5 per mille al non profit e alla ricerca scientifica.

I contribuenti potranno scegliere nella prossima dichiarazione dei redditi se destinare facoltativamente il 5 per mille del gettito Irpef a uno dei soggetti rientranti nelle quattro categorie:

- onlus e tutte le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionali, regionali e provinciali;
- ricerca scientifica e università;
- ricerca sanitaria;
- comune di residenza nel merito delle attività sociali.

Occorre all'uopo indicare sulla dichiarazione dei redditi la categoria ovvero, per scelte specifiche, il codice fiscale della persona giuridica destinataria del gettito.

L'innovazione è lodevole, come lodevole, ad onor del vero, sono state la normativa sulla detassazione delle donazioni alle associazioni ONLUS e ONG e l'ipotesi di costituzione di un viceministro degli esteri che si occupi esclusivamente di cooperazione.

Tuttavia - e questo è importantissimo - il legislatore si è dimenticato dell'impegno che l'Italia ha preso insieme agli altri paesi dell'ONU di destinare il 7 per mille del PIL affinchè, come da proiezioni effettuate da insigni economisti, la lotta al flagello della miseria nel mondo produca apprezzabili frutti entro l'anno 2015 definiti come 'Obiettivi di sviluppo del millenio' (es. dimezzamento della povertà, vaccinazioni e riduzione drastica della mortalità,erogazione di acqua potabile, scolarizzazione ecc.).

Allo specifico scopo infatti sono oggi destinate solo l' 1,5 per mille delle risorse disponibili (quota irrisoria, assolutamente insufficiente).

La coperta è corta? Questioni di priorità.

Chi vincerà le prossime elezioni, sia l'uno o l'altro schieramento, saprà prendersi seriamente carico dell'emergenza umanitaria? O lascierà che questi problemi li risolvano Bill Gates e Bono?

Riporto al riguardo le dichiarazioni del Direttore Generale di Volontari nel mondo-FOCSIV "Vogliamo tornare sui grandi temi dei vertici internazionali dello scorso anno per ricordare a chi sarà al Governo dopo le elezioni di aprile che avrà di fronte una società civile vigile, attenta, partecipe e
decisa a non lasciare che i destini dei poveri si compiano nel silenzio e nel disinteresse della politica e dell'opinione pubblica".

Chi scegliere dunque nella prossima dichiarazione dei redditi quale destinatario del 5x1000?

La coperta è corta? Questioni di priorità.

u211155b
00giovedì 16 marzo 2006 17:54
Suggerisco una chiave di lettura:

Zeman ha assistito alla morte di numerosi giovani a causa del doping.

Zeman avrebbe potuto pensare che "Lui" in fondo non "c'entrava niente"; che le vittime "se l'erano cercata".

Zeman tuttavia pensa che forse può evitare che qualche giovane vita sia stroncata.

Zeman è consapevole che in dipendenza della propria notorietà può fungere da cassa di risonanza
per la presa di coscienza a diversi livelli di un problema che si sta diffondendo sopratutto nelle palestre.

Per Zeman non ha importanza chi abbia fatto uso di doping o chi lo abbia somministrato, è importante arginare il fenomeno non solo in serie A, ma anche e soprattutto nella società.

Zeman non sa se il suo operato sortirà alcun effetto, ma agisce.

Se non lo avesse fatto si sarebbe ritenuto corresponsabile.

u211155b
00giovedì 16 marzo 2006 17:55
Le priorità?

Forse queste:

- Indipendentemente dalla normativa che regola l'erogazione del 5 x mille dell'IRPEF, l'Italia deve:

1) Rispettare gli impegni e devolvere il 7 x mille del PIL per il raggiungimento degli 'Obiettivi di Sviluppo del Millenio'

2) Esigere che anche gli altri stati membri dell'ONU, devolvano in modo analogo il 7 x mille del PIL
(occorrono le risorse messe a disposizione da tutti, non solo quelle dell'Italia)

3) Esercitare azione di indirizzo, governo e controllo sul piano di cooperazione.

Un'osservazione:

. i paesi dell'Europa del nord: Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca rispettano il loro impegno sulla cooperazione;
. la classifica di Transparency International relativa all'assenza di corruzione nel 2005, come accade da lustri, vede i paesi citati ai primi posti.

Che vi sia una correlazione?




u211155b
00venerdì 14 aprile 2006 13:43


Da ActionAid International

Che state a FAO?

