E se Gesù non fosse mai esistito....?

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husband70
00sabato 30 aprile 2005 10:51
Oramai anche un lettore distratto di questo forum avrà compreso che sono un laico dalla testa ai piedi e leggendo il tipolo del topic dirà: eccolo qui a negare la storicità della figura di Gesù Cristo.

In effetti se dovessimo esaminare i documenti che ci sono pervenuti al di fuori del cristianesimo stesso potremmo anche arrivare alle conclusioni di Voltaire e degli illuministi e di tanti storici odierni che hanno dei dubbi notevoli sulla effettiva comparsa sulla faccia di questa terra di un uomo chiamato Gesù di Nazareth.

E credo che non serva molto rifersi alle testimonianze di Plinio, Tacito e Svetonio o a quelle Giuseppe Flavio, di cui le adulterazioni dei testi sono evidenti.

Le copie degli annali sono realmente identiche a quelle scritte in origine? I riferimenti a gesù potrebbero essere postumi?
Al contrario, non potrebbe esserci stata un ben più abbondante storiografia sul personaggio Gesù che il potere anticristiano dei primi due secoli avrebbe potuto aver soppresso.

Perciò arrivo alla conclusione che voler dimostrare la storicità di Gesù sulla base dei codici, dei papiri e delle pergamene non è una strada facilmente percorribile.

Ma ( udite,udite! ) a mio parere ci sono prove ben più concrete della storicità di Gesù Cristo che vanno bel al di là delle labili testimonianze storiche.

Negli ultimi mesi ho riletto attentamente i vangeli ( non che sappia citare capitoli e versetti come fà mia moglie TdG) e la prova più tangibile della reale esistenza dell'uomo Gesù sono i vangeli stessi.

Non credo proprio che la mente di un semplice uomo, con tutte le sue storture, avrebbe potuto partorire un insegnamento di levatura così superiore.

Ho letto qualcosa di Siddharta, di Maometto e di altri filosofi, ma il pensiero e le azioni di Gesù appartengono ad un'altra dimensione.

Specialmente in un contesto giudaico in cui lo straniero gentile era visto come il demonio lui avvicina centurioni romani, guarisce una donna fenicia, guarisce una donna impura per i mestrui, guarisce in giorno di sabato.

In un contesto in cui la donna era vista come un essere inferiore non esita a conversare con una donna straniera appartenente al ceppo samaritano avverso ai giudei.

Gesù non ha i pregiudizi e le tare comuni agli esseri umani,
precorre di qualche millennio i pensieri antirazzisti, antinazionalisti, pone la parità dei sessi e a me questo sembra qualcosa non tanto straordinario quanto unico.

La sua non violenza, la sua tolleranza, la sua visione dei rapporti umani basati sull'amore e sul perdono. La sua condanna estremamente coraggiosa dell'ipocrisia dei religiosi del tempo
ne fanno un uomo che è difficile costruire a tavolino.

"Beati i miti perchè erediteranno la terra"," amate i vostri nemici", non giudicate se non volete essere giudicati". Quale
illuminato filosofo è arrivato a tanto? E quale essere umano è mai riuscito a tanto?

Anche se stento a credere che Gesù era Dio stesso sceso in terra perchè penso che nessuna scatola cranica ( neppure quella di Gesù) possa contenere l'infinità di Dio, sicuramente Gesù era direttamente illuminato da quel Dio che tutti ricerchiamo ansiosamente.

E nessun essere umano comune, nè alcun gruppo umano " normale" poteva elaborare un uomo e partorire un insegnamento di sovrumana perfezione.

Ecco perchè, aldilà dei documenti storici, integri o contraffati che ci siano pervenuti, credo nella realtà dell'esistenza storica di Gesù Cristo.

Che poi le religioni, con in testa quella cattolica, abbiano stravolto nei fatti questa perfezione e tutt'altro discorso che il tutto fà ricadere nuovamente nelle umane miserie dell'uomo comune.


Saluti.
Meditando
00sabato 30 aprile 2005 21:44
Re:

Scritto da: husband70 30/04/2005 10.51

.....E nessun essere umano comune, nè alcun gruppo umano " normale" poteva elaborare un uomo e partorire un insegnamento di sovrumana perfezione.......


Saluti.



Bene, chiarito questo, chi era gesù?

libero1978
00domenica 1 maggio 2005 18:13
io sono d'accordo con quello che dice husband che gli insegnamenti di Gesù, specialmente quando ha fatto il sermone sulla montagna sono cose superiori all'uomo.

Però io ci ho l'impressione che gli insegnamenti di Gesù sono così alti che l'uomo non ci arriva a metterli in pratica.

Anzi, vedendo come hanno reagito i cristiani io penso che sono stati talmente scioccati che hanno finito per fare tutto il contrario di quello che ha insegnato.

Alle volte, come si dice, troppa luce acceca.

Ah, volevo dire un'altra cosa, che se qualcuno che medita continua a meditare invece di parlare ci fa più bella figura. [SM=g27994]m6:

Chi.dove.quando
00lunedì 2 maggio 2005 01:34
Re:

Scritto da: husband70 30/04/2005 10.51
Oramai anche un lettore distratto di questo forum avrà compreso che sono un laico dalla testa ai piedi e leggendo il tipolo del topic dirà: eccolo qui a negare la storicità della figura di Gesù Cristo.


Negare o affermare non è cosa così semplice. Non può esserci nel contempo una negazione ed una affermazione: o una o l'altra, ma non entrambe. In assenza dell'una e dell'altra esiste solo il dubbio, l'incertezza, l'ignorare.


In effetti se dovessimo esaminare i documenti che ci sono pervenuti al di fuori del cristianesimo stesso potremmo anche arrivare alle conclusioni di Voltaire e degli illuministi e di tanti storici odierni che hanno dei dubbi notevoli sulla effettiva comparsa sulla faccia di questa terra di un uomo chiamato Gesù di Nazareth.

Intanto nessun documento dell'epoca, nemmeno cristiano, ci parla di "Gesù di Nazareth". Non ce ne parlano Filone Alessandrino e Giuseppe Flavio, che erano suoi paesani e contemporanei.

E credo che non serva molto rifersi alle testimonianze di Plinio, Tacito e Svetonio o a quelle Giuseppe Flavio, di cui le adulterazioni dei testi sono evidenti.

Concordo!

Le copie degli annali sono realmente identiche a quelle scritte in origine? I riferimenti a gesù potrebbero essere postumi?

Domande legittime! Sono molte le preoccupazioni degli studiosi.

Negli ultimi mesi ho riletto attentamente i vangeli ( non che sappia citare capitoli e versetti come fà mia moglie TdG) e la prova più tangibile della reale esistenza dell'uomo Gesù sono i vangeli stessi.


Nessuno, a tutt'oggi, ha ancora dimostrato che la redazione dei vangeli risalga a prima del 140/(160 d.c.


Non credo proprio che la mente di un semplice uomo, con tutte le sue storture, avrebbe potuto partorire un insegnamento di levatura così superiore.

Ho letto qualcosa di Siddharta, di Maometto e di altri filosofi, ma il pensiero e le azioni di Gesù appartengono ad un'altra dimensione.

Specialmente in un contesto giudaico in cui lo straniero gentile era visto come il demonio lui avvicina centurioni romani, guarisce una donna fenicia, guarisce una donna impura per i mestrui, guarisce in giorno di sabato.

In un contesto in cui la donna era vista come un essere inferiore non esita a conversare con una donna straniera appartenente al ceppo samaritano avverso ai giudei.

Gesù non ha i pregiudizi e le tare comuni agli esseri umani,
precorre di qualche millennio i pensieri antirazzisti, antinazionalisti, pone la parità dei sessi e a me questo sembra qualcosa non tanto straordinario quanto unico.

La sua non violenza, la sua tolleranza, la sua visione dei rapporti umani basati sull'amore e sul perdono. La sua condanna estremamente coraggiosa dell'ipocrisia dei religiosi del tempo
ne fanno un uomo che è difficile costruire a tavolino.

"Beati i miti perchè erediteranno la terra"," amate i vostri nemici", non giudicate se non volete essere giudicati". Quale
illuminato filosofo è arrivato a tanto? E quale essere umano è mai riuscito a tanto?

Anche se stento a credere che Gesù era Dio stesso sceso in terra perchè penso che nessuna scatola cranica ( neppure quella di Gesù) possa contenere l'infinità di Dio, sicuramente Gesù era direttamente illuminato da quel Dio che tutti ricerchiamo ansiosamente.

