LE IDEE ISPIRATE DAL DIAVOLO

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parliamonepino
00giovedì 22 settembre 2005 02:12

Dice la scrittura di (I Tim. 4:2-3) :

"Comunque, l'espressione ispirata dice esplicitamente che in successivi periodi di tempo alcuni si allontaneranno dalla fede, prestando attenzione a ingannevoli espressioni ispirate e a insegnamenti di demoni, 2 mediante l'ipocrisia di uomini che diranno menzogne, segnati nella loro coscienza come da un ferro rovente; 3 i quali proibiranno di sposarsi,".

Un'altra traduzione la riporta in questo modo:
"Lo Spirito Santo parla chiaro: ci dice che negli ultimi tempi alcuni s'allontaneranno da Cristo per dar retta a 'certi maestri', le cui idee sono ispirate da demoni. 2 Questi maestri bugiardi saranno talmente abituati a mentire che la loro coscienza non ne risentirà minimamente. 3 Essi vieteranno il matrimonio...".

A questo punto, vorrei riportare una testimonianza raccolta, mai smentita, quindi, attendibile, dove si racconta di un uomo ridotto alla fame ed alla disperazione più tragica, riducendo quest'uomo, privato della dignità, ad "accasarsi" su una panchina di un parco diventata, in seguito, il suo letto di morte per gli stenti, l'abbandono e la miseria.

Potrebbe sembrare una storia delle tante che si sentono, ma non è così!
Si trattava di un testimone di Geova.
Perchè fece una fine tanto orribile?
Quale reato commise?
Di quale crimine si era macchiato?
I fatti sono narrati in un libro, tutt'oggi in commercio, criticato e indicato come "blasfemo", ma non smentito giuridicamente dalla WTS, cosa che avrebbe fatto sicuramente se fosse stato un "falso".

Ecco il racconto:

"Un altro esempio di mancanza di preoccupazione per il singolo Testimone è narrato dallo stesso William Cetnar:
Quando conobbi Charlie, erano più di trent’anni che lavorava alla Betel. Era vecchio e un po’ sclerotico, ma ancora un gran lavoratore. Il presidente Knorr lo portava sempre ad esempio. Era stato il miglior rilegatore del quarto piano.
A Charlie, come a tutti gli altri lavoratori della Betel, era vietato sposarsi se voleva rimanere alla Betel. Knorr aveva spesso sottolineato l’importanza di questa direttiva che a Charlie non era mai piaciuta. Nel 1952, violando questa regola, il presidente Knorr si sposò con Audrey Mock, una delle sorelle della Betel. Alcuni anni dopo il matrimonio Charlie andò dal presidente Knorr e gli disse che egli aveva infranto la sua stessa regola e che quindi doveva dimettersi. Aggiunse anche: «Tu predichi l’amore più di tutti... ma lo pratichi meno di tutti». Come punizione per questo affronto, a Charlie fu proibito di sedersi al suo posto nella sala da pranzo e fu messo in un angolo. La motivazione data per questo provvedimento fu che aveva detto delle oscenità... Charlie si rifiutò di essere messo in un angolo e tornò al suo posto abituale. La vita gli fu resa così difficile alla Betel che egli impacchettò le sue poche cose e se ne andò. La Betel era stata tutta la sua vita. Passava li anche le vacanze. Non aveva proprio dove andare... Io lo incontrai più tardi; viveva in un’orribile baracca a 50 centesimi a notte... Dopo che ebbe speso tutti i suoi pochi risparmi, egli si rivolse a coloro che lavoravano alla Betel e ad altri Testimoni per avere dei soldi per comprarsi da mangiare. Io gliene detti un po’... (ma) ai lavoratori della Betel fu proibito di dargli alcun soldo e una lettera in questo senso fu spedita dalla direzione a tutte le congregazioni di quell’area. Ciò fu fatto per costringerlo a tornare. L’ultima notizia che ho avuto è che Charles De Wilda è morto su una panchina del parco. Questa è la ricompensa data ad un uomo dopo quattro decenni di fedele servizio nella «Organizzazione di Dio», solo perché aveva fatto notare un ‘ovvia incongruenza. Questo è stato uno degli esempi che mi hanno fatto notare quanto poco amore esistesse, di fatto, ai livelli direzionali."

Cosa dire? Due pesi, due misure? Non solo hanno proibito di sposarsi, andando contro la stessa parola di Dio, e molti gli hanno ubbidito, ma poi loro si sono autoesentati considerandosi al di sopra di Dio stesso!!!

Fate quello che dicono ma non quello che fanno, disse Gesù! Quanto vere si sono mostrate quelle parole!
Solo che così facendo, hanno tolto la gioia a moltissimi fratelli di conoscere una buona compagna/o con cui condividere le gioie della vita matrimoniale!
E non hanno tolto loro solo quelle cose.... purtroppo!

Ma il resto ve lo mostrerò in un prossimo post.
Per chi volesse un'anteprima, ha solo da leggersi l'episodio narrato subito dopo, dove volontariamente , spinsero una sorella a.....
Bicchiere mezzo pieno
00giovedì 22 settembre 2005 09:05
Caro Pino,
io ho un grandissimo rispetto per te come forista, soprattutto dopo la nostra chattata, ma in questo caso,anche se sonoun fratello un po’ “dissidente” non posso concordare con quanto dici. Innanzitutto, vorrei precisare che in questo testo da te riportato, a codesto fratello Charlie non era ‘minacciato’ di essere cacciato via dalla Congregazione Mondiale, se si sposava, ma sarebbe stato privato del privilegio di far parte dela Betel. Ora, per chi non lo sapesse, le Betel sonolefiliali nazionali dei Tdg. In Italia c’è la Betel italiana, in Svizzera la Betel svizzera e così via. Chi va a prestare servizio alla Betel deve essere irreprensibile. Per irreprensibile s’intende che deve essere sottomesso a chi prende la direttiva ancor più dei fratelli standard. Ora che tu non sia d’accordo che la direzione vietasse il matrimonio a chi voleva avere i privilegi, è giusto e sacrosanto,ma non credere che chi si sposava sarebbe srtato passibile di sanzioni disciplinari e “disassociazione”. Questo no!
Adesso, col trascorrere degli anni, l’intendimento è cambiato! Non è necessario essere scapoli per servire alla Betel, ci possono andare anche le coppie sposate. E non è nemmneo fatto di obbligo che chi è scapolo non possa conoscersi con una sorella arrivando al matrimonio. Perciòquesto errore del passato è stato corretto! Che dire invece della Chiesa Cattolica che comtinua imperterrita a impedire il matrimonio a chi prende i voti? Possiamo paragonare i preti e le suore ai fratelli che hannoprivilegi nella congregazione. Questi fratelli possono tranquillamenteavere famiglia e figli, i preti e le suore invece no.
La scrittura presente nella tua citazione così ritrona cpome un boomerang contro la Chiesa squalificandola come organizzazione approvata da Dio! Alla prova dell’ammollo di oggi, la WTS si trova immacolata, la CC invece è trovata mancante. Come puòritenersi l’organizzazione approvata da Dio quando con le sue regole rivela esplicitamente di non esserlo? La Scrittura infatti mette in guardia con chi avrebbe vietato il matrimonio. Non sono io a dirlo, ma è la Bibbia a dirlo, e tu involontariamente a confermarlo.
Con stima, Bikky!fdetr
fr44
00giovedì 22 settembre 2005 11:43
Non è mai stata esercitata alcuna restrizione al matrimonio nei confronti dei testimoni di Geova beteliti, sia nella sede centrale nè nelle filiali.