La fame non attende

1996: 835 milioni di persone vanno a dormire a stomaco vuoto.
2006: 852 milioni di persone vanno a dormire a stomaco vuoto.

Che cosa è cambiato? 18 milioni di persone affamate in più rispetto al 1996!
Che cosa hanno fatto i governi e le istituzioni negli ultimi 10 anni per combattere la fame?

Anticipando la Revisione del Piano d'Azione del Vertice Mondiale dell'Alimentazione che si terrà a Roma dal 18 al 22 settembre 2006, ActionAid International vuole riportare in primo piano il problema della fame e la questione agricola globale, denunciando l'insufficiente impegno politico e finanziario dei governi nazionali e della comunità internazionale negli ultimi dieci anni.
Proprio dalla volontà di rispondere a questa ingiustizia perpetrata ai danni dei più poveri è nata la nostra campagna Che state a FAO? L'iniziativa interroga la FAO e i suoi Stati membri e chiede conto del silenzio che è stato calato sui progressi mancati e sul fallimento degli obiettivi del Piano d'Azione approvato durante il Vertice Mondiale dell'Alimentazione del 1996.

La campagna Che state a FAO? vuole fare chiarezza. Chiarezza sulle responsabilità dei governi, sui loro impegni, sulle promesse non rispettate, sui progressi e sui fallimenti. Chiarezza sul ruolo cruciale della FAO, un'organizzazione che, negli ultimi anni, non è stata in grado di stimolare i governi a fare la propria parte, tenendo fede agli impegni presi in seno alla comunità internazionale.

Firma anche tu la cartolina...la fame non attende!

Ecco il link per aderire:


www.azioneaiuto.it/site/box.jsp?id=694


E poi diffondi anche tu la denuncia, chiedi ai tuoi amici e conoscenti di aderire alla campagna inviando il loro punto di domanda!

Se vuoi saperne di più, contatta l'indizzo:
campagne@actionaidinternational.it
u211155b
00mercoledì 10 maggio 2006 11:18


I laboratori di una primaria casa farmaceutica non hanno reso disponibile un nuovo e importante farmaco contro l’AIDS alle persone nei paesi in via di sviluppo, denuncia l’organizzazione internazionale di soccorso medico Medici Senza Frontiere (MSF).

Le parole del Presidente Internazionale di MSF: "Continuiamo ad assistere sempre alla stessa storia: le compagnie farmaceutiche annunciano un prezzo speciale, ma non registrano il farmaco nei paesi che hanno i requisiti per tale prezzo, così il prezzo resta virtuale".

Se l’accesso ai farmaci necessari dipende dalle politiche di marketing, e non sono chiamate in causa altre componenti della società civile a tutela delle necessità degli indifesi, allora le vite di milioni di persone malate di HIV / AIDS saranno sempre in pericolo.


u211155b
00lunedì 15 maggio 2006 16:41


Infanzia: 2 milioni di bambini muoiono muoiono entro 24 ore
Save the Children denuncia la strage degli innocenti che avviene ogni anno nei Paesi poveri. Per impedirla, basterebbero piccole precauzioni, che però non vengono prese Ogni anno, due milioni di persone non raggiungono le 24 ore di vita. Uno scandalo alla luce del Sole, gigantesco, che riguarda soprattutto i Paesi poveri del pianeta.

E’ la denuncia di Save the Children, l’organizzazione umanitaria che si occupa d’infanzia, nel suo Rapporto sullo stato delle madri nel mondo.
Le cifre sono aghiaccianti: un altro milione di bambini muore tra il secondo e il settimo giorno di vita, ancora un altro milione tra la seconda e la quarta settimana. In tutto, un "popolo" di 4 milioni di bambini, pari alla popolazione della Svizzera, che muore senza aver raggiunto il mese di vita. La strage è dovuta all’incuria sanitaria in cui versano decine di Paesi nel Sud del mondo: "Solo un piccolissimo numero di neonati nei paesi poveri riceve cure e assistenza appropriate durante questo periodo così delicato - spiega la direttrice dei programmi di Save the Children - . Semplici precauzioni e misure sanitarie che da noi diamo per scontate -prosegue- possono fare la differenza fra la vita e la morte per questi bambini". Semplici precauzioni, che però non vengono prese.