E nessun essere umano comune, nè alcun gruppo umano " normale" poteva elaborare un uomo e partorire un insegnamento di sovrumana perfezione.


La cara forista Topsy ha riportato più volte notizie che potrebbero rispondere ai tuoi interrogativi. Se legge la pregherei di citarne alcune.

Ecco perchè, aldilà dei documenti storici, integri o contraffati che ci siano pervenuti, credo nella realtà dell'esistenza storica di Gesù Cristo.

Non faccio commenti. Non sarò certamente io a determinarne l'esistenza storica o a negarla. E', d'altro canto, un argomento altamente scottante e tabù da affrontare. Personalmente ho una certa opinione, ma, appunto, è una ...certa opinione..., certezze non ne ho.

Che poi le religioni, con in testa quella cattolica, abbiano stravolto nei fatti questa perfezione e tutt'altro discorso che il tutto fà ricadere nuovamente nelle umane miserie dell'uomo comune.

In realtà ci sarebbe molto altro da dire.


Saluti.

Teodoro Studita
00lunedì 23 maggio 2005 23:56
Nessuno che abbia un minimo di cognizione di causa mette più in discussione l'esistenza storica di Gesù.
E' singolare pensare del resto che un miliardi di persone in questi anni abbiano creduto in una colossale farsa, certo tutto è possibile, ma permettetemi che è del tutto improbabile.
Altra cosa è dire che Gesù fosse il Figlio di dio, o una Persona della Trinità, su quello possiamo discutere quanto volete, ma mettere in dubbio l'esistenza di un Gesù di Nazareth fa sorridere.
Un saluto,

