Esperienze di Testimoni di Geova

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descubridor
00lunedì 9 luglio 2007 10:22
Poiche' un forista dello staff( 1x2x)ha scritto che le esperienze citate sul forum dai tdg sono sempre le stesse , ma che in ogni caso quelle riportate sulle pubblicazioni degli stessi tdg sono attendibili, ne posto alcune.In questo modo la casistica sara'almeno parzialmente aggiornata Lo faccio in questa sezione perche' mi pare il luogo piu' appropriato.
Invito chi legge a riflettere e meditare anche alla luce di quanto viene scritto qui sul forum.
Dal Sudafrica: All'epoca dell'Apartheid
Il fratello Moses Nyamussua faceva il saldatore e riparava auto.Una volta gli affiliati ad un gruppo politico gli chiesero di riparare i fucili che si erano costruiti da se', ma lui rifiuto' di farlo. Poi, il 16 febbraio 1992 tennero un comizio politico in cui ci fu una colluttazione tra loro e il gruppo avversario.Quella sera, tornando dallo scontro , trovarono il fratello per strada mentre andava a fare spese. Li' lo uccisero a colpi di lancia. La ragione?" Non hai voluto saldare i nostri fucili e ora i nostri compagni sono caduti in battaglia".
Fonte: Annuario dei Testimoni di Geova 2007 p.121-122
Esperidia
00domenica 29 luglio 2007 19:28
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: mauro.68 29/07/2007 19.15


Tutte le vere religioni Cristiane, voi ritenete Cristo un essere poco superiore ad un angelo, un dio minore, quindi per voi esiste Dio e dio, quindi due dei.


No, per noi esiste un unico Dio, Creatore ed increato e degno di adorazione. Le Scritture stesse utilizzano il termine "dio" e "divino" in senso allargato e cioè con il significato di "potente essere di natura spirituale" o di "rappresentante e portavoce dell'unico vero Dio", riferito sia a potenze angeliche che ad esseri umani, ma non per questo gli autori biblici erano politeisti (anche se ormai il consensus accademico arriva quasi a dire questo).

[Modificato da Esperidia 29/07/2007 20.48]

Sonnyp
00giovedì 6 settembre 2007 15:01
Ti posso assicurare che se pure questa fosse vera, ne esistono centinaia costruite ad arte.

Ho un dossier che mostra moltissime parti svolte alle assemblee, in cui gli autori intervistati narravano esperienze a dir poco MOLTO modificate dalla realtà dei fatti.

Suvvia fratello, so bene che la verità fa male, ma prova a leggere un pò di più intorno a te e te ne renderai conto da solo!

Pensa che una volta, per un errore di assegnazione, un fratello racontò di essersi licenziato per fare il pioniere regolare....

Peccato che oltre un terzo dell'uditorio conosceva ch'era stato licenziato per essersi comportato male con il suo datore di lavoro ed essersene andato per evitare una figuraccia verso chi lo conosceva!

Tu queste esperienze come le definiresti? Esortative? Certo, ma... basate sulla falsità geovista!

Se vai sul mio forum, alla voce: "Favole geoviste, ne potrai leggere molte altre anche divertenti!

Chissà, potrebbero tirarti su il morale! Aloha!
Sonnyp
00giovedì 6 settembre 2007 17:10
Certo, come quella moderna del tuo gran capo Losh che dice che chi si spara con un fucile, non solo sopravvive, ma addirittura la pallottola gli "cura" il male peggio di un bisturi del miglior chirurgo mondiale!


Scusami, ma.... se tu credi a queste demenzialità, come faccio io poi a non considerarti un povero condizionato mentale?

E' contro ogni logica e contro qualsiasi scenza una favola come quella raccontata dal tuo corpo direttivo nella persona di Losh!

E tu invece, te la bevi interamente come tutti i tuoi cari fratellini! Per favore fratello..... credi pure a tutte le favole moderne, ma.... a tutto c'è un limite!
descubridor
00lunedì 10 settembre 2007 09:35
Re:
Sonnyp, 06/09/2007 17.10:

Certo, come quella moderna del tuo gran capo Losh che dice che chi si spara con un fucile, non solo sopravvive, ma addirittura la pallottola gli "cura" il male peggio di un bisturi del miglior chirurgo mondiale!


Scusami, ma.... se tu credi a queste demenzialità, come faccio io poi a non considerarti un povero condizionato mentale?

E' contro ogni logica e contro qualsiasi scenza una favola come quella raccontata dal tuo corpo direttivo nella persona di Losh!

E tu invece, te la bevi interamente come tutti i tuoi cari fratellini! Per favore fratello..... credi pure a tutte le favole moderne, ma.... a tutto c'è un limite!



Basta intendersi su chi e' l'autore delle favole che fanno schifo.
Ho scritto la risposta cosi' che possa essere capita in due modi.
Ognuno tiri le sue conclusioni.
Di gran capi io conosco Toro Seduto, Geronimo, e qualche altro.
Faccio il tifo per gli indiani.
Diffidare di chi da' del condizionato mentale ad un altro.




Sonnyp
00lunedì 10 settembre 2007 10:17
Io sono il primo cha ha ammesso d'essere stato condizionato mentalmente quando appartenevo alla vostra setta, quindi, quando dico che la maggior parte dei tdg lo sono in altrettanta maniera, non è per offendere caro fratello, ma per chiamare le cose con il loro nome e cognome!

Se poi la verità fa male, questo non è un mio problema, ma vostro!

La WTS ha spesso bollato con epiteti molto coloriti gli ecclesiastici, come per esempio "Minchioni" e "Gonzi" e ancora "Scimuniti" com'è riportato in un libro del spasmodico pseudo giudice Rutherford, ma nessuno di voi ha mai posto le scuse ai cattolici per aver fatto quelle offese pubbliche nero su bianco e allora?
Due pesi due misure?

Sempre pronti a offendersi quando reputate d'essere vittime religiose, non è vero?

Ma quando a farlo sono i dirigenti geovisti, allora ecco che è la teocrazia teocratica che sentenzia giudizi e condanne!

Ma per favore, piantatela di fare i piagnistei come i bambini piccoli e crescete un pò leggendo anche altre esperienze, non quelle falsificate e addomesticate contenute nelle vostre pubblicazioni da alunni delle elementari!
Aialon
00martedì 2 ottobre 2007 18:50
Re:
descubridor, 09/07/2007 10.22:

Poiche' un forista dello staff( 1x2x)ha scritto che le esperienze citate sul forum dai tdg sono sempre le stesse , ma che in ogni caso quelle riportate sulle pubblicazioni degli stessi tdg sono attendibili, ne posto alcune.In questo modo la casistica sara'almeno parzialmente aggiornata Lo faccio in questa sezione perche' mi pare il luogo piu' appropriato.
Invito chi legge a riflettere e meditare anche alla luce di quanto viene scritto qui sul forum.
Dal Sudafrica: All'epoca dell'Apartheid
Il fratello Moses Nyamussua faceva il saldatore e riparava auto.Una volta gli affiliati ad un gruppo politico gli chiesero di riparare i fucili che si erano costruiti da se', ma lui rifiuto' di farlo. Poi, il 16 febbraio 1992 tennero un comizio politico in cui ci fu una colluttazione tra loro e il gruppo avversario.Quella sera, tornando dallo scontro , trovarono il fratello per strada mentre andava a fare spese. Li' lo uccisero a colpi di lancia. La ragione?" Non hai voluto saldare i nostri fucili e ora i nostri compagni sono caduti in battaglia".
Fonte: Annuario dei Testimoni di Geova 2007 p.121-122




Ho letto il post, l'ho meditato, ma non l'ho capito
Cosa significa? Cosa vuol far intendere? Che il testimone è stato una povera vittima nonostante la sua imparzialità?
Se è così, è un'altra prova dell'idiozia della holding americana.
Per capire un evento, bisogna calarsi nei panni di tutti.
Il testimone che voleva rimanere imparziale, sarebbe stato meglio che avesse preso il largo, visto l'aria che tirava.
Ora io non so questi gruppi chi fossero, so solo che conosco quelle situazioni e se vedessi morire i miei compagni, perchè l'illuminato di turno si era rifiutato di riparargli l'arma.
In quella situazione anch'io gli avrei sparato un colpo in testa.

saluti
Aialon













descubridor
00martedì 2 ottobre 2007 19:01
Re: Re:
Aialon, 02/10/2007 18.50:




Ho letto il post, l'ho meditato, ma non l'ho capito
Cosa significa? Cosa vuol far intendere? Che il testimone è stato una povera vittima nonostante la sua imparzialità?
Se è così, è un'altra prova dell'idiozia della holding americana.
Per capire un evento, bisogna calarsi nei panni di tutti.
Il testimone che voleva rimanere imparziale, sarebbe stato meglio che avesse preso il largo, visto l'aria che tirava.
Ora io non so questi gruppi chi fossero, so solo che conosco quelle situazioni e se vedessi morire i miei compagni, perchè l'illuminato di turno si era rifiutato di riparargli l'arma.
In quella situazione anch'io gli avrei sparato un colpo in testa.

saluti
Aialon

Caro Rabbi,
magari ci fossi stato tu li.'Puo' anche essere che il colpo avrebbe mancato il fratello e rimbalzando su una qualche superficie sarebbe tornato nella tua testa. Cosi' forse il fratello si salvava
Non abbiamo la controprova. Purtroppo.
Ma intanto continua a meditare, ascolta me.


















Aialon
00mercoledì 3 ottobre 2007 00:23
Re: Re: Re:
Puo' anche essere che il colpo avrebbe mancato il fratello e rimbalzando su una qualche superficie sarebbe tornato nella tua testa. Cosi' forse il fratello si salvava

Ti sarebbe piaciuto eh?
Si dà il caso che ho una mira infallibile, ma nella malaugurata ipotesi, non lo sai che ho una dura cervice?
La pallottola sarebbe rimbalzata e avrebbe colpito te.

Non abbiamo la controprova. Purtroppo.
Che posso farti.......? Prova achiedere "lumi" al comitato direttivo.


Ma intanto continua a meditare, ascolta me.


Si, si certo, sono sempre in attesa delle tue spiegazioni. [SM=x511445]

Ciao
Aialon [SM=g27985]
descubridor
00mercoledì 3 ottobre 2007 10:00
Re: Re: Re: Re:
Aialon, 03/10/2007 0.23:

Puo' anche essere che il colpo avrebbe mancato il fratello e rimbalzando su una qualche superficie sarebbe tornato nella tua testa. Cosi' forse il fratello si salvava

Ti sarebbe piaciuto eh?
Si dà il caso che ho una mira infallibile, ma nella malaugurata ipotesi, non lo sai che ho una dura cervice?
La pallottola sarebbe rimbalzata e avrebbe colpito te.

Non abbiamo la controprova. Purtroppo.
Che posso farti.......? Prova achiedere "lumi" al comitato direttivo.


Ma intanto continua a meditare, ascolta me.


Si, si certo, sono sempre in attesa delle tue spiegazioni. [SM=x511445]

Ciao
Aialon [SM=g27985]





***Ti sarebbe piaciuto eh?

No, sono cristiano . Ma se devo scegliere tra la morte di un fratello e quella di chi mi sparerebbe in testa....Capiscimi amico.


*** non lo sai che ho una dura cervice?

Si' che sei duro di testa me ne sono accorto.Ma se sei esperto di armi sai che non c'e' testa dura che tenga.A meno che tu non vada in giro con l'elmetto.E anche quello dev'essere ben duro. Testa dura+elmetto duro.Un inno alla durezza di testa e di materiali

***La pallottola sarebbe rimbalzata e avrebbe colpito te.

Viste le premesse di cui sopra, difficile.


***Che posso farti.......? Prova achiedere "lumi" al comitato direttivo

Si chiama Corpo Direttivo e non comitato.Il Corpo Direttivo da' lumi sulle pallottole che rimbalzano?. Toh, ci voleva un testa dura per farmelo scoprire.


***Si, si certo, sono sempre in attesa delle tue spiegazioni.

Te l'ho detto che non faccio nulla per nulla. Ma puoi iniziare a leggere nell'altro thread. Master e' piu' bravo di me. Io sono piu' perfido.




Aialon
00mercoledì 3 ottobre 2007 13:22
Re: Re: Re: Re: Re:
descubridor, 03/10/2007 10.00:





***Ti sarebbe piaciuto eh?

No, sono cristiano . Ma se devo scegliere tra la morte di un fratello e quella di chi mi sparerebbe in testa....Capiscimi amico.

Capisco capisco caro cristiano. [SM=g27987]

______________________________________________________

*** non lo sai che ho una dura cervice?

Si' che sei duro di testa me ne sono accorto.Ma se sei esperto di armi sai che non c'e' testa dura che tenga.A meno che tu non vada in giro con l'elmetto.E anche quello dev'essere ben duro. Testa dura+elmetto duro.Un inno alla durezza di testa e di materiali

Sono tutto duro [SM=g27988]

_______________________________________________________

***La pallottola sarebbe rimbalzata e avrebbe colpito te.

Viste le premesse di cui sopra, difficile.

Mai porre limiti alla provvidenza divina caro.

_________________________________________________________


***Che posso farti.......? Prova achiedere "lumi" al comitato direttivo

Si chiama Corpo Direttivo e non comitato.Il Corpo Direttivo da' lumi sulle pallottole che rimbalzano?. Toh, ci voleva un testa dura per farmelo scoprire.


Ma come, gli apostoli di brooklin che ti dicono anche come respirare,
ti farebbero mancare la loro luce onniscente?
Mi sa che il consiglio direttivo della wc hooops, della wt volevo dire non ti illuminano bene, in quanto hanno le mani in pasta anche in fabriche di armi quei santi uomini religiosi, al proposito, sono unti
oppure no? Io ho conosciuto ben due unti uno dei quali l'ho avuto ospite in casa mia, uno spasso, la prossima volta invito anche te.

_______________________________________________________________

***Si, si certo, sono sempre in attesa delle tue spiegazioni.

Te l'ho detto che non faccio nulla per nulla.


Lo so, lo so dovete rendere trottare e galoppare, altrimenti quella povera multinazionale rischia il fallimento.
[SM=x511471]

_______________________________________________________________




Ma puoi iniziare a leggere nell'altro thread. Master e' piu' bravo di me.


Appena ho tempo lo cerco, ma perchè mi dite sempre, devi parlare con un amico mio più bravo?

_____________________________________________________________


Io sono piu' perfido.

Ma no calimero, non sei nero; sei solo sporco. [SM=x511473]






Aialon
00mercoledì 3 ottobre 2007 18:15
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
descubridor, 03/10/2007 16.12:



Io lo dico per te e la tua dignita'.

Faresti bene a preoccuparti della tua [SM=g27988]

__________________________________________________


Guarda che stai sbracando.Tra l'altro se sbrachi cosi' dovro' chiamarti Rambo Rabbi. Ma come sai Rambo era veramente tutto muscoli e niente cervello.

La tua opinione non mi interessa io ho Un solo referente.

____________________________________________________________

***Mai porre limiti alla provvidenza divina caro

Grazie per il caro ma non posso pensare che gli ebrei pensino questo della divina provvidenza.

Perchè pensavi che gli Ebrei credevano che la divina provvidenza fosse limitata?
Forse hai preso troppa luce [SM=g28004]

_______________________________________________________




Forse sei un ebreo sui generis o non lo sei affatto. Mah.


Trovami un ebreo che non sia sui generis.

__________________________________________________________

Si lo ripeto per la tua dignita'. Stai sbracando.

La mia ? [SM=x511473]

_____________________________________________________________

***Lo so, lo so dovete rendere trottare e galoppare, altrimenti quella povera multinazionale rischia il fallimento.

E io che credevo di aver a che fare con uno che almeno capisce le battute

Macchè, sei troppo intelligente per me

_________________________________________________



***Appena ho tempo lo cerco, ma perchè mi dite sempre, devi parlare con un amico mio più bravo?

Si non capisci le battute.


Certo, certo [SM=x511453] .

__________________________________________________________

***Ma no calimero, non sei nero; sei solo sporco

Puo' darsi io sia sporco ma come tu sai calimero e' bello e simpatico. Forse il guscio d'uovo vuoto che gli sta in testa raffigura qualcun altro.Sara'mica il cervello di Rambo?

Interessante figura freudiana, ti senti il mio cervello sopra la testa.
Io non so risponderti forse un bravo analista...., sai a volte riescono a risolvere queste situazioni disperate, fissa un appuntamento tentar non nuoce.

______________________________________________________________

Ciao Rambo Rabbi.

È il secondo titolo che mi dai attendo il terzo.

[SM=x511445]






descubridor
00mercoledì 3 ottobre 2007 18:50
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aialon, 03/10/2007 18.15:








***Faresti bene a preoccuparti della tua

Fai come credi. Io te l'ho detto.


***La tua opinione non mi interessa io ho Un solo referente

Ahi ahi, reazione stizzita. Si tira in ballo l'assoluto.

***Perchè pensavi che gli Ebrei credevano che la divina provvidenza fosse limitata?
Forse hai preso troppa luce

Limitata no, ma diversa da come la dipingi tu si. Altrimenti poveri ebrei.
Troppa luce? Hai ragione. Sono due giorni che vendemmio e in effetti mi sono un po' abbronzato.

***Trovami un ebreo che non sia sui generis
E' vero, ma non sono tutti dello stesso livello.

***La mia
Io te l'ho detto. Non ci guadagno niente. Poi fai come credi.Chissa' che a ripetere le cose anche i Rambo capiscano.

***Macchè, sei troppo intelligente per me

L'hai detto tu eh?


***Certo, certo
Eh purtroppo e' cosi'

***Interessante figura freudiana, ti senti il mio cervello sopra la testa

Ahi ahi te le dici da solo. Vuol dire che il tuo cervello e' come il guscio d'uovo, cioe' vuoto?
Poi non dirmi che sono io.

***Io non so risponderti forse un bravo analista...., sai a volte riescono a risolvere queste situazioni disperate, fissa un appuntamento tentar non nuoce.

Anche questa e' una interessante figura psicologica . L'ho gia' riscontrata qui. Si chiama proiezione. Uno che ha dei problemi di qualsiasi genere li trasferisce su un altro e cosi' pensa di non averne
Io non ti consiglio analisti. Il perche' te lo dico a richiesta


***È il secondo titolo che mi dai attendo il terzo.

Ti devo correggere almeno in parte. Non faccio altro che fissare aspetti della tua personalita' che vengono fuori a mano a mano . Nascono tutti da tue frasi o osservazioni.
Se i titoli sono finiti dipende da te.
Ciao Rambo Rabbi.


Aialon
00mercoledì 3 ottobre 2007 19:47
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
descubridor, 03/10/2007 18.50:




***Faresti bene a preoccuparti della tua

Fai come credi. Io te l'ho detto.


***La tua opinione non mi interessa io ho Un solo referente

Ahi ahi, reazione stizzita. Si tira in ballo l'assoluto.

***Perchè pensavi che gli Ebrei credevano che la divina provvidenza fosse limitata?
Forse hai preso troppa luce

Limitata no, ma diversa da come la dipingi tu si. Altrimenti poveri ebrei.
Troppa luce? Hai ragione. Sono due giorni che vendemmio e in effetti mi sono un po' abbronzato.

***Trovami un ebreo che non sia sui generis
E' vero, ma non sono tutti dello stesso livello.

***La mia
Io te l'ho detto. Non ci guadagno niente. Poi fai come credi.Chissa' che a ripetere le cose anche i Rambo capiscano.

***Macchè, sei troppo intelligente per me

L'hai detto tu eh?


***Certo, certo
Eh purtroppo e' cosi'

***Interessante figura freudiana, ti senti il mio cervello sopra la testa

Ahi ahi te le dici da solo. Vuol dire che il tuo cervello e' come il guscio d'uovo, cioe' vuoto?
Poi non dirmi che sono io.

***Io non so risponderti forse un bravo analista...., sai a volte riescono a risolvere queste situazioni disperate, fissa un appuntamento tentar non nuoce.

Anche questa e' una interessante figura psicologica . L'ho gia' riscontrata qui. Si chiama proiezione. Uno che ha dei problemi di qualsiasi genere li trasferisce su un altro e cosi' pensa di non averne
Io non ti consiglio analisti. Il perche' te lo dico a richiesta


***È il secondo titolo che mi dai attendo il terzo.

Ti devo correggere almeno in parte. Non faccio altro che fissare aspetti della tua personalita' che vengono fuori a mano a mano . Nascono tutti da tue frasi o osservazioni.
Se i titoli sono finiti dipende da te.
Ciao Rambo Rabbi.






Aialon
00mercoledì 3 ottobre 2007 19:50
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
descubridor, 03/10/2007 18.50:




***Faresti bene a preoccuparti della tua

Fai come credi. Io te l'ho detto.

Anche io ti ho avvisato, poi non dire.........

__________________________________________________________-

***La tua opinione non mi interessa io ho Un solo referente

Ahi ahi, reazione stizzita. Si tira in ballo l'assoluto.

Per me l'Assoluto è sempre presente, la reazione stizzita l'hai vista solo tu, evidentemente è uno di quei fenomeni di proiezione di cui hai parlato, vedo che ne soffri abbastanza.

_____________________________________________________________





***Perchè pensavi che gli Ebrei credevano che la divina provvidenza fosse limitata?
Forse hai preso troppa luce

Limitata no, ma diversa da come la dipingi tu si. Altrimenti poveri ebrei.

Guarda è vero che dipingo, ma ti garantisco che la divina provvidenza
non mi sognerei mai di dipingerla.
Anche le allucinazioni hai, devi soffrire molto.
Telefona agli apostoli di Broooklin fatti dare subito una sfanalata.


________________________________________________________


Troppa luce? Hai ragione. Sono due giorni che vendemmio e in effetti mi sono un po' abbronzato.

Lo vedi? Lo vedi che avevo capito? Quest'anno il raccolto avrà un'elevata gradazione alcolica, vacci piano, che già sei grave, tra un po' non riconscerai nemmeno i parenti


_____________________________________________________


***Trovami un ebreo che non sia sui generis
E' vero, ma non sono tutti dello stesso livello.

L'Anima di Israele è una.

__________________________________________________

***La mia
Io te l'ho detto. Non ci guadagno niente. Poi fai come credi.Chissa' che a ripetere le cose anche i Rambo capiscano.


Ma oltre alla sala reale solo Rambo vedi come film?
È una fissazione la tua.
________________________________________________________

***Macchè, sei troppo intelligente per me

L'hai detto tu eh?


Si sono ammirato il Q.I. senz'altro non potrà essere misurato.

__________________________________________________________________


***Interessante figura freudiana, ti senti il mio cervello sopra la testa

Ahi ahi te le dici da solo.

Vedo che il tuo cervello trattiene i ricordi come lo scolapasta l'acqua
Cerca di sforzarti a ricordare ciò che dici almeno per 10 minuti.

_____________________________________________________________


Vuol dire che il tuo cervello e' come il guscio d'uovo, cioe' vuoto?
Poi non dirmi che sono io.

Quella è la tua personalissima visione, la quale ha avuto già risposta, se non la capisci vai da in anziano e fatti spiegare.


_________________________________________________________-

Anche questa e' una interessante figura psicologica . L'ho gia' riscontrata qui. Si chiama proiezione. Uno che ha dei problemi di qualsiasi genere li trasferisce su un altro e cosi' pensa di non averne

Infatti non lo hai dimostrato affatto.
SM=x511455]SM=x511455]SM=x511455]SM=x511455]SM=x511455]SM=x511455]SM=x511455]


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Io non ti consiglio analisti. Il perche' te lo dico a richiesta

Posso capire, viso il risultato che hai avuto.....
SM=x511455]SM=x511455]SM=x511455]SM=x511455]SM=x511455]

__________________________________________________________________

***È il secondo titolo che mi dai attendo il terzo.

Ti devo correggere almeno in parte.


Ma guarda!


Non faccio altro che fissare aspetti della tua personalita' che vengono fuori a mano a mano .


Lo dicevo, sei una mente sublime


Nascono tutti da tue frasi o osservazioni.


Capperi sotto aceto!!!!!!!!!!!Ma sei proprio sicuro!!!!!!!!
Ma tutto ciò è spaventevole!!!!!!!!!!!!!!!!!


Se i titoli sono finiti dipende da te.

Ovvio la logica brukklina, io sono responsabile della tue azioni.

Ciao Rambo Rabbi.

Vai a vendemmiare vai,non inalare troppo, e mettiti un cappello per il sole, altrimenti finisci sempre in questo stato pietoso, poi quando vai nella camera reale ti disossano.




descubridor
00giovedì 4 ottobre 2007 10:53
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aialon, 03/10/2007 19.50:






***Anche io ti ho avvisato, poi non dire.......

Non dico no,una o due volte te l'ho detto.Ora leggo quello che scrivi. Mi basta per inquadrarti.Piu' scrivi e piu' ti inquadro. Mi piace.


***Per me l'Assoluto è sempre presente, la reazione stizzita l'hai vista solo tu, evidentemente è uno di quei fenomeni di proiezione di cui hai parlato, vedo che ne soffri abbastanza.

Non vale rubare le idee e le frasi altrui. L'ho vista solo io? Benissimo. Evidentemente ho l'occhio lungo.

***Guarda è vero che dipingo, ma ti garantisco che la divina provvidenza
non mi sognerei mai di dipingerla.
Anche le allucinazioni hai, devi soffrire molto.
Telefona agli apostoli di Broooklin fatti dare subito una sfanalata.

Battuta. Ripeti le stesse cose. Se poi dipingi come le tue battute......

***Lo vedi? Lo vedi che avevo capito? Quest'anno il raccolto avrà un'elevata gradazione alcolica, vacci piano, che già sei grave, tra un po' non riconscerai nemmeno i parenti

Battuta. Non fai piu' ironia. Insulti.
Ma lo stizzito l'ho visto solo io , vero? Ah, Gesu'.

***L'Anima di Israele è una.
Ma le teste sono tante.


***Ma oltre alla sala reale solo Rambo vedi come film?
È una fissazione la tua.

Battuta. Neanche originale.Rambo? Quando l'ho visto mi sono detto: Allora per me ce' ancora qualche speranza.


***Si sono ammirato il Q.I. senz'altro non potrà essere misurato

Continui a tirartele da solo. Io che ci posso fare? Prendo atto.


***Quella è la tua personalissima visione, la quale ha avuto già risposta, se non la capisci vai da in anziano e fatti spiegare.

Battuta non originale.Forse la risposta sta ancora nel guscio vuoto.Ma io sono paziente


***Infatti non lo hai dimostrato affatto.

Certo, se uno e' convinto di non avere problemi io posso scrivere fino a domani. E' li' il tragico.

***Lo dicevo, sei una mente sublime
Lo dici tu eh? Bravo

***Vai a vendemmiare vai,non inalare troppo, e mettiti un cappello per il sole, altrimenti finisci sempre in questo stato pietoso, poi quando vai nella camera reale ti disossano.

Battuta. Vedi perche' benignamente ti dico che stai sbracando? Adesso provo pero' a rispiegarti la proiezione. Non e' che dopo avermi dato due volte dell'ubriacone, il problema non sia mio?

Ciao Rambo Rabbi.

P.S.: Vendemmiare e' bellissimo. Non essere troppo invidioso dai.





Aialon
00giovedì 4 ottobre 2007 12:51
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
descubridor, 04/10/2007 10.53:






Battuta. Vedi perche' benignamente ti dico che stai sbracando?


Caro benigno più di fare battute e divertirsi con te cos'altro
si può fare?
A già mandarti a vendere pubblicazioni in giro.

Non scrivere battuta lo so che sei bravo e le capisci.
Ma cerca di capire che io capisco che tu capisci che io non credo che tu capisci. Capisci?

_______________________________________________________




Adesso provo pero' a rispiegarti la proiezione. Non e' che dopo avermi dato due volte dell'ubriacone, il problema non sia mio?


Non ti scomodare vai a vendemmiare vai.

_____________________________________________________

Ciao Rambo Rabbi.

P.S.: Vendemmiare e' bellissimo. Non essere troppo invidioso dai.

Invidioso di te?

No comment.






(Mario70)
00venerdì 5 ottobre 2007 11:19
Mah
Non so chi di voi due è piu fuori...
Per uno credo che influiscano i vapori dell'alcool, per l'altro?
Ditemelo cosi ne prendo un po anche io che in questo periodo ne avrei pure bisogno... [SM=g27988]
Se non foste di religioni cosi diverse, credo che dall'esterno vi si potrebbe scambiare per fratelli.
Ciao Mario
Aialon
00venerdì 5 ottobre 2007 13:12
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
descubridor, 05/10/2007 9.53:





A corto di argomenti? Rifletti e riparti.

Sei tu che devi tirare fuori gli argomenti, che devi andare a convincere la gente, a trovare forza-lavorro per watchandtowersciety,
io me ne sto tranquillo per i fatti miei.

_______________________________________________________



Vedi che tu capisci che io capisco che tu non capisci( le battute). Non di me, della natura. Ah, Gesu'.

Non lo invocare troppo, anche lui ha il suo carattere se scende ti taglia un orecchio.
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P.S.: E dire che dei tuoi antenati ho scritto nella sezione "Scienza e religione" al thread " Fanatismo e intolleranza religiosa". Ma mi sa che l'anima e' una ma quelle erano altre teste.Di un altro livello.

WHOW, allora ci vado io pure a scrivere lì, intanto nota quanto erano tolleranti i tuoi antenati nell'ingraziarsi hitler, assemlee ornate con le svastiche e cori nazisti, ammirevole sopratutto la lettera inviata ad hitler con cui inveivate contro gli "affaristi ebrei".

Ciao Rambo Rabbi.

Ciao macchietta
Documentati va'

lettera a hitler
"Con il termine 'clero' (...) ci si riferisce a quella classe di sedicenti insegnanti religiosi, sacerdoti e gesuiti, che impiega ingiusti mezzi politici per raggiungere i propri fini e unisce le sue forze con quelli che rinnegano Dio e il Signore Gesù Cristo. Quella è la stessa classe cui Gesù si riferì come suoi persecutori. (...) Quando Gesù andò dagli Ebrei per insegnare loro la verità, furono i componenti del clero degli ebrei, cioè i farisei e i sacerdoti, che gli si opposero violentemente, lo perseguitarono e fecero sì che venisse accusato di ogni sorta di crimini e nefandezze. Essi si rifiutarono di ascoltare la verità e rivolgendosi a loro Gesù disse: 'Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete dare ascolto alla mia Parola. Voi siete progenie del Diavolo, ch'è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità perché non c'è verità in lui. Quando parla il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre della menzogna. E a me, perché dico la verità, voi non credete'. (Giovanni 8:43-45) Sebbene i farisei e i sacerdoti allora asserissero di rappresentare Geova Dio, Gesù disse loro che in effetti rappresentavano Satana il Diavolo.
Non abbiamo nulla contro alcuna persona né contro gli insegnanti religiosi, ma dobbiamo richiamare l'attenzione sul fatto che di solito sono quelli che asseriscono di rappresentare Dio e Cristo Gesù che si dimostrano in effetti nostri persecutori e ci mettono in cattiva luce dinanzi a governi e alle nazioni. In qualità di veri seguaci di Cristo Gesù dobbiamo aspettarci tale opposizione e ne parliamo in questa circostanza per chiarire il motivo per cui siamo stati messi in cattiva luce davanti alle autorità di questa nazione. Ai suoi fedeli seguaci Gesù disse: "Ricordatevi della Parola che vi ho detta : Il servitore non è da più del suo signore. Se [i falsi insegnanti religiosi] hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi. Se hanno osservato la mia Parola, osserveranno anche la vostra. (Giovanni 15:20) Inoltre Gesù disse che i suoi seguaci sarebbero stati falsamente accusati davanti alle autorità governative da questa stessa classe di uomini, quando dichiarò: 'Or Badate a voi stessi : poiché essi [falsi insegnanti religiosi] vi consegneranno ai Sinedri [autorità di polizia] e alle sinagoghe, e sarete battuti nelle sinagoghe e sarete fatti comparire davanti a governatori e re, per cagion mia, in testimonianza contro di loro '. (Marco 13:9) Questo spiega perché Geova Dio attualmente permette che i suoi fedeli testimoni siano messi in cattiva luce e perseguitati: affinché quelli che sono mossi da uno spirito sbagliato si identifichino come oppositori di Dio e così rendano testimonianza contro se stessi. Lo stesso spirito materialistico che causò la persecuzione di Gesù Cristo esiste anche adesso ed è responsabile della persecuzione nei nostri confronti, visto che siamo suoi fedeli seguaci. Siamo stati accusati falsamente dai nostri nemici di aver ricevuto aiuti finanziari per la nostra opera dagli ebrei. Niente è più lontano dalla verità. Fino ad ora gli ebrei non hanno dato nemmeno un centesimo per la nostra opera. Noi siamo fedeli seguaci di Cristo Gesù e crediamo in lui quale Salvatore del mondo, mentre gli ebrei rigettano completamente Gesù Cristo e negano con vigore che egli sia il Salvatore del mondo mandato da Dio per il bene dell'uomo. Ciò, di per sé, dovrebbe essere una prova sufficiente per dimostrare che non riceviamo alcun sostegno dagli ebrei e quindi che le accuse contro di noi sono false e malevole e possono provenire solo da Satana, nostro grande nemico.
L'impero più grande e oppressivo del mondo è quello anglo-americano. Vale a dire l'impero britannico, del quale gli Stati Uniti d'America fanno parte. Sono stati gli affaristi ebrei dell'impero britannico-americano che hanno creato e sostenuto il mondo dell'alta finanza per sfruttare e opprimere i popoli di molte nazioni. Questo è vero in modo particolare per le città di Londra e di New York, roccaforti dell' alta finanza. Questo fatto è così noto che c'è un proverbio in America sulla città di New York che dice: 'Gli Ebrei la possiedono, i Cattolici Irlandesi la governano, e gli Americani pagano i conti." Non abbiamo niente contro le persone che abbiamo menzionato, ma, quali testimoni di Geova e in ubbidienza al Suo comandamento contenuto nelle Scritture, siamo costretti a richiamare l'attenzione sulla verità relativa a ciò, affinché le persone possano essere illuminate intorno a Dio e al suo proposito"

svastiche e cori nazisti

Le bandiere con la svastica

Per far rilevare come siano proprio i testimoni di Geova a dimostrarsi infedeli nel riportare i fatti narrati da chi ha scritto su quest’argomento, citiamo le loro stesse parole così come sono state pubblicate su Svegliatevi!:
Per esempio gli oppositori sostengono che i Testimoni ornarono le Wilmersdorfer Tennishallen di bandiere con la svastica. Fotografie dell’assemblea del 1933 mostrano chiaramente che non esposero nessuna svastica dentro la sala. Testimoni oculari confermano che non c’erano bandiere all’interno. È possibile, però, che ci fossero bandiere all’esterno dell’edificio. Un plotone d’assalto nazista aveva usato la sala il 21 giugno, il mercoledì prima dell’assemblea. Poi proprio il giorno prima dell’assemblea folle di giovani insieme a unità delle SS (Schutz-Staffeln, in origine guardie del corpo di Hitler in camicia nera), delle SA e altri celebrarono il solstizio d’estate nelle vicinanze. Perciò i Testimoni che arrivarono all’assemblea la domenica poterono trovarsi davanti a un edificio ornato di bandiere con la svastica. Se ci fossero state bandiere con la svastica esposte all’esterno, nei corridoi o anche all’interno della sala, i Testimoni le avrebbero lasciate dov’erano. Tuttora, quando i testimoni di Geova affittano edifici pubblici per adunanze o assemblee, non rimuovono gli emblemi nazionali. Ma non c’è alcuna prova che i Testimoni stessi abbiano esposto bandiere o abbiano fatto il saluto alla bandiera. (pagg. 12, 13)

Ciò che, inequivocabilmente, emerge da questa descrizione dell’episodio è che le bandiere c’erano, e che, quindi, non solo la testimonianza di Konrad Franke è veritiera, ma che altrettanto veritieri sono stati gli "oppositori" nel narrare l’episodio. Proprio perché non vogliamo che nulla sia lasciato nell’indeterminatezza, riportiamo adesso, fedelmente, ciò che disse a suo tempo Franke nei suoi discorsi e che – come abbiamo già detto – è fedelmente custodito con la sua viva voce in una registrazione su nastro:
Quando arrivammo alla Tennis Halle il mattino successivo ciò che vedemmo ci sconvolse, né trovammo quell’atmosfera che solitamente caratterizzava le assemblee dei testimoni di Geova. Non appena entrati, ci colpì vedere la sala addobbata con le bandiere con la svastica!

