Il ruolo della teologia nella traduzione biblica

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2, 3, 4
jwscientist
00mercoledì 22 agosto 2007 18:29
I passaggi che mentalemtne fanno i tdg ,quando leggono la Bibbia sono questi

1) La Bibbia e' stata ispirata da Dio ,nel senso che Dio dettava e gli uomini scrivevano ......cosa smentita dal fatto che un vangleo ha una finale lunga e una breve, e quindi c'erano due Dei che dettavano

2) tutto cio' che e' stat odettat oda Dio e' arrivato a noi intatto, cosa gia' da tempo dimostrata no nvero ,datoche la canonizzazioen biblica e' stata uan delle cose piu' complesse del mondo ,e chi ha canonizzat osono stati religiosi non Testimoni di Geova , e quindi secondo i Tdg sotto l'influenza satanica delle false religioni .( anche se si sice che molti erano tdg senza esserlo)

3) che il corpo direttivo e' il gruppo piu' vicino a capire la bibbia avendo un approvazioen divina .
Cosa che e' moltissimo dubbia visto quello che hanno fatto e scritto ,di cotte e crude ( per infomrazioni chiedere a Dario)

4) che le profezie bibliche non erano per i tempi biblici ,ma guarda caso interessan o proprio le persone dopo il 1914 .
Cosa assurda perche' calcolando il 1914 gli era venuto fuori il 1915 non sapendo dell'anno zero

5) che le frasi bibliche pososno essere incastrate anche una del vecchio e una del nuovo testamento e tirarci fuori una comprensione, cosa gia' notata folle, dato che unendo la frase di salmi che diceva uan generazione e' 70 80 anni , con i vangeeli e' venuto fuori che me 75 hanno venduto le case e poderi per aspettare la fine



Ora su queste basi le persone dovrebbero essere disposte a dare la vita ,,,,,,,per i tdg.......



Justee
00mercoledì 22 agosto 2007 18:40
Re:

I passaggi che mentalemtne fanno i tdg ,quando leggono la Bibbia sono questi
1) La Bibbia e' stata ispirata da Dio ,nel senso che Dio dettava e gli uomini scrivevano ......cosa smentita dal fatto che un vangelo ha una finale lunga e una breve, e quindi c'erano due Dei che dettavano



non l'ho capita fabrizio , nel VT o nel NT e poi cosda significa finale lungo e finale breve



3) che il corpo direttivo e' il gruppo piu' vicino a capire la bibbia avendo un approvazioen divina .
Cosa che e' moltissimo dubbia visto quello che hanno fatto e scritto ,di cotte e crude ( per infomrazioni chiedere a Dario)



e cosa centra dario


4) che le profezie bibliche non erano per i tempi biblici ,ma guarda caso interessan o proprio le persone dopo il 1914 .
Cosa assurda perche' calcolando il 1914 gli era venuto fuori il 1915 non sapendo dell'anno zero



pure ..


5) che le frasi bibliche possono essere incastrate anche una del vecchio e una del nuovo testamento e tirarci fuori una comprensione, cosa gia' notata folle, dato che unendo la frase di salmi che diceva una generazione e' 70 80 anni , con i vangeeli e' venuto fuori che nel 75 hanno venduto le case e poderi per aspettare la fine



vedi nelle sezioni del forum tutte le discussioni
jwscientist
00mercoledì 22 agosto 2007 18:52

non l'ho capita fabrizio , nel VT o nel NT e poi cosda significa finale lungo e finale breve




Nella bibbia traduzione del nuovo mondo uno dei quattro vangeli ha due finali una lunga e una breve.
perche' gli autori non sapevano quale fosse quella originale,chiara prova che la Bibbia non e' un libro dettato da Dio parola per parola coem dicono i tdg.


