Ha senso il dibattito Atei contro Teisti?

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il.gabbiano
00sabato 18 marzo 2006 15:29
La prof denunciata dai genitori: «E’ atea»
Alla Media Robecchi
In sette l’accusano: «Così condiziona i ragazzi»
Lei replica: «Sono offesa e pronta a chiedere i danni»
di Lorella Glauco
:
VIGEVANO. Parlare di Dio in classe è come avventurarsi in un campo minato. Non esplodono bombe, ma esposti alla procura. Un gruppo che si definisce «di genitori cattolici» della media Robecchi scrive accusando un’insegnante di «avere più volte ribadito a lezione di essere atea».
:
La lettera è indirizzata al preside Lucio Sollima e, per conoscenza, al procuratore della Repubblica, al provveditore agli Studi, al consiglio d'istituto, alla Curia e alla stampa locale. Il testo, seguito da sette firme scritte a penna, ma di difficile decifrazione, chiama in causa l’insegnante di lettere del corso E, colpevole, secondo i genitori, «di atteggiamento alquanto grave e deontologicamente scorretto», in quanto «ha più volte ribadito, durante le sue lezioni, di essere atea e di non credere in Dio». I firmatari poi si rivolgono al preside: «Le rammentiamo che l'insegnante esprime a dei minori un concetto personale, condizionandoli, senza un contraddittorio, e non rispetta la pluralità delle idee e della cultura in generale, abusando e snaturando il concetto stesso di libertà di insegnamento. Per quanto espresso, riteniamo di dover denunciare il fatto alle autorità competenti per abuso della professione di insegnante e abuso ideologico continuato su minori».
L'altra campana è quella della professoressa, che ieri non aveva lezione ed è stata avvertita a casa dal preside. «Sono allibita, affranta e offesa — dice con un groppo in gola —. Dopo 21 anni di insegnamento, di professionalità mai messa in dubbio, fa male sentirsi accusati così, messi all'indice come se fossimo ai tempi dell'Inquisizione. Francamente non mi ricordo di avere pronunciato quelle frasi. Può essere capitato, magari avrò risposto ad una specifica domanda, ma niente di più e non ho mai offeso la sensibilità di nessuno». L'insegnante nega di avere mai professato convinzioni politiche o religiose con intenti impositivi o propagandistici. «Se sono atea? Diciamo che sono una persona che ha dei dubbi e posso avere espresso qualche dubbio sulla condotta della gerarchia ecclesiastica spiegando ai miei allievi la Riforma protestante e la Controriforma. Ma se si chiede a qualcuno se è ateo e risponde di sì commette un reato? E se dicessi che sono musulmana, mi manderebbero al rogo? Se vogliamo alzare un polverone, alziamolo, ma mi sento mortificata, vittima di una cattiveria gratuita che forse nasconde solo risentimenti personali». La professoressa è pronta ad avviare azioni legali. «Mi rivolgerò ad un avvocato — dice — e se i genitori non usciranno allo scoperto confrontandosi faccia a faccia chiederò i danni a tutti. Soffro di tachicardia e ipertensione e questa vicenda mi ha prostrata».
:::::::::::::::::::::::


Chiunque lo desideri può riportare questa notizia sul forum che vuole.

Giusto per dire A Seabiscuit, che non ha ancora risposto al quesito nell'altro thread, a chi altri sono indirizzati gli attacchi. jyhu

Saluti
il.gabbiano
00sabato 18 marzo 2006 15:33
L'inqusizione è ancora attuale
Manco a dirlo...avevo appena riportato sull'altro thread similare questa notizia:

"Ricostituzione dell’Inquisizione

CREAZIONE DI UNA NUOVA ASSOCIAZIONE
:
Dichiarazione alla Prefettura di Polizia di Parigi: Associazione per la ricostituzione dell’Inquisizione. Oggetto: ricostituire l’inquisizione che dovrà soprattutto distruggere gli scritti opposti alla dottrina cattolica e impedire la propagazione attraverso altri mezzi di questo genere d’idee, cosa che comporta, naturalmente, la lotta contro le eresie, le false religioni e ideologie. Data della fondazione dell’associazione: 17/09/1996. Se qualcuno avesse dei dubbi sulla costituzione di questa associazione, non ha che da rivolgersi a codesto indirizzo per accertarsene: Sede sociale: K.J.J. von Hirschfield, 2237225, rue de Charenton - Parigi."


Che dire a chi pensa che il medioevo inquisitorio sia cessato e si riempe la bocca di rispetto per la libertà di opinione e di parola?
benimussoo
00sabato 18 marzo 2006 16:50
Ciao Gabbiano lieta di conoscerti, sono Dana un insegnante, nella mia scuola siamo in 16, 14 atee, e 2 Cattoliche, credimi a volte nei collegi docenti, esse sono incredibilmente arroganti sulle scelte di una didattica libera, le trovo molto tradizionalmente ottuse, eppure dovrebbe essere al contrario noi cattoliche più ottuse e loro liberali...

La cosa incredibile è finalmente dopo anni lunghi di oppressione atea... siamo riusciti a fare per Natale il presepio e non il solito albero di natale!!!

Premetto non sono insegnate di religione...cmq sono del parere che deve essere difficile recitare il ruolo di ateo che essere cattolico o di un'altra religione!