Come si vede, ciò che colpì sgradevolmente quello zelante Bibelforscher fu la vista delle bandiere nel luogo di un’assemblea dei Testimoni. Il particolare che esse fossero «all’esterno, nei corridoi o anche all’interno della sala» non è menzionato. E comunque, per ammissione della Società anche se vi fossero state (come in effetti c’erano) essi non le avrebbero rimosse in alcun modo. L’organizzazione cerca di uscirsene dicendo che «non c’è alcuna prova che i Testimoni stessi abbiano esposto bandiere o che abbiano fatto il saluto alla bandiera». Innanzitutto nessuno ha mai detto che essi abbiano fatto il saluto alla bandiera, ma che non ci siano prove del fatto che non siano stati loro ad esporre le bandiere è del tutto infondato. Perché diciamo questo? Per il semplice fatto che a dolersi della presenza delle bandiere fu proprio Franke, alto rappresentante dei Testimoni tedeschi; se egli avesse saputo che quell’esposizione nazionalistica non era opera dei suoi stessi fratelli non avrebbe esitato nemmeno un momento a dirlo per sgombrare così il campo da qualsiasi equivoco. Viceversa il suo doloroso stupore di persona informata si basa proprio sul fatto che quell’esposizione si doveva proprio a chi si era sempre proclamato neutrale e che adesso veniva meno a quell’impegno per il quale tanti sarebbero poi morti.

Deutschland über alles!

Il secondo degli episodi riguarda, invece, l’inno nazionale tedesco. La rivista dell’8 luglio così lo descrive a pagina 13:
Gli oppositori affermano inoltre che i Testimoni iniziarono l’assemblea cantando l’inno nazionale. In realtà l’assemblea iniziò con il cantico 64, "La gloriosa speranza di Sion", del libretto dei cantici religiosi dei Testimoni. Le parole di questo cantico erano state adattate a un brano musicale composto da Franz Joseph Haydn nel 1797. Il cantico 64 era nel libretto dei cantici degli Studenti Biblici almeno dal 1905. Nel 1922 il governo tedesco adottò la melodia di Haydn con le parole di Hoffmann von Fallersleben come inno nazionale. Nondimeno in Germania gli Studenti Biblici ogni tanto cantavano ancora il loro cantico 64, come facevano gli Studenti Biblici in altri paesi. Il fatto di cantare un cantico su Sion non poteva certo essere considerato un tentativo di placare i nazisti. Cedendo alle pressioni di nazisti antisemiti, altre chiese eliminarono termini quali "Giuda", "Geova" e "Sion" dai loro libri di inni religiosi e dalla liturgia. I testimoni di Geova no. Gli organizzatori del raduno quindi non si aspettavano certo di ingraziarsi il governo cantando un cantico che esaltava Sion. Forse alcuni dei presenti saranno stati riluttanti a cantare "La gloriosa speranza di Sion", visto che la melodia di questa composizione di Haydn era la stessa dell’inno nazionale.

Ancora una volta, nel tentativo di negare la storia la Società le ha reso un servizio. Ha ufficialmente confermato quello che i suoi "oppositori" avevano già scritto anni fa, e cioè che ad una loro assemblea, oltre ad essere circondati di svastiche, con uno scarsissimo senso dell’opportunità, avevano anche cantato un loro cantico la cui base musicale era nemmeno a farlo apposta l’inno nazionale tedesco, il famoso Deutschland über alles!

Detto questo, cosa è stato scritto esattamente su questo evento? La fonte già citata, così lo narra, sempre basandosi con estremo scrupolo sulla narrazione di Konrad Franke:
Non appena entrati, ci colpì vedere la sala addobbata con le bandiere con la svastica! E non solo quello: l’adunanza ebbe inizio con un cantico che non cantavamo da anni, specialmente in Germania a motivo della melodia. Sebbene le parole fossero eccellenti, i musicisti presenti in sala riconobbero che le note della melodia erano state tratte dalla musica di «Deutschland, Deutschland, über alles»! Potete immaginare come ci sentimmo? Molti di noi non riuscirono a cantare assieme agli altri; era proprio come se le nostre gole non riuscissero ad emettere alcun suono. Ci chiedevamo come fosse possibile che i responsabili dell’opera non si rendessero conto di cacciarci in gravissime difficoltà, con il pericolo che in quelle difficili circostanze, tutto ciò invece di rafforzarci avrebbe potuto farci cedere non aiutandoci certamente ad assumere una ferma posizione [contro il nazismo]. Possano tutti gli anziani che sono fra noi imparare qualcosa da questi esempi, possano riconoscere la loro responsabilità al riguardo nel prossimo futuro.

È evidente che il compromesso non consistette nel fatto di aver cantato un cantico su Sion, tanto è vero che nessuno ha mai sollevato obiezioni al riguardo, anzi sembra che questa giustificazione sia stata inventata dalla Torre di Guardia per aver qualcosa da dire. Il compromesso fu, com’è evidente, quello di rispolverare un vecchio cantico che non si cantava più da anni, proprio perché basato sulla melodia dell’inno nazionale tedesco a riprova che i Testimoni condividevano con i nazisti al potere anche questa caratteristica. Si noti, infine, ciò che la stessa rivista non è riuscita ad omettere, e cioè che «Forse alcuni dei presenti saranno stati riluttanti a cantare "La gloriosa speranza di Sion", visto che la melodia di questa composizione di Haydn era la stessa dell’inno nazionale». Quindi è vero – parola per parola – ciò che è contenuto nella testimonianza di Franke e che è stato scritto dagli "oppositori" dei testimoni di Geova! Con un assoluto disprezzo dei sentimenti dei loro fratelli che si sentirono turbati nell’ascoltare un canto guerresco ad un’assemblea dei "puri adoratori", l’organizzazione adesso racconta quell’episodio, minimizzandolo come se trattasse di un capriccio bizzoso di alcuni dei loro correligionari, quando, per molto meno, ha consentito, anzi ha voluto, che in circostanze simili, essi si giocassero addirittura la vita pur di non cantare un inno nazionalistico o semplicemente si alzassero al passaggio di una bandiera. La storia dei testimoni di Geova nel paese più libero del mondo, gli Stati Uniti, è una storia di lotte asperrime tutte dovute a fatti spesso di minore rilievo, quali quello di cantare l’inno a scuola, e in un contesto che non era certamente quello dell’esasperato e fanatico nazionalismo tedesco!

Ha inizio la "proscrizione"

A questo punto è appropriato che torniamo indietro, nella lettura dell’articolo di Svegliatevi! e che ne cominciamo l’esame dapprincipio. "I Testimoni compiono un’azione coraggiosa", è il titolo dell’argomento trattato a pagina 12, prima colonna. E, nel primo paragrafo la Società scrive:
Preoccupato per la crescente tensione in Germania, Joseph F. Rutherford, l’allora presidente della Watch Tower Society, insieme al responsabile della filiale tedesca, Paul Balzereit, decise di preparare una campagna per informare il cancelliere Hitler, le autorità governative e il pubblico che i testimoni di Geova non costituivano affatto una minaccia per il popolo e lo Stato tedesco. Evidentemente Rutherford credeva che Hitler non fosse al corrente degli attacchi contro i testimoni di Geova o che fosse stato malinformato su di loro da elementi religiosi.

Ricordiamo che questa campagna di Rutherford ha luogo nel 1933, esattamente il 25 giugno di quell’anno. È credibile quanto essa dice in merito al fatto che Rutherford credeva che Hitler fosse ignaro di quel che succedeva o che fosse sviato dal clero? Per comprendere quanto lontane dalla verità siano queste affermazioni (alle quali, ovviamente, i primi a non credere sono proprio quelli che le hanno scritte) è utile dare uno sguardo al Dossier sui testimoni di Geova, preparato dalla filiale italiana dei testimoni di Geova nel 1992, esattamente un anno dopo la pubblicazione in Italia e in Canada degli scritti che rivelavano le collusione del Geovismo con il potere nazista. A pagina 22 del Dossier, sotto il titolo L’assemblea del 1933 a Berlino, l’organizzazione scrive:
Come si evince dalle date riportate nei libri qui citati, i Testimoni furono proscritti sin dall’inizio del 1933. Tra i primissimi gruppi ad essere internati nei campi di concentramento c’erano proprio i testimoni di Geova. Il 25 giugno 1933 (quando secondo i gruppi "antisette" ci sarebbe stato il tentativo di cercare un compromesso col regime nazista) i testimoni di Geova erano già stati messi al bando praticamente in tutte le regioni tedesche … Come si è visto, il 20 marzo 1933 i nazisti aprirono il campo di concentramento di Oranienburg, presso Postdam. Verso la fine della primavera dello stesso anno i campi aperti dai nazisti erano diventati in tutto una cinquantina. Come già detto, tra i primi "ospiti" di quei campi nella primavera del 1933 c’erano "i Bibelforscher [gli studenti biblici o testimoni di Geova]".

La rivista Svegliatevi! del 22 agosto 1995, a pagina 6 diceva inoltre che:
Le riviste L’Età d’Oro e Consolazione spesso richiamavano l’attenzione sugli sviluppi militaristici che avvenivano in Germania. Nel 1929, più di tre anni prima che Hitler salisse al potere, l'edizione tedesca dell'Età d'Oro del 15 ottobre affermava coraggiosamente: "Il nazionalsocialismo è … un movimento che sta agendo … direttamente al servizio del nemico dell’uomo, il diavolo". Alla vigilia dell’ascesa al potere di Hitler, L’Età d’Oro del 4 gennaio 1933 diceva: "Incombe la minacciosa ombra del movimento nazionalsocialista. Sembra incredibile che un partito politico dalle origini così insignificanti e dalla politica così poco ortodossa possa nel giro di pochi anni assumere proporzioni tali da eclissare la struttura di un governo nazionale. Eppure Adolf Hitler e il suo partito nazionalsocialista (i nazisti) hanno compiuto questa rara impresa".

Quindi, era già sin dal 1929 che Hitler era stato individuato come un pericolo mortale per i Bibelforscher; agli inizi del 1933 egli li aveva già cacciati nei campi di concentramento; non si può perciò sostenere che Hitler non sapesse niente di tutto ciò, e che bisognasse informarlo nel giugno dello stesso anno quando il Führer aveva già tra i suoi primi "ospiti" proprio loro. Rutherford lo sapeva benissimo e non è assolutamente accettabile che ora, in un tentativo patetico di revisionismo il Corpo Direttivo cerchi ancora una volta di scrollarsi di dosso questa sanguinosa eredità mentendo.

La "Dichiarazione"

Ma andiamo adesso alla famosa "Dichiarazione" che si asserisce non essere altro che una petizione, con lo scopo dichiarato di "esporre con chiarezza la loro posizione", mentre in realtà essa assume chiaramente il significato di un’offerta di pace a qualunque costo. Vediamo, allora, come essi presentano i fatti:
A motivo del cambiamento di governo e dei disordini che travagliavano il paese, i Testimoni volevano esporre con chiarezza la loro posizione. Con la "Dichiarazione" i Testimoni smentirono recisamente le accuse di interessi finanziari o legami politici con gli ebrei. Infatti il documento affermava: "Siamo stati accusati falsamente dai nostri nemici di aver ricevuto aiuti finanziari per la nostra opera dagli ebrei. Niente è più lontano dalla verità. Fino ad ora gli ebrei non hanno dato nemmeno un centesimo per la nostra opera". Avendo accennato alla situazione finanziaria, la "Dichiarazione" proseguiva denunciando le pratiche disoneste dell’alta finanza. Diceva: "Sono gli affaristi ebrei dell’impero britannico-americano che hanno creato e sostenuto il mondo dell’alta finanza per sfruttare e opprimere i popoli di molte nazioni". Queste parole chiaramente non si riferivano agli ebrei in generale, e ci dispiace che siano state fraintese e considerate offensive.

La tardiva (e strumentale) resipiscenza del Corpo Direttivo non modifica nemmeno di uno iota la gravità delle cose scritte a quel tempo, in particolare se si considera che levare accuse nei confronti degli ebrei nel periodo della piena affermazione del governo nazionalsocialista, era già di per sé un atto gravissimo, alla luce della situazione delicatissima in cui si trovavano tutti quelli che non appartenendo alla "razza ariana" erano soggetti ad angherie di ogni sorta. Dire che "ci dispiace che [queste parole] siano state fraintese e considerate offensive", è come dolersi oggi delle tremende persecuzioni inflitte agli "eretici" dalla chiesa cattolica. E così come il geovismo dileggia le moderne apologie del cattolicesimo (che, come è noto, non sono da tutti condivise) parimenti si può e si deve fare con le loro apologie. Alle quali si deve aggiungere l’aggravante che si tratta di episodi che non si possono giustificare con l’oscurantismo degli evi bui, dato che hanno avuto luogo in piena era moderna, non più di sessant’anni fa! Inoltre, non si comprende perché, se il motivo della "Dichiarazione" era quello di ribadire la finalità religiosa del movimento dei Bibelforscher, fosse necessario "denunciare le pratiche disoneste dell’alta finanza". Se si esamina con attenzione la letteratura pubblicata dai testimoni di Geova, e quindi non imputabile di parzialità a loro sfavore, non troviamo da nessuna parte che le accuse che si levarono contro di loro fossero quelle di collusione con il potere ebraico, o d’essere finanziati da loro. Ma, come è pubblicato nel loro Dossier, (pagina 22, I colonna), le accuse che portarono al loro bando furono quelle di "incitare il popolo, tramite discorsi e per iscritto, a mettersi contro le istituzioni dello Stato e le istituzioni ecclesiastiche … Insultano le istituzioni dello stato e quelle della Chiesa". (corsivo nel testo).

Pertanto, le "accuse dei nostri nemici" non erano quelle che erano loro mosse dal governo che li proscriveva, ed era a queste ultime che bisognava, semmai, rispondere, non a quelle che circolavano sottobanco, e che le autorità non avevano fatto proprie. Non sfugga, poi, l’evidente, plateale menzione dell’impero britannico americano, nemico giurato del nazional socialismo, al quale la "Dichiarazione" si riferisce come allo strumento dell’"oppressione di molti popoli", anche questa senza diretta relazione con il problema del bando inflitto ai Testimoni, ma con l’unico scopo di far comprendere al dittatore nazista che essi erano contro il suo nemico e quindi dalla sua parte. No, non è proprio possibile nemmeno per un instante prendere per buoni i maldestri tentativi dell’organizzazione dei testimoni di Geova di scrollarsi di dosso l’infamante accusa di aver tentato in ogni modo di ingraziarsi il nazismo, le sue stesse parole, le spiegazioni contorte e chiaramente revisioniste della sua stessa storia, la condannano senza possibilità di appello!

A pagina 14 della più volte citata Svegliatevi!, il terzultimo paragrafo cerca poi di mistificare il chiaro senso delle parole della "Dichiarazione" con le quali si condividevano gli ideali del nazismo. Ecco in che modo
La "Dichiarazione" inoltre ricordava al governo le sue stesse promesse. I Testimoni sostenevano certi ideali elevati, e questi erano affermati pubblicamente anche dal governo tedesco. Fra questi c’erano i valori della famiglia e la libertà religiosa. A questo proposito la "Dichiarazione" aggiungeva: "Un attento esame dei nostri libri e delle nostre pubblicazioni dimostrerà chiaramente che questi espongono, difendono e evidenziano con vigore gli stessi elevati ideali sostenuti e promulgati dall’attuale governo nazionale, e mostrano che sarà Geova Dio a far sì che al tempo opportuno questi siano conseguiti da tutti coloro che amano la giustizia". Quindi i Testimoni non si espressero mai a favore del partito nazista. Inoltre, nell’esercizio della libertà religiosa, non intendevano smettere la loro predicazione pubblica.

È evidente che l’organizzazione dei testimoni di Geova si può permettere il lusso di scrivere quello che vuole solo perché i suoi lettori sono persone che nella stragrande maggioranza non possiedono l’attrezzatura culturale per verificarle, e la parte rimanente non potrebbe, anche se in possesso di tale attrezzatura, smentire pubblicamente lo "schiavo fedele e discreto". Quando leggiamo che la "Dichiarazione" voleva ricordare al governo tedesco "le sue stesse promesse", evidentemente non si sa o si fa finta di non sapere che il "governo" cui ci si riferisce è quello che aveva visto la luce il 30 gennaio 1933 con il giuramento di Hitler davanti al maresciallo Hindenburg a mezzogiorno di quel tragico giorno; né tale presa di potere ebbe luogo, come scrive la Torre di Guardia in mezzo a "disordini che travagliavano il paese", bensì, come scrive William L. Shirer, "essa fu inaugurata in tempo di pace e pacificamente". Il che vuol dire che le promesse erano quelle del partito nazista in quanto, contrariamente a quanto dice la rivista in questione quando afferma che "i Testimoni non si espressero mai a favore del partito nazista", in Germania sin dal 30 gennaio 1933 non esisteva altro che il partito nazista, esso era il partito di governo, quello che i Testimoni definiscono nella "Dichiarazione" "l’attuale governo nazionale", tanto è vero che il 14 luglio dello stesso anno una legge statuì quanto segue: «Il Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi costituisce l’unico partito politico della Germania». Quindi i Testimoni, si espressero a favore del partito nazista. E gli ideali che il geovismo sottolinea come sostenuti e promulgati da quel partito sono proprio gli ideali nazisti, perché pur se nella versione edulcorata della Svegliatevi! dell’8 luglio, la "Dichiarazione" viene opportunamente sfrondata, ciò nonostante essa, nella versione integrale, diceva tra l’altro, «Il popolo tedesco ha sofferto molte miserie sin dal 1914 ed è stato vittima di molte ingiustizie che altri hanno compiuto nei suoi confronti. I nazionalisti si sono schierati contro tali ingiustizie ed hanno annunciato che «la nostra relazione con Dio è pura e santa". … la nostra organizzazione condivide pienamente tali giusti principi». Se il popolo tedesco aveva sofferto molte miserie sin dal 1914, ciò non significava altro che il nuovo regime, che aveva soppiantato quello vecchio, era lo strumento della liberazione dalle ingiustizie sofferte, e che i suoi campioni erano proprio i "nazionalisti", che si erano schierati contro di esse. Ripetere qui che i nazionalisti non erano altri che i nazisti è, riteniamo, pleonastico, ma a beneficio dei Testimoni ricordiamo loro che il nome "nazista" deriva dalla fusione dei due termini "nazionale" e "socialista", per cui il governo "nazionale", i "nazionalisti" sono proprio loro: i nazisti.

Chi è l’«annacquatore?»

Passiamo, adesso, all’esame di quanto asserito nel primo paragrafo della seconda colonna di pagina 12 della Svegliatevi!, laddove è detto che
Secondo l’Annuario dei testimoni di Geova del 1975, alcuni Testimoni tedeschi rimasero delusi che il linguaggio della "Dichiarazione" non fosse più esplicito. Il responsabile della filiale, Paul Balzereit, aveva mitigato il documento? No, perché confrontando il testo inglese e quello tedesco risulta che ciò non avvenne. Evidentemente un’impressione diversa era basata sulle osservazioni soggettive di alcuni non direttamente implicati nella preparazione della "Dichiarazione". Forse le loro conclusioni sono state influenzate dal fatto che solo due anni più tardi Balzereit rinnegò la sua fede.

La Società qui rivendica l’integrità dell’allora responsabile della filiale, Paul Balzereit, un Testimone innamorato di Hitler, tanto da imitarne persino i ridicoli baffetti, e dice che egli non aveva affatto mitigato il testo della "Dichiarazione". La cosa che più ci fa riflettere è che la difesa di Balzereit giunge otto anni dopo quella che di lui fu fatta da M. James Penton nel suo articolo sul tentativo di compromesso, e pubblicata nel libro I testimoni di Geova e la politica del 1990. Infatti, è proprio l’Annuario del 1975 il principale accusatore di Balzereit al quale rimproverava di avere "svigorito" il testo tedesco traducendolo dall’inglese. Nel terzo paragrafo di pagina 111 la pubblicazione geovista dice che "Non era la prima volta che il fratello Balzereit annacquava il chiaro e inconfondibile linguaggio delle pubblicazioni della società per evitare difficoltà con il potere governativo". E a pagina 112, esso continua dicendo, "Nonostante la dichiarazione fosse stata svigorita e che molti fratelli non potessero adottarla con tutto il cuore, tuttavia il governo si infuriò e diede inizio ad un’ondata di persecuzione contro quelli che l’avevano distribuita". Ed è sempre sull’atteggiamento compromissorio di Balzereit che l’Annuario pone l’accento a pagina 108, quando dice che «Il fratello Balzereit, che ripetutamente si era mostrato disposto a fare compromesso, diede immediate istruzioni perché le copertine a colori degli opuscoli fossero tolte» (vedi la nota n. 5). E sempre a carico di questo capro espiatorio ormai defunto ed incapace di difendersi, la medesima pubblicazione scriveva che «quando ne La Torre di Guardia o in altre pubblicazioni di Brooklyn c’erano espressioni e dichiarazioni che gli sembravano troppo vigorose, egli "le annacquava". A difesa di Balzereit le due "pubblicazioni antisette", già citate, dicevano:

Balzereit può essere stato il responsabile della traduzione in Tedesco della Dichiarazione, e può anche essere stato responsabile di aver redatto la lettera per Hitler. Tuttavia è anche chiaramente evidente che egli non la manipolò modificandone la scelta dei vocaboli. Innanzitutto, la Società Torre di Guardia pubblicò sull’Annuario dei testimoni di Geova del 1934 la versione inglese della Dichiarazione — che è virtualmente identica alla versione tedesca — che costituisce la sua dichiarazione ufficiale a Hitler, al governo tedesco, ed ai funzionari tedeschi, dai più grandi ai più piccoli; e tutto ciò non potrebbe essere stato fatto senza la piena approvazione di Rutherford. In secondo luogo, la versione inglese della Dichiarazione è chiaramente redatta nell’inconfondibile stile ampolloso del giudice. Terzo, le espressioni rivolte contro gli Ebrei contenute nella Dichiarazione sono molto più consone a ciò che poteva scrivere un americano come Rutherford che a ciò che avrebbe potuto scrivere un tedesco … Infine [Rutherford] era un autocrate assoluto che non avrebbe tollerato il grave tipo di insubordinazione di cui si sarebbe reso colpevole Balzereit «svigorendo» la Dichiarazione … A prescindere da chi abbia scritto la Dichiarazione, il fatto è che essa fu pubblicata come documento ufficiale della Società Torre di Guardia.

Chi aveva, allora accusato Balzereit di avere "mitigato" la "Dichiarazione", tanto da dover adesso ripristinare la verità? Un attento esame dei fatti disponibili mostra che tale accusa proviene proprio dalla Società Torre di Guardia che la lanciò nel 1975 con la pubblicazione dell’Annuario. Che adesso tenti di travisare i fatti insinuando che i soliti "alcuni" fossero delusi o "influenzati" dal successivo allontanamento di Balzereit, non può modificare la realtà storica.

Infine, vale la pena di sottolineare la tirata finale, contenuta negli ultimi tre paragrafi dell’articolo, il primo dei quali esordisce dicendo che "Adesso si sa che sabato 24 giugno 1933, proprio il giorno prima dell’assemblea di Berlino, i testimoni di Geova erano stati messi al bando in Germania. Gli organizzatori dell’assemblea e la polizia ne furono informati dopo qualche giorno". Il significato del termine "adesso", non è equivocabile. Significa "ora", cioè nel momento in cui si scrive o si parla. Quindi l’adesso è riferito al momento in cui l’organizzazione scrive l’articolo di Svegliatevi!. Se le cose stanno così, allora questa è l'ennesima bugia. Infatti, sia il libro I Bibelforscher e il Nazismo del 1990, che il Dossier pubblicato dalla Torre di Guardia tre anni dopo, ma, principalmente, l’Annuario del 1975, e prima d’esso il libro I testimoni di Geova nel proposito divino, lo sapevano perfettamente. Il libro Bibelforscher, per esempio, fa una cronologia dei bandi successivi emanati per contrastare l’attività degli allora Studenti Biblici, e dice che «il 26 aprile l’associazione venne bandita in Turingia … il 15 maggio 1933, l’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici venne dichiarata fuorilegge nel Granducato di Bade … Il 24 giugno il Land della Prussia bandì l’associazione della Torre di Guardia … Fin dalla primavera del ’33, dunque, l’Associazione degli Studenti Biblici venne bandita nella maggior parte degli Stati … Il 24 luglio, l’Associazione dei Bibelforscher venne dichiarata fuorilegge in tutta la Germania» (pagine 24 – 28). Non è quindi vero che solo "adesso" si sa del bando; esso era già noto da decenni.

Cosa ha in realtà detto la King?

Chiude l’articolo la citazione della professoressa King, la quale, senza dubbio è un’estimatrice dei testimoni di Geova, dato che essa è una delle protagoniste della videocassetta prodotta dalla Società Torre di Guardia nel 1996 e intitolata I testimoni di Geova: saldi di fronte all’attacco nazista, nella quale è menzionato un convegno dei testimoni di Geova tenutosi il 29 settembre 1994 al quale oltre alla studiosa britannica parteciparono anche altri cattedratici. Ma, se è corretto far dire alla King quello che essa ha verificato sul Geovismo, non è corretto citarla solo parzialmente. Ecco, infatti, le parole con le quali si conclude il suo articolo: "I nazisti avrebbero imparato che la forza bruta non poteva sopprimere i Testimoni". Ma il pensiero di questa ricercatrice non può essere compreso nella sua interezza se non si ascolta anche quello che essa stessa ha detto sul medesimo argomento. Le parole che adesso citeremo sono state altre volte menzionate in altri scritti, ma sembra che ai dirigenti del geovismo non vadano proprio giù, perché hanno sempre accuratamente evitato di citarle anche se, per ripetere le loro stesse parole «Se si esamina il brano nel suo contesto (cosa che studiosi onesti dovrebbero sempre fare), diventa immediatamente palese che …». Ecco, quindi, cosa ha anche detto la dottoressa King:
I suoi funzionari [della Torre di Guardia] fecero nei confronti del governo gli stessi tentativi di conciliazione che, come abbiamo visto, erano stati fatti con successo dai rappresentanti delle altre sette. Essi offrirono, per esempio, di cambiare la copertina di una loro pubblicazione poiché in essa era raffigurato un guerriero che brandiva una spada grondante sangue, e che sembrava che i nazisti trovassero offensiva. Il tentativo non ebbe comunque successo, anche se in seguito ne furono fatti altri, poiché come risposta ai tentativi di conciliazione della setta furono confiscati gli uffici e le attrezzature della sede di Magdeburgo, e furono restituiti solo dopo l’intervento diplomatico del governo americano, ma solo per essere, dopo poco tempo, nuovamente soggetti alla chiusura … Ecco che nel giugno 1933 fu allora inoltrata agli alti funzionari governativi una Dichiarazione di Fatti, che era il risultato di una risoluzione adottata all’assemblea di Berlino. Il documento indicava la natura dell’attacco che essi stavano subendo, spiegava qual è la dottrina del gruppo, confermava la caratteristica di obbedienza alla legge dei suoi membri, negava ogni legame con i comunisti, la massoneria o il giudaismo ed esprimeva la sua approvazione per le ‘mete comuni’ con il nuovo governo nazionale. Il documento è un capolavoro nel suo genere e degno delle altre quattro sette. Esso spiega, blandisce e offre uno spunto di compromesso. Ciò nondimeno il suo impatto fu negativo. Mentre le altre sette furono accolte con il silenzio, ma fu loro concesso di mostrare la loro ‘neutralità’ i Testimoni, che pure asserivano d’essere neutrali furono considerati nemici implacabili … Avendo tentato di rassicurare le autorità, con la Dichiarazione dei Fatti, della loro lealtà di cittadini, avendo interpretato e spiegato i loro insegnamenti in un modo che, date le preoccupazioni del regime, aveva lo scopo di fugare ogni timore ed offrire una sorta di compromesso, i Testimoni si attendevano problemi di poco rilievo. Non aveva la "dichiarazione" condannato assieme ai nazisti anche la Lega delle Nazioni? Non aveva descritto il Nazionalsocialismo come un baluardo levatosi a difesa delle ingiustizie sofferte dai tedeschi sin dal 1919, e non si era essa conclusa con un appello personale al Führer? … La vera ragione della frattura fra la setta e lo stato nazista non stava però nei consueti motivi, quali il loro proselitismo, il rifiuto del servizio militare, quello di votare o di salutare la bandiera, ma nello scontro fra due sistemi totalitari. Tutti e due i sistemi promettevano un Reich di mille anni ed è anche stato detto che molti dei rituali nazisti erano molto simili a quelli delle sette … In questa situazione difficile vennero a fronteggiarsi due sistemi non democratici, antiliberali e non disposti al compromesso. Ognuno dei due sistemi si attendeva che i rispettivi aderenti prestassero al movimento un’indiscussa obbedienza, ed era fermamente convinto d’essere l’unico detentore della ‘verità’ … La setta, come si è visto, nel 1933 era pronta al compromesso … Ai Testimoni non fu concessa nessuna opportunità di fare compromesso, sebbene essi fossero disponibilissimi a farlo: le lettere di giustificazione che nel 1933 scrissero al governo rimasero inascoltate.

È di enorme importanza citare queste parole assieme alle tante altre della King, se si vuole realmente sapere come la pensi una delle studiose più eminenti del geovismo nel periodo nazista e, come abbiamo già detto, una delle più accreditate presso i vertici di Brooklyn Heights. Pur senza nulla togliere al coraggio e all’abnegazione degli Studenti Biblici che, pur di non venir meno a quello che essi consideravano un obbligo verso Dio (in realtà verso Rutherford), affrontavano la morte, ciò che emerge con chiarezza dalle ricerche della King è esattamente il contrario di ciò che l’articolo di Svegliatevi! vorrebbe far credere. Citiamo ancora una volta le parole del corrispondente tedesco della rivista: «Qualche oppositore, però, inclusi alcuni che un tempo si associavano con i testimoni di Geova, sostiene che i Testimoni inizialmente cercarono di arrivare a un compromesso con il regime di Hitler … Queste asserzioni sono assolutamente false». Si confrontino, adesso, queste parole con quella della dottoressa King: «La setta, come si è visto, nel 1933 era pronta al compromesso». Non sono, queste, le parole di un oppositore, né di una che "un tempo si associava ai testimoni di Geova; piuttosto sono quelle del Professor Christine Elizabeth King, BA, MA, PhD, FRSA, FIM, FRHistS Pro Vice-Chancellor della Staffordshire University e accreditata studiosa che, proprio per le sue qualifiche e la sua obiettività devono essere accettate in tutto il loro valore e senza loro togliere nulla.

La verità nascosta

Non si può esaurire questo argomento senza menzionare un episodio che, accuratamente celato ai testimoni di Geova, può contribuire a rischiarare ulteriormente la vicenda che abbiamo sin qui trattato. Si tratta di un fatto che, ancora una volta di più, evidenzia il carattere fondamentalmente "immorale" dell’organizzazione dei testimoni di Geova, laddove per organizzazione intendiamo principalmente riferirci ai suoi vertici, che sono i depositari pressoché esclusivi della storia inconfessabile del movimento fondato da Russell e profondamente modificato e trasformato in qualcosa che non assomiglia nemmeno lontanamente al cristianesimo dal suo successore, il "giudice" Joseph Franklyn Rutherford. Di quest’uomo si è scritto molto, e molti degli aspetti meno edificanti della sua vita sono stati portati alla luce; ma ritengo che debba essere detto ancora molto affinché sia finalmente noto che l’uomo al quale i Testimoni tedeschi affidarono la sua vita non era altri che una persona dalla personalità contorta, un uomo affetto da insanabile megalomania, dedito al culto di se stesso e assolutamente insensibile ai sentimenti e ai bisogni degli altri, così come lo fu per quelli della moglie ammalata e dell’unico figlio. Un uomo i cui vizi erano lautamente finanziati dall’«obolo della vedova», ed il cui unico interesse, oltre all’alcool era quello di sfidare le potenze del mondo a spese della vita degli altri. Un uomo sulle cui mani è il sangue di tanti di quegli innocenti che paragonarlo con coloro che egli sfidò, Mussolini e Hitler è corretto solo se lo si pone al loro fianco, non tanto per la grandezza del suo ego, ma per la bassezza dei suoi sentimenti. Ed ecco quali sono i fatti a cui adesso ci riferiamo.

Tutto ebbe inizio con un uomo chiamato Ewald Vorsteher. Nel mese di maggio del 1933 la Gestapo, la famigerata polizia tedesca fece irruzione in casa di quest’uomo, e vi trovò degli scritti che denunciavano senza mezzi termini la natura spietata ed il feroce antisemitismo del regime di Hitler. Quegli scritti rivelavano la natura profondamente immorale del regime, il più corrotto e bugiardo che fosse mai esistito, e descrivevano Hitler, Göring e Frick come delle belve assetate di sangue, dei mostri come Nerone, la cui unica mira era solo quella di mettere a morte tutti i loro oppositori. In quegli scritti si faceva anche menzione, con forti accenti di condanna delle atroci sofferenze inflitte ad alcune minoranze ad opera del regime. Non vi è dubbio che quest’uomo fosse coraggioso e che spinse la sua determinazione nel condannare quel regime disumano senza tenere in nessun conto ciò che avrebbe potuto derivargliene. Ecco perché dobbiamo chiederci: chi era Ewald Vorsteher? Era un tedesco del Wuppertal e negli anni 1921/22 faceva parte della famiglia Betel della Germania, nei cui uffici lavorò fino al 1923, anno della sua disassociazione. Come accade anche oggi, e con sempre maggiore frequenza, il signor Vorsteher non riuscì più in tutta coscienza a piegarsi alla spietata dittatura del secondo presidente della Società e per questo fu scomunicato dall’organizzazione allora conosciuta come Studenti Biblici Internazionali. Allontanatosi da loro fondò un suo gruppo che si diede il nome di "Amici della Verità". Quando i Nazisti catturarono Ewald ritennero erroneamente che egli fosse ancora membro dell’organizzazione, e che pertanto essa fosse responsabile dei suoi scritti e delle sue attività in generale. I Nazisti incorsero, quindi, in un clamoroso errore, ma ciò diede loro un’ulteriore motivo per mettere al bando il movimento degli Studenti Biblici.

A questi ultimi l’attività di Vorsteher creò non poco imbarazzo, ma essi, invece di condividere le sue veementi accuse contro il disumano regime di Hitler, si dissociarono apertamente da lui e ne stigmatizzarono il comportamento in maniera estremamente dura. Anzi, per convincere la famigerata polizia del regime della loro distanza dalle idee del loro ex correligionario, il 29 gennaio 1935 (due anni dopo la loro messa al bando) il rappresentante ufficiale della Società Torre di Guardia in Germania, Hans Dollinger, scrisse due lettere, una all’ufficio centrale del partito nazista, in data 28 gennaio 1935, ed un’altra, il giorno dopo, al Ministero degli Interni di Prussia, nelle quali si chiariva senza mezzi termini la netta presa di distanza dell’organizzazione dal signor Vorsteher e la loro condanna delle sue idee. Queste lettere esistono in copia dell’originale nelle pagine 153 – 157 del volume intitolato Die Zeugen Jehovas, pubblicato nel 1970 dalla casa editrice tedesca Urania Verlag, e d’esse riportiamo brani della prima ed il testo integrale della seconda. Ecco i brani più significativi di quella del 28 gennaio:
La causa della proscrizione del 24 giugno 1933 [dei testimoni di Geova da parte del governo tedesco], e l’unico specifico incidente che ha determinato tale provvedimento è stato il rapporto redatto dal capo della polizia di Wuppertal il 31 maggio 1933 [Rif. N. I Ad I 60001]. Questo rapporto fu frutto di un errore, così come è stato ammesso dalla stessa polizia di Wuppertal. Il rapporto inviato alla sede centrale della polizia di Wuppertal fu stilato sull’assunto che l’incidente in questione riguardasse l’Associazione degli Studenti Biblici. Ciò fu riconosciuto in seguito come il frutto di un errore. [La sottolineatura è nell’originale].

