Disassociazione (l'altra faccia della medaglia)

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Seabiscuit
00martedì 15 marzo 2005 09:53
In questa discussione che ha come titolo “peccato e perdono” abbiamo parlato più del peccato che del perdono. Vorrei parlare anche del altra faccia della medaglia. La disassociazione si tende a farla vedere quasi sempre “solo” come una punizione verso il peccatore, ma ce ben altro dietro che spesso non viene considerato. Ad esempio il fatto che si cerca attraverso la disassociazione di salvaguardare e proteggere il restante gruppo di fedeli. Secondo me è un obbligo che ha chi pasce il gregge verso la congregazione e un DIRITTO che hanno gli associati che ne fanno parte. Un diritto si. Perché facendo parte di una qualsiasi comunità bisogna anche potersi sentire sicuri. Poter essere sicuri che non c’è una fonte che mini la mia spiritualità ne quella dei miei figli. 2 Timoteo 2:17: “la parola di costoro infatti si propagherà come una cancrena…” Entrando a far parte di una qualsiasi comunità, HO IL DIRITTO di non ammalarmi di cancrena! Chi pasce il gregge HA L’OBBLIGO di curare e salvaguardare in ogni aspetto chi fa parte del gregge.

Ora chiedo alla persona che giudica negativamente la disassociazione. La giudichi così perché ne risenti personalmente, perché non accetti questa disciplina, perché guardi solo un lato della medaglia o la giudicheresti anche così se invece di stare dalla parte di chi viene disciplinato saresti dalla parte che si sta tentanto di proteggere da una persona che tramite i suoi modi di fare potrebbe farti del male spiritualmente parlando?

Vogliamo parlare anche di questa faccia della medaglia?


Con simpatia [SM=g27994]m1:

Seabiscuit
Seabiscuit
00martedì 15 marzo 2005 10:14
errata corrige
Non in questa discussione abbiamo parlato di peccato e perdono ma nel altra. Inizialmente volevo rispondere in quel 3d, ma poi ho pensato di aprire una nuova discussione.

Comunque è davvero seccante che non si possono fare le dovute correzzioni in TEMPI RAGIONEVOLI.

Non riesco proprio a capire l'utilitâ di queste restrizioni. Alla fine del messaggio c'è la nota che un messaggio è stato corretto, quindi si può rileggere il messaggio in questione per sapere cosa è stato corretto.

Quando ho aperto questa discussione, volevo fare la correzzione ma mi diceva che non potevo entro 5 minuti. Poi per un problema al PC ho un attimo riavviato, sono entrato per fare la correzzione e mo mi dice che dopo 10 minuti non posso correggere :-)))) certo che è na fregatura così!


Simpaticamente

Seabiscuit
Chi.dove.quando
00martedì 15 marzo 2005 12:31
Re:

Scritto da: Seabiscuit 15/03/2005 9.53
In questa discussione che ha come titolo “peccato e perdono” abbiamo parlato più del peccato che del perdono. Vorrei parlare anche del altra faccia della medaglia. La disassociazione si tende a farla vedere quasi sempre “solo” come una punizione verso il peccatore, ma ce ben altro dietro che spesso non viene considerato. Ad esempio il fatto che si cerca attraverso la disassociazione di salvaguardare e proteggere il restante gruppo di fedeli. Secondo me è un obbligo che ha chi pasce il gregge verso la congregazione e un DIRITTO che hanno gli associati che ne fanno parte. Un diritto si. Perché facendo parte di una qualsiasi comunità bisogna anche potersi sentire sicuri. Poter essere sicuri che non c’è una fonte che mini la mia spiritualità ne quella dei miei figli. 2 Timoteo 2:17: “la parola di costoro infatti si propagherà come una cancrena…” Entrando a far parte di una qualsiasi comunità, HO IL DIRITTO di non ammalarmi di cancrena! Chi pasce il gregge HA L’OBBLIGO di curare e salvaguardare in ogni aspetto chi fa parte del gregge.

Ora chiedo alla persona che giudica negativamente la disassociazione. La giudichi così perché ne risenti personalmente, perché non accetti questa disciplina, perché guardi solo un lato della medaglia o la giudicheresti anche così se invece di stare dalla parte di chi viene disciplinato saresti dalla parte che si sta tentanto di proteggere da una persona che tramite i suoi modi di fare potrebbe farti del male spiritualmente parlando?