PS. Se proprio è necessario qualche forista volenteroso potrà postare alcune centinaia di riferimenti sulla storicità di Gesù, ma per quello che mi riguarda (e riguarda pressoché tutta la comunità scientifica) è un fatto del tutto assodato.
animhatua
00martedì 24 maggio 2005 12:16
A proposito del; Gesù personaggio storico: Vi riporto un prezioso documento al tal proposito che posseggo da numerosi anni, fa parte di un libretto altrettanto prezioso in formato word, regalatomi da uno studente, spero possa esservi utile a dipanare la questione come lo è stato per me a suo tempo,magari approfondiremo partendo da queste basilari informazioni riguardanti il Gesù storico tema IT del tread,Le note per qualsiasi ulteriore ricerca sono numerate nelle citazioni ed elencate in fondo.
''Mettere in dubbio l'esistenza storica di Gesù non è seriamente possibile.
Oltre ai numerosi scritti cristiani tra i quali eccellono i vangeli, esistono anche se in minor numero documenti non cristiani, ossia pagani e giudaici. Sebbene questi risultino scarsi di notizie e siano stati scritti da autori indifferenti o addirittura ostili a Gesù, sono tuttavia importanti perché ci informano sul modo in cui i contemporanei avevano reagito di fronte al fenomeno del cristianesimo e su ciò che essi sapevano del suo fondatore, un certo Gesù di Nazaret soprannominato il Cristo.'' I DOCUMENTI SU GESÙFonti paganeFonti giudaiche
Fonti cristiane
Vangeli apocrifi
 I DOCUMENTI SU GESÙFontipagane(1)Possediamo notizie su Gesù nelle opere di alcuni scrittori latini. Oltre a particolari propri, tutti ci attestano che egli è veramente esistito. PLINIO IL GIOVANE (62-114 d.C.). Quando era governatore della Bitinia, in una lettera inviata all'imperatore
Traianonel 112, domanda come debba comportarsi nei confronti dei cristiani. Brevemente riferisce che alcune persone,una volta cristiane, ma poi allontanatesi dalla Chiesa perché l'imperatore aveva proibito le associazioni segrete,avevano fatto delle rivelazioni sui loro servizi religiosi. Al riguardo riferisce: Adfirmabantautem hanc fuisse summam vel culpae suae vel erroris, quod essent soliti statodie ante lucem convenirecarmenque Christo quasi deo dicere... (Ep. X, 96)
«Affermavano inoltre che tutto il loro crimine o errore sarebbe consistito nel fatto che solevano riunirsi in un giorno determinato della settimana, prima del sorgere del sole, e cantare un inno a Cristo come a un Dio...».Traiano risponde in modo tollerante: non ricercare i cristiani, ma se denunciati non con lettera anonima, bisogna punirli se non accettano di sacrificare agli dei (Ep. X, 97).
Un secolo più tardi Tertulliano rimprovererà all'imperatore la illogicità di questa strana sentenza affermando: se ritieni colpevoli i cristiani, perché non vai anche a cercarli? Se non li ritieni colpevoli perché condanni quelli che vengono denunciati? PUBLIO CORNELIO TACITO (55-120 d.C.). Verso il 116 Tacito, grande storico romano,scrive la storia dell'impero tra gli anni 14 e 68 d.C. servendosi anche delle Storie di Plinio il Vecchio,testimone della caduta di Gerusalemme. Nei suoi Annali descrive tra l'altro l'incendio di Roma verificatosi nell'anno 64. Incendio che il popolo attribuì a Nerone il quale, per scagionarsi non trovò di meglio che accusare i cristiani. Sed non opehumana, non largitionibus principis aut deum placamentis decedebat infamia, quiniussum incendium crederetur ergo abolendo rumori Nero subdidit reos etquaesitissimis poenis adfecit, quos per flagitia invisos vulgus chrestianosappellabat austor nominis eius Christus, Tiberio imperitante, per procuratoremPontium Pilatum supplicio adfestus erat (Annales, Xv, 44).
«Ma l'oltraggiosa convinzione che l'incendio fosse stato ordinato non cessava né con mezzi umani, né con le elargizioni sovrane, né con i sacrifici espiatori,per cui Nerone, volendo mettere a tacere questa diceria, diede la colpa ad altri e punì con raffinati supplizi coloro che la gente chiamava "crestiani"e che, a causa delle loro scelleratezze, erano odiati da tutti. Questo nome ha avuto origine da Cristo, che fu condannato a morte sotto il regno di Tiberio dal procuratore Ponzio Pilato».CAIO SVETONIO TRANQUILLO (75-150 d.C.). In qualità di segretario privato sotto l'imperatore Traiano e Adriano, aveva libero accesso agli archivi imperiali.Scrisse verso il 120 la Vita dei dodici Cesari nella quale a proposito di Claudio (41-54 d.C.) riferisce: Judaeos,impulsore Chresto, adsidue tumultuantes Roma expulit (vita Claudii, 25).
«espulse da Roma i Giudei i quali, istigati da un certo Crestos, provocavano spesso tumulti».E' molto probabile che con l'espressione «impulsore Chresto » ci si riferisca a Cristo; ciò risulta dal fatto che era usuale accanto a «Christus» anche la scrittura «Chrestos». Anche Tacito parla di «Chrestiani» e dal contesto risulta evidente che si riferisce ai seguaci di Cristo. MARABAR SERAPION. Un manoscritto siriaco del VII secolo contiene il testo di una lettera del siriano Mara Bar Serapion a suo fratello Serapione. La lettera è certamente successiva al 73 d.C.: «Che vantaggio trassero gli ateniesi dal condannare a morte Socrate?... gli uomini di Samo dal bruciare Pitagora?... i giudei dal giustiziare il loro sapiente Re? Fu proprio dopo tale [delitto] che il loro regno fu distrutto [evidentemente la distruzione di Gerusalemme]. Dio giustamente vendicò questi tre uomini saggi:gli ateniesi morirono di fame; gli uomini di Samo furono sopraffatti dal mare; i giudei, rovinati e cacciati dalla loro terra, vivono in completa diaspora. Ma Socrate non morì per i buoni; continuò a vivere nell'insegnamento di Platone.Pitagora non morì per i buoni; continuò a vivere nella statua di Hera. Né morì per i buoni il Re sapiente; continuò a vivere nell'insegnamento che aveva impartito» (Manoscritti siriaci del British Museum: Supplemento 14, 65[SM=g27989].A differenza dei precedenti documenti, qui il riferimento a Gesù è indiretto,tuttavia il testo che presenta Socrate e Pitagora quali personaggi storici, pone accanto a loro come figura storica anche il «saggio Re»dei Giudei. Questi non può essere che Gesù di Nazaret, il quale fu giustiziato(crocifisso) e con il suo messaggio dette «nuove leggi» all'umanità.Fonti giudaiche
Le fonti giudaiche non riportano molte notizie su Gesù e in genere dimostrano un atteggiamento ostile. TALMUD BABILONESE. È una raccolta di riflessioni e di tradizioni ebraiche.«Viene tramandato: Alla vigilia (del sabbat e) della pasqua si appese Jesu (il nazareno). Un banditore per quaranta giorni andò gridando nei suoi confronti: "Egli (Jesu il nazareno) esce per essere lapidato, perchè ha praticato la magia e ha sobillato e deviato Israele.Chiunque conosca qualcosa a sua discolpa, venga e l'arrechi per lui". Manon trovarono per lui alcuna discolpa, e lo appesero alla vigilia (del sabbat e)della pasqua» (2) (Sanhedrin 43a).il Talmud riporta notizie su Gesù non conformi a verità, però è importante perché indica come data della morte di Cristo il 14 di Nisan, la stessa segnalata nel vangelo di Giovanni. GIUSEPPE FLAVIO. Storico di rilievo della nazione giudaica. Nato a Gerusalemme nel 37 da famiglia di stirpe sacerdotale, abitò a lungo in questa città. Conobbe la prima comunità cristiana di cui si interessò con atteggiamento critico.Passato al servizio della dinastia dei Flavi, partecipò con i romani alla distruzione di Gerusalemme nell'anno 70. Nella sua opera Antichità giudaiche, pubblicata a Roma intorno al 93, si trovano due passi importanti. 1.testo: «A quell'epoca visse Gesù, un uomo sapiente (se uomo lo si può chiamare). Egli operò cose mirabili (ed era maestro di quegli uomini che accolgono con gioia la verità). Molti Giudei e pagani egli attrasse a sé. (Egli era il Messia). E quando su accusa dei nostri uomini più autorevoli Pilato lo ebbe condannato alla morte di croce, coloro che lo avevano amato, non desistettero. (Egli infatti apparve loro vivente il terzo giorno, come avevano annunziato di lui, fra mille altre cose mirabili, i Profeti inviati da Dio). E fino ad oggi non è più venuta a cessare la comunità dico loro che da lui traggono il nome di Cristiani» (XVIII 3,3).Questo testo, riportato in tutti i codici antichi, è importante per attestare la storicità di Gesù, ma contiene alcune espressioni che con molta probabilità furono interpolate da mano cristiana e sono quelle incluse tra parentesi.Sorprende infatti una testimonianza a favore della messianità di Gesù da parte di un giudeo ostile alla nuova religione. A conferma del tenore originale del testo esiste una versione araba (pubblicata nel 1971). Essa è particolarmente degna di fede, in quanto è stata riportata da un ambiente cristiano che non aveva certo interesse a ridurre la figura di Gesù.«In questo tempo ci fu un uomo saggio che era chiamato Gesù. La sua condotta era buona edera noto per essere virtuoso. E molti fra i giudei e fra le altre nazioni divennero suoi discepoli. Pilato lo condannò ad essere crocifisso e a morire.Ma quelli che erano diventati suoi discepoli non abbandonarono il suo discepolato. Essi raccontarono che egli era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione e che era vivo; forse, perciò, era il Messia, del quale i profeti hanno raccontato meraviglie» (3).2.testo:
«Il Sommo Sacerdote Anna riuni il Sinedrio a giudizio e fece comparire davanti ad esso Giacomo, fratello di Gesù detto il Cristo, e con lui alcuni altri, e li condannarono a morte mediante lapidazione» (XX 9,1).
Si tratta di Giacomo, capo della comunità di Gerusalemme, lapidato nella Pasqua del 62 e denominato anche da S. Paolo « fratello del Signore » (in aramaico sono chiamati fratelli anche i parenti prossimi) (4). Ci si può domandare perché le fonti non cristiane siano così esigue a proposito di Gesù. Benché le testimonianze che possediamo siano sufficienti a renderci certi della sua esistenza, possiamo rispondere a questo interrogativo con quanto scrive V. Messori: «Nessuno di quegli scrittori avrebbe potuto occuparsi di lui [Gesù] se non per inciso. Essi parlano di coloro che furono "re" nell'ordine della forza e della sapienza. Le tracce che Gesù ha lasciato non sono quelle su cui si basa la storia ufficiale: palazzi reali, templi, monete con il suo nome e il suo profilo, segni di guerre e di conquiste. Egli ha lasciato solo un elemento impalpabile, in apparenza insignificante: la sua parola, affidata a un gruppo dirozzi provinciali. Non è un caso, infatti, che le testimonianze antiche più che di lui parlino degli effetti "politici" della sua esistenza. Gli storici, cioè, non hanno colto il Cristo, confuso com'era nel torrente delle vicende orientali. Hanno notato invece il cristianesimo, che andava organizzandosi come vivace e inquietante "gruppuscolo" che era impossibile disperdere» (5).Fonti cristiane