L’incidente di cui al rapporto della sede centrale della polizia, e che successivamente portò all’emanazione del bando contro la Società, consisteva nelle velenose accuse rivolte il 31 maggio 1933 contro il cancelliere del Reich da parte di un certo Ewald Voresteher di Barmen che fu immediatamente arrestato … Già sin dal 1923 egli aveva interrotto ogni contatto con l’Associazione degli Studenti Biblici, e la società, da parte sua lo aveva disassociato ufficialmente … L’unico motivo che condusse all’emanazione del bando fu quest’incidente [di Vorsteher].

Se i testimoni di Geova avessero veramente voluto levare la loro voce in segno di vibrata protesta contro il regime, come essi adesso vorrebbero far credere, quale migliore opportunità avrebbero avuto se non quella di associare la loro alla voce di Vorsteher! Al contrario, invece di unirsi alla coraggiosa denuncia di questo loro ex confratello essi si dissociarono in maniera plateale da lui e dalla sua eroica invettiva. Questo documento ufficiale è, se mai ve ne fosse bisogno, la dimostrazione al di là di ogni dubbio, del fatto che il bando sui Testimoni fu frutto non del loro "eroico comportamento", ma molto più prosaicamente, di un errore, le cui gravissime conseguenze si protrassero, purtroppo, fino alla fine della guerra.

Riportiamo adesso, il testo della lettera del giorno dopo, 29 gennaio 1935:

Gentilissimo signor ministro!

Come le avevo promesso, mi onoro di farle pervenire copia del rapporto del signor capo della polizia di Wuppertal. Dalla sua lettura mi sono reso dolorosamente conto di quanto sia stata oltraggiosa la condotta di quest’uomo di nome Vorsteher. Convengo senza alcun’ombra di dubbio che lo Stato Nazional Socialista non può tollerare cose del genere. Nessuno Stato della terra potrebbe farlo.

Sono profondamente addolorato del fatto che quest’atto di follia compiuto da questo pazzo che sembra che abbia arbitrariamente fatto pervenire i suoi "prodotti" a tutti gli indirizzi che ha potuto raccogliere, abbia potuto in qualche modo contribuire alla emanazione del provvedimento restrittivo emanato contro l’organizzazione religiosa di sinceri cristiani, denominata Associazione degli Studenti Biblici. Sono convinto che le autorità non abbiano sufficientemente verificato il fatto che gli Amici degli Verità non hanno assolutamente nulla a che spartire con l’Associazione degli Studenti Biblici, e che questo errore sia il solo motivo per cui è stato emesso l’ordine restrittivo nei confronti della nostra Associazione. Mai, durante tutto il tempo in cui il Nazional Socialismo ha combattuto a favore della Germania l’Associazione degli Studenti Biblici ha cercato di interferire con la sua attività. Né in alcun discorso, né in forma scritta, né in alcuna delle sue attività l’associazione si è espressa negativamente nei confronti del Nazional Socialismo. E questo vale sia per l’Associazione degli Studenti biblici della Germania che per le centinaia di migliaia di loro conservi sia qui che nei paesi stranieri in generale.

Dobbiamo quindi vigorosamente confutare l’accusa di essere in qualche modo responsabili per ciò che ha fatto questo Vorsteher. Egli ha agito da solo, ed è stato disassociato da noi nel 1922 o nel 1923 a motivo del fatto che non seguiva le direttive dell’associazione che sono in piena armonia con la legge. Dovrebbe rappresentare un elemento a favore dell’organizzazione il fatto che assolutamente in nessuna circostanza essa tollererebbe delle persone che agiscono indipendentemente riguardo al pieno rispetto della legge. Il fatto che l’associazione abbia sempre prestato una grande attenzione a questo fatto è una garanzia per le autorità che nessun elemento sospetto di alcuna sorta viene da noi tollerato e che a nessun individuo che agisca indipendentemente sia consentito di usare l’organizzazione come punto d’appoggio e tribuna per diffondere le sue idee.

Nel corso degli anni noi abbiamo curato in modo particolare questo aspetto, e non si è mai verificato che dei seguaci della nostra associazione siano entrati in conflitto con le leggi dello Stato o abbiano coinvolto l’organizzazione in situazioni del genere.

Così possiamo solo deplorare come sia veramente tragico il fatto che un caso in cui l’associazione ha chiaramente mostrato la sua volontà di attenersi strettamente alla legge sia stato sottovalutato a causa di circostanze delle quali non siamo assolutamente responsabili.

Io spero e le rivolgo viva preghiera di voler esaminare quanto lo ho sottoposto, affinché ci venga data l’opportunità di spiegarci e così possa finalmente cessare la grandissima sofferenza alla quale i miei compagni di fede sono sottoposti e affinché la nostra associazione possa essere pienamente riabilitata agli occhi delle autorità.

Saluti tedeschi!
Hans Dollinger

Questa, quindi, sembra essere la più nascosta e tremenda delle verità! I documenti storici, sulla veridicità dei quali non esiste alcun dubbio, rivelano che non solo la morte di tanti Testimoni del tempo fu dovuta ad un errore, ma che il comportamento dei vertici dell’organizzazione fu esattamente opposto a quello che oggi essi vogliono farci credere! Le lettere di Hans Dollinger mostrano con la massima chiarezza che l’Associazione non ebbe mai la minima intenzione di porsi contro il regime nazista, anzi cercò in ogni modo, disperatamente, di dimostrargli la sua lealtà. Sfortunatamente non ebbe successo! E se oggi l’organizzazione ci mostra attacchi virulenti contro Hitler e il suo regime, essi sono il frutto della politica personale di Rutherford che, lontano dal pericolo si sbizarriva nelle sue volgari vignette delle quali sono ricche le Golden Age del tempo. In Europa, invece, i suoi rappresentanti cercavano in ogni modo di dimostrare al regime la loro assoluta fedeltà e devozione. Questa è, quindi, la vera storia di ciò che accadde a quel tempo. Una storia che nessuno dei membri del Corpo Direttivo racconterà mai o permetterà che sia raccontata.

Conclusione

Cosa si può quindi dire a commento del titolo dell’articolo della rivista Svegliatevi! dell’8 luglio 1998? Che senza dubbio è vero che "i Testimoni di Geova [furono] Coraggiosi di fronte al pericolo nazista", ma che è anche senza dubbio vero che tutto il resto dell’articolo, se si eccettua il titolo, è frutto di disinformazione, di falsità, di revisionismo storico, di alterazione dei fatti e delle citazioni; in altri termini è ancora una volta un’offesa al popolo moderno dei testimoni di Geova che dovrebbero avere finalmente il diritto di sapere perché molti di loro a suo tempo morirono e perché la stessa cosa può accadere ancor oggi, e cioè che gli venga chiesto di gettare la loro vita perché il fanatico Rutherford di turno ha deciso di vincere la sua battaglia personale contro qualcuno a spese della vita degli altri!










descubridor
00venerdì 5 ottobre 2007 13:40
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aialon, 05/10/2007 13.12:







Ma cosa fai campione, citi i siti apostati?
Guarda che di queste rivelazioni sensazionali se ne e' gia parlato qui.
Pensa invece a Sabra e Shatila
Documentati si'

Ciao Campione di tolleranza.
Dimenticavo
Ciao Rambo Rabbi Copione

Aialon
00venerdì 5 ottobre 2007 16:59
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
descubridor, 05/10/2007 13.40:



Ma cosa fai campione, citi i siti apostati?

Inanzitutto
1) io non ho citato siti.
2) Non so a cosa ti riferisci in ogni modo apostati o apostrofi (scegli tu) per me sono siti e basta.E nel caso ritengo di poter citare ciò che ritengo opportuno io e non tu, tanto più se fornito di prove.

3) Ho citato un documento ufficiale della uòccetauer, e un paio di paragrafi di un libro di Pollina. ( e me ne strainfischio se è un "apostrofo" o meno, non lo so e non mi interessa saperlo)

4) Per uno che vede la stizza negli emoticons altrui, mi sembri abbastanza stizzito anche senza emoticon [SM=x511467]

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Guarda che di queste rivelazioni sensazionali se ne e' gia parlato qui.

E chi se importa, se ti da fastidio l'argomento puoi girare a largo.
Incredibile, prima richiedi argomenti, e poi ti turi le orecchie?

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Pensa invece a Sabra e Shatila
Documentati si'

Caro mio, neanche ti immagini quanto sia documentato, piuttosto dovresti protestare con la uòccetauar per la luce progressiva e intermittente che vi fà fare queste brutte figure.

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Ciao Campione di tolleranza.
Dimenticavo
Ciao Rambo Rabbi Copione


Riferire i fatti è onestà,
se vuoi vatti a leggere le favolette inedite al cinema del regno.

Ciao macchietta
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Sabra e Chatila

Dall'Unità del 13-02-2003.
La corte suprema del Belgio avrebbe dovuto mettere la parola fine ad un improponibile processo contro il premier israeliano Ariel Sharon promosso da alcuni cittadini arabo libanesi per presunti crimini contro l'umanità relativi alla strage di profughi palestinesi dei campi di Sabra e Chatila perpetrata nella notte tra il 16 e il 17 settembre 1982.
Al vero colpevole circa un anno fa i siriani hanno chiuso la bocca per
sempre usando il metodo che lui stesso aveva brevettato in Libano.
Elie Hobeika, l'uomo che guidò le stragi di inermi palestinesi nei campi profughi di Sabra e Chatila il 16 settembre del 1982, era stato infatti dilaniato da una carica di esplosivo a Beirut nella propria abitazione, iperprotetta dai servizi segreti siriani, nel quartiere Hazmiyeh.
Hobeika stranamente non era stato citato neppure come testimone nel processo farsa.
Come sono invece andate veramente le cose a Sabra e Chatila chi vuole può leggerselo nei capitoli 7 e 8 del libro "From Israel to Damascus", scritto dalla ex guardia del corpo di Hobeikah, Robert Hatem, in codice "Cobra",.
Il tutto su licenza dell'editore "Pride international publications" di La Mesa in California. Quel libro fu infatti bandito in Libano e lo stesso Hobeikah è riuscito a non farlo pubblicare nemmeno in Francia pagandosi i migliori avvocati con i soldi dell'attuale governo fantoccio di Beirut, telecomandato dal sanguinario dittatore di Damasco Assad.
Ci si dimentiche che Hobeikah in Libano è stato fino a due anni orsono un ministro molto importante: prima a capo del dicastero dell'elettricità, poi di quello per la sistemazione dei profughi (visti i precedenti), infine responsabile dell'aiuto agli andicappati.
Secondo il suo ex braccio destro, che adesso vive in luogo segreto, gli eventi di quel maledetto 16 settembre 1982, all'indomani dell'attentato che aveva fatto secco il presidente Bashir Gemayel, "uno che doveva durare 6 anni e che invece restò in carica 20 giorni", sarebbero andate così: "erano stati gli uomini di Maroun Mashaalani, sconvolti dal loro uso regolare e non modico di eroina e cocaina, quella mattina a perpetrare uno dei peggiori macelli che la storia ricordi nel campo di Sabra e Chatila."
L'ordine sarebbe partito per iniziativa di Hobeika, che faceva il doppio gioco tra Israele e la Siria. Hobeikah aveva convinto Sharon che in quei campi profughi c'erano "almeno 2000 terroristi dell'Olp".
Sharon aveva dato ordine di evacuare i civili e di arrestare i terroristi, se del caso ricorrendo alla forza.
Lui invece trasmise al suo sicario e alla banda di miliziani drogati che quest'ultimo comandava un altro comando: "cancellare tutti dalla faccia della terra".
Sharon, avuta notizia della strage, alle 6 del mattino - racconta Cobra -"convocò immediatamente me e Hobeikah al quartiere generale".
"Lo raggiungemmo - dice oggi Hatem - sul terrazzo di quell'alto edificio prospiciente l'ambasciata del Kuwait... gli ufficiali israeliani intorno a Sharon erano furiosi con Hobeikah, attribuendogli l'iniziativa della strage.
Lui rispose che tutto era successo per via dell'oscurità. Sharon urlò:
nessuno ti aveva detto di fare questa carneficina, se avessi voluto potevo procedere da solo con i miei carrarmati... qualche minuto dopo, Hobeika ebbe un messaggio sul proprio walkie talkie da uno che disse di essere Paul. Gli chiedeva istruzioni: ci sono donne e bambini che devo fare? E Hobeika rispose, senza sapere che potevo sentirlo, è un problema tuo, non mi chiamare più."
"Vista la mala parata e le insignificanti scuse di Hobeikah, Sharon ordinò agli israeliani di aprire il fuoco da quel momento su chiunque si fosse avvicinato a quei campi profughi, ma ormai era troppo tardi."
Così finisce il racconto di "Cobra", il guardaspalle di Hobeiklah.
"Non posso provarlo - dice oggi "Cobra" - ma per me il piano diabolico era stato concepito dai siriani per fare cadere il governo di Begin in cui Sharon era ministro della difesa". Cosa che puntualmente accadde.
Il 24 gennaio 2002 Elias Hobeika muore a Beirut in un attentato. Meno di 36 ore prima di saltare in aria con la sua Jaguar blindata, Hobeika aveva avuto un incontro "confidenziale" con due senatori belgi e si era detto pronto a fare "rivelazioni" sui massacri di Sabra e Shatila e sui rapporti che aveva avuto durante quei giorni con i generali israeliani che dipendevano dal ministro della difesa israeliana.
ps
Amnon Kapeliouk, Sabra e Chatila. Inchiesta su un massacro, Roma, Corrispondenza Internazionale, 1983 (trad. ital. dell'originale Sabra et Chatila: Enquete sur un massacre, Parigi, Ed. du Seuil, 1982).













descubridor
00venerdì 5 ottobre 2007 17:41
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aialon, 05/10/2007 16.59:





Una sanguinosa pietra miliare nella memoria collettiva palestinese

I PRELIMINARI

Il 6 giugno 1982, l'esercito israeliano invadeva il Libano come rappresaglia per il tentato assassinio dell'ambasciatore israeliano a Londra, Argov, episodio avvenuto due giorni prima. I servizi segreti israeliani avevano attribuito, quello stesso giorno, il tentativo di assassinio "ad un'organizzazione palestinese dissidente sostenuta dal governo irakeno". L'invasione, che chiaramente era stata gia' progettata in anticipo, fu chiamata "Operazione Pace in Galilea".
Inizialmente, il governo israeliano aveva annunciato che era sua intenzione penetrare solo per 40 km all'interno del territorio libanese. Il comando militare, invece, agli ordini del ministro della difesa Ariel Sharon, nutriva mire ben piu' ambiziose, che lo stesso Sharon aveva progettato mesi prima. Dopo aver occupato il sud del paese, distrutto la resistenza palestinese e libanese nell'area e commesso una serie di violazioni contro la popolazione civile, le truppe israeliane iniziarono la penetrazione fino ad arrivare alle porte di Beirut. Il 18 giugno 1982 circondarono il Quartier Generale dell'OLP nella parte occidentale della capitale libanese. Secondo le statistiche libanesi, l'offensiva israeliana, in particolare il bombardamento intenso su Beirut, causo' oltre 18.000 vittime e 30.000 feriti, quasi tutti civili.
Dopo due mesi di bombardamenti, fu negoziato un cessate il fuoco con la mediazione dell'inviato statunitense Philip Habib. Secondo i termini di questo negoziato, l'OLP doveva evacuare dal Libano sotto la supervisione di una forza multinazionale dispiegata nelle parti strategiche di Beirut. Gli accordi Habib prevedevano che Beirut ovest sarebbe passata sotto l'immediato controllo dell'esercito libanese, mentre la leadership dell'OLP ottenne la garanzia che sarebbe stata protetta la sicurezza dei civili nei campi profughi dopo la partenza dei combattenti palestinesi.
L'evacuazione dell'OLP termino' il 1 settembre 1982.
Il 10 settembre, la forza multinazionale lascio' Beirut. Il giorno dopo, Ariel Sharon annuncio' che "2000 terroristi" erano rimasti all'interno dei campi profughi palestinesi attorno Beirut. Mercoledi 15 settembre, il giorno dopo il misterioso assassinio del presidente libanese Bashir Gemayel, l'esercito israeliano occupo' Beirut, contravvenendo agli accordi Habib ed alle promesse fatte in sede internazionale, ed accerchio' i campi di Sabra e Shatila, abitati da soli civili palestinesi e libanesi, dopo l'evacuazione dei 14.000 guerriglieri che li difendevano.
Gli storici concordano nel ritenere che probabilmente durante un incontro tra Ariel Sharon e Bashir Gemayel a Bikfaya, il 12 settembre, vi fu un accordo che autorizzava le "forze libanesi" a "ripulire" i campi palestinesi. Del resto Sharon aveva gia' annunciato, il 9 luglio 1982, che era sua intenzione inviare le forze falangiste a Beirut ovest e, nella sua autobiografia, conferma di aver negoziato l'operazione con lo stesso Gemayel, durante l'incontro di Bikfaya.
Secondo le dichiarazioni fatte da Sharon alla Knesset il 22 settembre 1982, la decisione di far entrare i falangisti nei campi profughi fu presa mercoledi 15 settembre, intorno alle 15,30. Sempre secondo Sharon, il comando israeliano aveva ricevuto i seguenti ordini: "Le forze di Tsahal non devono entrare nei campi. La "pulizia" verra' fatta dalla Falange dell'esercito libanese".

IL MASSACRO

All'alba del 15 settembre 1982, i bombardieri israeliani sorvolavano bassi Beirut ovest e le truppe israeliane erano gia' posizionate attorno i campi. Dalle 9 del mattino, il generale Sharon era presente a dirigere personalmente la penetrazione israeliana. Sharon si trovava nell'area del comando generale, all'incrocio dell'ambasciata del Kuwait, appena fuori Shatila. Dal tetto di quella costruzione a sei piani era possibile vedere chiaramente la citta' ed entrambi i campi profughi.
A mezzogiorno fu completato l'accerchiamento dei campi di Sabra e Shatila da parte dei carriarmati israeliani e furono installati numerosi checkpoint tutt'attorno per monitorare chiunque entrasse o uscisse dai campi. Nel tardo pomeriggio, sino a sera, i campi furono bombardati. Giovedi 16 settembre, in una conferenza stampa, il portavoce militare israeliano dichiaro': "Il nostro esercito controlla tutti i punti strategici di Beirut. I campi profughi, in cui vi e' un'alta concentrazione di terroristi, sono circondati". Quella stessa mattina, gli alti comandi militari israeliani diedero ordine all'esercito "di farvi entrare i falangisti, che provvederanno alla pulizia".
Approssimativamente a mezzogiorno, i falangisti ottennero da Israele la luce verde per entrare nei campi profughi. Alle 5 del pomeriggio circa, 150 falangisti penetrarono a Shatila dall'entrata sud e sud-ovest.
Per le successive 40 ore i falangisti violentarono, uccisero e fecero a pezzi migliaia di civili disarmati, in grande maggioranza vecchi, donne e bambini, sostenuti dall'esercito israeliano, che impediva la fuga ai pochi che riuscivano a scappare dalla carneficina. Residui di razzi israeliani trovati nelle rovine dei campi dimostrarono che gli elicotteri israeliani avevano illuminato a giorno le due notti di orrore per facilitare il compito dei falangisti.
Il numero delle vittime varia da 700 (dichiarazione ufficiale di Israele) a 3.500 (secondo un'indagine condotta dal giornalista israeliano Kapeliouk). Il numero esatto non sara' mai conosciuto perche', oltre ai 1.000 corpi sepolti in fosse comuni dalla Commissione Internazionale della Croce Rossa, un gran numero di cadaveri furono sepolti sotto le macerie delle case rase al suolo dai bulldozers. Inoltre, centinaia di corpi vennero trasportati via da camion militari verso una destinazione ignota, per non essere piu' ritrovati. Altri orrori vennero fuori alcuni mesi dopo, quando, ingrossate dalle pioggie torrenziali di quei giorni, le fogne di Sabra e Shatila restituirono altri cadaveri.

DOPO GLI ECCIDI

I sopravvissuti al massacro non furono mai chiamati a testimoniare in un'inchiesta formale sulla tragedia, ne' in Israele ne' in Libano ne' altrove. Solo dopo che le notizie del massacro furono date dalla stampa e dalle televisioni, una folla di 400.000 israeliani scese in piazza per protestare e per chiedere che fosse nominata una commissione d'inchiesta sull'eccidio. La Knesset, nello stesso settembre, nomino' una commissione presieduta da Yitzak Kahane. Nonostante le limitazioni del mandato della commissione (la commissione aveva un mandato politico e non giudiziario ed inoltre furono completamente ignorate le testimonianze delle vittime), la commissione concluse che il ministro della difesa israeliano, il generale Ariel Sharon era personalmente responsabile dei massacri.
A causa di cio', Sharon fu costretto a dimettersi, ma rimase nel governo come ministro senza portafoglio. E' importante sottolineare che, durante le manifestazioni organizzate da "Peace Now" per chiedere le dimissioni di Sharon, i dimostranti furono attaccati con granate, che causarono la morte di un giovane manifestante.
Nonostante il fatto che le N.U. abbiano definito questa tragedia "un massacro criminale", e nonostante il fatto che Sabra e Shatila resti nella memoria collettiva dell'umanita' come uno dei crimini piu' efferati del 20esimo secolo, l'uomo dichiarato "personalmente responsabile" di questo crimine, come pure i suoi colleghi e coloro che condussero materialmente i massacri, non sono mai stati puniti ne' perseguiti legalmente. Nel 1984, i giornalisti Schiff e Ya'ari conclusero il loro capitolo sul massacro con una riflessione amara: "Se c'e' una morale in questo spaventoso episodio, deve essere ancora resa nota". La realta' di questa impunita' resta vera fino ad oggi.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite condanno' il massacro con la risoluzione 521 del 19 settembre 1982. Questa condanna fu seguita dalla risoluzione dell'Assemblea Generale che, il 16 dicembre 1982, qualifico' il massacro come "atto di genocidio".

Elie Hobeika, capo falangista.
Ucciso a Beirut da una provvidenziale
autobomba poco prima che consegnasse
ai giudici belgi le prove del coinvolgimento
personale di Sharon nell'eccidio



Indict Ariel Sharon
Un sito di giuristi ed avvocati che si prefiggono
di consegnare alla giustizia il responsabile dell'eccidio
www.indictsharon.net

Fonte www.arabcomint.com

Tu campione, hai detto che mi dedichi cinque minuti . Guarda io te ne dedico sei.
Questo e' uno degli innumerevoli documenti che fanno suonare un'altra campana che non sia solo la tua. Perche' bisogna sentirle tutte le campane
Hai poi citato libri e dichiarazioni apostate. Se a te non frega niente figurati a me. Solo che queste dichiarazioni sono di parte.
Argomenti suscitati da me? Io ti ho risposto circa la lobotomia da cui sei affetto . Ma non mi hai detto se hai letto il post. Sei troppo impegnato con le stragi vostre( anzi no, per interposta persona). Ognuno ha i suoi scheletri nell'armadio.
Brutte figure? Amico mio pensaci.......
Notizie molto aggiornate su tdg e nazismo le puoi trovare al sito:
triangoloviola.it
Ne trovi quante ne vuoi.Cercatele.Documentati.Guarda le cose con un po' piu' di liberta' intellettuale. In casa altrui e anche in casa tua.E non dirmi che non ti rispondo campione.
Tempo scaduto .

Ciao Rambo Rabbi Copione














Aialon
00venerdì 5 ottobre 2007 19:37
Indict Ariel Sharon
Un sito di giuristi ed avvocati che si prefiggono
di consegnare alla giustizia il responsabile dell'eccidio
www.indictsharon.net

Fonte www.arabcomint.com


Peccato che la tua sia una finte sterile e senza prove.
_______________________________________________________________________


Io ti ho risposto circa la lobotomia da cui sei affetto .

Molto cristiano, molto.

__________________________________________________________________________


Ma non mi hai detto se hai letto il post. Sei troppo impegnato con le stragi vostre( anzi no, per interposta persona). Ognuno ha i suoi scheletri nell'armadio.

Uhh, io houna collezione tutta ordinata, femori vertebre, tibie, teschi, vedessi che carina.

__________________________________________________________________________
Brutte figure? Amico mio pensaci.......
Notizie molto aggiornate su tdg e nazismo le puoi trovare al sito:
triangoloviola.it

Io non cerco niente, ho già tutto quel che mi serve.

____________________________________________________________________________



Ne trovi quante ne vuoi.Cercatele.Documentati.Guarda le cose con un po' piu' di liberta' intellettuale. In casa altrui e anche in casa tua.E non dirmi che non ti rispondo campione.
Tempo scaduto .

OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Tuttti così, messi all’angolo, zompano dalle corde e se la danno a gambe.


Abbiamo visto un chiaro esponente di una setta criminale, i cui adepti alla lunga presentano chiari sintomi di dissociazione mentali, come tutte le sette (e ce ne sono tante) chi vi entra raramente
si salva, il suo cervello si oscura ed anche la sua anima, tantopiù che la direzione si premura di
insegnargli che l’anima non esiste.
La la manipolazione mentale alla quale sono sottoposti, è così potente che sono capaci addirittura di far morire i propri figli in nome di un oscuro “credo” e dell’ignoranza più crassa.
L’associazione multilevel di Brooklin, criminalmente manipola i suoi adepti rovinando ad essi e alle loro famiglie la vita, il condizionamento è talmente potente da impedir loro di *pensare*.
Finchè simili energumeni possono circolare liberamente il mondo sarà sempre più sporco.
Tutto ciò è molto molto triste

Aialon
descubridor
00lunedì 8 ottobre 2007 10:55
Re:
Aialon, 05/10/2007 19.37:

Indict Ariel Sharon
Un sito di giuristi ed avvocati che si prefiggono
di consegnare alla giustizia il responsabile dell'eccidio
www.indictsharon.net

Fonte www.arabcomint.com


Peccato che la tua sia una finte sterile e senza prove.
_______________________________________________________________________


Io ti ho risposto circa la lobotomia da cui sei affetto .

Molto cristiano, molto.

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Ma non mi hai detto se hai letto il post. Sei troppo impegnato con le stragi vostre( anzi no, per interposta persona). Ognuno ha i suoi scheletri nell'armadio.

Uhh, io houna collezione tutta ordinata, femori vertebre, tibie, teschi, vedessi che carina.

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Brutte figure? Amico mio pensaci.......
Notizie molto aggiornate su tdg e nazismo le puoi trovare al sito:
triangoloviola.it

Io non cerco niente, ho già tutto quel che mi serve.

____________________________________________________________________________



Ne trovi quante ne vuoi.Cercatele.Documentati.Guarda le cose con un po' piu' di liberta' intellettuale. In casa altrui e anche in casa tua.E non dirmi che non ti rispondo campione.
Tempo scaduto .

OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Tuttti così, messi all’angolo, zompano dalle corde e se la danno a gambe.


Abbiamo visto un chiaro esponente di una setta criminale, i cui adepti alla lunga presentano chiari sintomi di dissociazione mentali, come tutte le sette (e ce ne sono tante) chi vi entra raramente
si salva, il suo cervello si oscura ed anche la sua anima, tantopiù che la direzione si premura di
insegnargli che l’anima non esiste.
La la manipolazione mentale alla quale sono sottoposti, è così potente che sono capaci addirittura di far morire i propri figli in nome di un oscuro “credo” e dell’ignoranza più crassa.
L’associazione multilevel di Brooklin, criminalmente manipola i suoi adepti rovinando ad essi e alle loro famiglie la vita, il condizionamento è talmente potente da impedir loro di *pensare*.
Finchè simili energumeni possono circolare liberamente il mondo sarà sempre più sporco.
Tutto ciò è molto molto triste

Aialon




***Peccato che la tua sia una finte sterile e senza prove.

Ah davvero, sterile e senza prove ? Invece lo e' la tua che citi Pollina . Amico, ma mi credi veramente sprovveduto. Ma lo sai chi e' Pollina?
Io poi non devo difendere gli arabi. Noi in Israele abbiamo tdg arabi e israeliani che vivono d'amore e d'accordo nelle stesse sale del regno.
Ti metto solo davanti al muso che bisogna sentire le varie campane per avere una visione completa.
Ma vedo che scappi.

***Molto cristiano molto.

***LOBOTOMIA CEREBRALE

***Ne esistono vari tipi, chirurgica, chimica e psicologica.
Questo è l'ultimo stadio di quella psicologica, che inizia con un semplice lavaggio del cervello ( così tanto per gradire ) , dopo di che, con il perseverare dei lavaggi, degli sciacqui e delle centrifughe si arriva allo stato di lobotomizzati.
Ed è esattamente, lo stato di quelli che assistono e plaudono l'imprenditore o chi per lui gli ammannisce simili "perle" di saggezza senza prenderlo a calci nel sedere.


***Ciao Aialon

Questo lo hai scritto tu come post iniziale. Poi ti lamenti se ti rispondono a tono. Ma forse dimentichi anche le cose che scrivi. Sara' il guscio d'uovo.

***Uhh, io houna collezione tutta ordinata, femori vertebre, tibie, teschi, vedessi che carina.

Evidentemente ognuno ha i resti suoi. Lo dici tu eh?

***Io non cerco niente, ho già tutto quel che mi serve.

Soprattutto le pistole con cui sparare ai tdg ( parole tue eh?)


***Tuttti così, messi all’angolo, zompano dalle corde e se la danno a gambe.

All'angolo? Da te? L'unico che hai glissato sei tu. Io comunque sono qui.Il tempo scaduto non si riferisce alle tue argomentazioni( a proposito sono qui che me la faccio sotto tanto sono stringenti,anzi se sono stringenti va pure bene), quanto al fatto che con un potenziale killer non mi va di avere molto a che fare e non mi diverte piu'.

***Abbiamo visto un chiaro esponente di una setta criminale

In quanto al criminale diffidare di chi dice che vuole spararti in testa( parole tue). In quanto allo sporco e' la seconda volta che mi dai questo epiteto. Usi con me gli stessi epiteti che i nazisti usavano con voi? Si, molto triste

Ciao tiratore scelto di Israele.













Aialon
00lunedì 8 ottobre 2007 16:21


Ciao tiratore scelto di Israele.


_____________________________________________________________

[SM=x511445]

Che fai ci ripensi?

Prima dici: TEMPO SCADUTO [SM=x511440]

poi vai, poi torni, insomma decidi cosa vuoi fare della tua vita. [SM=x511467]


descubridor
00lunedì 8 ottobre 2007 16:29
Re:
Aialon, 08/10/2007 16.21:



Ciao tiratore scelto di Israele.


_____________________________________________________________

[SM=x511445]

Che fai ci ripensi?

Prima dici: TEMPO SCADUTO [SM=x511440]

poi vai, poi torni, insomma decidi cosa vuoi fare della tua vita. [SM=x511467]





Perche' senno' cosa fai, mi spari?( parole tue)
Non sai rispondere altro? Poi sono io quello che scappa
Tempo scaduto


Aialon
00lunedì 8 ottobre 2007 17:10

Scusa, ma non ho molto tempo per risponderti, ti allego un interessante articolo dal quale senz'altro ttroverai pttimi spunti di tiflessione.


Introduzione

NOTA: Questo articolo è principalmente sui Testimoni, ma molti punti sono applicabili quando discutete su materie a forte carica emotiva anche con persone che non siano dei Testimoni.

Se avete provato a discutere di argomenti religiosi con un Testimone di Geova, avrete notato che la conversazione è severamente ostacolata. Ciò che inizia come una discussione si riduce frequentemente ad uno sterile dibattito. Prendiamo in considerazione alcune domande:

*

Perché accade questo?
*

Perché è così difficile far cambiare idea alle persone?
*

Perché le persone diventano irrazionali quando difendono le proprie credenze?

Queste domande (ed altre) saranno discusse nel seguente articolo.

Una breve e piacevole chiacchierata

Conversazione

Facciamo finta che voi sediate a pranzo ogni giorno con un Testimone di Geova – lo chiameremo Russel. Parlate del tempo, del lavoro e degli eventi quotidiani. Avete notato che Russel ha uno strano atteggiamento verso le notizie: ogni volta sembra prendere in considerazione soltanto le cose brutte che accadono, e in genere ignora le buone. Voi sapete che molte persone hanno questa tendenza, ma Russel sembra quasi gradire le storie di carestie, guerre, epidemie ed altri disastri. Pensate che questo abbia qualcosa a che fare con la sua convinzione che tutte queste brutte cose indicano che il mondo si avvicina alla fine.

Un giorno, decidete di fare due chiacchiere con lui a proposito delle sue credenze religiose. Ascoltate con attenzione, e tenete per voi le vostre riserve. Non vi sta convincendo, ma è interessante scoprire cosa pensano le altre persone. Di tanto intanto ponete delle domande innocue, ma non mettete mai veramente in discussione quello che va dicendo. Russel sembra compiaciuto che voi stiate spendendo del tempo per scoprire qualcosa sulla sua religione.

Discussione

Il giorno successivo, Russel vi chiede se avete pensato a quello che vi ha detto. In effetti, non ci avete poi riflettuto molto, ma dichiarate che non vi dispiacerebbe parlane ancora per un po’. Così, vi unite a Russel in una discussione più approfondita. Sollevate alcune obiezioni, ma lui risponde ad ognuna di queste con facilità. Siete impressionati dalla conoscenza che egli ha della sua materia.
Quella sera, riflettete molto su quello che vi ha detto Russel. Non riuscite a trovare nulla di sbagliato in esso, ma c’è qualcosa che non vi quadra. Chiamate una vostra amica ex-Testimone e palate con lei della situazione. Lei vi fornisce una lista di domande da sollevare quando avrete una nuova conversazione con Russel.

Per coincidenza, Russel è desideroso di discutere ancora con voi subito il giorno seguente. Ha un piccolo libro che pensa voi dovreste leggere. “Questo spiegherà ogni cosa,” vi assicura. Date un’occhiata al libro e poi dite: “Ho qualche domanda che mi piacerebbe porti.” Lui sembra lieto che il vostro interesse sia cresciuto così rapidamente.

“Ho una lista di domande che mi ha dato un’amica,” dite, tirando fuori i vostri appunti della telefonata che avete avuto la sera precedente. Russel esamina velocemente la lista, il suo sorriso si smorza.
“Hai parlato con qualche apostata?” vi chiede.
“E’ una donna che conosco,” rispondete. “Che cosa è un apostata?”
“Sono quelle persone che spargono bugie sui Testimoni”. Fa scivolare il foglio di carta indietro verso di voi.
Ci pensate sopra. “Allora, in questo caso, le domande dovrebbero essere facilmente liquidabili.”
“Questa gente distorce le parole. Non ti puoi fidare di loro”.
“Va bene”, replicate, “quindi mostrami cosa c’è di sbagliato in queste domande. Cominciamo con la prima”.
Russel guarda il foglio e legge ad alta voce. “Se Gesù voleva dire “epoca”, perché avrebbe detto “generazione”? Ha forse strizzato l’occhio o qualcosa del genere, in modo che gli apostoli potessero capire che lui intendeva qualcosa di diverso?”. Russel vi guarda sollevando le sopracciglia.
Fate spallucce. “Questo è quello che lei ha detto. Io non so nemmeno di cosa stia parlando. È questo quello che intendi per distorcere le parole?”
“Bene, io so di che cosa sta parlando, ma lei non sa di che cosa sta parlando. Questa domanda è un totale nonsenso”.
“Che mi dici della domanda successiva?” suggerite.
Russel la legge silenziosamente. Scuote il capo. Continua a leggere i vostri appunti senza commentare. Alla fine, tira un sospiro e osserva, “Questa signora ti sta ingannando con domande di questo genere”.
Voi non avete mai pensato alla vostra amica come una persona particolarmente cattiva, così dite, “Allora, proviamo a rispondere alle domande. Tu mi puoi mostrare che cosa c’è di sbagliato in queste”.
“Semplicemente, leggi il libro che ti ho dato. Questo è tutto quello che ti serve. Non hai bisogno di domande come queste – ti confonderanno solamente”.
Fate sì col capo. “Va bene, posso leggere il libro. Ma conosco questa signora molto bene, ed è una persona squisita. Così preferirei davvero che potessimo occuparci di queste domande prima che io legga il libro”.