descubridor
00giovedì 23 agosto 2007 17:17
La chiusura del Thread su 1TIM2:22 con l'accenno fatto dal moderatore alla traduzione biblica da parte dei tdg legata alla loro teologia( per la verita' come veniva da me specificato in relazione a Proskuneo , questo discorso e' valido anche per le altre confessioni cristiane( vedi traduzioni trinitarie nel thread stesso) ), mi ha fatto riflettere sul ruolo della teologia nella traduzione biblica.
Questo ruolo e' legittimo o no?
Quando una traduzione biblica e' criticabile?
jwscientist
00giovedì 23 agosto 2007 19:00
Una traduzione biblica e' criticabile quando invece che confrontarsi con il resto delle ,traduzioni bibliche, crede all'imporvviso di poter essere l'unica ver e sana.

Questo e' lo stess oche succede al tumore che invece che riprovrearsi con il meccanismo genetico delle altre cellule ,all'imporvviso impazzisce e forma un corpo a se stante.

Credo che nessun essere umano puo' vivere isolato, e nessun gruppo puo' permettersi il lusso di isolarsi da gli altri e di avere la verita' assoluta, cosi come nessuna traduzione puo' sopravvivere all'isolamento
christofer2006
00giovedì 23 agosto 2007 19:57

Quando una traduzione biblica e' criticabile?



Tutte le Bibbie sono criticabili sotto qualche aspetto, anche se alcune sono più criticabili delle altre.

Sai il detto: "Tutte le Bibbie sono uguali, ma alcune sono più uguali delle altre". [SM=g6891]
Justeee
00venerdì 24 agosto 2007 16:44
Re:

La chiusura del Thread su 1TIM2:22 con l'accenno fatto dal moderatore alla traduzione biblica da parte dei tdg legata alla loro teologia( per la verita' come veniva da me specificato in relazione a Proskuneo , questo discorso e' valido anche per le altre confessioni cristiane( vedi traduzioni trinitarie nel thread stesso) ), mi ha fatto riflettere sul ruolo della teologia nella traduzione biblica.
Questo ruolo e' legittimo o no?
Quando una traduzione biblica e' criticabile?



La Teologia è leggittima perchè cosi fine a se stesso la Bibbia non avrebbe senso , c'è sempre bisogno di una spiegazione tenendo i testi fedeli alla tradizione e ai tempi e all'uomo del tempo
Una traduzione è criticabile quando si allontana sempre più dal senso Biblico che il fine ultimo di Dio (trovabile all'interno della Bibbia stessa)


andreiu2
00venerdì 24 agosto 2007 17:27
Io credo che in Italia ci sia bisogno di una traduzione con moltissime note a piè di pagina che illustra gli spettri semantici e filologici di una parola. Una Bibbia-commentario insomma. Ma mi rendo conto che l'opera sia titanica e dispendiosa. I commentari teologici della Paideia ad esempio che hanno questa struttura sono voluminosissimi e dispendiosissimi e sono fatti su ogni libro del NT.

Se poi si vuole avere una traduzione scevra da teologia, si può assoldare un ateo esperto di ebraico e greco, chissà cosa verrebbe fuori...

[SM=g6880]
christofer2006
00sabato 25 agosto 2007 08:55

Io credo che in Italia ci sia bisogno di una traduzione con moltissime note a piè di pagina che illustra gli spettri semantici e filologici di una parola.



Questo è vero e sarebbe uno strumento utilissimo. In realtà ci sono vari commentari utili, anche se non di tutta la Bibbia.

E' lo scopo che di fattto ci si è prefissi con la nostra TNM '87 (Rb8), l'edizione da studio, che riporta molte informazioni utili nelle note in calce, prevalentemene di natura testuale, e nelle numerose appendici!

christofer2006
00sabato 25 agosto 2007 09:09

La Teologia è leggittima perchè cosi fine a se stesso la Bibbia non avrebbe senso



Infatti l'influenza della teologia del traduttore non è di per sè sbagliata. L'errore si verifica quando tale teologia diventa fonte di prediugizio, forzando cioè certi passi traduttivi ai fini della propria teologia appunto!