Cmq, penso anche che è questione di numeri...immaginate se fossimo state 14 cattoliche e 2 atee???

Ciao Dana [SM=x511460]
il.gabbiano
00sabato 18 marzo 2006 19:56
Re:

Scritto da: benimussoo 18/03/2006 16.50


Premetto non sono insegnate di religione...cmq sono del parere che deve essere difficile recitare il ruolo di ateo che essere cattolico o di un'altra religione!

Cmq, penso anche che è questione di numeri...immaginate se fossimo state 14 cattoliche e 2 atee???

Ciao Dana [SM=x511460]




Cara Dana,

comprendo quello che tu dici e sono d'accordo con te che un pò di educazione e rispetto reciproci non sono mai di troppo.
Devo però dire che le questioni di cui tu parli sono di natura interpersonali, come quelle dei nostri politici in questi giorni.

Il caso da me menzionato, invece, attiene la libertà di pensiero, di parola e di credo...si tratta di libertà che potrebbero essere a rischio. Immagina un pò se in futuro tu non potrai più dire che sei cattolica, o semplicemente parlare del tuo credo per vederti, il giorno dopo, radiata da scuola.

Grazie per la tua accoglienza, che ricambio con simpatia e cordialità. fdetr

Il Gabbiano

[Modificato da mioooo 22/05/2007 14.45]

peraskov
00sabato 18 marzo 2006 21:37

Il caso da me menzionato, invece, attiene la libertà di pensiero, di parola e di credo...si tratta di libertà che potrebbero essere a rischio. Immagina un pò se in futuro tu non potrai più dire che sei cattolica, o semplicemente parlare del tuo credo per vederti, il giorno dopo, radiata da scuola.


Solo pochi giorni fa diversi quotidiani riportavano dei dati del genere: molte migliaia di cattolici uccisi ogni anno, solo per il fatto di essere cattolici. Uccisi, non vilipesi.
Non ho mai sentito di un ateo ucciso, ai giorni nostri, per essere ateo, né ovviamente vorrei mai sentirlo.
Fatti come quelli della scuola Robecchi vanno ovviamente stigmatizzati, ma usarli generalizzando per le solite campagne anticattoliche, dimostra grande pregiudizio e scarso senso della vergogna.
Quando sentirò finalmente uno di questi grandi amanti della propria libertà preoccuparsi anche della libertà degli odiati cattolici, sarà un gran bel giorno.

Ma deve ancora arrivare.
il.gabbiano
00sabato 18 marzo 2006 23:17
Re:

Scritto da: peraskov 18/03/2006 21.37

Fatti come quelli della scuola Robecchi vanno ovviamente stigmatizzati, ma usarli generalizzando per le solite campagne anticattoliche, dimostra grande pregiudizio e scarso senso della vergogna.
Quando sentirò finalmente uno di questi grandi amanti della propria libertà preoccuparsi anche della libertà degli odiati cattolici, sarà un gran bel giorno.

Ma deve ancora arrivare.




Intanto aggettivi dequalificanti e provocatori conservali cari per te a tuo uso e consumo.
In quanto a rendere atto delle persecuzioni sopportate dai cattolici ho scritto abbondantemente nel thread "contro i TdG, perchè ?". Prima di parlare cerca di girarti intorno, capirai meglio chi è pieno di pregiudizi, e, forse, ti servirà anche per essere meno banale.





peraskov
00sabato 18 marzo 2006 23:45

In quanto a rendere atto delle persecuzioni sopportate dai cattolici ho scritto abbondantemente nel thread "contro i TdG, perchè ?". Prima di parlare cerca di girarti intorno, capirai meglio chi è pieno di pregiudizi, e, forse, ti servirà anche per essere meno banale.


Il tuo intervento nel 3D "contro i tdg" l'ho letto, e non era affatto inteso alla difesa della libertà e della dignità altrui comunque, ma era strumentale e finalizzato all'accusa generica che sono sempre le religioni ad armare le mani assassine.
Questo tu scrivevi:

La violazione dei fondamentali diritti umani è di una diffusione sconcertante.
Quello che però più sconcerta è che quete violazioni avvengono per mano religiosa, in una reciproca lotta fratricida e nella più completa indifferenza per il calpestamento della dignità umana.



Quindi il tuo intento era tutt'altro che difendere la libertà di religione, era esattamente il contrario, coinvolgere tutte le religioni nel "calpestamento della dignità umana".

Dimenticando purtroppo che molte di queste vittime cattoliche vengono proprio da paesi atei, vedi Cina.

il.gabbiano
00domenica 19 marzo 2006 00:37
Re:

Scritto da: peraskov 18/03/2006 23.45

In quanto a rendere atto delle persecuzioni sopportate dai cattolici ho scritto abbondantemente nel thread "contro i TdG, perchè ?". Prima di parlare cerca di girarti intorno, capirai meglio chi è pieno di pregiudizi, e, forse, ti servirà anche per essere meno banale.