Sei documenti giudaici e pagani attestano l'esistenza storica di Gesù, è a quelli cristiani che dobbiamo rivolgerci per conoscere chi è veramente Gesù,la sua vita, il suo messaggio.
Le fonti cristiane, ossia i 27 libri del Nuovo Testamento, costituiscono la documentazione più antica ed autorevole. I VANGELI. In quattro redazioni diverse ci mettono in contatto con la figura storica di Gesù e con il suo insegnamento, ossia con quello che Gesù ha detto e fatto nella sua vita pubblica, fino alla sua morte e risurrezione. Scritti in greco nella seconda metà del I secolo, vennero attribuiti dalla antica tradizione a quattro autori diversi. Due apostoli: Matteo e Giovanni; due discepoli di apostoli: Marco e Luca (6).«Matteo e Luca iniziano dalla nascita di Gesù,Marco dalla predicazione del Battista, Giovanni dalla preesistenza di Gesù come Verbo presso Dio» (7). La più antica testimonianza è quella di Papia, vescovo di Gerapoli. Nella sua opera scritta verso il 120 (ampiamente citata da Eusebio) riferisce esplicitamente che Matteo, Marco e Giovanni scrissero un vangelo. L'importanza storica di tale attestazione è dovuta al fatto che Papia stesso dichiara di aver attinto le sue informazioni direttamente dai discepoli degli apostoli. Ireneo, nato a Smirne verso il 130, fu discepolo del vescovo Policarpo (a sua volta discepolo diretto dell'apostolo Giovanni).Trasferitosi con la comunità cristiana a Lione, ne divenne vescovo. Fu dunque un testimone qualificato sia della Chiesa orientale che di quella occidentale.Scrive verso il 180:«Matteo, che stava tra gli Ebrei, pubblicò il vangelo in ebraico mentre Pietro e Paolo evangelizzavano Roma, e vi fondarono la Chiesa. Dopo la partenza di questi, anche Marco, il discepolo e l'interprete di Pietro, trascrisse ciò che Pietro aveva insegnato, e Luca,compagno di Paolo, redasse il vangelo annunziato da quello. Di poi Giovanni,discepolo del Signore che riposò sul suo petto, pubblicò il suo vangelo dimorando a Efeso nell'Asia» (Adv. Haer., III, 1,1).Sempre nel secolo II merita attenzione la testimonianza di Giustino, martire a Roma nel165. Nella prima Apologia e nel Dialogo con Trifone parla delle «memorie degli apostoli» e precisa che si chiamano vangeli.
Il Canone Muratoriano, elenco dei libri sacri risalenti al II secolo (ritrovato la L. Muratori e attualmente alla Biblioteca Ambrosiana di Milano), mutilo nella parte riguardante Matteo e Marco, menziona espressamente Luca e Giovanni. Altr'iscritti anche più antichi dei precedenti, come la Didaché, una specie di catechismo databile verso la fine del primo secolo,e la lettera di Clemente Romano, citano già i quattro vangeli come libri sacri,anche se non hanno occasione di parlare dei loro autori ([SM=g27989]. Inoltre il nome degli evangelisti risulta dalle opere di Clemente Alessandrino,Tertulliano, Origene, composte verso il 200.
Da ciò che si è detto qui in breve si rileva che a metà del II secolo la comunità cristiana primitiva conosceva i quattro vangeli e dava loro importanza storica come a libri provenienti dal tempo degli apostoli e come documenti che procedevano dalla trasmissione orale di essi (9). ATTI DEGLI APOSTOLI. Con il terzo vangelo in principio costituirono una sola opera che noi oggi intitoleremmo«Storia delle origini cristiane». Negli Atti infatti, viene presentato lo sviluppo della Chiesa fondata da Gesù, nei suoi momenti essenziali sotto l'azione dello Spirito Santo.
L'arco di tempo considerato va dall'anno 30 al 63.È riportato il primo annuncio su Gesù fatto da Pietro ai suoi contemporanei,quando ancora questo poteva essere controllato dai testimoni oculari dei fatti.La separazione dal testo del vangelo avvenne quando i cristiani desiderarono possedere i quattro vangeli in un solo codice. Ciò dovette avvenire molto presto, prima del 150. L'autore degli Atti è identificato concordemente dalla tradizione della Chiesa con Luca. Lo dimostra la testimonianza del Canone Muratoriano, del Prologo anti marcionita, di Ireneo, degli scrittori alessandrini e di Tertulliano (10). LETTERE DI S. PAOLO. L'apostolo delle genti ci è noto, più di qualsiasi altra personalità del N.T., dalle sue Lettere e dagli Atti degli Apostoli, due fonti indipendenti che si confermano e si completano vicendevolmente.Da accanito persecutore della giovane Chiesa cristiana, fu improvvisamente convertito sulla via di Damasco dall'apparizione di Gesù risorto che,manifestandogli la verità della fede cristiana, gli annunciò la sua speciale missione di apostolo dei pagani. Le sue lettere (redatte tra il 50 e il 67circa) contengono tutte una stessa dottrina fondamentale incentrata intorno al Cristo morto e risorto, dottrina che si adatta, si sviluppa e si arricchisce secondo particolari esigenze pastorali. Lo stesso Paolo dichiara di aver confrontato la sua fede e averne ricevuta l'approvazione da Pietro e dagli altri Apostoli (11). Fanno parte del N.T. anche le Lettere cattoliche e l'Apocalisse. Non ci informano direttamente sulla vita di Gesù, ma si interessano dei problemi riguardanti le prime comunità cristiane. Ne suppongono tuttavia l'esistenza come una realtà da tutti ammessa e conosciuta. Vangeli apocrifi.
Sono scritti posteriori ai vangeli. Benché redatti ad imitazione di essi, ne risultano profondamente diversi. Infatti molto spesso oltre ad inesattezze storiche, cedono con eccessiva frequenza al bisogno del fantastico e del miracolistico e alla necessità di dare un fondamento a talune eresie.
Scritti da autori ignoti, per dar loro maggior credito sono stati a volte falsamente attribuiti a qualche apostolo(es. Proto evangelo di Giacomo, Vangelo di Pietro, di Tommaso, ecc.). Se da una parte manifestano il loro aperto carattere leggendario, dall'altra confermano l'esistenza storica di Gesù e l'interesse notevole suscitato dalla sua persona.
Non si può tuttavia escludere che contengano qualche ricordo autentico su Gesù.
La Chiesa non li ha mai accettati perché privi di autorità storica. Questo rifiuto rivela la preoccupazione di conservare e trasmettere inalterati i testi autentici dei quattro vangeli,dichiarati canonici, ossia normativi per la fede cristiana di tutti i tempi. LA CRONOLOGIA DELLA VITA DI GESÙDai documenti citati risulta certa l'esistenza storica di Gesù. Anzi, basandoci sui vangeli è possibile fissare con approssimativa sicurezza alcune date riguardanti la sua vita.
Al riguardo occorre premettere, come vedremo meglio in seguito, che gli evangelisti non si sono preoccupati di redigere una biografia accurata e ricca di dati cronologici, ma hanno voluto presentare «l'evento» Gesù e il suo messaggio. Quindi lo schema cronologico da essi usato è fondato nella storia anche se risulta molto semplificato perché adattato allo scopo catechetico che si erano prefissi. Nascita
Gesù nacque prima della morte di Erode il grande. «Gesù nacque a Betlemme di Giudea al tempo del re Erode» (Mt 2,1). «Secondo i computi del dotto monaco Dionigi il Piccolo (morto a Roma intorno al 550), che i Papi medievali fecero propri,Cristo sarebbe nato nell'anno 754 dopo la fondazione di Roma; egli designò pertanto quest'anno come l'anno I della nuova numerazione, rimasta in uso fino ad oggi: ma si è scoperto che il suo computo era sbagliato: Erode il Grande, che era ancora sul trono al tempo della nascita di Gesù, è morto nell'anno 750 della fondazione di Roma» (12). Gesù nacque pertanto qualche anno prima, cioè circa il 6 a.C. (13). IL CENSIMENTO. «In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio» (Lc 2,1-2). Il censimento indetto dall'imperatore Ottaviano Augusto è un altro riferimento perstabilire la data della nascita di Gesù.«Secondo Luca questo censimento a scopo tributario ebbe luogo sotto l'imperatore Augusto (30 a.C.-14 d.C.) e il governatore Quirinio; questi ha amministrato la Siria due volte» (14). Ci si può domandare se non avesse già iniziato il censimento alla fine del primo periodo di governo, ossia verso il 7 a.C. Perché si è datata la nascita di Gesù il 25dicembre? I vangeli non dicono nulla circa il mese e il giorno della nascita di Gesù.La scelta del 25 dicembre risale alla fine del regno di Costantino (morto nel337) in sostituzione della festa pagana dedicata al «natale del Sole invitto».La Chiesa trasformò così la solennità pagana del dio Sole nella festa dell'apparizione del vero « sole di giustizia» Cristo che «illumina ogni uomo».Nell'antico «cronografo» del 354 al 25 dicembre si legge questa nota: «Ottavo giorno delle Calende di gennaio: Cristo nasce a Betlemme di Giudea» (13). NOTE
(1) Cfr. A. Lapple, La Bibbia oggi,Roma, Ed. Paoline, 1976, pp. 174-177. Per una documentazione più approfondita sulle fonti non cristiane v. R. Penna, L'ambiente storico-culturale delle origini cristiane, 2. ed.,Bologna, Ed. Dehoniane, 1986.(2) R. Penna, op. cit., Le parole tra parentesi tonde sono contenute solo in alcuni manoscritti.
(3) R. Penna, op. cit., p. 258.
(4) Cfr. A. Lapple, op. cit., p. 174.(5) V. Messori, Ipotesi su Gesù,Torino, Ed. SEI, 1983, pp. 239-240.(6) Sul ruolo degli evangelisti quali autori personali dei vangeli, cfr. R.Latourelle, A Gesù attraverso i Vangeli,Assisi,Ed. Cittadella, 1979, pp. 155 ss.
(7) G. Segalla, I libri del Nuovo Testamento, in «La storia di Gesù», Milano, ed. Gruppo Rizzoli-Corrieredella Sera,1983, n. 1, p. 14.
([SM=g27989] Cfr. L. Bono, La parola di Dio salvezza del credente, Fossano, Ed. Esperienze, 1972, vol. II, pp. 47-48.(9)Cfr. S. Zedda, I Vangeli e la critica oggi, Treviso, Ed. Trevigiana, 1969,vol. I, p. 117.
(10) Cfr. La Bibbia di Gerusalemme,EDB, 1977, p. 2317.
(11) Cfr. Ibid., p. 2397.
(12) A. Lapple, op. cit., p.170.
(13) Cfr. G. Ravasi, Se i calcoli sono giusti, siamo già negli anni '90, in «Jesus», n. 12, dicembre 1984, p. 8.
(14) A. Lapple, op. cit., p.186.
(15) L. Bono, op. cit., pp. 104-105.
(16) L. Bono, op. cit., p.105.
Topsy
00martedì 24 maggio 2005 13:28
Re:
Scritto da: animhatua 24/05/2005 12.16
Fonti giudaiche
Le fonti giudaiche non riportano molte notizie su Gesù e in
genere dimostrano un atteggiamento ostile...il Talmud riporta notizie su Gesù non conformi a verità...