Il libro Il ruolo della teologia e del pregiudizio nella traduzione della Bibbia, spieba molto bene tali concetti. Ve lo consiglio!
1x2x
00domenica 26 agosto 2007 22:33
Re:
christofer2006, 25/08/2007 09.09:


La Teologia è leggittima perchè cosi fine a se stesso la Bibbia non avrebbe senso



Infatti l'influenza della teologia del traduttore non è di per sè sbagliata. L'errore si verifica quando tale teologia diventa fonte di prediugizio, forzando cioè certi passi traduttivi ai fini della propria teologia appunto!

Il libro Il ruolo della teologia e del pregiudizio nella traduzione della Bibbia, spieba molto bene tali concetti. Ve lo consiglio!



e alla fine ci hai ficcato dentro un bel link di una ditta che vende prodotti per i tdg e libreria tdg e bravo ...
Comunque sembra che tu parli come se la tua religione fosse immune da certe considerazioni il che non è assolutamente vero basta girare per il forum per rendersene conto
La mia considerazione è molto diversa , io credo che la teologia ci possa stare , il pregiudizio ci possa stare , è il senso che non deve cambiare , è il contesto deve essere sempre lo stesso , anche io come altri l'altra sera ho seguito i luoghi della Bibbia e si parlava del deserto , ecco esempio il deserto si spiegava come gli ebrei dal deserto non sarebbero riusciti a salvarsi da solo ed ecco che hanno cercato inizialmente la famiglia , il gruppo ma poi alla fine hanno capito che non c'era altro che Dio


andreiu2
00lunedì 27 agosto 2007 11:06
Re:
christofer2006, 25/08/2007 08.55:



Questo è vero e sarebbe uno strumento utilissimo. In realtà ci sono vari commentari utili, anche se non di tutta la Bibbia.

E' lo scopo che di fattto ci si è prefissi con la nostra TNM '87 (Rb8), l'edizione da studio, che riporta molte informazioni utili nelle note in calce, prevalentemene di natura testuale, e nelle numerose appendici!





Beh...io ho la tnm a casa, però non ci sono molte note, forse intendi un'altra versione. Ad ogni modo non credo che la tnm del '87 superi come note la Bibbia da studio edito dalla Piemme, nella quale ci sono davvero moltissime note. Tuttavia io pensavo ad un'opera molto più voluminosa. La Paideia ci ha provato con ottimi risultati coi i commentari teologici..., ma si tratta sedmpre di commentari.




descubridor
00lunedì 27 agosto 2007 18:33
Si puo' fare un esempio per rendere l'idea.
Possiamo collegarlo alla dottrina della trinita'.
I manoscritti biblici greci sono redatti o in tutte maiuscole(onciali) o in tutte minuscole.
Allora l'inserimento di una maiuscola a inizio parola nel testo italiano e' a discrezione dei traduttori.
Si puo' dire che tutti i traduttori concordano nell'usare la maiuscola quando si usano nomi propri oppure se si incontra il termine Dio quando si riferisce al creatore.
Che dire dello s(S)pirito di Dio?
Si dovrebbe rendere l'espressione "lo Spirito Santo" come fanno quasi tutti i traduttori o "lo spirito santo" come fa la TNM?
benimussoo
00martedì 28 agosto 2007 17:43
Re:
descubridor, 27/08/2007 18.33:

Si puo' fare un esempio per rendere l'idea.
Possiamo collegarlo alla dottrina della trinita'.
I manoscritti biblici greci sono redatti o in tutte maiuscole(onciali) o in tutte minuscole.
Allora l'inserimento di una maiuscola a inizio parola nel testo italiano e' a discrezione dei traduttori.
Si puo' dire che tutti i traduttori concordano nell'usare la maiuscola quando si usano nomi propri oppure se si incontra il termine Dio quando si riferisce al creatore.
Che dire dello s(S)pirito di Dio?
Si dovrebbe rendere l'espressione "lo Spirito Santo" come fanno quasi tutti i traduttori o "lo spirito santo" come fa la TNM?