Rutherford, che precedette Knorr nella presidenza della WTS era sposato e anche la moglie serviva alla Betel, erano sposati all'epoca diversi membri del Corpo Direttivo e molti altri coniugi servivano unitamente alla Betel.

Charles de Wilde, colpito dal morbo di Alzhaimer in età senile dopo alcuni decenni di servizio alla Betel, fu dimesso dalla Betel su richiesta dei familiari che desiderarono prendersi cura di lui anche se nessun appunto fu mai mosso dagli stessi familiari ( non TdG ) sull'assistenza che riceveva alla Betel.

Non fu mai soggetto ad alcuna restrizione, ma fu sempre lodato da Knorr per il suo servizio che fu strenuo e fedele finchè fu sorretto da adeguata salute fisica e mentale.

William Cetnar, fuoriuscito dai testimoni di Geova alla fine degli anni 50, ritenne di aver riconosciuto de Wilde, in un uomo anziano, malandato e in stato di confusione mentale, in una baracca. Quest'uomo a suo dire gli avrebbe rilasciato le dichiarazioni relative ai fatti da lui citati.

Qualche tempo dopo, in un intervista, se non ricordo male rilasciata al 'LIFE' ammise di 'aver supposto' che quell'uomo fosse Charlie, poichè i familiari contestarono le sue affermazioni in quanto provarono di averlo assistito fino alla sua morte avvenuta prima che Cetnar incontrasse l'uomo della baracca.

Ho ritenuto doverosa tale affermazione, anche per confermare quanto detto da Bicchieremezzopieno sul fatto che non esistono restrizioni matrimoniali per i testimoni di Geova beteliti, nè mai ne sono esistite.

Francesco.

[Modificato da fr44 22/09/2005 11.46]

husband70
00giovedì 22 settembre 2005 12:44
Caro Pino

Dato che abbiamo da poco ristabilito buoni rapporti preferisco non commentare il tuo post per non andare di nuovo allo scontro.

Comunque se, come tu lo definisci, questi sono i tuoi piani o per meglio dire, se questi sono i tuoi intenti di partecipazione al forum credo che i nostri buoni rapporti sono destinati a durare molto poco e che le polemiche stiano dietro la porta. Ciao.

Saluti.
libero1978
00giovedì 22 settembre 2005 17:16
Re:

Scritto da: parliamonepino 22/09/2005 2.12


I fatti sono narrati in un libro, tutt'oggi in commercio, criticato e indicato come "blasfemo", ma non smentito giuridicamente dalla WTS, cosa che avrebbe fatto sicuramente se fosse stato un "falso".

Ma il resto ve lo mostrerò in un prossimo post.
Per chi volesse un'anteprima, ha solo da leggersi l'episodio narrato subito dopo, dove volontariamente , spinsero una sorella a.....




Queste due frasi mi fanno ridere se non fosse che mi fanno anche incavolare. Perchè io vorrei capire cosa si deve smentire in un fatto che si è smentito da solo e che ci ha pensato la famiglia di questo poveretto a mettere le cose a posto a questo ciarlatano. Però non mi meraviglia che il libro è stato criticato perchè racconta balle.

E poi non mi fa ridere che perfino le malattie di una sfortunata persona anziana sono la scusa per dire schifezze della religione che è diventata contraria.

Voglio vedere cosa altro deve scrivere questo Pino, scienziato della psicologia, nel prossimo post. Che hanno spinto la sorella a.....(.... a fare la prostituta? Hanno spinto la sorella abbasso da sopra un ponte? ) Vorrei sapere a te chi ti spinge a fare questa storta propaganda, la tua grande mente psicologica?




Justee
00giovedì 22 settembre 2005 17:45
uhmmm
ma perchè libero non rispondi alle risposte che ti vengono date nelle altre sezioni vedi esempio quella di filosofia ????
nei due post che hai aperto ???
lascia perdere le persone bannate!! cosa ne sai sonny non è bannato e romia si è tranquillizzata il resto solo chiacchere lmof

Teo60
00giovedì 22 settembre 2005 21:15
Un pò di esegesi no?
Cari amici, invece di chiedersi se ci si potesse sposare alla Betel o no, basterebbe fare un pò di esegesi del brano di Paolo in questione.
L'apostolo si sta riferendo a delle correnti "encratite" provenienti dallo gnosticismo (da enkrateia, autocontrollo, rinuncia, ascesi) che in epoca post apostolica cominciarono a predicare in ambiente giudaico-cristiano. Questi predicavano l'ascesi assoluta, condannavano le nozze e la procreazione giudicandole opera del demonio.
Paolo sta solo mettendo in guardia Timoteo da tali persone quindi perchè farne un caso contemporaneo?
Shalom
parliamonepino
00venerdì 23 settembre 2005 01:56
Caro Libero1978,
é difficile che mi dimentico di una persona, ma con te farò una eccezzione!

Caro Teo60,
Ti lascio le questioni tecnico/dottrinali/etimologiche, di cui mi occupavo 25 anni fa, ora mi occupo degli esseri umani, credo sia più cristiano!

Caro Husband70,
Non hai ancora scoperto completamente le "carte". Aspetto!! La pazienza, per deformazione professionale, è una delle mie migliori virtù.

Caro Francesco,
Non hai speso una parola di pietà per quella persona morta in una panchina. Hai liquidato un episodio tragico come una "pratica di ufficio" un "numero di protocollo".

Caro Bikky,
Sei monotematico ed ingenuo, ma sei irresistibile con la tua cortesia ed educazione, ti stai "avvicinando". ftrytry

Caro (Flash),
Grazie, per il tuo commento.

Caro Seab...,
Prima o poi ti rispondo, appena darai un senso a quello che dici.

Infine, Caro Justee,
Prendo atto del tuo "intervento", con delle riserve.

Non avendo letto delle risposte da dialogo bilaterale, mi astengo da esprimere ulteriori notizie.

Cordiali Saluti
Pino


[Modificato da parliamonepino 29/09/2005 11.12]

husband70
00venerdì 23 settembre 2005 08:16
Credo che tu abbia scambiato un forum per un tavolo da gioco.

Io avrei carte da scoprire? Non comprendo a cosa tu alluda.

Perciò ti lascio in attesa, un'attesa....infinita.

