La divinizzazione dell'uomo e la divinità della Madonna

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Seyia
00lunedì 9 giugno 2008 11:03
Ho pensato di aprire un topic sull'argomento della divinizzazione che, pur essendo presente nellla Bibbia e nel Magistero, non è conosciuto quasi da nessuno.


Divinizzazione nella Sacra Scrittura

Efesini 3
[17] Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità,
[18] siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità,
[19] e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.


1 Corinzi 15
[28] E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.

Giovanni 17
[20] Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me;
[21] perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
[22] E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola.
[23] Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.

2 Corinzi 3:18 E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione dello Spirito del Signore.

2 Pietro 1:4 Con queste ci ha donato i beni grandissimi e preziosi che erano stati promessi, perché diventaste per loro mezzo partecipi della natura divina,


Divinizzazione nel Magistero

460 Il Verbo si è fatto carne perché diventassimo “partecipi della natura divina” (⇒ 2Pt 1,4): “Infatti, questo è il motivo per cui il Verbo si è fatto uomo, e il Figlio di Dio, Figlio dell'uomo: perché l'uomo, entrando in comunione con il Verbo e ricevendo così la filiazione divina, diventasse figlio di Dio” [Sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses, 3, 19, 1]. “Infatti il Figlio di Dio si è fatto uomo per farci Dio” [Sant'Atanasio di Alessandria, De Incarnatione, 54, 3: PG 25, 192B]. “Unigenitus Dei Filius, suae divinitatis volens nos esse participes, naturam nostram assumpsit, ut homines deos faceret factus homo - L'Unigenito Figlio di Dio, volendo che noi fossimo partecipi della sua divinità, assunse la nostra natura, affinché, fatto uomo, facesse gli uomini dei” [San Tommaso d'Aquino, Opusculum 57 in festo Corporis Christi, 1].

Dal catechismo della Chiesa cattolica
http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1I.HTM

A proposito della caduta sempre il catechismo dice:

398 Con questo peccato, l'uomo ha preferito se stesso a Dio, e, perciò, ha disprezzato Dio: ha fatto la scelta di se stesso contro Dio, contro le esigenze della propria condizione di creatura e conseguentemente contro il suo proprio bene. Costituito in uno stato di santità, l'uomo era destinato ad essere pienamente “divinizzato” da Dio nella gloria. Sedotto dal diavolo, ha voluto diventare “come Dio”, [Cf ⇒ Gen 3,5 ] ma “senza Dio e anteponendosi a Dio, non secondo Dio” [San Massimo il Confessore, Ambiguorum liber: PG 91, 1156C].

http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1B.HTM


Dall'udienza di Giovanni Paolo II del 9 dicembre 1981

http://www.vatican.va/holy_father/john_pau...9811209_it.html


3. Le parole dei Sinottici attestano che lo stato dell’uomo nell’"altro mondo" sarà non soltanto uno stato di perfetta spiritualizzazione, ma anche di fondamentale "divinizzazione" della sua umanità. I "figli della risurrezione" – come leggiamo in Luca 20,36 – non soltanto "sono uguali agli angeli", ma anche "sono figli di Dio". Si può trarne la conclusione che il grado della spiritualizzazione, proprio dell’uomo "escatologico", avrà la sua fonte nel grado della sua "divinizzazione", incomparabilmente superiore a quella raggiungibile nella vita terrena. Bisogna aggiungere che qui si tratta non soltanto di un grado diverso, ma in certo senso di un altro genere di "divinizzazione". La partecipazione alla natura divina, la partecipazione alla vita interiore di Dio stesso, penetrazione e permeazione di ciò che è essenzialmente umano da parte di ciò che è essenzialmente divino, raggiungerà allora il suo vertice, per cui la vita dello spirito umano perverrà ad una tale pienezza, che prima gli era assolutamente inaccessibile. Questa nuova spiritualizzazione sarà quindi frutto della grazia, cioè del comunicarsi di Dio, nella sua stessa divinità, non soltanto all’anima, ma a tutta la soggettività psicosomatica dell’uomo. Parliamo qui della "soggettività" (e non solo della "natura"), perché quella divinizzazione va intesa non soltanto come uno "stato interiore" dell’uomo (cioè: del soggetto), capace di vedere Dio "a faccia a faccia", ma anche come una nuova formazione di tutta la soggettività personale dell’uomo a misura dell’unione con Dio nel suo mistero trinitario e dell’intimità con Lui nella perfetta comunione delle persone. Questa intimità – con tutta la sua intensità soggettiva – non assorbirà la soggettività personale dell’uomo, anzi, al contrario, la farà risaltare in misura incomparabilmente maggiore e più piena.
4. La "divinizzazione" nell’"altro mondo", indicata dalle parole di Cristo, apporterà allo spirito umano una tale "gamma di esperienza" della verità e dell’amore che l’uomo non avrebbe mai potuto raggiungere nella vita terrena. Quando Cristo parla della risurrezione, dimostra al tempo stesso che a questa esperienza escatologica della verità e dell’amore, unita alla visione di Dio "a faccia a faccia", parteciperà anche, a modo suo, il corpo umano.