Vi sono a tuo avviso responsabilità? In caso affermativo, da parte di chi? E' possibile fare qualcosa? Cosa, come, quando?
u211155b
00martedì 13 giugno 2006 10:24
Un flebile segnale


Dal Corriere della Sera 06-06-2006

"Volo low cost da Roma a Londra per Blair

Una scelta di austerità che risponde alle polemiche suscitate dall'utilizzo in passato degli aerei della flotta della regina anche per visite private. Se per l'ultima vacanza italiana il costo del viaggio a carico dei contribuenti di Sua Maestà era stato stimato in 16mila sterline, stavolta la delegazione di Blair se l'è cavata con biglietti da 49 sterline cadauno, circa 71 euro"

Un segnale, una goccia nel mare, non l'unica o la principale strada, tantomeno la panacea. Comunque le risorse non sperperate possono essere utilizzate. In che modo?
u211155b
00lunedì 19 giugno 2006 11:51

Quel che conta è stare dalla parte giusta?

http://www.ekincaglar.com/coin/flash-it.html

O no?
u211155b
00venerdì 22 settembre 2006 09:42
u211155b
00venerdì 22 settembre 2006 09:43
Se ritieni sia giusto ...


Se ritieni sia giusto, puoi aderire all'appello al Governo


http://web.vita.it/africa/







u211155b
00mercoledì 27 settembre 2006 14:25
Dalle parole alle immagini


Quel che conta è stare dalla parte giusta?

http://www.ekincaglar.com/coin/flash-it.html

O no?
u211155b
00martedì 23 gennaio 2007 16:56

Da Medici Senza Frontiere:

"La compagnia farmaceutica Novartis ha fatto causa al Governo Indiano perché permette la produzione di farmaci generici dai costi contenuti. Se vincerà, milioni di persone in tutto il mondo potrebbero perdere l'unica fonte di medicinali a prezzi accessibili.

Chiediamo a Novartis di fermarsi e di rinunciare all'azione giudiziaria contro il Governo Indiano!

L'India produce farmaci di importanza vitale per i Paesi in Via di Sviluppo. Più della metà dei medicinali utilizzati per curare l'Aids nei Paesi più poveri sono prodotti in India. Anche MSF usa i farmaci indiani per trattare l'80% dei suoi 80mila pazienti sieropositivi.

Se Novartis vincesse la causa, l'India sarà costretta a modificare la sua legge e dovrà concedere più facilmente i brevetti sui medicinali. Per i produttori di farmaci generici diventerà quasi impossibile continuare a vendere medicinali uguali a quelli delle multinazionali, ma molto meno costosi. La vita di milioni di persone che in tutto il mondo sono curate con i farmaci 'made in India' sarà in pericolo.

IL DIRITTO ALLA VITA VIENE PRIMA DEL DIRITTO A FARE PROFITTI. CHIEDI A NOVARTIS DI RINUNCIARE ALL'AZIONE GIUDIZIARIA CONTRO IL GOVERNO INDIANO.

FIRMA LA PETIZIONE DI MSF PER CHIEDERE A NOVARTIS DI RINUNCIARE ALL'AZIONE GIUDIZIARIA"

e se puoi diffondi la notizia

Ecco il link per aderire alla petizione

http://www.msf.org/petition_india/italy.html
)Mefisto(
00venerdì 26 gennaio 2007 16:46

Per i produttori di farmaci generici diventerà quasi impossibile continuare a vendere medicinali uguali a quelli delle multinazionali



Una piccola precisazione, i cosiddetti "farmaci generici" sono il più delle volte "prodotti" dalle stesse multinazionali; vengono così chiamati, perchè essendo scaduto il brevetto, in teoria possono essere fabbricati anche da coloro che hanno lauree in Farmacia, ma poi in realtà non è possibile, perchè solo le farmacie si possono permettere di comprare dei quantitativi di prodotti medicinali.

Comunque basta leggere attentamente dove sono prodotti i farmaci con brevetto e quelli senza brevetto (ossia i generici), per accorgersi che le multinazionali, hanno "creato" delle fabbriche satellite, per non perdere la "torta"!

[SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]


u211155b
00lunedì 29 gennaio 2007 14:53

Il tempo passa, cambiano i governi, ma sul fronte di quella che dovrebbe essere la priorità delle priorità, del processo che potrebbe riscattare il genere umano dalle nefandezze compiute, di quello che potrebbe cambiare le più diffuse scale dei valori, di quello che potrebbe essere la vera e reale svolta verso la vera felicità, non avviene nulla di significativo.