Direi piuttosto notizie "difformi" da quelle evangeliche sempre se il soggetto sia lo stesso Gesù.

Se i Vangeli ci descrivono un processo frettoloso e privo di
testimoni,il testo talmudico si premura nell'informare che il
processo non fu eseguito in maniera precipitosa,ma che trascorsero ben 40 giorni dall'esecuzione.

"Viene tramandato:alla sera della Parasceve si appese Jesu. Un
araldo per quaranta giorni uscì davanti a lui: «Egli [Jesu
ha-noseri] esce per essere lapidato, perché ha praticato la magia e ha sobillato e deviato Israele. Chiunque conosca qualcosa a sua discolpa, venga e l’arrechi per lui». Ma non trovarono per lui alcuna discolpa, e lo appesero alla sera della Parasceve".
(Sanhedrin B, 43b)

Il testo ci informa di un Gesù giustiziato per la Pasqua dopo un regolare processo ebraico e accusato di stregoneria,fu condotto davanti al popolo per la lapidazione(esecuzione ebraica)ma fu poi appeso al palo.
Si ritiene cioè che fu lapidato e poi il suo corpo fu esposto,ovvero appeso al palo.

Tuttavia le parole "Jesu ha-noseri" (Gesù il nazareno) sono contenute solo in "alcuni" manoscritti,l'identificazione con il Gesù dei Vangeli non facilmente determinabile.Occorre infatti premettere che per il giudaismo, Gesù e il cristianesimo in realtà,fu in un primo tempo un fenomeno marginale.

Esistono passi nei quali tradizionalmente molti commentatori
scorgono "espliciti o impliciti" riferimenti a Gesù sia nel
Talmud che nella Mishna, il problema sta nello stabilire il momento in cui tali passi furono introdotti nel testo, o furono modificati in senso anticristiano.

Spesso tali passi riposano su interpolazioni e rielaborazioni
posteriori, del primo medioevo,un momento storico tardo rispetto ai fatti in essi descritti, e per lo più come reazione polemica ai numerosi attacchi provenienti da parte cristiana.

Un caro saluto,
Topsy

animhatua
00martedì 24 maggio 2005 15:55
Re: Re:

Scritto da: Topsy 24/05/2005 13.28
Scritto da: animhatua 24/05/2005 12.16
Fonti giudaiche
Le fonti giudaiche non riportano molte notizie su Gesù e in
genere dimostrano un atteggiamento ostile...il Talmud riporta notizie su Gesù non conformi a verità...




Direi piuttosto notizie "difformi" da quelle evangeliche sempre se il soggetto sia lo stesso Gesù.

Se i Vangeli ci descrivono un processo frettoloso e privo di
testimoni,il testo talmudico si premura nell'informare che il
processo non fu eseguito in maniera precipitosa,ma che trascorsero ben 40 giorni dall'esecuzione.

"Viene tramandato:alla sera della Parasceve si appese Jesu. Un
araldo per quaranta giorni uscì davanti a lui: «Egli [Jesu
ha-noseri] esce per essere lapidato, perché ha praticato la magia e ha sobillato e deviato Israele. Chiunque conosca qualcosa a sua discolpa, venga e l’arrechi per lui». Ma non trovarono per lui alcuna discolpa, e lo appesero alla sera della Parasceve".
(Sanhedrin B, 43b)

Il testo ci informa di un Gesù giustiziato per la Pasqua dopo un regolare processo ebraico e accusato di stregoneria,fu condotto davanti al popolo per la lapidazione(esecuzione ebraica)ma fu poi appeso al palo.
Si ritiene cioè che fu lapidato e poi il suo corpo fu esposto,ovvero appeso al palo.

Tuttavia le parole "Jesu ha-noseri" (Gesù il nazareno) sono contenute solo in "alcuni" manoscritti,l'identificazione con il Gesù dei Vangeli non facilmente determinabile.Occorre infatti premettere che per il giudaismo, Gesù e il cristianesimo in realtà,fu in un primo tempo un fenomeno marginale.

Esistono passi nei quali tradizionalmente molti commentatori
scorgono "espliciti o impliciti" riferimenti a Gesù sia nel
Talmud che nella Mishna, il problema sta nello stabilire il momento in cui tali passi furono introdotti nel testo, o furono modificati in senso anticristiano.

Spesso tali passi riposano su interpolazioni e rielaborazioni
posteriori, del primo medioevo,un momento storico tardo rispetto ai fatti in essi descritti, e per lo più come reazione polemica ai numerosi attacchi provenienti da parte cristiana.

Un caro saluto,
Topsy



Grazie Topsy per queste interessanti note, mi associo alla domanda di Sea.
Buona giornata a te[SM=g27985]
lucy
Teodoro Studita
00martedì 24 maggio 2005 16:01
Nessuno dei due. Se si tratta dello stesso Gesù, morì per la lapidazione, poiché la prassi giudaica non consentiva l'esposizione del condannato ancora in vita, ma solo del corpo morto.
In quel caso sono attestati alberi, pali o croci.
In ogni caso il dato sarebbe discordante con quello di tutta la tradizione cristiana, pertanto dubito che possa avere una qualche rilevanza in ordine al metodo di esecuzione.
Un saluto,

Topsy
00martedì 24 maggio 2005 19:05
Scritto da: Seabiscuit 24/05/2005 15.02


carissima Topsy ciao

secondo il testo che hai citato fu appeso ad un palo o fu crocifisso?


Seabiscuit





Il testo riporta "appendere",le interpretazioni a riguardo sono discordi,poichè il verbo "appendere" al posto di "crocifiggere" è riscontrabile anche nel Nuovo Testamento e in Giuseppe Flavio,se non vado errando.Altri invece, propendono per la "lapidazione" come forma di esecuzione del condannato,e la successiva "esposizione" del cadavere "appeso" al palo,come prescritto in Deuteronomio 21:22:
"Se un uomo avrà commesso un delitto degno di morte e tu l'avrai messo a morte e appeso a un albero il suo cadavere non dovrà rimanere tutta la notte sull'albero, ma lo seppellirai lo stesso giorno...ect"
Diciamo che il passo è interessante,dato la sua origine antica, ma il suo valore storico di testimonianza è messo in dubbio,non tutti concordano nell'identificarlo con precisione con il Gesù dei Vangeli.
Un caro saluto a tutti!
Mefisto3
00giovedì 26 maggio 2005 10:42
Da questo breve appunto, si evince che i tdg NON sono cristiani.

Un breve appunto su di una setta "eretica", dal punto di vista mormone.
Nel 1874, negli Stati Uniti, un dissidente Mormone-Puritano, certo Charles Taze RUSSELL, decide di aprire bottega per conto proprio. Si distacca dal carro della "ortodossia" mormone e fonda la setta dei Testimoni di Geova, un gruppo caratterizzato da un profetismo di tipo escatologico, che annuncia il trionfo di Geova su Satana, nonche' dedito alla lettura "letteraria" della Bibbia (la loro).
Dal 1916 al 1942 la setta e' diretta da Joseph Franklin RUTHEFORD e si distingue per un proselitismo molto intenso ed attivo, indispensabile per assicurare e mantenere la presa su una determinata "fascia di mercato".
La setta si e' distinta in passato per alcune strampalate profezie quali:

* l'avvento dell'Apocalisse a partire dal 1874
* l'inizio di una titanica lotta tra Geova e Satana in coincidenza con lo scoppio della prima guerra mondiale
* la rinascita di tutti i grandi profeti della Bibbia nel 1925.

Mefisto
husband70
00giovedì 26 maggio 2005 11:42
Re:

Scritto da: Mefisto3 26/05/2005 10.42


Da questo breve appunto, si evince che i tdg NON sono cristiani.



Mefisto





E questi sono i classici interventi che, se fanno irritare me che con i TdG sono legato solo da un rapporto indiretto, voglio figurarmo l'effetto che fanno su coloro che sono effettivamente TdG.


Vorrei chiedere invece da cosa si evince che i mormoni sono cristiani.

Dalle enormi ricchezze e influenza politica che hanno in particolare negli USA?

Dal fatto che a tutti gli effetti sono proprietari di uno intero
stato degli USA ( Utah )?

Dal fatto che hanno un libro sacro a loro esclusivo uso e consumo?

O da che altra peculiarità ha il credo mormone tale che consenta ad un postatore con nickname "Mefisto" ( molto significativo ) per definirsi "cristiano" e per definire "non cristiani" gli aderenti ad un credo diverso dal suo? (Perdipiù in base ad un breve appunto [SM=g27994]m6: )

Mi erano simpatici quei giovanottini americani che ogni tanto vedevo ciscolare per le strade, ma se questo è lo spirito dei mormoni devo risottolineare la parola erano .


Saluti.

Mefisto3
00giovedì 26 maggio 2005 12:33
Re: Re:

Scritto da: husband70 26/05/2005 11.42




E questi sono i classici interventi che, se fanno irritare me che con i TdG sono legato solo da un rapporto indiretto, voglio figurarmo l'effetto che fanno su coloro che sono effettivamente TdG.


Vorrei chiedere invece da cosa si evince che i mormoni sono cristiani.

Dalle enormi ricchezze e influenza politica che hanno in particolare negli USA?

Dal fatto che a tutti gli effetti sono proprietari di uno intero
stato degli USA ( Utah )?

Dal fatto che hanno un libro sacro a loro esclusivo uso e consumo?

O da che altra peculiarità ha il credo mormone tale che consenta ad un postatore con nickname "Mefisto" ( molto significativo ) per definirsi "cristiano" e per definire "non cristiani" gli aderenti ad un credo diverso dal suo? (Perdipiù in base ad un breve appunto [SM=g27994]m6: )

Mi erano simpatici quei giovanottini americani che ogni tanto vedevo ciscolare per le strade, ma se questo è lo spirito dei mormoni devo risottolineare la parola erano .