Il tuo intervento nel 3D "contro i tdg" l'ho letto, e non era affatto inteso alla difesa della libertà e della dignità altrui comunque, ma era strumentale e finalizzato all'accusa generica che sono sempre le religioni ad armare le mani assassine.
Questo tu scrivevi:

La violazione dei fondamentali diritti umani è di una diffusione sconcertante.
Quello che però più sconcerta è che quete violazioni avvengono per mano religiosa, in una reciproca lotta fratricida e nella più completa indifferenza per il calpestamento della dignità umana.



Quindi il tuo intento era tutt'altro che difendere la libertà di religione, era esattamente il contrario, coinvolgere tutte le religioni nel "calpestamento della dignità umana".

Dimenticando purtroppo che molte di queste vittime cattoliche vengono proprio da paesi atei, vedi Cina.





Hai voluto andare oltre ogni confine, spregiudicatamente, facendoti interprete (ma voi siete esperti di esegesi) delle intenzioni altrui, senza pudore.
Visto che a me addebiti dichiariazioni di così ampio raggio (in realtà avrei voluto tanto escludere le religioni dalla colpa di violare i fondamentali diritti umani, purtroppo vi sono coinvolte, nonostante tutto, fino al collo) e visto che avanzi una problematica che io non intendevo porre nel modo che tu l'hai posta,
ti chiedo, considerato che le religioni nel mondo inglobano al loro interno diversi miliardi esseri umani, chi è il respondabile
di lotte fratricide, guerre, disordini ed attentati.
Se fosse dipeso unicamente dalla religione a quest'ora si sarebbe già dato il via alle crociate contro i barbari nemici, mentre che dovere delle religioni dovrebbe essere il ristabilimento della pace.

Tengo a precisare che il sottoscritto ha inteso parlare di violazione dei diritti dei singoli credenti da parte delle religioni organizzate, fino a giungere a lotte fratricide (dobbiamo fare esempi?).
Il mio obiettivo è stato, in tutto il thread, la difesa del più debole, che è il singolo credente. Le istituzioni religiose sono ben corazzate, per ora, e sanno difendere i propri diritti, i propri privilegi, ed il proprio potere... a dispetto di chiunque.

In quanto agli atei stesso discorso. Non difendo ideologie atee, che, come le religioni, possono arrecare danni, sofferenze e guerre, ma tento di spendere qualche parola a favore dei singoli atei allorchè i loro diritti sono calpestati sull'onda dell'indifferenza di moltissimi religiosi, come spesso avviene.

Dici che hai letto, ma non hai capito un'acca! Hai solo capito che è il momento di dar man forte al concetto di inquisizione.
Altro che amore del prossimo e capacità di porgere l'altra guancia.
Il tuo è un cristianesimo (ma sei in buona compagnia) a due facce. Troppo comodo, troppo facile. Spiacente.




[Modificato da il.gabbiano 19/03/2006 0.38]

peraskov
00domenica 19 marzo 2006 08:37
Il tuo intervento, caro Gabbiano, era scontato, ti conosco, avrei potuto scrivere in anticipo tutte le parole che poi hai detto, compreso il significativo passaggio dal "tu" al "voi".
Sei l'ennesimo libero pensatore che ritiene di parlare dal pulpito, e che ama così tanto il libero pensiero da essere pronto ad eliminare tutti quelli che, a suo insindacabile giudizio, lo ostacolano.

Buon proseguimento, mon ami, mon frère.
il.gabbiano
00domenica 19 marzo 2006 16:38
Re:

Scritto da: peraskov 19/03/2006 8.37
Il tuo intervento, caro Gabbiano, era scontato, ti conosco, avrei potuto scrivere in anticipo tutte le parole che poi hai detto, compreso il significativo passaggio dal "tu" al "voi".
Sei l'ennesimo libero pensatore che ritiene di parlare dal pulpito, e che ama così tanto il libero pensiero da essere pronto ad eliminare tutti quelli che, a suo insindacabile giudizio, lo ostacolano.

Buon proseguimento, mon ami, mon frère.




Cavolate...sei distante. Hai solo ostacolato te stesso ed il presunto senso della libertà tua ed altrui...
Buon proseguimento a te, verso una tua maggiore libertà di pensiero e di parola e verso il rispetto ed il riconoscimento delle libertà e dei diritti altrui. C'è n'è tanto bisogno...non lasciarti irretire da venditori di illusioni e dai propagandisti d'una pace da ottenere, costi quel che costi, con la guerra alle libertà altrui...c'è già tanta sofferenza.

Spero che cessi questa diatriba di natura personale e che allarghi i tuoi interessi al senso di libertà di tutti.

E' "mon ami, mon frère" chi, ponendo un limite alle sue libertà ed ai suoi diritti, rispetta le mie libertà ed i miei diritti.




benimussoo
00lunedì 20 marzo 2006 17:47
Mi trovo con il ragionamento di Peraskov, quando dice che nessuno parla mai delle vittime dei Cattolici Cristiani, che ultimamente sono sempre più perseguitati...ma nessuno ne parla mi chiedo anche il perchè?

Forse troppo egoismo a coltivare il proprio orticello ...o troppa fatica a pensare di aiutare queste vittime?

