FAO - Food and Agriculture Organization

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1x2x
00giovedì 1 dicembre 2005 11:08

FAO - Food and Agriculture Organization

FAO HEADQUARTERS
Viale delle Terme di Caracalla
00100 Rome, Italy
Telephone: (+39) 06 57051
Fax: (+39) 06 570 53152
Email: FAO-HQ@fao.org
Web: www.fao.org



Istituita nel 1945 ha sede a Roma dal 1951 ed è la più grande agenzia specializzata del sistema delle Nazioni Unite presente in Italia. La sua missione è quella di elevare i livelli nutrizionali, incrementare la produttività agricola, migliorare la condizione delle popolazioni rurali e contribuire alla crescita dell’economia mondiale. La FAO è l’agenzia guida per combattere la fame nel mondo, al servizio sia dei paesi industrializzati sia di quelli in via di sviluppo, e rappresenta il forum neutrale dove tutti i paesi del mondo si incontrano per discutere e negoziare politiche e accordi. Aiutare i questi paesi a migliorare le loro agricolture e in generale ad utilizzare al meglio le loro risorse per assicurare un livello di sussistenza buono per tutti è una delle priorità della Fao.

Nel 1999 la Conferenza degli Stati Membri ha approvato un Piano Strategico d’Azione per guidare il lavoro della Fao fino all’anno 2015, termine entro il quale si propone di dimezzare l’effetto della sottoalimentazione che colpisce circa 800 milioni di persone nel mondo.
Viviana.30
00mercoledì 9 aprile 2008 08:55
Re:
1x2x, 01/12/2005 11.08:


FAO - Food and Agriculture Organization

FAO HEADQUARTERS
Viale delle Terme di Caracalla
00100 Rome, Italy
Telephone: (+39) 06 57051
Fax: (+39) 06 570 53152
Email: FAO-HQ@fao.org
Web: www.fao.org



Istituita nel 1945 ha sede a Roma dal 1951 ed è la più grande agenzia specializzata del sistema delle Nazioni Unite presente in Italia. La sua missione è quella di elevare i livelli nutrizionali, incrementare la produttività agricola, migliorare la condizione delle popolazioni rurali e contribuire alla crescita dell’economia mondiale. La FAO è l’agenzia guida per combattere la fame nel mondo, al servizio sia dei paesi industrializzati sia di quelli in via di sviluppo, e rappresenta il forum neutrale dove tutti i paesi del mondo si incontrano per discutere e negoziare politiche e accordi. Aiutare i questi paesi a migliorare le loro agricolture e in generale ad utilizzare al meglio le loro risorse per assicurare un livello di sussistenza buono per tutti è una delle priorità della Fao.

Nel 1999 la Conferenza degli Stati Membri ha approvato un Piano Strategico d’Azione per guidare il lavoro della Fao fino all’anno 2015, termine entro il quale si propone di dimezzare l’effetto della sottoalimentazione che colpisce circa 800 milioni di persone nel mondo.



Ciao e ti ringrazio per questo post , proprio ieri sentivo in televisione la crescita dei costi per la produzione del grano e i suoi derivati , conseguenza aumento della pasta , farina ecc.ecc , questo mi fa ricordare come molti siano contro il vaticano per la sua influenza nella fao ..massimo organismo mondiale dove nel tuo post viene riproposto l'impegno nel tempo
Sotto gli occhi di tutti abbiamo il risultato , lasciando fare al mercato del guadagno e non a quello della solidarietà non si arriva a nulla proprio nulla che tristezza .. [SM=x511465]


presso
00martedì 3 giugno 2008 12:07
Roma, 3 giu. (Apcom) - La Chiesa cattolica fa "un appello fermo ed accorato, che rimane di grande attualità per quanti partecipano al vertice: 'dà da mangiare a colui che è moribondo per la fame, perché, se non gli avrai dato da mangiare, lo avrai ucciso'". Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, scandisce le parole scelte da Benedetto XVI, citando il 'Decretum gratiani', per rivolgersi ai leader mondiali riuniti a Roma all'Assemblea della Fao per fronteggiare la crisi alimentare mondiale. Benedetto XVI, nel messaggio letto alla Conferenza mondiale da Bertone, denuncia con forza come la mancanza solidarietà è la causa principale di fame, "Solo la tutela della persona consente di combattere la causa principale della fame, cioè quella chiusura dell'essere umano nei confronti dei propri simili che dissolve la solidarietà, giustifica i modelli di vita consumistici e disgrega il tessuto sociale, preservando, se non addirittura approfondendo, il solco di ingiusti equilibri e trascurando le più profonde esigenze del bene". "La grande sfida di oggi - chiede Benedetto Xvi ai governantio di tutto il mondo- è quella di globalizzare non solo gli interessi economici e commerciali, ma anche le attese di solidarietà, nel rispetto e nella valorizzazione nell'apporto di ogni componente umana". E dunque "occorre ribadire con forza che la fame e la malnutrizione sono inaccettabili in un mondo che in realtà dispone di livelli di produzione, di risorse e di conoscenze sufficienti per mettere fine a tali drammi ed alle loro conseguenze"

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