ti dirò ma cosa cambia ?? il mio maiuscolo è solo per evidenziare che sia la SS che ha un valore religioso , ma non è che scrivere minuscolo o maiuscolo mi cambia la cosa


descubridor
00martedì 28 agosto 2007 18:42
Re: Re:
benimussoo, 28/08/2007 17.43:



ti dirò ma cosa cambia ?? il mio maiuscolo è solo per evidenziare che sia la SS che ha un valore religioso , ma non è che scrivere minuscolo o maiuscolo mi cambia la cosa





Scusa ma SS per Sacra Scrittura?
Scusa eh ma non sono sicuro.
Allora se e' cosi' e per restare all'esempio dello s(S)pirito s(S)anto scrivere maiuscolo o minuscolo per te non ha importanza . E' solo un valore religioso( che vuol dire?).
Non so se ti rendi conto di quello che hai scritto. O per te la teologia non ha alcuna rilevanza nelle traduzioni bibliche.Strano.
Saluti
P.S.: se non ho capito quello che hai scritto ti prego di scusarmi.


barnabino
00martedì 28 agosto 2007 21:48
Cara Dana,


ma non è che scrivere minuscolo o maiuscolo mi cambia la cosa



Credo che tu sia sincera, ma in effetti per i traduttori trinitari quel maiuscolo significa considerare lo spirito una "persona" divina, infatti non in tutti i versetti è scritto in maiuscolo ma solo dove il traduttore ritiene che si parli della terza persona della trinità.

E' abbastanza ovvio che in quei passi la teologia del traduttore gioca un ruolo essenziale nel decidere dove mettere la maiuscola o la minuscola.

Shalom [SM=g6898]
barnabino
00martedì 28 agosto 2007 23:26
Per inciso i TdG non credono che Dio abbia "dettato" la Bibbia ma che l'abbia "ispirata".

shalom

andreiu2
00mercoledì 29 agosto 2007 09:41
Re:
barnabino, 28/08/2007 21.48:

Cara Dana,


ma non è che scrivere minuscolo o maiuscolo mi cambia la cosa



Credo che tu sia sincera, ma in effetti per i traduttori trinitari quel maiuscolo significa considerare lo spirito una "persona" divina, infatti non in tutti i versetti è scritto in maiuscolo ma solo dove il traduttore ritiene che si parli della terza persona della trinità.



Nelle versioni che ho Spirito Santo è sempre maiuscolo...


E' abbastanza ovvio che in quei passi la teologia del traduttore gioca un ruolo essenziale nel decidere dove mettere la maiuscola o la minuscola.

Shalom [SM=g6898]



Stessa cosa vale anche per voi dove si decide se mettere "Dio" o "dio".

[SM=g27988]


jwfelix
00mercoledì 29 agosto 2007 12:10
Re: Re:
andreiu2, 29/08/2007 09.41:


Nelle versioni che ho Spirito Santo è sempre maiuscolo...



Puoi dire quali versioni hai?

FElix
barnabino
00mercoledì 29 agosto 2007 14:27
Caro Andrea,


Nelle versioni che ho Spirito Santo è sempre maiuscolo...



Non è un caso, la maggior parte di traduttori ritiene che lo spirito santo sia la terza persona della trinità. Il problema per i traduttori trinitari rimane dove si parla solo di pneuma, in questo caso il traduttore deve decidere a cosa ci si riferisce.