Ecco allora, di quale libertà si parla? Piuttosto penso che ci sia mancanza di ascolto verso i dolori spirituali e psicologici degli altri...Mi chiedo confronto liberale, ardue parole..ma sento da parte sia di Gabbiano e di Peraskov, che il vostro confronto sia elettrico...spero di sbagliarmi...sono stata via per un intervento al ginocchio, come al solito mi son persa qualcosa!!! Ciao Dana [SM=x511460]
il.gabbiano
00lunedì 20 marzo 2006 18:12
Re:

Scritto da: benimussoo 20/03/2006 17.47
Mi trovo con il ragionamento di Peraskov, quando dice che nessuno parla mai delle vittime dei Cattolici Cristiani, che ultimamente sono sempre più perseguitati...ma nessuno ne parla mi chiedo anche il perchè?

Forse troppo egoismo a coltivare il proprio orticello ...o troppa fatica a pensare di aiutare queste vittime?

Ecco allora, di quale libertà si parla? Piuttosto penso che ci sia mancanza di ascolto verso i dolori spirituali e psicologici degli altri...Mi chiedo confronto liberale, ardue parole..ma sento da parte sia di Gabbiano e di Peraskov, che il vostro confronto sia elettrico...spero di sbagliarmi...sono stata via per un intervento al ginocchio, come al solito mi son persa qualcosa!!! Ciao Dana [SM=x511460]



Cara Dana,

nell'altro 3d, analogo a questo, ho parlato di vittime cattoliche, ma evidentemente ti è sfuggito o non hai ancora avuto tempo di leggerlo, come penso.
Mi spiace per il tuo ginocchio e spero e ti auguro una pronta e totale guarigione.
Io non ho affrontato il problema dal punto di vista degli attacchi ad personam, ma dal punto di vista della violazione dei fondamentali diritti umani, indipendente da chi sia a violarli.
Sappi che mi occupo, in altro fourm, anche dei diritti delle migliaia e migliaia di donne che vengono violate nella loro dignità dai loro stessi compagni e da molti familiari stretti.
Quasi tutte queste donne sono cattoliche...perciò.

Tanti cari saluti

Il Gabbiano


il.gabbiano
00mercoledì 22 marzo 2006 13:04
Solo per portare all'attenzione di Febe, Sandra e Seabiscuit, e chiunque altro voglia esprimersi, questo thread e chiedere che ne pensano di questo tentativo di violare i diritti dell'insegnante, di cui al primo post, che invito a leggere.

Il Gabbiano

[Modificato da il.gabbiano 22/03/2006 13.06]

il.gabbiano
00mercoledì 22 marzo 2006 13:51

Sono Atea. Censurare il proprio ateismo a scuola
Esprimo tutta la mia solidarietà alla collega denunciata
di Marcella Boccia

:Testimonianza
:
“Maestra, io sono ateo” – esclamò un giorno un mio alunno di 11 anni.
“Non voglio fare l’ora di religione!” - aggiunse.
“Come mai non hai deciso per l’ora alternativa, all’inizio dell’anno?” – chiesi io, curiosa.
“Mia nonna si sarebbe arrabbiata!” – fu la risposta.
Quello fu il primo episodio in cui, nella mia classe, una quinta elementare si usò il termine “ateismo”. Più volte, da allora, i miei alunni, con i quali discutiamo di qualunque soggetto, mi chiesero se fossi atea, o buddista. Mai ho espresso la mia personale opinione sull’argomento, limitandomi ad insegnar loro la tolleranza e la ricchezza delle diversità.
Il nostro corso di convivenza civile più volte è stato messo in discussione da colleghi e genitori, a causa del comportamento degli alunni, che si sono “erroneamente” convinti, a causa delle mie lezioni, della loro libertà di opinione e di espressione, ed usano scrivere lettere di protesta contro insegnanti “un tantino rigidi”.
Lo scorso novembre, mio primo mese d’insegnamento nella scuola in questione, fui richiamata dal preside, urlante, perché ero stata denunciata da una coppia di genitori.
“Non si fa politica a scuola!”.
L’eresia era aver “costretto” dei poveri bambini indifesi a disegnare, come copertina del quaderno di convivenza civile, una bandiera arcobaleno…
Per tutta risposta, i genitori della bambina le avevano strappato la pagina (i genitori non possono intervenire materialmente sui quaderni, semmai segnalare all’insegnante la loro opinione) e l’avevano costretta a disegnare una bandiera tedesca.
Dov’è, dunque, la collaborazione tra insegnanti e genitori nell’educazione dei fanciulli?
Siamo sul piede di guerra…
Sono testimone dell’atmosfera che si vive ogni giorno a scuola: i colleghi sono preoccupati di ricevere una denuncia da un momento all’altro, perché la legge sulla privacy stabilisce che non si può riportare nei lavori scolastici argomenti che riguardino la famiglia.
I classici temi su “i tuoi genitori, i nonni, gli amici”, ecc. sono “illegali”, si rischia la denuncia.
I miei alunni, pertanto, sanno perfettamente cosa sia l’Unione Europea, l’Onu, gli organismi sopranazionali, ma mai si è toccato l‘argomento “famiglia”. Solo una volta, spiegando cosa fosse un referendum, espressi la mia personale opinione su quanto fosse stato importante che nel 1974 si decise di dar la possibilità ai loro genitori di divorziare, visto che il 99% dei miei alunni vivono tra casa di mamma e casa di papà.
Che io sia favorevole al divorzio non ha infastidito, perciò, i loro genitori, ma che sia pacifista sì.
Allora mi domando: e se sapessero che sono atea?
Ho vissuto giorni di tensione dopo aver raccontato in classe l’episodio, a tratti divertente, del mio matrimonio indù celebrato in India. Erano curiosi di saperne di più di questo ex marito indiano, di carnagione scura, che faceva il docente universitario. Loro credevano che in India vi fossero solo capanne di terra battuta…
Mi aspettavo polemiche da parte dei genitori. Per fortuna non sono ancora arrivate, ma… diamo tempo al tempo…
Lo stesso alunno, il poeta della classe, ha espresso, in un’altra occasione, il desiderio di non avere il crocifisso in classe.
“Non lo voglio!” – esclamò, con decisione.
Un forte desiderio di prendere quel crocifisso e riporlo in archivio, coi vecchi libri di religione che nessuno legge, invase tutto il mio corpo.
Mi sono sentita una codarda a dover rispondere: “Purtroppo non posso decidere se tenere o non tenere il crocifisso in questa classe”.
Cosa avrei dovuto rispondere? Forse che il crocifisso deve star lì perché è obbligatorio essere cattolici altrimenti si viene accusati di eresia? Certo, non si rischia il rogo, ma un processo in tribunale è anche peggio. Perché quando c’è una denuncia e si prosegue con contro-denunce per diffamazione, si scatena un meccanismo che non ha fine… E chi ne ha voglia?
Sono stata costretta a confidare nell’orecchio del mio alunno: “Anch’io sono atea, ma non dirlo a nessuno!”.
Perché?
Perché mai un giorno insegno che la nostra Costituzione sancisce l’uguaglianza tra individui di differente sesso, razza, opinione, credo religioso, ed il giorno dopo devo censurare il mio ateismo?