Vogliamo parlare anche di questa faccia della medaglia?


Con simpatia [SM=g27994]m1:

Seabiscuit



Che te ne fai della faccia luccicante della medaglia, se l'altra faccia, per il suo contenuto, la deturpa?
Cancrena? Al di là del fatto che il paragone non calza, ma, ammesso che calzi, che ti pare d'una persona costretta a portare la stampella per un arto andato in cancrena e rimosso?
Come la vedi una comunità con una metaforica stampella?
Ebbene, le religioni che attuano la scomunica sono come persone con la stampella: zoppicano. Non offrono una buona immagine di sè.

Le motivazioni che inducono le comunità ad attuare la pratica della scomunica hanno soprattutto a che vedere con la preservazione del potere, che deriva loro da specifiche interpretazioni dei testi sacri, più che con l'interesse e l'incolumità fisica e psicologica dei fedeli.

L'appartenenza ad una comunità o meno non è ciò che induce a vedere bene o male una pratica. Tu puoi essere cattolico ed aborrire la pratica della lapidazione. Centinaia di migliaia di persone non mussulmane si sono mosse per salvare la vita ad Amina ed Safira, se fosse stato per i loro fratelli e sorelle in fede a quest'ora giacerebbero a parecchie decine di centimetri sotto terra con la testa frantumata dalle pietre...con la compiacenza collettiva che quella fosse volontà del Dio che consuma ed annienta.
Avrebbe dovuto esserci una mobilitazione internazionale anche per consentire a Milingo di tenere stretta a sè la moglie, mentre invece ha dovuto soggiacere alle minacce della scomunica e mollare la moglie. Queste sono le altre facce della medaglia.
Tu invece vorresti azzittire chi soffre e subisce ricatti e far apparire che poi non è cosa così grave.
La scomunica è, in sè, provvedimento abnorme e contrario ai fondamentali diritti umani, indipendentemente da chi la pratica.
Che tu tratti bene 9 figli su dieci non è cosa che ti onora se ne emargini uno e lo bandisci.

Ciao
Chidoqua







Seabiscuit
00martedì 15 marzo 2005 14:52
Re: Re:
Scritto da: Chi.dove.quando 15/03/2005 12.31


Che te ne fai della faccia luccicante della medaglia, se l'altra faccia, per il suo contenuto, la deturpa?



Ciao Chidoqua come va?
Possibile che trovi del male anche in una discussione che sta tentanto di mettere una buona luce dal altra parte e cioè dalla parte di chi, a differenza di te, vorrebbe poter vivere la propria spiritualità in pace senza il rischio di incorrere nel pericolo di qualche persona potrebbe volerne causare una lesione?



Cancrena? Al di là del fatto che il paragone non calza, ma, ammesso che calzi, che ti pare d'una persona costretta a portare la stampella per un arto andato in cancrena e rimosso?



Se accetta la disciplina, direi che è in via di guarigione e quindi mi viene in mente il detto: "meglio prevenire che curare", se invece non da segno che vuole guarire, beh scusa ma meglio uno con la cancrena che non vuole farsi aiutare che doverne curare 100 altri.


Come la vedi una comunità con una metaforica stampella?
Ebbene, le religioni che attuano la scomunica sono come persone con la stampella: zoppicano. Non offrono una buona immagine di sè.



Questa è una tua deduzione alquanto opinabile. Io la vedo del tutto al opposto e ti spiego il perché. Le religioni che non attuano la scomunica danno una cattiva immagine di se perché con questo permissivismo dimostrano il disinteresse che hanno verso i propri fedeli. Permettere che nel proprio ovile di pecore bazicano anche i lupi è alto indice di non interessarsi delle proprie pecore. Sarebbe questa la bella immagine che vorresti vedere? Penso che sei padre, caro Chidoqua, con la nascita dei tuoi figli non ti sei pure preso la responsabilità di salvaguardarli da potenziali pericoli? Se un elemento della tua famiglia, minaccerebbe seriamente il resto della tua famiglia e vedi che non c’è speranza che questa persona possa cambiare o da addirittura fa intendere che non cambierà, lasceresti la tua famiglia in preda a tale persona o cosa faresti? Usciresti di casa o andresti tutto il giorno a lavoro tranquillamente?