Dibattito

L’espressione di Russel muta in fiera determinazione. “Va bene, Risponderò a queste domande, e poi potrai leggere il libro”.
Le risposte di Russel non vi soddisfano. Sembrano accantonare o evitare il punto centrale. Decidete di doverlo portare indietro sulla questione principale al fine di apprendere tutto.

Il dibattito è iniziato.

Difendere la Fortezza

Amate Convinzioni

Tutti abbiamo delle convinzioni che ci stanno a cuore. Alcune di queste sono importanti per noi, e non ci rinunceremo facilmente. Alcune convinzioni possono essere addirittura così fondamentali per il nostro senso di benessere che non possiamo mai discorrerne in modo spassionato. Noi non possiamo concedere che queste non siano vere.

Prendiamo, a titolo d’esempio, il problema del razzismo. Un crescente numero di persone è dell’opinione che il razzismo sia sbagliato e non ascolteranno nemmeno qualcuno che la pensi diversamente. La questione non è semplicemente aperta alla discussione. È, comunque, aperta al dibattito. Se incontrate un fervente razzista, potreste tentare di ‘metterlo sulla retta via’, anche se c’è davvero una piccola speranza di ottenere un cambiamento di atteggiamento. Il razzista crede nella sua causa altrettanto fortemente quanto voi credete nella vostra. Qualche volta abbiamo bisogno di ricordare a noi stessi che le persone con vedute contrarie alle nostre non le sostengono solo per farci irritare.

Oggetti Inamovibili

La maggior parte delle persone hanno una manciata di convinzioni che sono “scolpite nella roccia”. I Testimoni di Geova, d’altro canto, hanno un intero sistema di pensiero che è inestricabilmente intrecciato con la loro vita di tutti i giorni. È concepito in modo tale che se sfilate un solo mattone, tutto l’edificio potrebbe crollare. Loro sono ben consapevoli di questo pericolo, e così non si possono permettere di discutere spassionatamente di alcuna delle loro convinzioni. È un loro assoluto interesse provare a tutti (e specialmente a loro stessi) che ogni cosa che essi credono è La Verità (o comunque il massimo della Verità che all’umanità è possibile conoscere).
Così, non potrete mai discutere di dottrina con una Testimone di Geova. Potete o ascoltare o dibattere. Non c’è nessuna “via di mezzo”.

Una Valutazione Onesta

I Testimoni di Geova sono convinti di essere persone oneste – e invero, sono estremamente affidabili. Comunque, sono in errore nel presumere che la loro onestà si estenda a tutti gli aspetti della loro vita. Come quasi tutti gli altri (benché ad un grado maggiore), sembrano incapaci di soppesare i pro e i contro delle loro convinzioni fondamentali.

Voi potreste dire, “Sicuramente un argomento logico devastante può far breccia in qualsiasi Testimone!” ma si tratta di una vana speranza, come vedremo.

La Verità sulla Verità

Limiti Logici

In teoria, le persone intelligenti sono in grado di sedersi e determinare in maniera razionale se una particolare idea è supportata da prove, o se almeno è fortemente supportato da ciò sappiamo. Comunque, la razionalità non è la sola componente della nostra psiche, così una ‘discussione ragionevole’ è spesso deviata dalla natura umana.

Avete mai guardato i membri di un partito politico controverso esporre la “linea del partito”? Potreste aver notato che gli argomenti non sono presentati tanto allo scopo di scoprire la verità, quanto al fine di convincere gli uditori. Potete imparare efficaci tattiche di persuasione da un libro, ma probabilmente ne usate già alcune, senza saperlo. Per tutta la nostra vita, abbiamo visto persone “difendere il loro orto” verbalmente, e inevitabilmente abbiamo appreso alcune tecniche senza nemmeno essercene accorti.

La Nostra Visione del Mondo

Queste tecniche possono essere utili, poiché noi abbiamo frequentemente bisogno di dimostrare che quello che diciamo è vero. Comunque, nella nostra smania di convincere, possiamo evitare di prendere in considerazione cosa è vero o sensato, finendo col difendere l’indifendibile.

Ci si può trovare in questa situazione qualora non si stia semplicemente discutendo una particolare opinione, ma si stia difendendo la nostra visione del mondo. Se la materia sotto esame è legata alle nostre convinzioni fondamentali, abbiamo un bisogno pressante di avere la risposta ‘giusta’.
A questo punto, non stiamo più cercando la verità in sé, ma stiamo tentando di tenere in piedi le nostre preconfezionate convinzioni.

I Testimoni di Geova, come tutti gli altri, hanno i mezzi per difendere la loro visione del mondo. C’è però una differenza tra i Testimoni e la maggior parte delle altre persone: i Testimoni svolgono coraggiosamente la loro opera di proclamazione porta a porta, esponendosi continuamente alla minaccia di subire contestazioni riguardanti le loro dottrine. Attraverso l’esperienza e l’addestramento, costoro giungono a padroneggiare una potente collezione di espedienti verbali e psicologici atti a proteggere ciò in cui credono.

L'arsenale di armi a disposizione

Ecco di seguito una lista di strumenti utilizzati dai Testimoni di Geova (ed altri gruppi con armi più deboli per tirare acqua al proprio mulino). Una volta che avrete iniziato a individuare queste tecniche in azione, vi renderete conto di quanto spesso vengano usate – ed inizierete a scorgerne delle altre.

Tenete a mente che alcune di queste tecniche sono puramente difensive. Altri stratagemmi possono essere utilizzati per attaccare (si legga “persuadere”). Nondimeno, spingendo la persona a sbilanciarsi ed a perdere l’equilibrio, essi seguono il principio, consacrato dal tempo, che “la miglior difesa è un buon attacco”.

Antielaborazione della realtà

Occhi, orecchie e mente chiusi

L’antielaborazione è una resistenza all’elaborazione delle informazioni.
Si può osservarne un semplice esempio alla proiezione di un film horror. Alcune persone del pubblico chiuderanno gli occhi di fronte ad una scena particolarmente raccapricciante. L’immagine – l’effettivo concetto – causa troppo turbamento per poter essere affrontata.

Questo comportamento può essere paragonato al pensiero dei bambini: “Se io non posso vederlo, lui non può vedere me” (oppure “non esiste e non è lì”). Gli adulti trovano metodi più sottili per “chiudere i propri occhi”; sanno che possono evitare certe sofferenze semplicemente ignorando certe cose. Quando vedete una pubblicità che invita ad inviare denaro per aiutare i bambini che muoiono di fame, fate caso a quante persone nella stanza improvvisamente si affaccendino in tutt’altro.

Prendendo le distanze quando ci viene presentato del materiale che ci disturba, proteggiamo il nostro equilibrio mentale. Cosa rigettiamo dipende da cosa siamo in grado di reggere e gestire.

Gli esempi sopra dimostrano azioni fatte per evitare di affrontare informazioni che ci si parano innanzi. Questa è Antielaborazione.

Armatura invisibile

Le azioni di antielaborazione diventano abituali col tempo, e alla fine diventano riflessi condizionati. Questo aumenta il loro potere protettivo, visto che siamo a malapena coscienti delle azioni che compiamo di riflesso.

L’antielaborazione è una cosa strettamente personale: ognuno ha il diritto di scegliere a che tipo di informazioni esporsi. Comunque quando si parla con un’altra persona, il processo di antielaborazione può condurre a frustrazione.. L’interlocutore può esclamare: “Stai deliberatamente evitando il punto!” (o “sei cieco!”), mentre intanto voi non capireste perché la conversazione non progredisce. Visto che l’antielaborazione diventa un riflesso nemmeno vi accorgereste che la state attuando.

Un aspetto preoccupante dell’antielaborazione è che continua a fare il proprio lavoro fin quando è necessario. Diciamo ad esempio che abbiate messo alla prova un Testimone con una discussione di una logica “devastante”. Potete lasciarlo allibito e senza parole. Eppure il giorno successivo sembrerà lo stesso di sempre. Ciò che è accaduto è che lui sarà riuscito a ridimensionare e sminuire la questione in qualche modo. Può darsi che abbia deciso che la questione era “stupida” “senza né capo né coda”, o “più che evidente”. O forse si sarà semplicemente costretto a dimenticare, (una tecnica che i Testimoni definiscono “attendere Geova”).
Potreste trovare necessario riprendere l’argomento dall’inizio. In tutti i casi non sareste in grado di farlo perché l’antielaborazione, che sta ancora funzionando, riconoscerebbe il pericolo. Richiamerebbe altri meccanismi difensivi per prevenire l’informazione dall’essere affrontata ed elaborata.

Fuggire il pericolo

L’antielaborazione potrebbe essere definita “l’evitare attivamente discrepanze cognitive”. State offrendo a qualcuno informazioni che non vuole, perché sono troppo disturbanti. Deve liberarsene in qualche modo.

Quando siete così vicini all’essenza più intima di qualcuno, tanto che egli reagisce in questo modo, sarebbe il caso di chiedersi se avete effettivamente delle probabilità di fare breccia nelle sue difese. Questa persona ha lavorato lungamente per mettere a punto la sua “strategia di antielaborazione”, ed essa ora lavora in modo eccellente. Se continuate a fare leva sulla questione, potrebbe essere percepito come un assalto mentale, e non potete prevedere cosa chi vi sta davanti potrebbe dire o fare in una simile situazione.

L’Effetto Parafulmine

Rifornimento

C’è un proverbio che recita “i fulmini non cadono mai due volte nello stesso posto”, ma questo ovviamente non è vero nel caso dei parafulmine. Quando la differenza del potenziale elettrico tra le nuvole ed il terreno diventa grande a sufficienza, il fulmine seguirà il percorso più semplice, e i parafulmine sono concepiti per provvedere questo percorso, più e più volte.

Un fulmine ridurrà la differenza nel potenziale elettrico, ma il parafulmine non rimane “neutro”; questo è connesso con il terreno e riacquisterà una carica.

Una cosa del genere succede quando dibattete con qualcuno, lo convincete di qualcosa, e poi lasciate che ritorni al suo “terreno” (cioè le persone che condividono le sue stesse convinzioni). La sua fede viene ricaricata e questo gli dà la forza di scrollarsi di dosso le vostre argomentazioni.

Acquisire il Parafulmine

Uno dei primi passi dell’indottrinamento consiste nell’isolare le persone, fisicamente o psicologicamente, dalle opinioni differenti. Questo è il motivo per cui i Testimoni sono messi in guardia dall’associarsi con “le persone del mondo” (cioè i non-Testimoni): il loro “terreno” deve essere la Società Torre di Guardia, e devono rimanere collegati a questa per rifornire la loro carica dottrinale.

Questo è un aspetto della natura umana – e la Società Torre di Guardia lo conosce. Gli atteggiamenti delle persone sono profondamente modificati da coloro con cui si identificano; tornare tra queste persone può riportarci velocemente al nostro stato consueto, dal momento che abbiamo fatto di loro una parte significativa della nostra identità. Come dice l’adagio, “Dimmi con chi vai, e ti dirò chi sei”.

Mantenere il Parafulmine

È davvero difficile provocare un qualche effetto permanente su delle persone se queste continuano a tornare alla sorgente delle loro motivazioni. Questa è la ragione per cui le persone in libertà vigilata vengono avvisate di stare alla larga dagli amici implicati in attività criminali; la pressione dei nostri pari amplifica il desiderio di tornare alla vecchie abitudini.

La Società Torre di Guardia ricorda continuamente ai suoi aderenti di “stare in mezzo al gregge” per evitare di essere condizionati dalle “influenze esterne”. Si tratta di una questione sia di cameratismo che di rifornimento delle convinzioni.

Immagazzinare - Memorizzare Tramite Ripetizione - Risposte

Creare Conformità

“La Bibbia dice…” è un'espressione frequente delle frasi proferite dai Testimoni di Geova. Un'altra espressione abbastanza comune è: “La Torre di Guardia dice…”.

I Testimoni di Geova studiano le loro pubblicazioni costantemente, e le dottrine sono ripetute finché non si radicano profondamente nella loro testa. Per esempio, ogni settimana i Testimoni leggono la rivista La Torre di Guarda e sottolineano le risposte alle domande che appiano in fondo ad ogni colonna. Di domenica, sono tenuti all’ascolto della lettura pubblica dell’articolo e alla ripetizione “a pappagallo” delle risposte alle domande che avevano sottolineato – con poche o nessuna variazione personale. Così, i concetti importanti si incontrano quattro volte: nel leggere, nel sottolineare, nell’ascoltare e nel rispondere.

Certamente, i concetti più vitali sono incontrati anche più di frequente, in diversi articoli. Dopo un po’ di anni, un Testimone può aver ascoltato le stesse idee chiave ripetute per centinaia di volte. Queste credenze vengono incastonate nella loro mente e possono essere richiamate in un istante. Dopo così tante ripetizioni, non vengono più analizzate.

Dal Memorizzare Tramite Ripetizione all’Ovvio

Se discutete di dottrina con i Testimoni, troverete che fanno resistenza all’ascoltare opinioni che contraddicono le loro. Le loro convinzioni sono tanto “ovvie” ai loro occhi quanto le tabelline. Tenete a mente che in centinaia di ripetizioni le idee sono sempre state presentate come fatti. Il vostro isolato tentativo di sollevare un dubbio è sopraffatto dall’intensissimo indottrinamento.

Anche se riuscite a fare in modo di mettere un Testimone nella condizione di interrogarsi su una dottrina fondamentale, generalmente costui tornerà presto alla sua ‘abituale’ posizione. La sua testa è piena di frasi memorizzate che attestano tutte la medesima dottrina in modi differenti. Il vostro argomento è solo un ‘voto’ contro dozzine di voti contrari.

Le risposte immagazzinate sono confortanti, perché hanno un aspetto familiare ed affidabile. Un Testimone può rimanere impressionato da uno dei vostri contro-argomenti, ma una volta che siete andati via, il peso dell’indottrinamento può schiacciare il vostro ragionamento.

Tutti noi abbiamo la nostra scorta di risposte immagazzinate, come “Fate agli altri ciò che volete che gli altri facciano a voi” (La Regola d’Oro). Mentre le nostre azioni reali possono contraddire tale principio, possiamo continuare a crederci perché lo abbiamo sentito tanto spesso, sotto varie forme.

Quando mettiamo in discussione una convinzione appresa a forza di ripetizioni, mettiamo in pericolo la nostra stabilità mentale, poiché la nostra personalità è integrata a (ed e stata costruita sopra) tale convinzione. È un’esperienza che provoca una grossa sofferenza interiore mettere in discussione cose che noi ‘sappiamo’ – ma non possiamo provare - essere vere.

Depistaggio

Percorso Più Sicuro

Se state avendo la peggio in un dibattito, un’efficace strategia è di focalizzarsi su una parola particolare che l’altra persona ha usato e dibattere su questa. Ciò può distrarre l’altro per un momento e darvi la possibilità di manovrare la conversazione in modo che questa non giunga alla conclusione che stavate per essere costretti ad accettare.

Ci sono molti altri metodi per far deragliare un dibattito, come introdurre nuove idee che sono solo vagamente legate con la questione centrale. Questa tecnica potrebbe essere chiamata “Argomento della Falsa Pista” o “Sviamento Ad Hoc”. Potete tenere il vostro avversario così occupato a gestire tali questioni marginali da fargli dimenticare l’argomento principale.

Fronteggiare il Disagio

Normalmente non siamo consapevoli del fatto che stiamo sviando una discussione; semplicemente ci sentiamo a disagio con l’attuale linea di ricerca e desideriamo allontanarci delle idee che non ci piacciono. Cambiamo subdolamente argomento al fine di tornare in una zona per noi più confortevole. Questa è una perfida abitudine di cui tutti siamo preda, e ci può evitare l’ingresso in territori pericolosi anche se illuminanti.

Possiamo evitare di sabotare inavvertitamente una discussione se veramente ci interessa imparare qualcosa, ed osare lasciar da parte i nostri concetti più amati - almeno, temporaneamente. Se disponiamo di una tale inclinazione, possiamo anche permetterci di lasciar passare le parole e le frasi e fare in modo che il nocciolo della questione sia messo in discussione.

Ritorno nella Zona Sicura

Purtroppo, i Testimoni hanno la tendenza emotiva a non permettersi di essere flessibili. La Società Torre di Guardia si auto-presenta di continuo come il solo canale dispensatore di verità, e i Testimoni esitano a mettere in discussione la confortante idea che tutta la verità può giungere da un’unica fonte. È difficile persino far loro prendere in considerazione l’idea che la Società potrebbe sbagliare su qualcosa.

Così, se mettete a disagio un Testimone con un'idea che è discordante con le dottrine della Società, questi si sforzerà di tornare nella sua “zona confortevole”. Se siete a conoscenza di ciò, potete schivare ogni tentativo di sviamento e riportarlo indietro sulla questione per lui tanto imbarazzante. Comunque, questo probabilmente lo atterrirà, e si affretterà a troncare la discussione. Potrebbe sentenziare: “Tu non capisci!”, o tirar fuori un pretesto per andarsene. Una volta sfuggito al pericolo, egli può (ed in genere lo farà) dimenticarsi della questione da voi sollevata.

Sofismi retorici ed inganni

Nei dibattiti, è comune per una o entrambe le parti il fare ricorso ad una classe di argomenti erronei conosciuti come “sofismi retorici”. Se avete familiarità con essi potete impedire che vengano usati da altre persone (ed anche da voi stessi).

Le conclusioni che procedono da sofismi retorici (o altri scaltri stratagemmi) conterranno una componente erronea, quindi sarebbe una ben misera vittoria avere la maglio in un un dibattito utilizzando questi metodi, se la vostra preoccupazione principale è la verità.

I sofismi retorici sono stati documentati, nel dettaglio, in varie occasioni. Mi soffermerò brevemente su alcuni di essi. Per un esame più dettagliato potete fare riferimento a libri sulle tecniche di dibattito, o consultare un elenco di domande frequenti (FAQ) su internet che abbia relazione con l’argomento. Per localizzare una simile fonte, potete inserire in un motore di ricerca Web la frase “SOFISMI RETORICI FAQ”.

Alcuni sofismi retorici classici sono stati omessi poiché non vengono abitualmente utilizzati dai testimoni di Geova. Ho incluso alcune strategie retoriche che ho personalmente osservato, ma che non sono descritte da altre parti.

Ricorso alla forza (Argumentum ad Baculum): una strumentalizzazione della paura. Un Testimone potrebbe dire: “Se non credi a ciò che stiamo dicendo verrai distrutto da Dio!”.

Finta intesa: dichiarazione (tipicamente con un forte contenuto emotivo) pronunciata al fine di stabilire una fittizia sensazione di accordo. “Non vuoi vivere per sempre?” Questo è un tentativo di rabbonire l'“avversario”.

Attacco alla persona (Argumentum ad Hominem): mettere in discussione la fonte di una disputa. “Può darsi che il libro che hai citato riporti un caso valido, ma ho sentito dire che l’autore è un alcolista”. Oppure: “Non posso credere a quello che stai dicendo perché sei solo un essere umano imperfetto”. O “stai discutendo con me solo per provare ai tuoi colleghi che riesci a farmi cambiare idea”.

Appello all’ignoranza (Argumentum ad Ignorantiam): sostenere che un’idea vada considerata valida perché altrimenti non esistono prove contrarie. “Nessuno ha mai provato che i miracoli nella Bibbia non siano mai avvenuti, vero?”

Via di fuga tramite l’ignoranza: alludere ad una risposta esistente ma sconosciuta a entrambe le parti. “Può darsi che io non sappia risponderti, ma uno qualsiasi degli anziani della nostra congregazione è in grado di farlo”. Simili rivendicazioni sono raramente riprese.

Scappatoia nel futuro: alludere ad una risposta che presumibilmente verrà resa nota in futuro. “Può darsi che io non sappia rispondere alla tua domanda, ma a noi Testimoni viene detto di “aspettare Geova” quando incontriamo aspetti che non riusciamo a capire. Alla fine ci provvederà le risposte.” Notare che non viene specificato un limite di tempo.

Scappatoia del relativismo: accantonare un argomento bollandolo come un semplice punto di vista. “Beh, questa è solo la tua opinione”. Questo può interrompere e sabotare una catena logica. Un’altra frase comune è “ognuno ha la propria opinione” – come se ogni opinione fosse registrata con lo stesso peso probatorio.

Ricorso all’autorità (Argumentum ad Verecundiam): ottenere supporto da una persona celebre, che però non è presente per affermare le sue effettive opinioni. “Einstein sapeva che c’è un Dio. Sei per caso un Einstein, tu?”.

Appellarsi al popolo (Argumentum ad Populum): “Provare” che qualcosa sia così perché ha convinto un gran numero di persone. “Puoi negare che la Bibbia sia il libro più distribuito di tutti i tempi?” (Fate caso che i Testimoni fanno raramente ricorso all’ “Argumentum ad Numerum”, che sostiene che maggiore è il numero delle persone convinte di un’idea, maggiore è la probabilità che la stessa sia vera. Dopotutto la loro religione è costituita da meno di un millesimo della popolazione mondiale).

Generalizzazione: Applicare modelli riconosciuti a casi specifici. “Tu sei uno scettico, quindi semplicemente non puoi capire come le persone vivano Dio”.

Ragionamento circolare (Circulus in Demonstrando): sostenere una catena di affermazioni tramite gli argomenti stessi che contiene. “La Bibbia è vera perché è scritta da Dio. La Bibbia ci dice come Dio scrisse la Bibbia. Dio non mente, come la Bibbia ci dice, quindi non avrebbe scritto un libro falso, no?” I Testimoni idolatrano la Bibbia vedendola come irrefutabile e letteralmente vera. Questo potrebbe sembrare un “debole legame” nel loro sistema di credenze, ma loro sono inamovibili in ciò perché non può non essere vero, perché allora tutta l’impalcatura crollerebbe.

Fallacia del presupposto: chiedere una spiegazione a qualcosa di non ancora determinato. “Se l’evoluzione è vera, allora…”. Dato che lo studio dell’evoluzione è un lavoro ancora in corso, chiunque può trovare un punto di scontro, e sfidare l’interlocutore a dimostrare che ciò sia vero, dando per assunto al contrario che l’impossibilità di dimostrare il singolo punto infici l’intera teoria provandone la totale falsità.

Eccesso di domande sollevate (Plurium interrogationum): chiedere una risposta semplice quando non è possibile. “D’accordo, se Dio non ha creato l’universo, allora dimmi come è venuto all'esistenza!” La risposta non può essere sia semplice che concisa se ogni affermazione implica domande addizionali.

Affermazione del conseguente: impropria convalida di elementi chiave implicati in una situazione. “La Bibbia dice che il popolo di Dio sarà felice; noi siamo felici; quindi la Bibbia dice il vero”.

Conclusione irrilevante (Ignoratio Elenchi): una conclusione non conseguente al ragionamento. “I testimoni di Geova hanno la vera religione perché solo noi predichiamo così tanto di casa in casa”. Se fate notare che anche i mormoni predicano alla stessa maniera, vi verrà detto che non lo fanno tanto quanto i Testimoni, o che la loro religione è ovviamente falsa.

Trappole linguistiche: utilizzando una parola in chiave differente, ma trattandola come se fosse logicamente nello stesso contesto. “Dici che stai cercando la verità. Bene, noi ci riferiamo alla nostra religione come alla “Verità”. Perché pensi che lo facciamo?”. La trappola linguistica non è solo un sotterfugio retorico, ma un grave problema nella comunicazione. La chiamo “trappola” perché contemporaneamente le persone possono cascarci inavvertitamente se non sanno che la stessa parola può essere utilizzata con differenti sensi e connotazioni.

Biforcazioni: presentare alternative come l’uno/l’altro, come bene/male, falso/vero, mentre non si concepiscono zone grigie. Ai Testimoni viene insegnato a pensare in “bianco e nero”, essi tendono a credere che “se tu non sei uno di noi, sei uno di loro”. Si riferivano fino a qualche anno fa a questo come alla distinzione fra pecore e capri. Attualmente parlano di “oppositori”.

La scelta di Hobson, o Avanzamento Alternativo: provvedere due o più scelte che però non coprono la gamma delle possibilità ma riflettono essenzialmente la stessa proposizione. “Se non sei d’accordo con quello che dico, studiamo insieme questo libro che ho portato con me. Se invece sei d’accordo vieni in sala del regno questa domenica”. Entrambe le scelte vi esporranno all’indottrinamento. Manca una scelta però: “Se non sei d’accordo con me, lasciamo perdere e amici come prima”.

Monopolizzare la questione: porre una domanda e fornire immediatamente una risposta. “Chi fu inviato per redimerci? Gesù, chiaramente!” La letteratura Watchtoweriana utilizza questa tecnica senza posa.

Appellarsi all’antico (Argumentum ad Antiquitatem): Avvalorare una proposizione in base alla sua età. “La Bibbia è sopravvissuta talmente a lungo che deve essere vera!” Si confrontino l’Iliade, i poemi di Gilgamesh, i sacri Veda e così via.

Appellarsi al nuovo (Argumentum ad Novitatem): sostenere un’affermazione in base alla sua novità. «Si, ci sono stati errori nel passato, ma riceviamo “nuova luce” da Brooklyn, e quindi “la luce risplende sempre più”. Non noti come questo ci porti più vicini alla verità?». I Testimoni hanno avuto capovolgimenti e ri-capovolgimenti delle proprie dottrine principali. Questo tende a screditare il loro principio della “nuova luce”.

Appello alla povertà (Argumentum ad Lazarum): Sfruttare l’impressione che il denaro corrompa. “La Watchtower è una organizzazione non lucrativa. E nessuno sta diventando ricco con tutto ciò. Non è proprio questo che Dio vuole?”.

Il pendio scivoloso: affermare che l’accettazione di una conclusione avrà conseguenze terribili. “Se ciò che dici è vero, nega il valore della Bibbia, e questo non è accettabile, quindi tu devi avere torto, in un modo o nell’altro”.

Ripetizione usata per dare enfasi (Argumentum ad Nauseam): dare per vero un aspetto non comprovato ripetendolo così spesso che esso dovrà essere accettato di riflesso, meccanicamente. I Testimoni spesso fanno questo ritornando più e più volte ad un punto precedente che era stato posticipato. Il punto che viene ripetuto normalmente è uno che loro hanno imparato meccanicamente.

Concretizzazione: trattare qualcosa di astratto come fosse reale. “Io so che c’è un Dio, l’ho percepito nella mia vita”. Questa affermazione può essere spiegata in diverse maniere che non richiedono la reale esistenza di Dio.

L’uomo di paglia: attaccare una caricatura di ciò che è stato detto dall’interlocutore. “Hai detto di non leggere la Bibbia letteralmente. Bene, ma se è solo una raccolta di storielle,allora perché gli storici e gli archeologi la trovano così utile?”.

Controllo delle Informazioni

Metodo Staliniano

La Società Torre di Guardia avverte i Testimoni che un certo tipo di informazioni non sono “sane” o “edificanti”. Questi hanno appreso tramite la ripetizione e la pressione dei loro pari che gli utili consigli della Società dovrebbero essere considerati assai seriamente. Anche i suggerimenti prendono il valore di un comando. Tramite continui “promemoria”, ai Testimoni viene insegnato a prendere decisioni che riguardano:

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Quali libri si possono leggere
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Quali programmi televisivi si possono guardare
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Quali film o quali spettacoli possono intrattenerli
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Quali siti internet si possono visitare

Per riempire il vuoto, ai Testimoni sono dati libri e riviste, scritti dalla Società, che si suppone questi studino con attenzione. Ci sono così tante pubblicazioni che possono riempire il loro tempo senza far ricorso a quei media che incorrono nella disapprovazione della Società.

Per esempio, se i Testimoni desiderano imparare qualcosa sulle altre religioni, hanno un libro che ha lo scopo di illustrare le più significative di queste. Il testo dà una panoramica di ogni religione, ma questa è immediatamente seguita da una spiegazione del perché tale religione specifica è sbagliata.

Per sapere qualcosa della teoria dell’evoluzione, un Testimone normalmente leggerà un libro della Società Torre di Guardia come Come ha avuto origine la vita? Per mezzo dell'evoluzione o della creazione?, che fa uso di critiche alla teoria dell’evoluzione da lungo tempo screditate, nonché un considerevole ricorso alla fallacia retorica del cosiddetto “uomo di paglia” [consistente nel deliberato travisamento della posizione avversaria. n.d.t. ].

Se domandate ai Testimoni se hanno studiato le altre religioni, o l’evoluzione, loro vi risponderanno abbastanza onestamente in modo affermativo. In effetti essi hanno studiato queste cose dettagliatamente, benché la fonte della loro conoscenza sia stata scritta dalla Società in modo tale da assicurare che la corretta conclusione sia stata raggiunta.

Un Testimone può essere così ben preparato da sollevare obiezioni verso l’evoluzione alle quali solo un esperto in materia – o uno scettico bene informato – potrebbe rispondere con un fuoco di fila di contro-argomentazioni.

Anche se la Società Torre di Guardia non ha mai stilato (per quanto ne sappia) una lista di libri proibiti, la Società ha provveduto un'abbondanza di linee guida relative a quale tipo di materiale è considerato cattivo. Si evitano così informazioni che potrebbero incoraggiare dei dubbi.

Tra i Testimoni, il termine “pensiero indipendente” è usato in senso negativo. I Testimoni sono fortemente consigliati di apprendere quanto appare sulle pubblicazione della Torre di Guardia piuttosto che formarsi opinioni personali.

Metodo Orwelliano

Dato che la Società Torre di Guardia ha un così ferreo controllo sulle informazioni alle quali un Testimone può essere esposto, è così libera di riscrivere la storia in modo da mantenere un’immagine impeccabile, e di aiutare la gente a dimenticarsi di tutti i fallimenti in cui è incorsa.

Tra il 1968 e il 1975, la Società, in maniera abbastanza esplicita e ripetutamente, suggerì che il mondo stava per incorrere in un cataclisma noto come “Armageddon” nel 1975. Dato che i Testimoni sanno leggere tra le righe (prendendo alcuni consigli come comandi, per esempio), molti lasciarono il loro lavoro, vendettero le loro case, o rimandarono l’iscrizione all’università, al fine di essere pronti per il Grande Giorno.

Il 1975 arrivò e trascorse. Migliaia di Testimoni lasciarono l’ovile - una tendenza che non si sarebbe invertita che tre anni più tardi. Ora, se interrogate un Testimone oggi su ciò che accadde nel 1975, egli vi dirà che tutto fu dovuto semplicemente all’eccessivo zelo di alcuni fratelli, e che la maggior parte dei Testimoni non presero la cosa seriamente.

Anche quei Testimoni che vissero il fallimento del 1975 – e che sono rimasti Testimoni - affermano similmente che tale incidente non fu di eccessiva importanza. Non ha alcun valore il fatto che la maggioranza degli attuali Testimoni si sono uniti al movimento dopo il 1975, e che sono stati esposti alla costante minimizzazione di tale evento da parte della Società. Questo crea un ambiente in cui i i TdG di vecchia data cominciano a dubitare dei loro stessi ricordi. Alcuni potrebbero concludere che solo la loro specifica congregazione sia stata travolta dalla “Febbre del 1975”.

La maggior parte dei Testimoni sono completamente ignari del fatto che una simile predizione apocalittica fallì già nel 1925, e che il movimento perse la metà dei suoi membri. Tale informazione è loro disponibile, se sono interessati a scavare in profondità, ma il loro costante impegno nello studio e nel servizio rende difficile trovare il tempo per questo genere di ricerche.

Dato che la Società controlla così tanto ciò che un Testimone legge, vede e sente, dispone di un pubblico al quale può dire praticamente qualsiasi cosa. Essa può riscrivere il passato con scarso timore di poter essere contraddetta. Quindi, anche se conoscete molto bene la storia della Società, potreste riscontrare molti problemi nel convincere un Testimone che quello che andate affermando è storicamente attendibile.

Conclusione

Con piena consapevolezza delle tattiche usate dai Testimoni per deviare le discussioni, con loro potete avere la meglio in molte discussioni se mantenete sangue freddo. Tuttavia se avete l’ intenzione di apportare un cambiamento permanente nel loro modo di pensare, i vostri sforzi potrebbero essere destinati a fallire.

Ad essere in discussione qui non è la verità ma la necessità. Il sistema di credenze dei Testimoni fornisce loro un fondamento psicologico per mezzo del quale possono rendere il mondo più comprensibile. Le credenze attuali potrebbero essere tanto stravaganti e macchinose quanto una qualsiasi teoria di cospirazione, ma la rapida crescita della loro religione (la quale è aumentata da 2 milioni a più di 6 milioni fra il 1977 e il 2005) mostra che stanno offrendo qualcosa che molte persone vogliono avere.

La negazione di una delle loro credenze non necessariamente produce un effetto permanente poiché esse non sono intrecciate fra loro come anelli di una catena ma piuttosto come un’ armatura a maglie. L’ insuccesso di una di queste credenze, potrebbe essere recuperato col tempo. Poiché non concorda col modello generale o con lo stile di vita, essa rimarrà presente come un fastidio fino a quando il Testimone potrà riadattarla o sbarazzarsene.

Pertanto, potete “vincere la battaglia ma perdere la guerra”. Non potete causare un profondo cambiamento in un Testimone a meno che non abbia già alcuni dubbi. Voi non siete dentro la sua testa quindi non potete sapere quali sono i probabili dubbi esistenti - seppure ve ne sono - e lui probabilmente non ve li dirà, visto che ciò sarebbe considerato come una debolezza della fede. I Testimoni vengono addestrati ad auto controllarsi attentamente per quanto riguarda i cedimenti.

La mia conclusione, basata su vent’anni di esperienza con i Testimoni di Geova, è che potete fare una discussione a mente aperta solo con coloro che sono già turbati dalle discrepanze nella dottrina o dal comportamento della Watchtower. Per voi non esiste modo sicuro (tranne una “deprogrammazione”) per causare questi turbamenti perché il fattore chiave è la personalità dell’individuo.

La “deprogrammazione” - l’ isolamento di un individuo e la distruzione sistematica delle sue credenze - potrebbe essere una crudele procedura che toglie la sicurezza a una persona senza dargli nulla in cambio. Se state cercando di fare del bene, il vuoto deve essere riempito. Se questo non è il vostro obiettivo, allora qual è il vostro scopo? State cercando di provare a voi stessi che le vostre idee sono corrette? Inoltre, la persona ha bisogno di questo tipo di aiuto? Qual è il beneficio?

Sebbene la logica abbia il suo posto in ogni discussione, c’ è qualcos’altro che deve essere considerato nel dibattere con i Testimoni di Geova: la compassione. Il vostro interesse per il benessere dell’ individuo può essere più convincente dei vostri ragionamenti attentamente costruiti. Quale beneficio collaterale, la compassione può essere una forza stabilizzante se le vostre credenze di base vengono sottoposte ad attento esame.

Devo ammettere che il rigido codice dei Testimoni alcune volte possa metterli in situazioni di vita minacciose. Potreste sentirvi obbligati a fare qualcosa. Il vostro successo tuttavia non è assicurato.

Se il conforto emotivo fosse più importante della verità, un Testimone potrebbe resistere alle sfide sia mentali che psicologiche. Infatti è improbabile che una persona possa rimanere Testimone a meno che non dia tale alta priorità al conforto mentale. Questa è una grave slealtà ma chi tra noi può dire di non avere mai adattato (o limitato) le cose in cui crediamo per alleggerirci dal peso del viaggio della nostra vita?



descubridor
00lunedì 8 ottobre 2007 18:32
Re:
Aialon, 08/10/2007 17.10:


Scusa, ma non ho molto tempo per risponderti, ti allego un interessante articolo dal quale senz'altro ttroverai pttimi spunti di tiflessione.