Dall'angelus di Benedetto XVI del 18 giugno 2006

l’Eucaristia è il Signore Gesù che si dona "per la vita del mondo" (Gv 6,51). In ogni tempo e in ogni luogo, Egli vuole incontrare l’uomo e portargli la vita di Dio. Non solo. L’Eucaristia ha anche una valenza cosmica: la trasformazione del pane e del vino nel Corpo e Sangue di Cristo costituisce infatti il principio di divinizzazione della stessa creazione. http://www.vatican.va/holy_father/benedict...0060618_it.html

Dal catechismo
http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1J.HTM

507 Maria è ad un tempo vergine e madre perché è la figura e la realizzazione più perfetta della Chiesa: [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 63] “La Chiesa. . . per mezzo della Parola di Dio accolta con fedeltà diventa essa pure madre, poiché con la predicazione e il Battesimo genera a una vita nuova e immortale i figli, concepiti ad opera dello Spirito Santo e nati da Dio. Essa pure è la vergine che custodisce integra e pura la fede data allo Sposo” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 64].


La natura umana, per azione della grazia, verrà assunto alla natura divina, e quindi se noi ci salveremo e andremo in paradiso diventeremo divini pur mantenendo la natura umana, allo stesso modo di come il Verbo, incarnandosi, ha preso la natura umana pur mantenendo la natura divina. Ovviamente questo non significa che diventeremo Persone della Trinità perchè esse sono tali perchè increate, noi invece rimaniamo sempre creati pur diventando Dio.
Da tutte queste riflessioni si deduce anche che, essendo Maria causa dell'Incarnazione con il Suo Fiat, e avendo l'incarnazione del Verbo come scopo la divinizzazione dell'uomo, Maria stessa è causa della divinizzazione dell'uomo, perciò Lei stessa è sempre stata Dio perchè solo Dio ovviamente può divinizzare. Ella già condivideva la natura divina con la natura umana da quando ha cominciato ad esistere. Poichè Maria è stata preservata da tutti i peccati, è nata santa ma anche già salvata, quindi già in uno stato divino... Come era stata preservata dal processo di santificazione è anche stata preservata dal processo di divinizzazione e quindi concepita di Spirito Santo, generata ma creata della stessa sostanza del Padre.
Seyia
00mercoledì 11 giugno 2008 11:32
Ancora a proposito della divinità di Maria:

Nel Verbo incarnato e in Maria l’infinita distanza tra il Creatore e la creatura è divenuta somma vicinanza; essi sono lo spazio santo delle misteriose nozze della natura divina con l’umana, il luogo dove la Trinità si manifesta per la prima volta e dove Maria rappresenta l’umanità nuova, pronta a riprendere, in obbediente amore, il dialogo dell’alleanza.