Le motivazioni che inducono le comunità ad attuare la pratica della scomunica hanno soprattutto a che vedere con la preservazione del potere, che deriva loro da specifiche interpretazioni dei testi sacri, più che con l'interesse e l'incolumità fisica e psicologica dei fedeli.



Per caso riesci a leggere nei cuori e nella mente delle persone adesso? Come puoi asserire che l’intento sia quello di preservare il potere e poi quale potere?
Ad esempio, se uno commette adulterio o fornicazione e col suo modo di fare e anche di coinvolgere altri fedeli cercasse di promuoverne lo stile di vita, quale potere starebbero a preservare chi per proteggere i fedeli da tali corrotte attitudini attuano la scomunica?



L'appartenenza ad una comunità o meno non è ciò che induce a vedere bene o male una pratica. Tu puoi essere cattolico ed aborrire la pratica della lapidazione.



Concordo. Ma quello che dovrebbe indurre a vedere se sia giusto o errato è, se è conforme con le sacre scritture se si è cristiani.


Centinaia di migliaia di persone non mussulmane si sono mosse per salvare la vita ad Amina ed Safira, se fosse stato per i loro fratelli e sorelle in fede a quest'ora giacerebbero a parecchie decine di centimetri sotto terra con la testa frantumata dalle pietre...con la compiacenza collettiva che quella fosse volontà del Dio che consuma ed annienta. Avrebbe dovuto esserci una mobilitazione internazionale anche per consentire a Milingo di tenere stretta a sè la moglie, mentre invece ha dovuto soggiacere alle minacce della scomunica e mollare la moglie. Queste sono le altre facce della medaglia.



Quali cristiani possiamo ritenerci “privilegiati” che il Cristo adempì la legge Mosaica e così non incorriamo in tali giudizi del epoca. Il fatto che una moltitudine di persone si muovono per una cosa, non vuol dire che tale cosa sia per forza errata. A determinalro, nel nostro caso, sono sempre le sacre scritture.


Tu invece vorresti azzittire chi soffre e subisce ricatti e far apparire che poi non è cosa così grave.



Io? E chi sono io per azzittire qualcuno? Noto un tono un po’ aggressivo nei tuoi ultimi post verso di me, forse sbaglio e lo spero. Penso che anche se dissentiamo con le nostre opinioni, possiamo conversare amichevolmente. Non sto dicendo che manchi di rispetto, assolutamente, è solo che non vorrei che ti scaldi troppo con me [SM=g27994]m2:
Stiamo conversando sulle stessi basi mi pare, che sono le sacre scritture. Dovremmo dire le nostre opinioni in base a quelle, altrimenti diventa difficile conversare. Faccio un esempio. Non puoi dirmi di essere cristiano e poi rinnegare il fatto che la scomunica venne praticata per primo da Dio stesso e poi dagli apostoli. Di che non la accetti e che vai per la tua strada, ma non dirmi che la scomunica è anticristiana.



La scomunica è, in sè, provvedimento abnorme e contrario ai fondamentali diritti umani, indipendentemente da chi la pratica.
Che tu tratti bene 9 figli su dieci non è cosa che ti onora se ne emargini uno e lo bandisci.



Se ne emargino uno di questi 10 perché ritengo che è una minaccia per gli altri 9, per quanto doloroso sia e lo è, diventa l’unico modo per proteggere gli altri 9. Inoltre faccio riflettere chi sta sbagliando e visto che tale emarginazione non è mai totale, ma che ha la possibilità di potersi reintegrare nella famiglia ogni momento che egli lo desidera mostrando di aver capito che ha sbagliato, io vedendo il suo comportamento, sarò ben lieto di poterlo riabbracciare e includere nella famiglia.
Penso che sto mostrando amore verso tutti i componenti della famiglia in questo modo. Ai 9 perché li proteggo e quale capofamiglia ho l’obbligo di farlo. A chi sbaglia gravemente e non vuole lui adeguarsi ai principi della famiglia gli mostro amore perché la disciplina è amore. Si disciplina chi ci è a cuore e non chi non ce ne frega niente di lui.
Inoltre non dimentichiamo che la scomunica è un atto che si compie quando il trasgressore commette un grave peccato e NON si pente. Quindi vuole lui essere scomunicato, perché gli si dà l’opportunità di non essere scomunicato, ma egli sceglie di proseguire per quella strada.