Non capisco perchè sia stata cancellata la segnalazione di Libero che il post iniziale di Pino è un copia/incolla di un post inserito da Sonny sul suo forum.

Queste segnalazioni a mio parere non sono contro il regolamento ma sono utili a far da deterrente alla violazione del regolamento stesso che vieta i copia/incolla da altri forum.

Sono peraltro d'accordo con l'intervento di Teo, sarebbe giusto esaminare il senso del passo biblico, anche se questi passi non erano stati inseriti con finalità esegetiche.

Saluti.
Sonnyp
00venerdì 23 settembre 2005 09:29
Re: uhmmm

Scritto da: Justee 22/09/2005 17.45
ma perchè libero non rispondi alle risposte che ti vengono date nelle altre sezioni vedi esempio quella di filosofia ????
nei due post che hai aperto ???
lascia perdere le persone bannate!! cosa ne sai sonny non è bannato e romia si è tranquillizzata il resto solo chiacchere lmof




Non sapevo di essere stato riammesso al Forum e... sono lieto di poter dire la mia a difesa dell'amico Pino, in modo che ogni cosa torni al suo posto e chi lo deve, potrà ritrattare le sue accuse/fobie.

Qualche giorno fa, proprio l'amico Pino, mi mandò degli scritti, fra cui l'episodio che ha narrato nel suo post.
Io, ho semplicemente colto la palla al balzo e ne ho fatto un mio post che come potete vedere è quasi uguale, proprio perchè preso dalla mail che Pino mi ha mandato. Quindi NON è Pino che ha copiato dal Sonny, ma il contrario! Questo è quanto dovevo per dovere di cronaca.
In quanto alle beffaggini dei soliti che non ho mai trascurato di leggere, non pongo alcuna risposta. L'inutilità dei loro post è manifesta a tutte le persone ragionevoli.
Solo una precisazione: Romualdo mi ha detto che stamane ha provato a scrivere sul forum, ma gli è apparso sempre il solito scritto che non ha più il permesso in scrittura, ma.... sono sicuro che il buon Justee, ha solo "dimenticato" di dargli tale via libera, non è vero? Almeno questo si desume dal suo post che si legge sopra. Aprofitto dell'occasione per darvi i miei più cordiali saluti, cari amici e fratelli e... alla prossima. Una stretta di mano cordiale e grazie ancora per avermi riaccolto fra voi! Buona giornata e tante cose buone dal vostro....
libero1978
00venerdì 23 settembre 2005 10:28
Innanzitutto cominciamo a dire che il Pino Lupo ha accusato Francesco di avere trattato la cosa come un affare burocratico quando invece Francesco ha detto le cose come stanno nella VERITA' senza fare commenti che nessuno aveva chiesto.

E Pino Lupo che ha sfruttato le disgrazie di un uomo per dire MENZOGNE sarebbe la persona sensibile? Ma non fatemi ridere!

Sonny poi interviene per difendere l'amico e per dire che le risposte che sono state fate sono delle beffaggini. A me fare che raccontare frottole e inventarsi telenovelle sono le vere beffaggini. Adesso vediamo quale sarà la prossima puntata. Ma siccome Sonny è abituato a spararle sul suo e poi a bannare democraticamente ( [SM=g27987] ) quelli che dicono pane al pane e vino al vino oramai ci è talmente abituato alle beffaggini che le considera cose normali.

A me perchè mi hai bannato? Perchè non vuoi che nessuno ti smentisce sul tuo forum democratico?

Poi diciamo pure che non è stato Sonny a copiare il post di Pino, ma è tutto il contrario. Caro Sonny a me non la dai a bere. Tu hai postato sul tuo forum il giorno 21 alle ore 17.21
mentre Pino a postato su questo forum il giorno 22 alle ore 2.12. Ma questo non è il fatto più importante che mi fa capire che tu non stai dicendo la verità. Tu hai aggiunto un particolare che fa capire che sei andato tu e non è stato Pino a prendere le notizie alla loro sorgente.

Tu hai scritto che le notizie le hai ricavate dal libro salute mentale a pag.309 e tu sotto il tuo nome e sotto gli altri nomi che ti fanno da coda ci hai fatto riferimento a questo libro in altri post prima ancora che Pino veniva alla luce su questo forum. E Pino questo particolare non lo mette. E allora come la mettiamo? Sei tu che hai copiato a Pino o invece nella verità è Pino che ha copiato a te?

E allora, caro mio, che parli a fare che Pino ti ha comunicato ecc.ecc. Oramai ti conosciamo, le tue verità oramai le conosciamo molto bene e sappiamo come la vorresti girare la frittata.

x Rino.

Ma lo vedi che cervellone che ci ha Sonny, poteva stare zitto
sul fatto che era stato veramente bannato e non dire che si era sorpreso di essere stato riammesso, così ti ha fatto fare solo una brutta figura. Quando tu mi hai ripigliato mi avevi fatto venire dei dubbi, ma ci ha pensato Sonny a levarmeli.

E poi poteva stare zitto che Romualdo non può postare, almeno nessuno si accorgeva che era stato bloccato. Non ti pare che certe cose te le poteva dire in privato invece di metterle in piazza?

damaride
00venerdì 23 settembre 2005 11:00
Preferisco non entrare affatto nella querelle e invece raccogliere l'invito di Teo, più che mai opportuno, di entrare del merito delle scritture citate.

In 1 Tim.4:2-3 l'apostolo Paolo mette in guardia contro coloro che proibiranno di sposarsi e attribuisce tale proibizione ad insegnamento di demoni.

Credo che tale dichiarazione va inserita in tutto un insieme che considera il matrimonio un'istituzione divina. E' vero che sposarsi rimane una scelta, come mostrano le parole di Gesù in Matteo 19:11-12, ma è anche vero che Paolo scrive che è meglio sposarsi che ardere ( 1 Cor.7:9 ) e che gli episkopos sposati che sapessero dirigere la propria famiglia erano qualificati per il loro incarico pastorale.( 1 Tim.3:2-4)

Perciò l'espressione divinamente ispirata indica nel matrimonio una cosa più che lecita a tutti i livelli, conseguentemente secondo il mio punto di vista Paolo indica ogni espressione contrastante proveniente dalla fonte che contrasta la Parola di Dio.