http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/homilies/2000/documents/hf_jp-ii_hom_20000924_marian-mariological-congress_it.html

Giovanni Paolo II nel Magistero disse chiaramente che Maria è divina come il Figlio...
Seyia
00mercoledì 9 luglio 2008 11:46
Per mezzo dello Spirito, tutti noi siamo detti partecipi di Dio. . . Entriamo a far parte della natura divina mediante la partecipazione allo Spirito . . . Ecco perché lo Spirito divinizza coloro nei quali si fa presente [Sant'Atanasio di Alessandria, Epistulae ad Serapionem, 1, 24: PG 26, 585B].

catechismo Chiesa cattolica numero 1988

http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P6X.HTM
induraz87
00mercoledì 23 luglio 2008 14:20
Scusate... Se non sbaglio i cattolici rappresentano Maria come Madre di Dio dunque come madre divina di Gesù... io invece sostengo che sia madre della natura umana di Gesù.

Maria era una serva di Dio, come lo erano e lo sono tutti gli altri suoi fedeli servitori. Fare di Maria una divinità, con tanto di onore, gloria e venerazione (a Maria viene reso un culto speciale superiore a quello reso agli altri santi venerati, chiamato “Iperdulia”, mentre il culto per i santi viene chiamato “Dulia”), non solo offende in modo grave Dio, ma ella stessa ne risulterebbe offesa, conoscendo bene che ogni forma di culto va reso solo a Dio (Luca 4:8) a Colui il quale ha creato ogni cosa.
Noi tutti, invece, dobbiamo servire con adorazione, lode e ogni sorta di ringraziamenti, unicamente, Colui che ci ha creati e che ha il potere assoluto di salvarci.

Matt.1:18-24; Luca 1:34-35; la divina Persona di Gesù entrò nel grembo di Maria per opera dello Spirito Santo. Ella diede alla luce Gesù uomo, la sua natura umana, ma quella divina era preesistente e poté trovarsi nel grembo di Maria per opera dello Spirito Santo.

Fu la divina Persona di Gesù, la potenza dello Spirito Santo e del Padre a mettere in atto il meccanismo della gravidanza di Maria nella sua verginità.

Ella in quanto donna, creatura, è madre del Gesù vero uomo, non del Gesù vero Dio, Creatore d’ogni cosa. Gesù, nella sua natura incarnata di uomo, aveva un’anima, uno spirito e un corpo, ma aveva anche la natura e l’essenza divina; ovvero, la Persona Spirituale Onnipotente del Gesù celeste s’incarnò in un corpo umano che aveva lo spirito e l’anima comune a tutti gli uomini sulla terra, e che però furono distinti dalla Divinità. La Parola di Dio si era incarnata in un corpo umano dal quale era distinta. Maria è madre della natura umana di Gesù che comprende l’anima, lo spirito e il corpo, ma non dell’Essere divino. Il Gesù divino ha solo un Padre (il Padre Altissimo), Colui che lo ha dall’eternità generato nel suo seno; Egli non ha una “Madre”, ma solo un Padre celeste; Maria, inoltre, che è una creatura, è stata ella stessa creata da Gesù. Il Gesù Dio è figlio del Dio Padre Altissimo. Il Gesù uomo è figlio di Maria. Gesù Dio non ha un Padre e una Madre, ma solo un Padre, e solo da Lui è stato eternamente generato. La verginità di Maria è servita ad un tempo per dimostrare l’opera miracolosa del parto, ma anche la figliolanza e la natura divina e non carnale del Gesù Dio incarnato. Matt.1:18,20: “...si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.....perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo”; Luca 1:35: “L’angelo le rispose: <Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà dell’ombra sua; perciò anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio>”. Il Padre di Gesù Dio è uno solo (Colui che lo ha generato dall’eternità), l’ Iddio Padre Onnipotente. Per il resto, come è detto in Marco 3:31-35; Luca 8:19-21; Matt.12:46-50 chiunque nella fede e in forma spirituale può, come meglio crede, sentirsi madre, sorella o fratello nei confronti della persona umana di Gesù (sembra che, nella circostanza dei versetti appena citati, Gesù fosse con i suoi discepoli in una casa; sua madre, i suoi fratelli e le sue sorelle quando vennero per incontrarlo aspettavano di fuori: Matt.12:46-47; Marco 3:31-32 ).