Stessa cosa vale anche per voi dove si decide se mettere "Dio" o "dio"



Cosa vuol dire "per voi"? Anche per gli altri traduttori rimane il problema di disinguere "ho theos" da "theos" dove non è usato specificamente l'articolo determinativo. In genere si decide si usare "Dio" per "ho theos" ed ogni volta che ci si riferisce al "solo vero Dio" mentre "dio" o "un dio" in tutti gli altri casi. Ma non mi pare che facciano eccezione i cattolici ed i protestanti.

Shalom

descubridor
00mercoledì 29 agosto 2007 17:28
L'esempio della trinita' ci permette di fare una prima riflessione.
Quando i traduttori sono obbligati a scegliere tra due alternative e cioe' usare o no le maiuscole, lo faranno secondo la visione teologica in cui si riconoscono.
I trinitari sceglieranno " Spirito Santo" , mentre chi non si riconosce in questa dottrina scegliera'" spirito santo".
Questo esempio mette in evidenza quanto sia importante per il traduttore conoscere bene la relazione tra Gesu' e il Padre ( oltreche' con lo s(S)pirito s(S)anto)
Ma al di la' del discorso maiuscole o minuscole c e' un altro aspetto che forse puo' aiutare a fare un passo ulteriore nella comprensione.
Sempre rimanendo nell'esempio della trinita quando si traduce s(S)pirito s(S)anto e' necessario usare l'articolo o no? Questo uso e' dettato solo dalla teologia del traduttore?
Usero'"lo Spirito Santo" o " spirito santo"?
Una ricerca di Furuli ha messo in evidenza che nel testo greco del NT le parole "spirito santo" sono presenti 39 volte con l'articolo e 49 senza.
Quindi dal punto di vista strettamente linguistico chi sceglie di omettere l'articolo nella traduzione e' piu' supportato di chi sceglie di inserirlo in tutte le 88 ricorrenze.
La domanda e': puo' l'aspetto linguistico aiutarmi a capire il corretto significato dell'espressione s(S)pirito s(S)anto?

jwfelix
00mercoledì 29 agosto 2007 19:19
Re: Re: Re:
jwfelix, 29/08/2007 12.10:



Puoi dire quali versioni hai?

FElix



Aspetto ancora di sapere quali versioni usi

FElix
andreiu2
00mercoledì 29 agosto 2007 23:39
Re: Re: Re: Re:
jwfelix, 29/08/2007 19.19:



Aspetto ancora di sapere quali versioni usi

FElix



Ho la Diodati, CEI, NR, NIV, Darby, Louis Segond, Reina Valera, Luzzi.

Di cero non posso competere con le tue 200 versioni!!!

[SM=g27987]


barnabino
00giovedì 30 agosto 2007 11:57
Caro Andrea,

Nel valutare le traduzioni tieni conto che Diodati, Luzzi e NR sono molto simili, perchè tutte si basano sulla revisione della Diodati di fatto andrebbero accorpate, nonostante la NR sia stata ottimamente aggiornata. Da parte sua la CEI è una versione fatta sulla UTET ed è poco letterale, più adatta alla liturgia che allo studio.


La NIV inglese, secondo il libro di Jason BeDuhn (che ti consiglio davvero di leggere perchè è pieno di spunti interessanti e di critiche intelligenti anche verso la TNM! [SM=g27988] ) nasce come reazione dei cristiani conservatori alla Revised Standard Version, ritenuta troppo liberale. Gli autori stessi ammettono che è una "traduzione teologica" visto che i membri del corpo di traduzione dovevano sottostare agli specifici credi della Fede Evangelica. Metzger ha evidenziato diversi passi in cui il testo greco è ignorato.

Naturalmente il numero di traduzioni ha poca importanza, quello che importa è il substrato teologico. Poichè la trinità è riconosciuta dalla maggior parte di traduttori come un dogma fondamentale del cristianesimo è ovvio che essi possono avere un forte pregiudizio teologico in merito, il che non significa "manipolare" ma "orientare" la traduzione verso certe scelte. Dove l'orientamento teologico è quello della "corrente principale" è più difficile rendersi conto di eventuali interferenze teologiche poichè la maggior parte di traduttori si allineranno su quelle scelte dando l'impressione che chi traduce "diversamente" stia sbagliando la traduzione.