MARIA

[Modificato da damaride 23/09/2005 11.14]

Sonnyp
00venerdì 23 settembre 2005 11:30
Vediamo alcuni divieti "mai dati"?
Caro amico Libero, sei così preso dal livore e odio nei miei confronti (lo si potrebbe tagliare a fettine!) che non leggi bene fra le righe!
Cercherò di usarti la pazienza che viene mostrata a un bambino:

Non si tratta di date in cui uno ha postato, si tratta di argomenti di cui io e Pino discutevamo e che mi segnalava tratte dal libro di Bergman.
Avendo avuto tempo e modo di leggerle con calma, nei giorni scorsi ho appunto tratto delle riflessioni che ho sistematicamente, come mio solito, postato nei vari forum dove abitualmente scrivo. Quindi, come vedi, il fatto che io quì non potevo scrivere e che lo ha fatto Pino, non è stata una copiatura, ma una decisione che l'amico Pino ha preso o aveva già preso, fornendomi il materiale! Troppo difficile da capire?
Ti avevo già dato un consiglio tempo, fà, vediamo se RIPETENDOTELO, riesci a capirmi:
Inveve di perdere tempo a scrutarmi come, quando, dove, e in che modo io scriva, perchè non usi la tua "intelligenza" per capire le informazioni, e poi provare a controbatterle di tua mente senza appoggiarti agli altri foristi? Potresti stupirti delle conclusioni e riflessioni che potresti arrivare....! Ci hai mai pensato? Provaci!!! È un consiglio gratuito!

Per Damaride:

Sappiamo tutti cosa intendeva l'apostolo Paolo. Ma quì si tratta di divieti belli e buoni espressi a turno dai vari presidenti della WTS! Ne vuoi qualcuno?

Non sposarsi.
Non avere figli in questo sistema di cose, ci sarà tempo per averli dopo nel paradiso.
Non andare all'università e mi stupisco che tu abbia disubbidito da quanto tu stessa asserisci in un tuo post precedente!
Anche alle recenti assemblee di distretto è stato ribadito questo punto o per caso non l'hai seguito?
Non ricercare lavori molto remunerativi che occupano molto tempo, ma lavori molto semplici che possono, inoltre, tornare utili per le costruzioni delle sale del regno.
Devo andare avanti? Non è necessario vero?

[Modificato da Sonnyp 23/09/2005 11.34]

damaride
00venerdì 23 settembre 2005 12:39
Innanzitutto io ho ignorato la querelle in atto e non vedo perchè Sonny mi debba chiamare in causa definendomi disubbidiente.

Ma visto che lo ha fatto allora gli dirò che come al solito
fa disinformazione di bassa lega.

Afferma che la WTS avrebbe proibito i suoi ministri di sposarsi
e porta l'esempio del libro di quel tal dei tali nei quali smaccatamente viene dichiatato il FALSO, come appropriatamente ha evidenziato Francesco.

Molti fratelli della mia circoscrizione più avanto negli anni hanno conosciuto personalmente il fratello italo-americano Giorgio Fredianelli, proveniente dalla Betel di Brooklyn e venuto in Italia nel 1946 con la moglie in qualità di sorvegliante della prima circoscrizione italiana che includeva tutta l'Italia.

Al fratello Fredianelli seguirono altre 15 coppie sposate di fratelli tutti provenienti dalla Betel americana ( in Italia non esisteva alcuna Betel ) a cominciare dai coniugi Benanti
finchè nel 1949 non ci fu più bisogno di altri missionari.

Questo indica che l'affermazione che ai beteliti di Brooklyn fosse stato inibito il matrimonio, riportata da Pino e da Sonny dai libri di Bergman e di quest'altro Cetnar è FALSA.

Attualmente la maggioranza dei sorveglianti di circoscrizione è costituita da coppie sposate. Da dove Sonny ha ricavato l'informazione che ci sia stata la 'proibizione' del matrimonio?

E in quanto all'affermazione circa il divieto ad avere figli da dove l'ha dedotta Sonny? Diversi sorveglianti di circoscrizioni hanno figli e la stragrande maggioranza degli anziani di congregazione è sposata con prole. Ma dove se l'è inventato Sonny questo divieto di procreazione?

Consiglierei inoltre Sonny di ascoltare meglio quando va alle assemblee per non prendere fischi per fiaschi. Nessun divieto di frequentare le università è stato emanato all'ultima assemblea di distretto, tanto è vero che gli studenti universitari Testimoni di Geova continuano ad essere considerati esemplari. Dopo l'assemblea, approfittando della pausa estiva, ho fatto domanda per il servizio di pioniera ausiliaria e non c'è stato alcuna obiezione al concedermi tale privilegio pur essendo io stessa universitaria.

Sarebbe stato così se fossi una 'disubbidiente'? Perciò Sonny farebbe bene ad ascoltare il vero senso di ciò che si dice alle Assemblee, a non ascoltarle con il suo orecchio monoacustico, e a non chiamarmi in causa a sproposito.

E le sue altre affermazioni gratuite per quanto mi riguarda le può andare a postare sul suo forum dove troverà le persone giuste per riservargli il loro applauso.

Se vuole andare avanti faccia pure l'egregio Sonny, tanto va avanti da una vita con la solita solfa con l'unico risultato di creare sterili polemiche e di essere sempre e regolarmente smentito dai fatti.


MARIA

[Modificato da damaride 23/09/2005 12.45]

Bicchiere mezzo pieno
00venerdì 23 settembre 2005 13:49
Pino Pino Pino....
Pino Pino Pino, ti ringrazio per le carezze nella vignetta, anche se io due genitori già ce li ho! Poi vole vodirti, sempre con ingenuità e monotematismo, di stare attento a non salire in cattedra per insegnare. Potresti renderti conto che come studente, potrei prendere il tuo posto. Guarda che io non mi “avvicino” come dici. Ci sono già e in un modo migliore del tuo. Prova a vedere quanti in questo forum mi disprezzano, mi rivolgono insulti o mi attaccano. Si può dire lo stesso di te? Grazie per la considerazione, che velatamente trasuda presunzione, ma penso di non aver nulla da imparare da te sulla buona educazione e il rispetto altrui.
Ricordati che a volte le persone sembrano ingenue ma, come si dice a Napoli, fanno “i fessi per non fare la guerra”! Il mio intento in questo forum è quello di abilitare il dialogo e portare lo spiritodi tolleranza, per far questo è necessario avere educazione e mostrare ingenuità, per non attaccare la gente prima di averle capite. Poi, semmai, le persone si fanno ragionare; non è nemmeno corretto attaccarle! Spero di essermi spiegato!
Ma secondo te, visto che Sonny e Romia hanno scritto molte esperienze volte ad attaccare la WTS ritendendola la colpevole dei disastri delle vite di questa gente, come vuoi che reagiscono i foristi se anche tu metti un’esperienza (guarda caso denigratoria verso la WTS)? Vuoi che pensino all’aspetto sociologico della cosa? Uno psicologo esperto come te avrebbe dovuto giàprevedere la reazione. Secondo me avresti dovuto essere più chiaro nel tuo post d’inizio, mettendo i reali scopi di questa discussione. Inoltre, prima di scrivere, ti sei degnato di verificare che questa esperienza fosse vera? Questo è un modo di fare contrario a ogni metodo scientifico ed accademico. Francesco ha detto che l’esperienza è un falso! Come la mettiamo?
Comunque se la tua preoccupazione è quello di dare una sfumatura psicologica alle esperienze disastrose della gente di cui parli, ti dico che hai sbagliato forum. Questo è un forum sia di dialogo religioso che di esegesi biblica e insegnamento dottrinale. E’ per questo che Rino l’ha creato! Se vuoi fare psicologia, credo che ti convenga andare in altri forum dedicati allo scopo.