Marcella Boccia, Premio per la Pace 2005

posta@marcellaboccia.it
spirito!libero
00venerdì 16 giugno 2006 21:54
Attenzione a chi ha fede......meno male che non siamo fideisti. ftrytry
il.gabbiano
00venerdì 16 giugno 2006 22:23
Caro Andrea, sono in diversi a fare apologia di un cristianesimo che non conosciamo, per cui cito, per quanti si dicono cristiani, ma che, evidentemente, o non conoscono o hanno dimenticato il messaggio del Maestro, e si lasciano andare a cadute di stile nei confronti del prossimo, cadute che non hanno nulla in comune con il cristianesimo (forse si è trattato di un momento di distrazione... qualche spiegazione la dovrebbero):


1Pt. 2:21-23:

"A questo infatti siete stati chiamati, poiché anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia."


"Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite.


Mt. 5:43-48

"Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico;
ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori,
perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste."

"Ama il prossimo tuo come te stesso", disse il Maestro, è rappresentativo di tutta la legge.

(il grassetto è mio)


Tanti saluti

Il Gabbiano

spirito!libero
00sabato 17 giugno 2006 20:44
Re:

Written by: il.gabbiano 16/06/2006 22.23
"Ama il prossimo tuo come te stesso", disse il Maestro, è rappresentativo di tutta la legge.


Il Gabbiano




Conordo ! [SM=g28002] [SM=g28002]
ShivaBhakta
00lunedì 19 giugno 2006 18:24
Salve a tutti.
Anche se io e tutti gli altri foristi siamo di diverse religioni,c'è una domanda che vorrei fare.
In passato io partecipavo ad un forum che purtroppo non esiste più.Non ricordo se l'indirizzo esatto fosse www.mondoscuola.com/ o www.mondoscuola.org/ o www.mondoscuola.it/
Adesso in nessuno dei seguenti link troverete dei forum.Se non sbaglio qui su Agape c'è la regola di non dover dare indirizzi di altri forum.In nessun modo sto violando tale regola.
Nel forum di Mondoscuola dibattevo con un ateo di nick Bowman.
Vedevo anche altri dibattiti teisti contro atei.
E anche qui su Agape vedo succedere simili cose.Ho visto per esperienza mia ed altrui che mai si riesce a convertire un materialista alla spiritualità.
Premetto che con questa domanda non ho alcuna intenzione di mancare di rispetto agli atei,non è una domanda provocatoria.
La domanda:in fin dei conti i dibattiti atei contro teisti sono solo tempo sprecato?Si tratta solamente di dibattiti fini a sè stessi che non portano a nulla?

Cordiali saluti.
spirito!libero
00lunedì 19 giugno 2006 22:19
Bella domanda.

Io credo che la questione vada certamente affrontata poichè, dal momento che per affrontare scelte fondamentali per la vita del'uomo, viene tirato in ballo sempre Dio o meglio la sua volontà, allora il problema diventa di rilevanza primaria.

Se atei e teisti si tenessero le proprie convinzioni senza che queste interferissero nelle sopracitate decisioni allora il problema non esisterebbe nemmeno. Qualunque sociologo però ci direbbe immediatamente che questa è una pia illusione, ne consegue che il dibattito tra teisti e atei influenza non poco la nostra vita quotidiana.

Questioni come l'aborto, l'eutanasia, i costumi sessuali, la privazione delle libertà individuali, ecc... entrano prepotentemente e inesorabilmente nel dibattito sull'esistenza di un essere superiore e sulla conoscenza della sua volontà.