Introduzione

NOTA: Questo articolo è principalmente sui Testimoni, ma molti punti sono applicabili quando discutete su materie a forte carica emotiva anche con persone che non siano dei Testimoni.

Se avete provato a discutere di argomenti religiosi con un Testimone di Geova, avrete notato che la conversazione è severamente ostacolata. Ciò che inizia come una discussione si riduce frequentemente ad uno sterile dibattito. Prendiamo in considerazione alcune domande:

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Perché accade questo?
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Perché è così difficile far cambiare idea alle persone?
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Perché le persone diventano irrazionali quando difendono le proprie credenze?

Queste domande (ed altre) saranno discusse nel seguente articolo.

Una breve e piacevole chiacchierata

Conversazione

Facciamo finta che voi sediate a pranzo ogni giorno con un Testimone di Geova – lo chiameremo Russel. Parlate del tempo, del lavoro e degli eventi quotidiani. Avete notato che Russel ha uno strano atteggiamento verso le notizie: ogni volta sembra prendere in considerazione soltanto le cose brutte che accadono, e in genere ignora le buone. Voi sapete che molte persone hanno questa tendenza, ma Russel sembra quasi gradire le storie di carestie, guerre, epidemie ed altri disastri. Pensate che questo abbia qualcosa a che fare con la sua convinzione che tutte queste brutte cose indicano che il mondo si avvicina alla fine.

Un giorno, decidete di fare due chiacchiere con lui a proposito delle sue credenze religiose. Ascoltate con attenzione, e tenete per voi le vostre riserve. Non vi sta convincendo, ma è interessante scoprire cosa pensano le altre persone. Di tanto intanto ponete delle domande innocue, ma non mettete mai veramente in discussione quello che va dicendo. Russel sembra compiaciuto che voi stiate spendendo del tempo per scoprire qualcosa sulla sua religione.

Discussione

Il giorno successivo, Russel vi chiede se avete pensato a quello che vi ha detto. In effetti, non ci avete poi riflettuto molto, ma dichiarate che non vi dispiacerebbe parlane ancora per un po’. Così, vi unite a Russel in una discussione più approfondita. Sollevate alcune obiezioni, ma lui risponde ad ognuna di queste con facilità. Siete impressionati dalla conoscenza che egli ha della sua materia.
Quella sera, riflettete molto su quello che vi ha detto Russel. Non riuscite a trovare nulla di sbagliato in esso, ma c’è qualcosa che non vi quadra. Chiamate una vostra amica ex-Testimone e palate con lei della situazione. Lei vi fornisce una lista di domande da sollevare quando avrete una nuova conversazione con Russel.

Per coincidenza, Russel è desideroso di discutere ancora con voi subito il giorno seguente. Ha un piccolo libro che pensa voi dovreste leggere. “Questo spiegherà ogni cosa,” vi assicura. Date un’occhiata al libro e poi dite: “Ho qualche domanda che mi piacerebbe porti.” Lui sembra lieto che il vostro interesse sia cresciuto così rapidamente.

“Ho una lista di domande che mi ha dato un’amica,” dite, tirando fuori i vostri appunti della telefonata che avete avuto la sera precedente. Russel esamina velocemente la lista, il suo sorriso si smorza.
“Hai parlato con qualche apostata?” vi chiede.
“E’ una donna che conosco,” rispondete. “Che cosa è un apostata?”
“Sono quelle persone che spargono bugie sui Testimoni”. Fa scivolare il foglio di carta indietro verso di voi.
Ci pensate sopra. “Allora, in questo caso, le domande dovrebbero essere facilmente liquidabili.”
“Questa gente distorce le parole. Non ti puoi fidare di loro”.
“Va bene”, replicate, “quindi mostrami cosa c’è di sbagliato in queste domande. Cominciamo con la prima”.
Russel guarda il foglio e legge ad alta voce. “Se Gesù voleva dire “epoca”, perché avrebbe detto “generazione”? Ha forse strizzato l’occhio o qualcosa del genere, in modo che gli apostoli potessero capire che lui intendeva qualcosa di diverso?”. Russel vi guarda sollevando le sopracciglia.
Fate spallucce. “Questo è quello che lei ha detto. Io non so nemmeno di cosa stia parlando. È questo quello che intendi per distorcere le parole?”
“Bene, io so di che cosa sta parlando, ma lei non sa di che cosa sta parlando. Questa domanda è un totale nonsenso”.
“Che mi dici della domanda successiva?” suggerite.
Russel la legge silenziosamente. Scuote il capo. Continua a leggere i vostri appunti senza commentare. Alla fine, tira un sospiro e osserva, “Questa signora ti sta ingannando con domande di questo genere”.
Voi non avete mai pensato alla vostra amica come una persona particolarmente cattiva, così dite, “Allora, proviamo a rispondere alle domande. Tu mi puoi mostrare che cosa c’è di sbagliato in queste”.
“Semplicemente, leggi il libro che ti ho dato. Questo è tutto quello che ti serve. Non hai bisogno di domande come queste – ti confonderanno solamente”.
Fate sì col capo. “Va bene, posso leggere il libro. Ma conosco questa signora molto bene, ed è una persona squisita. Così preferirei davvero che potessimo occuparci di queste domande prima che io legga il libro”.

Dibattito

L’espressione di Russel muta in fiera determinazione. “Va bene, Risponderò a queste domande, e poi potrai leggere il libro”.
Le risposte di Russel non vi soddisfano. Sembrano accantonare o evitare il punto centrale. Decidete di doverlo portare indietro sulla questione principale al fine di apprendere tutto.

Il dibattito è iniziato.

Difendere la Fortezza

Amate Convinzioni

Tutti abbiamo delle convinzioni che ci stanno a cuore. Alcune di queste sono importanti per noi, e non ci rinunceremo facilmente. Alcune convinzioni possono essere addirittura così fondamentali per il nostro senso di benessere che non possiamo mai discorrerne in modo spassionato. Noi non possiamo concedere che queste non siano vere.

Prendiamo, a titolo d’esempio, il problema del razzismo. Un crescente numero di persone è dell’opinione che il razzismo sia sbagliato e non ascolteranno nemmeno qualcuno che la pensi diversamente. La questione non è semplicemente aperta alla discussione. È, comunque, aperta al dibattito. Se incontrate un fervente razzista, potreste tentare di ‘metterlo sulla retta via’, anche se c’è davvero una piccola speranza di ottenere un cambiamento di atteggiamento. Il razzista crede nella sua causa altrettanto fortemente quanto voi credete nella vostra. Qualche volta abbiamo bisogno di ricordare a noi stessi che le persone con vedute contrarie alle nostre non le sostengono solo per farci irritare.

Oggetti Inamovibili

La maggior parte delle persone hanno una manciata di convinzioni che sono “scolpite nella roccia”. I Testimoni di Geova, d’altro canto, hanno un intero sistema di pensiero che è inestricabilmente intrecciato con la loro vita di tutti i giorni. È concepito in modo tale che se sfilate un solo mattone, tutto l’edificio potrebbe crollare. Loro sono ben consapevoli di questo pericolo, e così non si possono permettere di discutere spassionatamente di alcuna delle loro convinzioni. È un loro assoluto interesse provare a tutti (e specialmente a loro stessi) che ogni cosa che essi credono è La Verità (o comunque il massimo della Verità che all’umanità è possibile conoscere).
Così, non potrete mai discutere di dottrina con una Testimone di Geova. Potete o ascoltare o dibattere. Non c’è nessuna “via di mezzo”.

Una Valutazione Onesta

I Testimoni di Geova sono convinti di essere persone oneste – e invero, sono estremamente affidabili. Comunque, sono in errore nel presumere che la loro onestà si estenda a tutti gli aspetti della loro vita. Come quasi tutti gli altri (benché ad un grado maggiore), sembrano incapaci di soppesare i pro e i contro delle loro convinzioni fondamentali.

Voi potreste dire, “Sicuramente un argomento logico devastante può far breccia in qualsiasi Testimone!” ma si tratta di una vana speranza, come vedremo.

La Verità sulla Verità

Limiti Logici

In teoria, le persone intelligenti sono in grado di sedersi e determinare in maniera razionale se una particolare idea è supportata da prove, o se almeno è fortemente supportato da ciò sappiamo. Comunque, la razionalità non è la sola componente della nostra psiche, così una ‘discussione ragionevole’ è spesso deviata dalla natura umana.

Avete mai guardato i membri di un partito politico controverso esporre la “linea del partito”? Potreste aver notato che gli argomenti non sono presentati tanto allo scopo di scoprire la verità, quanto al fine di convincere gli uditori. Potete imparare efficaci tattiche di persuasione da un libro, ma probabilmente ne usate già alcune, senza saperlo. Per tutta la nostra vita, abbiamo visto persone “difendere il loro orto” verbalmente, e inevitabilmente abbiamo appreso alcune tecniche senza nemmeno essercene accorti.

La Nostra Visione del Mondo

Queste tecniche possono essere utili, poiché noi abbiamo frequentemente bisogno di dimostrare che quello che diciamo è vero. Comunque, nella nostra smania di convincere, possiamo evitare di prendere in considerazione cosa è vero o sensato, finendo col difendere l’indifendibile.

Ci si può trovare in questa situazione qualora non si stia semplicemente discutendo una particolare opinione, ma si stia difendendo la nostra visione del mondo. Se la materia sotto esame è legata alle nostre convinzioni fondamentali, abbiamo un bisogno pressante di avere la risposta ‘giusta’.
A questo punto, non stiamo più cercando la verità in sé, ma stiamo tentando di tenere in piedi le nostre preconfezionate convinzioni.

I Testimoni di Geova, come tutti gli altri, hanno i mezzi per difendere la loro visione del mondo. C’è però una differenza tra i Testimoni e la maggior parte delle altre persone: i Testimoni svolgono coraggiosamente la loro opera di proclamazione porta a porta, esponendosi continuamente alla minaccia di subire contestazioni riguardanti le loro dottrine. Attraverso l’esperienza e l’addestramento, costoro giungono a padroneggiare una potente collezione di espedienti verbali e psicologici atti a proteggere ciò in cui credono.

L'arsenale di armi a disposizione

Ecco di seguito una lista di strumenti utilizzati dai Testimoni di Geova (ed altri gruppi con armi più deboli per tirare acqua al proprio mulino). Una volta che avrete iniziato a individuare queste tecniche in azione, vi renderete conto di quanto spesso vengano usate – ed inizierete a scorgerne delle altre.

Tenete a mente che alcune di queste tecniche sono puramente difensive. Altri stratagemmi possono essere utilizzati per attaccare (si legga “persuadere”). Nondimeno, spingendo la persona a sbilanciarsi ed a perdere l’equilibrio, essi seguono il principio, consacrato dal tempo, che “la miglior difesa è un buon attacco”.

Antielaborazione della realtà

Occhi, orecchie e mente chiusi

L’antielaborazione è una resistenza all’elaborazione delle informazioni.
Si può osservarne un semplice esempio alla proiezione di un film horror. Alcune persone del pubblico chiuderanno gli occhi di fronte ad una scena particolarmente raccapricciante. L’immagine – l’effettivo concetto – causa troppo turbamento per poter essere affrontata.

Questo comportamento può essere paragonato al pensiero dei bambini: “Se io non posso vederlo, lui non può vedere me” (oppure “non esiste e non è lì”). Gli adulti trovano metodi più sottili per “chiudere i propri occhi”; sanno che possono evitare certe sofferenze semplicemente ignorando certe cose. Quando vedete una pubblicità che invita ad inviare denaro per aiutare i bambini che muoiono di fame, fate caso a quante persone nella stanza improvvisamente si affaccendino in tutt’altro.

Prendendo le distanze quando ci viene presentato del materiale che ci disturba, proteggiamo il nostro equilibrio mentale. Cosa rigettiamo dipende da cosa siamo in grado di reggere e gestire.

Gli esempi sopra dimostrano azioni fatte per evitare di affrontare informazioni che ci si parano innanzi. Questa è Antielaborazione.

Armatura invisibile

Le azioni di antielaborazione diventano abituali col tempo, e alla fine diventano riflessi condizionati. Questo aumenta il loro potere protettivo, visto che siamo a malapena coscienti delle azioni che compiamo di riflesso.

L’antielaborazione è una cosa strettamente personale: ognuno ha il diritto di scegliere a che tipo di informazioni esporsi. Comunque quando si parla con un’altra persona, il processo di antielaborazione può condurre a frustrazione.. L’interlocutore può esclamare: “Stai deliberatamente evitando il punto!” (o “sei cieco!”), mentre intanto voi non capireste perché la conversazione non progredisce. Visto che l’antielaborazione diventa un riflesso nemmeno vi accorgereste che la state attuando.

Un aspetto preoccupante dell’antielaborazione è che continua a fare il proprio lavoro fin quando è necessario. Diciamo ad esempio che abbiate messo alla prova un Testimone con una discussione di una logica “devastante”. Potete lasciarlo allibito e senza parole. Eppure il giorno successivo sembrerà lo stesso di sempre. Ciò che è accaduto è che lui sarà riuscito a ridimensionare e sminuire la questione in qualche modo. Può darsi che abbia deciso che la questione era “stupida” “senza né capo né coda”, o “più che evidente”. O forse si sarà semplicemente costretto a dimenticare, (una tecnica che i Testimoni definiscono “attendere Geova”).
Potreste trovare necessario riprendere l’argomento dall’inizio. In tutti i casi non sareste in grado di farlo perché l’antielaborazione, che sta ancora funzionando, riconoscerebbe il pericolo. Richiamerebbe altri meccanismi difensivi per prevenire l’informazione dall’essere affrontata ed elaborata.

Fuggire il pericolo

L’antielaborazione potrebbe essere definita “l’evitare attivamente discrepanze cognitive”. State offrendo a qualcuno informazioni che non vuole, perché sono troppo disturbanti. Deve liberarsene in qualche modo.

Quando siete così vicini all’essenza più intima di qualcuno, tanto che egli reagisce in questo modo, sarebbe il caso di chiedersi se avete effettivamente delle probabilità di fare breccia nelle sue difese. Questa persona ha lavorato lungamente per mettere a punto la sua “strategia di antielaborazione”, ed essa ora lavora in modo eccellente. Se continuate a fare leva sulla questione, potrebbe essere percepito come un assalto mentale, e non potete prevedere cosa chi vi sta davanti potrebbe dire o fare in una simile situazione.

L’Effetto Parafulmine

Rifornimento

C’è un proverbio che recita “i fulmini non cadono mai due volte nello stesso posto”, ma questo ovviamente non è vero nel caso dei parafulmine. Quando la differenza del potenziale elettrico tra le nuvole ed il terreno diventa grande a sufficienza, il fulmine seguirà il percorso più semplice, e i parafulmine sono concepiti per provvedere questo percorso, più e più volte.

Un fulmine ridurrà la differenza nel potenziale elettrico, ma il parafulmine non rimane “neutro”; questo è connesso con il terreno e riacquisterà una carica.

Una cosa del genere succede quando dibattete con qualcuno, lo convincete di qualcosa, e poi lasciate che ritorni al suo “terreno” (cioè le persone che condividono le sue stesse convinzioni). La sua fede viene ricaricata e questo gli dà la forza di scrollarsi di dosso le vostre argomentazioni.

Acquisire il Parafulmine

Uno dei primi passi dell’indottrinamento consiste nell’isolare le persone, fisicamente o psicologicamente, dalle opinioni differenti. Questo è il motivo per cui i Testimoni sono messi in guardia dall’associarsi con “le persone del mondo” (cioè i non-Testimoni): il loro “terreno” deve essere la Società Torre di Guardia, e devono rimanere collegati a questa per rifornire la loro carica dottrinale.

Questo è un aspetto della natura umana – e la Società Torre di Guardia lo conosce. Gli atteggiamenti delle persone sono profondamente modificati da coloro con cui si identificano; tornare tra queste persone può riportarci velocemente al nostro stato consueto, dal momento che abbiamo fatto di loro una parte significativa della nostra identità. Come dice l’adagio, “Dimmi con chi vai, e ti dirò chi sei”.

Mantenere il Parafulmine

È davvero difficile provocare un qualche effetto permanente su delle persone se queste continuano a tornare alla sorgente delle loro motivazioni. Questa è la ragione per cui le persone in libertà vigilata vengono avvisate di stare alla larga dagli amici implicati in attività criminali; la pressione dei nostri pari amplifica il desiderio di tornare alla vecchie abitudini.

La Società Torre di Guardia ricorda continuamente ai suoi aderenti di “stare in mezzo al gregge” per evitare di essere condizionati dalle “influenze esterne”. Si tratta di una questione sia di cameratismo che di rifornimento delle convinzioni.

Immagazzinare - Memorizzare Tramite Ripetizione - Risposte

Creare Conformità

“La Bibbia dice…” è un'espressione frequente delle frasi proferite dai Testimoni di Geova. Un'altra espressione abbastanza comune è: “La Torre di Guardia dice…”.

I Testimoni di Geova studiano le loro pubblicazioni costantemente, e le dottrine sono ripetute finché non si radicano profondamente nella loro testa. Per esempio, ogni settimana i Testimoni leggono la rivista La Torre di Guarda e sottolineano le risposte alle domande che appiano in fondo ad ogni colonna. Di domenica, sono tenuti all’ascolto della lettura pubblica dell’articolo e alla ripetizione “a pappagallo” delle risposte alle domande che avevano sottolineato – con poche o nessuna variazione personale. Così, i concetti importanti si incontrano quattro volte: nel leggere, nel sottolineare, nell’ascoltare e nel rispondere.

Certamente, i concetti più vitali sono incontrati anche più di frequente, in diversi articoli. Dopo un po’ di anni, un Testimone può aver ascoltato le stesse idee chiave ripetute per centinaia di volte. Queste credenze vengono incastonate nella loro mente e possono essere richiamate in un istante. Dopo così tante ripetizioni, non vengono più analizzate.

Dal Memorizzare Tramite Ripetizione all’Ovvio

Se discutete di dottrina con i Testimoni, troverete che fanno resistenza all’ascoltare opinioni che contraddicono le loro. Le loro convinzioni sono tanto “ovvie” ai loro occhi quanto le tabelline. Tenete a mente che in centinaia di ripetizioni le idee sono sempre state presentate come fatti. Il vostro isolato tentativo di sollevare un dubbio è sopraffatto dall’intensissimo indottrinamento.

Anche se riuscite a fare in modo di mettere un Testimone nella condizione di interrogarsi su una dottrina fondamentale, generalmente costui tornerà presto alla sua ‘abituale’ posizione. La sua testa è piena di frasi memorizzate che attestano tutte la medesima dottrina in modi differenti. Il vostro argomento è solo un ‘voto’ contro dozzine di voti contrari.

Le risposte immagazzinate sono confortanti, perché hanno un aspetto familiare ed affidabile. Un Testimone può rimanere impressionato da uno dei vostri contro-argomenti, ma una volta che siete andati via, il peso dell’indottrinamento può schiacciare il vostro ragionamento.

Tutti noi abbiamo la nostra scorta di risposte immagazzinate, come “Fate agli altri ciò che volete che gli altri facciano a voi” (La Regola d’Oro). Mentre le nostre azioni reali possono contraddire tale principio, possiamo continuare a crederci perché lo abbiamo sentito tanto spesso, sotto varie forme.

Quando mettiamo in discussione una convinzione appresa a forza di ripetizioni, mettiamo in pericolo la nostra stabilità mentale, poiché la nostra personalità è integrata a (ed e stata costruita sopra) tale convinzione. È un’esperienza che provoca una grossa sofferenza interiore mettere in discussione cose che noi ‘sappiamo’ – ma non possiamo provare - essere vere.

Depistaggio

Percorso Più Sicuro

Se state avendo la peggio in un dibattito, un’efficace strategia è di focalizzarsi su una parola particolare che l’altra persona ha usato e dibattere su questa. Ciò può distrarre l’altro per un momento e darvi la possibilità di manovrare la conversazione in modo che questa non giunga alla conclusione che stavate per essere costretti ad accettare.

Ci sono molti altri metodi per far deragliare un dibattito, come introdurre nuove idee che sono solo vagamente legate con la questione centrale. Questa tecnica potrebbe essere chiamata “Argomento della Falsa Pista” o “Sviamento Ad Hoc”. Potete tenere il vostro avversario così occupato a gestire tali questioni marginali da fargli dimenticare l’argomento principale.

Fronteggiare il Disagio

Normalmente non siamo consapevoli del fatto che stiamo sviando una discussione; semplicemente ci sentiamo a disagio con l’attuale linea di ricerca e desideriamo allontanarci delle idee che non ci piacciono. Cambiamo subdolamente argomento al fine di tornare in una zona per noi più confortevole. Questa è una perfida abitudine di cui tutti siamo preda, e ci può evitare l’ingresso in territori pericolosi anche se illuminanti.

Possiamo evitare di sabotare inavvertitamente una discussione se veramente ci interessa imparare qualcosa, ed osare lasciar da parte i nostri concetti più amati - almeno, temporaneamente. Se disponiamo di una tale inclinazione, possiamo anche permetterci di lasciar passare le parole e le frasi e fare in modo che il nocciolo della questione sia messo in discussione.

Ritorno nella Zona Sicura

Purtroppo, i Testimoni hanno la tendenza emotiva a non permettersi di essere flessibili. La Società Torre di Guardia si auto-presenta di continuo come il solo canale dispensatore di verità, e i Testimoni esitano a mettere in discussione la confortante idea che tutta la verità può giungere da un’unica fonte. È difficile persino far loro prendere in considerazione l’idea che la Società potrebbe sbagliare su qualcosa.

Così, se mettete a disagio un Testimone con un'idea che è discordante con le dottrine della Società, questi si sforzerà di tornare nella sua “zona confortevole”. Se siete a conoscenza di ciò, potete schivare ogni tentativo di sviamento e riportarlo indietro sulla questione per lui tanto imbarazzante. Comunque, questo probabilmente lo atterrirà, e si affretterà a troncare la discussione. Potrebbe sentenziare: “Tu non capisci!”, o tirar fuori un pretesto per andarsene. Una volta sfuggito al pericolo, egli può (ed in genere lo farà) dimenticarsi della questione da voi sollevata.

Sofismi retorici ed inganni

Nei dibattiti, è comune per una o entrambe le parti il fare ricorso ad una classe di argomenti erronei conosciuti come “sofismi retorici”. Se avete familiarità con essi potete impedire che vengano usati da altre persone (ed anche da voi stessi).

Le conclusioni che procedono da sofismi retorici (o altri scaltri stratagemmi) conterranno una componente erronea, quindi sarebbe una ben misera vittoria avere la maglio in un un dibattito utilizzando questi metodi, se la vostra preoccupazione principale è la verità.

I sofismi retorici sono stati documentati, nel dettaglio, in varie occasioni. Mi soffermerò brevemente su alcuni di essi. Per un esame più dettagliato potete fare riferimento a libri sulle tecniche di dibattito, o consultare un elenco di domande frequenti (FAQ) su internet che abbia relazione con l’argomento. Per localizzare una simile fonte, potete inserire in un motore di ricerca Web la frase “SOFISMI RETORICI FAQ”.

Alcuni sofismi retorici classici sono stati omessi poiché non vengono abitualmente utilizzati dai testimoni di Geova. Ho incluso alcune strategie retoriche che ho personalmente osservato, ma che non sono descritte da altre parti.

Ricorso alla forza (Argumentum ad Baculum): una strumentalizzazione della paura. Un Testimone potrebbe dire: “Se non credi a ciò che stiamo dicendo verrai distrutto da Dio!”.

Finta intesa: dichiarazione (tipicamente con un forte contenuto emotivo) pronunciata al fine di stabilire una fittizia sensazione di accordo. “Non vuoi vivere per sempre?” Questo è un tentativo di rabbonire l'“avversario”.

Attacco alla persona (Argumentum ad Hominem): mettere in discussione la fonte di una disputa. “Può darsi che il libro che hai citato riporti un caso valido, ma ho sentito dire che l’autore è un alcolista”. Oppure: “Non posso credere a quello che stai dicendo perché sei solo un essere umano imperfetto”. O “stai discutendo con me solo per provare ai tuoi colleghi che riesci a farmi cambiare idea”.

Appello all’ignoranza (Argumentum ad Ignorantiam): sostenere che un’idea vada considerata valida perché altrimenti non esistono prove contrarie. “Nessuno ha mai provato che i miracoli nella Bibbia non siano mai avvenuti, vero?”

Via di fuga tramite l’ignoranza: alludere ad una risposta esistente ma sconosciuta a entrambe le parti. “Può darsi che io non sappia risponderti, ma uno qualsiasi degli anziani della nostra congregazione è in grado di farlo”. Simili rivendicazioni sono raramente riprese.

Scappatoia nel futuro: alludere ad una risposta che presumibilmente verrà resa nota in futuro. “Può darsi che io non sappia rispondere alla tua domanda, ma a noi Testimoni viene detto di “aspettare Geova” quando incontriamo aspetti che non riusciamo a capire. Alla fine ci provvederà le risposte.” Notare che non viene specificato un limite di tempo.

Scappatoia del relativismo: accantonare un argomento bollandolo come un semplice punto di vista. “Beh, questa è solo la tua opinione”. Questo può interrompere e sabotare una catena logica. Un’altra frase comune è “ognuno ha la propria opinione” – come se ogni opinione fosse registrata con lo stesso peso probatorio.

Ricorso all’autorità (Argumentum ad Verecundiam): ottenere supporto da una persona celebre, che però non è presente per affermare le sue effettive opinioni. “Einstein sapeva che c’è un Dio. Sei per caso un Einstein, tu?”.

Appellarsi al popolo (Argumentum ad Populum): “Provare” che qualcosa sia così perché ha convinto un gran numero di persone. “Puoi negare che la Bibbia sia il libro più distribuito di tutti i tempi?” (Fate caso che i Testimoni fanno raramente ricorso all’ “Argumentum ad Numerum”, che sostiene che maggiore è il numero delle persone convinte di un’idea, maggiore è la probabilità che la stessa sia vera. Dopotutto la loro religione è costituita da meno di un millesimo della popolazione mondiale).

Generalizzazione: Applicare modelli riconosciuti a casi specifici. “Tu sei uno scettico, quindi semplicemente non puoi capire come le persone vivano Dio”.

Ragionamento circolare (Circulus in Demonstrando): sostenere una catena di affermazioni tramite gli argomenti stessi che contiene. “La Bibbia è vera perché è scritta da Dio. La Bibbia ci dice come Dio scrisse la Bibbia. Dio non mente, come la Bibbia ci dice, quindi non avrebbe scritto un libro falso, no?” I Testimoni idolatrano la Bibbia vedendola come irrefutabile e letteralmente vera. Questo potrebbe sembrare un “debole legame” nel loro sistema di credenze, ma loro sono inamovibili in ciò perché non può non essere vero, perché allora tutta l’impalcatura crollerebbe.

Fallacia del presupposto: chiedere una spiegazione a qualcosa di non ancora determinato. “Se l’evoluzione è vera, allora…”. Dato che lo studio dell’evoluzione è un lavoro ancora in corso, chiunque può trovare un punto di scontro, e sfidare l’interlocutore a dimostrare che ciò sia vero, dando per assunto al contrario che l’impossibilità di dimostrare il singolo punto infici l’intera teoria provandone la totale falsità.

Eccesso di domande sollevate (Plurium interrogationum): chiedere una risposta semplice quando non è possibile. “D’accordo, se Dio non ha creato l’universo, allora dimmi come è venuto all'esistenza!” La risposta non può essere sia semplice che concisa se ogni affermazione implica domande addizionali.

Affermazione del conseguente: impropria convalida di elementi chiave implicati in una situazione. “La Bibbia dice che il popolo di Dio sarà felice; noi siamo felici; quindi la Bibbia dice il vero”.

Conclusione irrilevante (Ignoratio Elenchi): una conclusione non conseguente al ragionamento. “I testimoni di Geova hanno la vera religione perché solo noi predichiamo così tanto di casa in casa”. Se fate notare che anche i mormoni predicano alla stessa maniera, vi verrà detto che non lo fanno tanto quanto i Testimoni, o che la loro religione è ovviamente falsa.

Trappole linguistiche: utilizzando una parola in chiave differente, ma trattandola come se fosse logicamente nello stesso contesto. “Dici che stai cercando la verità. Bene, noi ci riferiamo alla nostra religione come alla “Verità”. Perché pensi che lo facciamo?”. La trappola linguistica non è solo un sotterfugio retorico, ma un grave problema nella comunicazione. La chiamo “trappola” perché contemporaneamente le persone possono cascarci inavvertitamente se non sanno che la stessa parola può essere utilizzata con differenti sensi e connotazioni.

Biforcazioni: presentare alternative come l’uno/l’altro, come bene/male, falso/vero, mentre non si concepiscono zone grigie. Ai Testimoni viene insegnato a pensare in “bianco e nero”, essi tendono a credere che “se tu non sei uno di noi, sei uno di loro”. Si riferivano fino a qualche anno fa a questo come alla distinzione fra pecore e capri. Attualmente parlano di “oppositori”.

La scelta di Hobson, o Avanzamento Alternativo: provvedere due o più scelte che però non coprono la gamma delle possibilità ma riflettono essenzialmente la stessa proposizione. “Se non sei d’accordo con quello che dico, studiamo insieme questo libro che ho portato con me. Se invece sei d’accordo vieni in sala del regno questa domenica”. Entrambe le scelte vi esporranno all’indottrinamento. Manca una scelta però: “Se non sei d’accordo con me, lasciamo perdere e amici come prima”.

Monopolizzare la questione: porre una domanda e fornire immediatamente una risposta. “Chi fu inviato per redimerci? Gesù, chiaramente!” La letteratura Watchtoweriana utilizza questa tecnica senza posa.

Appellarsi all’antico (Argumentum ad Antiquitatem): Avvalorare una proposizione in base alla sua età. “La Bibbia è sopravvissuta talmente a lungo che deve essere vera!” Si confrontino l’Iliade, i poemi di Gilgamesh, i sacri Veda e così via.

Appellarsi al nuovo (Argumentum ad Novitatem): sostenere un’affermazione in base alla sua novità. «Si, ci sono stati errori nel passato, ma riceviamo “nuova luce” da Brooklyn, e quindi “la luce risplende sempre più”. Non noti come questo ci porti più vicini alla verità?». I Testimoni hanno avuto capovolgimenti e ri-capovolgimenti delle proprie dottrine principali. Questo tende a screditare il loro principio della “nuova luce”.

Appello alla povertà (Argumentum ad Lazarum): Sfruttare l’impressione che il denaro corrompa. “La Watchtower è una organizzazione non lucrativa. E nessuno sta diventando ricco con tutto ciò. Non è proprio questo che Dio vuole?”.

Il pendio scivoloso: affermare che l’accettazione di una conclusione avrà conseguenze terribili. “Se ciò che dici è vero, nega il valore della Bibbia, e questo non è accettabile, quindi tu devi avere torto, in un modo o nell’altro”.

Ripetizione usata per dare enfasi (Argumentum ad Nauseam): dare per vero un aspetto non comprovato ripetendolo così spesso che esso dovrà essere accettato di riflesso, meccanicamente. I Testimoni spesso fanno questo ritornando più e più volte ad un punto precedente che era stato posticipato. Il punto che viene ripetuto normalmente è uno che loro hanno imparato meccanicamente.

Concretizzazione: trattare qualcosa di astratto come fosse reale. “Io so che c’è un Dio, l’ho percepito nella mia vita”. Questa affermazione può essere spiegata in diverse maniere che non richiedono la reale esistenza di Dio.

L’uomo di paglia: attaccare una caricatura di ciò che è stato detto dall’interlocutore. “Hai detto di non leggere la Bibbia letteralmente. Bene, ma se è solo una raccolta di storielle,allora perché gli storici e gli archeologi la trovano così utile?”.

Controllo delle Informazioni

Metodo Staliniano

La Società Torre di Guardia avverte i Testimoni che un certo tipo di informazioni non sono “sane” o “edificanti”. Questi hanno appreso tramite la ripetizione e la pressione dei loro pari che gli utili consigli della Società dovrebbero essere considerati assai seriamente. Anche i suggerimenti prendono il valore di un comando. Tramite continui “promemoria”, ai Testimoni viene insegnato a prendere decisioni che riguardano:

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Quali libri si possono leggere
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Quali programmi televisivi si possono guardare
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Quali film o quali spettacoli possono intrattenerli
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Quali siti internet si possono visitare

Per riempire il vuoto, ai Testimoni sono dati libri e riviste, scritti dalla Società, che si suppone questi studino con attenzione. Ci sono così tante pubblicazioni che possono riempire il loro tempo senza far ricorso a quei media che incorrono nella disapprovazione della Società.

Per esempio, se i Testimoni desiderano imparare qualcosa sulle altre religioni, hanno un libro che ha lo scopo di illustrare le più significative di queste. Il testo dà una panoramica di ogni religione, ma questa è immediatamente seguita da una spiegazione del perché tale religione specifica è sbagliata.

Per sapere qualcosa della teoria dell’evoluzione, un Testimone normalmente leggerà un libro della Società Torre di Guardia come Come ha avuto origine la vita? Per mezzo dell'evoluzione o della creazione?, che fa uso di critiche alla teoria dell’evoluzione da lungo tempo screditate, nonché un considerevole ricorso alla fallacia retorica del cosiddetto “uomo di paglia” [consistente nel deliberato travisamento della posizione avversaria. n.d.t. ].

Se domandate ai Testimoni se hanno studiato le altre religioni, o l’evoluzione, loro vi risponderanno abbastanza onestamente in modo affermativo. In effetti essi hanno studiato queste cose dettagliatamente, benché la fonte della loro conoscenza sia stata scritta dalla Società in modo tale da assicurare che la corretta conclusione sia stata raggiunta.

Un Testimone può essere così ben preparato da sollevare obiezioni verso l’evoluzione alle quali solo un esperto in materia – o uno scettico bene informato – potrebbe rispondere con un fuoco di fila di contro-argomentazioni.

Anche se la Società Torre di Guardia non ha mai stilato (per quanto ne sappia) una lista di libri proibiti, la Società ha provveduto un'abbondanza di linee guida relative a quale tipo di materiale è considerato cattivo. Si evitano così informazioni che potrebbero incoraggiare dei dubbi.

Tra i Testimoni, il termine “pensiero indipendente” è usato in senso negativo. I Testimoni sono fortemente consigliati di apprendere quanto appare sulle pubblicazione della Torre di Guardia piuttosto che formarsi opinioni personali.

Metodo Orwelliano

Dato che la Società Torre di Guardia ha un così ferreo controllo sulle informazioni alle quali un Testimone può essere esposto, è così libera di riscrivere la storia in modo da mantenere un’immagine impeccabile, e di aiutare la gente a dimenticarsi di tutti i fallimenti in cui è incorsa.

Tra il 1968 e il 1975, la Società, in maniera abbastanza esplicita e ripetutamente, suggerì che il mondo stava per incorrere in un cataclisma noto come “Armageddon” nel 1975. Dato che i Testimoni sanno leggere tra le righe (prendendo alcuni consigli come comandi, per esempio), molti lasciarono il loro lavoro, vendettero le loro case, o rimandarono l’iscrizione all’università, al fine di essere pronti per il Grande Giorno.

Il 1975 arrivò e trascorse. Migliaia di Testimoni lasciarono l’ovile - una tendenza che non si sarebbe invertita che tre anni più tardi. Ora, se interrogate un Testimone oggi su ciò che accadde nel 1975, egli vi dirà che tutto fu dovuto semplicemente all’eccessivo zelo di alcuni fratelli, e che la maggior parte dei Testimoni non presero la cosa seriamente.

Anche quei Testimoni che vissero il fallimento del 1975 – e che sono rimasti Testimoni - affermano similmente che tale incidente non fu di eccessiva importanza. Non ha alcun valore il fatto che la maggioranza degli attuali Testimoni si sono uniti al movimento dopo il 1975, e che sono stati esposti alla costante minimizzazione di tale evento da parte della Società. Questo crea un ambiente in cui i i TdG di vecchia data cominciano a dubitare dei loro stessi ricordi. Alcuni potrebbero concludere che solo la loro specifica congregazione sia stata travolta dalla “Febbre del 1975”.