Dall’ottimista di FreeForumZone, più “vicino” del Lupo, Bicchiere mezzo pieno.
libero1978
00venerdì 23 settembre 2005 17:38
Re: Vediamo alcuni divieti "mai dati"?

Chiedo scusa ai moderatori ma qualche battuta ci vuole per allentare la tensione. [SM=g27987]

Questa poi è bella: Pino ti ha segnalato quello che è scritto sul libro di Bergman. Ma a chi la vuoi dare a bere, sono mesi
che segnali pagina e riga di questo libro e adesso è Pino che ti ha segnalato quello che è scritto sul libro di Bergman che io penso che è diventata la tua bibbia e che lo conosci a memoria. Ahahahah, Pino ti ha fornito il materiale, che ridere [SM=g27987]

Tu qui non potevi scrivere: ma non ti accorgi che hai messo in difficoltà Justee con questa sparata?

Io ho usato la mia intelligenza per capire che il libro di Bergman, la tua nuova bibbia è un libro di fesserie, perchè uno che spara una fesseria così grossa sul fatto che i testimoni della betel dell'america non si potevano sposare e qui sia Damaride che Francesco hanno dato le prove che è Bergman ha detto il falso al cento per cento devi usare adesso tu la tua intelligenza per capire che uno che dice una cosa così enormemente falsa perde tutta la credibilità degli altri e perciò quello che tu metti come oro colato oramai si è tutto squalificato come falso dalla prima pagina fino all'ultima pagina di quello che ha scritto questo falsario di Bergman.

Chi è falso una volta può essere falso sempre caro mio.

Ed è meglio che questo libro non lo metti più in mezzo, se ci hai l'intelligenza per capirlo.

[Modificato da Justee 23/09/2005 18.20]

husband70
00venerdì 23 settembre 2005 18:03
Re: Re: Vediamo alcuni divieti "mai dati"?


In quanto alla credibilità di Bergman dopo le testimonianze di Francesco e Damaride credo anch'io che abbia subito un durissimo colpo, un KO decisivo.

Oltretutto risulta anche a me che i sorveglianti dei testimoni di Geova sono coppie di coniugi, ( qualche volta li ho ospitati a pranzo a casa mia ) e che gli anziani sono sposati e hanno figli come in quasi tutte le famiglie di questo mondo.

E il più grandicello dei miei figli sta al secondo anno di università, il secondo si diploma il prossimo anno e ha intenzione di continuare gli studi. Mia moglie è laureata e insegna matematica alle medie e tutti loro non sono soggetti a nessun ostracismo. Ma da dove verrebbe la proibizione di frequentare gli studi universitari!

Almeno se Bergman o Sonny o chi per essi si vogliono inventare le cose si inventino cose meno smentibili dai fatti! [SM=g27988]


Saluti.

[Modificato da Justee 23/09/2005 18.19]

parliamonepino
00sabato 24 settembre 2005 03:04


[G]Il dialogo è un confronto leale e rispettoso tra due diversi punti vista, con l'unico scopo di ricercare ciò chè è giusto e vero.
Per un cristiano deve essere un sincero atto amore, per cercare insieme, nel rispetto delle coscienze e in obbedienza alla verità, ciò che Dio vuole da ciascuno di noi.
Bicchiere mezzo pieno
00mercoledì 28 settembre 2005 20:29
Buonasera a tutti


In quanto alla credibilità di Bergman dopo le testimonianze di Francesco e Damaride credo anch'io che abbia subito un durissimo colpo, un KO decisivo.



Io non conosco Bergman nè ho letto il suo libro sulla ‘Salute Mentale’. Personalmente non credo che i problemi di salute mentale che ci sono fra o Tdg siano di più di quelli riscontrabili fra i cattolici. Generalizzare il discorso è da insensati! Io non sono d’accordocol signor Bergman ma dire che ha subito un KO decisivo mi sembra alquanto frettoloso. Per valutare la validità di o meno di un’oera e del suo autore occorre almeno provare a leggerla, altrimenti compiamo lo stesso errore che fanno alcuni partecipanti di altri forum che hanno criticato aspramente il libro di Felice Buon Spirito senza averlo nemmeno letto.


Oltretutto risulta anche a me che i sorveglianti dei testimoni di Geova sono coppie di coniugi, ( qualche volta li ho ospitati a pranzo a casa mia ) e che gli anziani sono sposati e hanno figli come in quasi tutte le famiglie di questo mondo.



Verissimo, i sorveglianti possono sposarsi (ma non avere figli), gli anziani possono sposarsi (e loro avere anche figli).Ma com'era una volta? nel periodo degli anni '50? Ildiveito di matrimonio non era perentorio, ma chi della Betel si sposava poteva, perusare un eufemismo, non essere visto di buon occhio. Allo stesso modo come d’altronde come non lo sarebbe oggi un sorvegliante e sua moglie se avessero dei figli.


E il più grandicello dei miei figli sta al secondo anno di università, il secondo si diploma il prossimo anno e ha intenzione di continuare gli studi. Mia moglie è laureata e insegna matematica alle medie e tutti loro non sono soggetti a nessun ostracismo. Ma da dove verrebbe la proibizione di frequentare gli studi universitari!



Anche questo è vero! Infatti non si tratta di proibizione ma di consigli; la carriera migliore per un giovane testimone di Geova non è quella secolare, ma quella teocratica. L’incoraggiamento che viene dato è quello di porsi degli obiettivi spirituali come fare il pioniere regolare, andare a servire alla Betel, diventare missionarioe così via.


Almeno se Bergman o Sonny o chi per essi si vogliono inventare le cose si inventino cose meno smentibili dai fatti!



Ma Sonny qui non ha inventato nulla, caso mai è stato Bergman a inventare. Non entro nei meriti dell’esperienza discussa ma ho trovato qualcosa di interessante su un altro forum che fa comprendere qual era il punto di vista sul matrimonio alla Betel negli anni 50. Inserisco la citazione più un commento di quel forum.


