Don di Noto indagato per falso

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(Upuaut)
00lunedì 19 novembre 2007 18:51
Don di Noto indagato per falso

Diffuse notizia tendenziosa incassando solidarieta' politica

(ANSA) - CATANIA, 17 NOV - Perquisita dalla GdF la sede di Avola dell'associazione antipedofilia Meter e indagato per falso il presidente don Fortunato di Noto. Secondo la Procura di Catania il sacerdote il 6 novembre,dopo un furto di 100 euro nella sede di Meter,avrebbe diffuso la 'falsa e tendenziosa notizia' che era stato un raid vandalico,un grave gesto intimidatorio ai danni di un'associazione fortemente esposta nella lotta contro la pedofilia.E aveva incassato immediata solidarieta' da politici e istituzioni.

www.ansa.it/site/notizie/awnplus/news_collection/awnplus_italia/2007-11-17_117132...
mioooo
00mercoledì 28 novembre 2007 21:55
Re:
(Upuaut), 19/11/2007 18.51:

Don di Noto indagato per falso

Diffuse notizia tendenziosa incassando solidarieta' politica

(ANSA) - CATANIA, 17 NOV - Perquisita dalla GdF la sede di Avola dell'associazione antipedofilia Meter e indagato per falso il presidente don Fortunato di Noto. Secondo la Procura di Catania il sacerdote il 6 novembre,dopo un furto di 100 euro nella sede di Meter,avrebbe diffuso la 'falsa e tendenziosa notizia' che era stato un raid vandalico,un grave gesto intimidatorio ai danni di un'associazione fortemente esposta nella lotta contro la pedofilia.E aveva incassato immediata solidarieta' da politici e istituzioni.

www.ansa.it/site/notizie/awnplus/news_collection/awnplus_italia/2007-11-17_117132...



Il sacerdote è accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di un minore di 14 anni
Il vescovo Monari: "Il grave tenore delle accuse deve essere attentamente valutato"
Pedofilia, arrestato vicedirettore
del seminario della diocesi di Brescia
Don Riboldi: "Non si può gettare fango su tutti per qualche mela marcia"

BRESCIA - Il vicedirettore del seminario della diocesi di Brescia, Marco Baresi, 38 anni, è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile per pedofilia. Gli agenti hanno eseguito un ordine di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale della città lombarda. Le accuse per il sacerdote sono di violenza sessuale aggravata ai danni di un minore di 14 anni e detenzione di materiale pedopornografico.

Il vescovo di Brescia, Luciano Monari, e il vicario generale, monsignor Francesco Beschi, hanno affidato a una nota il loro commento sull'arresto, che hanno definito "forte e doloroso", augurandosi "che si giunga il più rapidamente possibile a chiarire i fatti e le responsabilità". "Manifestiamo la nostra vicinanza a don Baresi, alla sua famiglia, al Seminario e a tutte le persone coinvolte", sottolineano i due prelati.

"La notizia che abbiamo appreso - spiegano il vescovo e il vicario generale - ci addolora profondamente. Don Marco Baresi è un sacerdote conosciuto e stimato da moltissime persone. Gli incarichi che gli sono stati affidati sono espressione e riconoscimento di una stima diffusa e avvalorata. Il grave tenore delle accuse deve essere attentamente valutato. Il dramma di chi è vittima di pedofili non può essere in alcun modo sottovalutato e tanto meno eluso a maggior ragione se coinvolge sacerdoti, ma la delicatezza della situazione di chi si trova accusato di una colpa tanto grave ed è innocente è pure di grande portata".

Sulla vicenda interviene anche Monsignor Antonio Riboldi, vescovo emerito di Acerra: "La Chiesa non ha peli sulla lingua e se verrà dimostrato che questo sacerdote avrà sbagliato, sarà condannato. In ogni caso la Chiesa non va criminalizzata anche se attualmente è in atto una strategia diabolica volta a colpirla nel suo complesso. Ma non si può gettare fango su tutti per qualche mela marcia".

(27 novembre 2007)


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