Giochi olimpici

Torino – Iniziative cristiane ai giochi olimpici
A chi entra in una chiesa a Torino e dintorni durante i XX giochi olimpici è offerto il vangelo di Marco, in formato tascabile, con il logo per Torino 2006, e stampato dalla Società Biblica in Italia (Sbi). Esso è proposto in sette lingue (perfino in giapponese), nella traduzione interconfessionale in lingua corrente della Bibbia, la cosiddetta Tilc.
“Lo scopo di quest’iniziativa è quello di dare alle chiese cristiane del territorio uno strumento per l’accoglienza dei visitatori che vogliano avere un momento di raccoglimento e riflessione”, ha spiegato Valdo Bertalot, segretario generale della Sbi. E aggiunge: “Quest’operazione editoriale è particolarmente significativa per la dimensione ecumenica che riveste: infatti è la prima volta che, di fronte a un evento sportivo ‘globale’ che si svolge in Italia, le chiese italiane si impegnano in un annuncio comune della Buona Notizia, presentando il vangelo secondo Marco ai visitatori che vengono da paesi e tradizioni religiose di tutto il mondo”. Per l’occasione sono state stampate 50mila copie destinate alle chiese della zona.
Giovedì 16 sera Torre Pellice, la “capitale” delle Valli valdesi, è stata illuminata dal fuoco del “Falò della libertà”. All’evento, che in particolare ricorda la concessione dei diritti civili ai valdesi da parte del re Carlo Alberto il 17 febbraio 1848, ha partecipato una numerosissima folla di valligiani e visitatori, italiani e stranieri, giornalisti e autorità, molti dei quali presenti già nel pomeriggio per visitare i siti storici del quartiere valdese.
La parola chiave della serata è stata “libertà”. Una libertà che, ha precisato il pastore di Torre Pellice, Claudio Pasquet, presentando la serata, “è piena solo quando comprende non solo la nostra ma anche quella degli altri” e che va “intesa nelle sue diverse accezioni: libertà di fede; libertà come diritto al lavoro e a una vita degna; libertà come democrazia e come possibilità di una vita non schiacciata dall’ingiustizia economica e dallo sfruttamento ecologico”.
Anche i giovani della chiesa avventista e del gruppo di volontari avventisti presenti durante i giochi olimpici a Torino hanno partecipato con entusiasmo all’appuntamento.
Sabato scorso, invece, oltre un migliaio di credenti al PalaRuffini ha vissuto l’indimenticabile giornata di “Evangelici insieme”, condividendo riflessioni, cultura e musica.
È stata prima di tutto una grande festa, una giornata degli evangelici e per gli evangelici torinesi che, con i giochi olimpici invernali, hanno trovato lo spunto per incontrarsi, conoscersi, confrontarsi e festeggiare: una festa cominciata al PalaRuffini già nel pomeriggio con una sessione culturale introdotta dal presidente del coordinamento, Giuseppe Platone, pastore della chiesa valdese di Torino, e continuata con gli interventi di Paolo Ricca (“Insieme nella Bibbia”), Domenico Maselli (“Insieme nella storia”) e Roberto Mazzeschi (“Insieme nella testimonianza”).
A scandire gli interventi degli oratori, il gruppo di lode diretto da Philip Woolley, i mimi proposti dai giovani della chiesa avventista, due brani francesi della più antica tradizione valligiana cantati dal coro della comunità valdese di Torino e alcuni pezzi interpretati dal Compassion Kids Choir. In platea, a fare da cornice, quaranta stand di altrettante opere e missioni evangeliche attive in Italia, presenti al PalaRuffini per raccontare la loro realtà e il loro impegno al servizio del Vangelo.
Il pomeriggio è intervenuta anche Mercedes Bresso, presidente della regione Piemonte, che ha dichiarato il suo sostegno alla proposta evangelica di segnalare al parlamento il 17 febbraio come giornata da dedicare alla festa delle libertà.
La comunità avventista, nei suoi locali di via Rosta, ha ospitato anche la Mostra della salute gestita dal “Gruppo SalutExpo”, volontari provenienti da ogni parte d’Italia, americani, romeni, svizzeri, austriaci, sudafricani, messicani, mauritani e di altre nazioni.