A mio parere la TNM in tutti i passi ha cercato di rispettare la grammatica il più letteralmente possibile, cercando di non farsi influenzaere dalla teologia. Per esempio in Giovanni 20,28 non esita a scrivere "mio Dio!" a proposito di Gesù ma allo stesso tempo in Giovanni 1,1 distingue il greco "ho theos" da "theos", distinzione che al nominativo è importantissima per la corretta lettura del passo.

Shalom


jwfelix
00giovedì 30 agosto 2007 14:12
Re: Re: Re: Re: Re:
andreiu2, 29/08/2007 23.39:

Ho la Diodati, CEI, NR, NIV, Darby, Louis Segond, Reina Valera, Luzzi.
Di cero non posso competere con le tue 200 versioni!!![SM=g27987]



Solo per fare un esempio: ad eccezione della Diodati della NIV e REINA_VALERA, spirito in Salmo 139:7 in tutte le versioni che hai è scritto in minuscolo.

La DARBY (non so quale hai tu, ma presumo quella francese) riporta "Spirito" in quella francese ma "spirito" in quella inglese. Perchè?

LA SEGOND ha "spirito" ma la revisione del 1978 ha "Spirito". Perchè?

FElix
barnabino
00giovedì 30 agosto 2007 16:12
Caro Felix,


LA SEGOND ha "spirito" ma la revisione del 1978 ha "Spirito". Perchè?



Molto interessante, evidentemente qui ha giocato un ruolo fondamentale la diversa comprensione teologica dei traduttori.

Anche io ho notato una "svolta" trinitaria in certi passi, per esempio nella Diodati/Riveduta del 1924 "ego eimi" era tradotto "io sono" solo in Giovanni 8:58 le le altre volte era reso con "sono io" o altre forme. La Nuova Riveduta del 1994 traduce "ego eimi" con "io sono" in almeno sei passi e la Bibbia Oscar, del 2000, arriva a ben otto passi. Perchè?

Semplice, è cambiato non il testo o la grammatica, ma semplicemente la comprensione teologica del traduttore che vede riferimenti ad "ego eimi" come autoaffermazione divina di Cristo in sei passi invece che in uno solo!

Insomma, come ha scritto qualcuno, i traduttori spesso sembrano essere vittime non solo del pregiudizio teologico ma anche delle "mode" teologiche del momento!

Shalom



jwfelix
00giovedì 30 agosto 2007 17:43
Re:
barnabino, 30/08/2007 16.12:

Caro Felix,

LA SEGOND ha "spirito" ma la revisione del 1978 ha "Spirito". Perchè?



Molto interessante, evidentemente qui ha giocato un ruolo fondamentale la diversa comprensione teologica dei traduttori.

Anche io ho notato una "svolta" trinitaria in certi passi, per esempio nella Diodati/Riveduta del 1924 "ego eimi" era tradotto "io sono" solo in Giovanni 8:58 le le altre volte era reso con "sono io" o altre forme. La Nuova Riveduta del 1994 traduce "ego eimi" con "io sono" in almeno sei passi e la Bibbia Oscar, del 2000, arriva a ben otto passi. Perchè?

Semplice, è cambiato non il testo o la grammatica, ma semplicemente la comprensione teologica del traduttore che vede riferimenti ad "ego eimi" come autoaffermazione divina di Cristo in sei passi invece che in uno solo!

Insomma, come ha scritto qualcuno, i traduttori spesso sembrano essere vittime non solo del pregiudizio teologico ma anche delle "mode" teologiche del momento!

Shalom



Sì Barnabino, il mio PERCHE' non è un perchè dettato dall'ignoranza, ma era un perchè rivolto a Andreiu per aiutarlo a riflettere su questo modo di fare.