Saluti.




Non capisco che cosa c'entri il discorso che SIAMO ricchi, è Lei che sta facendo i CLASSICI discorsi dei tdg, con queste accuse infondate, se i Suoi indiretti tdg non vogliono divulgare i loro soldi, sono problemi loro; per quanto riguarda poi la Loro bibbia (tdg), dovrebbe saperlo bene, che l'hanno riscritta dal 1974 al 1978 a Loro Uso e Consumo, e che stanno sia predicando che diffamando coloro che hanno finalmente aperto gli occhi (i cosiddetti dissidenti) perchè la gente non sappia realmente chi sono e cosa sono.
Per quanto riguarda l'argomento, ah scusa il topic, sennò non sa cosa significa la traduzione "topic" se guarda nella bibbia vedrà che il termine geova non si scrive così, ma Jeovah, che è molto diverso sia come scrittura che come pronuncia.

Mefisto

P.S. Non credo di averLa criticata per il suo Nick che vuol dire un bel niente, quindi è pregato di faro lo stesso anche Lei grazie.
husband70
00giovedì 26 maggio 2005 13:50
Re: Re: Re:

Scritto da: Mefisto3 26/05/2005 12.33


Non capisco che cosa c'entri il discorso che SIAMO ricchi, è Lei che sta facendo i CLASSICI discorsi dei tdg, con queste accuse infondate, se i Suoi indiretti tdg non vogliono divulgare i loro soldi, sono problemi loro; per quanto riguarda poi la Loro bibbia (tdg), dovrebbe saperlo bene, che l'hanno riscritta dal 1974 al 1978 a Loro Uso e Consumo, e che stanno sia predicando che diffamando coloro che hanno finalmente aperto gli occhi (i cosiddetti dissidenti) perchè la gente non sappia realmente chi sono e cosa sono.
Per quanto riguarda l'argomento, ah scusa il topic, sennò non sa cosa significa la traduzione "topic" se guarda nella bibbia vedrà che il termine geova non si scrive così, ma Jeovah, che è molto diverso sia come scrittura che come pronuncia.

Mefisto

P.S. Non credo di averLa criticata per il suo Nick che vuol dire un bel niente, quindi è pregato di faro lo stesso anche Lei grazie.




Lei, dopo aver definito "non cristiani" gli aderenti ad un credo diverso dal suo ( cosa di disarmante banalità ), perdipiù ha completamente eluso e disatteso la mia domanda.

Visto che è così certo delle sue affermazioni, dovrebbe rispondere a tono nel momento che le chiedo da cosa si evince che i mormoni siano cristiani.

Prima di definire gli altri con deludente superficialità cerchi di definire se stesso con rigore logico.

Infine, pur non dovendo necessariamente fare la difesa di ufficio dei TdG, io di diffamazioni di TdG verso i dissidenti non ne vedo nè su questo forum nè altrove, semmai vedo il contrario con una violenta campagna denigratoria e diffamatoria, basata solo su becere dicerie.

In quanto al mio nickname sarà anche vero che non significa un bel niente, a differenza del suo che invece ha un significato ben preciso.


Saluti.
Seabiscuit
00giovedì 26 maggio 2005 14:00
Re: Re: Re:
Scritto da: Mefisto3 26/05/2005 12.33

... se guarda nella bibbia vedrà che il termine geova non si scrive così, ma Jeovah, che è molto diverso sia come scrittura che come pronuncia.



E Gesù perchè non lo chiami col suo nome originale o sei convinto che Gesù sia il suo nome origiale?

Concordo con Husband e aggiungo che uno col nickname Mefisto, prima di dare del non cristiani ai TdG si facesse un autoesame di se e della propria confessione.

mefisto deriva dal nome mefistòfele e significa:

s. m., dal nome dello spirito maligno dell'antica e famosa leggenda popolare sul dottor Faust, da cui Goethe ha tratto il suo capolavoro, spirito, individuo, essere maligno, beffardo e tentatore.

ALLA FACCIA DEL CRISTIANO!


Seabiscuit
sandraN
00giovedì 26 maggio 2005 19:54
Mi chiedo come ci si possa fare questa domanda. Noi testimoni di Geova crediamo in Dio Padre e riconosciamo Cristo Gesù nostro Signore e redentore. Naturalmente siamo cristiani.

Diversamente cosa siamo? Musulmani, buddisti, scintoisti, atei....mah!!!!!


[SM=g27994]m22:

sandraN
00giovedì 26 maggio 2005 19:58
vedo che non si può rettificare il messaggio precedente, in effetti rispondevo ad un postatore precedente che non ci definisce cristiani, anche se il topic è diverso, ma avevo notato questo quesito riguardo alla definizione "cristiani" anche in un altro topic.

E' a questo quesito che intendevo riferirmi.

Scusatemi ma non sono ancora pratica del forum.


[SM=x511443]
MauriF
00lunedì 30 maggio 2005 13:25
Re:

Scritto da: sandraN 26/05/2005 19.54
Mi chiedo come ci si possa fare questa domanda. Noi testimoni di Geova crediamo in Dio Padre e riconosciamo Cristo Gesù nostro Signore e redentore. Naturalmente siamo cristiani.

Diversamente cosa siamo? Musulmani, buddisti, scintoisti, atei....mah!!!!!


[SM=g27994]m22:




Beh, ha delle precise caratteristiche il cristiano...
Quando furono chiamati "cristiani" gli Apostoli?
Ecco...se voi avete la stessa dottrina potete definirvi cristiani.

Ma quella dottrina è trinitaria...
Voi siete monolatri...non siete in continuità con quella Chiesa e dottrina, vedete in Gesù Cristo un dio minore (in antitesi con quello che dice Dio stesso...che non c'è nessun altro dio)...

Per questi motivi, voi siete semplicemente Testimoni di Geova.
E non credo debba essere visto in senso dispregiativo...c'è religione e religione ed ogni religione merita rispetto.

Riguardo al nickname, ognuno mette quello che vuole...magari lo chiamano così per qualche motivo i suoi amici...[SM=g27994]m5: [SM=g27994]m5:
Yohanan
00martedì 31 maggio 2005 23:07
Re: Re:

Scritto da: Topsy 24/05/2005 13.28
Scritto da: animhatua 24/05/2005 12.16
Fonti giudaiche
Le fonti giudaiche non riportano molte notizie su Gesù e in
genere dimostrano un atteggiamento ostile...il Talmud riporta notizie su Gesù non conformi a verità...




Direi piuttosto notizie "difformi" da quelle evangeliche sempre se il soggetto sia lo stesso Gesù.

Se i Vangeli ci descrivono un processo frettoloso e privo di
testimoni,il testo talmudico si premura nell'informare che il
processo non fu eseguito in maniera precipitosa,ma che trascorsero ben 40 giorni dall'esecuzione.

"Viene tramandato:alla sera della Parasceve si appese Jesu. Un
araldo per quaranta giorni uscì davanti a lui: «Egli [Jesu
ha-noseri] esce per essere lapidato, perché ha praticato la magia e ha sobillato e deviato Israele. Chiunque conosca qualcosa a sua discolpa, venga e l’arrechi per lui». Ma non trovarono per lui alcuna discolpa, e lo appesero alla sera della Parasceve".
(Sanhedrin B, 43b)

Il testo ci informa di un Gesù giustiziato per la Pasqua dopo un regolare processo ebraico e accusato di stregoneria,fu condotto davanti al popolo per la lapidazione(esecuzione ebraica)ma fu poi appeso al palo.
Si ritiene cioè che fu lapidato e poi il suo corpo fu esposto,ovvero appeso al palo.

Tuttavia le parole "Jesu ha-noseri" (Gesù il nazareno) sono contenute solo in "alcuni" manoscritti,l'identificazione con il Gesù dei Vangeli non facilmente determinabile.Occorre infatti premettere che per il giudaismo, Gesù e il cristianesimo in realtà,fu in un primo tempo un fenomeno marginale.

Esistono passi nei quali tradizionalmente molti commentatori
scorgono "espliciti o impliciti" riferimenti a Gesù sia nel
Talmud che nella Mishna, il problema sta nello stabilire il momento in cui tali passi furono introdotti nel testo, o furono modificati in senso anticristiano.

Spesso tali passi riposano su interpolazioni e rielaborazioni
posteriori, del primo medioevo,un momento storico tardo rispetto ai fatti in essi descritti, e per lo più come reazione polemica ai numerosi attacchi provenienti da parte cristiana.

