Diritto al dissenso represso

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il.gabbiano
00mercoledì 26 luglio 2006 19:55
"MI SONO FATTO UN REGALO DI LIBERTÀ": EUGEN DREWERMANN, TEOLOGO E PSICOTERAPEUTA, LASCIA LA CHIESA

"Un comunicato stampa è stato immediatamente diffuso dal movimento di riforma cattolico "Wir sind Kirche",
sezione tedesca dell'internazionale "Noi siamo Chiesa", che ha sottolineato quale perdita rappresenti l'abbandono di Drewermann.
"A lui non mancherà la Chiesa cattolica, ma alla nostra Chiesa - ha affermato il presidente Christian Weisner - mancherà il vivo e critico spirito di questo teologo.
La Chiesa cattolica perde sempre più credibilità e possibilità di futuro se persone con spirito critico non trovano più posto in essa.
Non è da escludere - ha aggiunto - che l'abbandono di Drewermann spinga molti altri a compiere questo passo". Per "Wir sind Kirche", il caso Drewermann non è che
la punta dell'iceberg della visibile e sottile riduzione di spazi all'interno della Chiesa: "se si limitano sempre di più la libertà di coscienza, di parola, la ricerca scientifica e lo sviluppo della teologia, la Chiesa finirà presto in un vicolo cieco".

Scarna la reazione istituzionale: l'arcivescovo di Paderborn Hans-Joseph Becker ha detto di essere dispiaciuto per ogni decisione di abbandonare la Chiesa, ma di rispettare la scelta del teologo."

(il grassetto è mio)


Il Gabbiano
genesis2000
00venerdì 28 luglio 2006 11:48
Re:

Scritto da: il.gabbiano 26/07/2006 19.55
"MI SONO FATTO UN REGALO DI LIBERTÀ": EUGEN DREWERMANN, TEOLOGO E PSICOTERAPEUTA, LASCIA LA CHIESA

La Chiesa cattolica perde sempre più credibilità e possibilità di futuro se persone con spirito critico non trovano più posto in essa.
Non è da escludere - ha aggiunto - che l'abbandono di Drewermann spinga molti altri a compiere questo passo". Per "Wir sind Kirche",...."se si limitano sempre di più la libertà di coscienza, di parola, la ricerca scientifica e lo sviluppo della teologia, la Chiesa finirà presto in un vicolo cieco".



Il Gabbiano



Loro se ne rendono conto, i TdG NO!
il.gabbiano
00domenica 30 luglio 2006 10:38
In un altro thread avevo proposto questa ricerca:

"So d'aver letto tempo addietro d'una sentenza favorevole al diritto di dissenso, dove il giudice ha dato ragione ad una donna TdG.
Vi è stata poi l'impugnazione di questa sentenza da parte dei TdG ed il rigetto di essa da parte del tribunale.
Mi pare che si trattasse di Roma e di Venezia.
Qualcuno ne sa qualcosa o riuscisse a rintracciare queste sentenze?
Dopodichè avremo modo di fare qualche commento.
Non lo faccio prima perchè sarebbe prematuro.
DOPO chiederò a Libero un suo parere."


A questo mio post ha così risposto Husband:

"Questo è un caso diverso da quello che stiamo trattando e che riguarda la ritualità dello Statuto della CCTdG.

Infatti la sentenza favorevole al diritto al dissenso è ineccepibile. Dissentire è un diritto inviolabile e costituzionalmente garantito.

Mi meraviglia, anche se non mi permetto di dubitarne, che una vertenza sia stata incardinata su un punto così perdente in partenza."


Ho inserito questa trattazione qui, in questa del "dissenso".

Nessuno è riuscito sinora a rintracciare queste due sentenze?
Eppure tempo addietro se ne parlò citando anche, se non erro, le sentenze.

Il dissenso è un diritto che le religioni dovrebbero riconoscere ai credenti?


Tanti saluti

Il Gabbiano
Justeee
00lunedì 1 ottobre 2007 12:47
Eugen Drewermann
FUNZIONARI DI DIO
Psicogramma di un ideale



Per secoli si è pensato che la stabilità della Chiesa cattolica dipendesse dalla sua struttura monolitica e da una gerarchia inattaccabile. Oggi la sua debolezza nasce proprio da questa struttura e da questa gerarchia. Chi vuole cambiare lo stato attuale della Chiesa, deve quindi cominciare esaminando la situazione dei chierici. Per questo motivo Eugen Drewermann ha scritto il presente saggio teologico-psicoanalitico sul chierico "ideale": nella speranza che l'analisi qui proposta possa aiutare a comprendere dei problemi molto complessi e le loro dinamiche interne. Finché questi problemi non verranno risolti, le sofferenze dei chierici continueranno, secondo l'autore, a riversarsi sulle persone loro affidate e anche su chi vive al loro fianco.

Drewermann mira a recuperare la dimensione terapeutica e redentrice della fede ed è convinto che ciò non sia possibile senza affiancare alla teologia la filosofia esistenziale e la psicologia del profondo. I modi di vita dei chierici andrebbero reinterpretati per lasciar affiorare, anche a livello psicoanalitico, i tanti elementi terapeutici ivi nascosti. Sarebbe allora evidente che la psicologia del profondo è in grado di arricchire la teologia e di farle riesplorare i propri dogmi; la cura delle anime, frutto di un simile approccio, sarebbe più utile all' uomo.

Stavo iniziando a leggere il libro di questo scrittore e ho inserito una breve introduzione trovata online
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