Italiani popolo di santi, navigatori, poeti e inventori, Italia terra di mafia e corruzione.

Non sono solo modi di dire, la nostra terra nonostante i mali da cui è afflitta ha dato i natali a persone che hanno segnato il corso dell'umanità: San Francesco, Cristoforo Colombo, Dante Alighieri, Leonardo da Vinci.

Roma è la culla della civiltà;l'Italia può vantare primati/leadership nel campo dell'arte e non è seconda in numerosi ambiti della vita contemporanea (moda, cucina, sport, ecc.)

L'Italia si è resa la maggiore artefice della missione di pace in Medio Oriente e sta pruomovendo la moratoria universale della pena di morte all'assemblea delle nazioni unite.

Tuttavia, e questo è molto grave, unico tra i paesi del G8, non ha onorato con il precedente governo e continua a non onorare con l'attuale governo, gli impegni presi verso il Global Fund per arginare le devastazioni che compiono nei paesi sottosviluppati le tre malattie più letali: HIV, TBC e malaria.

Eppure le cifre che aveva promesso sono relativamente piccole: 130 milioni di euro annuali ovvero meno di tre euro pro capite.

Non che tali somme risolverebbero i problemi del terzo mondo, ci vuole decisamente ben altro, ma la loro assenza comporta comunque che centinaia di migliaia di persone siano private di cure

Inoltre multinazionali farmaceutiche che hanno il brevetto dei più innovativi ritrovati per fronteggiare l' HIV impediscono, usufruendo di un'orrenda legge sui brevetti, valida anche per medicine salvavita, la commercializzazione di equivalenti farmaci 'generici' mantenendo il monopolio e praticando prezzi stratosferici, inaccessibili a larghissime fasce di popolazione.

Quanto siamo lontani dall'adesione all'appello di Savino Pezzotta: come riusciamo a distinguerci in negativo.

Le radici cristiane - 'ama il tuo prossimo come te stesso'; 'siamo membra di un medesimo corpo e la sofferenza di un membro è la sofferenza dell'intero corpo' - non scalfiscono minimamente l'operato dei governanti, che del resto in primo luogo tendono a soddisfare le istanze maggiormente rappresentate dalla società e dagli elettori.

Non sono parole retoriche o prive di fondamento, il ministro dell'economia T.P.S. a Davos ha manifestato tutto il suo rammarico per non essere riuscito ad inserire nella finanziaria gli importi dovuti al Global Fund in quanto le priorità rappresentate e le spinte che giungevano dalla società civile erano altre.

Va bene così o occorre fare qualcosa?

In quest'ultimo caso, di chi è la responsabilità di chi non agisce o di chi non rappresenta l'esigenza?

O di entrambi e in che misura?

Perchè l'Italia in linea con le sue fulgide tradizioni non si fà forza trainante nelle sedi opportune della sconfitta della miseria, di quello che sarebbe forse il più grande/importante processo di ogni tempo nella storia della civiltà.

Gli accordi relativi al raggiungimento dei MDG's prevedono che i paesi industrializzati versino annualmente lo 0,7% del PIL a favore dello sviluppo dei paesi del terzo mondo per dimezzare entro il 2015 la povertà.

Cifre al contempo grandi e irrisorie, dipende dall'ottica.

Impegni comunque sparagnini e prevalentemente disattesi.

Non è impossibile; non creiamoci alibi; non vi è la determinazione per portare avanti il progetto; vi sono risorse e competenze per raggiungere il risultato.

Tutti ne sono coinvolti e in qualche misura responsabili, tutti ne devono essere coinvolti, ma occorre muoversi, fare qualcosa e rappresentare il profondo disagio che si avverte come persone di un mondo in cui coesista miseria assoluta, sofferenza, malattia e morte insieme a lusso, superfluo e spreco.

Ovviamente occorre anche sapere fare delle rinunce, ma ancora di più crederci.

Andrea D'Ambra, semplice cittadino, privo di qualsiasi mandato, stanco delle vessazioni imposte delle società telefoniche per quanto concerne i 'costi di ricarica', ha proposto tramite il web un appello per la loro soppressione. La storia di Davide contro Golia continua a ripetersi. Il numero di adesioni raggiunto (circa 810.000) ha consentito dapprima che l'istanza raggiungesse la competente authority e succesivamente che la stessa divenisse base di legge dello stato.