La maggior parte dei Testimoni sono completamente ignari del fatto che una simile predizione apocalittica fallì già nel 1925, e che il movimento perse la metà dei suoi membri. Tale informazione è loro disponibile, se sono interessati a scavare in profondità, ma il loro costante impegno nello studio e nel servizio rende difficile trovare il tempo per questo genere di ricerche.

Dato che la Società controlla così tanto ciò che un Testimone legge, vede e sente, dispone di un pubblico al quale può dire praticamente qualsiasi cosa. Essa può riscrivere il passato con scarso timore di poter essere contraddetta. Quindi, anche se conoscete molto bene la storia della Società, potreste riscontrare molti problemi nel convincere un Testimone che quello che andate affermando è storicamente attendibile.

Conclusione

Con piena consapevolezza delle tattiche usate dai Testimoni per deviare le discussioni, con loro potete avere la meglio in molte discussioni se mantenete sangue freddo. Tuttavia se avete l’ intenzione di apportare un cambiamento permanente nel loro modo di pensare, i vostri sforzi potrebbero essere destinati a fallire.

Ad essere in discussione qui non è la verità ma la necessità. Il sistema di credenze dei Testimoni fornisce loro un fondamento psicologico per mezzo del quale possono rendere il mondo più comprensibile. Le credenze attuali potrebbero essere tanto stravaganti e macchinose quanto una qualsiasi teoria di cospirazione, ma la rapida crescita della loro religione (la quale è aumentata da 2 milioni a più di 6 milioni fra il 1977 e il 2005) mostra che stanno offrendo qualcosa che molte persone vogliono avere.

La negazione di una delle loro credenze non necessariamente produce un effetto permanente poiché esse non sono intrecciate fra loro come anelli di una catena ma piuttosto come un’ armatura a maglie. L’ insuccesso di una di queste credenze, potrebbe essere recuperato col tempo. Poiché non concorda col modello generale o con lo stile di vita, essa rimarrà presente come un fastidio fino a quando il Testimone potrà riadattarla o sbarazzarsene.

Pertanto, potete “vincere la battaglia ma perdere la guerra”. Non potete causare un profondo cambiamento in un Testimone a meno che non abbia già alcuni dubbi. Voi non siete dentro la sua testa quindi non potete sapere quali sono i probabili dubbi esistenti - seppure ve ne sono - e lui probabilmente non ve li dirà, visto che ciò sarebbe considerato come una debolezza della fede. I Testimoni vengono addestrati ad auto controllarsi attentamente per quanto riguarda i cedimenti.

La mia conclusione, basata su vent’anni di esperienza con i Testimoni di Geova, è che potete fare una discussione a mente aperta solo con coloro che sono già turbati dalle discrepanze nella dottrina o dal comportamento della Watchtower. Per voi non esiste modo sicuro (tranne una “deprogrammazione”) per causare questi turbamenti perché il fattore chiave è la personalità dell’individuo.

La “deprogrammazione” - l’ isolamento di un individuo e la distruzione sistematica delle sue credenze - potrebbe essere una crudele procedura che toglie la sicurezza a una persona senza dargli nulla in cambio. Se state cercando di fare del bene, il vuoto deve essere riempito. Se questo non è il vostro obiettivo, allora qual è il vostro scopo? State cercando di provare a voi stessi che le vostre idee sono corrette? Inoltre, la persona ha bisogno di questo tipo di aiuto? Qual è il beneficio?

Sebbene la logica abbia il suo posto in ogni discussione, c’ è qualcos’altro che deve essere considerato nel dibattere con i Testimoni di Geova: la compassione. Il vostro interesse per il benessere dell’ individuo può essere più convincente dei vostri ragionamenti attentamente costruiti. Quale beneficio collaterale, la compassione può essere una forza stabilizzante se le vostre credenze di base vengono sottoposte ad attento esame.

Devo ammettere che il rigido codice dei Testimoni alcune volte possa metterli in situazioni di vita minacciose. Potreste sentirvi obbligati a fare qualcosa. Il vostro successo tuttavia non è assicurato.

Se il conforto emotivo fosse più importante della verità, un Testimone potrebbe resistere alle sfide sia mentali che psicologiche. Infatti è improbabile che una persona possa rimanere Testimone a meno che non dia tale alta priorità al conforto mentale. Questa è una grave slealtà ma chi tra noi può dire di non avere mai adattato (o limitato) le cose in cui crediamo per alleggerirci dal peso del viaggio della nostra vita?






Guarda , anche io ho poco tempo e se te lo dedico e' perche' vorrei non ti venga mai in mente di mettere in atto ne' con noi ne' con nessun altro le cose schifose che hai scritto( sparare a persone inermi( parole tue) e che nulla ti hanno fatto se non essere diverse da te). Uso con te quello che l'articolo dice di fare con noi. Uso compassione( lo hai letto l'articolo vero?)Solo una cosa di quello che ho letto.
Lo sterile dibattito molto spesso nasce da chi ci considera dei poveri mentecatti e ci guarda dall'alto in basso, salvo poi magari dopo un bel po' capire( dipende dalla durezza di testa) che tanto sprovveduti non siamo.
E poi amico, mi citi da dove hai tratto questo articolo cui ho dato una velocissima scorsa ma che mi sembra proprio di avere gia' letto anche se non ricordo dove?( il sito di Achille Lorenzi?). Mi indichi chi e' l'autore o la pubblicazione da cui l'hai tratto. Le ultime citazione le hai fatte da Pollina e R. Franz. Non so se mi spiego.
La prossima volta,se dalle tue altezze vuoi avere a che fare con me anche solo per 30 secondi ti prego metti qualche idea tua e non copia-incolla chilometrici. Grazie

Ciao tiratore scelto su testimoni di Geova di passaggio.






Aialon
00martedì 9 ottobre 2007 11:36


LA QUESTIONE DEI TRAPIANTI

Il Resto del Carlino
Ancona, 23 giugno 2002

Il gesto generoso di Marco, ha donato gli organi

ANCONA — Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi. Tanto che dal reparto di neurochirurgia Marco Coltrinari, 27 anni di Chiaravalle, era stato trasferito nella divisione della rianimazione dell'ospedale di Torrette. Molto serie le ferite riportate mercoledì sera nello schianto in moto contro un'auto, in viale don Minzoni, a Jesi. Il cuore di Marco ha cessato di battere venerdì pomeriggio. E come ultimo gesto di una vita generosa, Marco ora consentirà ad altre persone di vivere: l'équipe della divisione della rianimazione del professor Testasecca è stata infatti impegnata tutta la notte per un prelievo totale d'organi. Il cuore è andato a Verona, il fegato a Udine, il pancreas al San Raffaele di Milano, i reni al Niguarda di Milano e a Udine, le cornee alla banca delle cornee di Pavia. Marco Coltrinari abitava in via Torquato Tasso, a Chiaravalle. Dopo gli studi all'istituto professionale di Jesi, aveva trovato un impiego nella lavanderia dell'ospedale «Salesi» di Ancona. Marco amava la moto. E proprio questa passione lo ha privato della vita, strappandolo all'affetto della moglie Romina Bedini, con la quale si era sposato 5 anni fa, della sorella più grande Marta e dei suoi genitori. «Un ragazzo estroverso, simpatico, molto attaccato alla vita e al lavoro» così lo ricordano in lacrime gli amici più intimi. «Era sempre pronto a divertirsi e a contagiare gli altri con la sua allegria e la voglia di fare. Ma Marco, testimone di Geova, era soprattutto un generoso». La sua generosità si è concretizzata con l'autorizzazione al prelievo degli organi. L'incidente che gli è costato la vita si è verificato mercoledì, attorno alle 19.30 in viale don Minzoni a Jesi. P.V., residente a Staffolo, a bordo di una Citroen Xsara stava eseguendo una manovra per svoltare in direzione del centro. Si apprestava a fermarsi per immettersi nella corsia opposta. In quell'istante è sopraggiunto Marco che a bordo della sua moto ha violentemente tamponato l'auto. Prima il ricovero a Jesi, poi il trasferimento a Torrette. Ma nell'ospedale regionale il ragazzo è spirato. Il funerale si svolgerà domani a Chiaravalle.

Andrea Massaro
Fabrizio Ilacqua

Questo tristissimo fatto di cronaca induce ad alcune riflessioni sul modo in cui, attualmente, i testimoni di Geova considerano i trapianti. Si parlò per la prima volta di questo argomento nella rivista La Torre di Guardia del 15 marzo 1963, nella rubrica Domande dai lettori a pagina 192:

Vi è qualcosa nella Bibbia che sia contrario a dare i propri occhi (quando si è morti) perché siano trapiantati in una persona vivente? - L.C., Stati Uniti.

Il fatto di mettere il proprio corpo o parti del proprio corpo a disposizione degli scienziati o dei medici per fare esperimenti scientifici o per fare trapianti in altre persone è disapprovato da certi gruppi religiosi. Tuttavia, non pare che vi sia implicato alcun principio o legge scritturale. È quindi una cosa che ognuno deve decidere da sé. Se una persona è convinta nella propria mente e nella propria coscienza che sia giusto farlo, può provvedere a tal fine, e nessun altro dovrebbe criticarla per tale gesto. D'altra parte nessuno dovrebbe essere criticato se rifiuta di prendere tale provvedimento.

Nel 1963 la questione veniva lasciata alla decisione individuale, dato che "pareva" non vi fossero 'implicati principi o leggi scritturali' che rendessero illecito il trapianto. Chi acconsentiva ad un trapianto o alla donazione di organi non veniva quindi giudicato od espulso. Tutto questo fino al 1967. In quell'anno, infatti, il Corpo Direttivo dei testimoni di Geova riuscì a trovare nella Bibbia dei 'principi e delle leggi scritturali' secondo i quali i trapianti dovevano essere ritenuti illeciti. Si affermò, senza lasciare spazio ad alcuna incertezza, che queste nuove vedute rappresentavano la volontà di Dio.
La Torre di Guardia (ed. italiana) del 15 marzo 1968, p. 190-192,
Domande dai lettori.

Vi è qualche obiezione scritturale se uno dona il proprio corpo perché sia usato in ricerche mediche o se si accettano organi per il trapianto da tale origine? - W:L:, U.S.A.

In questo affare sono implicate diverse questioni, compresa la correttezza dei trapianti e delle autopsie di organi. Molto spesso l'emozione umana è il solo fattore considerato quando individui decidono queste cose. Sarebbe bene, però, che i cristiani considerassero i princìpi scritturali da applicare e che prendessero quindi le decisioni in armonia con questi princìpi in modo da piacere a Geova. - Atti 24:16.

Primariamente, sarebbe bene tener presente che le operazioni di trapianto di organi, come quelle che ora si fanno nel tentativo di riparare il corpo o di prolungare la durata della vita, non si usavano migliaia di anni fa, per cui non ci possiamo aspettare che nella Bibbia si trovi la legislazione sul trapianto di organi umani. Tuttavia, questo non significa che non abbiamo su tali questioni nessuna indicazione della veduta di Dio.

Quando Geova autorizzò per la prima volta gli uomini a mangiare carne animale, spiegò la cosa a Noè in questo modo: "Il timore di voi e il terrore di voi continuerà su ogni creatura vivente della terra e su ogni creatura volatile dei cieli, su ogni cosa che si va muovendo sulla terra e su tutti i pesci del mare. Essi sono dati ora in mano vostra. Ogni animale che si muove ed è in vita vi serva di cibo. Come nel caso della verde vegetazione, vi do in effetti tutto questo. Solo non dovete mangiare la carne con la sua anima, col suo sangue". (Gen. 9:2-4) Questa autorizzazione fu data a Noè, da cui discende ora ogni persona vivente. Per cui, si applica a tutti noi.

Gli uomini furono autorizzati da Dio a mangiare carne animale e a sostentare la propria vita umana sopprimendo la vita degli animali, sebbene non fosse permesso loro di mangiar sangue. Includeva questo il mangiare carne umana, sostentando la propria vita per mezzo del corpo o di parte del corpo di un altro uomo, vivo o morto? No! Questo sarebbe stato cannibalismo, una pratica aborrita da ogni persona civile. Geova fece una chiara distinzione fra la vita degli animali e la vita degli uomini, essendo stato il genere umano creato a immagine di Dio, con le sue qualità (Gen. 1:27) Questa distinzione è resa evidente dalle Sue successive parole. Dio proseguì mostrando che la vita dell'uomo è sacra e non dev'essere soppressa a volontà, come può farsi con gli animali da usare per nutrirsi. Mostrando mancanza di rispetto per la santità della vita umana l'individuo si rendeva soggetto alla soppressione della sua propria vita. - Gen. 9:5,6.

Quando un organo è malato o infetto, di solito la salute si ristabilisce prendendo sostanze nutrienti. Il corpo usa il cibo ingerito per riparare o sanare l'organo, sostituendone gradualmente le cellule. Quando gli uomini di scienza concludono che questo processo normale non funzioni più e suggeriscono di rimuovere l'organo e di sostituirlo direttamente con l'organo di un altro uomo, questa è semplicemente una scorciatoia. Quelli che si sottopongono a tale operazione si sosterranno quindi della carne di un altro uomo. Questo è cannibalesco. Comunque, autorizzando l'uomo a mangiare carne animale Geova Dio non diede agli uomini il permesso di cercar di perpetuare la propria vita mettendo cannibalisticamente nei loro corpi carne umana, sia masticandola che nella forma di interi organi o parti del corpo tolte da altri.

È interessante notare che nella sua considerazione del cannibalismo l'Encycloædia of Religion and Ethics, edita da James Hastings, Volume III, pagina 199, ha una sezione designata "Cannibalismo medico". Essa indica che questo si associa all'idea di ottenere forza o virtù medica dalla carne di un altro uomo, aggiungendo: "Il più rimarchevole esempio di questa pratica si verifica in Cina. Fra i poveri non è insolito che un membro della famiglia tagli un pezzo di carne dal braccio o dalla gamba, il quale è cotto e quindi dato a un parente malato.... L'intera superstizione in Cina è certo connessa all'idea che mangiando del copro umano il mangiatore si rafforzi.... Fra i selvaggi si riscontra la pratica di dar da bere all'uomo malato del sangue preso dalle vene di un parente". Alcuni potrebbero argomentare che le pratiche terapeutiche seguite nelle moderne operazioni di trapianto di organi siano più scientifiche di tale trattamento primitivo. Ciò nonostante, è evidente che gli uomini i quali praticano la medicina non hanno superato i trattamenti che ammontano al cannibalismo dal momento che questi son ritenuti giustificati.

La scienza moderna ha sviluppato molti diversi tipi di operazioni che si compiono su parti del corpo umano, alcune che sono comuni e di solito hanno successo e altre che sono sperimentali e spesso non hanno successo. Non spetta a noi decidere se tali operazioni siano consigliabili o garantite dal punto di vista scientifico o medico. Sarebbe bene, però, che i cristiani i quali debbano prendere una decisione del genere considerassero l'indicazione del punto di vista di Dio presentato dalle Scritture. - Efes. 5:10.

Attualmente i ricercatori scientifici cominciano a usare parti artificiali o animali dove in precedenza si ritenevano necessarie parti umane, come nel caso dei trapianti di cornea. (Si veda, per esempio, Science News del 21 maggio 1966.pagina 396, e il Time del 28 aprile 1967, pagine 68 e 70). Se di queste operazioni faranno più ampio uso, non lo sappiamo. Nè possiamo decidere se il cristiano debba accettare qualche parte di animale per trapianto; questo spetta alla decisione personale. (Gal. 6:5) Comunque, possiamo essere sicuri che nel futuro verrà il tempo in cui tutte le operazioni mediche umane non saranno necessarie. (Riv. 21:4) I cristiani hanno la chiara prova che è vicino il nuovo ordine in cui Geova il Grande Medico, per mezzo di Gesù, farà guarigioni oltre i limiti della scienza medica odierna. - Mar. 8:22-25; Giov. 11:43,44; Atti 3:6,7; Matt. 12:15.

Che cosa si dovrebbe fare, però, quando si chiede a un cristiano di provvedere un organo da usare in un'altra persona o di permettere che venga usata in tal modo la parte del corpo di un caro deceduto? Potremmo chiedere: Se il cristiano ha personalmente deciso di non voler sostentare la propria vita con la carne d'un altro uomo imperfetto, potrebbe egli secondo coscienza permettere che parte della sua carne venisse usata in quel modo per sostentare qualcun altro?

Perfino dal punto di vista medico c'è qualche dubbio circa la saggezza e l'etica di alcuni trapianti. Un medico ha trattato questo pubblicamente negli Annals of Internal Medicine, citando i risultatati di 224 operazioni di trapianto del rene. Nella maggioranza dei casi quelli che han ricevuto il trapianto non hanno sopravvissuto all'operazione più di un anno. Quindi, commentando i pericoli del volontario che dona uno dei suoi reni, il medico chiese: "È giusto sottoporre una persona sana ... alla possibilità ... di abbreviare la sua vita di 25 o 30 anni per prolungare la vita di un altro di 25 o 30 mesi o meno?". Riferendo su ciò, Newsweek del 2 marzo 1964, a pagina 74, aggiunse che il medico "non offre nessuna conclusiva risposta, ma suggerisce la domanda che dev'essere fatta più spesso".

Allorchè bisogna decidere sul da fare del proprio corpo o del corpo di un caro deceduto, di cui un cristiano sia responsabile, non si dovrebbero trascurare le parole dell'apostolo Paolo in Romani 12:1: "Vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli, di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare". I battezzati cristiani han dedicato la loro vita, compreso il loro corpo, a fare la volontà del loro Creatore. In vista di ciò, può tale persona donare il proprio corpo o una parte di esso onde medici o altri ne facciano un uso non limitato? Ha l'uomo il diritto, per concessione di Dio, di dedicare gli organi del proprio corpo all'esperimento scientifico? È giusto che permetta di far questo del corpo di una persona cara? Queste sono domande che meritano una seria considerazione.

Da non trascurare è l'uso che potrebbe farsi di un corpo morto. Il cristiano che, mentre è in vita, ha rifiutato di dare il proprio sangue perché fosse usato come trasfusione per qualche altra persona, consentirebbe che il suo corpo sia dato a un gruppo o a una persona e forse in quel tempo ne sia tolto il sangue per trasfonderlo, come è stato fatto di alcuni cadaveri? (Si veda, per esempio, Svegliatevi! [solo in inglese] del 22 ottobre 1962, pagina 30). Una persona potrebbe ritenere di poter stipulare che il suo corpo non sia usato in quel modo; ma se molti che hanno autorità si rifiutano di attenersi ai desideri del cristiano circa il sangue quando egli è vivo, quale ragione c'è per credere che mostreranno più rispetto per i suoi desideri dopo la sua morte? Userebbero i suoi organi in cannibaleschi esperimenti medici?

Il nostro corpo è una creazione di Geova Dio. (Sal. 100:3; 95:6; Giob. 10:8) I cristiani possono consentire che si compia un'operazione chirurgica necessaria, come la rimozione di un arto malato, ma non mutilano inutilmente il loro corpo creato da Geova. Permettendo che un corpo sia mutilato dopo la morte si mostrerebbe forse rispetto per la creazione di Dio? È vero che in alcuni casi ci possono essere esigenze legali che i cristiani devono osservare, come quando la legge richiede l'esame dopo la morte per determinare la cause del decesso (Rom. 13:1,7; Mar. 12:17) In tali casi il parente più stretto può richiedere che gli organi non siano rimossi per il trapianto o ulteriore uso. In questo modo, sebbene si possa richiedere l'autopsia, il cristiano può prevenire l'indebito uso del corpo della persona cara. Ma quando tali leggi non si applicano, il cristiano può decidere in tal modo che si evitino non necessarie mutilazioni e ogni possibile uso indebito del corpo. Così sarà in grado di avere una coscienza serena dinanzi a Dio. - 1 Piet. 3:16.

Da questa considerazione dovrebbe risultare evidente che i cristiani i quali sono stati illuminati dalla Parola di Dio non devono prendere queste decisioni semplicemente in base al capriccio o all'emozione. Possono considerare i princìpi divini riportati nelle Scritture e servirsene per prendere decisioni personali mentre si rivolgono a Dio per essere guidati, confidando in lui e riponendo la loro fiducia nel futuro che egli riserva a coloro che lo amano. - Prov. 3:5,6; Sal. 119:105.

Dopo la pubblicazione di questo articolo i trapianti vennero tassativamente vietati e i testimoni di Geova che avessero acconsentito ad un trapianto per salvare la propria vita o quella dei propri cari sarebbero stati disassociati. La rivista non lasciava alcun dubbio in merito al fatto che accettare un trapianto significasse disubbidire alla "volontà di Geova". Il fatto che si parli di "decisioni personali" non dovrebbe far pensare che ai Testimoni fossero consentite scelte diverse. Non si trattava, infatti, di una questione "di coscienza" (bisognerà aspettare qualche anno per questo, come viene mostrato più avanti) ma di una "decisione personale" che, nel linguaggio "teocratico", vuol dire che i singoli TdG si assumevano ogni responsabilità per le conseguenze del loro rifiuto. È il classico linguaggio che viene usato quando si parla di argomenti che possono esporre la Società a problemi di carattere legale per via delle sue direttive sulla salute e la vita degli adepti [1]. Nessun Testimone si sottopose a trapianti in tutti quegli anni e chi lo fece venne sanzionato dall'Organizzazione. Alle persone che li interpellavano sulla loro posizione, i TdG dicevano, senza esitare e senza lasciare alcuno spazio a scelte o idee diverse, che "i trapianti sono una forma di cannibalismo", che "sono inaccettabili per i veri cristiani", che "i cristiani preferiscono morire piuttosto che acconsentire ad essi" (si veda l'articolo in fondo a questa pagina). Molte riviste in seguito contribuirono a demonizzare ulteriormente questa pratica medica, arrivando al punto di associare i trapianti allo spiritismo (Svegliatevi! 8/12/1968, p.16). I Testimoni si adeguarono unanimemente alla nuova veduta, con conseguenze drammatiche. Ecco, per esempio, quello che si leggeva nella Torre di Guardia del 1/6/1970, p. 349, a proposito di un giovane Testimone a cui dovette essere asportato un rene:

«Il giorno prima dell'operazione il capo dell'equipe per i trapianti di reni venne a chiedermi se accettavo di mettere il rene cui rinunciavo a disposizione di un giovane paziente i cui reni avevano smesso di funzionare. Pare che, sebbene l'arteria che alimentava il rene non funzionasse, il rene stesso fosse in ottime condizioni. Il medico desiderava avere il mio rene, ma gli spiegai che come testimone di Geova dovevo conformarmi a quello che indica la legge di Dio al riguardo. Gli dissi che avrebbe ricevuto una franca ed esauriente risposta alla sua domanda dopo che avessimo considerato in famiglia ciò che dice la Parola di Dio al riguardo. Più tardi, quel giorno, lo informammo del nostro atteggiamento biblico rispetto alla carne umana e al suo uso, citando dalla Parola di Dio passi attinenti. Chiese se potevo avere una buona coscienza dopo aver negato al suo giovane paziente il mio rene. Rispondendo gli dissi che non potevo dare il mio rene perché non mi apparteneva, e che lo si doveva usare in armonia con la volontà di Colui che l'aveva creato. Ed egli fu costretto ad ammettere che anche col rene non poteva garantire al suo paziente che sarebbe sopravvissuto. Indicai che la vita futura per mezzo della promessa della risurrezione per me e per il suo giovane paziente dipendeva dalla nostra ubbidienza ai principi di Dio esposti nelle Sacre Scritture». (Il grassetto è aggiunto [2]).

Questo episodio si svolse in un grande ospedale della California e i suoi protagonisti erano persone reali, apparentemente normali, che però in ossequio alla loro religione decisero freddamente di non consentire a un altro essere umano, loro prossimo, di continuare a vivere. Questo per ubbidire alle direttive emanate dalla Società Torre di Guardia.

Quale Testimone avrebbe osato disubbidire a quella che veniva dogmaticamente presentata come "legge di Dio", acconsentendo ad una forma di "cannibalismo, una pratica aborrita da ogni persona civile" e condannata da Geova? Nessun Testimone avrebbe potuto, senza subire per questo delle conseguenze disciplinari, accettare un trapianto per sé o per i propri cari e nemmeno acconsentire alla donazione di organi ad altri. In questa pagina (inglese) si può leggere la testimonianza di un uomo la cui moglie morì, a soli 26 anni, dopo aver rifiutato un trapianto che le avrebbe offerto buone probabilità di sopravvivenza. E cliccando qui si può leggere la storia di un uomo che rifiutò un trapianto di reni. Ovviamente la proibizione riguardava anche quei trapianti non direttamente necessari alla sopravvivenza ma che potevano essere indispensabili per migliorare la qualità della vita. Quindi un trapianto di cornea non era ammesso, anche se questo poteva comportare la perdita della vista. Qualcuno pensò di aver trovato nella Bibbia un passo che potesse legittimare questa terapia medica e scrisse alla Società. Ecco come rispose la Watchtower nella Torre di Guardia del 15/8/1973, pag. 512:
Domande dai lettori

Mostra Galati 4:15 la veduta che i cristiani dovrebbero avere del trapianto di organi del corpo? - U.S.A.

Galati 4:15 dice: "Se fosse stato possibile, vi sareste cavati gli occhi per darmeli". Qui l'apostolo Paolo usava semplicemente una figura di linguaggio. La considerazione e l'affetto che i Galati avevano per Paolo erano così grandi che sarebbero stati disposti a sacrificare qualsiasi cosa fosse loro utile, sì, perfino qualcosa di prezioso e indispensabile come i loro occhi per vedere, pur di aiutarlo a vedere. Similmente Gesù Cristo, riferendosi all'occhio, indicò che rappresentava qualche cosa di dotato della vista quando disse: "Se ora il tuo occhio destro ti fa inciampare, cavatelo e gettalo via". (Matt. 5:29) L'uso della vista per guardare qualcosa che faceva inciampare provocando una caduta spirituale si doveva evitare. Né Gesù né Paolo consideravano il soggetto del trapianto di organi del corpo.

La Società era categorica: 'Non esistono passi o scritture che possano rendere ammissibile per i veri cristiani una pratica abominevole come quella dei trapianti, una forma di cannibalismo che Geova non ha mai autorizzato' (in seguito, come vedremo, un'altra "figura di linguaggio" - un passo poetico del libro di Isaia - venne usato dalla Società per legittimare il trapianto di midollo).
«Ci sono quelli, come i cristiani testimoni di Geova, che considerano tutti i trapianti fra uomini come cannibalismo» - Svegliatevi! 8/11/1968, pag. 22.

«Nessuno che sia in possesso delle proprie facoltà mentali vuole morire. La vita è preziosa, quindi l’uomo vuole vivere. Ma il cannibalistico uso di organi umani non è il modo di conseguire longevità» - Svegliatevi! del 22/3/70, pag.4.

I «trapianti sono in effetti una forma di cannibalismo» - Svegliatevi! del 22/12/72, pag. 27.

«...oggi gli uomini progettano una ‘cannibalizzazione’ in massa dei corpi» - La Torre di Guardia del 15/6/75, pag.366.

Dopo 13 anni, nel 1980, i dirigenti della Watchtower Society cambiarono idea. Ecco cosa si leggeva nella Torre di Guardia del 1° settembre 1980, pagina 31:
Domande dai lettori

La congregazione dovrebbe intraprendere qualche azione disciplinare nei confronti di un cristiano battezzato che accetta il trapianto di un organo umano, come una cornea o un rene?

Il trapianto di un tessuto o di un osso umano da un uomo all’altro è una questione che ciascun testimone di Geova deve decidere in base alla propria coscienza. Alcuni cristiani potrebbero pensare che introdurre nel proprio corpo qualsiasi tessuto o parte del corpo di un altro uomo sia cannibalismo. Potrebbero sostenere che il materiale umano trapiantato ha lo scopo di divenire parte del corpo del ricevente per conservarlo in vita e perpetuarne le funzioni. Potrebbero non considerarlo basilarmente diverso dal mangiare carne per via orale. Questo modo di pensare potrebbe derivare dalla constatazione che, quando Dio consentì all’uomo di mangiare la carne di animali debitamente dissanguati, non prese alcun provvedimento secondo cui l’uomo potesse cibarsi della carne del suo simile. Potrebbero anche tener conto del modo in cui nei tempi biblici era considerato il nutrirsi di carne umana. Si vedano per esempio i racconti di II Re 6:24-30; Deuteronomio 28:53-57; Lamentazioni 2:20 e 4:10. In Giovanni 6:48-66 Gesù parlò figuratamente del mangiare la sua carne e del bere il suo sangue. Sentendolo e non discernendo il senso spirituale delle sue parole, alcuni dei suoi discepoli giudei rimasero turbati e smisero di seguirlo. Questi brani biblici illustrano il modo in cui alcuni consideravano il mangiare carne umana.

Oggi altri sinceri cristiani possono ritenere che la Bibbia non vieti categoricamente i trapianti di organi umani. Possono ragionare che in certi casi non ci si aspetta che il tessuto umano divenga parte permanente del corpo del ricevente. Si dice che le cellule del corpo vengono sostituite ogni sette anni circa, e questo vale anche per qualsiasi parte del corpo umano venga trapiantata. Si può anche sostenere che i trapianti d’organo sono diversi dal cannibalismo, dal momento che il "donatore" non viene ucciso per essere mangiato. In certi casi persone prossime alla morte chiedono esplicitamente che parti del loro corpo vengano usate per i trapianti. Ovviamente, se il trapianto richiedesse che si prenda sangue di un’altra persona, questo sarebbe senz’altro contrario al comando di Dio. - Atti 15:19, 20.

Chiaramente sulla questione del trapianto le vedute personali e di coscienza variano. È ben noto che l’impiego di materiale umano su un’altra persona varia da cose minori come gli ormoni o la cornea a organi veri e propri come i reni e il cuore. Mentre la Bibbia vieta esplicitamente il consumo di sangue, non c’è alcun comando biblico che vieti specificamente di introdurre nel proprio corpo tessuti di un’altra persona. Per questa ragione ciascun individuo che debba affrontare una decisione di questo tipo deve soppesare i vari fattori con attenzione e preghiera, dopo di che deciderà in base alla propria coscienza ciò che può o non può fare davanti a Dio. (Gal. 6:5) Se qualcuno accettasse un trapianto, il comitato giudiziario della congregazione non prenderebbe misure disciplinari nei suoi confronti.

Da quell'anno i testimoni di Geova possono accettare i trapianti senza essere sanzionati. Ricordo che molti furono turbati per questa modifica e si crearono anche delle situazioni imbarazzanti quando nel "servizio di campo" si parlava di questo cambiamento di vedute. Alcuni a cui era stato detto per anni che i Testimoni non avrebbero mai acconsentito ad un trapianto ora rimanevano - giustamente - ancora più perplessi. Il primo trapianto effettuato su una bambina figlia di Testimoni risale al 1986. La notizia colpì molti Testimoni di mia conoscenza, dato che era la prima volta che dei "fratelli" acconsentivano ad un trapianto. Prima del cambiamento nell''intendimento' della Società questi genitori sarebbero stati disassociati. Solo dopo il 1980 vennero rilasciate dichiarazioni nelle quali la Società Torre di Guardia riconosceva ai singoli il diritto di decidere in merito ai trapianti: «La coscienza di alcuni Testimoni permette loro di accettare trapianti d'organo se l'intervento è eseguito senza sangue ... I Testimoni non pensano che la Bibbia contenga commenti diretti sui trapianti di organi; per cui spetta al singolo Testimone decidere in merito a trapianti di cornea, di rene o di altri tessuti» (Svegliatevi! 22/11/1982, pag.26; Opuscolo Sangue, formato rivista, 1990, pagine 16, 28).

Nel 1980 vi fu quindi un ritorno alle posizioni del 1963:

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1963: "...non pare che vi sia implicato alcun principio o legge scritturale. È quindi una cosa che ognuno deve decidere da sé. Se una persona è convinta nella propria mente e nella propria coscienza che sia giusto farlo, può provvedere a tal fine, e nessun altro dovrebbe criticarla per tale gesto".
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1968: "...Geova Dio non diede agli uomini il permesso di cercar di perpetuare la propria vita mettendo cannibalisticamente nei loro copri carne umana, sia masticandola che nella forma di interi organi o parti del corpo tolte da altri".
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1980: "...ciascun individuo ... deciderà in base alla propria coscienza ciò che può o non può fare davanti a Dio. ... Se qualcuno accettasse un trapianto, il comitato giudiziario della congregazione non prenderebbe misure disciplinari nei suoi confronti".

Il circolo si è chiuso. Oggi donare gli organi può essere considerato un atto generoso e altruistico. Ieri era una violazione della legge di Dio. È accaduta la stessa cosa con le vaccinazioni (link) - prima proibite e poi permesse - e con altri "nuovi intendimenti" che hanno coinvolto la vita e la salute dei TdG. Per esempio, la Svegliatevi! dell'8 agosto 1975, pag. 28, a proposito dei fattori coagulanti - ricavati dal sangue - impiegati nella cura dell'emofilia, categoricamente sanciva: «I veri cristiani non impiegano questo pericoloso trattamento, dando ascolto al comando biblico di 'astenersi dal sangue'». Questa "condanna a morte" degli emofiliaci è stata abiurata con La Torre di Guardia del 1° novembre 1978, pag. 31.

La stessa cosa è avvenuta con la sterilizzazione. Si sa che nel caso di una donna, che ha avuto vari figli con il taglio cesareo, i medici ritengono opportuna la sterilizzazione per evitare una gravidanza che potrebbe far rischiare la vita alla donna. Ebbene, fino al 1975 ai testimoni di Geova era vietato sottoporsi alla sterilizzazione in casi del genere: «Se un medico afferma che una moglie, avendo un altro bambino, morirebbe, che si può fare? Vi è un altro modo per impedire che concepisca, ciò che metterebbe in pericolo la sua vita, piuttosto che violare la legge di Dio, dalla quale tutta la sostanza è contraria alla deliberata sterilizzazione dell'uomo e della donna. ... È necessario esercitare lo spirito del Signore Dio, di cui la padronanza di sé è un frutto» (La Torre di Guardia del 15/15/1962, pp.763,764, il grassetto è mio). Successivamente, con La Torre di Guardia del 1° ottobre 1975, pag. 605, il Corpo Direttivo della Watchtower cambiò parere e concesse ai Testimoni la facoltà di sottoporsi a questa forma di terapia medica: «Che dire però della situazione in cui la moglie ha partorito figli ma sono stati necessari interventi chirurgici, come il taglio cesareo? Forse ha subìto tre operazioni del genere e il medico l'avverte che un'altra gravidanza potrebbe farle correre il grave pericolo di rottura dell'utero, generalmente fatale e per la madre e per il feto. In tal caso la sterilizzazione sarebbe necessariamente una dimostrazione di mancanza di rispetto per il divino dono della procreazione? [la risposta che veniva data nel 1962 era un inesorabile SÌ, la sterilizzazione, anche in casi del genere, era un'indiscutibile violazione della legge di Dio. Ecco invece cosa scrisse la Società nel 1975:] Pare evidente che la coppia non ha manifestato un atteggiamento di leggerezza verso le proprie facoltà procreative, avendo già avuto figli. Forse considerano la sterilizzazione un intervento consigliabile per proteggere la vita della madre dei figli già nati. Forse la considerano l''ultima risorsa'. Pertanto, prendendo la loro decisione possono pensare che si tratta di mettere in equilibrio il rispetto verso il provvedimento divino delle facoltà procreative con il rispetto verso il dono stesso della vita, in questo caso la vita della madre in pericolo. Per questa, e per altre ragioni, pare che tale decisione dipenda dalla coscienza individuale degli interessati» (la parentesi quadra e il grassetto sono miei). Quella che era l'inviolabile "legge di Dio" è diventata in seguito una questione di coscienza. Si noti che, anche in questi casi, chi avesse voluto seguire la sua coscienza, prima che il Corpo Direttivo ne concedesse la facoltà, sarebbe stato sanzionato per aver "disubbidito alla legge di Dio". E se nel frattempo qualche donna fosse morta per ubbidire a tale "legge" - le mutevoli opinioni del Corpo Direttivo -, con cui si vietava la sterilizzazione? A chi si dovrebbe attribuire la pesantissima responsabilità di questi decessi? Una cosa è assolutamente certa: non a Dio. (A proposito di altri cambiamenti, si veda anche questa pagina).