con simpatia

Seabiscuit
bruttus
00sabato 19 marzo 2005 09:41
Ciao Seabiscuits.
mi puoi spiegare quando Dio ha scomunicato qualcuno?
che sappia Dio sapeva gia che il diavolo avrebbe peccato, e questo lo si capisce chiaramente da una lettura accurata di ezecchiele eppure lo ha lasciato sbagliare in eden, e dopo questo non lo ha cacciato dal cielo lo puoi leggere in Giobbe,
a quel tempo il diavolo poteva essere al cospetto di Dio
Dio ha lasciato che Satana facesse il suo lavoro nel cielo anche sviando degli altri angeli ti chiedo: "perche non lo ha bandito come cancrena dal cielo?" per amore verso gli altri angeli lo avrebbe potuto fare.
libero1978
00sabato 19 marzo 2005 10:04
Visto che si parla sempre dello stesso argomento io vorrei dire una cosa.

Se mi scomunicano a me che sono cattolico per forza perchè mi hanno battezzato quando non capivo niente mi incavolo e credo che ho i miei buoni motivi perchè io non ho pregato nessuno di battezzarmi cattolico quando ero neonato e come tutti i neonati ho pianto pure quando mi hanno inzuppato la faccia.

Però se io sono grande e prima di diventare evangelico o mormone o buddista o testimone mi dicono:
Guarda, noi ti abbiamo insegnato bene le cose, vedi di non sgarrare perchè se no ti disassociamo.

E poi mi dicono: quando uno è disassociato succede questo, questo e quest'altro.

Io mi impegno e dico che sono d'accordo e ci metto la firma come se fosse un contratto.

Se poi io sgarro e mi disassociano è inutile che faccio tanto baccano perchè come se cose le ho accettate quando mi andavano
bene perchè non le accetto più quando non vanno più bene.

Quando uno fa un contratto deve accettare anche quando poi si è fatto male i conti e fa fallimento.

A me mi pare, e chiedo scusa se sbaglio, che quelli che fanno così in effetti e i conti li vogliono fare tornare lo stesso e la vogliono girare secondo i loro pensieri che fanno DOPO sono come i neonati che non sono mai cresciuti.

Scusate tanto, ma siccome qua si dicono le opinioni io ho detto la mia.
bruttus
00sabato 19 marzo 2005 12:30
Allora se la mettiamo cosi ti do perfettamente ragione.
Ma qui non stiamo dicendo se la wts puo o non puo farlo lo sappiamo perfettamente tutti che lo puo fare.
Ma non dite che è scritturale però.
Non dite che Dio ha disassociato o scomunicato qualcuno.
libero1978
00sabato 19 marzo 2005 12:50
Re:

Scritto da: bruttus 19/03/2005 12.30
Allora se la mettiamo cosi ti do perfettamente ragione.
Ma qui non stiamo dicendo se la wts puo o non puo farlo lo sappiamo perfettamente tutti che lo puo fare.
Ma non dite che è scritturale però.
Non dite che Dio ha disassociato o scomunicato qualcuno.



Se è scritturale non ti posso rispondere perchè ti devono rispondere i testimoni di Geova.

E' vero che a parte Miriam che l'ha mandata nel campo dei lebbrosi ( e a Miriam gli è andata di grasso perchè Mosè si mise a piangere e a pregare Dio, così mi ricordo nel film, se no chissà cose le capitava ) dici bene che Dio non ha mai scomunicato o disassociato nessuno.

Per esempio quando i parenti di Mosè si misero a fare polemiche con Mosè Dio non li scomunicò, ma aprì il terreno sotto i loro piedi e gli fece fare la fine dei topi.

E' meglio che a Dio non lo mettiamo proprio in mezzo perchè è meglio la scomunica che uno si può sempre pentire che ad essere sepolto vivo prima ancora che te ne accorgi.
bruttus
00sabato 19 marzo 2005 12:58
Su un punto siamo daccordo almeno.
quindi è meglio che lasciamo a Dio l'onere di giudicare e semmai condannare qualcuno.
libero1978
00sabato 19 marzo 2005 13:28
Re:

Scritto da: bruttus 19/03/2005 12.58
Su un punto siamo daccordo almeno.
quindi è meglio che lasciamo a Dio l'onere di giudicare e semmai condannare qualcuno.