Quindi, a mio avviso, la domanda è: fino a che punto le convinzioni dell'una o dell'altra parte possono influenzare il legislatore nell'emanare norme che regolano materie così delicate ?

saluti
Andrea
ShivaBhakta
00martedì 20 giugno 2006 17:05
Re:

Written by: spirito!libero 19/06/2006 22.19


Quindi, a mio avviso, la domanda è: fino a che punto le convinzioni dell'una o dell'altra parte possono influenzare il legislatore nell'emanare norme che regolano materie così delicate ?



Scusa,ma non ho capito bene la tua domanda.Di quale legislatore stai parlando?Ti riferisci al tipico discorso del dover distinguire fra morale e religione?

Saluti
Orlando.
spirito!libero
00martedì 20 giugno 2006 21:04
Per legislatore si intendono, nel linguaggio giurisprudenziale, gli organi dello stato preposti alla stesura delle norme giuridiche.

Pongo un esempio pratico in modo da farmi meglio comprendere.

Eutanasia (cito l'argomento a puro titolo esemplificativo, non vorrei aprire un dibattito specifico in questo 3d), intendendosi per essa la possibilità di decidere consapevolemente di porre fine alle proprie sofferenze a seguito di un destino ineluttabile e nel caso, ovviamente, che si abbia la piena capacità di intedere e di volere.

Il dibattito che scaturirebbe da una proposta di legge del genere, vedrebbe sicuramente contrapposti due schieramenti: l'uno fonderebbe principalmente la propria ragione nella fede in un Dio creatore, unico ente preposto a donare e togliere la vita; l'altro, invece, argomenterebbe utilizzando unicamente gli elementi noti della ragione, della scienza e dell'etica condivisa, ponendo come unico principio ultimo la libera volontà del soggetto.

Quanto sopra per dimostrare come i dibattiti apparentemente astratti di atei e teisti, abbianoo invece pieno riscontro nella nostra vita quotidiana ed esattamente negli ambiti più importanti di quest'ultima.

saluti
Andrea


ShivaBhakta
00mercoledì 21 giugno 2006 17:53
Re:

Written by: spirito!libero 19/06/2006 22.19

Questioni come l'aborto, l'eutanasia, i costumi sessuali, la privazione delle libertà individuali, ecc... entrano prepotentemente e inesorabilmente nel dibattito sull'esistenza di un essere superiore e sulla conoscenza della sua volontà.

Quindi, a mio avviso, la domanda è: fino a che punto le convinzioni dell'una o dell'altra parte possono influenzare il legislatore nell'emanare norme che regolano materie così delicate ?



Ti ringrazio per la spiegazione.Ti dirò una cosa.Se hai già letto i miei post saprai già quali sono i costumi sessuali nello Sri Vaishnavismo,la religione che io professo.
1)Sesso solo dopo il matrimonio.
2)Regola non scritta del sesso solo per scopi procreativi.
3)Sesso solo se si è sicuri di poteri allevare spiritualmente i figli.
4)Sesso solo fra coniugi.Quindi è vietato l'adulterio.

Date le mie convinzioni religiose sono contrario all'uso dei preservativi,contraccettivi ecc poichè li considero una minaccia che mina il rispetto delle regola n.2.Cioè data la consapevolezza di poter rapporti sessuali senza che da ciò nascano figli è un ottimo incentivo per avere frequenti rapporti sessuali.
Tuttavia queste considerazioni le faccio solamente dal punto di vista delle mie credenza religiose.Estendo tali considerazioni solo a persone della mia stessa fede.E' una cosa normale che fra persone della medesima religione si critichi chi non rispetta il "regolamento". [SM=g27987]
Però sarebbe sbagliatissmo se io criticassi delle persone non-Sri Vaishnava che hanno quella che si chiama una normale vita sessuale e anche prima del matrimonio.
Ammettiamo che si facesse la seguente proposta di legge:
Abolire la vendita di preservativi,contraccettivi ecc e renderli illegali.
Forse ti sorprenderà sapere che io sarei assolutamente contrario a tale legge poichè nel mondo non tutte le persone professano la mia stessa religione.Per esempio la religione Wicca non ha nessuna regola sulla sessualità:niente proibizione di sesso matrimoniale,omosessualità ecc.
Non sarebbe giusto che io limitassi la libertà di altri,anche persone della mia stessa religione che volessero consapevolmente usare preservativi ecc per violare il "regolamento" sul sesso.Forse qualcuno potrà pensare che tali regole siano di poco conto nello Sri Vaishnavismo.E per questo non mi interesserebbe favorire una legislazione che permette la vendita di preservativ,anticoncezionali,ecc.Ebbene non è così.A questo punto dovrò nuovamente improvvisarmi teologo Sri vaishnava per far capire quanto nello Sri Vaishnavismo sia estremamente grave il violare la regola del sesso solo dopo il matrimonio.
Nelle scritture indù,è detto che una jiva (anima) che ha commesso dei peccati durante la sua incarnazione e non li ha espiati succede la seguente cosa:delle creature chiamati Yamaduta prendono il corpo sottile (per intenderci è qualcosa di simile a quello che oggi viene chiamato "corpo astrale") dell'anima peccatrice e la portano su un pianeta chiamato Pitraloka.