Nel 1984 la Torre di Guardia afferma che anche i trapianti di midollo osseo possono essere accettati dai TdG (nonostante sia inevitabile il ricorso alle trasfusioni post operatorie!).
La Torre di Guardia del 15/18/1984, pag.31.

Domande dai lettori

Può un cristiano accettare un trapianto di midollo osseo, dal momento che il sangue è prodotto dal midollo?

I medici eseguono la maggior parte dei trapianti di midollo osseo estraendo un po' di midollo da un donatore (spesso un parente stretto) e quindi iniettandolo o trasfondendolo nel paziente malato. Sperano che il midollo così innestato raggiunga le cavità in cui si trova il midollo del malato, e in seguito funzioni normalmente. Di solito si prende in considerazione questo intervento solo in casi critici (come l'anemia aplastica o la leucemia acuta), poiché ci sono rischi ben noti nella preparazione di una persona per il trapianto del midollo e nella terapia successiva.

Come dice la stessa domanda, i globuli rossi del sangue vengono prodotti dal midollo di certe ossa, come le costole, lo sterno e le ossa del bacino. Si può pertanto ben capire perché, alla luce della proibizione biblica relativa al sangue, ci si chieda se un cristiano può accettare l'innesto di midollo osseo umano.

La Bibbia afferma chiaramente che i servitori di Dio devono 'astenersi dal sangue'. (Atti 15:29, 29; Deuteronomio 12:15, 16) Ma, dal momento che i globuli rossi vengono prodotti dal midollo osseo rosso, le Scritture classificano il midollo con il sangue? No. Infatti si parla del midollo animale come di qualsiasi altra carne che poteva essere mangiata. Isaia 25:6 dice che Dio preparerà al suo popolo un banchetto con "piatti ben oliati pieni di midollo". I metodi di solito usati per scannare e far defluire il sangue non possono eliminare tutte le cellule sanguigne dal midollo. Ma una volta che da un animale ucciso si è fatto scolare il sangue, se ne può mangiare qualsiasi tessuto, midollo compreso.

Naturalmente il midollo che si usa nei trapianti di midollo umano viene tratto da donatori viventi, e il midollo usato può contenere un po' di sangue. Pertanto il cristiano dovrà decidere personalmente se per lui il midollo osseo innestato è paragonabile a semplice carne o a un tessuto non dissanguato. Inoltre, dato che l'innesto di midollo è un tipo di trapianto, si dovranno prendere in considerazione gli aspetti scritturali relativi ai trapianti di organi umani. Si veda "Domande dai lettori" nel nostro numero del 1° settembre 1980. Inoltre, scrivendo nel Harrison's Principles of Internal Medicine (Primo aggiornamento, 1981, pagina 138), il dott. D. E. Thomas fa notare che "praticamente tutti coloro che si sottopongono a un trapianto di midollo avranno bisogno di trasfusioni di piastrine" e che a molti vengono somministrati "eritrociti [globuli rossi] ammassati". Per cui il cristiano dovrebbe prendere in considerazione quali altre questioni dovrebbe affrontare se accettasse un trapianto di midollo. - Proverbi 22:3.

Sebbene a questo riguardo si debba prendere una decisione personale, le osservazioni della Bibbia circa il sangue e il midollo dovrebbero aiutare la persona a decidere.

Si noti quali "ragioni scritturali" vennero addotte per sostenere che un simile trattamento medico poteva essere accettato dai TdG: la Bibbia parla «del midollo animale come di qualsiasi altra carne che poteva essere mangiata. Isaia 25:6 dice che Dio preparerà al suo popolo un banchetto con "piatti ben oliati pieni di midollo». La distorta interpretazione di un passo poetico di Isaia - l'unica scrittura citata, che non ha assolutamente nessuna relazione con l'argomento! - può quindi aver significato la differenza tra la vita è la morte per un TdG affetto da leucemia!

Un'altra incoerenza viene messa in evidenza dalle parole del medico citato dalla Watchtower, secondo il quale «praticamente tutti coloro che si sottopongono a un trapianto di midollo avranno bisogno di trasfusioni di piastrine" e che a molti vengono somministrati "eritrociti [globuli rossi] ammassati». Come si può quindi rimettere alla coscienza personale una terapia che richiede inevitabilmente il successivo impiego di trasfusioni? Dopo aver appena scritto che "la Bibbia afferma chiaramente che i servitori di Dio devono 'astenersi dal sangue'", la Società sostiene che il trapianto e le inevitabili trasfusioni sanguigne post operatorie sono una questione di coscienza!!! Una 'logica' davvero incomprensibile.

Si noti che i TdG - anche qui in maniera estremamente contraddittoria - potevano accettare alcune frazioni del sangue, ma non le piastrine e gli eritrociti: «Pur non essendo questi versetti espressi in termini medici, per i Testimoni essi escludono la trasfusione di sangue intero, di eritrociti concentrati e di plasma, nonché la somministrazione di globuli bianchi e di piastrine». (Svegliatevi!, 22/11/1982, pag.25, il grassetto è aggiunto). Nel 1984, quando la Società Torre di Guardia lasciò alla coscienza individuale la scelta se accettare o meno il trapianto di midollo, il divieto delle trasfusioni di piastrine e di eritrociti era ancora in vigore! Chi assumeva trasfusioni di queste componenti del sangue doveva essere disassociato, secondo gli insegnamenti della stessa Società!: «Questa è una violazione dei comandi di Dio, la cui serietà non dovrebbe essere sminuita da nessun atto di leggerezza, pensando che sia una questione facoltativa su cui l'individuo possa prendere la decisione secondo coscienza …chi riceve la trasfusione del sangue dev’essere stroncato dal popolo di Dio mediante la scomunica o disassociazione…Quale ribelle oppositore ed infedele esempio per i conservi della congregazione cristiana, egli dev’essere stroncato da essa mediante la disassociazione» (La Torre di Guardia del 15 luglio 1961, pp. 446-448, corsivo mio).

Dal giugno 2000, invece, i TdG che accettano anche questi componenti del sangue non vengono più sanzionati; anche questo comportamento è ora diventato un fattore di coscienza... (si veda questa pagina).

Trapianto di personalità?
Assieme agli organi viene trapiantata anche la personalità del donatore? Questa bizzarra idea veniva sostenuta in alcune riviste della Watchtower.
Problemi dei trapianti
(La Torre di Guardia del 15/2/1972.pag.102).

«Da molto tempo si sa che coloro che hanno subìto trapianti cardiaci hanno problemi psichiatrici postoperatori in numero superiore alla media. Ma pare si possa dire la stessa cosa riguardo ad alcuni altri trapianti di organi vitali, come i trapianti di reni. Il dott. Pietro Castelnuovo-Tedesco, professore di psichiatria dell'U.C.L.A., avrebbe detto quanto segue: "Una straordinaria scoperta fatta in seguito ai trapianti è la non infrequente ricorrenza di gravi turbamenti emotivi". Uno studio condotto su 292 pazienti ai quali erano stati trapiantati reni ha mostrato che dopo l'operazione quasi il 20 per cento aveva avuto forte depressione, e alcuni avevano perfino tentato il suicidio. Al contrario, ogni 1.500 persone che subiscono interventi di chirurgia generale solo una circa soffre di gravi turbe emotive.

Talora si registra un fatto singolare, il cosiddetto 'trapianto di personalità'. Cioè in alcuni casi la persona che ha ricevuto l'organo ha apparentemente adottato certe caratteristiche della personalità di colui da cui proveniva l'organo. Una giovane donna che aveva relazioni sessuali promiscue ricevette un rene dalla sorella maggiore, conservatrice e dal comportamento corretto, e dapprima ne fu molto turbata. Poi imitava la sorella in gran parte della sua condotta. Un altro paziente asserì d'avere mutato il suo modo di vedere la vita dopo il trapianto di reni. Dopo un trapianto, un uomo d'indole mite divenne aggressivo come il donatore. Il problema può essere essenzialmente o interamente mentale. Ma come minimo è interessante il fatto che la Bibbia mette i reni in stretta relazione con le emozioni umane. - Si paragonino Geremia 17:10 e Rivelazione 2:23».

Cambiamento di personalità
(Svegliatevi! 22/3/1971, pag. 30).

Secondo una notizia che comparve in United Press International del 18 agosto 1970, la figlia di Philip Blaiberg disse che egli aveva subìto un completo cambiamento di personalità dopo l'operazione di trapianto cardiaco. Blaiberg fu uno dei primi a ricevere un cuore trapiantato. Sua figlia osservò: "Non so se furono le medicine o semplicemente il trapianto, ma egli era un uomo diverso".

A sostegno di questa strana teoria "scientifica" sul trapianto di personalità abbiamo anche un altro articolo de La Torre di Guardia del 15/8/1971, p. 486, che tra le altre cose affermava (il grassetto è aggiunto):

«È significativo che quelli che sono stati sottoposti a trapianto di cuore, quando i nervi che collegano il cuore al cervello sono tagliati, hanno gravi problemi emotivi dopo l'operazione. Il nuovo cuore è ancora in grado di funzionare da pompa, avendo la propria provvista d'energia e il proprio meccanismo sincronizzatore indipendente dal sistema nervoso generale per dare impulsi al muscolo cardiaco, ma proprio come ora esso risponde solo lentamente alle influenze esterne, a sua volta il cuore nuovo registra pochi, chiari fattori di motivazione sul cervello, se ne registra. Fino a che punto le estremità nervose del corpo e il nuovo cuore saranno in grado col tempo di stabilire qualche legame non è chiaro, ma non si può escludere che questo sia uno dei vari fattori che causano le gravi aberrazioni mentali e il disorientamento osservato dai medici in quelli che hanno subìto un trapianto di cuore. Questi pazienti hanno pompe per il loro sangue fornite da donatori, ma hanno ora tutti i fattori necessari per dire che hanno un "cuore"? Una cosa è certa, perdendo il loro proprio cuore, sono stati privati delle facoltà del "cuore" edificate in loro col passar degli anni e che contribuivano a renderli quello che erano in quanto alla personalità».

Quale Testimone di Geova avrebbe mai corso il rischio di vedersi privare della sua "personalità cristiana", accettando il trapianto del cuore di una persona "malvagia" e diventando quindi a sua volta - a causa del "trapianto di personalità" di cui parlava la Torre di Guardia - una persona "meritevole del giudizio avverso di Geova"? Dopo il 1980, anno in cui i trapianti sono stati permessi, ogni accenno a tali, a dir poco, stravaganti teorie, prive di qualsiasi sostegno scientifico, è sparito dalle pubblicazioni della Società. Anzi, una rivista provvide a sottolineare come fosse assurdo avere simili idee in merito al cuore letterale (grassetto aggiunto):
La Torre di Guardia del 1/6/1986, pag. 20.

«Gli antichi egizi credevano che il cuore fisico fosse la sede delle facoltà intellettuali e dei sentimenti. Pensavano anche che il cuore possedesse una volontà propria. I babilonesi dicevano che il cuore ospitasse sia l'intelligenza che l'amore. Secondo il filosofo greco Aristotele, il cuore era la sede dei sensi e la sfera d'attività dell'anima. Ma col passare del tempo e col crescere della conoscenza, queste concezioni vennero messe da parte. Infine si comprese cos'è effettivamente il cuore: una pompa che fa circolare il sangue in tutto il corpo».

Davvero paradossali queste osservazioni da parte della Torre di Guardia, dopo quello che aveva scritto solo pochi anni prima. I TdG, a causa della loro lettura fondamentalista di alcune scritture, condivisero queste assurde e concezioni - abbandonate da secoli dalla scienza - fino agli anni 70 del secolo scorso! E anche queste loro stravaganti teorie contribuirono ad indurre i fiduciosi TdG a rifiutare i trapianti, con le drammatiche conseguenze suesposte.

Paradossi della "verità progressiva"
Citazione dalle pagine 30 e 31 del libro
Movimenti Religiosi Alternativi
Effetti dell'adesione e motivi dell'abbandono
Sergio Pollina - Achille Aveta, Libreria Editrice Vaticana, 1998.

«In un'altra circostanza, quando l'Organizzazione geovista mutò la sua direttiva circa la liceità dei trapianti d'organo, la novità apparve dapprima nell'edizione inglese della rivista del 15 marzo del 1980, mentre in italiano si dovette attendere sino al 1° settembre di quello stesso anno. Dopo aver letto la nuova disposizione nell'edizione inglese della rivista [un "anziano" che conosceva l'inglese e che riceveva l'edizione in quella lingua della rivista] ne parlò al termine di un'adunanza di congregazione, ma la notizia suscitò una certa perplessità e, ancora una volta, diffidenza perché riusciva difficile credere che da un momento all'altro, dopo dodici anni di assoluto divieto, si potesse d'un tratto cambiare ogni cosa. Alcuni, addirittura, ipotizzarono che l'informatore non avesse tradotto bene dall'inglese e, ancora una volta, l'atteggiamento della maggioranza fu: "Anche se adesso le cose sono cambiate, è meglio che aspettiamo che sia l'Organizzazione a dircelo tramite la filiale e non tu".

[...]

Nell'ipotesi che due testimoni di Geova, uno di lingua italiana e uno di lingua inglese, avessero avuto contemporaneamente bisogno di un trapianto di cuore a giugno del 1980, il primo non avrebbe potuto accettarlo e sarebbe morto, perché la norma a quel tempo vigente in Italia era contraria ai trapianti, il secondo l'avrebbe accettato perché guidato dalla nuova norma già vigente nelle nazioni di lingua inglese e avrebbe avuto salva la vita».

Si veda anche la pagina
Cannibalismo e trapianti

[1] Quando la Società esprime il suo punto di vista, la sua interpretazione o le sue direttive, i TdG possono dire che "decidono personalmente" di aderire alle spiegazioni del Corpo Direttivo, ma questo non significa che sia possibile avere - senza subire per questo delle sanzioni - un comportamento difforme da tali decisioni. La Torre di Guardia del 15 marzo 1998 diceva a questo proposito: «Invece di dire: 'La Società insegna', molti Testimoni preferiscono usare espressioni come 'La Bibbia dice' o 'Ho compreso che la Bibbia insegna.' In questo modo mettono in chiaro che quella di accettare gli insegnamenti biblici è stata una loro decisione personale e inoltre evitano di dare l'impressione errata che i Testimoni subiscano in qualche modo i dettami di qualche setta religiosa» (il grassetto è aggiunto). Quindi gli insegnamenti della Società vengono generalmente considerati insegnamenti biblici. Questo senz'altro si può dire anche della proibizione dei trapianti: per tutti i TdG dell'epoca si trattava di una "legge di Dio" che non si poteva violare impunemente. Si potrebbe anche aggiungere, per illustrare ulteriormente il punto, che quando i TdG rifiutano il servizio militare/civile o decidono di non votare, generalmente dicono a chi li interpella in merito: "Si tratta di una mia decisione personale, presa secondo coscienza dopo aver esaminato attentamente le Scritture". Nel libro Proclamatori, pagine 673, 674, si legge a proposito del voto: «Chi non vota viene punito con multe, imprigionamento o peggio. Ma i testimoni di Geova sostengono il messianico Regno di Dio, che, come disse Gesù, "non fa parte di questo mondo". Perciò non partecipano agli affari politici delle nazioni di questo mondo. (Giov. 18:36) È una decisione personale; essi non impongono le loro idee ad altri» (grassetto aggiunto). Similmente, nella Torre di Guardia del 15/7/96, a proposito della "neutralità cristiana" (concetto che include per i TdG l'astensione dalla partecipazione alla vita politica e militare) si parla più volte di "decisioni personali": «Dio ci ha dotati del libero arbitrio, dandoci il privilegio e la responsabilità di prendere decisioni personali. ... Nondimeno, possiamo mantenere l’unità fra noi perché ci atteniamo alle leggi e ai princìpi biblici. Teniamo conto di essi quando dobbiamo prendere decisioni personali. ... Supponiamo che sorga una questione relativa alla neutralità. Possiamo prendere una decisione personale ragionata ricordando che ‘non facciamo parte del mondo’ e che ‘abbiamo fatto delle nostre spade vomeri’. ... Similmente, quando dobbiamo prendere una decisione personale riguardante i nostri rapporti con lo Stato, consideriamo ciò che dice la Bibbia circa il rendere "a Dio le cose di Dio", pur essendo sottoposti alle "autorità superiori" nelle questioni secolari. ... Sì, tenendo conto delle leggi e dei princìpi biblici quando dobbiamo prendere decisioni personali contribuiamo a mantenere l’unità cristiana» (p. 19, il grassetto è aggiunto). Tutte "decisioni personali", certo, ma questo non significa che chi vota o compie il servizio militare non venga sanzionato! (link) Torna al testo.

[2] Si noti che di fronte alla proposta inaspettata di donare il suo rene, il giovane menzionò immediatamente la legge di Dio, precisando che come testimone di Geova doveva conformarsi «a quello che dice la legge di Dio al riguardo». Dato che si parla del dovere di conformarsi alla legge di Dio, non si può certo dire che questa fosse una decisione liberamente lasciata alla coscienza del singolo: nessun TdG, infatti, può scegliere di non conformarsi a quella che viene ritenuta "legge di Dio" e rimanere, ciò nonostante, approvato dall'Organizzazione. Questa proposta lasciò il giovane evidentemente disorientato, da quello che si legge nel suo racconto: «Gli dissi che avrebbe ricevuto una franca ed esauriente risposta alla sua domanda dopo che avessimo considerato in famiglia ciò che dice la Parola di Dio al riguardo». Da queste parole si comprende che aveva cercato di dare una risposta - "dovevo conformarmi a quello che dice la legge di Dio al riguardo" - ma evidentemente non era stato così franco ed esauriente da convincere il chirurgo. Nel caso del rifiuto delle trasfusioni, infatti, i TdG sono subito pronti a citare vari versetti biblici che sosterrebbero la loro obiezione. Molto più difficile era riuscire a dimostrare con la Bibbia che i trapianti venivano proibiti dalla "legge di Dio". Ecco quindi che il ragazzo chiese di parlare con i genitori, così da avere anche il loro aiuto per dare una risposta più completa. E nella successiva risposta, questa famiglia di TdG fece riferimento al cannibalismo e alla Bibbia, citando "passi attinenti": «Più tardi, quel giorno, lo informammo del nostro atteggiamento biblico rispetto alla carne umana e al suo uso, citando dalla Parola di Dio passi attinenti ... la vita futura ... dipendeva dalla nostra ubbidienza ai principi di Dio esposti nelle Sacre Scritture». La risposta "franca ed esauriente", ottenuta con l'aiuto dei genitori, non poteva che essere una: accettare di donare il rene significava violare la legge di Dio ed usare tale organo in maniera contraria alla volontà del Creatore.


descubridor
00martedì 9 ottobre 2007 12:30
Re:
Aialon, 09/10/2007 11.36:




Guarda , anche io ho poco tempo e se te lo dedico e' perche' vorrei non ti venga mai in mente di mettere in atto ne' con noi ne' con nessun altro le cose schifose che hai scritto( sparare a persone inermi( parole tue) e che nulla ti hanno fatto se non essere diverse da te).

Dai retta, prenditi una buona purga, vedrai che poi stai meglio [SM=x511455]

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E poi amico, mi citi da dove hai tratto questo articolo cui ho dato una velocissima scorsa ma che mi sembra proprio di avere gia' letto anche se non ricordo dove?( il sito di Achille Lorenzi?).

Bellissimo il sito del quale fai pubblicità:

http://www.infotdgeova.it


Non so come ringraziarti per avermelo fatto conoscere, fai veramente bene a pubblicizzarlo.
Certo è un po' scomodo per i testimoni, ma da quello che ho letto
è fatto da persone intelligenti, questo Achille Lorenzi di cui mi parli poi è veramente una persona ammirevole, sacrificare tanto tempo
ad aprire gli occhi agli ignoranti incappati nelle maglie dell'organizzazione criminale.

Anche tu sei ammirevole per la pubblicità fatta a questo sito di interesse pubblico: http://www.infotdgeova.it

p.s. Ora ho capito che sei uno dei collaboratori segreti di Achille Lorenzi [SM=g27988], fai bene a fare così, un infiltrato [SM=g27989]
nella wts alla luce del sole che collabora segretamente con

http://www.infotdgeova.it

Congratulazioni vivissime, ha dimenticavo, mi chiedevi un altro articolo (tratto dal sito per cui collabori):

LA QUESTIONE DEI TRAPIANTI

Il Resto del Carlino
Ancona, 23 giugno 2002

Il gesto generoso di Marco, ha donato gli organi

ANCONA — Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi. Tanto che dal reparto di neurochirurgia Marco Coltrinari, 27 anni di Chiaravalle, era stato trasferito nella divisione della rianimazione dell'ospedale di Torrette. Molto serie le ferite riportate mercoledì sera nello schianto in moto contro un'auto, in viale don Minzoni, a Jesi. Il cuore di Marco ha cessato di battere venerdì pomeriggio. E come ultimo gesto di una vita generosa, Marco ora consentirà ad altre persone di vivere: l'équipe della divisione della rianimazione del professor Testasecca è stata infatti impegnata tutta la notte per un prelievo totale d'organi. Il cuore è andato a Verona, il fegato a Udine, il pancreas al San Raffaele di Milano, i reni al Niguarda di Milano e a Udine, le cornee alla banca delle cornee di Pavia. Marco Coltrinari abitava in via Torquato Tasso, a Chiaravalle. Dopo gli studi all'istituto professionale di Jesi, aveva trovato un impiego nella lavanderia dell'ospedale «Salesi» di Ancona. Marco amava la moto. E proprio questa passione lo ha privato della vita, strappandolo all'affetto della moglie Romina Bedini, con la quale si era sposato 5 anni fa, della sorella più grande Marta e dei suoi genitori. «Un ragazzo estroverso, simpatico, molto attaccato alla vita e al lavoro» così lo ricordano in lacrime gli amici più intimi. «Era sempre pronto a divertirsi e a contagiare gli altri con la sua allegria e la voglia di fare. Ma Marco, testimone di Geova, era soprattutto un generoso». La sua generosità si è concretizzata con l'autorizzazione al prelievo degli organi. L'incidente che gli è costato la vita si è verificato mercoledì, attorno alle 19.30 in viale don Minzoni a Jesi. P.V., residente a Staffolo, a bordo di una Citroen Xsara stava eseguendo una manovra per svoltare in direzione del centro. Si apprestava a fermarsi per immettersi nella corsia opposta. In quell'istante è sopraggiunto Marco che a bordo della sua moto ha violentemente tamponato l'auto. Prima il ricovero a Jesi, poi il trasferimento a Torrette. Ma nell'ospedale regionale il ragazzo è spirato. Il funerale si svolgerà domani a Chiaravalle.

Andrea Massaro
Fabrizio Ilacqua

Questo tristissimo fatto di cronaca induce ad alcune riflessioni sul modo in cui, attualmente, i testimoni di Geova considerano i trapianti. Si parlò per la prima volta di questo argomento nella rivista La Torre di Guardia del 15 marzo 1963, nella rubrica Domande dai lettori a pagina 192:

Vi è qualcosa nella Bibbia che sia contrario a dare i propri occhi (quando si è morti) perché siano trapiantati in una persona vivente? - L.C., Stati Uniti.

Il fatto di mettere il proprio corpo o parti del proprio corpo a disposizione degli scienziati o dei medici per fare esperimenti scientifici o per fare trapianti in altre persone è disapprovato da certi gruppi religiosi. Tuttavia, non pare che vi sia implicato alcun principio o legge scritturale. È quindi una cosa che ognuno deve decidere da sé. Se una persona è convinta nella propria mente e nella propria coscienza che sia giusto farlo, può provvedere a tal fine, e nessun altro dovrebbe criticarla per tale gesto. D'altra parte nessuno dovrebbe essere criticato se rifiuta di prendere tale provvedimento.

Nel 1963 la questione veniva lasciata alla decisione individuale, dato che "pareva" non vi fossero 'implicati principi o leggi scritturali' che rendessero illecito il trapianto. Chi acconsentiva ad un trapianto o alla donazione di organi non veniva quindi giudicato od espulso. Tutto questo fino al 1967. In quell'anno, infatti, il Corpo Direttivo dei testimoni di Geova riuscì a trovare nella Bibbia dei 'principi e delle leggi scritturali' secondo i quali i trapianti dovevano essere ritenuti illeciti. Si affermò, senza lasciare spazio ad alcuna incertezza, che queste nuove vedute rappresentavano la volontà di Dio.
La Torre di Guardia (ed. italiana) del 15 marzo 1968, p. 190-192,
Domande dai lettori.

Vi è qualche obiezione scritturale se uno dona il proprio corpo perché sia usato in ricerche mediche o se si accettano organi per il trapianto da tale origine? - W:L:, U.S.A.

In questo affare sono implicate diverse questioni, compresa la correttezza dei trapianti e delle autopsie di organi. Molto spesso l'emozione umana è il solo fattore considerato quando individui decidono queste cose. Sarebbe bene, però, che i cristiani considerassero i princìpi scritturali da applicare e che prendessero quindi le decisioni in armonia con questi princìpi in modo da piacere a Geova. - Atti 24:16.

Primariamente, sarebbe bene tener presente che le operazioni di trapianto di organi, come quelle che ora si fanno nel tentativo di riparare il corpo o di prolungare la durata della vita, non si usavano migliaia di anni fa, per cui non ci possiamo aspettare che nella Bibbia si trovi la legislazione sul trapianto di organi umani. Tuttavia, questo non significa che non abbiamo su tali questioni nessuna indicazione della veduta di Dio.

Quando Geova autorizzò per la prima volta gli uomini a mangiare carne animale, spiegò la cosa a Noè in questo modo: "Il timore di voi e il terrore di voi continuerà su ogni creatura vivente della terra e su ogni creatura volatile dei cieli, su ogni cosa che si va muovendo sulla terra e su tutti i pesci del mare. Essi sono dati ora in mano vostra. Ogni animale che si muove ed è in vita vi serva di cibo. Come nel caso della verde vegetazione, vi do in effetti tutto questo. Solo non dovete mangiare la carne con la sua anima, col suo sangue". (Gen. 9:2-4) Questa autorizzazione fu data a Noè, da cui discende ora ogni persona vivente. Per cui, si applica a tutti noi.

Gli uomini furono autorizzati da Dio a mangiare carne animale e a sostentare la propria vita umana sopprimendo la vita degli animali, sebbene non fosse permesso loro di mangiar sangue. Includeva questo il mangiare carne umana, sostentando la propria vita per mezzo del corpo o di parte del corpo di un altro uomo, vivo o morto? No! Questo sarebbe stato cannibalismo, una pratica aborrita da ogni persona civile. Geova fece una chiara distinzione fra la vita degli animali e la vita degli uomini, essendo stato il genere umano creato a immagine di Dio, con le sue qualità (Gen. 1:27) Questa distinzione è resa evidente dalle Sue successive parole. Dio proseguì mostrando che la vita dell'uomo è sacra e non dev'essere soppressa a volontà, come può farsi con gli animali da usare per nutrirsi. Mostrando mancanza di rispetto per la santità della vita umana l'individuo si rendeva soggetto alla soppressione della sua propria vita. - Gen. 9:5,6.

Quando un organo è malato o infetto, di solito la salute si ristabilisce prendendo sostanze nutrienti. Il corpo usa il cibo ingerito per riparare o sanare l'organo, sostituendone gradualmente le cellule. Quando gli uomini di scienza concludono che questo processo normale non funzioni più e suggeriscono di rimuovere l'organo e di sostituirlo direttamente con l'organo di un altro uomo, questa è semplicemente una scorciatoia. Quelli che si sottopongono a tale operazione si sosterranno quindi della carne di un altro uomo. Questo è cannibalesco. Comunque, autorizzando l'uomo a mangiare carne animale Geova Dio non diede agli uomini il permesso di cercar di perpetuare la propria vita mettendo cannibalisticamente nei loro corpi carne umana, sia masticandola che nella forma di interi organi o parti del corpo tolte da altri.

È interessante notare che nella sua considerazione del cannibalismo l'Encycloædia of Religion and Ethics, edita da James Hastings, Volume III, pagina 199, ha una sezione designata "Cannibalismo medico". Essa indica che questo si associa all'idea di ottenere forza o virtù medica dalla carne di un altro uomo, aggiungendo: "Il più rimarchevole esempio di questa pratica si verifica in Cina. Fra i poveri non è insolito che un membro della famiglia tagli un pezzo di carne dal braccio o dalla gamba, il quale è cotto e quindi dato a un parente malato.... L'intera superstizione in Cina è certo connessa all'idea che mangiando del copro umano il mangiatore si rafforzi.... Fra i selvaggi si riscontra la pratica di dar da bere all'uomo malato del sangue preso dalle vene di un parente". Alcuni potrebbero argomentare che le pratiche terapeutiche seguite nelle moderne operazioni di trapianto di organi siano più scientifiche di tale trattamento primitivo. Ciò nonostante, è evidente che gli uomini i quali praticano la medicina non hanno superato i trattamenti che ammontano al cannibalismo dal momento che questi son ritenuti giustificati.

La scienza moderna ha sviluppato molti diversi tipi di operazioni che si compiono su parti del corpo umano, alcune che sono comuni e di solito hanno successo e altre che sono sperimentali e spesso non hanno successo. Non spetta a noi decidere se tali operazioni siano consigliabili o garantite dal punto di vista scientifico o medico. Sarebbe bene, però, che i cristiani i quali debbano prendere una decisione del genere considerassero l'indicazione del punto di vista di Dio presentato dalle Scritture. - Efes. 5:10.

Attualmente i ricercatori scientifici cominciano a usare parti artificiali o animali dove in precedenza si ritenevano necessarie parti umane, come nel caso dei trapianti di cornea. (Si veda, per esempio, Science News del 21 maggio 1966.pagina 396, e il Time del 28 aprile 1967, pagine 68 e 70). Se di queste operazioni faranno più ampio uso, non lo sappiamo. Nè possiamo decidere se il cristiano debba accettare qualche parte di animale per trapianto; questo spetta alla decisione personale. (Gal. 6:5) Comunque, possiamo essere sicuri che nel futuro verrà il tempo in cui tutte le operazioni mediche umane non saranno necessarie. (Riv. 21:4) I cristiani hanno la chiara prova che è vicino il nuovo ordine in cui Geova il Grande Medico, per mezzo di Gesù, farà guarigioni oltre i limiti della scienza medica odierna. - Mar. 8:22-25; Giov. 11:43,44; Atti 3:6,7; Matt. 12:15.

Che cosa si dovrebbe fare, però, quando si chiede a un cristiano di provvedere un organo da usare in un'altra persona o di permettere che venga usata in tal modo la parte del corpo di un caro deceduto? Potremmo chiedere: Se il cristiano ha personalmente deciso di non voler sostentare la propria vita con la carne d'un altro uomo imperfetto, potrebbe egli secondo coscienza permettere che parte della sua carne venisse usata in quel modo per sostentare qualcun altro?

Perfino dal punto di vista medico c'è qualche dubbio circa la saggezza e l'etica di alcuni trapianti. Un medico ha trattato questo pubblicamente negli Annals of Internal Medicine, citando i risultatati di 224 operazioni di trapianto del rene. Nella maggioranza dei casi quelli che han ricevuto il trapianto non hanno sopravvissuto all'operazione più di un anno. Quindi, commentando i pericoli del volontario che dona uno dei suoi reni, il medico chiese: "È giusto sottoporre una persona sana ... alla possibilità ... di abbreviare la sua vita di 25 o 30 anni per prolungare la vita di un altro di 25 o 30 mesi o meno?". Riferendo su ciò, Newsweek del 2 marzo 1964, a pagina 74, aggiunse che il medico "non offre nessuna conclusiva risposta, ma suggerisce la domanda che dev'essere fatta più spesso".

Allorchè bisogna decidere sul da fare del proprio corpo o del corpo di un caro deceduto, di cui un cristiano sia responsabile, non si dovrebbero trascurare le parole dell'apostolo Paolo in Romani 12:1: "Vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli, di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare". I battezzati cristiani han dedicato la loro vita, compreso il loro corpo, a fare la volontà del loro Creatore. In vista di ciò, può tale persona donare il proprio corpo o una parte di esso onde medici o altri ne facciano un uso non limitato? Ha l'uomo il diritto, per concessione di Dio, di dedicare gli organi del proprio corpo all'esperimento scientifico? È giusto che permetta di far questo del corpo di una persona cara? Queste sono domande che meritano una seria considerazione.

Da non trascurare è l'uso che potrebbe farsi di un corpo morto. Il cristiano che, mentre è in vita, ha rifiutato di dare il proprio sangue perché fosse usato come trasfusione per qualche altra persona, consentirebbe che il suo corpo sia dato a un gruppo o a una persona e forse in quel tempo ne sia tolto il sangue per trasfonderlo, come è stato fatto di alcuni cadaveri? (Si veda, per esempio, Svegliatevi! [solo in inglese] del 22 ottobre 1962, pagina 30). Una persona potrebbe ritenere di poter stipulare che il suo corpo non sia usato in quel modo; ma se molti che hanno autorità si rifiutano di attenersi ai desideri del cristiano circa il sangue quando egli è vivo, quale ragione c'è per credere che mostreranno più rispetto per i suoi desideri dopo la sua morte? Userebbero i suoi organi in cannibaleschi esperimenti medici?

Il nostro corpo è una creazione di Geova Dio. (Sal. 100:3; 95:6; Giob. 10:8) I cristiani possono consentire che si compia un'operazione chirurgica necessaria, come la rimozione di un arto malato, ma non mutilano inutilmente il loro corpo creato da Geova. Permettendo che un corpo sia mutilato dopo la morte si mostrerebbe forse rispetto per la creazione di Dio? È vero che in alcuni casi ci possono essere esigenze legali che i cristiani devono osservare, come quando la legge richiede l'esame dopo la morte per determinare la cause del decesso (Rom. 13:1,7; Mar. 12:17) In tali casi il parente più stretto può richiedere che gli organi non siano rimossi per il trapianto o ulteriore uso. In questo modo, sebbene si possa richiedere l'autopsia, il cristiano può prevenire l'indebito uso del corpo della persona cara. Ma quando tali leggi non si applicano, il cristiano può decidere in tal modo che si evitino non necessarie mutilazioni e ogni possibile uso indebito del corpo. Così sarà in grado di avere una coscienza serena dinanzi a Dio. - 1 Piet. 3:16.

Da questa considerazione dovrebbe risultare evidente che i cristiani i quali sono stati illuminati dalla Parola di Dio non devono prendere queste decisioni semplicemente in base al capriccio o all'emozione. Possono considerare i princìpi divini riportati nelle Scritture e servirsene per prendere decisioni personali mentre si rivolgono a Dio per essere guidati, confidando in lui e riponendo la loro fiducia nel futuro che egli riserva a coloro che lo amano. - Prov. 3:5,6; Sal. 119:105.