Parte dell’esperienza del fratello Willi Diehl:

Torre di guardia del 1° novembre 1991, a pagina 29

Perseveranza nonostante le difficoltà
La consegna dei diplomi all’ottava classe di Galaad avvenne il 9 febbraio 1947, e tutti erano pieni di suspense. Dove ci avrebbero mandato? Per me, le “corde per misurare” caddero sulla neocostituita tipografia della Società che si trovava a Wiesbaden, in Germania. (Salmo 16:6) Tornai a Berna per procurarmi i documenti necessari, ma le forze d’occupazione americane in Germania concedevano l’ingresso nel paese solo a coloro che vi avevano abitato prima della guerra. Visto che io non ci avevo mai abitato, avevo bisogno di ricevere dalla sede centrale di Brooklyn un altro incarico. Questo incarico fu l’opera di circoscrizione in Svizzera, che io accettai confidando pienamente in Geova. Ma un giorno, mentre attendevo di ricevere questo incarico, mi fu chiesto di far visitare la Betel a tre sorelle. Una di loro era una pioniera di nome Marthe Mehl.
Nel maggio del 1949 informai l’ufficio di Berna che avevo intenzione di sposare Marthe e che desideravamo rimanere nel servizio a tempo pieno. La risposta? Nessun altro privilegio all’infuori del servizio di pioniere regolare. E cominciammo a svolgere questo servizio a Biel, subito dopo esserci sposati nel giugno 1949. Non mi era permesso pronunciare discorsi, né potevamo cercare alloggi per i delegati di un’assemblea che si sarebbe tenuta di lì a poco, nonostante che il nostro sorvegliante di circoscrizione ci avesse raccomandati per questo privilegio. Molti non ci salutavano più, trattandoci come dei disassociati, anche se eravamo pionieri.
Tuttavia sapevamo che sposarsi non era antiscritturale, per cui trovavamo rifugio nella preghiera e confidavamo in Geova. In effetti, questo trattamento non rifletteva il punto di vista della Società. Era semplicemente il risultato dell’errata applicazione di alcune norme organizzative.


Da qui il commento:

E' chiaro quindi che il matrimonio alla Betel era, a dir poco, disapprovato: chi si sposava non poteva avere particolari "privilegi" e non poteva restare alla Betel. E questo perché Knorr, il presidente della Società, aveva stabilito questa regola. Notate però come il protagonista di questa vicenda commenta l'accaduto:
Tuttavia sapevamo che sposarsi non era antiscritturale, per cui trovavamo rifugio nella preghiera e confidavamo in Geova
Pregavano quindi per essere aiutati a sopportare una situazione di discriminazione caustata dai loro stessi fratelli (che non facevano altro che applicare le regole stabilite dall'organizzazione), i quali erano altrettanto convinti di ubbidire a "Geova"!...Willi Diehl prosegue:
In effetti, questo trattamento non rifletteva il punto di vista della Società
E a chi era venuta l'idea di stabilire queste regole? Knorr non era "la Società" in persona ma ne era il Presisdente e quindi quello che lui diceva era "il punto di vista della Società". Willi Diehl conclude:
Era semplicemente il risultato dell'errata applicazione di alcune norme organizzative.
Ma chi aveva stabilito queste "norme organizzative"? E' chiaro che nessuno avrebbe potuto permettersi di agire in questo modo se non ci fosse stata l'approvazione della "Società" (= Knorr).
Solo quando Knorr ritenne opportuno accantonare tale regola, perché non faceva più comodo a lui, allora tali "norme organizzative" vennero abolite. Prima di allora se alla Betel di Berna avessero tollerato la presenza di un membro sposato, si sarebbero messi contro il Presidente della Società e le sue "norme organizzative".



Io personalmente so con certezza che i Tdg, essendo anch’io uno di loro, non hanno impedimento di alcun genere sul matrimonio e possono andare tranquillamente a servire alla Betel anche ammogliati. Ogni organizzazione religiosa, però, non matura tutta in un giorno ma solo dopo un lungo periodo di esperienza, durante il quale possono essere stati fatti errori o decisioni non propriamente ‘illuminate’. Ci tengo a precisare che questo non è squalificante verso l’organizzazione religiosa in questione, anzi significa che ha compreso i propri sbagli e si è evoluta, una cosa che richiede molta umiltà. Non è quindi un processo contro la WTS questo. Semplicemente dopo quanto letto sorgono dei legittimi dubbi sull’approvazione del matrimonio fra beteliti nei passati anni ’50.
Chi può darmi spiegazioni al riguardo?
barnabino
00mercoledì 28 settembre 2005 22:16
Scusa caro Bikky,


Verissimo, i sorveglianti possono sposarsi (ma non avere figli), gli anziani possono sposarsi (e loro avere anche figli).



I sorveglianti viaggianti (penso che intendi quelli, perchè anche gli anziani sono sorveglianti) possono avere figli, io ne ho conosiuto almeno tre in questi anni con figli, alcuni ormai grandicelli.

Circa la Bethel non mi risulta che ci sia nessun divieto a sposarsi o che fosse visto di cattivo occhio, semplicemente per ragioni di organizzazione e non spirituali si doveva lasciare la Bethel, ma non era una regola. In tutti i casi chi entrava alla Bethel conosceva la regola. La stessa esperienza dice che comunque il trattamento ricevuto dai due fratelli pionieri non era conforme a quanto insegnato dai testimoni di Geova ma forse retaggio della falsa religione. Concordo con Bikky nel dire che in questa vicenda non ci trovo nulla di scandaloso.

Scusate, ma io davvero non capisco il senso di questa discussione, per di più mi pare che Pino abbia fatto solo un copia-incolla.

[SM=g27986]

[Modificato da barnabino 28/09/2005 22.23]

Bicchiere mezzo pieno
00mercoledì 28 settembre 2005 22:59
Caro barnabino,


I sorveglianti viaggianti (penso che intendi quelli, perchè anche gli anziani sono sorveglianti) possono avere figli, io ne ho conosiuto almeno tre in questi anni con figli, alcuni ormai grandicelli.



Sì certo intendevo i sorveglianti viaggianti. In tutta la mia vita da Tdg non ne ho conosciuto neanche uno che MENTRE PRESTAVA SERVIZIO come sorvegliante viaggiante, facendo il giro delle congregazioni da visitare, acesse dei figli. Tu ti riferisci a sorveglianti ancora in servizio o a ex-sorveglianti che ora servono come proclamatori battezzati come me? Siccome i sorveglianti viaggianti vengono ospitati quotidianamente a casa dei fratelli, per motivi ovvi,non possono avere figli. Correggimi se sbaglio.


Circa la Bethel non mi risulta che ci sia nessun divieto a sposarsi o che fosse visto di cattivo occhio, semplicemente per ragioni di organizzazione e non spirituali si doveva lasciare la Bethel, ma non era una regola. In tutti i casi chi entrava alla Bethel conosceva la regola.



Scusa qui non ho capito. Prima dici che non era una regola e poi dici che chi andava alla Betel conosceva la regola. Insomma, questa regola c’era oppure no? L’una cosa esclude l’altra, non possono essere vere emtrambe. Non voglio fare polemiche ma, davvero, non è chiaro ciò che intendevi dire.


La stessa esperienza dice che comunque il trattamento ricevuto dai due fratelli pionieri non era conforme a quanto insegnato dai testimoni di Geova ma forse retaggio della falsa religione

.

Retaggio della falsa religione? Questa è un’ipotesi azzardata non comprovata dal testo. Il punto è: era una direttiva che proveniva dal presidente Knorr questo trattamento riservato a chi si sposava, il che può portare a concludere che chi si sposava se serviva alla Betel non era visto di buon occhio (addirittura nella rivista si dice che erano trattati come dei dissassociati, non è roba da poco), oppure era un modo di operare sbagliato, circoscritto alla sola Betel del posto?