Tu prima dici che Dio non ha scomunicato nessuno, poi invece confermi che Dio lo può fare perchè lui può giudicare, ma io penso che prima di essere d'accordo con me ti devi mettere d'accordo con te stesso.
bruttus
00sabato 19 marzo 2005 13:46
Ma hai letto quello che ho scritto?
non mi sembra di essermi contraddetto
il fatto che non Lo ha mai fatto non vuol dire che non Lo puo fare
Leggi bene prima di rispondere
libero1978
00sabato 19 marzo 2005 13:57
Re:

Scritto da: bruttus 19/03/2005 13.46
Ma hai letto quello che ho scritto?
non mi sembra di essermi contraddetto
il fatto che non Lo ha mai fatto non vuol dire che non Lo puo fare
Leggi bene prima di rispondere



Invece lo ha fatto con Miriam, gli ha appioppato la lebbra e l'ha messa in quarantena, ma che è, te lo sei già scordato?

Poi c'è voluta tutta la buona volontà di Mosè per farla riassociare, però Miriam si era pure pentita se no era fatti suoi se Dio lo ascoltava a Mosè.

Mi pare che sei proprio tu che devi leggere bene prima di rispondere.




bruttus
00sabato 19 marzo 2005 14:43
ma dove vuoi arrivare.
se vuoi dimostrare che sia cristiano quello che fanno fallo
se non sei in grado come tu stesso hai detto informati prima.
prenditi il dovuto tempo di perdere anni dentro ai TG poi potrai prenderne le difese ma non prendere per i fondelli persone che di tempo li dentro ne hanno perso tanto e conoscono quello che dicono
Seabiscuit
00sabato 19 marzo 2005 16:12
Re:

Scritto da: bruttus 19/03/2005 9.41
Ciao Seabiscuits.
mi puoi spiegare quando Dio ha scomunicato qualcuno?
che sappia Dio sapeva gia che il diavolo avrebbe peccato, e questo lo si capisce chiaramente da una lettura accurata di ezecchiele eppure lo ha lasciato sbagliare in eden, e dopo questo non lo ha cacciato dal cielo lo puoi leggere in Giobbe,
a quel tempo il diavolo poteva essere al cospetto di Dio
Dio ha lasciato che Satana facesse il suo lavoro nel cielo anche sviando degli altri angeli ti chiedo: "perche non lo ha bandito come cancrena dal cielo?" per amore verso gli altri angeli lo avrebbe potuto fare.



Caro bruttus

l'espulsione di Adamo ed Eva dal giardino di Eden come pena alla loro disubbidienza non la si può considerare una scomunica? Io penso proprio di si


Seabiscuit
Seabiscuit
00sabato 19 marzo 2005 16:23
A proposito del Diavolo che poteva trovarsi al cospetto di Dio, posso dirti che anche oggi i disassociati e anche gli apostati possono tranquillamente entrare in una sala del regno e sedersi affianco ad ogni TdG.

Seabiscuit
bruttus
00sabato 19 marzo 2005 16:45
certo che possono
ma non possono parlare con nessuno mentre il diavolo ha potuto tirarsi dietro molti angeli
solitary man
00sabato 19 marzo 2005 17:00
Re:

Scritto da: bruttus 19/03/2005 16.45
certo che possono
ma non possono parlare con nessuno mentre il diavolo ha potuto tirarsi dietro molti angeli



infatti è stato espulso dai cieli e non può più presentarsi al cospetto di Dio

inoltre Cora e company che misero in discussione l'autorità di Mosè pure vennero uccisi direttamente da Dio e non perchè avessero violato norme morali o interpretazioni della legge, ma solo per l'aver contestata l'autorità di Mosè, uomo imperfetto e peccaminoso che distrusse le stesse tavole della Legge in uno scatto d'ira e che si glorificò di poteri non suoi ... eppure Dio lo usò, come usò il debole Aaronne che cedette alla volontà del popolo e sacrificò al vitello d'oro, anche in quella circostanza Dio uccisse diversi israeliti ... insomma... il punto di vista di Dio verso i dissidenti mi sembra abbastanza chiaro. Per fortuna Dio non richiede ora di uccidere i dissidenti, ma neanche di fare come se niente fosse. Non significa questo che i TdG odiano gli ex, il fatto di non più rivolgere il saluto a quello che veniva considerato un proprio fratello o sorella è molto doloroso, ma viene fatto nella convinzione che serva per "pungolare" il cuore della persona perchè torni ad avere quello che si ritiene il favore di Dio. A torto o a ragione sull'applicazione della disassociazione la motivazione è quella sopra esposta, che va ad aggiungersi alla necessità di preservare l'unità e la serenità all'interno di un'organizzazione senza i "litigi" che caratterizzano ad esempio alcuni forum che trattano questi argomenti.