Un caro saluto,
Topsy




Ciao Topsy, grazie per ciò che hai scritto...
Quello che hai scritto mi ricorda qualcuno nella storia:

||Se i Vangeli ci descrivono un processo frettoloso e privo di
testimoni,il testo talmudico si premura nell'informare che il
processo non fu eseguito in maniera precipitosa,ma che trascorsero ben 40 giorni dall'esecuzione.||

||"Viene tramandato:alla sera della Parasceve si appese Jesu. Un
araldo per quaranta giorni uscì davanti a lui: «Egli [Jesu
ha-noseri] esce per essere lapidato, perché ha praticato la magia e ha sobillato e deviato Israele. Chiunque conosca qualcosa a sua discolpa, venga e l’arrechi per lui». Ma non trovarono per lui alcuna discolpa, e lo appesero alla sera della Parasceve".
(Sanhedrin B, 43b)

||Il testo ci informa di un Gesù giustiziato per la Pasqua dopo un regolare processo ebraico e accusato di stregoneria,fu condotto davanti al popolo per la lapidazione(esecuzione ebraica)ma fu poi appeso al palo.
Si ritiene cioè che fu lapidato e poi il suo corpo fu esposto,ovvero appeso al palo.||

Cara Topsy, volevo dirti che questo mi ricorda
le menzogne scritte nei libri di storia a proposito della morte di Benito Mussolini da parte dei "partigiani":

"Dopo regolare processo Benito Mussolini fu trovato reo di colpa, quindi giustiziato, appeso ed esposto a testa in giù
a piazza Loreto."

Sappiamo bene invece come andarano i fatti...

I carnefici cercano sempre di apparire puri e giusti
quando descrivono le proprie "opere".

Sia ben chiaro, questo non vuole essere un attacco
alla tua persona,Topsy, ci mancherebbe !

Era solo una riflessione che mi veniva in mente...

Un abbraccio, Topsy !




Yohanan
00martedì 31 maggio 2005 23:19
Re:

Scritto da: sandraN 26/05/2005 19.54
Mi chiedo come ci si possa fare questa domanda. Noi testimoni di Geova crediamo in Dio Padre e riconosciamo Cristo Gesù nostro Signore e redentore. Naturalmente siamo cristiani.

Diversamente cosa siamo? Musulmani, buddisti, scintoisti, atei....mah!!!!!


[SM=g27994]m22:




Cara SandraN, l'osservazione di Maurif la trovo più che
appropriata:
Perchè la deinizione cristiani, e non gesuani o gesuiti?
Il termine cristiano fu usato per la prima volta ad Antiochia
dove la comunità era così piena di Spirito Santo che la gente
esclamava: " ma queste persone sono tutte unte!"
Unto come sai bene in greco è Cristos...
La Comunità di Antiochia riconosceva la Trinità,
ossia Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo.

Chi è TdG non riconosce la Divinità di Gesù e neppure
la Persona dello Spirito Santo.

Cerchi davvero una definizione della tua religione ?

Ti dò quella che ripete sempre Radio Maria:
"una setta biblica"

Abbracci SandraN !





husband70
00mercoledì 1 giugno 2005 18:42
Re: Re:

Scritto da: Yohanan 31/05/2005 23.19



Cerchi davvero una definizione della tua religione ?

Ti dò quella che ripete sempre Radio Maria:
"una setta biblica"

Abbracci SandraN !








La vostra storia vi ha reso maestri nel ghettizzare, emarginare, fino al tentativo estremo di attuare la totale soppressione di chi non è allineato e coperto con le vostre dottrine.

E Radio Maria, da quel che tu dici, è un esempio di come si possano alimentare pregiudizi ed altre deteriorità.

E tu, di questa "cultura" cattolica, dimostri di essere un
convinto assertore.


Saluti.
Topsy
00mercoledì 1 giugno 2005 19:50

Scritto da: Yohanan 31/05/2005 23.07


...

I carnefici cercano sempre di apparire puri e giusti
quando descrivono le proprie "opere".

Sia ben chiaro, questo non vuole essere un attacco
alla tua persona,Topsy, ci mancherebbe !

Era solo una riflessione che mi veniva in mente...

Un abbraccio, Topsy !







Io sono lenta all'ira ;-> però non ho compreso il senso delle tue considerazioni,ovvero l'espressione "i carnefici cercano sempre di apparire puri e giusti".Quali carnefici?

1x2x
00giovedì 15 dicembre 2005 08:04
Una considerazione , ma quando Gesu predicava nelle piazze o nelle case , il suo fine della predicazione quale era ?? cioè anche lui voleva un nuovo battesimo , anche lui chiedeva di convertirsi , anche lui chiedeva di cambiare chiesa perchè sicuraemnte al tempo vi erano altre chiese ... insommma chiedeva che il fedele facesse tutti questi cambiamenti o era un modo per portare la parola di Dio e basta , poi come dire diventa fedele ma sappi come la penso IO ?
gRAZIE 345
claudio.42
00giovedì 15 dicembre 2005 13:56
Re:

Scritto da: 1x2x 15/12/2005 8.04
Una considerazione , ma quando Gesu predicava nelle piazze o nelle case , il suo fine della predicazione quale era ?? cioè anche lui voleva un nuovo battesimo , anche lui chiedeva di convertirsi , anche lui chiedeva di cambiare chiesa perchè sicuraemnte al tempo vi erano altre chiese ... insommma chiedeva che il fedele facesse tutti questi cambiamenti o era un modo per portare la parola di Dio e basta , poi come dire diventa fedele ma sappi come la penso IO ?
gRAZIE 345




Apparte che al tempo di Gesù Cristo non c'erano chiese , ma sinagoghe, LUI non additò nesuna chiesa o luogo di adorazione o culto, ma disse che " Nè su questo monte, nè a Gerusalemme, adoreranno il Padre, perchè il Dio è Spirito e và adorato in spirito e verità (che è Gesù- Via-Verità-Vita)" e disse che il Padre cerca tali adoratori... quindi, non religione esteriore ma interiore. Tra l'altro la parola "religione" nel suo vero significato, significa "Doppio rapporto con DIO" (cioè, rapporto personale. Oggi, o meglio, da secoli, purtroppo si è ridotta ad un mero andare in una chiesa qualsiasi. Per questo Gesù ha detto che il Suo gregge è un "piccolo gregge , che ode e riconosce la SUA voce."

[Modificato da claudio.42 15/12/2005 13.59]

1x2x
00sabato 17 dicembre 2005 13:07
Invito
Caro Claudio ti invito a questo link perchè non sono daccordo sul significato di religione
Significato di Religione

dagli un occhio e poi proseguiamo [SM=g28002]
Ciao

claudio.42
00sabato 17 dicembre 2005 17:03
Lo sò che non sei daccordo, come non lo è la maggioranza.
purtroppo , con relione/religiosi, si intende coloro che vanno in una chiesa qualsiasi oppure come avete scrito nel link che mi hai segnalato.

Anche "Critiano", oggigiorno , è usato da molti , addirittura per distinguere una persona da un animale.

Molte volte si dice di chiunque: "E' un cristiano", perdendo per la maggior parte dei casi, il significato VERO del termine.

E' molto duro essere Cristiani,ma molti si appropriano di quel titolo solo perchè, magari a Natale, varcano le porte di una chiesa.
Polymetis
00domenica 18 dicembre 2005 15:52
“Apparte che al tempo di Gesù Cristo non c'erano chiese , ma sinagoghe, LUI non additò nesuna chiesa o luogo di adorazione o culto, ma disse che " Nè su questo monte, nè a Gerusalemme, adoreranno il Padre, perchè il Dio è Spirito e và adorato in spirito e verità (che è Gesù- Via-Verità-Vita)"

Veramente a me sembra che stesse tentando di far scrollare dalla mente dei giudei( e della samaritana) l’idea che Dio possa risiedere in un luogo della terra, che sia il sancta sanctorum di Gerusalemme o qualunque altro. E soprattutto tentava di far capire che non è il luogo in cui ti trovi ma il modo in cui Lo preghi ad essere fondamentale. Che avvia abolito i luoghi di culto non lo vedo da nessuna parte, considerato che Gesù stesso frequentava il tempio e le sue pratiche, invitando gli altri anche gli altri a seguirle.

“Tra l'altro la parola "religione" nel suo vero significato, significa "Doppio rapporto con DIO" (cioè, rapporto personale.”

A dire il vero l’etimologia di “religione” rimanda a *re-lègere, nel senso di “aver cura di qualcosa”.