Scusate, ma io non capisco il senso di questa discussione



Ci sono diverse motivazioni al riguardo, barnabino. Pino Lupo l’ha creato per vedere se eravamo capaci di mettere da parte le questioni dottrinali e constatare la nostra capacità di provare sentimenti cristiani di compassione e empatia nei conforni del povero malcapitato dell’esperienza descritta nel primo post. Io e altri per ‘dimostrare’ come quest’esperienza mette in luce una mancanza (il divieto del matrimonio), che forse era valida da noi una volta, ma che tutt’oggi squalifica la CC come religone approvata da Dio. Altri ancora l’hanno usata per ‘dimostrare’ quanto la WTS controlla e manipola le vite dei suoi aderenti. Ultimamente io la sto usando per capire davvero se l’impedimento disposarsi c’era o no.
Un saluto.[SM=x511448]

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 28/09/2005 23.59]

parliamonepino
00mercoledì 28 settembre 2005 23:55

Per Barnabino:


Scusate, ma io davvero non capisco il senso di questa discussione, per di più mi pare che Pino abbia fatto solo un copia-incolla.



E' successo il contrario!!

Un Caro Saluto
Pino Lupo
beemot80
00giovedì 29 settembre 2005 10:09
Re:

Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 28/09/2005 22.59

Sì certo intendevo i sorveglianti viaggianti. In tutta la mia vita da Tdg non ne ho conosciuto neanche uno che MENTRE PRESTAVA SERVIZIO come sorvegliante viaggiante, facendo il giro delle congregazioni da visitare, acesse dei figli. Tu ti riferisci a sorveglianti ancora in servizio o a ex-sorveglianti che ora servono come proclamatori battezzati come me? Siccome i sorveglianti viaggianti vengono ospitati quotidianamente a casa dei fratelli, per motivi ovvi,non possono avere figli. Correggimi se sbaglio.

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 28/09/2005 23.59]




Anche io ho conosciuto dei Viaggianti con figli erano ospitati tutti e 3 da fratelli, quindi mentre erano in visita; diciamo che per questioni logistiche e pratiche, chi decide di intraprendere questo servizio, decide anche di non avere figli, ma se poi i figli vengono, se riescono a gestire la loro vita teocratica con prole, non sono "costretti" a lasciare, se invece diventa difficile per loro essere dei buoni genitori e fare i viaggianti, credo che la saggezza imponga loro di fare i genitori.
[SM=x511460]
parliamonepino
00giovedì 29 settembre 2005 10:23


Scritto da Beemot:
Anche io ho conosciuto dei Viaggianti con figli erano ospitati tutti e 3 da fratelli, quindi mentre erano in visita; diciamo che per questioni logistiche e pratiche, chi decide di intraprendere questo servizio, decide anche di non avere figli, ma se poi i figli vengono, se riescono a gestire la loro vita teocratica con prole, non sono "costretti" a lasciare, se invece diventa difficile per loro essere dei buoni genitori e fare i viaggianti, credo che la saggezza imponga loro di fare i genitori.



Vero!
Anche io una trentina di anni fa avevo conosciuto dei sorveglianti viaggianti con figli, piccoli e grandi.
Alcuni avevano interrotto per una "pausa" il loro servizio, altri continuavano senza la moglie, per poi riprendere in coppia, altri si erano organizzati per conciliare le cose, in modo che non andassero a stravolgere il loro impegno.
Avevo conosciuto, in Italia, anche un missionario di Galaad, P.G., che aveva un figlio, ma continuava, lo stesso a svolgere, con qualche limite, il suo "servizio".
In questi casi, trionfava il buonsenso!
Un Saluto
Pino
husband70
00giovedì 29 settembre 2005 11:04
Re:



Io non conosco Bergman nè ho letto il suo libro sulla ‘Salute Mentale’. Personalmente non credo che i problemi di salute mentale che ci sono fra o Tdg siano di più di quelli riscontrabili fra i cattolici. Generalizzare il discorso è da insensati! Io non sono d’accordocol signor Bergman ma dire che ha subito un KO decisivo mi sembra alquanto frettoloso. Per valutare la validità di o meno di un’oera e del suo autore occorre almeno provare a leggerla, altrimenti compiamo lo stesso errore che fanno alcuni partecipanti di altri forum che hanno criticato aspramente il libro di Felice Buon Spirito senza averlo nemmeno letto.

D'accordo, nemmeno io ho letto il libro di Bergman. Ma se ne vengono riportate alcune affermazioni che si rivelano in toto delle colossali balle mi posso fare lo stesso un'idea sia dello scritto che delle scrittore.


Oltretutto risulta anche a me che i sorveglianti dei testimoni di Geova sono coppie di coniugi, ( qualche volta li ho ospitati a pranzo a casa mia ) e che gli anziani sono sposati e hanno figli come in quasi tutte le famiglie di questo mondo.



Verissimo, i sorveglianti possono sposarsi (ma non avere figli), gli anziani possono sposarsi (e loro avere anche figli).Ma com'era una volta? nel periodo degli anni '50? Ildiveito di matrimonio non era perentorio, ma chi della Betel si sposava poteva, perusare un eufemismo, non essere visto di buon occhio. Allo stesso modo come d’altronde come non lo sarebbe oggi un sorvegliante e sua moglie se avessero dei figli.

Sbagliato, io personalmente ho avuto a pranzo un sorvegliante che fa rotazione nelle diverse zone ed era accompagnato dalla moglie e da un figlio che frequentava le scuole medie. E non mi sembra affatto che non fosse visto di buon occhio.



E il più grandicello dei miei figli sta al secondo anno di università, il secondo si diploma il prossimo anno e ha intenzione di continuare gli studi. Mia moglie è laureata e insegna matematica alle medie e tutti loro non sono soggetti a nessun ostracismo. Ma da dove verrebbe la proibizione di frequentare gli studi universitari!



Anche questo è vero! Infatti non si tratta di proibizione ma di consigli; la carriera migliore per un giovane testimone di Geova non è quella secolare, ma quella teocratica. L’incoraggiamento che viene dato è quello di porsi degli obiettivi spirituali come fare il pioniere regolare, andare a servire alla Betel, diventare missionarioe così via.


Beh, insomma, facciamo progresso, si era partiti con la proibizione, adesso si corregge il tiro e si dice che si viene "incoraggiati a....". Quale sarà la prossima correzione? [SM=g27987]


Almeno se Bergman o Sonny o chi per essi si vogliono inventare le cose si inventino cose meno smentibili dai fatti!



Ma Sonny qui non ha inventato nulla, caso mai è stato Bergman a inventare. Non entro nei meriti dell’esperienza discussa ma ho trovato qualcosa di interessante su un altro forum che fa comprendere qual era il punto di vista sul matrimonio alla Betel negli anni 50. Inserisco la citazione più un commento di quel forum.