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00giovedì 28 agosto 2008 10:32
Re:
induraz87, 23/07/2008 14.20:

Scusate... Se non sbaglio i cattolici rappresentano Maria come Madre di Dio dunque come madre divina di Gesù... io invece sostengo che sia madre della natura umana di Gesù.

Maria era una serva di Dio, come lo erano e lo sono tutti gli altri suoi fedeli servitori. Fare di Maria una divinità, con tanto di onore, gloria e venerazione (a Maria viene reso un culto speciale superiore a quello reso agli altri santi venerati, chiamato “Iperdulia”, mentre il culto per i santi viene chiamato “Dulia”), non solo offende in modo grave Dio, ma ella stessa ne risulterebbe offesa, conoscendo bene che ogni forma di culto va reso solo a Dio (Luca 4:8) a Colui il quale ha creato ogni cosa.
Noi tutti, invece, dobbiamo servire con adorazione, lode e ogni sorta di ringraziamenti, unicamente, Colui che ci ha creati e che ha il potere assoluto di salvarci.

Matt.1:18-24; Luca 1:34-35; la divina Persona di Gesù entrò nel grembo di Maria per opera dello Spirito Santo. Ella diede alla luce Gesù uomo, la sua natura umana, ma quella divina era preesistente e poté trovarsi nel grembo di Maria per opera dello Spirito Santo.

Fu la divina Persona di Gesù, la potenza dello Spirito Santo e del Padre a mettere in atto il meccanismo della gravidanza di Maria nella sua verginità.

Ella in quanto donna, creatura, è madre del Gesù vero uomo, non del Gesù vero Dio, Creatore d’ogni cosa. Gesù, nella sua natura incarnata di uomo, aveva un’anima, uno spirito e un corpo, ma aveva anche la natura e l’essenza divina; ovvero, la Persona Spirituale Onnipotente del Gesù celeste s’incarnò in un corpo umano che aveva lo spirito e l’anima comune a tutti gli uomini sulla terra, e che però furono distinti dalla Divinità. La Parola di Dio si era incarnata in un corpo umano dal quale era distinta. Maria è madre della natura umana di Gesù che comprende l’anima, lo spirito e il corpo, ma non dell’Essere divino. Il Gesù divino ha solo un Padre (il Padre Altissimo), Colui che lo ha dall’eternità generato nel suo seno; Egli non ha una “Madre”, ma solo un Padre celeste; Maria, inoltre, che è una creatura, è stata ella stessa creata da Gesù. Il Gesù Dio è figlio del Dio Padre Altissimo. Il Gesù uomo è figlio di Maria. Gesù Dio non ha un Padre e una Madre, ma solo un Padre, e solo da Lui è stato eternamente generato. La verginità di Maria è servita ad un tempo per dimostrare l’opera miracolosa del parto, ma anche la figliolanza e la natura divina e non carnale del Gesù Dio incarnato. Matt.1:18,20: “...si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.....perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo”; Luca 1:35: “L’angelo le rispose: ”. Il Padre di Gesù Dio è uno solo (Colui che lo ha generato dall’eternità), l’ Iddio Padre Onnipotente. Per il resto, come è detto in Marco 3:31-35; Luca 8:19-21; Matt.12:46-50 chiunque nella fede e in forma spirituale può, come meglio crede, sentirsi madre, sorella o fratello nei confronti della persona umana di Gesù (sembra che, nella circostanza dei versetti appena citati, Gesù fosse con i suoi discepoli in una casa; sua madre, i suoi fratelli e le sue sorelle quando vennero per incontrarlo aspettavano di fuori: Matt.12:46-47; Marco 3:31-32 ).





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