L'appello di Pezzotta pro Africa ha raggiunto appena 649 adesioni.

Perchè? Forse la giustissima abolizione dei costi di ricarica è cosa più nobile e importante?

Dunque facciamoci parte dirigente, inventiamoci qualcosa, non restiamo indifferenti o forse peggio rassegnati.

Forza

u211155b
00lunedì 29 gennaio 2007 15:20

«Ogni volta che l'uomo ha incontrato l'Altro, si è trovato di fronte a tre possibilità:
poteva scegliere la guerra, poteva circondarsi con un muro, poteva instaurare un dialogo.
Nel corso della storia l'uomo ha sempre esitato nello scegliere una delle opzioni:
sceglie l'una o l'altra a seconda dell'epoca e della cultura». (R.K.)

( da Lectio magistralis, Università di Udine)


"Scrivevo... anche per alcune ragioni etiche: intanto perché i poveri di solito sono silenziosi.... La povertà soffre in silenzio. La povertà non si ribella. Avrete situazioni di rivolta solo quando la gente povera nutre qualche speranza di migliorare qualcosa...[ ma ] nelle situazioni di perenne povertà la caratteristica principale è la mancanza di speranza. Questa gente non si ribellerà mai. Così ha bisogno di qualcuno che parli per lei".

(da "Il cinico non è adatto a questo mestiere", Edizioni e/o 2002)
u211155b
00venerdì 2 febbraio 2007 13:53
FONDO GLOBALE, ROMA ONORERA' GLI IMPEGNI

Il presidente del Consiglio Romano Prodi ha annunciato al vertice dell'Unione africana ad Addis Abeba che l'Italia onorerà gli impegni contratti con il Fondo globale per la lotta a Aids, Tbc e Malaria
)Mefisto(
00sabato 3 febbraio 2007 09:59
Re: FONDO GLOBALE, ROMA ONORERA' GLI IMPEGNI


Scritto da: u211155b 02/02/2007 13.53

Il presidente del Consiglio Romano Prodi ha annunciato al vertice dell'Unione africana ad Addis Abeba che l'Italia onorerà gli impegni contratti con il Fondo globale per la lotta a Aids, Tbc e Malaria




C'è un però, te parli dello stesso prodi, che ha "scorporato" la banca d'Italia dai poteri dei cittadini per non essere "controllata" dai cittidani e dal governo medesimi?

Se sì, quindi parli dello stesso prodi, che si sta rimangiando TUTTE le promesse elettorali e le promesse verso gli Stati Poveri, in quanto essendo Egli stesso un banchiere, non gliene può fregar de meno dei poveri?

Beh, se è la stessa persona questo "prodi", ti consiglio di leggerti 2 libri in italiano dell'avvocato Marco della Luna, il 1° Le chiavi del potere, il 2° Euroschiavi, dello stesso autore, il quale peraltro è Apolitico ed Apartitico, dove viene spiegato in forma esatta e con prove, cos'è realmente e cosa sta facendo il suddetto "prodi" sui debiti italiani, mondiali e specialmento verso i paesi poveri.

Buona lettura, e dopo averli assimilati, ho ancora una decina di testi in tedesco, giappone, americano, francese, spagnolo ect ect da farti leggere. Ma non so, se dopo avrai ancora "voglia" di dormire.


u211155b
00giovedì 8 febbraio 2007 13:58
L'Italia funge da apristrada nel progetto pilota per i vaccini nel terzo mondo
Dopo anni di sfiancanti trattative tra un G8 e l'altro decolla il progetto pilota italo-britannico Advanced Market Commitment(AMC), sui vaccini al terzo mondo, ideato da Siniscalco, sostenuto da Tremonti e dato alla luce da Padoa Schioppa.

In un ideale abbraccio che prescinde dalle fedi politiche l'Italia farà da apristrada.

L'iniziativa sarà presentata a Roma Venerdì 9/2/2007 alla presenza del ministro dell'economia di Gordon Brown, Bill Gates e numerose eminenti personalità del mondo politico ed economico.

La dotazione iniziale di un miliardo e mezzo di dollari sarà corrisposta dall'Italia per 500 milioni, Inghilterra 400 milioni, Canada e Norvegia 200 milioni e altri paesi 100 milioni.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:36.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com