Parte dell’esperienza del fratello Willi Diehl:

Torre di guardia del 1° novembre 1991, a pagina 29


Nel maggio del 1949 informai l’ufficio di Berna che avevo intenzione di sposare Marthe e che desideravamo rimanere nel servizio a tempo pieno. La risposta? Nessun altro privilegio all’infuori del servizio di pioniere regolare. E cominciammo a svolgere questo servizio a Biel, subito dopo esserci sposati nel giugno 1949. Non mi era permesso pronunciare discorsi, né potevamo cercare alloggi per i delegati di un’assemblea che si sarebbe tenuta di lì a poco, nonostante che il nostro sorvegliante di circoscrizione ci avesse raccomandati per questo privilegio. Molti non ci salutavano più, trattandoci come dei disassociati, anche se eravamo pionieri.
Tuttavia sapevamo che sposarsi non era antiscritturale, per cui trovavamo rifugio nella preghiera e confidavamo in Geova. In effetti, questo trattamento non rifletteva il punto di vista della Società. Era semplicemente il risultato dell’errata applicazione di alcune norme organizzative.
Da qui il commento:

E' chiaro quindi che il matrimonio alla Betel era, a dir poco, disapprovato: chi si sposava non poteva avere particolari "privilegi" e non poteva restare alla Betel. E questo perché Knorr, il presidente della Società, aveva stabilito questa regola. Notate però come il protagonista di questa vicenda commenta l'accaduto:
Tuttavia sapevamo che sposarsi non era antiscritturale, per cui trovavamo rifugio nella preghiera e confidavamo in Geova
Pregavano quindi per essere aiutati a sopportare una situazione di discriminazione caustata dai loro stessi fratelli (che non facevano altro che applicare le regole stabilite dall'organizzazione), i quali erano altrettanto convinti di ubbidire a "Geova"!...Willi Diehl prosegue:
In effetti, questo trattamento non rifletteva il punto di vista della Società
E a chi era venuta l'idea di stabilire queste regole? Knorr non era "la Società" in persona ma ne era il Presisdente e quindi quello che lui diceva era "il punto di vista della Società". Willi Diehl conclude:
Era semplicemente il risultato dell'errata applicazione di alcune norme organizzative.
Ma chi aveva stabilito queste "norme organizzative"? E' chiaro che nessuno avrebbe potuto permettersi di agire in questo modo se non ci fosse stata l'approvazione della "Società" (= Knorr).
Solo quando Knorr ritenne opportuno accantonare tale regola, perché non faceva più comodo a lui, allora tali "norme organizzative" vennero abolite. Prima di allora se alla Betel di Berna avessero tollerato la presenza di un membro sposato, si sarebbero messi contro il Presidente della Società e le sue "norme organizzative".



Questa parte è interamente copiata e incollata da un altro forum. E dimostra come un bel pò dei partecipanti di quel forum abbiano bisogno di una buona cura di fosforo per ricostituire le loro sinapsi cerebrali deteriorate.

Infatti nell'articolo citato si capisce perfettamente che nella succursale di Berna avevano travisato e mal interpretato le indicazioni della Società e del Sig. Knorr che evidentemente erano di segno opposto rispetto a qualunque ostracismo al matrimonio.

E invece i commenti sia dei foristi che del titolare del forum insistono nell'attribuire al Sig. Knorr la paternità della proibizione quando non ci vuole la mente e il cervello di Einstein per capire che le cose stanno esattamente al contrario.



Io personalmente so con certezza che i Tdg, essendo anch’io uno di loro, non hanno impedimento di alcun genere sul matrimonio e possono andare tranquillamente a servire alla Betel anche ammogliati. Ogni organizzazione religiosa, però, non matura tutta in un giorno ma solo dopo un lungo periodo di esperienza, durante il quale possono essere stati fatti errori o decisioni non propriamente ‘illuminate’. Ci tengo a precisare che questo non è squalificante verso l’organizzazione religiosa in questione, anzi significa che ha compreso i propri sbagli e si è evoluta, una cosa che richiede molta umiltà. Non è quindi un processo contro la WTS questo. Semplicemente dopo quanto letto sorgono dei legittimi dubbi sull’approvazione del matrimonio fra beteliti nei passati anni ’50.
Chi può darmi spiegazioni al riguardo?




Mi sembra, sulla base di quanto via via và emergendo, di poter mettere in dubbio che i tuoi "legittimi" dubbi siano realmente "legittimi".

Saluti

[Modificato da husband70 29/09/2005 11.10]

[Modificato da husband70 29/09/2005 12.00]

damaride
00giovedì 29 settembre 2005 11:48
E' stata riportata l'esperienza narrata dal fratello Dhiel sulla Torre di Guardia del 1 Novembre 1991.

Coloro che hanno riportato tale esperienza a conforto della tesi di Bergman ne omettono il seguito che mette in chiaro ulteriormente, ( oltre a quel che correttamente ne ha dedotto Husband ) quali erano all'epoca nel merito le vere indicazioni della WTS e quale fosse il vero pensiero del suo presidente Nathan Knorr.

Infatto il fratello Dhiel narra che nel 1951 la filiale svizzera fu visitata dal fratello Knorr il quale ristabilì il fratello Dhiel, all'epoca già sposato ) nel suo incarico di sorvegliante.

E così rese più che evidente che le difficoltà create al fratello Dhiel erano frutto di un errata interpretazione delle indicazioni della Società da parte dei fratelli della filiale di Berna, correggendo un errore che era avvenuto a livello locale.

Da notare che il ristabilimento del fratello Dhiel nel suo incarico avvenne nel 1951 cioè ben prima di quando Knorr contrasse il suo matrimonio e ben prima di quando tendenziosamente Bergman afferma che Knorr provvide a modificare le presunte norme organizzative relative al matrimonio dei beteliti per legittimare il proprio matrimonio.

D'altra parte gli esempi che ho riportati di coniugi beteliti che vennero come missionari in Italia negli anni quaranta mi sembravano già sufficienti.

Un piccolo particolare sull'esempio di lealtà cristiana dei coniugi Dhiel. Benchè si rendessero conto di essere stati sottoposti ad un trattamento ingiusto furono umili e non si ribellarono. Continuarono nel loro servizio fedele e ubbidiente e ne ebbero ricca ricompensa. Non insegna nulla tutto questo?

MARIA.
husband70
00giovedì 29 settembre 2005 12:11
Questa è buona...[SM=g27987]

Secondo Bergman il Sig. Knorr prima del suo matrimonio aveva sottolineato "l'importanza di questa direttiva".

Però nei fatti risulterebbe che ilSig. Knorr ristabiliva nei loro compiti coloro che l'avevano " violata".

Ma questo ristabilimento viene omesso dagli "zelanti" reporter
di quell'"obbiettivissimo" forum [SM=g27987]. Sarebbe controproducente per le loro "attendibilissime" tesi! [SM=g27987]

Saluti.
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