Ciauu
bruttus
00sabato 19 marzo 2005 17:11
Ammesso e non concesso che il diavolo sia stato espulso "è tutto da dimostrare"
comunque sarebbe vissuto in cielo fino al 1914 si parla sempre di circa 6000 anni di permanenza in cielo dopo il peccato.

Non ho mai messo in dubbio che Dio possa giudicare e condannare qualcuno come cora e abiram, pero Mose che era il condottiero di tutto il popolo incaricato direttamente da Dio, ne aveva dato anche la prova, non osò giudicare cora ma disse ti giudichi Dio.
Ora ti chiedo perche Mose non oso giudicare quelle persone ma lascio fare a Dio mentre oggi con tanta leggerezza disassociano alcuni?
solitary man
00sabato 19 marzo 2005 17:15
Re:
il punto messo da me in risalto è un altro: come Dio considera i dissidenti.
libero1978
00sabato 19 marzo 2005 17:21
Re:

Scritto da: bruttus 19/03/2005 14.43
ma dove vuoi arrivare.
se vuoi dimostrare che sia cristiano quello che fanno fallo
se non sei in grado come tu stesso hai detto informati prima.
prenditi il dovuto tempo di perdere anni dentro ai TG poi potrai prenderne le difese ma non prendere per i fondelli persone che di tempo li dentro ne hanno perso tanto e conoscono quello che dicono





Io non stò prendendo le difese di nessuno, mi stò regolando su quello che dici.

A me mi pare che il tempo lo stai perdendo adesso che getti veleno da tutti i pori e a me che ti sto a rispondere pure mi stai facendo perdere tempo e anche la pazienza quando a me il forum serve per conoscere cose religiosamente utili.

A me mi pare che dici solo cose che sono inutili e te e agli altri, quello che sai fare è buttare solo fango ma stai attento a non schizzarti tu stesso.

Qui se c'è uno che prende gli altri per i fondelli non sono io ma sei solo tu.

Ma guarda un pò a questo che mi offende, ma come si permette.

solitary man
00sabato 19 marzo 2005 17:28
comunque ...

Scritto da: bruttus 19/03/2005 17.11
Ora ti chiedo perche Mose non oso giudicare quelle persone ma lascio fare a Dio mentre oggi con tanta leggerezza disassociano alcuni?



non si usa affatto leggerezza ... non a caso esiste il comitato di appello ... inoltre il motivo della disassociazione è il recupero della persona, mentre nel caso di Mosè veniva direttamente giudicato e messo a morte, senza opportunità di appello o recupero.
libero1978
00sabato 19 marzo 2005 17:34
Re: comunque ...

Scritto da: solitary man 19/03/2005 17.28


non si usa affatto leggerezza ... non a caso esiste il comitato di appello ... inoltre il motivo della disassociazione è il recupero della persona, mentre nel caso di Mosè veniva direttamente giudicato e messo a morte, senza opportunità di appello o recupero.




Bravo Solitary man, era quello che volevo dire anch'io, ma tu sei più bravo di me a dire le cose.

Grazie
bruttus
00sabato 19 marzo 2005 17:41
Il come considera Dio i dissidenti dalla Sua parola mi sembra abbastanza chiaro.
il nocciolo della questione è: essere dissidenti da Dio=essere dissidenti dai TG?
Pensa che ognuno degli apostoli era dissidente verso la legge Mosaica ma erano dissidenti verso Dio?
Anche Cristo stesso dissideva dalla legge per loro era apostata ma dissideva da Dio?
Come vedi non è detto che quando qualcuno se ne va dall'organizzazione dei TG è per forza condannato da Dio
F.ebe
00sabato 19 marzo 2005 18:31
Re:

Scritto da: bruttus 19/03/2005 17.41

Il nocciolo della questione è: essere dissidenti da Dio=essere dissidenti dai TG?
Pensa che ognuno degli apostoli era dissidente verso la legge Mosaica ma erano dissidenti verso Dio?
Anche Cristo stesso dissideva dalla legge per loro era apostata ma dissideva da Dio?
Come vedi non è detto che quando qualcuno se ne va dall'organizzazione dei TG è per forza condannato da Dio




Alla prima domanda un cattolico o un evangelico ti risponde di no, un Testimone di Geova altrettanto ovviamente ti risponde di sì.