Il re di questo pianeta si chiama Yamaraja,chiamato semplicemete anche Yama.
Il nome sanscrito Yamaraja si traduce re della morte.
I corpi sottili dei peccatori vengono portati di fronte a Yamaraja,l'elegante personaggio seduto sul trono a sinistra della seguente immagine.Si noti che gli Yamaduta sono i servitori di Yamaraja


Nella religione indù Yamaraja è colui che giudica i peccatori,qualcosa di simile all'Ade-Plutone della mitologia greca.Yamaraja ha un "segratario" di nome Citragupta.Dopo che Citragupta ha letto quali sono le azioni (tenute scritte in un libro chiamato Agrasamdhana) dell'anima peccatrice,Yamaraja dà a quell'anima una giusta sentenza.
Per questa suo ruola di giudice Yamaraja è chiamato anche Dharmaraja che si traduce in italiano re della giustizia.
Dopo essere stata giudicata l'anima viene mandata in uno dei pianeti infernali chiamati Naraka-loka.Qui le anime peccaminose vengono torturate dagli Yamaduta,i servitori di Yamaraja.

E' scritto che ci sono centinaia e migliaia di pianti Naraka-loka.E per ovvi motivi non sono tutti descritti nelle scritture indù.
Nel Bhagavata Purana,chiamato anche Srimad Bhagavatam o Srimad Bhagavata Purana,una delle più importanti scritture indù vengono elencati e descritti 28 pianeti infernali.Per essere precisi in Bhagavata Purana,Canto 5,Capitolo 26.

I versi riguardano il presente topic sono il 20 e il 21.
20.Ogni persona,sia uomo o donna,che in questa vita si avvicina ad un inappropriato [membro del sesso opposto] nel suo dopo vita sarà picchiato da fruste e forzato ad abbracciare un'immagine di ferro molto calda dalla fomma di uomo essendo una donna o dalla fomma di una donna essendo un uomo.

Questo pianeta infernale si chiama Taptasûrmi e si traduce la stuatua di ferro rosso calda.

21.Chiunque in questa vita molto indiscriminatamente ha rapporti sessuali nel suo dopo vita sarà nell'inferno di Vajrakanthaka-s'âlmalî [albero di cotone con spine come fulmini] dove verrà tirato sulle spine.

Ho scritto tutto questo per dimostrare come sebbene è lecito che uno sia fedelissimo alla propria religione non è lecito pretendere che anche gli altri accattino di seguire le sue stesse regole.
Per esempio non potrei mai approvare una legislazione che vietasse il sesso pre-matrimoniale o,come già detto prima,il commercio legale di preservativi e anti-concezionali.
Leggendo qua e là in internet ho notato che purtroppo ci sono persone religiose che vorrebbero che tutti seguissero le loro stesse regole.

Cordiali saluti.
















spirito!libero
00mercoledì 21 giugno 2006 18:40
"Per esempio non potrei mai approvare una legislazione che vietasse il sesso pre-matrimoniale o,come già detto prima,il commercio legale di preservativi e anti-concezionali. "

Concordo pienamente ! E' questo ciò che io chiamo apertura mentale e apertura al dialogo. Il relativismo di cui parlavo e di cui mi faccio portavoce sostiene esattamente queste tesi.

"Leggendo qua e là in internet ho notato che purtroppo ci sono persone religiose che vorrebbero che tutti seguissero le loro stesse regole. "

Di contro, costoro, non sono altro che asoslutisti. Persone che desiderano imporre le proprie concezioni religiose, fondate unicamente su una presunta rivelazione o peggio sull'interpretazione soggettiva di essa, agli altri, anche a gente di altre fedi o atei.

Il cielo ci scampi dai fideismi, dai fanatismi e dagli assolutismi.

saluti
Andrea
benimussoo
00giovedì 22 giugno 2006 18:17
Io credo che la società religiosa abia molte remore nei confronti degli atei , perchè a detta di molti crea quella corrente detta relativismo che fa un concordato con i fedeli delle religioni , si credici ma non troppo .. [SM=x511460]
spirito!libero
00giovedì 22 giugno 2006 21:18
L'atteggiamento relativista in campo etico e religioso è l'unica speranza di questa fanatica umanità.


Andrea
ShivaBhakta
00martedì 27 giugno 2006 17:18
Re:

Written by: ShivaBhakta 19/06/2006 18.24
Premetto che con questa domanda non ho alcuna intenzione di mancare di rispetto agli atei,non è una domanda provocatoria.
La domanda:in fin dei conti i dibattiti atei contro teisti sono solo tempo sprecato?Si tratta solamente di dibattiti fini a sè stessi che non portano a nulla?



Nel thread Satana il creatore delle religioni non cristiane?Che squallida idea!!!,Andrea (spirito!libero) ha scritto:A proposito del paranormale, Clint non vuole capire che quello che mi limito a dire è che NON esistono prove di nessun genere della sua esistenza. Ognuno poi, per fede, può credere a ciò che gli pare.