Dopo la pubblicazione di questo articolo i trapianti vennero tassativamente vietati e i testimoni di Geova che avessero acconsentito ad un trapianto per salvare la propria vita o quella dei propri cari sarebbero stati disassociati. La rivista non lasciava alcun dubbio in merito al fatto che accettare un trapianto significasse disubbidire alla "volontà di Geova". Il fatto che si parli di "decisioni personali" non dovrebbe far pensare che ai Testimoni fossero consentite scelte diverse. Non si trattava, infatti, di una questione "di coscienza" (bisognerà aspettare qualche anno per questo, come viene mostrato più avanti) ma di una "decisione personale" che, nel linguaggio "teocratico", vuol dire che i singoli TdG si assumevano ogni responsabilità per le conseguenze del loro rifiuto. È il classico linguaggio che viene usato quando si parla di argomenti che possono esporre la Società a problemi di carattere legale per via delle sue direttive sulla salute e la vita degli adepti [1]. Nessun Testimone si sottopose a trapianti in tutti quegli anni e chi lo fece venne sanzionato dall'Organizzazione. Alle persone che li interpellavano sulla loro posizione, i TdG dicevano, senza esitare e senza lasciare alcuno spazio a scelte o idee diverse, che "i trapianti sono una forma di cannibalismo", che "sono inaccettabili per i veri cristiani", che "i cristiani preferiscono morire piuttosto che acconsentire ad essi" (si veda l'articolo in fondo a questa pagina). Molte riviste in seguito contribuirono a demonizzare ulteriormente questa pratica medica, arrivando al punto di associare i trapianti allo spiritismo (Svegliatevi! 8/12/1968, p.16). I Testimoni si adeguarono unanimemente alla nuova veduta, con conseguenze drammatiche. Ecco, per esempio, quello che si leggeva nella Torre di Guardia del 1/6/1970, p. 349, a proposito di un giovane Testimone a cui dovette essere asportato un rene:

«Il giorno prima dell'operazione il capo dell'equipe per i trapianti di reni venne a chiedermi se accettavo di mettere il rene cui rinunciavo a disposizione di un giovane paziente i cui reni avevano smesso di funzionare. Pare che, sebbene l'arteria che alimentava il rene non funzionasse, il rene stesso fosse in ottime condizioni. Il medico desiderava avere il mio rene, ma gli spiegai che come testimone di Geova dovevo conformarmi a quello che indica la legge di Dio al riguardo. Gli dissi che avrebbe ricevuto una franca ed esauriente risposta alla sua domanda dopo che avessimo considerato in famiglia ciò che dice la Parola di Dio al riguardo. Più tardi, quel giorno, lo informammo del nostro atteggiamento biblico rispetto alla carne umana e al suo uso, citando dalla Parola di Dio passi attinenti. Chiese se potevo avere una buona coscienza dopo aver negato al suo giovane paziente il mio rene. Rispondendo gli dissi che non potevo dare il mio rene perché non mi apparteneva, e che lo si doveva usare in armonia con la volontà di Colui che l'aveva creato. Ed egli fu costretto ad ammettere che anche col rene non poteva garantire al suo paziente che sarebbe sopravvissuto. Indicai che la vita futura per mezzo della promessa della risurrezione per me e per il suo giovane paziente dipendeva dalla nostra ubbidienza ai principi di Dio esposti nelle Sacre Scritture». (Il grassetto è aggiunto [2]).

Questo episodio si svolse in un grande ospedale della California e i suoi protagonisti erano persone reali, apparentemente normali, che però in ossequio alla loro religione decisero freddamente di non consentire a un altro essere umano, loro prossimo, di continuare a vivere. Questo per ubbidire alle direttive emanate dalla Società Torre di Guardia.

Quale Testimone avrebbe osato disubbidire a quella che veniva dogmaticamente presentata come "legge di Dio", acconsentendo ad una forma di "cannibalismo, una pratica aborrita da ogni persona civile" e condannata da Geova? Nessun Testimone avrebbe potuto, senza subire per questo delle conseguenze disciplinari, accettare un trapianto per sé o per i propri cari e nemmeno acconsentire alla donazione di organi ad altri. In questa pagina (inglese) si può leggere la testimonianza di un uomo la cui moglie morì, a soli 26 anni, dopo aver rifiutato un trapianto che le avrebbe offerto buone probabilità di sopravvivenza. E cliccando qui si può leggere la storia di un uomo che rifiutò un trapianto di reni. Ovviamente la proibizione riguardava anche quei trapianti non direttamente necessari alla sopravvivenza ma che potevano essere indispensabili per migliorare la qualità della vita. Quindi un trapianto di cornea non era ammesso, anche se questo poteva comportare la perdita della vista. Qualcuno pensò di aver trovato nella Bibbia un passo che potesse legittimare questa terapia medica e scrisse alla Società. Ecco come rispose la Watchtower nella Torre di Guardia del 15/8/1973, pag. 512:
Domande dai lettori

Mostra Galati 4:15 la veduta che i cristiani dovrebbero avere del trapianto di organi del corpo? - U.S.A.

Galati 4:15 dice: "Se fosse stato possibile, vi sareste cavati gli occhi per darmeli". Qui l'apostolo Paolo usava semplicemente una figura di linguaggio. La considerazione e l'affetto che i Galati avevano per Paolo erano così grandi che sarebbero stati disposti a sacrificare qualsiasi cosa fosse loro utile, sì, perfino qualcosa di prezioso e indispensabile come i loro occhi per vedere, pur di aiutarlo a vedere. Similmente Gesù Cristo, riferendosi all'occhio, indicò che rappresentava qualche cosa di dotato della vista quando disse: "Se ora il tuo occhio destro ti fa inciampare, cavatelo e gettalo via". (Matt. 5:29) L'uso della vista per guardare qualcosa che faceva inciampare provocando una caduta spirituale si doveva evitare. Né Gesù né Paolo consideravano il soggetto del trapianto di organi del corpo.

La Società era categorica: 'Non esistono passi o scritture che possano rendere ammissibile per i veri cristiani una pratica abominevole come quella dei trapianti, una forma di cannibalismo che Geova non ha mai autorizzato' (in seguito, come vedremo, un'altra "figura di linguaggio" - un passo poetico del libro di Isaia - venne usato dalla Società per legittimare il trapianto di midollo).
«Ci sono quelli, come i cristiani testimoni di Geova, che considerano tutti i trapianti fra uomini come cannibalismo» - Svegliatevi! 8/11/1968, pag. 22.

«Nessuno che sia in possesso delle proprie facoltà mentali vuole morire. La vita è preziosa, quindi l’uomo vuole vivere. Ma il cannibalistico uso di organi umani non è il modo di conseguire longevità» - Svegliatevi! del 22/3/70, pag.4.

I «trapianti sono in effetti una forma di cannibalismo» - Svegliatevi! del 22/12/72, pag. 27.

«...oggi gli uomini progettano una ‘cannibalizzazione’ in massa dei corpi» - La Torre di Guardia del 15/6/75, pag.366.

Dopo 13 anni, nel 1980, i dirigenti della Watchtower Society cambiarono idea. Ecco cosa si leggeva nella Torre di Guardia del 1° settembre 1980, pagina 31:
Domande dai lettori

La congregazione dovrebbe intraprendere qualche azione disciplinare nei confronti di un cristiano battezzato che accetta il trapianto di un organo umano, come una cornea o un rene?

Il trapianto di un tessuto o di un osso umano da un uomo all’altro è una questione che ciascun testimone di Geova deve decidere in base alla propria coscienza. Alcuni cristiani potrebbero pensare che introdurre nel proprio corpo qualsiasi tessuto o parte del corpo di un altro uomo sia cannibalismo. Potrebbero sostenere che il materiale umano trapiantato ha lo scopo di divenire parte del corpo del ricevente per conservarlo in vita e perpetuarne le funzioni. Potrebbero non considerarlo basilarmente diverso dal mangiare carne per via orale. Questo modo di pensare potrebbe derivare dalla constatazione che, quando Dio consentì all’uomo di mangiare la carne di animali debitamente dissanguati, non prese alcun provvedimento secondo cui l’uomo potesse cibarsi della carne del suo simile. Potrebbero anche tener conto del modo in cui nei tempi biblici era considerato il nutrirsi di carne umana. Si vedano per esempio i racconti di II Re 6:24-30; Deuteronomio 28:53-57; Lamentazioni 2:20 e 4:10. In Giovanni 6:48-66 Gesù parlò figuratamente del mangiare la sua carne e del bere il suo sangue. Sentendolo e non discernendo il senso spirituale delle sue parole, alcuni dei suoi discepoli giudei rimasero turbati e smisero di seguirlo. Questi brani biblici illustrano il modo in cui alcuni consideravano il mangiare carne umana.

Oggi altri sinceri cristiani possono ritenere che la Bibbia non vieti categoricamente i trapianti di organi umani. Possono ragionare che in certi casi non ci si aspetta che il tessuto umano divenga parte permanente del corpo del ricevente. Si dice che le cellule del corpo vengono sostituite ogni sette anni circa, e questo vale anche per qualsiasi parte del corpo umano venga trapiantata. Si può anche sostenere che i trapianti d’organo sono diversi dal cannibalismo, dal momento che il "donatore" non viene ucciso per essere mangiato. In certi casi persone prossime alla morte chiedono esplicitamente che parti del loro corpo vengano usate per i trapianti. Ovviamente, se il trapianto richiedesse che si prenda sangue di un’altra persona, questo sarebbe senz’altro contrario al comando di Dio. - Atti 15:19, 20.

Chiaramente sulla questione del trapianto le vedute personali e di coscienza variano. È ben noto che l’impiego di materiale umano su un’altra persona varia da cose minori come gli ormoni o la cornea a organi veri e propri come i reni e il cuore. Mentre la Bibbia vieta esplicitamente il consumo di sangue, non c’è alcun comando biblico che vieti specificamente di introdurre nel proprio corpo tessuti di un’altra persona. Per questa ragione ciascun individuo che debba affrontare una decisione di questo tipo deve soppesare i vari fattori con attenzione e preghiera, dopo di che deciderà in base alla propria coscienza ciò che può o non può fare davanti a Dio. (Gal. 6:5) Se qualcuno accettasse un trapianto, il comitato giudiziario della congregazione non prenderebbe misure disciplinari nei suoi confronti.

Da quell'anno i testimoni di Geova possono accettare i trapianti senza essere sanzionati. Ricordo che molti furono turbati per questa modifica e si crearono anche delle situazioni imbarazzanti quando nel "servizio di campo" si parlava di questo cambiamento di vedute. Alcuni a cui era stato detto per anni che i Testimoni non avrebbero mai acconsentito ad un trapianto ora rimanevano - giustamente - ancora più perplessi. Il primo trapianto effettuato su una bambina figlia di Testimoni risale al 1986. La notizia colpì molti Testimoni di mia conoscenza, dato che era la prima volta che dei "fratelli" acconsentivano ad un trapianto. Prima del cambiamento nell''intendimento' della Società questi genitori sarebbero stati disassociati. Solo dopo il 1980 vennero rilasciate dichiarazioni nelle quali la Società Torre di Guardia riconosceva ai singoli il diritto di decidere in merito ai trapianti: «La coscienza di alcuni Testimoni permette loro di accettare trapianti d'organo se l'intervento è eseguito senza sangue ... I Testimoni non pensano che la Bibbia contenga commenti diretti sui trapianti di organi; per cui spetta al singolo Testimone decidere in merito a trapianti di cornea, di rene o di altri tessuti» (Svegliatevi! 22/11/1982, pag.26; Opuscolo Sangue, formato rivista, 1990, pagine 16, 28).

Nel 1980 vi fu quindi un ritorno alle posizioni del 1963:

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1963: "...non pare che vi sia implicato alcun principio o legge scritturale. È quindi una cosa che ognuno deve decidere da sé. Se una persona è convinta nella propria mente e nella propria coscienza che sia giusto farlo, può provvedere a tal fine, e nessun altro dovrebbe criticarla per tale gesto".
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1968: "...Geova Dio non diede agli uomini il permesso di cercar di perpetuare la propria vita mettendo cannibalisticamente nei loro copri carne umana, sia masticandola che nella forma di interi organi o parti del corpo tolte da altri".
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1980: "...ciascun individuo ... deciderà in base alla propria coscienza ciò che può o non può fare davanti a Dio. ... Se qualcuno accettasse un trapianto, il comitato giudiziario della congregazione non prenderebbe misure disciplinari nei suoi confronti".

Il circolo si è chiuso. Oggi donare gli organi può essere considerato un atto generoso e altruistico. Ieri era una violazione della legge di Dio. È accaduta la stessa cosa con le vaccinazioni (link) - prima proibite e poi permesse - e con altri "nuovi intendimenti" che hanno coinvolto la vita e la salute dei TdG. Per esempio, la Svegliatevi! dell'8 agosto 1975, pag. 28, a proposito dei fattori coagulanti - ricavati dal sangue - impiegati nella cura dell'emofilia, categoricamente sanciva: «I veri cristiani non impiegano questo pericoloso trattamento, dando ascolto al comando biblico di 'astenersi dal sangue'». Questa "condanna a morte" degli emofiliaci è stata abiurata con La Torre di Guardia del 1° novembre 1978, pag. 31.

La stessa cosa è avvenuta con la sterilizzazione. Si sa che nel caso di una donna, che ha avuto vari figli con il taglio cesareo, i medici ritengono opportuna la sterilizzazione per evitare una gravidanza che potrebbe far rischiare la vita alla donna. Ebbene, fino al 1975 ai testimoni di Geova era vietato sottoporsi alla sterilizzazione in casi del genere: «Se un medico afferma che una moglie, avendo un altro bambino, morirebbe, che si può fare? Vi è un altro modo per impedire che concepisca, ciò che metterebbe in pericolo la sua vita, piuttosto che violare la legge di Dio, dalla quale tutta la sostanza è contraria alla deliberata sterilizzazione dell'uomo e della donna. ... È necessario esercitare lo spirito del Signore Dio, di cui la padronanza di sé è un frutto» (La Torre di Guardia del 15/15/1962, pp.763,764, il grassetto è mio). Successivamente, con La Torre di Guardia del 1° ottobre 1975, pag. 605, il Corpo Direttivo della Watchtower cambiò parere e concesse ai Testimoni la facoltà di sottoporsi a questa forma di terapia medica: «Che dire però della situazione in cui la moglie ha partorito figli ma sono stati necessari interventi chirurgici, come il taglio cesareo? Forse ha subìto tre operazioni del genere e il medico l'avverte che un'altra gravidanza potrebbe farle correre il grave pericolo di rottura dell'utero, generalmente fatale e per la madre e per il feto. In tal caso la sterilizzazione sarebbe necessariamente una dimostrazione di mancanza di rispetto per il divino dono della procreazione? [la risposta che veniva data nel 1962 era un inesorabile SÌ, la sterilizzazione, anche in casi del genere, era un'indiscutibile violazione della legge di Dio. Ecco invece cosa scrisse la Società nel 1975:] Pare evidente che la coppia non ha manifestato un atteggiamento di leggerezza verso le proprie facoltà procreative, avendo già avuto figli. Forse considerano la sterilizzazione un intervento consigliabile per proteggere la vita della madre dei figli già nati. Forse la considerano l''ultima risorsa'. Pertanto, prendendo la loro decisione possono pensare che si tratta di mettere in equilibrio il rispetto verso il provvedimento divino delle facoltà procreative con il rispetto verso il dono stesso della vita, in questo caso la vita della madre in pericolo. Per questa, e per altre ragioni, pare che tale decisione dipenda dalla coscienza individuale degli interessati» (la parentesi quadra e il grassetto sono miei). Quella che era l'inviolabile "legge di Dio" è diventata in seguito una questione di coscienza. Si noti che, anche in questi casi, chi avesse voluto seguire la sua coscienza, prima che il Corpo Direttivo ne concedesse la facoltà, sarebbe stato sanzionato per aver "disubbidito alla legge di Dio". E se nel frattempo qualche donna fosse morta per ubbidire a tale "legge" - le mutevoli opinioni del Corpo Direttivo -, con cui si vietava la sterilizzazione? A chi si dovrebbe attribuire la pesantissima responsabilità di questi decessi? Una cosa è assolutamente certa: non a Dio. (A proposito di altri cambiamenti, si veda anche questa pagina).

Nel 1984 la Torre di Guardia afferma che anche i trapianti di midollo osseo possono essere accettati dai TdG (nonostante sia inevitabile il ricorso alle trasfusioni post operatorie!).
La Torre di Guardia del 15/18/1984, pag.31.

Domande dai lettori

Può un cristiano accettare un trapianto di midollo osseo, dal momento che il sangue è prodotto dal midollo?

I medici eseguono la maggior parte dei trapianti di midollo osseo estraendo un po' di midollo da un donatore (spesso un parente stretto) e quindi iniettandolo o trasfondendolo nel paziente malato. Sperano che il midollo così innestato raggiunga le cavità in cui si trova il midollo del malato, e in seguito funzioni normalmente. Di solito si prende in considerazione questo intervento solo in casi critici (come l'anemia aplastica o la leucemia acuta), poiché ci sono rischi ben noti nella preparazione di una persona per il trapianto del midollo e nella terapia successiva.

Come dice la stessa domanda, i globuli rossi del sangue vengono prodotti dal midollo di certe ossa, come le costole, lo sterno e le ossa del bacino. Si può pertanto ben capire perché, alla luce della proibizione biblica relativa al sangue, ci si chieda se un cristiano può accettare l'innesto di midollo osseo umano.

La Bibbia afferma chiaramente che i servitori di Dio devono 'astenersi dal sangue'. (Atti 15:29, 29; Deuteronomio 12:15, 16) Ma, dal momento che i globuli rossi vengono prodotti dal midollo osseo rosso, le Scritture classificano il midollo con il sangue? No. Infatti si parla del midollo animale come di qualsiasi altra carne che poteva essere mangiata. Isaia 25:6 dice che Dio preparerà al suo popolo un banchetto con "piatti ben oliati pieni di midollo". I metodi di solito usati per scannare e far defluire il sangue non possono eliminare tutte le cellule sanguigne dal midollo. Ma una volta che da un animale ucciso si è fatto scolare il sangue, se ne può mangiare qualsiasi tessuto, midollo compreso.

Naturalmente il midollo che si usa nei trapianti di midollo umano viene tratto da donatori viventi, e il midollo usato può contenere un po' di sangue. Pertanto il cristiano dovrà decidere personalmente se per lui il midollo osseo innestato è paragonabile a semplice carne o a un tessuto non dissanguato. Inoltre, dato che l'innesto di midollo è un tipo di trapianto, si dovranno prendere in considerazione gli aspetti scritturali relativi ai trapianti di organi umani. Si veda "Domande dai lettori" nel nostro numero del 1° settembre 1980. Inoltre, scrivendo nel Harrison's Principles of Internal Medicine (Primo aggiornamento, 1981, pagina 138), il dott. D. E. Thomas fa notare che "praticamente tutti coloro che si sottopongono a un trapianto di midollo avranno bisogno di trasfusioni di piastrine" e che a molti vengono somministrati "eritrociti [globuli rossi] ammassati". Per cui il cristiano dovrebbe prendere in considerazione quali altre questioni dovrebbe affrontare se accettasse un trapianto di midollo. - Proverbi 22:3.

Sebbene a questo riguardo si debba prendere una decisione personale, le osservazioni della Bibbia circa il sangue e il midollo dovrebbero aiutare la persona a decidere.

Si noti quali "ragioni scritturali" vennero addotte per sostenere che un simile trattamento medico poteva essere accettato dai TdG: la Bibbia parla «del midollo animale come di qualsiasi altra carne che poteva essere mangiata. Isaia 25:6 dice che Dio preparerà al suo popolo un banchetto con "piatti ben oliati pieni di midollo». La distorta interpretazione di un passo poetico di Isaia - l'unica scrittura citata, che non ha assolutamente nessuna relazione con l'argomento! - può quindi aver significato la differenza tra la vita è la morte per un TdG affetto da leucemia!

Un'altra incoerenza viene messa in evidenza dalle parole del medico citato dalla Watchtower, secondo il quale «praticamente tutti coloro che si sottopongono a un trapianto di midollo avranno bisogno di trasfusioni di piastrine" e che a molti vengono somministrati "eritrociti [globuli rossi] ammassati». Come si può quindi rimettere alla coscienza personale una terapia che richiede inevitabilmente il successivo impiego di trasfusioni? Dopo aver appena scritto che "la Bibbia afferma chiaramente che i servitori di Dio devono 'astenersi dal sangue'", la Società sostiene che il trapianto e le inevitabili trasfusioni sanguigne post operatorie sono una questione di coscienza!!! Una 'logica' davvero incomprensibile.

Si noti che i TdG - anche qui in maniera estremamente contraddittoria - potevano accettare alcune frazioni del sangue, ma non le piastrine e gli eritrociti: «Pur non essendo questi versetti espressi in termini medici, per i Testimoni essi escludono la trasfusione di sangue intero, di eritrociti concentrati e di plasma, nonché la somministrazione di globuli bianchi e di piastrine». (Svegliatevi!, 22/11/1982, pag.25, il grassetto è aggiunto). Nel 1984, quando la Società Torre di Guardia lasciò alla coscienza individuale la scelta se accettare o meno il trapianto di midollo, il divieto delle trasfusioni di piastrine e di eritrociti era ancora in vigore! Chi assumeva trasfusioni di queste componenti del sangue doveva essere disassociato, secondo gli insegnamenti della stessa Società!: «Questa è una violazione dei comandi di Dio, la cui serietà non dovrebbe essere sminuita da nessun atto di leggerezza, pensando che sia una questione facoltativa su cui l'individuo possa prendere la decisione secondo coscienza …chi riceve la trasfusione del sangue dev’essere stroncato dal popolo di Dio mediante la scomunica o disassociazione…Quale ribelle oppositore ed infedele esempio per i conservi della congregazione cristiana, egli dev’essere stroncato da essa mediante la disassociazione» (La Torre di Guardia del 15 luglio 1961, pp. 446-448, corsivo mio).

Dal giugno 2000, invece, i TdG che accettano anche questi componenti del sangue non vengono più sanzionati; anche questo comportamento è ora diventato un fattore di coscienza... (si veda questa pagina).

Trapianto di personalità?
Assieme agli organi viene trapiantata anche la personalità del donatore? Questa bizzarra idea veniva sostenuta in alcune riviste della Watchtower.
Problemi dei trapianti
(La Torre di Guardia del 15/2/1972.pag.102).

«Da molto tempo si sa che coloro che hanno subìto trapianti cardiaci hanno problemi psichiatrici postoperatori in numero superiore alla media. Ma pare si possa dire la stessa cosa riguardo ad alcuni altri trapianti di organi vitali, come i trapianti di reni. Il dott. Pietro Castelnuovo-Tedesco, professore di psichiatria dell'U.C.L.A., avrebbe detto quanto segue: "Una straordinaria scoperta fatta in seguito ai trapianti è la non infrequente ricorrenza di gravi turbamenti emotivi". Uno studio condotto su 292 pazienti ai quali erano stati trapiantati reni ha mostrato che dopo l'operazione quasi il 20 per cento aveva avuto forte depressione, e alcuni avevano perfino tentato il suicidio. Al contrario, ogni 1.500 persone che subiscono interventi di chirurgia generale solo una circa soffre di gravi turbe emotive.

Talora si registra un fatto singolare, il cosiddetto 'trapianto di personalità'. Cioè in alcuni casi la persona che ha ricevuto l'organo ha apparentemente adottato certe caratteristiche della personalità di colui da cui proveniva l'organo. Una giovane donna che aveva relazioni sessuali promiscue ricevette un rene dalla sorella maggiore, conservatrice e dal comportamento corretto, e dapprima ne fu molto turbata. Poi imitava la sorella in gran parte della sua condotta. Un altro paziente asserì d'avere mutato il suo modo di vedere la vita dopo il trapianto di reni. Dopo un trapianto, un uomo d'indole mite divenne aggressivo come il donatore. Il problema può essere essenzialmente o interamente mentale. Ma come minimo è interessante il fatto che la Bibbia mette i reni in stretta relazione con le emozioni umane. - Si paragonino Geremia 17:10 e Rivelazione 2:23».

Cambiamento di personalità
(Svegliatevi! 22/3/1971, pag. 30).

Secondo una notizia che comparve in United Press International del 18 agosto 1970, la figlia di Philip Blaiberg disse che egli aveva subìto un completo cambiamento di personalità dopo l'operazione di trapianto cardiaco. Blaiberg fu uno dei primi a ricevere un cuore trapiantato. Sua figlia osservò: "Non so se furono le medicine o semplicemente il trapianto, ma egli era un uomo diverso".

A sostegno di questa strana teoria "scientifica" sul trapianto di personalità abbiamo anche un altro articolo de La Torre di Guardia del 15/8/1971, p. 486, che tra le altre cose affermava (il grassetto è aggiunto):

«È significativo che quelli che sono stati sottoposti a trapianto di cuore, quando i nervi che collegano il cuore al cervello sono tagliati, hanno gravi problemi emotivi dopo l'operazione. Il nuovo cuore è ancora in grado di funzionare da pompa, avendo la propria provvista d'energia e il proprio meccanismo sincronizzatore indipendente dal sistema nervoso generale per dare impulsi al muscolo cardiaco, ma proprio come ora esso risponde solo lentamente alle influenze esterne, a sua volta il cuore nuovo registra pochi, chiari fattori di motivazione sul cervello, se ne registra. Fino a che punto le estremità nervose del corpo e il nuovo cuore saranno in grado col tempo di stabilire qualche legame non è chiaro, ma non si può escludere che questo sia uno dei vari fattori che causano le gravi aberrazioni mentali e il disorientamento osservato dai medici in quelli che hanno subìto un trapianto di cuore. Questi pazienti hanno pompe per il loro sangue fornite da donatori, ma hanno ora tutti i fattori necessari per dire che hanno un "cuore"? Una cosa è certa, perdendo il loro proprio cuore, sono stati privati delle facoltà del "cuore" edificate in loro col passar degli anni e che contribuivano a renderli quello che erano in quanto alla personalità».

Quale Testimone di Geova avrebbe mai corso il rischio di vedersi privare della sua "personalità cristiana", accettando il trapianto del cuore di una persona "malvagia" e diventando quindi a sua volta - a causa del "trapianto di personalità" di cui parlava la Torre di Guardia - una persona "meritevole del giudizio avverso di Geova"? Dopo il 1980, anno in cui i trapianti sono stati permessi, ogni accenno a tali, a dir poco, stravaganti teorie, prive di qualsiasi sostegno scientifico, è sparito dalle pubblicazioni della Società. Anzi, una rivista provvide a sottolineare come fosse assurdo avere simili idee in merito al cuore letterale (grassetto aggiunto):
La Torre di Guardia del 1/6/1986, pag. 20.

«Gli antichi egizi credevano che il cuore fisico fosse la sede delle facoltà intellettuali e dei sentimenti. Pensavano anche che il cuore possedesse una volontà propria. I babilonesi dicevano che il cuore ospitasse sia l'intelligenza che l'amore. Secondo il filosofo greco Aristotele, il cuore era la sede dei sensi e la sfera d'attività dell'anima. Ma col passare del tempo e col crescere della conoscenza, queste concezioni vennero messe da parte. Infine si comprese cos'è effettivamente il cuore: una pompa che fa circolare il sangue in tutto il corpo».

Davvero paradossali queste osservazioni da parte della Torre di Guardia, dopo quello che aveva scritto solo pochi anni prima. I TdG, a causa della loro lettura fondamentalista di alcune scritture, condivisero queste assurde e concezioni - abbandonate da secoli dalla scienza - fino agli anni 70 del secolo scorso! E anche queste loro stravaganti teorie contribuirono ad indurre i fiduciosi TdG a rifiutare i trapianti, con le drammatiche conseguenze suesposte.

Paradossi della "verità progressiva"
Citazione dalle pagine 30 e 31 del libro
Movimenti Religiosi Alternativi
Effetti dell'adesione e motivi dell'abbandono
Sergio Pollina - Achille Aveta, Libreria Editrice Vaticana, 1998.

«In un'altra circostanza, quando l'Organizzazione geovista mutò la sua direttiva circa la liceità dei trapianti d'organo, la novità apparve dapprima nell'edizione inglese della rivista del 15 marzo del 1980, mentre in italiano si dovette attendere sino al 1° settembre di quello stesso anno. Dopo aver letto la nuova disposizione nell'edizione inglese della rivista [un "anziano" che conosceva l'inglese e che riceveva l'edizione in quella lingua della rivista] ne parlò al termine di un'adunanza di congregazione, ma la notizia suscitò una certa perplessità e, ancora una volta, diffidenza perché riusciva difficile credere che da un momento all'altro, dopo dodici anni di assoluto divieto, si potesse d'un tratto cambiare ogni cosa. Alcuni, addirittura, ipotizzarono che l'informatore non avesse tradotto bene dall'inglese e, ancora una volta, l'atteggiamento della maggioranza fu: "Anche se adesso le cose sono cambiate, è meglio che aspettiamo che sia l'Organizzazione a dircelo tramite la filiale e non tu".

[...]

Nell'ipotesi che due testimoni di Geova, uno di lingua italiana e uno di lingua inglese, avessero avuto contemporaneamente bisogno di un trapianto di cuore a giugno del 1980, il primo non avrebbe potuto accettarlo e sarebbe morto, perché la norma a quel tempo vigente in Italia era contraria ai trapianti, il secondo l'avrebbe accettato perché guidato dalla nuova norma già vigente nelle nazioni di lingua inglese e avrebbe avuto salva la vita».

Si veda anche la pagina
Cannibalismo e trapianti

[1] Quando la Società esprime il suo punto di vista, la sua interpretazione o le sue direttive, i TdG possono dire che "decidono personalmente" di aderire alle spiegazioni del Corpo Direttivo, ma questo non significa che sia possibile avere - senza subire per questo delle sanzioni - un comportamento difforme da tali decisioni. La Torre di Guardia del 15 marzo 1998 diceva a questo proposito: «Invece di dire: 'La Società insegna', molti Testimoni preferiscono usare espressioni come 'La Bibbia dice' o 'Ho compreso che la Bibbia insegna.' In questo modo mettono in chiaro che quella di accettare gli insegnamenti biblici è stata una loro decisione personale e inoltre evitano di dare l'impressione errata che i Testimoni subiscano in qualche modo i dettami di qualche setta religiosa» (il grassetto è aggiunto). Quindi gli insegnamenti della Società vengono generalmente considerati insegnamenti biblici. Questo senz'altro si può dire anche della proibizione dei trapianti: per tutti i TdG dell'epoca si trattava di una "legge di Dio" che non si poteva violare impunemente. Si potrebbe anche aggiungere, per illustrare ulteriormente il punto, che quando i TdG rifiutano il servizio militare/civile o decidono di non votare, generalmente dicono a chi li interpella in merito: "Si tratta di una mia decisione personale, presa secondo coscienza dopo aver esaminato attentamente le Scritture". Nel libro Proclamatori, pagine 673, 674, si legge a proposito del voto: «Chi non vota viene punito con multe, imprigionamento o peggio. Ma i testimoni di Geova sostengono il messianico Regno di Dio, che, come disse Gesù, "non fa parte di questo mondo". Perciò non partecipano agli affari politici delle nazioni di questo mondo. (Giov. 18:36) È una decisione personale; essi non impongono le loro idee ad altri» (grassetto aggiunto). Similmente, nella Torre di Guardia del 15/7/96, a proposito della "neutralità cristiana" (concetto che include per i TdG l'astensione dalla partecipazione alla vita politica e militare) si parla più volte di "decisioni personali": «Dio ci ha dotati del libero arbitrio, dandoci il privilegio e la responsabilità di prendere decisioni personali. ... Nondimeno, possiamo mantenere l’unità fra noi perché ci atteniamo alle leggi e ai princìpi biblici. Teniamo conto di essi quando dobbiamo prendere decisioni personali. ... Supponiamo che sorga una questione relativa alla neutralità. Possiamo prendere una decisione personale ragionata ricordando che ‘non facciamo parte del mondo’ e che ‘abbiamo fatto delle nostre spade vomeri’. ... Similmente, quando dobbiamo prendere una decisione personale riguardante i nostri rapporti con lo Stato, consideriamo ciò che dice la Bibbia circa il rendere "a Dio le cose di Dio", pur essendo sottoposti alle "autorità superiori" nelle questioni secolari. ... Sì, tenendo conto delle leggi e dei princìpi biblici quando dobbiamo prendere decisioni personali contribuiamo a mantenere l’unità cristiana» (p. 19, il grassetto è aggiunto). Tutte "decisioni personali", certo, ma questo non significa che chi vota o compie il servizio militare non venga sanzionato! (link) Torna al testo.

[2] Si noti che di fronte alla proposta inaspettata di donare il suo rene, il giovane menzionò immediatamente la legge di Dio, precisando che come testimone di Geova doveva conformarsi «a quello che dice la legge di Dio al riguardo». Dato che si parla del dovere di conformarsi alla legge di Dio, non si può certo dire che questa fosse una decisione liberamente lasciata alla coscienza del singolo: nessun TdG, infatti, può scegliere di non conformarsi a quella che viene ritenuta "legge di Dio" e rimanere, ciò nonostante, approvato dall'Organizzazione. Questa proposta lasciò il giovane evidentemente disorientato, da quello che si legge nel suo racconto: «Gli dissi che avrebbe ricevuto una franca ed esauriente risposta alla sua domanda dopo che avessimo considerato in famiglia ciò che dice la Parola di Dio al riguardo». Da queste parole si comprende che aveva cercato di dare una risposta - "dovevo conformarmi a quello che dice la legge di Dio al riguardo" - ma evidentemente non era stato così franco ed esauriente da convincere il chirurgo. Nel caso del rifiuto delle trasfusioni, infatti, i TdG sono subito pronti a citare vari versetti biblici che sosterrebbero la loro obiezione. Molto più difficile era riuscire a dimostrare con la Bibbia che i trapianti venivano proibiti dalla "legge di Dio". Ecco quindi che il ragazzo chiese di parlare con i genitori, così da avere anche il loro aiuto per dare una risposta più completa. E nella successiva risposta, questa famiglia di TdG fece riferimento al cannibalismo e alla Bibbia, citando "passi attinenti": «Più tardi, quel giorno, lo informammo del nostro atteggiamento biblico rispetto alla carne umana e al suo uso, citando dalla Parola di Dio passi attinenti ... la vita futura ... dipendeva dalla nostra ubbidienza ai principi di Dio esposti nelle Sacre Scritture». La risposta "franca ed esauriente", ottenuta con l'aiuto dei genitori, non poteva che essere una: accettare di donare il rene significava violare la legge di Dio ed usare tale organo in maniera contraria alla volontà del Creatore.





Io non ti chiedo niente, amico.
Ti ho solamente scritto che quando dalle tue altezze mi dedichi 30 secondi( evidentemente si, si vede che ti sto sulle croste) di scrivere qualcosa di tuo , che viene dalla tua testa( forse) e possibilmente meno chilometrico.
Invece vedo che continui coi copia/incolla.Deprimente.
Spero non mi sparerai. Sai di te mi fido poco.
Puoi andare su tdgonline( vedi a quanti siti faccio pubblicita?) e cercare negli articoli la voce trapianti. Se vuoi, senno' francamente non me ne frega niente.
Invece ti posto copio/incollo qualcosa relativa alla tua "parrocchia"( scusami se scrivo cosi'ma e' un modo di dire).
Speriamo che i moderatori facciano par-condicio. Per la conoscenza di tutti

 L’11 settembre 1982, il Ministro della Difesa Ariel Sharon, l’architetto dell’invasione libanese, annunciò che “2.000 terroristi” erano nascosti all’interno dei campi profughi palestinesi intorno a Beirut. Il 15 settembre, il giorno dopo l’assassinio del capo della milizia falangista, alleata di Israele, e del presidente libanese, Bashir Gemayel, l’esercito israeliano occupa la parte occidentale di Beirut, circondando e chiudendo i campi di Sabra e Shatila, abitati da civili libanesi e palestinesi. Intorno a mezzogiorno del 15 settembre 1982, una unità di circa 150 falangisti entra nel primo campo. Per quasi 40 ore i membri della falange violentano donne, uccidono e feriscono numerosi civili disarmati, per lo più bambini, donne e anziani all’interno del campo “circondato e sigillato” dagli israeliani. La stima delle vittime varia tra 700 (fonte israeliana) e 3.500. Le vittime e i sopravvissuti al massacro non hanno mai avuto un’inchiesta formale sull’accaduto, in quanto la Commissione israeliana d’inchiesta non aveva un mandato giuridico.

Segue una serie di foto in cui si vedono donne vecchi e bambini massacrati.
Medita amico mio, medita.
E se vuoi parliamo dei falangisti.
Ciao cecchino contro i tdg




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