Gesù abolì la legge mosaica inchidandola sul suo strumento di morte ( Colossesi 2:14 )

Ma i giudei che non credevano in questa buona notizia lo considerarono un dissidente, violatore del sabato etc.etc. e lo condussero dinanzi al sinedrio dove fù condannato alla pena di morte. Certamente Dio non considerò un dissidente da se stesso il Suo Figlio. Tutt'altro.

Adesso vorresti paragonare il dissidente attuale a Gesù?
Se fai questo non ti offendere se a mia volta paragono il dissidente attuale al primo dissidente della storia del cristianesimo.



Cordialmente, Ebe

solitary man
00sabato 19 marzo 2005 18:38
Re:

Scritto da: bruttus 19/03/2005 17.41
Il come considera Dio i dissidenti dalla Sua parola mi sembra abbastanza chiaro.
il nocciolo della questione è: essere dissidenti da Dio=essere dissidenti dai TG?
Pensa che ognuno degli apostoli era dissidente verso la legge Mosaica ma erano dissidenti verso Dio?
Anche Cristo stesso dissideva dalla legge per loro era apostata ma dissideva da Dio?
Come vedi non è detto che quando qualcuno se ne va dall'organizzazione dei TG è per forza condannato da Dio



anche Cora e company erano convinti di essere dissidenti solo nei confronti di Mosè ... stessa cosa probabilmente Imeneo e Fileto e company
solitary man
00sabato 19 marzo 2005 18:41
Re:

Scritto da: bruttus 19/03/2005 17.41
Come vedi non è detto che quando qualcuno se ne va dall'organizzazione dei TG è per forza condannato da Dio



non è detto neanche che sia approvato
bruttus
00sabato 19 marzo 2005 23:56
Il fatto è che qualcuno si arroga il diritto di giudicare, cosa riservata solo a Dio.

Giacomo 4:11,12 Cessate di parlare gli uni contro gli altri, fratelli. Chi parla contro un fratello o giudica il proprio fratello parla contro la legge e giudica la legge. Ora se tu giudichi la legge, non sei operatore della legge, ma giudice.
C'è un solo legislatore e giudice, colui che puo salvare e distruggere. Ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo?


Se tu giudichi il tuo prossimo è come se prendessi a pedate Dio e la sua legge e ti mettessi sul suo trono per giudicare al suo posto.
Chi.dove.quando
00domenica 20 marzo 2005 01:38
Re: Re:

Scritto da: solitary man 19/03/2005 18.41


non è detto neanche che sia approvato




Caro moderatore,

prendo atto che da da tempo, con mia somma sorpresa (perchè pensavo un tempo che fosse molto improbabile), con quanto disprezzo, con quante velate allusioni spesso e volentieri, sono trattati i singoli dissidenti ed in genere i cosiddetti peccatori impenitenti, sottoposti, come sono, a continui giudizi di ordine morale da parte di ex compagni, pronti, con un metaforico mitra in mano, a sparare raffiche taglienti ad pesonam, quasi sostituendosi all'Iddio che si vantano di servire.
Non riesco a concepire tanta spietata ferocia morale, tanta certezza d'essere fra le fila del plotone incaricato dell'esecuzione. Da dove la tranquillità d'essere dalla parte di chi crede d'avere in mano la spada di Damocle?
Mentre è vero che dalla parte opposta non sono tanto da meno, gli attacchi, però, pur non giustificandoli, non mi sembrano rivolte particolarmente ai singoli, per i quali leggo spesso parole di apprezzamento per la loro fede e la loro convinzione, quanto rivolti all'impostazione dell'impianto dottrinale ed alla sua regia.
Sarebbe opportuno che cessassero sia gli uni che gli altri, limitandosi, da entrambe le parti, a risposte concrete, senza aggiunta di aggetivi qualificativi e velati giudizi morali.