Ciò che Andrea ha scritto,sia in quel 3d che in questo,è giusto e da me pienamente approvato.
L'esistenza o meno di Dio può avere un'impatto davvero rilevante sulla vita quotidiana.
Comunque il credere che ciò i testi sacri di una religione dicono siano cose vere è generalmente un atto di fede.E non c'è verso di far credere tali cose ad altri.
Per esempio in quanto vaishnava (devoto di Vishnu) e quindi seguace delle scritture indù/vaishnava (come ad esempio il Ramayana) credo nei tempi che gli studiosi chiamano preistorici esisteva una razza sovrumana (superiori agli esseri umani in forza e capacità) di esseri chiamati Rakshasa i quali ebbero un re di nome Ravana,un possente essere umanoide con venti braccia e dieci teste!




E' ovvio che credere in tali cosa può essere solo un atto di fede e certamente non devo aspettarmi un risultato brillante con un ateo nel dibattere sull'esistenza di Ravana. [SM=g27987]
ytytty

Saluti
Orlando
@tiskio@
00mercoledì 28 giugno 2006 16:41
Re:

Written by: spirito!libero 22/06/2006 21.18
L'atteggiamento relativista in campo etico e religioso è l'unica speranza di questa fanatica umanità.
Andrea



Ciao Spirito , volevo soffermarmi su questo io non credo anzi secondo me è all'opposto , il relativismo e la non voglia di dialogo , io vedo in questo forum mi perdonino tutti , una grande voglia di parlare , ma quando si entra nel vivo delle discussioni molti si tirano indietro e come se ci fosse la paura di dialogare , di stringere i denti di arrabbbiarsi per una pace vera serenz acostruttiva
un esempio se io e te , discutiamo su una questione religiosa , partendoi da preupposti costruttivi sicuramente arriveremo ad un punto dove uno dei due può cedere e adattarsi all'altro , ma può anche succedere che ognuno resti nelle sue idee , ma non fa nulla , però questo deve essere un punto dove io dico secondo me è giusto cosi , e con questo ti dico come la penso e ti dimostro la mia serietà , ma ti rispetto e ti vorro bene come persona o essere umano ...l'importante è che tu sappia come3 la penso senza ma e senza se [SM=x511457]
Squarepusher
00giovedì 29 giugno 2006 02:36
Che barba
Se stessi ad ascoltare le accuse che vi lanciate, crederei che questo sia un forum di fascisti, dittatori rossi e stragisti.
Al posto di sparare cannonate, potreste semplicemente leggere l'articolo e commentarlo. Commentarlo, non mitragliare contro gli altri commmentatori. Bell'esempio di misericordia cattolica e apertura mentale illuminista. Voltaire e Mr. Jesus vi bacchetterebbero le dita.

Qua abbiamo dei genitori che, per motivi che noi non conosciamo, mettono alla berlina una professoressa cammuffando le loro proteste con la scusa della religione. Io ho avuto maestre/professoresse cattoliche, atee, comuniste, liberali, repubblicane e democristiane. Nessuna di loro mi ha mai "instradato" verso un ideologia, anche perché ormai nessuno studente si lascia influenzare da un "role-model" che non reputa tale. Eminem ha molto più appeal, diciamo.
Nessuno si è mai lamentato delle maestre/professoresse, se non quando in qualche modo davano fastidio ai genitori per problemi di voti. Allora fioccavano le accuse di "molestie", di "ideologia", di "religione". Cavolate.
C'entrano poco i massimi sistemi. L'Inquisizione. L'Aggressione Anticattolica.

Seguite la traccia dei soldi e sbaglierete raramente, anche quando i "soldi" sono una cosa molto più miserabile come i voti scolastici oppure una puerile difesa dei propri figli, magari in torto.

E se proprio fossero tutti in buona fede (e la prof fosse un atea militante), vorrei ricordarvi che viviamo in una nazione che segue alcuni stupidi canovacci scritti da sia da vecchietti cattolici che "de sinistra", sul genere:

Art. 3.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.




Squarepusher
00giovedì 29 giugno 2006 02:42
Re:

Written by: benimussoo 22/06/2006 18.17
Io credo che la società religiosa abia molte remore nei confronti degli atei , perchè a detta di molti crea quella corrente detta relativismo che fa un concordato con i fedeli delle religioni , si credici ma non troppo .. [SM=x511460]



Basta non confondere il relativismo morale ("ognuno fa un pò il cavolo che gli pare, chi se ne frega") con il relativismo culturale ("rispetto tutte le opinioni e mi confronto con esse per raggiungere insieme il meglio per i miei cittadini")...
Vedrai che tutte le remore spariscono.
Squarepusher
00giovedì 29 giugno 2006 02:59
I dibattiti Credenti VS Liberi non sono tempo sprecato. Io considero la religione un metodo di comunicazione, come il cinema o la letteratura. E' un metodo antico per trasmettere verità (scienza?) scoperte nell'antichità o nell'epoca moderna (se accettiamo il fatto che Dio è "tutto ciò anche noi ancora non conosciamo").
Quindi ben venga. Io, che non ho alcun interesse nella querelle "Dio esiste oppure no" (la mia risposta è: non importa se esite un Dio, importa quello che fai), ho trovato nei testi religiosi e parareligiosi tantissimi spunti di riflessione sulla vita.
Quindi ben vengano i dialoghi tra Pervertiti Atei e Bigotti Credenti. Ognuno a modo suo, giovano a tutti.
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