Ad maiora


Thommi
00giovedì 25 gennaio 2007 22:11
Gesù Cristo è esistito veramente? Che prove ci sono?
Thommi
00venerdì 26 gennaio 2007 17:01
Io vorrei dimostrare che sia esistito, ma mi mancano le prove.
A quanto pare non sono l'unico a cui mancano.
Se vuoi sapere cosa c'è a dimostrare che non sia mai esistito ti posso portare un articolo da un sito anticristiano: http://anticristiano.altervista.org/


Un piccolo quiz per iniziare:

- E’ nato da una vergine con l’intervento dello spirito santo (questo era scritto in una vecchia profezia).
- Quando è nato, il tiranno al potere voleva ucciderlo.
- I suoi genitori hanno dovuto scappare via.
- Tutti i bambini maschi al di sotto dell’età di due anni sono stati massacrati.
- Alla sua nascita erano presenti angeli e pastori.
- Ha ricevuto oro, incenso e mirto come regalo.
- E’ stato adorato come il salvatore dell’umanità.
- Ha fatto vari miracoli, tra cui guarire persone malate o cieche, cacciare demoni, resuscitare i morti.
- E’ morto su una croce tra due ladri ed è resuscitato dopo 3 giorni.

CHI É??
Virishna, dio orientale, "nato" 1200 anni prima della "nascita" di Gesù.

Nella mitologia vengono citate decine di figli di dio, con storie simili a quella di Gesù. Mithra o Mitras (Nemrod) figlio di dio, nato il 25 Dicembre da una madre vergine, successivamente crocifisso e resuscitato a Pasqua, il 25 marzo. Il culto di Mithra si è diffuso dalla Persia all’impero romano.

Horus, il figlio di dio in Egitto, è stato un altro modello per creare il personaggio di Gesù. Le correlazioni tra i due sono eclatanti:
- Horus era la luce del mondo; Gesù era la luce del mondo.
- Horus ha detto di essere la verità e la vita; Gesù ha detto di essere il cammino, la verità e la vita.
- Horus era il buon pastore; Gesù era il buon pastore.
- Horus è nato a Annu, il "posto del pane"; Gesu è nato a Bethleem, la "casa del pane".
- Horus era l’agnello; Gesù era l’agnello.
- Horus è identificato da una croce; Gesù è identificato da una croce.
- Horus fu battezzato a 30 anni; Gesù fu battezzato a 30 anni.
- Horus era figlio di una vergine, Isis; Gesù era il figlio di una vergine, Maria.
- La nascita di Horus fu annunciata dalla nascita di una stella; la nascita di Gesù fu annunciata dalla nascita di una stella.
- Horus era il bambino che insegnava nel tempio; Gesù era il bambino che insegnava nel tempio.
- Horus aveva 12 discepoli; Gesù aveva 12 discepoli.
- Horus era la stella del mattino; Gesù era la stella del mattino.
- Horus era il Krst; Gesù era il Cristo.
- Horus fu tentato da Set sulla montagna; Gesù fu tentato da Satana sulla montagna.
- Horus fecce miracoli e guarigioni, Gesù fecce miracoli e guarigioni.
- Horus caminava sulle acque, Gesù caminava sulle acque.
- Horus fu crocefisso tra due ladroni, Gesù fu crocefisso tra due ladroni.
- Horus resuscito dopo tre giorni, Gesù resuscitò dopo tre giorni.

Gesù è nato il 25 dicembre come Krisna, Zoroastro, Attis, Adonis ed altri. Gesù ha guarito dei malati e ha resuscitato dei morti, così come hanno fatto anche Krishna, Bouddha, Zoroastre, Bochia, Osiris, Serapis, Mardouk ed altri. Gesù è nato da una vergine. Allo stesso modo sono nati Krishna, Bouddha, Lao-Tseu, Conficius, Zoroastro , Attis, Ra e tanti altri. Gesù è stato crocifisso in primavera con due ladroni come Krisna, Baal.

Il nuovo testamento è la più grande truffa di tutti tempi.
Non c’è un solo documento risalente all’epoca di Gesù, di origine Ebraica, Romana, Greca o Araba, che parli di un uomo che faceva miracoli.
Ci troviamo con il stesso problema per quanto riguarda Babbo Natale.
Gesù è solo una figura mitologica in linea con la mitologia Greca, Romana, Egiziana o Sumera, ma di certo non una figura storica.

Nel libro Forgery in Christianity, Joseph Wheless scrive: "I vangeli sono delle falsificazioni sacerdotali eseguite almeno un secolo dopo gli eventi citati". Tutti gli "insegnamenti" di Gesù sono stati copiati dagli "insegnamenti" di Krisna, Budda o da antichi personaggi mitici. Il famoso "Sermone della montagna" somiglia stranamente al "Sermone Secreto della montagna" di origine egizia. Storici come Philo Judaeus 20 a.C.-50 d.C. o tanti altri storici conosciuti che vissero e scrissero nel primo secolo non mentionano il figlio di dio.

E’ solo recentemente che sono stati ritrovati nuovi documenti. Le più grandi scoperte risalgono all'anno 1945, vicino a Nag Hammadi in Egitto, e all'anno 1948 a Qumran con i famosi manoscritti del Mar Morto. Questi manoscritti coprono un periodo che va da 100 anni prima e 100 anni dopo "Cristo" e non c’è un accenno al figlio di dio. Il Vaticano ha tentato invano di impedire la loro divulgazione per circa quaranta anni, probabilmente per questo motivo.

I vangeli furono scritti nella lingua greca utilizzata nel secondo e terzo secolo e, insieme alla bibbia, furono tradotti in latino nel quarto secolo. Il libro d’Umberto Eco, Il nome della rosa dà un’idea precisa su chi tradusse e su come furono tradotti e compilati i testi antichi. Il latino utilizzato era un latino ecclesiastico incomprensibile che solo gli iniziati potevano capire; d’altra parte la chiesa si opponeva alla diffusione della bibbia al di fuori delle mani dei sacerdoti, e vietava la sua traduzione in altre lingue.

John Wycliff, il primo che osò tradurre la bibbia in inglese, fu denunciato come eretico e la sua traduzione fu data alle fiamme. All’inizio del sedicesimo secolo, William Tyndale fu strangolato e poi bruciato per aver osato tradurre la bibbia in Inglese. Le traduzioni furono consentite soltanto dopo lo scisma, ma il significato dei testi risultò spesso stravolto a causa dell'influenza culturale del traduttore. Un esempio clamoroso è quello della versione della bibbia ancora in vigore in Papuasia, Nuova Guinea, in cui la popolazione, che conosce solo il maiale, ha fatto diventare maiali tutti gli animali della bibbia (asino, leone e bue) compreso Gesù, "agnello di dio" che è diventato "maiale di dio".


ANNI: Dal 1513-1521 d.C.
Papa Leone X (che morì improvvisamente senza motivi apparenti) affermò: "Historia docuit quantum nos iuvasse illa de Christo fabula",“Si sa da tempi remoti quanto ci sia stata utile la favola di Gesù Cristo” (Lettera di Papa Leone X° al Cardinale Bembo). (CASCIOLI L. - La favola di Cristo)

ANNI: Dal 1534-1549 d.C.
Peggio di Leone X si comporto' Paolo III, come riferisce l'ambasciatore spagnolo Mendoza, in termini inequivocabili: Spingeva la sua irriverenza fino al punto di affermare che Cristo non era altro che il sole, adorato dalla setta Mitraica, e Giove Ammone rappresentato nel paganesimo sotto la forma di montone e di agnello. Egli spiegava le allegorie della sua reincarnazione e della sua resurrezione mettendo in parallelo Cristo e Mitra. Egli diceva ancora che l'adorazione dei magi non era altro che la cerimonia nella quale i preti di Zaratustra offrivano al loro dio oro, incenso e mirra, le tre cose attribuite all'astro della luce. Egli sosteneva che la costellazione della Vergine, o meglio ancora d'Iside, che corrisponde al solstizio in cui avvenne la nascita di Mitra, erano state prese come allegorie per determinare la nascita di Cristo per cui Mitra e Gesu erano lo stesso dio. Egli osava dire che non c'era nessun documento valido per dimostrare l'esistenza di Cristo, e che, per lui, la sua convinzione era che non era mai esistito. (CASCIOLI L. - La favola di Cristo)
)Mefisto(
00venerdì 26 gennaio 2007 17:28
Pensi che sia "voluto" il fatto che l'unica prova che abbiamo di gesù cristo, sia riportata nei testi scritti dagli uomini per soggiare i Loro simili?

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