Come non guardare, a questo punto, ai due millenni di lotte fratricide in seno alle comunità dei sedicenti sostenitori di un cristianesimo morto sul nascere e disfatto nella sua essenza?

Matteo 5:
"43 Voi avete udito che fu detto: "Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico". 44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici, [benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano,] e pregate per quelli [che vi maltrattano e] che vi perseguitano, 45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46 Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno lo stesso anche i pubblicani? 47 E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno anche i pagani altrettanto?"

Fra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare. Meglio risparmiare giudizi e dimostrare amore e simpatia.

Chidoqua









solitary man
00domenica 20 marzo 2005 10:23
Re:

Scritto da: bruttus 19/03/2005 23.56
Il fatto è che qualcuno si arroga il diritto di giudicare, cosa riservata solo a Dio.

Giacomo 4:11,12 Cessate di parlare gli uni contro gli altri, fratelli. Chi parla contro un fratello o giudica il proprio fratello parla contro la legge e giudica la legge. Ora se tu giudichi la legge, non sei operatore della legge, ma giudice.
C'è un solo legislatore e giudice, colui che puo salvare e distruggere. Ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo?

Se tu giudichi il tuo prossimo è come se prendessi a pedate Dio e la sua legge e ti mettessi sul suo trono per giudicare al suo posto.



Ma il "giudizio" finale rimane nelle mani di Dio, ma Dio disse anche di rimuovere coloro che promuovevano insegnamenti diversi, e che non dovevano tollerare al proprio interno determinate cose, vedi i messaggi alle sette congregazioni di rivelazione.
solitary man
00domenica 20 marzo 2005 10:33
Re: Re: Re:
Caro moderatore,

azz... come siamo ufficiali [SM=g27994]m6:

prendo atto che da da tempo, con mia somma sorpresa (perchè pensavo un tempo che fosse molto improbabile), con quanto disprezzo, con quante velate allusioni spesso e volentieri, sono trattati i singoli dissidenti ed in genere i cosiddetti peccatori impenitenti, sottoposti, come sono, a continui giudizi di ordine morale da parte di ex compagni, pronti, con un metaforico mitra in mano, a sparare raffiche taglienti ad pesonam, quasi sostituendosi all'Iddio che si vantano di servire.

Difatti quelle persone che lo fanno, sia TdG che non , sbagliano

Non riesco a concepire tanta spietata ferocia morale, tanta certezza d'essere fra le fila del plotone incaricato dell'esecuzione.

Ma infatti manco io, e quando ero tra i TdG a chi manifestava simili comportamenti cercavo di farlo ragionare sull'esempio del figlio "prodigo" e se continuava con quel modo di fare me lo "sbranavo" sia esso anziano che pioniere o semplice proclamatore perchè non era e non è un comportamento cristiano. E inoltre come dice giustamente bruttus, il giudizio è nelle mani di Dio

Da dove la tranquillità d'essere dalla parte di chi crede d'avere in mano la spada di Damocle?

Ma i VERI TdG non credono di avere tale spada.

Mentre è vero che dalla parte opposta non sono tanto da meno, gli attacchi, però, pur non giustificandoli, non mi sembrano rivolte particolarmente ai singoli, per i quali leggo spesso parole di apprezzamento per la loro fede e la loro convinzione, quanto rivolti all'impostazione dell'impianto dottrinale ed alla sua regia.

Beh, ciò non toglie che i singoli attacchi debbano comunque rimanere nel limite del rispetto per le credenze altrui, se no si chiude il dialogo a priori.

Sarebbe opportuno che cessassero sia gli uni che gli altri, limitandosi, da entrambe le parti, a risposte concrete, senza aggiunta di aggetivi qualificativi e velati giudizi morali.

Esatto, è quello che come moderatori stiamo cercando di fare.

Come non guardare, a questo punto, ai due millenni di lotte fratricide in seno alle comunità dei sedicenti sostenitori di un cristianesimo morto sul nascere e disfatto nella sua essenza?

Matteo 5:
"43 Voi avete udito che fu detto: "Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico". 44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici, [benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano,] e pregate per quelli [che vi maltrattano e] che vi perseguitano, 45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46 Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno lo stesso anche i pubblicani? 47 E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno anche i pagani altrettanto?"
Fra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare. Meglio risparmiare giudizi e dimostrare amore e simpatia.
Chidoqua


Concordo, ciao Chi
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