Felix
(Mario70)
00giovedì 30 agosto 2007 18:07
risate
La cosa che mi fa ridere in questo tread è che sembra che solo le traduzioni fatte da trinitari abbiano influenzato la traduzione della bibbia (cosa che credo anche io, ma è alquanto ovvia), se esiste una traduzione che è sconvolgentemente di parte ed è assolutamente influenzata da una teologia precostituita è proprio la tnm e si vede ogni volta che essa è costretta a tradurre passi che se tradotti diversamente, farebbero barcollare l'intero castello teologico della WT.
Gli esempi sono talmente tanti che non basterebbe un post per menzionarli, comunque basta vedere ogni versetto che parla di immortalità dell'anima, trinità, divinità del figlio, divinità dello spirito santo, adorazione del figlio ecc... per rendersene conto.
Saluti Mario
andreiu2
00giovedì 30 agosto 2007 18:29
Re: Re:
jwfelix, 30/08/2007 17.43:



Sì Barnabino, il mio PERCHE' non è un perchè dettato dall'ignoranza, ma era un perchè rivolto a Andreiu per aiutarlo a riflettere su questo modo di fare.

Felix



Io ho citato versioni in quanto tu me lo hai richiesto, ma io sono abituato ad andare a vedere direttamente il testo greco (non l'ebraico perchè non lo conosco), non consultare traduzioni. Questo perchè so che una traduzione dipende da tanti fattori, primo fra tutti la preparazione linguistica del traduttore. Di certo poi gioca anche la cultura, la tradizione e l'approccio teologico, ecco perchè leggo dal testo greco. Per quanto concerne le maiuscoloe o le minuscole, bisogna avere discernimento e non basarsi solo sulla presenza o no dell'articolo. E' come se "theos", rivolto al Padre, venisse tradotto con "dio", contro ogni logica. Però se si intestardisce con questa logica, allora per logica bisognerebbe fare così, ma mi pare che nemmeno la TNM faccia questo.

[SM=g27985]


barnabino
00giovedì 30 agosto 2007 20:38
Caro Andrea,


Per quanto concerne le maiuscoloe o le minuscole, bisogna avere discernimento e non basarsi solo sulla presenza o no dell'articolo



Questo è indubbio, ma nel caso di theos al nominativo l'assenza dell'articolo è determinante visto che nella letteratura giudaica in greco "ho theos" identificava senza ambiguità il Dio Onnipotente in contrapposizione con altri che potevano essere definiti "theos".

In tutti i casi si deve stare attenti che il "discernimento" non diventi "pregiudizio", ignorando l'assenza dell'articolo quando il traduttore ritiene che lo spirito sia una persoan piuttosto che una forza ispiratrice o altr significati.


E' come se "theos", rivolto al Padre, venisse tradotto con "dio", contro ogni logica



Infatti, ma al nominativo secondo il Kittel non ci sono casi in cui theos sia riferito al Padre privo di articolo. Per questo che la TNM in Giovanni distingue in modo molto chiaro "ho theos" (Dio) da "theos" (un dio).

Da questo punto di vista la TNM è l'unica traduzione italiana che correttamente rende in italiano una distinzione chiarissima nel testo greco ma che si perde in quello italiano se, come qualsi totalità di versioni, rendiamo sempre con "Dio" per motivi teologici (si cerca di conservare il monoteismo ma così facendo si finisce per identificare il Logos con Dio).


Però se si intestardisce con questa logica, allora per logica bisognerebbe fare così, ma mi pare che nemmeno la TNM faccia questo.



La TNM è molto coerente nel rendere "Dio" quando al nominativo vi è l'articolo e "un dio" o "dio" dove non è presente l'articolo. Non ricordo che poche eccezioni, dove però è possibile usare la regola di Colwell.

Shalom




Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:38.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com