Non mi riferivo al rapporto tra religione e politica, di cui si parla in altri post, ma alle caratteristiche "religiose" di alcune forme politiche.
Provo ad aggiungere qualcosa, sebbene il discorso sia lungo.
Il comunismo è stato in passato una ideologia contrapposta alla religione; tuttavia esso stesso con i suoi riti, le sue liturgie, le sue parate, le sue statue, i suoi "santi" si è posto come una sorta di culto religioso. Allo stesso tempo la religione popolare era vista come nemico, con la chiusura forzate di luoghi di culto e la persecuzione non solo del clero ma anche dei semplici credenti, come se essa fosse uno dei naturali antagonisti del comunismo. Gli stessi "credenti" comunisti, alla caduta del comunismo hanno subito una crisi che ha portato alcuni al suicidio, mentre nel contempo tra la popolazione comune si risvegliava potentemente il senso religioso tradizionale o si insinuavano le nuove religioni venute dall'estero (tdGeova, evangelici, ecc.).
Al riguardo, è molto interessante leggere il reportage di Tiziano Terzani in Unione Sovietica ("Buonanotte signor Lenin").
Per mia esperienza di ex tdGeova, posso dire di aver sostituito per un certo tempo il vecchio culto, con una militanza in un partito dell'estrema sinistra.
L'attuale evoluzione dell'ideologia comunista (almeno in Italia), ha fatto in modo che alcune delle suddette caratteristiche si siano perse, ma noto che spesso nei militanti rimane la tradizionale ostilità verso le religioni popolari e in alcuni casi verso la stessa figura di Gesù, o il suo accostamento a figure come Che Guevara, ecc.
Perciò, a mio avviso, la militanza comunista si può configurare come una sorta di "fede" religiosa.
Il fascismo (su cui in realtà non sono molto ferrato), trae le sue origini dal socialismo e le mescola con una sorta di misticismo "pagano" o culto della natura, della forza, ecc., sebbene poi per motivi di opportunismo e di nazionalismo, abbia finito per privilegiare il cattolicesimo. Ad ogni modo, mi pare che siano esistiti ed esistano fascisti "laici", per i quali l'ideologia politica ha finito per rappresentare un culto.
Ovviamente l'analisi può essere estesa ad altre forme di ideologia totalitaria, intesa come ideologia che non si limita alla buona amministrazione, ma alla formazione di "uomini nuovi".
Che ne pensate? Le mie sono farneticazioni
o possono essere considerazioni sensate?